01. Programma tecnico

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01. Programma tecnico
World Association of Professional Savate and Chauss’fight
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PROGRAMMA TECNICO
AGGIORNATO AL I° SETTEMBRE 2013
World Official Referee Committee - Chief referee : Glauco Pocobelli (Italy)
World Association of Professional Savate and Chauss’fight
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INDICE
12345-
Principi d’ esecuzione dei colpi di pugno
Principi d’ esecuzione dei colpi di piede
Superfici autorizzate a essere colpite o toccate
Superfici vietate a essere colpite o toccate
Divieti
pag.3
pag.3
pag.4
pag.4
pag.4
A- Le tecniche d’ attacco (colpi)
pag.5
1- Le tecniche di gambe
pag.5
1.1- I calci circolari
1.2- I calci rovesciati
1.3- I calci diretti
1.4- I calci laterali
1.5- Le spazzate
pag.5
pag.6
pag.7
pag.8
pag.9
2- Le tecniche di pugno
pag.10
B- Le tecniche di difesa
pag.11
1- Le schivate
pag.11
1.1-Schivate da fermo senza spostamenti
1.2-Schivate con spostamenti
2- Le parate
2.1-Parate in blocco
2.2-Parate con spinta
2.3-Parate di protezione
pag.11
pag.11
pag.11
pag.11
pag.11
pag.12
DEFINIZIONE DI CHAUSS’FIGHT E REGOLE GENERALI SUI COLPI
World Official Referee Committee - Chief referee : Glauco Pocobelli (Italy)
World Association of Professional Savate and Chauss’fight
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La Chauss’fight è uno sport da combattimento che utilizza dei movimenti di percussione chiamati
“colpi”, e che permettono di toccare/colpire l’ avversario con le differenti superfici dei piedi
equipaggiati da scarpette, delle tibie e della parte anteriore dei pugni coperti da guantoni.
1 – TECNICHE DI PUGNO
I colpi di pugno possono essere portati dalle due braccia con come sola superficie autorizzata a colpire
la testa dei quattro ultimi metacarpi e la prima falange del 2°, 3°, 4° e 5° dito.
In funzione di questo principio, si distinguono tre tipi di colpi di pugno:
I diretti lanciati su una traiettoria rettilinea
I ganci lanciati su una traiettoria circolare
I montanti lanciati dal basso verso l’ alto.
2 – TECNICHE DI GAMBE
Per l’ esecuzione dei colpi di gambe si può colpire/toccare l’ avversario con tutta la superficie della
scarpetta e della tibia. Si parla solo di gambe e tibie e di bersagli, senza traiettorie obbligate. Questo
implica, per definizione, che la maniera di esecuzione dei calci è libera. In funzione di questa regola, si
distinguono cinque tipi di tecniche di gambe:
Le tecniche di calci circolari (fouetté, balancé, engagé, semi circulaire) : colpi rilasciati su un piano
sagittale e seguendo una traiettoria più o meno orizzontale. Vengono usate le punte dei piedi, la parte
superiore della scarpetta e la tibia. I bersagli visivi sono generalmente le parti laterali del corpo dell’
avversario. Nell’ impatto le anche sono più o meno di profilo.
Le tecniche di calci rovesciati (retombants, oblique externe, oblique interne, latéral genou fléchi ou
tendu) : colpi rilasciato con un movimento di circonduzione con traiettoria in salita poi in discesa o
orizzontale, dall’ interno verso l’ esterno o viceversa in rapporto all’ asse longitudinale del corpo. Per
colpire si usa la suola, il bordo interno o esterno della scarpetta o il tallone. Tutte le parti del corpo dell’
avversario possono essere bersagli. Nell’ impatto le anche sono più o meno di profilo o di fronte in
funzione del tipo di calcio utilizzato.
