dal 27 giugno al 3 luglio 2015

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dal 27 giugno al 3 luglio 2015
COMUNE DI ARESE
Sabato, 27 giugno 2015
COMUNE DI ARESE
Sabato, 27 giugno 2015
Comune di Arese
27/06/2015 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 10
RAMPINI ROBERTA
«Così morivamo d' amianto La Fiat? Sapeva e taceva»
27/06/2015 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 16
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«Posteggi cari? Nostro errore»
27/06/2015 Corriere della Sera Pagina 6
Paola D' Amico
«Un errore il parcheggio a 12 euro» Il mea culpa (con...
27/06/2015 La Prealpina Pagina 7
Maria Sorbi
Expo si scusa: «Uno sbaglio, parcheggi troppo cari»
27/06/2015 La Repubblica (ed. Milano) Pagina 5
GIORGIO URSICINO
ioiello iulia
27/06/2015 Il Messaggero (ed. Pesaro) Pagina 36
27/06/2015 Il Messaggero (ed. Pesaro) Pagina 37
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Torna anche il Museo: Arese caput automotive
Lunga 464 centimetri motore V6 biturbo da 510 cv 0­100 in 3,9"
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Progetto rivoluzionario: nel bunker degli Skunk
27/06/2015 Il Messaggero (ed. Viterbo) Pagina 37
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Sui parcheggi Expo Pd e Maran attaccano Sala "Va contro la giunta"
27/06/2015 Il Messaggero (ed. Pesaro) Pagina 36
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A Expo in auto: visite gratis la sera
27/06/2015 Il Giornale Pagina 41
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GIORGIO URSICINO
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
ARESE IL PROCESSO CONTRO I MANAGER DELLO STABILIMENETO.
«Così morivamo d' amianto La Fiat? Sapeva e
taceva»
In aula altri drammatici racconti degli operai ex Alfa.
di ROBERTA RAMPINI ­ ARESE ­ « N E L
REPARTO verniciatura l' amianto era nelle
'cabine'. Erano strutture all' interno delle quali
arrivavano le scocche delle auto. Qui venivano
trattate e poi si spruzzava lo smalto. Per molti
anni gli operai hanno lavorato anche senza
mascherina. Ma l' amianto era anche sui tetti
dei capannoni, tutti fatti con lastre di eternit. La
Fiat non voleva parlarne, negava addirittura
che l' amianto fosse pericoloso». È la
testimonianza di Mario Ricciardi (nella foto),
58 anni, dal 1978 al 2008 operaio dell' Alfa
Romeo di Arese nei reparti verniciatura e
capannone 6 (quello della tappezzeria),
delegato dello Slai Cobas, e negli anni '90
anche delegato alla sicurezza. È uno dei
testimoni al processo contro Paolo Cantarella,
amministratore delegato di Fiat Auto tra il 1991
e il 1996, e altri sei ex manager accusati di
omicidio colposo plurimo per le morte di 15
operai dell' Alfa Romeo di Arese, che si sta
svolgendo presso il Tribunale di Milano.
Secondo l' accusa, i decessi avvenuti dalla
metà dei 2000 sarebbero dovuti alla presenza
di amianto nello stabilimento. Alla fine degli anni '80, nel reparto verniciatura, passavano anche 800
vetture al giorno. Alcune lavorazioni furono affidate a spruzzatori giganti ad alta velocità per nebulizzare
meglio la vernice, ma molte altre rimasero a lungo ad appannaggio degli operai.
La verniciatura chiuse definitivamente nel 1997. «Solo dopo i primi esposti del sindacato e le normative
a livello nazionale la Fiat si decise ad intervenire ­ aggiunge Ricciardi ­. Quando sono stato eletto
delegato alla sicurezza, ormai il pericolo dell' amianto era passato, ma intanto per anni avevamo
respirato le sue fibre».
SUL BANCO dei testimoni il Pm Maurizio Ascione ha chiamato molti operai e rappresentanti sindacali,
tra cui Francesco Pullano, operaio del capannone 28 (Gruppi e Motori) e Pasquale Ceraso, saldatore
del reparto assemblaggio. In aula il racconto del lavoro in fabbrica, le battaglie in difesa della salute, le
prime visite mediche per un gruppo di operai del settore abbigliamento che rivelarono tracce d' amianto
nelle vie respiratorie e nei polmoni in due operai su dieci. Solo dopo le ispezioni dell' Asl e le successive
prescrizioni la Fiat si impegnò a rimuovere l' amianto. Per il Comune di Arese, ammesso tra le parti
civili, è stato ascoltato un ex dipendente dell' ufficio tecnico. Il processo riprenderà davanti alla nona
sezione penale il 16 luglio e poi, dopo una pausa estiva, nel mese di settembre.
[email protected].
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
RAMPINI ROBERTA
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
IL CASO IL COMMISSARIO SALA SPIEGA L' INIZIATIVA SUI TICKET GRATIS.
«Posteggi cari? Nostro errore»
­ MILANO ­ «IL PUNTO vero è che abbiamo
commesso un errore, cioè quello di presumere
che la gente fosse disponibile a pagare 12
euro per il parcheggio. E così non è». Il
commissario unico di Expo, Giuseppe Sala,
spiega in questo modo l' origine del piano B
adottato mercoledì dalla società che organizza
l ' evento p e r r i s o l v e r e i l p r o b l e m a d e i
parcheggi sottoutilizzati.
Due giorni fa Expo spa ha deciso di regalerà
due ingressi serali a chi posteggerà ad Arese
e uno ai visitatori che useranno le aree sosta di
Trenno e di Fiera Milano. Sulla decisione sono
subito piovute critiche dal fronte ambientalista.
«Io lavoro molto e difficilmente prendo
decisioni di pancia ­ puntualizza Sala ­. A
questa cosa ci siamo arrivati dopo tre
settimane di riflessione». Expo spa si è dovuta
confrontare con Arriva, la società che gestisce
direttamente i parcheggi di Arese e Merlata e
ha in mano il servizio di navette, il trasporto vip
e le piattaforme di prenotazione delle aree
sosta. Il contratto con l' azienda, controllata
dalle Ferrovie tedesche, prevede che se non si
raggiungerà una soglia di 11 milioni di euro di fatturato durante i sei mesi, Expo dovrà versare nelle
casse di Arriva tre milioni di euro.
«Avevamo due alternative ­ aggiunge il commissario ­. O ridurre il prezzo del parcheggio o quella di
regalare i biglietti serali e abbiamo deciso per la seconda».
SUL FRONTE della sicurezza, dopo gli attentati in Francia e Tunisia, Sala spiega che «non cambia
nulla, ma daremo istruzione ai nostri di stare ancora più attenti. I sistemi comunque sono quelli che
stiamo usando, che ci danno una percezione di un ottimo livello di sicurezza».
l.z.
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Corriere della Sera
Comune di Arese
«Un errore il parcheggio a 12 euro» Il mea culpa
(con autodifesa) di Sala
La risposta dopo le polemiche sui biglietti serali gratuiti per chi arriva in macchina.
«Abbiamo commesso un errore: quello di
presumere che la gente fosse disponibile a
pagare 12 euro per il parcheggio.
E così non è». A dirlo è Giuseppe Sala,
c o m m i s s a r i o u n i c o d i Expo, p a r l a n d o a
margine della presentazione di un protocollo
tra Anci e Expo, rispondendo a chi gli chiede
della recente polemica legata alla scelta di
cedere gratuitamente dei biglietti serali a chi
arriva a Expo in automobile. «Io lavoro molto e
difficilmente prendo decisioni di pancia. A
questa ci siamo arrivati dopo tre settimane di
riflessione e difendo totalmente la mia
decisione», dice Sala.
Che allo stesso tempo risponde anche a chi gli
ripropone il tema della sicurezza di Expo a
poche ore dagli attentati terroristici in Francia,
Tunisia e Kuwait: «Diremo ai nostri di stare più
attenti, ma per noi non cambia nulla. I sistemi
sono quelli che stiamo già usando e ci danno
la percezione di un ottimo livello di sicurezza».
Infine, di nuovo interrogato sul tema della
candidatura a sindaco taglia corto: «Non
penso che mi candiderò a fare il sindaco di
Milano. In ogni caso, mi tengo del tempo fino
ad agosto per riflettere».
Ieri Sala, insieme al ministro per le Politiche
agricole Maurizio Martina e al presidente Anci
Piero Fassino, ha presentato una nuova
iniziativa che «clonando» quella per le scuole, propone biglietti scontati a 10 euro, in luglio e agosto, per
giovani e «meno giovani» di centri estivi o per anziani, pubblici o privati, di tutto il territorio italiano. Sarà
l' Anci, quindi i Comuni, a far da garante non essendo nominativi i ticket. E occorre correre, perché
mancano pochi giorni, «ma partiamo ­ ha chiarito Sala ­ grazie anche alla collaborazione dei nostri
distributori». L' accordo è stato firmato al Media Center di Expo. «Squadra che vince non si cambia», ha
esordito il commissario Sala. Da domani partirà una «potente campagna di informazione», ha spiegato
Martina, «e fino a ottobre lavoreremo perché Expo sia un successo». Soddisfatto dell' iniziativa, «e con
la nostra fantasia in futuro ne arriveranno altre», il commissario Sala ha sottolineato l' importanza delle
visite «organizzate e costruite su una comunanza interessi e verso cui Expo deve essere il più ospitale
possibile».
Durante la presentazione e la firma è stato ricordato il percorso iniziato da tempo, fianco a fianco, di
Anci ed Expo, ricco di iniziative e che proseguirà con «una serie di incontri e di lavori che confluirà nella
giornata dell' alimentazione a metà ottobre» ha anticipato il ministro Martina. Quanto a Piero Fassino, ha
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Corriere della Sera
Comune di Arese
detto: «Noi, i Comuni, abbiamo creduto fin dall' inizio in Expo, altri meno. E l' andamento dell'
Esposizione ci dice che avevamo ragione.
Expo è un grande evento sia per la partecipazione sia perché abbiamo portato qui il mondo intero a
discutere di alimentazione».
Tornando al caro parcheggi, disertati dai visitatori, Sala ha chiarito: «Ritengo che chi userà quei
parcheggi, in particolare quello di Arese che è poi quello più grosso, non è gente che viene da Milano e
non è gente che usa i mezzi pubblici.
Anzi, c' è il rischio contrario che qualcuno che è di fuori Milano arrivi con la macchina, entri in città,
parcheggi vicino a una fermata della metropolitana o del Passante». Le auto parcheggiate avrebbero a
loro volta ingolfato i mezzi pubblici e quindi, conclude Sala, «avevamo due scelte: o ridurre il prezzo del
parcheggio o quella di regalare i biglietti serali. Abbiamo deciso per la seconda».
Paola D' Amico.
Paola D' Amico
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La Prealpina
Comune di Arese
A Expo in auto: visite gratis la sera
MILANO ­ Vai all' Expo in auto e ci guadagni.
Da oggi chi parcheggerà nell' area di sosta di
Arese, per poi prendere la navetta gratuita,
riceverà direttamente due biglietti omaggio per
la visita serale all' Esposizione universale. Chi
invece utilizzerà le aree di Fiera o Trenno, ne
avrà uno. L' iniziativa è stata lanciata per
favorire anche chi, soprattutto dai territori
vicini, si sposta spesso in auto anziché
utilizzare i mezzi pubblici, che comunque
rappresentano la modalità più diffusa ed
efficiente per partecipare al grande evento alle
porte di Varese. Il ticket delle zone adibite a
posteggio è di 12,20 ad Arese e di 12,50 a
Trenno e Fiera.
«È evidente che è essenziale spingere l'
utilizzo dei mezzi pubblici e questo sistema si
sta già dimostrando molto efficace ­ spiega il
direttore generale evento Expo Piero Galli ­. Si
tratta insomma di una sfida vinta. Ma
pensiamo anche a chi si sposta in auto
prevalentemente per piacere e comodità e che
in questo modo può anche contare su delle
agevolazioni per successive visite.
Molti frequentatori che arrivano dal territorio
limitrofo possono ora cogliere questa
opportunità. Chi parcheggia nelle tre aree di
sosta potrà poi ritirare i biglietti serali in
omaggio».
La navetta è gratuita e ad orari costanti.
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Il Giornale
Comune di Arese
DOPO IL FLOP DI ARESE.
Expo si scusa: «Uno sbaglio, parcheggi troppo cari»
«Abbiamo commesso un errore, cioè
presumere che la gente fosse disponibile a
pagare 12 euro per parcheggiare l' auto». In
una sorta di mea culpa , il commissario unico
d i Expo Giuseppe Sala ammette di aver
sbagliato nella gestione dei posti auto. Ma ne
fa semplicemente una questione di prezzo,
quando il problema è duplice: oltre alle tariffe
care, c' è anche la questione della scomodità.
Dopo aver parcheggiato ad Arese, i visitatori
di devono sorbire 20 minuti di navetta per
raggiungere Expo, in una gimkana tutt' altro
che scorrevole.
Per rimediare all' errore di valutazione, Sala ha
deciso di offrire l' ingresso serale (di 5 euro) a
chi parcheggia attorno al sito nel fine
settimana.
Ma non basta.
Ad oggi nel parcheggio di 11mila posti di
Arese, non ci sono più di mille auto al giorno.
