La rosa nera | L`informazione libera
Transcript
La rosa nera | L`informazione libera
14/12/2010 La rosa nera | L'informazione libera Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO martedì 14 dicembre Crisi Inter. Benitez: vittima predestinata o colpevole? Dopo il tre a zero subito dai tedeschi del Werder Brema è caos in casa Inter& Leggi... Mostra Editoriale 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Per Berlusconi il 14 Dicembre è veramente il giorno della fine? Clinton:”Non abbiamo miglior amico di Berlusconi”. “La differenza tra il genio ed il cretino è che il genio ha dei limiti”. (A. Einstein) Montezemolo alla ricerca di un Valletto. Il 14 Dicembre è veramente il giorno della fine di Silvio Berlusconi... Mostra Sport Tag 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Vento di terra in una sera…’e Maggio. Il punto sul Calcio Napoli. Braccino corto e naso lungo. Hit Ball “Quant”è bella Napule pare ‘nu franfellicco, ognuno vene allicca,arronza e se ne và!” “Io te tengo dint' 'o core”. Così recitava uno dei più bei classici della napoletana... Tag canzone Politica Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Sarà Di Pietro che salverà il Cavaliere? Piazzale Loreto docet! Articoli Tag Obama non è Roosevelt! Qualche pensiero su Fini6 Resta ancor più complicato il nodo delle alleanze a sinistra. Dopo il 14 Dicembre se il governo... Attualità Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Nei, chi ne ha molti invecchia Fiom,no assemblee a Mirafiori http://www.larosanera.it/ Tag Scatola nera in sala operatoria 1/3 14/12/2010 meno La rosa nera | L'informazione libera Ritrovaci su Facebook E stasera ancora Santoro! Rutto libero e poi il sonno. Lo hanno stabilito i del ricercatori King's College di Londra dopo uno La Rosa Nera Ti piace. Non mi piace più studio... La Nera La Rosa Nera Briony Tallis Mostra 0 | 5 | 10 | 15 “Te piace ‘o Presepe?” | La rosa nera www.larosanera.it L'informazione libera Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Sarah Scazzi: una morte spudorata al servizio dei mass media Dalla salma bruciata, colpi di pistola! Tag 10 dicembre alle ore 1.54 La Rosa Nera Il nuovo Editoriale Wikileaks, il re saudita Abdullah esortò Usa di attaccare Iran Per Berlusconi il 14 Dicembre è veramente il giorno della fine? | La rosa nera www.larosanera.it L'informazione libera Il giallo di Avetrana Immaginate di quindici avere anni. Immaginate una vita normale, una quotidianità... 09 dicembre alle ore 21.49 La Rosa Nera Crisi Inter... La Rosa Nera piace a 75 persone La Rosa Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Tag Inedito Jacko Cortina vietata a Lele Mora M irella V ingo A ntonella Briony G razia Biagio E manuele Ilaria M arco C esare Nadia Macri, altra gola profonda6 Jacko inedito! E' sempre proprio lui?... Belen: gli uomini per me sono solo calzini rigirati! P lug-in sociale di F acebook Piano e Forte Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli iTunes, Beatles & Last.fm Write about love Proprio in questi giorni è avvenuto il tanto atteso passaggio in digitale su iTunes... A passeggio per Abbey Road E' vero che? Mostra Tag Il ritorno di Pino Daniele 0 | 5 | 10 | 15 Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Gli egiziani, inventori della birra? I misteri delle Piramidi Articoli Tag Energia solare Blù Maya Cerca: Cerca Un mito da sfatare. Gli egiziani sono davvero gli inventori della birra o è solo leggenda? Who's who Mostra 0 | 5 | 10 Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Mike McGear, un cognome che fa la differenza ‘O Cammurriste | 15 Articoli Tag ‘A Nutricce Ospedale delle bambole Nato alla fine della guerra seconda mondiale, il 7 gennaio del 1944, e cresciuto a Liverpool, Mike McGear... Sezioni Attualità Cinema Napoli http://www.larosanera.it/ Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Articoli E' vero che? 2/3 14/12/2010 La rosa nera | L'informazione libera Editoriale Ultimo Articolo Tutti gli Articoli “Te piace ‘o Presepe?” Le zucchine “secondo Apicio” che vengono dall’Antica Roma La Nera E De Laurentis ride66.. Napoli Berlusconi: “Via i rifiuti da Napoli entro tre giorni” Notizie Flash San Gregorio, culla dell’arte a Napoli, continua ad attirare visitatori con il suo fascino ricco di contraddizioni... Tag La Rosa Piano e Forte Politica Sport Mostra Cinema 0 | 5 | 10 | 15 Who's who Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Tag Nowhere Boy, John Lennon prima del mito Mario Monicelli si suicida, il cinema italiano in lutto Prestiti Inpdap 70.000 € A Dipendenti Statali e Pensionati Preventivo Immediato Online ! www.Co nve nzioneInpdap.it Prestiti INPDAP 80.000€ A Dipendenti e Pensionati anche con Altri Mutui in Corso, Tutto in 48h! La storia di John Lennon, leggenda immortale della musica raccontata nella sua tormentata giovinezza... www.DipendentiStata li.it/INP DAP Prestiti Agevolati INPDAP Fino 80.000€ con Rata e Tasso Fisso Chiedi Ora Preventivo! No Autonomi. Ma dafin.it/P re stiti_Dipe ndenti Prestito