Le tecniche di calci diretti (chassé-poussé, percutant, bas): colpi rilasciati su un piano anterioreposteriore e seguenti una traiettoria rettilinea. Per colpire si usano la punta, il tallone, la suola o il
bordo interno della scarpetta, e i bersagli si presentano di fronte, su tutti i livelli del corpo dell’
avversario. Nell’ impatto le anche sono di fronte all’avversario.
Le tecniche di calci laterali (chassé-poussé, percutant) : colpi rilasciati su un piano anteriore-posteriore
e seguenti una traiettoria rettilinea. Per colpire si usano le suole, il bordo esterno o il tallone. E i
bersagli si presentano di fronte a tutti i livelli.
Nell’ impatto le anche sono di profilo in rapporto all’ avversario.
Le spazzate (intérieur, extérieur, fauchages, crocheté) : colpi rilasciati in un piano orizzontale e seguenti
un movimento bilanciato e a pendolo (eccetto il crocheté) che segue generalmente una traiettoria
laterale. Per colpire si usano il bordo interno e la parte superiore della scarpetta oltre alla gamba, e i
bersagli sono tutte le parti degli arti inferiori dell’ avversario sotto le ginocchia. Nell’ impatto sono
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possibili tutte le posizioni. Questi colpi hanno come principale obbiettivo di togliere equilibrio all’
avversario.
3 – SUPERFICI AUTORIZZATE A ESSERE COLPITE O TOCCATE
3.1 Per i calci:
-la parte anteriore, le parti laterali e la parte superiore della testa.
-tutte le parti del tronco e gli arti inferiori.
3.2 Per i pugni
-la parte anteriore e le parti laterali della testa.
-la parte anteriore e le parti laterali del tronco.
4 – SUPERFICI CHE NON SI POSSONO COLPIRE
4.1 Per i calci:
-Il triangolo genitale.
-la nuca e la parte posteriore della testa.
-il petto per le donne.
4.2 Per i pugni:
-gli arti inferiori.
-la nuca, la parte superiore e la parte posteriore della testa.
-la schiena.
-il petto per le donne.
5 – E’ VIETATO
-portare dei colpi tenendo le mani o le braccia dell’ avversario.
-spingere o tirare l’ avversario
-schiacciare i piedi dell’ avversario
-colpire l’ avversario mentre sta cadendo, quando è a terra, quando si sta rialzando oppure quando è
imprigionato nelle corde.
-colpire o toccare l’ avversario con i due piedi contemporaneamente.
-avanzare in maniera pericolosa portando la testa in avanti.
-posare le mani a terra o appoggiarsi alle corde per colpire l’ avversario.
-far predominare le sequenze di colpi di pugno o di colpi di gambe all’ alternanza di entrambi.
A – LE TECNICHE D’ ATTACCO
1 – Le tecniche di gambe (piede e tibia usati per colpire)
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Esistono cinque categorie di tecniche di gambe nella Chauss’fight (circolari, rovesciate, dirette, laterali,
spazzate). Ciascuna categoria comporta differenti tipi di colpi descritti più avanti, che variano con uno o
più criteri di descrizione (colpo, bersaglio, traiettoria, rilascio, distanza, posizione del corpo nell’
impatto, effetto cercato).
Queste tecniche di gambe possono combinarsi fra loro (utilizzando differenti traiettorie e progetti di
attacco con posizioni multiple del corpo) e anche realizzare delle forme ibride.
Le tecniche di gambe possono essere realizzate sotto forma di movimento penetrante, destinato a
spengere o respingere, sotto forma di movimento percuotente destinato all’ urto, o sotto forma di
movimento a uncino.
In funzione della distanza in rapporto all’ avversario e all’ effetto ricercato, il piede potrà essere in
flessione o in estensione al momento dell’ impatto, così come la gamba più o meno in tensione.
Esistono tre distanze diverse di gambe: lunga (indicata dalla gamba tesa nell’ impatto), media (gamba
flessa), e corta (corpo a corpo).
Le tecniche di gambe possono essere lanciate direttamente verso l’ avversario, caricate per essere
lanciate, oppure tese direttamente alla partenza del colpo.