Facendo una stima, Arriva, la società che
gestisce la viabilità di Expo, incasserà attorno
ai 5 milioni di euro alla fine della
manifestazione. E non gli 11 prospettati dal
bando. Questo significa per la società Expo
una penale di 3 milioni di euro per colmare i
mancati incassi. «Io lavoro molto ­ spiega sala
­ e difficilmente prendo decisioni di pancia. A
questa cosa ci siamo arrivati dopo tre
settimane di riflessione. Chi userà quei parcheggi, in particolare quello di Arese, non è gente che viene
da Milano e non è gente che usa i mezzi pubblici. Anzi, c' è il rischio contrario, cioè che qualcuno arrivi a
Milano con la macchina, parcheggi vicino a una fermata del metrò, lasci l' auto in città e ingolfi i mezzi
pubblici».
Maria Sorbi
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La Repubblica (ed.
Milano)
Comune di Arese
Sui parcheggi Expo Pd e Maran attaccano Sala "Va
contro la giunta"
DAL Comune e dal Pd attaccano Expo per l'
offerta dei biglietti serali gratis a chi arriva in
auto. Da Expo il commissario Giuseppe Sala
difende la decisione e replica: si pensi,
piuttosto, a gestire gli eventi in Darsena. Che
non passasse senza polemiche, l' annuncio di
Expo sull' offerta legata ai parcheggi, era
prevedibile. Ma, accanto agli ambientalisti, ieri,
si è schierato anche l' assessore alla Mobilità
Pierfrancesco Maran. Commentando il servizio
positivo del metrò Lilla per il concerto di
Jovanotti, ha scritto su Facebook: «Ricordo
che chi ha il biglietto del concerto ha incluso
nel prezzo il biglietto dei mezzi pubblici. Non
sarà cool come andare a Expo in auto, ma non
è niente male...». Ironia, ma con il chiaro
intento di prendere le distanze dalla scelta
della società. Scelta che il commissario Sala
rivendica, anche dopo le polemiche, partendo
da un' ammissione ­ «Abbiamo commesso un
errore a pensare che la gente fosse disposta a
pagare 12 euro per il parcheggio » ­ e da una
chiamata in corresponsabilità sulle previsioni
dei parcheggi: «Al tavolo c' eravamo noi, i
tecnici del Comune e della Regione, il
parcheggio di Arese doveva avere 5mila posti,
poi lo abbiamo raddoppiato e mi auguro verrà
riempito, ma ormai la situazione è questa. Potevamo ridurre significativamente i prezzi dei parcheggi o
fare ciò che abbiamo fatto». L' accusa cardine è quella di andare contro la filosofia della mobilità
sostenibile, ed è il tema che usa anche Emanuele Fiano, deputato Pd: «Non va contraddetto un progetto
della nostra giunta che ha mostrato in questi anni una Milano sostenibile, globale e intelligente ». Sala, a
queste osservazioni, replica: «Chi userà quei parcheggi non è gente che viene da Milano e usa i mezzi
pubblici: anzi, c' è il rischio contrario che qualcuno da fuori Milano arrivi in città in macchina e la lasci
senza attenzione vicino ad una fermata della metropolitana o del passante».
Il suo obiettivo, non lo nega, resta quello di "riempire Expo" (e ieri con Anci e governo ha presentato un
accordo per far entrare i ragazzi dei centri estivi e gli anziani dei centri ricreativi di tutta Italia a 10 euro,
da fine luglio in poi). Ma la frecciata vera il commissario la riserva ai microfoni di Rtl, proprio
commentando le critiche arrivate: «Capisco la polemica, ma semmai è più grave quello che è accaduto
alla Darsena mercoledì, con la città paralizzata da un evento non annunciato: i problemi sono molto più
complessi di quanto a volte si pensi».
(oriana liso) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ARESE Il parcheggio ha 10mila posti, ed è praticamente
sempre vuoto.
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Il Messaggero (ed.
Pesaro)
Comune di Arese
Il giorno del 105° compleanno parte il "Rinascimento" dell' Alfa Romeo con il lancio dell'
attesissimo modello che rispolvera un nome famoso: compatta aggressiva, originale, la belva a
quattro porte è pronta a far rivivere i fasti di una tradizione gloriosa.
ioiello iulia
SPETTACOLARE dal nostro inviato MILANO Il primo mezzo
secolo da princepessa. Anzi da regina. Il secondo da
cenerentola. Ma ora la magìa sembra arrivata e l' Alfa Romeo
apre una nuova era con il lancio della Giulia, il primo passo del
«Rinascimento del brand», il ritorno alla «macchina delle
emozioni».
Mai un modello era stato tanto atteso; per scatenare le
rivoluzioni, però, servono in tempi giusti e, finora, non erano
mai arrivati. Anche nell' ultimo ventennio non sono mancate
pennellate d' autore (prima la 156, poi la Giulietta), ma hanno
rappresentato colpi di genio isolati e non sono riuscite ad
incarnare fino in fondo il vero spirito Alfa, quello dell' eccellenza
e delle prestazioni assolute di un brand nato per correre. Ora,
al di là delle spiegazioni date da Marchionne, che ha anche
ammesso come questa sia la sfida più entusiasmante e
importante della sua carriera, lo scenario è veramente
cambiato. Fca è una realtà forte, globale, che può
accompagnare con successo l' intraprendenza del Biscione
dove Fiat non avrebbe potuto. L' ad di Fiat Chrysler nell'
epocale serata di Arese ha ricordato la mission e i target dell'
Alfa nel prossimo triennio, ma la determinazione con cui il
manager sta perseguendo un ulteriore consolidamento lascia
pensare che la prestigiosa azienda milanese possa presto
essere l' ambita ciliegia su una trota ancora più ricca, magari
addirittura fiore all' occhiello del più grande costruttore di auto
del pianeta (i contatti con GM, a vari livelli, a quanto pare vanno
avanti). L' approccio di questo nuovo rilancio è perfetto, i
manager hanno spiegato di avere fatto tesoro degli enormi
valori storici, ma anche degli errori fatti e la nuova Giulia, che
riporta sulle strade un nome da brividi, nasce da un percorso
virtuoso partendo da un foglio tutto bianco. Al pari delle
Renegade e 500X che hanno fatto ripartire Melfi, la nuova
berlina sportiva ridarà vigore a Cassino, a Termoli a Pratola
Serra e a Cento, preparando il terreno ad altre sette modelli
che dovranno avere lo stesso spessore e la stessa personalità.
Giulia si presenta in versione Quadrifoglio e a quanto pare
centra gli obiettivi di essere al vertice della categoria. Lo stesso
Marchionne si è preoccupato di "posizionarla con cura", di
aggiustare il tiro, di alzare ulteriormente l' asticella: la bellezza
della Giulia non è nella perfezione, ma nell' unicità. In altre parole, la sfida ai costruttori premium
tedeschi sembra addirittura superata, Giulia e poi Alfa Romeo correranno su territori inesplorati, un
mondo speciale in cui il pilota è al centro del palcoscenico e le meraviglie della meccanica sono
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Il Messaggero (ed.
Pesaro)
Comune di Arese
indirizzate ad esaltare le prestazione ma, soprattutto, massimizzare il piacere di guida. Una libidine
senza uguali.
CODA RACCOLTA In attesa dell' inebriante prova su strada, look, misure e numeri giustificano le
ambizioni. Giulia è una 4 porte compatta (464 centimetri di lunghezza) con il passo lungo e gli sbalzi
ridotti, le generose ruote ai quattro angoli della carrozzeria e un muso importante che spinge l' abitacolo
indietro accorciando la coda. La forma segue la funzione, questo design, che pare garantisca al miglior
cx della classe, è fatto per avere l' ottimale distribuzione dei pesi (50% su ogni asse) tipica delle Alfa. Il
motore e sì anteriore, ma posizionato dietro l' asse per esaltare il baricentro. L' altra grande
caratteristica che i gioielli del Biscione devono avere è la leggerezza e da questo punto di vista i tecnici
non sono scesi a compromessi utilizzando progettazione spinta e materiali sofisticati. La Quadrifoglio
dovrebbe pesare poco più di 15 quintali con una fantastico rapporto peso­potenza inferiore ai 3 chili per
cavallo (roba da supercar). Nonostante il peso piuma, la scocca è la più rigida del segmento, come è il
più diretto lo sterzo per garantire reattività, agilità e precisione. L' alluminio è stato utilizzato per il
motore, le sospensioni, portiere e parafanghi, mentre per cofano, tetto e albero di trasmissione si è fatto
ricorso alla fibra di carbonio. Anche lo schema delle sospensioni è quanto di meglio in giro si possa
trovare. Davanti un' interpretazione avanzatissima del "quadrilatero alto", dietro uno schema multilik
ribattezzato Alfalink (quattro bracci e mezzo...) che coniuga raffinatezza delle geometrie con
compattezza e leggerezza. Il tutto è finalizzato ha garantire il massimo contatto degli pneumatici con il
terreno in ogni situazione, curva o rettilineo che sia.
OLTRE 500 CAVALLI La trazione della Quadrifoglio è rigorosamente sull' asse posteriore, ma altre
versioni della Giulia potranno essere anche integrali, come ci saranno propulsori 4 cilindri (benzina e
diesel) sovralimentati che si affiancheranno al V6 biturbo da 510 cavalli (coppia oltre i 600 Nm). Per
imbrigliare tanta potenza ci sono i più sofisticati controlli elettronici che vengono gestiti da un' unica
regia selezionabile manualmente (Dna). Non manca il vero "torque vectoring" in grado di inviare la
coppia esattamente alla ruota che serve per migliorare il dinamismo. I freni possono essere
carboceramici, l' accelerazione 0­100 è inferiore ai 4 secondi.
Qualcosa che non ci piace? Su un' astronave del genere il cambio automatico poteva essere tralasciato,
come sulle Ferrari.
Giorgio Ursicino © RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIORGIO URSICINO
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Il Messaggero (ed.
Pesaro)
Comune di Arese
Progetto rivoluzionario: nel bunker degli Skunk
AVVENIRISTICO dal nostro inviato MILANO
Sembrava una necessità, a quanto pare è una
scelta. Lo ha spiegato Marchionne stesso
ringraziando gli "Skunk" che hanno animato la
serata della Giulia.
P e r r i l a n c i a r e l ' Alfa Romeo s e r v i v a u n '
operazione speciale e in quanto tale è stato
trattato il "progetto Giorgio" che ha dato vita ad
una nuova architettura dalla quale
prenderanno vigore altri modelli. Così i tecnici
più bravi e le competenze migliori sono stati
isolati in un "capannone", lontano dal resto
dell' azienda dove hanno potuto lavorare
«liberi dalle inibizioni, dalle regole e dalle
strutture del passato, abitudini mentali che
diventano vere e proprie gabbie del pensiero».
È quanto fecero di "Skung Works" incaricati
dalla Lockheed durante la Seconda Guerra
Mondiale di sviluppare in soli 150 giorni un
aereo da caccia capace di cancellare i
precedenti. E questi giovani ingegneri
impiegarono una settimana meno del tempo
richiesto per realizzare il mitico "Shooting
Star".
Il rilancio dell' Alfa Romeo è un passaggio
strategico nel piano industriale di Fca ed è
stato voluto e seguito direttamente da Sergio
Marchionne con il pieno appoggio di John
Elkann che rappresenta il principale azionista (la Exor holding della famiglia Agnelli) dell' azienda italo­
americana. Oltre a Marchionne sul palco del rinnovato museo di Arese hanno tenuto a battesimo la
nuova Giulia i responsabili delle principali "aree" che hanno preceduto la performance di Andrea Bocelli
cresciuto con la musica dei motori della Alfa del papà.
COLLABORAZIONE CON FERRARI Il grande regista dell' ambiziosissimo progetto è Harald Wester,
numero uno di Alfa Romeo è responsabile dell' ingegneria di tutta Fca. Sotto la sua guida è stato
Philippe Krief ad indirizzare l' orchestra che ha plasmato la magnifica meccanica, mentre la squadra di
Lorenzo Ramacciotti si è occupata del design, un' altra delle linee strategiche di tutte le Alfa, un mix di
bellezza e forza, vigore ed equilibrio. La Giulia, soprattutto nell' interpretazione Quadrifoglio, sembra un
felino sempre pronto a scattare o da altre angolazioni in cavallo al galoppo. Il propulsore è stato
realizzato in collaborazione con la Ferrari, una partnership che potrebbe avere un seguito nel
Motorsport, tema irrinunciabile per il Biscione.
G.Urs. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Messaggero (ed.
Pesaro)
Comune di Arese
Da martedì prossimo sarà di nuovo possibile visitare la capitale globale dell' auto sportiva: 69
capolavori che hanno fatto la storia.
Torna anche il Museo: Arese caput automotive
UNICO MILANO Inutile nasconderlo.
Per chi vive all' ombra della Madonnina il
Biscione ha un significato speciale.
L' emblema dei Visconti e degli Sforza è il
simbolo di Milano, del senso di appartenenza
che un tempo (un po' meno oggi) accomunava
indigeni e immigrati, dell' operosità che ha
trovato una delle conferme più illuminanti al
Portello. In quest' area la neonata Anonima
lombarda fabbrica automobili (Alfa) 105 anni
fa scelse il Biscione per sottolineare la
milanesità di prodotti destinati a creare una
leggenda che oggi rivive ad Arese, dove nel
1963 fu trasferita una parte cospicua dell'
attività produttiva.
