sul controverso canile di san zaccaria e il commercio di cani di razza

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sul controverso canile di san zaccaria e il commercio di cani di razza
COMUNE DI RAVENNA
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INTERROGAZIONE AL SINDACO
(con richiesta di risposta scritta)
SUL CONTROVERSO CANILE DI SAN ZACCARIA E IL
COMMERCIO DI CANI DI RAZZA IMPORTATI
Il sindaco di Ravenna ha assegnato la delega per i “diritti degli animali” all’assessore Giovanna Piaia. In ragione di
ciò, inoltro la presente interrogazione.
Lo scorso 11 agosto, nell’ambito di un'operazione congiunta di Polizia municipale, servizio Veterinario A.U.S.L. e
Corpo forestale dello Stato, è stato denunciato un canile abusivo, situato in via Palavese, a San Zaccaria. Un primo
sopralluogo aveva portato alla luce un allevamento di cani, in fase di allestimento, sprovvisto delle dovute
autorizzazioni. Furono sequestrati due degli animali presenti, un pitbull e un american staffordshire, vittime di un
intervento di taglio delle orecchie, operazione vietata nei paesi dell’Unione Europea.
Il prosieguo delle indagini, da parte degli agenti, con ausilio dei veterinari A.U.S.L, portò, nel mese di settembre,
all'accertamento di altre violazioni, quali “importazione e detenzione di animali”, “disturbo alla quiete pubblica” e
“omessa custodia di cose sottoposte a sequestro”. In particolare, furono sequestrati altri tre cani, di razza american
staffordshire, tra cui un cucciolo, sprovvisto di vaccinazione antirabbica, che, avendo meno di tre mesi, non avrebbe
potuto, ai sensi della normativa, essere introdotto in un paese dell’Unione Europea, e cinque passaporti esteri, per i
quali erano stati riscontrati elementi certi di falsificazione. Secondo quanto riportato dalla stampa, il proprietario
avrebbe dovuto rispondere, in sede penale, anche di ulteriori illeciti emersi.
In merito alla mancata vaccinazione antirabbica, accertata per uno dei cani, il servizio Veterinario dispose la
quarantena degli animali presenti, con divieto di introduzione di ulteriori cani, nel terreno in questione, fino al giorno
26 ottobre. Al servizio stesso fu assegnata l'opportuna vigilanza sanitaria nei confronti di tutti gli animali, ospiti
dell'allevamento, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
Da notizie che ho ricevuto dall’ENPA, il canile sarebbe al centro dell’importazione di centinaia di cuccioli di cani
dall’Ungheria, tutti di razza, per immetterli nel mercato italiano a prezzi convenienti. Stante le preoccupazioni sulla
natura, le modalità e la regolarità di tale attività, chiedo, in proposito, quanto segue:
• come si chiama la società che gestisce questa attività, qual è la sua sede legale e chi la rappresenta;
• se è in possesso, ai sensi della legge regionale n. 5 del 2005, di una regolare autorizzazione, rilasciata dal
Comune di Ravenna, per l'apertura di tale attività o se ha fatto richiesta di ottenere questa o altra
autorizzazione;
• se il responsabile dell’assistenza agli animali ospitati nel canile ha seguito i corsi di qualificazione previsti
dalla stessa legge regionale, organizzati dalla Provincia;
• se il titolare dell’attività ha tenuto e aggiornato il registro di carico e scarico richiesto dalla legge stessa in cui
figuri anche l'annotazione della provenienza e destinazione degli animali;
• quanti cani sono attualmente sotto sequestro, dove sono ubicati e chi ne è il custode giudiziario;
• chi è il proprietario dell’area su cui sorge l'immobile e se esiste un regolare contratto di locazioneconduzione con la società titolare dell’attività;
• quali iniziative intende assumere il Comune di Ravenna per risolvere i problemi di correttezza, trasparenza e
legalità emersi riguardo all’attività condotta nel canile in oggetto.
Alvaro Ancisi, capogruppo
Sul controverso canile di San Zaccaria e il commercio di cani di razza importati/st/int/fmam