Per alcune delle tecniche descritte sopra alcuni bersagli del corpo dell’ avversario sono visibili, ma con i
piazzamenti, gli spostamenti e le opportunità gli stessi bersagli possono cambiare.
Infine la maggior parte delle tecniche di gambe possono essere realizzate in forma girata e/o saltata.
Le tecniche descritte si possono effettuare con la gamba davanti o con quella dietro.
1.1 I CALCI CIRCOLARI
1
Circolari fouetté (frustati)
Bersagli: parti laterali del corpo dell’ avversario, livello alto, medio, basso
Parte che colpisce: parte superiore del piede, punta della scarpa, eventualmente suola
Traiettoria: circolare su un piano orizzontale
Distanza: lunga
Impatto: percuotente, rimbalzante. Anche di profilo all’ avversario, piede d’ appoggio ruotato
Specificità: azione di raggruppamento della gamba che colpisce per effettuare il movimento di
frustata.
2
Circolari balancé (bilanciati)
Bersagli: parti laterali del corpo dell’ avversario, livello alto, medio, basso
Parte che colpisce: parte superiore del piede, punta della scarpa, tibia
Traiettoria: circolare e più o meno ascendente
Distanza: lunga e media
Impatto: percuotente, anche a ¾ rispetto all’ avversario, piede d’ appoggio non necessariamente
ruotato
Specificità: la gamba che colpisce è lanciata con una preventiva azione di flessione dell’ anca.
3
Circolari engagé
Bersagli: parti laterali del corpo dell’ avversario, livello alto, medio, basso
Parte che colpisce: parte superiore del piede, tibia
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Traiettoria: circolare e più o meno ascendente
Distanza: media e corta
Impatto: medio percuotente, medio penetrante, anche di profilo all’ avversario, piede d’ appoggio
ruotato al massimo
Specificità: la gamba che colpisce è lanciata con coinvolgimento totale del corpo alla ricerca della
potenza massima. E’ proibito negli assalti tecnici.
4
Semi- circolari
Bersagli: parte anteriore e laterale del corpo dell’ avversario, livello medio e alto
Parte che colpisce: tibia
Traiettoria: ascendente/obliqua
Distanza: corta
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce è lanciata quasi tesa.
1.2 I CALCI ROVESCIATI
Esistono diversi tipi di calci rovesciati in funzione della distanza del bersaglio da colpire, della
posizione del corpo e dell’ effetto voluto.
1 Calci rovesciati ricadenti esterni
Bersagli: tutti i bersagli a livello alto
Parte che colpisce: tallone, suola o bordo esterno della scarpetta
Traiettoria: ascendente poi discendente in linea verticale
Distanza: media e corta
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce con un movimento di circonduzione segue una traiettoria dall’
interno verso l’ esterno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. La gamba può
essere tesa o semi-tesa. Negli assalti si privilegerà la suola
2 Calci rovesciati ricadenti interni
Bersagli: tutti i bersagli a livello alto
Parte che colpisce: tallone, suola o bordo interno della scarpetta
Traiettoria: ascendente poi discendente in linea verticale
Distanza: media e corta
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce con un movimento di circonduzione segue una traiettoria dall’
esterno verso l’ interno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. La gamba può
essere tesa o semi-tesa. Negli assalti si privilegerà la suola
3 Calci rovesciati obliqui esterni
Bersagli: tutti i bersagli a livello medio e alto
Parte che colpisce: tallone, suola o bordo esterno della scarpetta
Traiettoria: ascendente poi discendente in linea obliqua