In concomitanza con un altro appuntamento di
respiro mondiale, il gran ritorno della Giulia, è
stato riaperto il Museo storico Alfa Romeo:
inaugurato il 18 dicembre 1976, era visitabile
solo su prenotazione per la dismissione dell'
immenso sito produttivo.
Chiuso nel 2009, il Museo torna a nuova vita
per la gioia dei tanti appassionati di un
marchio la cui popolarità non conosce frontiere
e ostacoli. È frutto di un progetto nel quale l'
architetto Benedetto Camerana ha integrato gli
obiettivi di rilancio del brand ? operazione in
cui al Museo viene attribuito un ruolo
strategico ? con la necessità di tutelare un luogo simbolo della storia aziendale.
Battezzato «La macchina del tempo» e realizzato in meno di un anno, aprirà i battenti al pubblico ?
dopo l' inaugurazione formale ? martedì prossimo. Dotato di tutti i servizi (dal book shop alla caffetteria,
dal centro documentazione agli spazi per eventi e manifestazioni) offre anche una pista di prova e uno
show room con annessa area di consegna delle vetture nuove. Il percorso espositivo si articola
attraverso i 69 modelli ? molti gli esemplari unici ? che più hanno contribuito a imprimere il badge del
Biscione nella storia dell' automobile: dalla 24 HP, la prima A.L.F.A. datata 1910, alla 6C 1750 Gran
Sport della Mille Miglia dominata da Tazio Nuvolari, dall' Alfetta 159 con cui Juan Manuel Fangio
conquistò il Mondiale di Formula 1 del 1951 alla Giulietta che nel 1955 spiegò al mondo il concetto di
berlina sportiva.
Le vetture esposte sono suddivise fra i 3 livelli in base ad altrettante tipicità del marchio: "Timeline" al
primo piano con 19 vetture che ne ripercorrono l' evoluzione; "Bellezza" al piano terra con le
realizzazioni dei grandi carrozzieri che hanno fatto di Alfa un' indiscussa icona di stile; "Velocità" che al
piano interrato raccoglie le protagoniste delle grandi vittorie su cui l' azienda italiana ha costruito il
proprio mito sportivo.
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Giampiero Bottino © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Messaggero (ed.
Viterbo)
Comune di Arese
Lunga 464 centimetri motore V6 biturbo da 510 cv 0­
100 in 3,9"
SPETTACOLARE dal nostro inviato MILANO Il primo mezzo
secolo da princepessa. Anzi da regina. Il secondo da
cenerentola. Ma ora la magìa sembra arrivata e l' Alfa Romeo
apre una nuova era con il lancio della Giulia, il primo passo del
«Rinascimento del brand», il ritorno alla «macchina delle
emozioni».
Mai un modello era stato tanto atteso; per scatenare le
rivoluzioni, però, servono in tempi giusti e, finora, non erano
mai arrivati. Anche nell' ultimo ventennio non sono mancate
pennellate d' autore (prima la 156, poi la Giulietta), ma hanno
rappresentato colpi di genio isolati e non sono riuscite ad
incarnare fino in fondo il vero spirito Alfa, quello dell' eccellenza
e delle prestazioni assolute di un brand nato per correre. Ora,
al di là delle spiegazioni date da Marchionne, che ha anche
ammesso come questa sia la sfida più entusiasmante e
importante della sua carriera, lo scenario è veramente
cambiato. Fca è una realtà forte, globale, che può
accompagnare con successo l' intraprendenza del Biscione
dove Fiat non avrebbe potuto. L' ad di Fiat Chrysler nell'
epocale serata di Arese ha ricordato la mission e i target dell'
Alfa nel prossimo triennio, ma la determinazione con cui il
manager sta perseguendo un ulteriore consolidamento lascia
pensare che la prestigiosa azienda milanese possa presto
essere l' ambita ciliegia su una trota ancora più ricca, magari
addirittura fiore all' occhiello del più grande costruttore di auto
del pianeta (i contatti con GM, a vari livelli, a quanto pare vanno
avanti). L' approccio di questo nuovo rilancio è perfetto, i
manager hanno spiegato di avere fatto tesoro degli enormi
valori storici, ma anche degli errori fatti e la nuova Giulia, che
riporta sulle strade un nome da brividi, nasce da un percorso
virtuoso partendo da un foglio tutto bianco. Al pari delle
Renegade e 500X che hanno fatto ripartire Melfi, la nuova
berlina sportiva ridarà vigore a Cassino, a Termoli a Pratola
Serra e a Cento, preparando il terreno ad altre sette modelli
che dovranno avere lo stesso spessore e la stessa personalità.
Giulia si presenta in versione Quadrifoglio e a quanto pare
centra gli obiettivi di essere al vertice della categoria. Lo stesso
Marchionne si è preoccupato di "posizionarla con cura", di
aggiustare il tiro, di alzare ulteriormente l' asticella: la bellezza
della Giulia non è nella perfezione, ma nell' unicità. In altre parole, la sfida ai costruttori premium
tedeschi sembra addirittura superata, Giulia e poi Alfa Romeo correranno su territori inesplorati, un
mondo speciale in cui il pilota è al centro del palcoscenico e le meraviglie della meccanica sono
indirizzate ad esaltare le prestazione ma, soprattutto, massimizzare il piacere di guida. Una libidine
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27 giugno 2015
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Il Messaggero (ed.
Viterbo)
Comune di Arese
senza uguali.
CODA RACCOLTA In attesa dell' inebriante prova su strada, look, misure e numeri giustificano le
ambizioni. Giulia è una 4 porte compatta (464 centimetri di lunghezza) con il passo lungo e gli sbalzi
ridotti, le generose ruote ai quattro angoli della carrozzeria e un muso importante che spinge l' abitacolo
indietro accorciando la coda. La forma segue la funzione, questo design, che pare garantisca al miglior
cx della classe, è fatto per avere l' ottimale distribuzione dei pesi (50% su ogni asse) tipica delle Alfa. Il
motore e sì anteriore, ma posizionato dietro l' asse per esaltare il baricentro. L' altra grande
caratteristica che i gioielli del Biscione devono avere è la leggerezza e da questo punto di vista i tecnici
non sono scesi a compromessi utilizzando progettazione spinta e materiali sofisticati. La Quadrifoglio
dovrebbe pesare poco più di 15 quintali con una fantastico rapporto peso­potenza inferiore ai 3 chili per
cavallo (roba da supercar). Nonostante il peso piuma, la scocca è la più rigida del segmento, come è il
più diretto lo sterzo per garantire reattività, agilità e precisione. L' alluminio è stato utilizzato per il
motore, le sospensioni, portiere e parafanghi, mentre per cofano, tetto e albero di trasmissione si è fatto
ricorso alla fibra di carbonio. Anche lo schema delle sospensioni è quanto di meglio in giro si possa
trovare. Davanti un' interpretazione avanzatissima del "quadrilatero alto", dietro uno schema multilik
ribattezzato Alfalink (quattro bracci e mezzo...) che coniuga raffinatezza delle geometrie con
compattezza e leggerezza. Il tutto è finalizzato ha garantire il massimo contatto degli pneumatici con il
terreno in ogni situazione, curva o rettilineo che sia.
OLTRE 500 CAVALLI La trazione della Quadrifoglio è rigorosamente sull' asse posteriore, ma altre
versioni della Giulia potranno essere anche integrali, come ci saranno propulsori 4 cilindri (benzina e
diesel) sovralimentati che si affiancheranno al V6 biturbo da 510 cavalli (coppia oltre i 600 Nm). Per
imbrigliare tanta potenza ci sono i più sofisticati controlli elettronici che vengono gestiti da un' unica
regia selezionabile manualmente (Dna). Non manca il vero "torque vectoring" in grado di inviare la
coppia esattamente alla ruota che serve per migliorare il dinamismo. I freni possono essere
carboceramici, l' accelerazione 0­100 è inferiore ai 4 secondi.
Qualcosa che non ci piace? Su un' astronave del genere il cambio automatico poteva essere tralasciato,
come sulle Ferrari.
Giorgio Ursicino © RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIORGIO URSICINO
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COMUNE DI ARESE
Domenica, 28 giugno 2015
COMUNE DI ARESE
Domenica, 28 giugno 2015
Comune di Arese
28/06/2015 Corriere della Sera Pagina 9
1
«I nostri bolidi sul piedistallo» Così rinasce il Museo...
28/06/2015 La Gazzetta dello Sport (ed. Milano) Pagina 4
GIULIO MASPERI
A Expo le firme per salvare Monza
28/06/2015 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 5
5
Abbattuto un altro olmo secolare Alla fine però 123 alberi in...
27/06/2015 ilfattoquotidiano.it
Carblogger
Alfa Romeo Giulia, il mistero rimane
28/06/2015 Libero Pagina 37
ARESE
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Apre al pubblico il nuovo museo dell' Alfa Romeo
28/06/2015 Avvenire Pagina 36
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su www.museoalfaromeo.com.
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28 giugno 2015
Pagina 9
Corriere della Sera
Comune di Arese
«I nostri bolidi sul piedistallo» Così rinasce il Museo
dell' Alfa
Arese, s' inaugura martedì la collezione storica: 69 vetture in mostra.
Miracolo a Milano? Il Museo Alfa Romeo riapre
martedì. Si dirà che Arese non è Milano e che
manca di qualunque trasporto pubblico. Si
domanderà perché non è stato fatto al Portello,
che aveva storia, capannoni pronti e la fermata
all' angolo. Si obbietterà sul valore
«inscindibile» che la Soprintendenza ha
ravvisato nei palazzetti anni '70 del Centro
Direzionale che ospitano la collezione. Si
immaginerà cosa, l' architetto Camerana,
avrebbe potuto fare, se avesse avuto carta
bianca, invece di un' architettura fuori moda, a
cui provare a ridare un guizzo di vita. Ci si
tormenterà, infine, cercando di capire quanto l'
ascesa e la caduta di Arese, i fantasmi dei 25
mila che ci lavorarono, le scelte dell' Iri, i piani
imperscrutabili della Fiat, abbiano influenzato
questa storia. Fatto sta che, se di miracolo non
vogliamo parlare, la storia ha comunque un
lieto fine. È piuttosto bella da leggere e potrà
riservare, in futuro, altre sorprese.
Il visitatore che giunge viene catturato da un
biscione rosso e sospeso, la lunga e agile
pensilina, che subito penetra gli edifici, li
smalta, li svecchia e diventa ingresso, scalone,
filo di Arianna. Nel bookstore al piano terra c' è
posto giusto per qualche libro («solo prodotti
Alfa» mi spiegano, chissà perché) e anche la
prima sala, quella della «Timeline», è un po'
freddina: di vetture emblema, dal 1905 al 2005, ce n' è un assaggio, pur impreziosito da belle grafiche
digitali e un database per approfondire in stile Matrix. Atmosfere «nouvelle cuisine» anche la sezione
carrozzieri, dove una sola creazione per stilista, servita su lussuosi piatti di alluminio, cristallo e luce led,
rievoca decenni di collaborazione.
«Qui l' auto è sul piedestallo ­ dice il curatore Lorenzo Ardizio ­ tutto il resto è contorno». E in effetti la
teca del museo, rinnovata in soli dodici mesi di lavori, è lussuosa nei materiali e accurata nella
realizzazione. Quello di cui si sente la mancanza, soprattutto nelle prima metà della visita, è di un po' di
storia raccontata, di documenti preziosi, luoghi e voci che escano magicamente dal passato e ti
prendano per mano. Qui i personaggi fanno tappezzeria (letteralmente, sono stampati sulle tende), o
compaiono, muti, sui monitor.
Nella terza sezione, la più spettacolare e popolata di vetture, esplodono l' anima sportiva e il marketing.
È una parata di modelli blasonati, inestimabili, accompagnati da sintetiche presenze di campioni e
avvenimenti. Le vetture che bucano lo schermo non sono le più belle, ma quelle alle cui spalle, su
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Corriere della Sera
Comune di Arese
grande formato, scorrono le immagini. Il botto avviene con una multi proiezione di cinquanta metri che
avvolge il salone delle corse. Un po' strombazzata, ma a molti piacerà.
Per la gioia dei più piccini, una galleria stile Universal Studios consente di sedersi su di una 4C virtuale
e compiere qualche giro di pista. Magia del caschetto «immersivo». Prima di uscire ­ anzi, di entrare
nella concessionaria Alfa incorporata, magari per un acquisto d' impulso ­ c' è ancora la sala 3D, con
poltrone motorizzate, ventilatori e acqua piovana, per vivere una corsa di cinque minuti sui modelli
storici.
Si esce, pensando a quanto si è visto e a quello che ci si aspettava di vedere: 69 auto su una collezione
di 250 non sono molte. Soprattutto se questo Museo sarà perlopiù meta di appassionati, c' è bisogno di
aprire il garage sotterraneo. Se invece si punterà ai grandi numeri, ai giovani e alle famiglie, che
potrebbero anche loro godere della bella favola di Alfa e Romeo, allora questo è un buon primo atto di
uno spettacolo che è appena andato in scena.