inpdap dipendenti Prestiti a Dipendenti e Pensionati Chiedi Subito Un Preventivo Online! www.Alfa be toP restiti.it Annunci Google LINK 2 LINK 3 Napoli LINK 4 Inter Milan LINK 5 LINK 6 Genoa V Napoli Foto Di Napoli THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/ 3/3 14/12/2010 Per Berlusconi il 14 Dicembre è vera… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Per Berlusconi il 14 Dicembre è veramente il giorno della fine? Sezioni Attualità GIOVEDÌ, 09 DICEMBRE 2010 20:48 Cinema 1 COMMENTO Non credo che il 14 dicembre sia la data di inzio della fine per Silvio Berlusconi, anzi! Mi guardo da tempo intorno e non intravvedo nessuna alternativa al Cavaliere se non una abbozzata armata di peones dai variegati interessi personali che hanno paura di quello che potrebbe veramente accadere nel Paese se cadesse il governo. Manca al momento un’alternativa a Silvio Berlusconi: non esiste un leader antitetico, nessuno potere economico né tantomeno la Chiesa sosterebbe un’altra squadra e un’altra soluzione. “I poteri stanno tutti alla finestra e aspettano, il centrosinistra del Pd non è pronto e il centrismo di Fini e Casini non appare convincente”, sintetizza per il Foglio il professor Angelo Panebianco. E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Scrive Panebianco sul Corriere: “Non mi sembra ci sia un crollo di regime alle viste. Assistiamo a un indebolimento consistente del Pdl e di Berlusconi, ma non esiste un’alternativa e dunque non mi pare che l’attuale sistema possa crollare. La situazione vede i poteri alla finestra, in attesa. E i partiti di opposizione quasi ininfluenti: il Pd non funziona, non si è mai visto un partito di opposizione che non riesca a trarre vantaggi dal logoramento del partito di governo. Il cosiddetto terzo polo? Appare soprattutto una costruzione mediatica. Mi chiedo come faranno a stare insieme Fini e Casini quando si dovrà parlare, per esempio, di temi etici”. Anche gli scenari futuri prevedono propaggini di Berlusconi. Governo Letta, governo Tremonti, Berlusconi bis. Anche l’ultimissima ipotesi, di cui ha scritto ieri Repubblica, è la realizzazione di una nuova architettura berlusconiana: il Cavaliere dimissionario, Angelino Alfano premier, Berlusconi che si accontenta del rango di semplice ministro e di nume tutelare – Lord protettore – del governo. “La deberlusconizzazione è complicatissima e non ci siamo per niente vicini”, dice Antonio Padellaro, il direttore del Fatto quotidiano. “Per abbatterlo ci vorrebbe una grande convergenza di poteri e di partiti, che non c’è. Il Vaticano? Mi sembra che faccia tutto tranne che una crociata contro Berlusconi. Avrebbero potuto ‘scomunicarlo’ per le faccende della sua vita privata, colpirlo sul serio, e invece si sono limitati a uno scappellotto. Qualcuno, come monsignor Rino Fisichella, lo ha persino difeso. La Confindustria? Sta con un piede di qua e uno di là. La confederazione degli industriali è più attenta a ottenere concessioni qui e ora che a disegnare scenari per il futuro del paese. I partiti di opposizione? Non sono in grado di esprimere un leader competitivo. La speranza è che si sveglino. Bersani è uno bravo e quadrato. Ma dovrebbero individuare un leader esterno, come fu Prodi, uno capace di unirli tutti in un grande Cln che si presenti alle elezioni contro il Cavaliere.” Il premier appare a tutti indebolito, fiaccato “ma fortunato perché senza veri avversari”, dice il direttore di Europa, Stefano Menichini. “L’alternativa non esiste e tutti, da Bersani a Fini, stanno giocando di rimessa, secondo un’agenda che non è la loro. Eppure non bisogna sottovalutare quanto potrebbe accadere il 14 dicembre prossimo”, aggiunge Menichini. “Forse il Cavaliere non sarà sostituito da un sistema alternativo, ma si potrebbe assistere alla lesione del suo potere autocratico. Un Berlusconi senza numeri in Parlamento, costretto a scendere a patti con alcuni propri avversari, è un Berlusconi che si avvia al tramonto. Essere costretto a spartire il potere, per lui, l’unto del signore, lui che si rappresenta come l’incarnazione stessa del potere, è uno sfregio letale. L’uomo che volle farsi re si scopre umano. Quindi imperfetto e battibile”. Ma questa non è la fine e probabilmente nemmeno ancora l’inizio. Branca Vincenzo A Marco Branca e altri 2 piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on giovedì, dicembre 9th, 2010 at 20:48 and is filed under Editoriale. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this http://www.larosanera.it/?p=1052 1/2 14/12/2010 Vento di terra in una sera…’e Maggio… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Vento di terra in una sera…’e Maggio. Sezioni MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 15:09 NESSUN COMMENTO “Io te tengo dint’ ‘o core”. Così recitava uno dei più bei classici della canzone napoletana: ‘Na sera ‘e maggio. Forse i maestri Pisano e Cioffi pensarono proprio a Christian Maggio quando scrissero il loro capolavoro. Si perché lo stantuffo di Montecchio Maggiore è oramai entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi azzurri. Ma non sono sempre state rose e fiori. Nonostante il calciatore vicentino abbia sempre profuso in campo e non le sue migliori qualità, è stato, spesso e troppo facilmente, nel mirino della critica ingenerosa verso un calciatore che macina chilometri e chilometri e di tanto in tanto si concede qualche gol, talvolta dei capolavori (si veda il gol contro il Livorno http://www.youtube.com/watch?v=vSZXai4jOmo). Il Matt Damon del calcio arriva alla corte di Edy Reja (storico allenatore azzurro) dopo un’annata straordinaria alla Sampdoria con 9 gol in 29 presenze, ed in panchina c’era proprio il suo attuale mister Walter Mazzarri. Pagato otto milioni, ricambia subito la fiducia donatagli segnando 4 gol in 23 presenze e sfornando prestazioni di altissimo livello, poi un brutto infortunio che gli chiude la stagione proprio nel momento in cui la tanto agognata chiamata dalla Nazionale Italiana stava per arrivare. L’anno successivo arriva in panchina Roberto Donadoni (quando era ct della nazionale aveva sempre ignorato il fluidificante partenopeo) che richiede subito alla società azzurra un investimento per la fascia destra: Juan Camilo Zuniga. Così, il povero Christian, si ritrova a lottare non solo contro il suo infortunio, ma anche contro un allenatore che proprio non lo vedeva. Ma la forza di Maggio sta proprio nella sua umiltà e nella sua voglia di lavorare. Tant’è che bastano poche giornate per dimostrare che l’acquisto di Zuniga fu un vero e proprio flop e che Maggio era un pezzo da novanta nello scacchiere azzurro assolutamente indispensabile. E così fu: battuto l’infortunio, i preconcetti del mister, lo scetticismo della stampa napoletana e con l’avvento di Mazzarri in panchina, Superbike cominciò a riguadagnare consensi. La stagione finì con 34 presenze e 5 gol e con la convocazione ai mondiali da parte dell’allora CT azzurro Marcello Lippi. Anche quest’anno Maggio ha dovuto lottare. Lottare contro chi ha la memoria corta, contro chi guarda gli highlights e non tutta la partita, contro chi si accanisce contro un calciatore che non ha fatto della prepotenza la sua arma (a differenza di altri suoi compagni che nonostante i loro limiti si appropriano dell’esecuzione di rigori e punizioni e che tanto vengono osannati dalla stampa). Lui ha continuato per la sua strada, smaltito l’affaticamento post-mondiale, “Vento di terra” sta riprendendo a essere il calciatore che tutti conosciamo e lo sta facendo a suon di prestazioni e di gol. Il Napoli non può fare a meno di lui e lui non vuole fare a meno di Napoli, soprattutto dopo quanto emerso dalle parole del suo procuratore Briaschi “Christian ama molto Napoli, e lo ha dichiarato proprio pochi giorni fa. Il contratto scade nel 2013, ma credo che già da gennaio cominceremo a parlare con la società per gettare le b asi di un nuovo rinnovo”. Parole che rasserenano i veri tifosi azzurri che potranno godere delle sue prestazioni ancora per molto tempo. Ma attenzione a criticarlo ancora. La canzone di Pisano e Cioffi si conclude con un verso che obbliga alla riflessione: Attualità Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Tu mme diciste si na sera ‘e maggio e mo tiene ‘o curaggio ‘e mme lassá. A buon intenditor, poche parole. Marco Branca A Marco Branca, Andrea Sellitto e altri 9 piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 7th, 2010 at 15:09 and is filed under Sport. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » http://www.larosanera.it/?p=1016 1/2 14/12/2010 Sarà Di Pietro che salverà il Cavaliere… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Sarà Di Pietro che salverà il Cavaliere? Sezioni VENERDÌ, 10 DICEMBRE 2010 20:11 Attualità NESSUN COMMENTO Resta ancor più complicato il nodo delle alleanze a sinistra. Dopo il 14 Dicembre se il governo come si prevede supererà lo scoglio della conta si aprirà uno scenario nuovo che per evitare le elezioni dovrà per forza di cose allargare la sua base di consenso coptando l’UDC di Casini e… Fini? Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Fini probabilmente tornerà nelle fogne da prima Repubblica da cui era stato tratto dal Cavaliere. Notizie Flash Piano e Forte Il vero problema comunque resta la Sinistra dove i soli alleati reali del Pd allo stato sono l’Idv e i radicali, i primi dopo le oscillazioni di questi giorni potrebbero essere determinanti per regalare al Cavaliere i voti di cui necessita per la fiducia, mentre i sei parlamentari di Pannella potrebbero decidere anche loro di dare un aiuto in cambio di un posizionamento alle prossime elezioni. Politica Sport Who's who Come riporta il Riformista, “Di Pietro il suo miracolo biblico l’ha già fatto, quando ha saputo vendere a un prezzo sempre più ampio di elettorato di sinistra – e a spese proprio del Pd – l’idea che un partito guidato da un tribuno destrorso e composto per lo più da riciclati di ogni genere e colore, da mastelliani in cassa integrazione, da gruppettari