impatto acustico di un canile: dalla valutazione alla

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impatto acustico di un canile: dalla valutazione alla
Associazione Italiana di Acustica
37° Convegno Nazionale
Siracusa, 26-28 maggio 2010
IMPATTO ACUSTICO DI UN CANILE: DALLA VALUTAZIONE ALLA
PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI MITIGAZIONE E VERIFICA
POST-OPERAM
Marco Frittelli, Riccardo Bojola
CRIT Centro Ricerche e Innovazioni Tecnologiche srl, Sesto F.no (FI)
1. Introduzione
Trattasi di un canile di ampie dimensioni, situato all'interno di un piccolo parco circondato da edifici ad uso residenziale e scolastico, le cui emissioni rumorose hanno fortemente disturbato alcune abitazioni.
A seguito di accurate rilevazioni è risultato il superamento del livello di immissione
assoluta e differenziale; pertanto, la proprietà ha richiesto di progettare un intervento di
bonifica acustica atto a ricondurre nei limiti l’impatto acustico.
L’area in cui si trovano la sorgente e i ricettori disturbati è stata classificata in classe
III all’interno del Piano Comunale di Zonizzazione Acustica (comune dell’hinterland
fiorentino).
2. Situazione ante operam: struttura e livelli sonori
Il canile oggetto dell’indagine si trova all’interno di un parco di pregio, annesso ad
una villa storica che ospita la sede della struttura, con uffici e locali di servizio: i cani
sono ospitati in un canile suddiviso in quattro sezioni allineate, ciascuna con una costruzione suddivisa in otto cucce coperte ed un lastricato a cielo aperto, per le sgambate degli animali. Attorno al canile si trovano fabbricati di varia tipologia e destinazione
d’uso, ma quello dei ricettori più disturbati, sia per la vicinanza alla struttura che per
l’altezza dello stabile, è costituito da un condominio residenziale di 5 piani che dista
circa 50 m dal canile.
Dai sopralluoghi effettuati, nonché dalle dichiarazioni degli addetti al canile e dei
soggetti disturbati, si è rilevato che i cani cominciano ad abbaiare alle prime luci
dell’alba (06.00 - 06.15), intensificando l’attività fino all’arrivo degli addetti del canile
(07.30 - 8.00); l’effetto risulta particolarmente fastidioso nei giorni del fine settimana,
quando vi è meno personale e le attività sono più “rallentate”.
Le rilevazioni fonometriche hanno mostrato criticità di vario tipo: innanzitutto la
difficoltà nel gestire una “sorgente” vivente, abitualmente addestrata alla docilità e alla
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mansuetudine, ed improvvisamente forzata all’eccitazione per consentire la replica di
alcune sperimentazioni.
In alcune postazioni si sono riscontrati superamenti del limite del criterio differenziale (+ 5 dB nel periodo diurno), e in quasi tutte le occasioni si è riscontrato il superamento del criterio della massima tollerabilità (+ 3dB oltre il livello del rumore di fondo,
coincidendo questo ultimo con il 95-esimo percentile). Ai riscontri fonometrici diretti,
inoltre, si è dovuta aggiungere la penalizzazione per la presenza di componenti impulsive (Ki = + 3dB, DPCM 14/11/97), dovute all’abbaiare dei cani.
Nel prospetto seguente sono riportati i risultati di alcune delle misurazioni effettuate
all’interno degli ambienti abitativi con finestra, aperta oppure all’esterno sul balcone,
dove LA rappresenta il rumore ambientale, LC il rumore corretto e LRES il residuo.
Tabella 1 – Livello equivalente di pressione sonora rilevato presso i ricettori anteoperam con tempo di misura variabile tra 5 min. (P3) e 15 min. (P1 e P2).
Postaz. Descrizione
Livello immissione assoluto
LA
[dB(A)]
Livello immissione differenziale
(LC-LRES)
[dB(A)]
Criterio della
tollerabilità
Superamento
(LC-LN95)
[dB(A)]
P1
Interno camera ricettore R1
58,0
-
6,5
P2
Balcone camera ricettore R1
63,5
-
-
P3
Interno camera ricettore R2
62,0
6,0
6,0
Tollerabilità:
+ 3,5 dB
Immissione assoluta (*):
+ 3,5 dBA
Imm. ass./toller.:
+ 2,0/3,0 dBA
(*) Pur senza la penalizzazione Ki = 3 dB relativa alle componenti impulsive.
3. Vincoli nella progettazione delle opere di bonifica acustica
Nel progetto di mitigazione si sono dovute tenere in considerazione la presenza del
vincolo paesaggistico, le problematiche dovute ai sistemi di pulizia delle cucce e, soprattutto, al confort e alla sicurezza sia degli animali che del personale addetto. Non ultimo, un budget di spesa molto limitato.
La disposizione, la forma, i colori e la tipologia dei materiali adottati per le opere di
bonifica sono state approvate in quanto compatibili con l’ambiente circostante.
Le opere realizzate presso la sezione D del canile sono state le seguenti:
1. sostituzione di un muretto in cls esistente con una barriera a pannelli fonoassorbenti di altezza 4,5 m, compresa una veletta in PMMA trasparente sulla sommità, inclinata di 45° verso l’interno del canile;
2. inserimento di pannelli biassorbenti alle finestre laterali e frontali della sezione,
in sostituzione dei grigliati esistenti in laterizi disposti a coltello, a spina pesce;
3. rivestimento interno della tettoia con pannelli fonoassorbenti e prolungamento
della stessa mediante l’installazione di una veletta acustica inclinata a 45°.