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La Gazzetta dello Sport
(ed. Milano)
Comune di Arese
A Expo le firme per salvare Monza
Maroni: «Ecclestone deve capire che siamo pronti alla guerra. Domani chiederò
sostegno a Marchionne»
Il governatore Roberto Maroni, l' assessore
Fabrizio Sala e Andrea Dell' Orto, presidente
di Sias ieri a Expo GIULIO MASPERI «Per
vincere la sfida rivolgiamo questo appello a
tutti i cittadini, italiani e stranieri, chiediamo
una firma per salvare il Gran Premio d' Italia a
Monza, palcoscenico di sfide memorabili della
Formula 1». Così Roberto Maroni, presidente
di Regione Lombardia, ha dato avvio ieri all'
iniziativa «Scendi in pista con la Lombardia.
Firma anche tu per il GP di Monza». Una
raccolta firme per far sentire la voce degli
appassionati. Un segno tangibile di quanto la
storia della F.1 sia legata a quella dell'
A u t o d r o m o d i M o n z a . S e d e d e l l ' evento
Pianeta Lombardia, il padiglione della Regione
a Expo. Prime firme registrate su un grande
libro color rosso Ferrari quelle di Maroni, di
Andrea Dell' Orto (presidente di Sias, società
dell' Automobile Club di Milano che gestisce il
circuito) e di Fabrizio Sala, assessore
regionale con delega a Expo.
libri rossi Fino al 26 agosto i visitatori del
Padiglione Lombardia a Expo potranno aderire
all' iniziativa. Anche in città, nella sede della
Regione (ogni domenica) e alla darsena dei
Navigli (ogni weekend) saranno disponibili i
libri rossi per le firme. La raccolta testimonia l'
alleanza dell' asse autodromo­Regione
Lombardia a favore del GP in Brianza. Un messaggio forte lanciato a Bernie Ecclestone (patron della
Fom che organizza il Mondiale F.1) e al governo, affinché intervenga a sostegno di Monza. «Non
possiamo accettare che il GP di Monza scompaia dal calendario del Mondiale di F.1. Il contratto scade
nel 2016 e c' è il tentativo da parte di Bernie Ecclestone di toglierlo per inserire altri Paesi, è
inaccettabile ­ ha detto Maroni ­. Regione Lombardia scende in pista per fare pressione sul governo, sul
Mondiale di F.1, per salvare un' eccellenza della Lombardia e del Paese.
Ecclestone ha chiesto molti soldi in più (per rinnovare il contratto, ndr ), noi come Regione non ne
abbiamo da mettere, ma credo che non si possa per ragioni puramente economiche cancellare la storia
della F.1».
battaglia Forte il messaggio di Maroni al patron del circus: «Ecclestone deve capire che non deve
toccare il Gp di Monza e su questo siamo pronti a fare la guerra». Il presidente della Lombardia, inoltre,
chiama all' appello la Ferrari. «Lunedì incontrerò Marchionne in occasione della riapertura del museo
dell' Alfa Romeo ad Arese e gli chiederò di scendere in campo in questa battaglia per difendere il GP di
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La Gazzetta dello Sport
(ed. Milano)
Comune di Arese
Monza ­ ha aggiunto Maroni ­. Se la Ferrari dicesse che senza il GP di Monza non parteciperebbe più al
Mondiale allora il GP sarebbe salvo. Spero che Ferrari si schieri al nostro fianco». Soddisfatto Andrea
Dell' Orto: «La Regione ci supporta realmente, un bel segnale verso il governo ed Ecclestone: l' Italia
intera tiene a Monza, la F.1 in Brianza è patrimonio di tutto il Paese». Dell' Orto sottolinea come il brand
del GP d' Italia a Monza valga 3 miliardi di euro e generi un indotto di 80 milioni nel weekend dell'
evento, e conferma che «nella prima metà di luglio incontrerò Ecclestone nei suoi uffici: non andremo là
per salutarlo, ma per iniziare a parlare concretamente di rinnovo».
GIULIO MASPERI
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28 giugno 2015
Pagina 5
Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
ARESE BOTTA E RISPOSTA TRA «PASSAPAROLA» E IL COMUNE.
Abbattuto un altro olmo secolare Alla fine però 123
alberi in più
­ ARESE ­ «E ANCHE per l' incrocio con
semaforo di via Matteotti e Resegone la Giunta
Palestra ha dimostrato che l' annunciato
trapianto degli alberi era solo l' ennesima
presa in giro. Sotto agli occhi increduli di molti
cittadini, il sindaco e il suo assessore a l l '
Ambiente hanno fatto abbattere un altro olmo
secolare che, proprio secondo le loro
promesse contenute nel progetto definitivo e
sbandierate a suo tempo come simbolo di
tutela del verde, doveva essere trapiantato.
Così il comitato «Passaparola» riaccende i toni
sui lavori in corso del contestatissimo Piano
della nuova viabilità cittadina.
«Stiamo rispettando il progetto ­ replica l'
assessore all' Ambiente Enrico Ioli ­ L' olmo
tagliato fa parte dei venti alberi che purtroppo
andranno abbattuti nel piano degli interventi.
Torno inoltre a ribadire che dei sette grandi
trapianti previsti inizialmente, due soli sono
stati eseguiti e ricompensati con sei nuovi tigli,
i restanti cinque invece non saranno più
necessari. Alla fine dei lavori il bilancio sarà in
positivo, a seguito di venti piante tagliate
avremo in città 123 alberi in più». Ma il comitato ­ che si è sempre opposto al Piano con raccolta di
firme, proteste in piazza, manifesti e slogan sulle case della città ­ non ci sta. «Per ora a pagare il
prezzo maggiore dell' inaffidabilità di chi ci amministra sono stati meravigliosi alberi secolari. Ben
presto, quando toglieranno tutti i semafori, toccherà ai cittadini», prosegue Massimiliano Seregni,
portavoce del gruppo. Il Piano del traffico che trasformerà per sempre le strade di Arese con nuove
rotatorie al posto dei semafori è finanziato con più di 7milioni, ricaduta dell' accordo di programma per
la riqualificazione dell' ex Alfa Romeo.
Mon.Gue.
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27 giugno 2015
ilfattoquotidiano.it
Comune di Arese
Alfa Romeo Giulia, il mistero rimane
di Carblogger " Show me your everyday suit,
not your Sunday suit! " disse un giorno stizzito
un vice­presidente di un noto marchio
generalista ai designer che avevano allestito
con grande cura il prototipo di un nuovo
prodotto con cerchi in lega, pneumatici
ribassati, vernice esclusiva, cromature un po'
ovunque. L' episodio mi ha fatto venire in
mente la presentazione ai giornalisti della
nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio ad
Arese. E f f e t t i v a m e n t e , q u e l l a m o s t r a t a
mercoledì scorso, era una versione molto
speciale; per vedere la vera Giulia ­ come dice
Quattroruote ­ serve ancora pazienza , l' attesa
non è proprio finita. Ci sono tuttavia ottime
ragioni per cui Marchionne e il suo staff hanno
finalmente deciso di rompere gli indugi, e
condividere pubblicamente il lavoro fatto negli
" skunks works ". Dal 2011 fino a qualche
mese fa, decine e decine di proposte sono
state scartate, ma non è stato tempo perso: è
probabile che nel frattempo Marchionne, che
ha un processo di loading molto particolare, si
sia chiarito le idee su cosa volesse che fosse
Alfa Romeo , e sul contributo che si aspetta
dal marchio al portafoglio Fca. Non c' è dubbio
che la Giulia Quadrifoglio rappresenti
intenzionalmente l' espressione più autentica
ed esuberante della "nuova" Alfa, che Marchionne vuole far tornare la "vera" Alfa " dopo trent' anni in cui
è stata costretta a competere con i marchi generalisti " (ma non era stato il responsabile del marchio,
Harald Wester , a dire che Alfa Romeo doveva essere una concorrente di Volkswagen? ). Credo che
nessuno dubiti che il management di Fca abbia imparato la lezione, nel senso che oggi sembra esserci
una piena consapevolezza di ciò che è necessario fare, e soprattutto non fare, per il rilancio di Alfa
Romeo in termini di integrità di prodotto, congruenza con i valori, recupero dell' heritage . Ma
dimostrare in ogni modo una discontinuità con qualche anno fa, quando "Fiat non si sarebbe potuta
permettere di rilanciare Alfa Romeo", potrebbe non essere sufficiente a raggiungere gli obiettivi
strategici fissati nel piano industriale, vale a dire volumi pari a 400mila unità all' anno (dal 2018 in poi)
con margini superiori al 10% . L' impressione è che ci sia un grande sforzo ­ assolutamente
apprezzabile ­ per riportare Alfa agli antichi splendori di mezzo secolo fa, quando stava davanti alle
tedesche. Ma nel frattempo il mondo è cambiato , e per raggiungere gli obiettivi che si è posto,
Marchionne ­ o chi per lui ­ dovrà spiegare in che modo con il marchio Alfa intende competere nel
mercato premium , dove oggi i fattori chiave di successo, dai quali non si può prescindere, sono
tecnologia, qualità, funzionalità, accessibilità, quotidianità . Vendere centinaia di migliaia di macchine all'
anno è molto diverso che venderne poche migliaia , come fa Maserati, o come presumibilmente sarà il
caso della versione Quadrifoglio. Per penetrare il mercato premium non basta un " trionfo d' arte e
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27 giugno 2015
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ilfattoquotidiano.it
Comune di Arese
passione ", non basta essere un' alternativa " italiana " ed " emotiva " ad Audi o BMW, o a Jaguar, che
come Alfa si rivolge ad un cliente che cerca sportività e prestazioni. Strizzare l' occhio a Ferrari (sulla
cui monoposto di F.1 appare "incidentalmente" il marchio Alfa Romeo), che è un brand di lusso e non
un marchio premium , potrà incantare qualche analista, ma difficilmente aiuterà ad individuare gli spazi
che Alfa dovrà, faticosamente, conquistarsi. Twitter: @Carblogger_it.
Carblogger
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28 giugno 2015
Pagina 37
Libero
Comune di Arese
MARTEDÌ AD ARESE.
Apre al pubblico il nuovo museo dell' Alfa Romeo
Per gli appassionati l' Alfa Romeo è più di una
marca automobilistica, è una vera e propria
fede.
Per questo da martedì (domani l'
inaugurazione riservata alle autorità)potranno
fare festa, visto che verrà riaperto lo storico
museo dell' Alfa Romeo ad Arese, fondato nel
1976 e chiuso nel 2009. Poi una lunga diatriba
tra la Fiat e il governo ne aveva impedito la
riapertura, avvenuta anche grazia alla
mediazione di Regione Lombardia: «Siamo
riusciti a mettere intorno allo stesso tavolo Fiat
e la sovrintendenza che litigavano da anni e si
sono risolti tutti i problemi» ha ricordato ieri il
governatore Roberto Maroni. Gli appassionati
potranno ammirare 69 modelli esposti. Si
andrà dalla prima A.L.F.A., la 24 HP alle
vetture che hanno trionfato alla Mille Miglia con
Tazio Nuvolari, passando per una vera chicca:
l' Alfetta 159 a bordo della quale Juan Manuel
Fangio vinse il mondiale di Formula Uno nel
1951.
Il museo è stato progettato dall' architetto
Benedetto Camerana e i lavori sono stati
completati in meno di un anno.
F.RUB.MARTEDÌ AD ARESE Apre al pubblico
il nuovo museo dell' Alfa Romeo.
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28 giugno 2015
Pagina 36
Avvenire
Comune di Arese
ARESE
Riapre il Museo Alfa Romeo M a r t e d ì è
prevista l' inaugurazione dello storico Museo
Alfa Romeo d i Arese. Chiuso dal 2009 in
seguito alla dismissione del sito produttivo
lombardo, torna visitabile per gli appassionati
dopo un intervento di ristrutturazione. Esposti
su tre piani 69 modelli che hanno fatto la storia
dell' auto e del Biscione. È dotato anche di
c a f f e t t e r i a , s t o r e e a r e a g r a n d i eventi.
Inaugurato il 18 dicembre del 1976, per
decenni è stato il punto di riferimento degli
alfisti provenienti da tutto il mondo. Alla
cerimonia di apertura saranno presenti il
presidente della Regione Lombardia, Roberto
Maroni, e l' assessore Cristina Cappellini. Il
museo Alfa Romeo è visitabile dal lunedì alla
domenica dalle 10 alle 18, con apertura serale
al giovedì fino alle 22. Informazioni Franca
Clavenna.
su www.museoalfaromeo.com.
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COMUNE DI ARESE
Mercoledì, 01 luglio 2015
COMUNE DI ARESE
Mercoledì, 01 luglio 2015
Comune di Arese
29/06/2015 Corriere della Sera Pagina 44
Roberto Iasoni
«Dopo Giulia, il Suv»
29/06/2015 Corriere della Sera Pagina 44
3
La rinascita del museo dall' epopea di Nuvolari e Fangio
29/06/2015 La Repubblica Pagina 40
MAURILIO RIGO
Al museo 69 capolavori in mostra
29/06/2015 La Repubblica Pagina 40
VALERIO BERRUTI
Cara Giulia
29/06/2015 La Repubblica Pagina 40
TOMMASO TOMMASI
Le tre tedesche con Jaguar rivali dirette
29/06/2015 Corriere Economia Pagina 12
Mario Cianflone
Bentornata Alfa Romeo
29/06/2015 Il Giornale Pagina 36
Maria Sorbi
Expo e Jovanotti sbancano e mandano in tilt il traffico
29/06/2015 Il Giorno Pagina 31
29/06/2015 Il Giorno Pagina 32
30/06/2015 La Prealpina Pagina 6
Squinzi: la ripresa viene dalle imprese
01/07/2015 Libero Pagina 20
Si chiama Giulia ed è mozzafiato
01/07/2015 Il Giorno Pagina 32
La Lunga estate del Piccolo Concerti e cinema al Chiostro
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Museo Alfa Romeo I gioielli sono tornati
01/07/2015 Corriere della Sera Pagina 31
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Marco Marelli Albero di trasmissione in carbonio. Tetto in fibra di...