in andropausa e vecchi rottami della Prima Repubblica fosse la forza cui delegare la speranza di un’alternativa politica a Berlusconi”. Vuoi vedere che sarà proprio l’ondeggiante accademico della Crusca il salvatore della Patria e del Cavaliere insieme al vecchio e sempre più profeta Marco Pannella? Francesco Piccolo appena due giorni fà scriveva sulle pagine dell’Unità : «Perdonatemi, ma sono cauto, guardingo. Ho pochissima fiducia nell’opposizione, e ancora meno in Fini e Casini. E figuriamoci della capacità di Berlusconi di ritirarsi in buon ordine». E ancora: «La domanda che nessuno si vuole fare è: si può considerare finito un politico che se si andasse oggi a votare avrebbe grandissime probabilità di rivincere le elezioni, con un pezzo di coalizione in meno?». Martedì a Piccolo ha fatto eco Europa: «Non solo non ci fidiamo che davvero fra una settimana il Parlamento riesca a sfiduciare il governo. Ma non ci fidiamo di quello che potrebbe accadere dopo, visto che si tratta di mettersi nelle mani di Fini, di Casini, magari di Gianni Letta. Branca Vincenzo Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. Edit this entry. This entry was posted on venerdì, dicembre 10th, 2010 at 20:11 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 http://www.larosanera.it/?p=1057 LINK 6 THE BEATALL 1/2 14/12/2010 Nei, chi ne ha molti invecchia meno |… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Nei, chi ne ha molti invecchia meno Sezioni MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 11:46 Attualità NESSUN COMMENTO Cinema Lo hanno stabilito i ricercatori del King’s College di Londra dopo uno studio che poneva al confronto 1200 gemelle scoprendo che quelle che avevano oltre cento “macchie” sulla pelle avevano muscoli, cuore e occhi più sani e un aspetto molto più giovanile. Secondo questi ricercatori a determinare questo sarebbe la lunghezza dei telomeri, nel senso che più è grande meno è veloce il declino cellulare. E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who “C’eravamo accorti da tempo che i pazienti con molti nei hanno un aspetto più giovanile - spiega Veronique Bataille, la dermatologa a capo della ricerca – , hanno meno rughe e meno macchie sulla pelle“. Studiando il Dna delle persone con molti nei, il team di Bataille ha evidenziato la presenza di telomeri (la regione terminale del cromosoma) molto più lunghi. In genere, più è lungo il telomero, più è lento il declino. Sarebbe, dunque, questo fenomeno a regalare un aspetto più giovanile alle persone con molti nei. Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 7th, 2010 at 11:46 and is filed under Attualità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 LINK 6 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=996 1/1 14/12/2010 Sarah Scazzi: una morte spudorata al… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Sarah Scazzi: una morte spudorata al servizio dei mass media Sezioni Attualità MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 13:57 Cinema 1 COMMENTO Immaginate di avere quindici anni. Immaginate una vita normale, una quotidianità fatta di gesti rituali e consuete abitudini, ma anche di sogni, aspirazioni, le innocenti fughe immaginifiche di quell’età adolescenziale. Ricordate i vostri quindici anni? La genuinità dei pensieri, la spontaneità delle amicizie, i primi batticuori; la sensazione di avere tutta una vita davanti, la fame della scoperta, la brama di crescere e diventare grandi. E poi i dubbi, le insicurezze, i segreti nascosti tra le pagine dei diari; la paura di sbagliare, di non essere accettati. La ricerca incessante della propria identità, la voglia di trovare un posto nel mondo. E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Immaginate che a un tratto tutto questo debba finire. Ci avreste mai pensato a quindici anni? A quell’età la vita è talmente trascinante, e la si vede snodarsi tanto lunga e tortuosa e affascinante, che nessuno pensa mai alla morte; almeno non come una possibilità concreta, ma come una remota, lontana occorrenza. Sarah Scazzi aveva quindici anni quando è stata uccisa. E, come tutte le quindicenni del mondo, viveva la sua vita di attese e sospiri. Quindici anni sono davvero pochi per morire. Eppure è accaduto; accade, e continua ad accadere. Ovunque. La gente ne resta ogni volta stordita, disgustata, amareggiata. Come se l’indignazione fosse direttamente proporzionale alla quantità di vita che è andata persa, al mare di opportunità, all’oceano di esperienze che una ragazzina che muore a quindici anni non potrà mai avere. Soprattutto se si viene a scoprire che a stroncare la sua vita sono state le persone a lei più care, di cui Sarah si fidava, o meglio avrebbe dovuto fidarsi: l’indignazione tocca allora i livelli di una furia cieca, da vomitare tutta addoss o agli assassini. Che Sarah Scazzi sia stata uccisa in modo brutale, e probabilmente per motivi talmente banali da rendere ancor più orrorifica la circostanza della sua morte, è un fatto che nessuno può e