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Distanza: media
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce con un movimento di circonduzione segue una traiettoria dall’
interno verso l’ esterno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. La gamba può
essere tesa o semi-tesa. Negli assalti si privilegerà la suola
4 Calci rovesciati obliqui interni
Bersagli: tutti i bersagli a livello medio e alto
Parte che colpisce: tallone, suola o bordo interno della scarpetta
Traiettoria: ascendente poi discendente in linea obliqua
Distanza: media
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce con un movimento di circonduzione segue una traiettoria dall’
esterno verso l’ interno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. La gamba può
essere tesa o semi-tesa. Negli assalti si privilegerà la suola
5 Calci rovesciati laterali a gamba flessa
Bersagli: tutti i bersagli a tutti i livelli
Parte che colpisce: tallone e suola della scarpetta
Traiettoria: circolare su un piano orizzontale
Distanza: media
Impatto: medio percuotente, medio a uncino, anche di profilo all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce con un movimento circolare segue una traiettoria dall’ esterno
verso l’ interno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. Il ginocchio può essere
flesso all’ inizio del movimento e/o nell’ impatto. Negli assalti si privilegerà la suola
6 Calci rovesciati laterali a gamba tesa
Bersagli: tutti i bersagli a tutti i livelli
Parte che colpisce: tallone e suola della scarpetta
Traiettoria: circolare su un piano orizzontale
Distanza: lunga
Impatto: percuotente, anche di profilo all’ avversario
Specificità: la gamba che colpisce è tesa e con un movimento circolare segue una traiettoria dall’
esterno verso l’ interno in rapporto all’ asse longitudinale del corpo dell’ avversario. Negli assalti si
privilegerà la suola
1.3 I CALCI DIRETTI
Esistono diversi tipi di calci diretti in funzione dell’ impatto desiderato, della posizione del corpo e
dell’ effetto voluto
1 Calci chassè spinti
Bersagli: tutti i bersagli a tutti i livelli
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Parte che colpisce: tallone e suola della scarpetta
Traiettoria: rettilinea su un piano anteriore-posteriore
Distanza: lunga e media
Impatto: penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: si tratta di un colpo di piede per rimettere a distanza o spingere l’ avversario. Si può
eseguire anche col piede posteriore. Si effettua spingendo l’ avversario con una flessione
precedente della coscia sul tronco
2 Calci diretti percuotenti
Bersagli: tutti i bersagli a livello medio e alto
Parte che colpisce: punta ed eventualmente suola della scarpetta
Traiettoria: rettilinea su un piano frontale
Distanza: media e corta
Impatto: percuotente, anche di fronte all’ avversario
Specificità: si rilascia realizzando una rapida e improvvisa estensione della gamba sulla coscia con
una traiettoria ascendente. Si effettua di fronte all’ avversario
3 Calci diretti bassi
Bersagli: parte anteriore a livello basso
Parte che colpisce: bordo interno della scarpetta
Traiettoria: rettilinea su un piano anteriore-posteriore
Distanza: corta
Impatto: percuotente, anche di fronte all’ avversario
Specificità: si rilascia con un movimento oscillante della gamba che colpisce e che è tesa
1.4 I CALCI LATERALI
Le tecniche di gambe chiamate calci laterali hanno traiettorie dirette e rettilinee e si rilasciano in
posizione di profilo nei confronti dell’ avversario al momento dell’ impatto.