Museo dell' Alfa, esultano i sindaci: «Abbiamo vinto una grande...
9
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Giuseppe Tassi Conquistati al primo colpo di acceleratore.
30/06/2015 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 6
6
11
Alfa Romeo Così Giulia cerca un posto al sole nel «premium...
29/06/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 19
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8
La galleria
29/06/2015 La Repubblica Pagina 40
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GUERCI MONICA
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29 giugno 2015
Pagina 44
Corriere della Sera
Comune di Arese
L' intervista I progetti di Harald Wester, capo del brand Alfa Romeo: «Arriverà prima il crossover
compatto. Indispensabile un ritorno alle corse»
«Dopo Giulia, il Suv»
Arese Il nome (Giulia) e la cosa («Primo
esempio di un' Alfa Romeo tornata pura e
autentica»: Sergio Marchionne). La tensione
del lavoro che evapora nell' affondo dell'
acceleratore, tornando a casa la sera al
volante. L' agenda dei prossimi modelli. I «poli
produttivi» di Cassino e Mirafiori. Le
concessionarie da rivoluzionare. I programmi
sportivi da riprendere.
L' ingegnere Harald Wester, capo di Alfa
Romeo ( e d i M a s e r a t i ) , è a b i t u a t o a
centellinare le parole e a sbriciolare la retorica
con il laser azzurro del suo sguardo, ma se il
discorso va sul Biscione visconteo si scalda.
Siede accanto a una Giulia Quadrifoglio. Oltre
la vetrata, lo scorcio del Museo di Arese, con
la storia del marchio (e dell' Italia
contemporanea) rappresa in una settantina di
modelli.
Partiamo dal nome: è vero che l' avete
deciso all' ultimo?
«Sì. Giulia aveva tutto quello che ci serviva,
ma quando si volta pagina bisogna pensarci
bene prima di tornare indietro anche solo per
un dettaglio».
L' unico, visto che la Giulia ­ a quanto dite ­ è
nuova dal primo all' ultimo bullone.
«È così. E quello che è stata la Giulia per i
suoi tempi, la nuova lo sarà oggi. Abbiamo cambiato tutto, ma rispettando il Dna e l' anima del
marchio».
Non avete dato tutte le informazioni tecniche, vi siete limitati al motore della Quadrifoglio, quel 6 cilindri
biturbo­benzina da 510 cavalli di derivazione Ferrari.
«Le pare poco? Abbiamo tracciato il profilo delle nuove Alfa: motori all' avanguardia, distribuzione dei
pesi 50/50, soluzioni tecniche uniche, miglior peso/potenza della categoria, design italiano. Gli elementi
che hanno reso l' Alfa un brand conosciuto e desiderato nel mondo. Da quando ci siamo immersi in
questa impresa, siamo cambiati: siamo diventati meccanici delle emozioni».
Della leggenda del Biscione fanno parte anche certi secondi nomi: Sprint, Super, Junior Li
recupererete? «Non lo escludo».
La prima impressione al volante della Giulia?
«Mi sono sentito succhiato dentro». Cioè? «La posizione di guida, i comandi, il profumo, il suono del
motore, quell' atmosfera Di buone auto ce ne sono tante. Io le provo tutte, è importante, c' è sempre da
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29 giugno 2015
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Corriere della Sera
Comune di Arese
imparare. Ma dopo un quarto d' ora sono già alla ricerca del pulsante per disattivare certi sistemi. O
dopo due giorni non ho ancora trovato la regolazione del sedile. O magari è tutto preciso, ma l'
elettronica cancella la sensazione di avere il controllo... Invece non c' è niente di meglio di un' auto che ti
fa guidare anziché guidarti. Le Alfa sono così».
L' ha guidata a Balocco?
«Anche sulle strade aperte.
Certe volte stacco dall' ufficio e arrivo a casa con un sorriso da qui a lì. È il suono del motore, in
particolare, che mi tira su.
Aspetto il tunnel, accelero, e quel concerto è un tonico formidabile Può essere un' Alfa 8C, la Giulia, una
Maserati... È la differenza tra un buon prodotto e un' auto emozionante».
Dopo la Giulia?
«Il piano è stabilito. Anziché infilarci nelle nicchie delle nicchie, wagon o prodotti europei, punteremo
sulle maggiori potenzialità di business».
Tradotto?
«Basta guardare i segmenti più importanti a livello globale: sono quelli della Giulia, delle berline più
grandi e dei crossover di ogni taglia».
La produzione della Giulia è impiantata a Cassino.
«Il piano prevede che lì nascano almeno tre prodotti. Cassino è uno stabilimento flessibile, con una
capacità di oltre 350mila veicoli. Ci aspettiamo che lavori a pieno ritmo».
Mirafiori?
«Probabile: il piano prevede un secondo polo produttivo».
State rivoluzionando anche la rete di vendita.
«In Europa mettiamo insieme Jeep e Alfa, i nostri brand globali. Per il lancio della Giulia, all' inizio del
2016, saremo pronti. L' America è un altro film: oggi abbiamo 95 punti vendita e vogliamo arrivare
almeno a 250 concessionari».
Alfa Romeo significa sport.
«Non c' è un altro marchio con radici così profonde nelle corse: è indispensabile riprendere il discorso».
Roberto Iasoni.
Roberto Iasoni
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
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29 giugno 2015
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Corriere della Sera
Comune di Arese
Ad Arese.
La rinascita del museo dall' epopea di Nuvolari e
Fangio
Quattro anni a porte chiuse, collezionisti da
tutto il mondo che provavano a entrare in ogni
modo. Per vedere la 6C 1750 di Tazio
Nuvolari, la Gp 159 di Fangio, l' incredibile 33
S t r a d a l e o i l p r o t o t i p o d e l l ' Alfa Romeo
Giulietta Spider (nella foto), del 1955, firmata
da Pinin Farina, che compare nel film di Mario
Missiroli La bella di Lodi , con la
diciassettenne Stefania Sandrelli... Il 30 giugno
r i a p r e a l p u b b l i c o i l m u s e o d i Arese
completamente ristrutturato dall' architetto
Benedetto Camerana. Visitabile tutti i giorni,
tranne il martedì , dalle 10 alle 18 ­ giovedì fino
alla 22 ­ si integra nell' edificio che ospitava la
storica fabbrica. Le 69 vetture sono suddivise
in tre percorsi: Timeline (la storia e il meglio
dell' Alfa ), Bellezza (le interpretazioni dei
carrozzieri) e Velocità (con le auto
protagoniste dei successi nelle corse).
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29 giugno 2015
Pagina 40
La Repubblica
Comune di Arese
LA STO RI A.
Al museo 69 capolavori in mostra
MAURILIO RIGO ARESE LA rinascita del
marchio Alfa Romeo passa attraverso le
proprie origini. "Ritorno ad Arese" non è l'
ultimo sequel della saga cinematografica di
Robert Zemeckis, seppure la protagonista sia
sempre l' auto, insomma la nuova Giulia come
la De Lorean che permetteva di viaggiare nel
tempo alla coppia "Doc" Emmett Brown
(Christopher Lloyd) e Marty Mc­ Fly (Michael J.
Fox).
Non a caso quindi il modello simbolo della
rinascita della casa del Biscione è stato
presentato nell' ex quartier generale Alfa
Romeo e che dal 1976 al 2009 ha accolto il
museo del brand. «Benvenuti nella casa dell'
Alfa Romeo ­ ha detto Harald Wester, Ceo del
marchio del gruppo Fca ­ Esattamente 105
anni fa, il 24 giugno del 1910, qui a Milano fu
fondata l' Alfa. Qui iniziò la storia dei suoi
successi. E qui oggi apriamo le porte di una
nuova casa per incontrare un vecchio amore.
Una nuova casa non solo per ospitare le
creazioni più famose e innovative di questo
marchio unico, ma anche per racchiudere la
sua storia e la sua tradizione. Una "macchina
del tempo" che ci fa viaggiare attraverso 105
anni di eccellenza automobilistica».
I lavori di restauro dell' edificio di cinque piani sono stati effettuati a tempo di record e sono frutto dell'
estro dell' architetto Benedetto Camerana, chiamato a fine 2013 a realizzare un progetto in grado di
dare nuovo lustro al museo di Arese mantenendo gli obiettivi del rilancio e la tutela della struttura. L'
imponente intervento di riqualificazione è stato eseguito in meno di 12 mesi e domani il museo sarà
aperto ufficialmente al pubblico.
L' elemento chiave del progetto è la struttura rossa che attraversa tutto il complesso, partendo dalla
pensilina che accoglie il pubblico, passando dall' area d' ingresso, fino all' inizio del percorso espositivo
con il nuovo volume della scala mobile.
Quest' ultimo innesto architettonico in "rosso Alfa", spicca anche dalla vicina autostrada e rappresenta
un segno moderno incastonato nell' architettura degli anni '70, a suggello dell' unione tra storico e
contemporaneo.
Per i visitatori il tuffo nella storia avviene attraverso l' esposizione dei 69 modelli più rappresentativi dell'
evoluzione del marchio : dalla 24 HP, alle vincitrici delle Mille Miglia come la 6C 1750 Gran Sport di
Tazio Nuvolari, dalle 8C carrozzate Touring alla Gran Premio 159 campione del mondo di F1 con
Fangio. E poi ancora, dalla Giulietta degli anni '50, alla 33 TT 12, senza dimentica le "estrose" Iguana e
Carabo.
Tutte queste meraviglie sono esposte secondo tre principi (ognuno su un piano): "Timeline" chiamato a
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29 giugno 2015
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La Repubblica
Comune di Arese
rappresentare la continuità industriale (19 vetture), con postazione smart­tech per accedere a un
sistema interattivo e approfondire la storia dei modelli; "Bellezza" per l' unione tra stile e design (23
modelli), con l' imperdibile sezione "Alfa Romeo nel cinema"; "Velocità", sintesi di tecnologia e
leggerezza (27 auto), considerata l' area più emozionale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Riapre domani al pubblico la struttura di Arese rinnovata Dai grandi
classici al bolide di Fangio.
MAURILIO RIGO
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29 giugno 2015
Pagina 40
La Repubblica
Comune di Arese
Il rilancio Alfa Romeo Ha debuttato ad Arese il modello più atteso ecco tutti i segreti della berlina
della riscossa.
Cara Giulia
Marchionne: "Tra i progetti più importanti della mia vita" In arrivo 7 modelli entro il 2018.
DAL NOSTRO INVIATO VALERIO BERRUTI ARESE L' ALFA
c' è. O meglio è tornata. La prova, quella che tutti attendevano
da tempo, è la Giulia, appena presentata nel ristrutturato
museo di Arese. Il motivo è semplice e sta alla base di chi
costruisce e vende automobili. Perché dopo tante promesse,
programmi, numeri e piani prodotto, quello che mancava da
anni era proprio un' auto di questa importanza. Vera, da
guardare, toccare, giudicare e domani forse comprare.
Ebbene, adesso che è arrivata si può dire davvero che l' Alfa
ha voltato pagina. La Giulia è una bella macchina, una berlina
sportiva ben fatta (lunga poco più di 4 metri e 60), figlia
(finalmente) di quel design tutto italiano che proprio gli stessi
italiani tendono a mettere da parte. O peggio ancora a
consegnare ai diretti competitor con tanto di uomini al seguito.
Stavolta, invece, i designer guidati da Lorenzo Ramaciotti
hanno confezionato lo stile, il timbro e l' immagine di questa
Giulia. E insieme a loro hanno lavorato tutti gli altri tecnici e
ingegneri. Quei famosi gruppi che per due anni si sono riuniti
nei capannoni per realizzare il modello. Gruppi che
Marchionne ha chiamato gli skunk dell' Alfa, rifacendosi a quei
giovani ingegneri della Lockheed Aircraft Corporation che
durante la seconda guerra mondiale «si chiusero in un bunker
segreto per sviluppare in soli 150 giorni un aereo in grado di
contrastare l' avanzata dei tedeschi, lavorando in modo non
convenzionale, sperimentando liberamente, senza ostacoli,
senza regole e senza burocrazia. Il loro lavoro, portato a
termine con sette giorni di anticipo fu l' XP­80 Shooting Star, il
primo caccia a reazione americano, e probabilmente cruciale
per vincere la guerra».
Stavolta, ovviamente, non ci sono guerre da vincere ma solo
obbiettivi difficili da raggiungere. Tra questi ce n' è uno
particolarmente ambizioso, che è quello di riportare il marchio
ai fasti del passato e fargli toccare il traguardo delle 400mila
unità vendute entro il 2018 (attualmente sono circa 68 mila).
