Osservatorio Permanente delle Economie del Sud del Mediterraneo

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“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO”
Osservatorio Permanente delle Economie del Sud del Mediterraneo
7-20 GENNAIO
ALGERIA
17 gennaio: Un commando terroristico vicino ad Al Qaida ha attaccato il sito petrolifero
di In Amenas, del consorzio Sonatrach-BP-Statoil, a Tiguentourine, nel Sud-Est dell'Algeria,
uccidendo due persone e ferendone cinque. La brigata di Al Qaida nel Maghreb islamico
guidata da Moctar Belmoctar, ha rivendicato il rapimento di 41 stranieri che si trovavano
nel sito petrolifero argentino.
18 gennaio: L’esercito algerino ha compiuto questa notte un blitz nel sito petrolifero di In
Amenas. Tre giapponesi sono stati liberati, ma trenta ostaggi sono morti, tra cui due
giapponesi, due britannici e un francese; al momento di quattordici ostaggi non si ha
nessuna notizia. I servizi algerini hanno inoltre segnalato che sono almeno undici i militanti
morti durante l'assalto dell'esercito. Secondo le fonti, tra le vittime ci sarebbero anche otto
algerini, mentre la nazionalità degli altri uccisi non sarebbe al momento chiara.
20 Gennaio: Si è concluso il blitz dell’esercito algerino nel sito petrolifero di In Amenas;
l’esercito è riuscito a liberare gli ostaggi dalle mani dei terroristi. Secondo fonti locali, il
bilancio delle vittime è al momento di 48 ostaggi e 32 terroristi uccisi.
EGITTO
13 gennaio: La Corte di cassazione egiziana ha deciso la riapertura del processo nei
confronti dell’ex Presidente Mubarak, che precedentemente era stato condannato
all’ergastolo, accogliendo il ricorso dei suoi avvocati.
LIBIA
12 Gennaio: Il Console italiano a Bengasi, Guido De Sanctis, è stato attaccato da un
gruppo armato che ha fatto fuoco contro la sua auto blindata; il Console è rimasto illeso.
15 Gennaio: A seguito della difficile situazione in Libia, il Governo italiano ha disposto la
"sospensione temporale" dell'attività del Consolato generale a Bengasi. Questo annuncio
avviene in concomitanza con il ferimento di due agenti della polizia locale a seguito di un
attacco, avvenuto sempre a Bengasi, sferrato da un gruppo armato.
16 Gennaio: Si e' aperto a Zintan, a 180 km a sud di Tripoli, il processo a carico di Saif
al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex leader libico Muammar Gheddafi. Saif è accusato di
complicità in scambio di informazioni e produzione di documenti che possono mettere in
pericolo la sicurezza nazionale. Il processo è stato subito aggiornato al 2 maggio a causa
dell'assenza dell'avvocato difensore.
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MAROCCO
17 Gennaio: E' stato lanciato un progetto di gemellaggio istituzionale fra l'Ufficio
marocchino della formazione professionale e della promozione del lavoro (OFPPT) e
l'Unione Europea, con lo scopo di rafforzare la cooperazione nella formazione fra UE e
Marocco e migliorare l’efficienza e le capacità dell’ufficio in materia di formazione.
TUNISIA
17 Gennaio: I Salafiti hanno attaccato l’università di Manouba, cercando di imporre che
studentesse con il velo o "niqab", che da 60 anni non si utilizza più in Tunisia, fossero
autorizzate ad entrare in classe, seguire le lezioni e sostenere gli esami. Vari sit-in da parte
dei fondamentalisti si sono susseguiti per diverse ore.
Fonti: tratto da “Cronologia – Casa Arabe” (traduzione dallo spagnolo); Ansa e Ansamed;
Il Sole24Ore; Il Secolo XIX, BBC World; France24; Reuters; AlJazeera English; Al-Sharq
Al-Awsat; Al-Quds Al-Arabi.