Gli interventi di cui ai punti 2 e 3 sono stati realizzati anche presso la sezione A del
canile, analoga alla D sul lato opposto del canile.
Il calcolo delle dimensioni della barriera che ha consentito di mantenere al di sotto
di 50 dB(A) il livello di pressione sonora atteso ai ricettori, è stato eseguito in accordo
con la teoria di Maekawa [1].
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Figura 1 - Riproduzione schematica del sito in esame per il calcolo dell’effetto
barriera al ricettore R1: sorgente equivalente collocata presso i cancelli
delle cucce e ricettore a 1,5 m dal pavimento di ciascun appartamento.
L’altezza complessiva pari a 4,5 m è frutto di un compromesso fra la massima attenuazione possibile e il mantenimento di un cortile all’aperto per le sgambate dei cani.
Gli interventi realizzati per rispondere a problemi estranei all’aspetto acustico del
progetto, sono stati i seguenti:
1. protezione interna della barriera dal contatto dei cani mediante grigliato in acciaio zincato;
2. realizzazione di due uscite di sicurezza nella barriera anti rumore, di cui una dotata di doppio maniglione antipanico e bussola di protezione d’acciaio.
4. Valori attesi di progetto e verifiche strumentali finali
In sede di relazione di progetto, si sono stimati i livelli sonori post operam attesi in
facciata ai ricettori maggiormente disturbati.
La potenza acustica della sorgente equivalente, che deriva per energia e direttività
(Dc) dalla misura del livello di pressione sonora a 1 m dalla testa del cane, è riportata
nella tabella 1:
Tabella 1 – Livello di potenza sonora Lw del cane (sorgente)
Frequenza (Hz)
Lw (dBA)
125
53.2
250
66.8
500
90.5
1000
93.6
2000
91.1
4000
79.2
A
96.8
Introducendo quindi l’attenuazione prodotta dalla barriera (Abar), quella per divergenza geometrica (Adiv) e l’effetto suolo (Agr) fra sorgente ed edificio disturbato, si sono
verificati i livelli sonori presso tutti i ricettori con la relazione
(1)
Lft(DW)= Lw+ Dc-(Abar-Adiv-Agr)
dB(A)
La tabella 2 seguente riepiloga la stima del livello sonoro ridotto per effetto
dell’attenuazione della sola barriera (h. 4,5 m) al ricettore R3.
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Tabella 2 – Previsione del livello sonoro Lft(Dw) al ricettore R3 con barriera
Frequenza (Hz)
Lft(Dw) (dBA)
125
10.8
250
23.1
500
45.3
1000
46.3
2000
41.2
4000
26.6
A
49.5
L’efficacia dell’intervento è stata verificata, post-operam, mediante misurazioni in
contemporanea presso il ricettore R3 del terzo piano dello stabile e ad 1,0 m
dall’inferriata delle cucce dei cani, all’interno della sezione D del canile; in sintesi:
1. all’interno delle camere delle abitazioni, il livello di pressione sonora è risultato
inferiore a 50 dBA e non sono stati rilevati eventi di natura impulsiva, diversamente da quanto misurato in condizioni ante operam, rendendo non applicabile,
e quindi verificato, il criterio del limite differenziale;
2. il contributo delle sorgenti del canile in facciata ai ricettori relativamente al periodo di misura (Tm) è stato pari a ca. 51,0 dBA, rispettando il limite di emissione assoluta per la classe III;
3. i livelli di immissione assoluta rilevati in facciata ad entrambi i ricettori dei piani
I e III sono risultati conformi con il limite di legge di 60,0 dBA;
4. rispetto alle analoghe misure ante operam, i rilievi hanno fatto registrare sia
all’esterno che all’interno delle abitazioni, livelli di rumore ambientale mediamente inferiori di ca. 12 dB(A), sia come Leq che come indici statistici L95;
5. in assenza di intervento di bonifica acustica, il livello sonoro relativo
all’abbaiare di soli due cani dentro il canile (pari ad ¼ della capienza massima) Leq=86,0 dBA a 5,0 m di distanza dai cani - per effetto della sola divergenza
geometrica avrebbe comportato in facciata ai ricettori del condominio un contributo stimato di ca. 66,0 dBA, confermando la necessità dell’intervento.
5. Conclusioni
Le rilevazioni strumentali effettuate in contemporanea presso la sorgente e i ricettori, rispettivamente dei piani primo e terzo del condominio maggiormente disturbato,
hanno evidenziato l’efficacia dell’intervento di bonifica acustica progettato e realizzato
presso le due sezioni A e D del canile.
Il livello sonoro all’interno delle abitazioni è fortemente diminuito e non risulta più
applicabile il criterio del limite differenziale (livello di pressione sonora costantemente
inferiore a 50,0 dBA), oltre ad essere rispettato il limite di emissione assoluta di 55,0
dBA in facciata.
Si è potuto costatare, infine, che la mancata concretizzazione dell’intervento presso
il canile a fronte di alcune opere nel frattempo realizzate presso la sorgente di rumore
più importante in questa porzione di territorio, l’autostrada A1, per ridurne l’impatto
acustico nell’ambiente circostante, avrebbe maggiormente accentuato il superamento
del criterio differenziale e, quindi, il disturbo presso i ricettori.
6. Bibliografia
[1]
ISO 9613-2:1996, Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors - Part 2: General method of calculation
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