Secondo il numero uno di FCA ci sono «finalmente le
condizioni perché questo accada», grazie alla fusione con
Chrysler e alla possibilità di avere una rete di distribuzione in
America e soprattutto grazie a questo primo modello a cui ne
seguiranno altri sette tra cui un Suv e l' attesissima spider.
«Uno dei progetti più importanti della mia vita», secondo Marchionne che giura che «abbandonare l'
Alfa sarebbe stato un tradimento».
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29 giugno 2015
Pagina 40
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La Repubblica
Comune di Arese
Oggi, dunque, la protagonista è la Giulia e per lei è sceso in campo anche Andrea Bocelli che sul palco
di Arese ha cantato l' aria "Nessun dorma" della Turandot pucciniana e recitato i suoi ricordi del mondo
dei motori: «Un grande amore, la voce dell' Alfa di mio padre, e ora quella nuova».
Già, quella nuova. Ad Arese ne hanno portate tre, due rosse e una bianca. Tutte nella versione
Quadrifoglio, sportivissima al top della gamma con trazione posteriore (ma ci saranno anche modelli
con quella integrale), un motore turbo benzina 6 cilindri da 510 Cv, ispirato alle tecnologie Ferrari in
grado di permetterle un' accelerazione da 0 a 100 orari in appena 3,9 secondi.
Un vero e proprio bolide che rappresenterà, però, solo una piccola parte della gamma ma anticipa un
bel futuro. Anzi, come ha detto ancora Marchionne: «Una meccanica delle emozioni che solo questo
marchio può ancora trasmettere grazie alla sua storia infinita e a soluzioni nuove e radicali create da un
gruppo di appassionati per appassionati dell' auto».
Ecco, dunque il primo atto del piano FCA. Un piano che comincia con la Giulia, richiamo alle glorie del
passato (fu prodotta dal 1962 al '77 e fabbricata quasi in un milione di unità) ma anche pilastro di un
futuro tecnologico e stilistico tutto da scrivere. Un segno che la storia conta dato che la presentazione si
è svolta nel rinnovato museo di Arese che domani aprirà al pubblico.
«La casa dell' Alfa», come l' ha chiamata Harald Wester, il numero uno del Biscione che ha parlato di un
tributo alla storia «una sorta di macchina del tempo che è una porta aperta sul nuovo futuro». E nel
futuro c' è il mercato con cui dovrà presto fare i conti (veri) la nuova Giulia. Ci sarà ancora un po' di
tempo per i primi verdetti perché il debutto è previsto per l' inizio del 2016 quando lo stabilimento di
Cassino comincerà a girare a pieno ritmo. O quasi. Nel frattempo la febbre sale. Come sempre quando
c' è un' Alfa di mezzo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA La versione presentata è una Quadrifoglio la più potente della gamma
con un motore da 510 Cv turbo benzina ispirato alle tecnologie della Ferrari IL DESIGN E' tutto made in
Italy e firmato da Lorenzo Ramaciotti, lo stile della nuova Giulia. Berlina sportiva dal muso aggressivo,
lunga poco più di 4 metri e 60.
VALERIO BERRUTI
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29 giugno 2015
Pagina 40
La Repubblica
Comune di Arese
La galleria
Alcuni dei 69 modelli esposti all' interno del
Museo dell' Alfa Romeo che domani ad Arese
si apre al pubblico completamente
ristrutturato. Nella sequenza di immagini, da
sinistra: la 6C 2300 B del 1935, la versione
Mille Miglia del 1938, il prototipo della Giulietta
Spider del 1955 disegnata per gli Usa da Pinin
Farina, la Giulia TI del 1963, evoluzione
sportiva della berlina che ha debuttato l' anno
precedente e l' Alfetta 159 con cui Juan
Manuel Fangio conquistò il mondiale di
Formula 1 nel 1951.
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29 giugno 2015
Pagina 40
La Repubblica
Comune di Arese
Il mercato.
Le tre tedesche con Jaguar rivali dirette
TOMMASO TOMMASI ARESE DOPO aver
fatto appello all' emozione che può suscitare
mettersi al volante di un' Alfa Romeo, volando
alto con l' immaginazione, occorre anche
rimettere i piedi in terra, per capire la
dimensione della sfida lanciata dalla FCA agli
incontrastati dominatori del mercato premium
che nei primi tre mesi dell' anno, a livello
mondiale, ha significato poco meno di
1.600.000 vendite, in crescita del 9,4% rispetto
al primo trimestre del 2014. Una domanda in
costante crescita dove continuano a
spadroneggiare tre case tedesche, Audi, Bmw
e Mercedes, con l' aggiunta dell' anglo­indiana
Jaguar e della giapponesi Lexus e Infiniti.
E' un mercato che continua a tirare, quello
delle premium, con le tre tedesche che
insieme sono già andate oltre il 1.400.000
unità vendute nel trimestre iniziale: Bmw
451.576, Audi 438.250, Mercedes 429.602 con
Jaguar lontana, a poco meno di 20.000 unità.
Se questi sono i dati mondiali, interessa di
sicuro sapere come si comportano i marchi
sfidati dall' Alfa Romeo nei tre mercati più
significativi. In Cina è l' Audi che guida la
cordata con 133.316 unità vendute, seguita da
Bmw che, qui Mini inclusa, è a quota 114.994.
Al terzo posto Mercedes, con 78.183 unità e Jaguar sotto le 4.000. Negli Stati Uniti ­ dove l' Alfa Romeo
punta, a partire dal 2018, ad una vendita di 150.000 vetture l' anno ­ lotta serrata fra Bmw (78.492) e
Mercedes (78.156) con Audi (40.098) che paga la poca aggressività del gruppo Volkswagen. In Europa,
con i dati dei 5 mesi , Audi guida con 316.400 immatricolazioni, seguita da Bmw con 290.600 unità e
Mercedes con 100 unità in meno. L' Alfa Romeo, per capire di cosa stiamo parlando, da gennaio a
maggio ha immatricolato in Europa 24.900 vetture fra Giulietta, Mito e 4C.
E visto che siamo scesi alla citazione dei singoli modelli, proviamo a immaginare la dimensione dell'
attacco della nuovissima Giulia alle sue dirette antagoniste.
Con i motori 2 litri da 180, 250 e 330 Cv la berlina italiana si dovrà misurare con le Audi A4, che in 4
mesi è stata venduta in poco più di 42.000 unità, con le Bmw Serie 3 ( 49.382) e con le Mercedes
Classe C (59.642).
Andando oltre, affacciandoci nel regno dei Suv di media dimensione dove Alfa proporrà forse addirittura
due modelli, ci sono a tenere banco la Q3 della Audi con 27.552 vetture, la X3 della casa di Monaco con
15.125 unità e la neonata Mercedes GLC, che prenderà il posto della GLK giunta a fine produzione, con
un venduto in 4 mesi di 8.632 unità. E se si vuol capire anche la dimensione della sfida della futura e più
grande Alfa berlina attesa per il 2018, sappiamo che l' Audi A8 ha venduto poco più di 2.600 unità in 4
mesi, la Bmw Serie 7 è a quota 1.588 e la Mercedes Classe S a 6.236 unità.
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La Repubblica
Comune di Arese
©RIPRODUZIONE RISERVATA BMW SERIE 3 La rivale di Monaco: 49 mila unità in 4 mesi AUDI A4 Il
modello di Ingolstadt: 42 mila in 4 mesi.
TOMMASO TOMMASI
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Corriere Economia
Comune di Arese
Trend La fascia alta del mercato vale 11 milioni di veicoli.
Alfa Romeo Così Giulia cerca un posto al sole nel
«premium club» Comau, il robottino tuttofare (e non
solo per l' auto)
Insieme a Jeep s' incrocia con Audi, Bmw, Mercedes.
I l mercato p remium delle auto raggiunge
fatturati che superano le decine di miliardi e l'
Italia, all' interno di questa fascia, è la nazione
maggiormente rappresentata con Ferrari,
M a s e r a t i , J e e p , L a m b o r g h i n i e o r a Alfa
Romeo.
Questa tipologia di vetture è sempre più
acquistata, non solo in Europa o negli Stati
Uniti, ma anche da consumatori che
provengono da quelli che sono considerati
Paesi emergenti, come Cina, Brasile, India e
Africa.
Le cifre Nel 2014 sono stati venduti 10 milioni
di veicoli di classe premium e, nei primi
quattro mesi dell' anno, si è registrata una
crescita dell' 8,2% (contro un mercato totale
lievitato del 2%) che dovrebbe consentire di
arrivare a 11 milioni di immatricolazioni.
Un settore dunque che, nonostante la crisi e la
contrazione dei consumi continua a chiudere i
suoi bilanci in positivo, ed è composto non
solo da super ricchi, ma anche da una
clientela mid­range , la nuova frontiera dei
prodotti di lusso.
La Giulia dell' Alfa Romeo e di conseguenza il
gruppo Fca entra in questo segmento per
conquistare un' utenza che si sta sempre più
allargando, appoggiata dal marchio Jeep, che
ha ribaltato la sua immagine anche negli Stati
Uniti, grazie alla produzione italiana della Renegade.
Michael Wayland, del Detroit News , ha definito lo stabilimento di Melfi ­ dove la Renegade viene
costruita insieme alla Fiat 500X ­ un esempio: «L' aver adottato sotto la guida di Sergio Marchionne i
canoni dettati dal World Class Manufacturing hanno reso questo impianto di gran lunga superiore alle
nostre aspettative». Brent Snavely del Detroit Free Press , ha scritto che «la Jeep Renegade ha uno
stile americano ma il cuore italiano, un motivo di orgoglio per i lavoratori della fabbrica». Con il risultato
di aver fatto balzare Jeep al quarto posto tra i brand premium con il milione di unità consegnate nel
2014.
Giulia ha al suo attivo un marchio che vanta cuore, passione, tradizione, storia, fascino e che le
dovrebbe permettere di tornare protagonista a livello globale. Si tiene fuori dalla battaglia in atto tra
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29 giugno 2015
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Corriere Economia
Comune di Arese
Mercedes, Bmw e Audi che si contendono, costantemente, le prime tre posizioni, insieme ad altri attori
come Lexus, Volvo, Land Rover, Mini, Cadillac, Infiniti e Porsche che, nei primi cinque mesi del 2015 ha
venduto oltre 93 mila macchine (+30,3%) con un maggio difficile solo negli Usa.
L' Alfa Romeo non poteva più competere con gli altri marchi generalisti.
«Ridare voce alla vera Alfa ­ ha sottolineato Marchionne durante la presentazione ufficiale del modello ­
era un nostro dovere anche morale».
La Giulia differisce dalle altre algide premium perché esalta il piacere di sentire la strada, dominandola.
Le sue linee pulite e tese, «si modellano sulla sostanza, ma senza divenire una pura e semplice
funzione», così le ha definite Lorenzo Ramaciotti, il designer della Giulia. Le Figaro ha così
commentato: «la Giulia equivale a un rinascimento italiano, plasmata con l' uso di materiali plastici
rinforzati da fibra di carbonio, con elementi in alluminio per alleggerire alcune parti meccaniche». Il Wall
Street Journal parla di rilancio del marchio e riporta le parole di Harald Wester, il responsabile del
brand: «Audi ha avuto bisogno di 30 anni per diventare un marchio premium, l' Alfa Romeo è già pronta,
usa la leva del suo mitico passato».
Il logo La Giulia è stata presentata nel rinnovato Museo di Arese, depositario della sua leggenda,
proprio per consolidare il legame con la storia, con 69 modelli che hanno segnato maggiormente la sua
evoluzione. Benedetto Camerana, l' architetto che si è occupato della ristrutturazione, ha inserito un
elemento comune a tutta la struttura, un innesto visibile sin dall' autostrada, rosso Alfa, un segno
moderno incastonato nell' edificio degli anni 70 che evidenzia il rapporto tra l' antico e il moderno.
Così come un rivisitato logo siglerà questa nuova era, una croce rossa, il simbolo araldico del Comune
di Milano e un Biscione verde, immagine di forza e potenza, presente anche sulla torre del Castello
Sforzesco, sulla corona la scritta Alfa Romeo, uno scudetto più moderno ma sempre riconoscibile.
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29 giugno 2015
Pagina 19
Il Sole 24 Ore
Comune di Arese
Il debutto. La nuova Giulia è stata svelata in anteprima in una versione top con motore V6 da
510 cavalli.
Bentornata Alfa Romeo
La berlina rappresenta l' atto di rifondazione del marchio italiano.
Arese Il nome non ci ha sorpreso: Giulia. E
meno male, perché erano certamente molti gli
Alfisti che desideravano il ritorno di questo
mitico nome, evocativo di un modello che ha
fatto la storia dell' automobile e di uno dei suoi
marchi più nobili, quello che faceva togliere il
cappello a Henry Ford. A stupire è, invece, la
nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: linea
muscolosa, trazione posteriore (o integrale)
510 cavalli sprigionati da un V6 biturbo. Ecco,
dunque, Giulia. È la macchina del rilancio, anzi
del reboot, del "riavvio" di Alfa Romeo. È i l
primo nuovo modello di grandi volumi dai
tempi del lancio della Giulietta .
La nuova vettura, nota con il nome in codice
952, ha debuttato il 24 giugno, nel giorno del
105esimo compleanno della A.L.F.A.
(Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), in
una variante, top di gamma e superpotente,
battezzata, come detto, Quadrifoglio.
Alfa Romeo è stata avara di dati tecnici, ma la
Giulia, con la sua livrea estrema, sembra
essere proprio pensata per mettere l'
acquolina in bocca ai fan del Biscione e agli
appassionati dei motori. E come se Bmw
avesse lanciato la Serie 3 partendo dalla
variante M3 o se Audi avesse svelato prima la Rs4 e dopo la A4 "normale" . Si tratta di una scelta fatta
per dare il chiaro segnale che Alfa è "in pista" e fa davvero sul serio in fatto di prestazioni, piacere di
guida e design.
Infatti, Alfa Romeo, come ha spiegato Harald Wester, numero uno del marchio e capo della tecnologia
del gruppo Fca, vuol giocarsi la sfida competitiva (fra i competitor ci sono ovviamente Bmw Serie 3 ,
Mercedes Classe C, Audi A4 e Jaguar Xe) puntando su proprio su questi "dinamici" valori fondanti del
marchio per distinguersi in un mercato fatto di «auto, anche quelle premium, tutte simili, prodotti
intercambiabili, senza anima, tecnocratiche». L' obiettivo, ha spiegato Wester, è dar vita alla
«meccanica delle emozioni» per rimettere il guidatore al centro della sua auto. E, non a caso, la plancia
e il minimalista posto guida sono progettati per questo.
Il motore della Quadrifoglio è un tre litri V6 da 510 cavalli. L' unità totalmente in alluminio, come tutti i
motori della prossima generazione sia benzina sia diesel, è stata elaborata da ingegneri Ferrari
partendo proprio dai tremila sei cilindri Maserati by Ferrari (sono costruiti a Maranello) che danno vita a
Ghibli e Quattroporte in due livelli di potenza: 330 e 410 cavalli.
Per la Giulia Quadrifoglio ci sono quindi 100 cavalli in più. Il propulsore vanta la disattivazione dei
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29 giugno 2015
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Il Sole 24 Ore
Comune di Arese
cilindri a controllo elettronico per ridurre i consumi. Ovviamente il sound è studiato per essere in linea
con il Dna acustico Alfa Romeo. La potenza della Quadrifoglio è superiore a quella delle rivali ed è
uguagliata sola dalla Mercedes C63 Amg S i cui 510 cavalli sono scatenati però da un ben più grosso
V8 da 4 litri. Secondo la casa, scatta da 0 a 100 orari in 3.9 secondi, un tempo da supercar di razza e
questo grazie a un rapporto peso potenza di 3 kg/cv ottenuto grazie all' impiego di fibra di carbonio,
alluminio e compositi tra polimeri e leghe leggere.
Basata sulla nuova piattaforma battezzata "Giorgio" , Giulia ha sospensioni posteriori multilink, mentre
per l' avantreno è stata sviluppata una nuova architettura a doppio braccio oscillante con asse di sterzo
semivirtuale. Alfa sposa il Torque Vectoring che, grazie alla sua doppia frizione, consente al
differenziale posteriore di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota. Debutta anche l'
Integrated brake system, un sistema elettromeccanico che offre una risposta istantanea dei freni.
Inoltre, Gilia offre anche elementi aerodinamici attivi come l' Active Aero Splitter frontale per la gestione
della deportanza.
La vettura ripropone, rinnovandolo, il famoso selettore Alfa Dna (Dynamic, Natural, Advanced) che
modifica il comportamento dinamico del veicolo in base alle scelte del guidatore. Oltre alle note
modalità debuttano Efficient (risparmio energetico, per la prima volta su un' Alfa Romeo) e Race, quest'
ultima solo sulle versioni ad alte prestazioni come la Quadrifoglio. I prezzi non sono dichiarati.
Quando arriverà Giulia? La prima tappa è al salone di Francoforte a settembre dove ci sarà la
Quadrifoglio, poi le versioni "normali" a seguire (probabilmente a marzo a Ginevra). Per quel che
concerne la gamma futura e l' offerta di propulsori al momento non c' è nulla di ufficiale. Tuttavia,
secondo i rumors online, il cofano della nuova Alfa sarà popolato da un due litri turbo a benzina, quattro
cilindri, con potenze stimate in 180, 250 e 330 cavalli. Ci sarà un diesel 2.2 derivato e opportunamente
"alfizzato" da quello che ha appena debuttato sulla Jeep Cherokee (ne parliamo nell' altro articolo). Al
top della gamma a gasolio si attende una variante del noto tremila V6 costruito da VM Motori con
potenza incrementata fino a circa 340 cavalli.
Possibile anche l' utilizzo di V6 a benzina con potenze più basse rispetto ai 510 cavalli della
Quadrifoglio e, poi, visti i recenti proclami green ci saranno le Giulia con powertrain ibridi indispensabili
in alcuni mercati come gli Usa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Mario Cianflone
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29 giugno 2015
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Il Giornale
Comune di Arese
DOPPIA PROVA Ingresso serale gratis a Rho e concerto a San Siro.
Expo e Jovanotti sbancano e mandano in tilt il
traffico
Gli sconti ai tornelli convincono la gente a utilizzare l' auto Però il parcheggio di Arese
non decolla: troppo lontano.
L' Esposizione universale non supera la prova
Jovanotti.
Il debutto del biglietto Expo gratuito di sera per
chi arriva in macchina si è accavallato con il
concerto di Lorenzo Cherubini a San Siro:
80mila persone. Risultato: traffico totalmente in
tilt, sia tra le 19 e le 21, sia dopo la
mezzanotte.
I problemi maggiori si sono verificati con il
parcheggio di Arese. Non è stato preso d'
assalto ma chi ha lasciato l' auto lì ed ha usato
la navetta per arrivare ad Expo si è trovato
imbottigliato tra le auto del pre concerto. Il bus
infatti si infila in una gimkana di rotonde e
viuzze assolutamente scomoda per poi entrare
in autostrada, arrivare fino a viale Certosa e
ritornare indietro. Un incubo senza traffico,
figuriamoci con le code di auto di San Siro.
Il flop di Arese manda un messaggio chiaro al
commissario di Expo Giuseppe Sala: l' errore,
forse, non è aver fissato l' importo dei
parcheggi a 12 euro («uno sbaglio» aveva
ammesso lui stesso pochi giorni fa) ma
decidere di convogliare le auto ad Arese: un'
area grandissima e rimessa a posto al meglio,
d' accordo, ma troppo lontana dal Decumano e
davvero scomoda.
Per il resto, gli altri parcheggi vicino al sito
(Merlata e Fiera Milano) hanno registrato più
ingressi del solito. Insomma, la scelta di rimediare ai posti auto troppo cari con l' ingresso serale a Expo
gratis ha in parte funzionato.
Non sono mancati tuttavia episodi di imbarazzo e confusione ai tornelli. Parecchi visitatori infatti hanno
lasciato l' auto nei parcheggi privati vicino al sito (che hanno registrato il tutto esaurito) confondendoli
con quelli ufficiali di Expo. E quindi hanno preteso, senza ottenerlo, l' ingresso gratuito tra i padiglioni. I
parcheggiatori privati, in regola, indossano pettorine con la scritta Expo sulle spalle ed è un attimo fare
confusione.
Si spera che con il prossimo fine settimana, senza eventi straordinari, le cose scorrano un po' più
agevolmente. Anche per Arese che, al momento, rimane la pecora nera dei parking.
Tuttavia l' iniziativa di Sala ha un merito: quello di aver alleggerito, almeno un po', il carico di bus e
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29 giugno 2015
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Il Giornale
Comune di Arese
metrò in una serata difficile a causa del concerto. Con tutta probabilità anche i mezzi pubblici sarebbero
andati in tilt trasportando il popolo di Jovanotti e i visitatori di Expo nelle stesse ore. E invece, stando ai
dati di Atm, tutto ha funzionato al meglio. Non solo ieri sera ma anche per i concerti precedenti,
comprese le due date di Vasco Rossi il 17 e il 18 giugno.
La linea 1 e la linea 5 sono state potenziate per l' occasione con una 50ina di corse aggiuntive fino alle 2
di notte ed hanno trasportato 30mila persone in più, in media, per ogni serata a San Siro. Ieri l' esame
più difficile: il sabato infatti è la giornata in cui si registra il maggior numero di passeggeri verso il sito di
Rho (mediamente oltre 30mila passeggeri al giorno sono scesi alla fermata Rho Fiera della linea rossa).
Maria Sorbi
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Il Giorno
Comune di Arese
Stregati da Giulia Rinasce il mito Alfa.
Giuseppe Tassi Conquistati al primo colpo di
acceleratore.
Giuseppe Tassi Conquistati al primo colpo di
acceleratore. E' bastato il canto armonioso
della nuova Giulia, il rombo del suo motore
supervitaminizzato per riaccendere la
passione, per dire al mondo che l' Alfa Romeo
è t o r n a t a . N e l M u s e o d i Arese, d o v e
troneggiano 65 fantastiche auto che hanno
fatto la storia del Biscione, Giulia si è concessa
la sua trionfale passerella. Al primo rilancio
delle immagini i social network sono impazziti
e fra i tweet, piovuti da tutto il mondo, sono
arrivati anche quelli dei costruttori tedeschi
che dalla nuova Alfa, in versione premium,
hanno molto da temere.
Sotto gli occhi delle telecamere e della stampa
specializzata è apparsa la sagoma rossa della
Giulia che rappresenterà l' alto di gamma, la
classica versione Quadrifoglio.
Ma la silhouette e i principi costruttivi di questa
Alfa­top ispireranno le sorelle più povere di
cavalli e gli altri sette modelli che nasceranno
di qui al 2018.
La nuova era Giulia è un' auto di svolta, l'
iniziatrice di una nuova era, anche e
soprattutto per il modo singolare in cui è stata concepita. Per due anni 700 ingegneri, progettisti e
designer hanno lavorato senza sosta,chiusi in capannoni sparsi per l' Italia e dal lavoro di questi
«Skuns» è nato il progetto Giulia. Il risultato è un' auto bellissima, una creatura che colpisce al primo
sguardo anche perché rompe gli schemi, si allontana da stilemi ormai consolidati e ripetitivi. La trazione
posteriore e lo spirito sportivo hanno dettato legge, definendo una vettura dal muso lunghissimo, con l'
abitabolo molto arretrato e i parafanghi muscolosi. Il trilobo frontale, con al centro il nuovo logo Alfa
Romeo, è quasi un marchio di fabbrica, ma per il resto la vettura batte vie nuove, con una linea filante
ed essenziale, prese d' aria ricavate nei punti­chiave, dove il vento ha disegnato le sue traiettorie. Ma la
grande bellezza di Giulia è anche nell' armonia tra forme e contenuti. L' uso di fibra di carbonio e
alluminio ha ridotto il peso di scocca e motori, esaltando la reattività dell' auto. Il 6 cilindri a benzina da
510 cavalli consente un' accelerazione da 0 a 100 km orari in soli 3,9 secondi, le sospensioni
raffinitassime e lo sterzo più diretto del mercato danno un senso a quella «meccanica delle emozioni»
tutta italiana che è lo slogan scelto per il lancio di Giulia. Ma oggi per far breccia nel mondo premium
non bastano le prestazioni: serve un' elettronica che garantisca sicurezza e qualità dell' infotainment.
Sportiva ed elegante Giulia governa questo mondo con due sole rotelle poste vicino alla cloche:
permettono di cambiare assetto di guida e controllano tutte le funzioni principali dell' auto. Gli interni in
legno e pelli sono sportivi ma curatissimi, gli spazi ampi anche nei sedili posteriori. Alfa non ha
anticipato il prezzo della nuova Giulia versione top di gamma, ma a Francoforte vedremo la sorellina
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Il Giorno
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Comune di Arese
meno estrema, che potrebbe costare intorno ai 40 mila euro. Premium anche nel prezzo.
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Il Giorno
Comune di Arese
Marco Marelli Albero di trasmissione in carbonio.
Tetto in fibra di carbonio.
Marco Marelli Albero di trasmissione in
carbonio. Tetto in fibra di carbonio. Sei pistoni
con due turbine da jet, per 510 cavalli, di cui
tre si possono escludere al fine di far
consumare un tre litri come un duemila.
Solo 3,9 secondi da 0 a 100 km/h. Queste le
caratteristiche salienti della Giulia
Quadrifoglio, la versione top della gamma, che
mette nel mirino la BMW M3, l' Audi RS4 e la
Mercedes C63 Amg. E l' unica versione
svelata nella serata del rilancio Alfa. Ma
soprattutto trazione posteriore e cambio
attaccato davanti e non dietro come sull'
Alfetta, 75 e 90, che mangiava tanti cavalli e
poco dava come velocità massima. Inoltre
serbatoio sotto il sedile posteriore e non sopra
la sospensione posteriore, come fu fatto sulla
Maserati Quattroporte e ciliegina finale: motori
in alluminio.