1 Calci laterali chassé spinti
Bersagli: tutti i bersagli a tutti i livelli
Parte che colpisce: tallone e suola della scarpetta
Traiettoria: rettilinea su un piano anteriore-posteriore
Distanza: lunga e media
Impatto: penetrante o percuotente, anche di profilo all’ avversario
Specificità: si tratta di un colpo di piede per rimettere a distanza o spingere l’ avversario. Si può
eseguire anche col piede posteriore. Si effettua spingendo l’ avversario con una flessione
precedente della coscia sul tronco
2 Calci laterali percuotenti
Bersagli: tutti i bersagli a livello medio e alto
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Parte che colpisce: bordo esterno della scarpetta
Traiettoria: rettilinea su un piano frontale e anteriore-posteriore
Distanza: media
Impatto: percuotente/rimbalzante, anche di profilo all’ avversario
Specificità: si rilascia conducendo una rapida e improvvisa torsione della coscia sul tronco e la
gamba semiflessa prende una direzione ascendente
1.5 LA SPAZZATE
Le spazzate sono dei colpi che hanno l’ obbiettivo di far perdere l’ equilibrio all’ avversario sui lati,
sulla parte posteriore e su quella anteriore
1 Spazzate interne
Bersagli: parti laterali degli arti inferiori, sotto le ginocchia
Parte che colpisce: bordo interno della scarpetta, tibia
Traiettoria: movimento a pendolo
Distanza: corta
Impatto: spinta penetrante, anche di fronte all’ avversario
Specificità: questa tecnica si effettua con la gamba che si pone all’ interno della guardia dell’
avversario con l’ intento di fargli perdere l’ equilibrio. La gamba che colpisce è tesa e accompagna
il movimento
2 Spazzate esterne
Bersagli: parti laterali degli arti inferiori, sotto le ginocchia
Parte che colpisce: bordo interno della scarpetta, tibia
Traiettoria: movimento a pendolo
Distanza: corta
Impatto: spinta penetrante, anche leggermente di profilo in rapporto all’ avversario
Specificità: questa tecnica si effettua con la gamba che si pone all’ esterno della guardia dell’
avversario con l’ intento di fargli perdere l’ equilibrio. La gamba che colpisce è tesa e accompagna
il movimento
3 Spazzate a falce
Bersagli: parti laterali degli arti inferiori, sotto le ginocchia
Parte che colpisce: bordo interno della scarpetta, tibia
Traiettoria: movimento a pendolo
Distanza. media
Impatto: penetrante, anche più o meno di fronte in rapporto all’ avversario
Specificità: questa tecnica si differenzia dalle precedenti perché prevede una maggiore ampiezza
del gesto. La gamba che colpisce è tesa
4 Spazzate a uncino
Bersagli: parti posteriori degli arti inferiori, cavità poplitea (incavo fra coscia e polpaccio dietro il
ginocchio)
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Parte che colpisce: parte superiore della scarpetta
Traiettoria: posteriore-anteriore
Distanza: corta
Impatto: penetrante, anche di fronte in rapporto all’ avversario
Specificità: questa tecnica ha come obbiettivo dell’ uncino la gamba d’ appoggio dell’ avversario
con il colpo del piede per fargli perdere l’ equilibrio in avanti. Il piede è in flessione, piazzato dietro
il ginocchio dell’ avversario, e la coscia effettua un movimento di flessione sul tronco. Si tratta di
tirare l’ avversario verso di se.
2
– LE TECNICHE DI PUGNO
Tutti i pugni, a lunga o corta distanza, diretti o circolari, orizzontali, obliqui o verticali sono portati ai
diversi livelli della testa o del corpo dell’ avversario. Ma nell’ azione a seconda della situazione si
potranno avere numerosi colpi misti: semi-ganci, semi-montanti che hanno la loro giustificazione nella
risposta ad una azione ricevuta.
Principi teorici di rilascio delle tecniche di pugno.
1- Diretto braccio avanti
Distanza: lunga e media
Traiettoria: rettilinea
Piano: anteriore-posteriore
Tecnica: estensione del braccio, avambraccio in rotazione, minima modifica della posizione dei
piedi
2- Diretto braccio dietro
Distanza: lunga e media
Traiettoria: rettilinea
Piano: anteriore-posteriore
Tecnica: estensione del braccio, avambraccio in rotazione, rotazione del busto che sposta il peso
del corpo sulla gamba avanti
3- Gancio braccio avanti
Distanza: media e corta (corpo a corpo)
Traiettoria: circolare
Piano: orizzontale
Tecnica: braccio flesso, propulsione orizzontale del braccio intorno alla spalla, rotazione del busto
in avanti che sposta il peso del corpo sulla gamba dietro
4- Gancio braccio dietro
Distanza: media e corta (corpo a corpo)
Traiettoria: circolare
Piano: orizzontale
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Tecnica: braccio flesso, propulsione orizzontale del braccio intorno alla spalla, rotazione del busto
in avanti che sposta il peso del corpo sulla gamba avanti
5- Montante braccio avanti
Distanza: media e corta (corpo a corpo)
Traiettoria: circolare
Piano: frontale e anteriore-posteriore secondo la distanza
Tecnica: braccio flesso, propulsione verticale del braccio, il peso del corpo resta sul piede avanti
6- Montante braccio dietro
Distanza: media e corta (corpo a corpo)
Traiettoria: circolare
Piano: frontale e anteriore-posteriore secondo la distanza
Tecnica: braccio flesso, propulsione verticale del braccio, il peso del corpo resta sul piede dietro.