vuole negare; ma ciò che appare ancora più inquietante dinanzi a ogni delitto crudele e efferato, è la reazione di una collettività che resta basita, ogni volta come fosse la prima, esasperata dinanzi a un’escalation di violenza che essa stessa è impreparata a prevenire e ad affrontare. La morte è un fatto incontrovertibile: ci capita sotto gli occhi, a portata di orecchi, tutti i giorni. La morte è un fatto all’ordine del giorno. Eppure, le condizioni in cui essa si verifica cambiano l’immagine che abbiamo della morte. In alcuni casi esse diventano i baluardi incrollabili, le possenti mura di cinta all’interno delle quali i media si occupano di forgiare l’opinione pubblica, i tracciati affidabili e sicuri in cui incanalare attenzione e curiosità della massa. La morte, avvenuta in circostanze inusuali, oggettivamente rivoltanti per ogni essere umano, viene allora privata del suo significato umano, spogliata di quella dimensione di pietas e compassione per una vita che viene ingiustamente stroncata; l’immagine della morte si veste allora di un falso moralismo, figlio del senso comune, e se ne va in giro al servizio di un malcelato voyeurismo, del meccanismo disumano dell’audience. Il popolo può così guardare senza essere visto, grazie alla complicità di quelli che amano definirsi giornalisti, e in nome della loro professione sputtanano il riserbo del dolore per qualche plastico o per una ricostruzione filmata della scena del crimine, nascondendosi dietro al velo di un presunto disgusto che giustifica l’interessamento morboso verso tutte le circostanze della morte, ma anche della vita della vittima: ed ecco apparire i diari di Sarah, che vengono letti pubblicamente; i filmati che la mostrano felice e sorridente nelle più svariate occasioni vengono proiettati da tutti i salotti televisivi; l’”angelo di Avetrana” sorride mite da ogni angolo dei giornali, per ricordare a tutti quanto fosse buona e bella, e quanto sia stato efferato il suo assassinio. Mentre il suo corpo ormai smembrato viene ritrovato in un pozzo, e il suo ricordo stenta a trovare pace. La vita intima di una ragazzina di quindici anni viene esposta alle luci della ribalta; sui suoi legami affettivi, sulla sua normale attrazione adolescenziale per un amico vengono disegnati intrecci e avanzate ipotesi degne di una telenovela. La morte, inattesa, incomprensibile, ingiustificata, trasforma la vita assolutamente normale di una teenager in un reality show dalle tinte fosche in cui scoprire l’intrigo diventa morbosamente più importante che smascherare l’assassino. Sarà il pubblico a votare, a scegliere “chi eliminare”. Lo zio mostro? La cugina psicopatica? Poco importa. Quello che conta è dare alla gente qualcosa di cui parlare. Per assolvere ai bisogni di una società affamata di emozioni reali, a cui la catarsi offerta dalla finzione non basta più per sentire di esistere. Ripensate ora ai vostri quindici anni. A chi eravate, a chi vi sarebbe piaciuto diventare. Pensate alla vostra vita, che dopo un’ingiusta, terribile fine viene messa in piazza, denudata, violata, affinché l’esimia opinione pubblica possa frugare nei suoi più intimi anfratti, trarne arzigogolate congetture col pretesto di cercare un’ineffabile Verità. Senza rispetto né per la morte che vi è toccata, né per la vita che avete avuto. http://www.larosanera.it/?p=1009 1/2 14/12/2010 Sarah Scazzi: una morte spudorata al… Pensate a Sarah come a vostra figlia, o a vostra sorella. Se certo la perdita di una persona cara è l’ultimo evento che si può desiderare che accada, pensare che la morte la trasformi istantaneamente in una postuma celebrità da Grande Fratello è indubbiamente ciò che non si sarebbe mai ritenuto umanamente possibile. Giuliana Gugliotti A Marco Branca, Briony Tallis e altri 6 piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 7th, 2010 at 13:57 and is filed under La Nera. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. 1 Commento Sara 10 dicembre 2010 at 18:03 (Edit) Ho letto quest’articolo tutto d’un fiato e non ti nascondo che mi son salite le lacrime agli occhi!Hai descritto questa vicenda con delicatezza ma allo stesso tempo con lo sguardo oggettivo di chi vive in questo mondo in cui non si ha più rispetto di nulla, neanche per il dolore delle persone, mi chiedo dove andremo a finire! Complimenti Sara Rispondi Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 LINK 6 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1009 2/2 14/12/2010 Inedito Jacko | La rosa nera Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Inedito Jacko Sezioni LUNEDÌ, 13 DICEMBRE 2010 15:24 Attualità NESSUN COMMENTO Esce oggi, con quattro giorni di anticipo rispetto all’uscita negli Usa, «Michael», il nuovo album di inediti di Michael Jackson. Il disco è il primo frutto dell’accordo tra la Sony Music e gli amministratori del patrimonio di Jackson, scomparso il 25 giugno 2009. Gli inediti sono stati ricavati dal materiale inciso dal Re del Pop negli ultimi anni della sua vita in qualsiasi luogo si trovasse, dalla casa di un amico in New Jersey agli studi di registrazione di Las Vegas e Los Angeles, insieme a collaboratori come 50 Cent, Lenny Kravitz, Akon (che duetta con Michael nel primo singolo «Hold My Hand») e Teddy Riley. Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte La scelta di pubblicare i dieci inediti, poi, è stata aspramente criticata da Will.I.Am, leader dei Black Eyed Peas che aveva lavorato con Michael ai tempi di Thriller 25, riedizione del best seller targato 1982, uscito in edizione speciale nel 2008, per celebrarne i 25 anni: “Jacko era un perfezionista, non avrebbe mai approvato la pubblicazione di quei pezzi”. Politica Sport Who's who Sul commento del fondatore dei Black Eyed Peas, era poi intervenuto il rapper e produttore Akonche aveva detto: “credo che quella sia l’opinione di Will. Io, personalmente, non ci trovo nulla di poco rispettoso, in “Michael”: credo che un’operazione del genere serva a tenere viva la leggenda, e trovo b ello che diversi artisti, dopo la sua morte, si preoccupino ancora dei suoi lavori. Io a Michael ab b iamo lavorato insieme a tutti i b rani presenti sul disco, e posso dire con certezza che comunque le canzoni sareb b ero state pub b licate così come sono, a prescindere dal fatto che lui rimanesse in vita o meno. Non sono d’accordo con Will: dal mio punto di vista, operazioni come queste servono solo a perpetuare la sua grandezza.” Poi qualcuno comincia a dubitare che sia veramente Jacko a cantare. Primo fra tutti il fratello, Randy Jackson, che sostiene: “In qualche canzone è lui, in qualcun’altra no: potrei giocarci la mia vita”. A Marco Branca piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on lunedì, dicembre 13th, 2010 at 15:24 and is filed under La Rosa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 LINK 6 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1062 1/1 14/12/2010 iTunes, Beatles & Last.fm | La rosa n… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO iTunes, Beatles & Last.fm Sezioni MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 13:46 Attualità NESSUN COMMENTO Proprio in questi giorni è avvenuto il tanto atteso passaggio in digitale su iTunes dello sterminato catalogo dei Beatles. L’ azienda di Cupertino si accaparra così un patrimonio culturale non indifferente e sempre attuale, dopo aver rischiato di vederselo strappare via da Google, con offerte di decine di milioni di dollari, e dopo anni di corteggiamento a Paul, Ringo e vedovanze. Nuove indiscrezioni circa l’ accordo fra Emi e Apple Corps. parlano di una royalty pari al 35% sul prezzo di vendita da ripartire fra i restanti membri del gruppo e le eredi di John e George, che incasserebbero tale quota in via diretta da iTunes, rinunciando però a chiedere anticipi finanziari a Jobs e soci (come se ce ne fosse stato il bisogno). Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Il nuovo piano marketing di iTunes punta a rilanciare il sempre più in picco mercato del compact disc, vedremo se ci riusciranno…with a little help from his friends. E Mentre Cupertino tuba e amoreggia con i Fab Four, Last.fm non se la passa così tanto bene. La più celebre compagnia di web radio chiude il 2009 con un deficit di quasi 3 milioni di sterline, nonostante un notevole aumento di fatturato durante lo scorso anno, pari a quasi il 50%, e nonostante un incremento di utenze di tutto rispetto (40 milioni di utenti attivi in tutto il mondo). L’ azienda di radio streaming riesce a vendere spazi pubblicitari a prezzi per lei convenienti e vanta ad oggi un incasso di 1,5 milioni grazie agli abbonamenti decisamente in crescita, ma paga la complicata diffusione oltreoceano e l’ eccessivo successo in patria (quasi un paradosso). Vero è che il mondo della musica digitale è ancora un business a perdere. I ricavi, fatta eccezione per grossi colossi quali iTunes, raramente superano i costi. Inoltre, risulta di difficile spiegazione il non adeguarsi di un pubblico che, nonostante il crollo del cd e sempre più assuefatto alla vita grazie alle comodità delle nuove tecnologie, non recepisce la musica online come un’ occasione ma come un vezzo inutile. I ricavi, fatta eccezione per grossi colossi quali iTunes, raramente superano i costi. Inoltre, risulta di difficile spiegazione il non adeguarsi di un pubblico che, nonostante il crollo del cd e sempre più assuefatto alla vita grazie alle comodità delle nuove tecnologie, non recepisce la musica online come un’ occasione ma come un vezzo inutile. Sarà interessante analizzare l’ andamento del mercato del digitale dopo le festività natalizie, e capiremo se ricevere una mail con un mp3 sarà altrettanto piacevole che ricevere una copia del disco preferito sotto l’ albero. Marco Della Gatta Mi piace A Marco Della Gatta e altri 3 piace questo elemento. Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 7th, 2010 at 13:46 and is filed under Piano e Forte. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » http://www.larosanera.it/?p=1004 1/2 14/12/2010 Gli egiziani, inventori della birra? | La r… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Gli egiziani, inventori della birra? Sezioni MARTEDÌ, 14 DICEMBRE 2010 02:07 Attualità NESSUN COMMENTO Col ritrovamento della tomba di Meketre, il quale morì intorno al 1975 a.C., sono state rinvenuti una serie di oggetti di fondamentale importanza archeologica: una vasta collezione di miniature e figure intagliate in legno. Vicino alla sua tomba altri ritrovamenti importanti come un negozio di falegnameria, un mattatoio, un granaio, una cucina, un paio di imbarcazioni fluviali, e> una fabbrica di birra. Scoperte che sono resistite al tempo, difatti la camera interna della tomba di Meketre era intatta quando è stata scoperta da Herbert E. Winlock il 17 marzo del 1920. Gli archeologi sono poi riusciti, attraverso dei modelli di laboratorio, a dare una visione più o meno esatta di come vivevano gli egiziani. Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who E’ ora di sfatare un mito. Gli egiziani non hanno inventato la birra! Piuttosto avevano appreso l’arte della fabbricazione della bionda bevanda dai veri produttori: Sumeri, Babilonesi, Assiri e più a est da quello che ora è l’Iraq. Ciò però per cui, secondo la leggenda, gli egiziani si appropriano del “titolo” storico dell’invenzione della birra è che hanno lasciato ai posteri una completa documentazione delle pratiche di erogazione antica. La maggior parte delle raffigurazioni riguardanti la birra egiziana che sono giunte fino a noi, sono murales all’interno delle piramidi e nelle camere sacrificali. Queste testimoniano l’importanza e la grande stima che si aveva per l’arte della produzione di birra nella società egiziana. A Marco Branca piace questo elemento. Non mi piace più This entry was posted on martedì, dicembre 14th, 2010 at 02:07 and is filed under E' vero che?. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 LINK 6 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1067 1/2 14/12/2010 Mike McGear, un cognome che fa la … Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Mike McGear, un cognome che fa la differenza Sezioni MARTEDÌ, 14 DICEMBRE 2010 02:32 Attualità NESSUN COMMENTO Nato alla fine della seconda guerra mondiale, il 7 gennaio del 1944, e cresciuto a Liverpool, Mike McGear intraprese il suo percorso di studi al Liverpool Institute High School, successivamente cercò di entrare nella scuola d’arte, ma non ci riuscì finendo a fare il parrucchiere. Quell’esperienza però non lo rese felice, così decise di riprendere il suo cammino verso l’arte riuscendo a entrare nel mondo dello spettacolo, anche grazie a suo fratello, con la canzone One Fat Lady Show All Electric. Nel 1968 il arrivò il grande successo popolare con Lily The Pink che raggiunse la vetta delle classifiche nazionali (anche all’estero) e rimase numero 1 per cinque settimane. Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Con l’avvento degli anni 80 decise di darsi alla fotografia raggiungendo buoni risultati. Prima pubblicò una sua autobiografia illustrata Thank U Very Much (che poi divenne uno dei libri preferiti di Andy Warhol), e poi un libro interamente fotografico dal titolo Mike Mac’s White and Black’s. Per quest’ultima opera furono allestite presso la Walker Art Gallery di Liverpool e la prestigiosa Photographers Gallery di Londra delle importanti rassegne fotografiche, che successivamente fecero il giro del mondo. Ma chi è Mike McGear? Il suo vero nome, in realtà, è Mike McCartney, fratello del genio, Paul, che insieme a un “tale” John Lennon cambiò l’intero corso della storia della musica. Probabilmente l’aver cambiato cognome gli fa onore, perché con un fratello del genere sarebbe stato molto difficile cercare di poter avere un’identità propria agli occhi del grande pubblico. Ti piace. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 14th, 2010 at 02:32 and is filed under Who's who. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 LINK 6 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1070 1/2 14/12/2010 “Te piace ‘o Presepe?” | La rosa nera Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO “Te piace ‘o Presepe?” Sezioni GIOVEDÌ, 09 DICEMBRE 2010 20:38 Attualità NESSUN COMMENTO Natale a Napoli fa rima con Presepe. E, a Natale, non c’è napoletano che si rispetti che non programmi almeno una gita a San Gregorio Armeno, cuore pulsante dell’arte presepiale napoletana. Impossibile resistere alla tentazione di perdersi tra le mille, coloratissime botteghe di quella che è forse la via più famosa di Napoli: che sia per ampliare il presepe di famiglia, o semplicemente per dare un’occhiata in giro e aggiornarsi circa le ultime comparse sulla scena della Natività, il fascino dell’arte presepiale continua ad attirare turisti, curiosi e amatori da ogni parte del globo. La tradizione presepiale napoletana ha origini antichissime. I primi resoconti scritti fanno risalire l’apparizione del Presepio addirittura al Medioevo, ma le statuette di