Teologia del protestantesimo - Facoltà Teologica dell`Italia
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Teologia del protestantesimo - Facoltà Teologica dell`Italia
Teologia del protestantesimo Alle numerose raccolte di fonti pubblicate dalle Edizioni Dehoniane di Bologna si è aggiunta recentemente un'opera di indubbio interesse per la storia del pensiero delle chiese della Riforma: Confessioni di fede delle Chiese cristiane, a cura di R. Fabbri, Dehoniane, Bologna 1996, pp. 1152, L. 94.000. Se si prescinde dalla breve sezione iniziale che presenta tre simboli di fede della chiesa antica, l'insieme dell'opera è costituito dalla traduzione italiana dei principali scritti confessionali delle chiese nate dalla Riforma del XVI secolo. La parte più ampia della raccolta è dedicata agli scritti confessionali luterani a partire dalla Confessione di Augusta (1530) e dall'Apologia (1531) redatte da Melantone nel contesto delle discussioni svoltesi durante la dieta imperiale di Augusta, fino alla Formula di Concordia (1577) che chiude il corpo dottrinale della Riforma luterana e rappresenta un punto di equilibrio tra le diverse interpretazioni dell'eredità dottrinale di Lutero, in particolare riguardo alla comprensione della giustificazione. Altrettanto consistente è la parte dedicata alle confessioni di fede delle chiese riformate redatte nei diversi contesti geografici nei quali il calvinismo si è diffuso. La raccolta comprende infine confessioni e testi dottrinali delle chiese valdese, anglicana, vecchio-cattolica e delle chiese libere. Il valore dell'opera è dovuto al fatto che sono resi accessibili in italiano i principali testi ufficiali della Riforma. È possibile così riferirsi non solo alle posizioni di singoli teologi, la cui importanza ovviamente non può essere in alcun modo sminuita, ma anche alla dottrina che le chiese nate dalla Riforma propongono come insegnamento ufficiale. Tali documenti contribuiscono perciò a correggere un'interpretazione riduttiva del principio sola scriptura, secondo cui la teologia si costruirebbe basandosi in modo esclusivo sulla testimonianza biblica, e al tempo stesso sollevano interessanti questioni circa il fondamento dell'autorità dottrinale della chiesa e i criteri ermeneutici da applicare nell'interpretazione della tradizione confessionale che ha trovato la sua formulazione nel passato. Nell'ambito della pubblicazione di fonti in traduzione italiana presso l'editrice Claudiana continua la collana Opere scelte di Lutero. Tra gli ultimi volumi apparsi sono da ricordare la celebre risposta del Riformatore al De libero arbitrio di Erasmo da Rotterdam: M. Lutero, Il servo arbitrio (1525), (Opere scelte, 6), a cura di F. De Michelis Pintacuda, Claudiana, Torino 1993, pp. 471, L. 48.000 e una raccolta di scritti di epoche diverse riguardanti l'eucaristia: M. Lutero, Messa, sacrificio e sacerdozio (1520-1521-1533), (Opere scelte, 7), a cura di S. Nitti, Claudiana, Torino 19953, pp. 422, L. 46.000. Tra le raccolte di scritti si deve menzionare anche M. Lutero, Preghiere, a cura e con introduzione di S. Cavallotto, Piemme, Casale Monferrato 1997, pp. 328, L. 28.000. La collezione di testi si divide in due parti: nella prima sono raccolti alcuni scritti sulla preghiera nei quali si riflette l'opera catechistica del Riformatore, mentre nella seconda sono presentate alcune preghiere destinate alle diverse circostanze della vita oppure alla liturgia delle chiese evangeliche. L'interesse di questi testi è legato al fatto che essi permettono di scoprire un aspetto non molto conosciuto di Lutero, cioè l'attività pastorale che ha accompagnato la sua riflessione teologica. I testi rivelano infatti una chiara preoccupazione catechetica per la formazione cristiana dei fedeli e se in essi affiora talvolta la polemica contro forme degenerate di devozione, prevale di gran lunga l'aspetto positivo di esortazione a una vita cristiana che alimenti la fede con la preghiera. Un'eccellente presentazione sintetica della teologia di Lutero si trova nell'opera di B. Lohse, Luthers Theologie in ihrer historischen Entwicklung und in ihrem systematischen Zusammenhang, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1995, pp. 378. Lo studio è particolarmente valido perché rappresenta la sintesi di una intera vita dedicata dall'autore alla ricerca su Lutero e la Riforma e offre un'immagine affidabile dello stato attuale della ricerca sulla materia, ragguagliando anche circa i risultati degli studi specifici sulle diverse tematiche. Dal punto di vista metodologico la presentazione della teologia di Lutero unisce il punto di vista storico-genetico con quello sistematico; per questa via l'autore è in grado di tracciare un quadro che valorizza ugualmente la novità del pensiero del Riformatore, legata soprattutto alla centralità attribuita alla dottrina della giustificazione, e il legame con la tradizione della chiesa antica della quale assume la dottrina trinitaria e cristologica. Al pubblico italiano sono state rese accessibili di recente due opere riguardanti la vita e il pensiero di Giovanni Calvino: W.J. Bouwsma, Giovanni Calvino, Laterza, Roma - Bari 1992, pp. 452, L. 58.000 e A.E. McGrath, Giovanni Calvino. Il riformatore e la sua influenza sulla cultura occidentale, Claudiana, Torino 1991, pp. 392, L. 42.000. Entrambe le opere offrono una presentazione della vicenda biografica del Riformatore di Ginevra e del suo pensiero sullo sfondo della cultura e delle condizioni politiche del XVI secolo; la biografia di McGrath accenna anche all'importanza del calvinismo nella cultura europea dei secoli successivi. A.E. McGrath è autore anche di un volume che intende presentare complessivamente le posizioni teologiche dei principali protagonisti della Riforma: Il pensiero della Riforma. Lutero - Zwingli - Calvino - Bucero. Una introduzione, Claudiana, Torino 1993 (2a edizione accresciuta e aggiornata), pp. 400. Si tratta di un'introduzione semplice e di facile lettura alla teologia dei Riformatori e delle tradizioni confessionali che ad essi si ispirano, anche se in alcuni casi l'esposizione eccessivamente schematica è priva delle necessarie sfumature e induce a giudizi abbastanza soggettivi. A proposito delle origini del pensiero della Riforma nella tradizione teologica precedente si deve segnalare la raccolta di articoli di H.A. Obermann, La Riforma protestante. Da Lutero a Calvino, Laterza, Roma - Bari 1989, pp. 360, L. 48.000. L'autore, noto soprattutto per i suoi studi sulle radici della Riforma nella teologia del tardo medioevo, nella maggior parte dei saggi raccolti nel volume compie dei sondaggi per individuare le origini di temi caratteristici della teologia di Lutero e del movimento luterano. Tra le pubblicazioni di studiosi italiani merita di essere segnalata la raccolta di articoli di B. Ulianich, Riforma e riforme. Momenti di storia e storiografia, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1995, pp. X-468, L. 70.000; nell'opera sono presentati alcuni aspetti storici e dottrinali del pluriforme movimento riformatore che ha attraversato la chiesa del XVI secolo, sia sul versante protestante che su quello cattolico, e, insieme, alcuni saggi dedicati alla storiografia della Riforma che illustrano il faticoso cammino di revisione del giudizio storico compiuto dalla ricerca cattolica recente. Prof. Angelo Maffeis