B – LE TECNICHE DI DIFESA
1 – LE SCHIVATE
Consistono nello spostare tutto il corpo o una parte visibile all’attacco dell’ avversario, con o senza
spostamento dei piedi.
1.1 Schivate senza spostamento dei piedi
Schivate laterali: spostamento del corpo su un fianco (interno o esterno a seconda dell’ attacco)
Schivate in rotazione: abbassare la testa sotto l’ attacco avversario con un’ azione in rotazione
della parte superiore del corpo flettendo le ginocchia.
Schivate oltre: flettere le ginocchia per passare sotto l’ attacco avversario
Schivate con arretramento del busto o della testa
Le schivate laterali e con rotazione possono essere associate nella stessa azione alle schivate con
flessione degli arti inferiori. Tuttavia è proibito portare la testa in avanti nel momento della
schivata (boxe pericolosa)
1.2 Schivate con spostamento di un piede
Spostamento di un piede: permette di uscire dall’ asse dell’ attacco (spostamento interno o
esterno a seconda della guardia dell’ avversario)
Il perno: spostamento di un piede attorno all’ asse costituito dal piede opposto
Il ritiro del piede avanti: spostamento del piede avanti verso la parte posteriore per evitare un
attacco
1.3 Schivate con spostamento di entrambi i piedi
Il cambio di guardia: spostamento dei due piedi per evitare, ad esempio, un attacco circolare
L’ uscita dalla guardia: spostamento su un lato dei due piedi che permette di uscire dall’ asse d’
opposizione diretta (spostamento interno o sterno a seconda della guardia dell’ avversario)
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2 – LE PARATE
Consistono nel non farsi colpire utilizzando una parte del corpo che può bloccare, deviare o
proteggere da un attacco.
2.1 Parata in blocco: non impediscono il colpo ma ne attenuano gli effetti. In tutti i casi la parata in
blocco permette di proteggere una parte del proprio corpo su un colpo avversario. Possono essere
eseguite con o senza spostamento del corpo. Esse vengono effettuate con:
Il guantone (retro, parte superiore, lato)
L’ interno del guantone (palmo)
Il polso
L’ avambraccio
La tibia (parata tibiale)
Il piede (parte superiore della scarpetta)
2.2 Parate spinte (guidate): L’ obbiettivo della parata spinta è di deviare la traiettoria del colpo
avversario durante la sua esecuzione. In linea generale questa parata viene effettuata colpendo l’
estremità del pugno o del piede dell’ avversario. Possono essere eseguite con o senza spostamento
del corpo. In funzione dell’ attacco, queste parate si effettueranno con:
Il guantone (retro, parte superiore, lato)
L’ interno del guantone (palmo)
Il polso
L’ avambraccio
La tibia
2.3 Parate di protezione: l’ obbiettivo di queste parate è di proteggere la superficie scoperta mettendo
a contatto con quest’ ultima una parte del proprio corpo. Possono essere eseguite con o senza
spostamento del corpo. In funzione dell’ attacco, queste parate si effettueranno con:
Il guantone ( retro, lato)
L’ interno del guantone (palmo)
Il polso
L’ avambraccio
La tibia
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