terracotta abitavano a San Gregorio Armeno già ai tempi ancor più arcaici dell’antica Roma: i cittadini romani infatti erano soliti offrirle come simboli di devozione alla dea Cerere, il cui tempio pareva essere ubicato proprio nell’arteria centrale di San Gregorio Armeno, che all’epoca collegava i due decumani. Ma è in tempi più recenti, e grazie all’intuizione geniale e al brillante talento degli artigiani partenopei operanti alla fine del ‘600, che il Presepe Napoletano così come lo conosciamo oggi acquista le sue caratteristiche distintive, le stesse che oggi lo rendono famoso in tutto il mondo. Le statuine di terracotta si vestono di stoffe pregiate, richiamando le mode settecentesche; i volti si arricchiscono di espressioni dettagliate che immortalano momenti di vita quotidiana. Alla capanna, che accoglie la scena classica della Natività, si affiancano una miriade di personaggi che rappresentano i popolani dell’epoca: venditori di frutta e pesce, pastori e lavandaie, calzolai e pizzaioli si affiancano alle più classiche figure dei re Magi, degli angeli e della Sacra Famiglia, fino ad arrivare ai più recenti, ma ormai altrettanto classici Maradona, Di Pietro e Berlusconi, dando vita a quella miscela vincente di vecchio e nuovo, sacro e profano, che è l’anima stessa, la natura dirompente e suggestiva di una città costantemente animata dai suoi contrasti. Tra le novità di quest’anno anche Julian Assange e le coppie Fazio-Saviano e Mondaini-Vianello. Per rispettare lo spirito contraddittorio di una “tradizione” che è sempre “aggiornata”. Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Giuliana Gugliotti A Marco Branca, Briony Tallis e altri 5 piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on giovedì, dicembre 9th, 2010 at 20:38 and is filed under Napoli. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 http://www.larosanera.it/?p=1044 LINK 6 THE BEATALL 1/2 14/12/2010 Nowhere Boy, John Lennon prima del… Numero 4 del 07/12/2010 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Nowhere Boy, John Lennon prima del mito Sezioni MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 17:43 NESSUN COMMENTO A 30 anni dalla morte dell’ex beatle (ucciso a New York l’8 dicembre del 1980 da Mark Chapman) e ad un anno circa di distanza dal suo passaggio al 27esimo Torino Film Festival è uscito nelle sale italiane Nowhere Boy. Ma sgombriamo subito il campo da ogni equivoco. Nowhere Boy non è un film sui fab4. No. Nowhere Boy sceglie consapevolmente di spostare l’attenzione su tutt’altro, sulla vita di John Lennon molto prima che diventasse John Lennon, la leggenda. L’artefice di questo ritratto inedito di uno dei miti musicali più osannati del novecento, è l’esordiente regista britannica Sam Taylor-Wood che si cimenta nell’impresa di confezionare un intero film sulla vita di Lennon, senza mai, nemmeno una volta, nominare i Beatles. Traendo spunto dal libro Imagine: Growing up with my brother John Lennon (scritto dalla sorellastra di John, Julia Baird ed edito in Italia da Giulio Perrone) il film racconta le tappe cruciali della crescita umana e artistica di un indisciplinato e sensibile 15enne di Liverpool, con una complicata situazione familiare alle spalle ma destinato a fare la storia della musica. Non c’è però alcuna traccia di mitizzazione in questo racconto, solo la tormentata storia di formazione e affermazione di un ragazzo cresciuto diviso tra l’affetto di due donne: la rigida e autoritaria zia Mimi (Kristin Scott Thomas), colei lo ha cresciuto dall’età di cinque anni e la solare e briosa Julia (Anne-Marie Duff), la madre naturale assente, con cui il ribelle John (interpretato dalla stella in ascesa Aaron Johnson) riallaccerà i rapporti solo a quindici anni. L’incontro tra i due è fonte della folgorazione del ragazzo sulla via del rock’n'roll. Sarà Julia con il suo entusiasmo, a spingere il giovane John ad ascoltare Elvis nonché ad insegnargli a suonare il banjo. Significativo uno scambio di battute tra i due. “Perché Dio non mi ha fatto Elvis?” chiede John alla madre. La risposta della donna è più che un’intuizione: “Perché ti ha destinato ad essere John Lennon”. Nella musica il giovane John ritroverà quella serenità che il rapporto conflittuale con le donne della sua vita gli aveva tolto. E sarà sempre la musica a salvarlo quando Julia muore in un incidente stradale perché nel frattempo John ha conosciuto Paul (McCartney) e George (Harrison). E con i Querryman parte alla volta di Amburgo, dove il mito dei Beatles diviene realtà sulle note appena accennate di Mother. Attualità Cinema E' vero che? Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Enrica Raia A Marco Branca, Emiliana Cristiano e altri 3 piace questo elemento. Non mi piace più Edit this entry. This entry was posted on martedì, dicembre 7th, 2010 at 17:43 and is filed under Cinema. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Edit this entry. Lascia un commento Loggato come webmaster. Esci » INVIA http://www.larosanera.it/?p=1024 1/2