Ingredienti vincenti Ad ascoltare i tanti papà
della nuova arma di distruzione della rinata
Alfa, viene da affermare: la base c' è, e sicuro
è che la versione Quadrifoglio top di gamma
ha ingredienti giusti per essere vincente, come
quelle Alfa del passato che facevano bella mostra nel Museo di Arese e che davano la birra alle BMW e
anche alle Porsche come prestazioni e tenuta di strada. Quelle Alfa facevano grandi chi le guidava forti
di una concezione curata come uno Stradivari. La nuova Giulia Quadrifoglio ha quindi tutto per essere
una Alfa che passerà alla storia come le migliori, complice una distribuzione delle masse al 50­50 ma
anche un rapporto di sterzo così estremo da non aver rivali... vicini. Ma per saperne di più «Bisognerà
aspettare il salone di Francoforte per vedere la gamma», questa la riposta di Alfredo Altavilla Chief
Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA) FCA, a nostra domanda su come sarà la
versione "normale". Insistendo con Altavilla, mente elastica e allenata da quella vulcanica di
Marchionne, si è capito lo stretto rapporto con Ferrari su tutto il progetto che non solo «sul carbonio ha
conoscenze e fornitori eccelsi» serviti a questa super Giulia. Perché le forze della 4c viaggiano a pieno
regime e non si potevano quindi utilizzare. Per la serie la 4c è un successo sopra le attese. Sempre
Alfredo Altavilla ha sottolineato anche che «la Giulia ha scocca con valori di rigidità da prima della
classe» a tutto vantaggio del comfort ma anche della tenuta di strada e che nel mondo la nuova Alfa
avrà casa (rete di vendita e assistenza) con Jeep per elevare al massimo la qualità del servizio. La
nuova Giulia, che avrà anche versioni a trazione integrale, dispone di una elettronica sia per la dinamica
sia per la gestione del motore molto sofisticata, come sulle Ferrari.
Accensione sul volante E forse non a caso, è stato messo il pulsante di accensione e spegnimento sul
volante che tantissimi sognano di poter premere presto per capire se profumo e aspetto decisamente
invitanti della nuova Giulia daranno soddisfazione anche alla pancia e alla ragione come era ieri e come
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Il Giorno
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Comune di Arese
ci si auspica sarà a breve, per vincere la noia della​ razionalità tedesca.
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La Prealpina
Comune di Arese
Museo Alfa Romeo I gioielli sono tornati
Ben 69 modelli e poltrone interattive.
Castiglioni Mariuccia Corò Roberto Ferretti
Enrica Fiorillo Raffaele Fongaro Dino
Gennarelli Carmela Lodetti Nico Mazzucchelli
Gildo Pesenti Luisa Travasoni Tullio Turolla
Albertina in Felloni Vicari Antonino Dopo lunga
malattia si è spenta circondata dall' affetto dei
suoi cari ARESE ­ Attrattiva di grande pregio
per chi viene a visitare Expo da tutto il mondo,
lo storico Museo dell' Alfa Romeo di Arese ha
riaperto ieri sera, dopo quattro anni di attesa. I
primi veicoli, quelli che hanno scritto la storia
delle memorabili Formula Uno, mezzi con un
motore che sapeva davvero il fatto suo. I
gioielli di Arese sono di nuovo a disposizione
del pubblico, proprio qui, da dove partono le
navette per l' Esposizione Universale. Accanto
a dove, al posto del mitico Biscione, nascerà
un immenso centro commerciale.
« P e r l ' Alfa Romeo sono giorni di grande
ripresa e la riapertura del Museo conferma
questa tendenza ­ dice il sindaco di Milano,
Giuliano Pisapia, alfista doc ­ L' Alfa Romeo fa
parte di Milano, ha una storia straordinaria di
creatività che è giusto celebrare guardando al
futuro. Dalla Gran Sport di Nuvolari alla F1 di
Fangio fino ai modelli che sono stati
protagonisti di tanti film: tutto rende ancora più
attraente il territorio». Il governatore lombardo
Roberto Maroni aveva sollecitato più volte questo evento e ora si dice soddisfatto, auspicando in
prestito materiali da portare in Expo a Pianeta Lombardia. Tra le vetture rosso fuoco della "Macchina del
tempo", si aggirano anche Sergio Marchionne e John Elkan, che qui hanno portato la nuova Giulia,
presentata il 24 giugno in anteprima mondiale e ad Arese fino al 15 luglio. Marchionne il 25 ha mostrato
il museo ai dealer, il 26 ai fornitori e ieri alle istituzioni, presentando pista prove, spazi per eventi e
show­room. Le sale, un tempo compromesse da guai strutturali e infiltrazioni, saranno visitabili tutti i
giorni, eccetto il martedì, dalle 10 alle 18, con prolungamento orario fino alle 22 il giovedì
(www.museoalfaromeo.com). Nate nel 1976 e visitabili in passato solo su prenotazione, erano chiuse
dal 2011. Afine 2013 all' architetto Benedetto Camerana è stato affidato un nuovoprogetto. I lavori sono
partiti nell' estate 2014. L' elementochiaveè la struttura rossa che attraversa tutto il complesso.
Il percorso accoglie i 69 modelli che hanno segnato l' evoluzione del marchio e la storia dell' auto. Non
mancano le novitàattraverso bolle emozionali e poltrone interattive.
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
Museo dell' Alfa, esultano i sindaci: «Abbiamo vinto
una grande battaglia»
Arese, ieri il tour istituzionale. Oggi il sito apre anche al pubblico.
di MONICA GUERCI ­ ARESE ­ QUATTRO
sindaci all' inaugurazione del museo storico
dell' Alfa Romeo. Appuntamento poco prima
delle 18 sotto il marchio del Biscione, al centro
della nuova rotonda, per scattare la foto che
chiude il capitolo col passato e apre la porta
sul futuro. «La riapertura del museo è una
battaglia vinta per tutti» dichiarano il sindaco
di Rho Pietro Romano, la prima cittadina di
Arese Michela Palestra, i sindaci Alberto
Landonio di Lainate e Pier Mauro Pioli di
Garbagnate Milanese.
SONO TRASCORSI quattro anni dalla serrata.
Il museo nel 2011 è rimasto al buio. Chiuso al
pubblico, al centro di battaglie a suon di carte
bollate fra la Fiat e la Soprintendenza ai Beni
Culturali.
«Erano gli anni '90, volevano trasferirlo a
Pontedera», ricorda Pioli. «L' ultima volta che
sono stato qui? Ero bambino. Mio padre in
g a r a g e a v e v a u n a Alfa 2000», aggiunge
Romano. «Per l' Alfa Romeo sono giorni di
grande ripresa e la riapertura del museo di
Arese conferma questa tendenza. L' Alfa
Romeo fa parte della storia di Milano e della Città Metropolitana, al Portello ha avuto per decenni il suo
cuore produttivo affiancato poi dallo stabilimento di Arese.
Una storia straordinaria di creatività ­ afferma Giuliano Pisapia, sindaco di Milano ­. Sono sempre stato
un alfista. Il museo, caratterizzato dal 'Rosso Alfa', rende ancora più attraente il nostro territorio».
Soddisfatto anche il governatore Roberto Maroni: «Ho chiesto al museo di farci avere materiale,
fotografico e anche film, da mandare al nostro Pianeta Lombardia a Expo. Questa è un' eccellenza non
solo lombarda, che vogliamo promuovere sfruttando la vetrina mondiale offerta da Expo». Da oggi «La
macchina del tempo­Museo storico Alfa Romeo» riapre al pubblico con un' ospite d' onore: la nuova
Giulia presentata proprio qui il 24 giugno in anteprima mondiale e che rimarrà ad Arese fino al 15 luglio.
Il sito, dopo il progetto di restyling curato dall' architetto Benedetto Camerana, ospita 69 vetture scelte
fra le più belle della collezione. «VELOCITÀ», «Bellezza» e «Timeline» sono i tre piani da visitare che
ripercorrono la storia della casa automobilistica: dai successi nelle corse ai 20 modelli indimenticabili
della produzione industriale. Ci sono, inoltre, caffetteria, bookshop, pista prove, spazio convegni, aree
multimediali e showroom. Non è tutto. Fino al 12 luglio, sarà visitabile anche «An Italian Creation»,
mostra d' arte dedicata alla cultura italiana con il «Ritratto d' uomo» di Antonello da Messina e i preziosi
codici miniati del XV secolo legati alle famiglie Visconti­Sforza. Opere in arrivo da Palazzo Madama e
dalla Biblioteca Reale di Torino rendono omaggio alla città di Milano, dove 105 anni fa nasceva uno dei
marchi motoristici più famosi del panorama mondiale. Il «Ritratto d' uomo» di Antonello da Messina è
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
una delle opere più celebri della storia dell' arte. Insomma, un debutto con i fiocchi per il nuovo museo.
[email protected].
GUERCI MONICA
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1 luglio 2015
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Corriere della Sera
Comune di Arese
Squinzi: la ripresa viene dalle imprese
Una sciatica blocca Sergio Marchionne a
Torino. E la Giulia la svela Giorgio Squinzi (
foto ). Che se ne fa testimonial: «Con questa
tornerò alfista». Il copione originario doveva
essere diverso, naturalmente. Il Grande
Evento, quello per cui l' assemblea degli
imprenditori bresciani si affolla, Marco
Bonometti l' aveva costruito così: con l'
incontro tra i leader di Fca e di Confindustria.
Di più. A testimoniare che tra i due non c' è
ruggine, nonostante le strade separate, il
presidente dell' Associazione bresciana ­ e
grande fornitore del Lingotto ­ e il numero uno
di viale dell' Astronomia avevano concordato
un «fuori cerimoniale» non da poco: l'
intervento finale Squinzi l' avrebbe lasciato a
Marchionne. Il quale, a sua volta, si era dato
altrettanto da fare. Questa è terra
imprenditoriale ricca, pur dopo il conto della
crisi («da cui si uscirà solo grazie a noi, solo
grazie alle imprese», ha detto Squinzi). E
allora.
Alle porte della Fiera, in mostra Jeep
Cherokee e Alfa 4C. All' ingresso, tre Ferrari e
due Maserati. Dentro, lato palco, una berlina
sigillata da un telo.
Chiaro a tutti, subito, che sotto c' è una Giulia.
Che a mostrarla per la prima volta fuori da
Arese sarà Marchionne. Invece: nyet del
medico. Platea delusa, Squinzi che rimedia. La Giulia piace. Tenerla a battesimo, a lui, non dispiace.
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1 luglio 2015
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Libero
Comune di Arese
La novità/Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
Si chiama Giulia ed è mozzafiato
nnnI fan dell' Alfa Romeo non hanno mai
digerito l' abbandono della trazione posteriore.
Ecco il primo goal della nuova Giulia: questa
grintosa berlina a quattro porte segna il ritorno
a quella soluzione tecnica, unita alla
ripartizione delle masse 50:50, indice di un'
estrema stabilità e precisione di guida. Qualità
che, per ora, non abbiamo potuto toccare con
mano: la vettura è stata presentata in forma
statica nel rinnovato Museo storico di Arese, il
24 giugno, nel giorno del 105° compleanno
della Casa. La Giulia è stata progettata e
sviluppata a Modena sotto la guida di Harald
Wester, col coinvolgimento di 800 tecnici di
diverse nazionalità, e sarà costruita a Cassino.
L' inizio delle vendite è in programma per la
primavera 2016, ma probabilmente gli ordini si
potranno effettuare entro fine anno.
La Giulia, primo modello realizzato sulla
piattaforma modulare "Giorgio" (che costituirà
anche la base di un prossimo suv e di un'
ammiraglia del Biscione), con i suoi quasi 480
cm è un po' più lunga delle concorrenti, che si
chiamano Audi A4, BMW 3 e Mercedes C;
sopra la media anche i 282 cm di passo,
inferiore soltanto a quello della Jaguar XE.
Eppure, la nuova Alfa tutto sembra tutto
fuorché un "berlinone", anzi: complici i ridotti
sbalzi del muso e della coda, appare slanciata e dinamica. La personalità dell' insieme molto deve alla
morbidezza delle linee: Lorenzo Ramaciotti (già a capo del design del gruppo Fiat­Chrysler) ha
spiegato che l' ispirazione è arrivata dal profilo a goccia della Giulietta Sprint degli anni 50 e 60.
Per l' occasione è stato ridisegnato anche il logo, senza abbandonare i simboli di sempre: il biscione
visconteo affiancato alla croce dello stendardo comunale di Milano.
La versione della Giulia mostrata in occasione del lancio è la Quadrifoglio: quella di punta. Sotto il
cofano c' è un 3.0 V6 biturbo a benzina imparentato con quello (progetto Ferrari) delle Maserati Ghibli e
Quattroporte. Eroga 510 CV, che in relazione ai circa 1500 kg di massa complessiva danno un rapporto
peso/potenza (dichiarato) di appena 2,99 kg/CV: numeri da vera GT, come lo 0­100 in 3,9 secondi.
Previsti anche motori più vicini alle esigenze della clientela "normale". La gamma sarà svelata a
settembre al Salone di Francoforte: probabile versione d' accesso sarà la 2.0 turbo a benzina da 180
CV, con le varianti da 250 e 350 CV. Fra i diesel, invece, vedremo il nuovo 2.2 (già sulle Jeep) da 135,
180 o 210 CV, e il poderoso VM 3.0 biturbo a 6 cilindri, per il quale s' ipotizzano ben 340 CV. Alcuni
motori saranno abbinati anche alla trazione integrale.
La sportività della Giulia è evidente anche negli interni, con estese superfici rivestite in fibra di carbonio.
Particolare il piccolo e quasi verticale volante multifunzione: fra le razze spicca il tasto rosso per l'
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1 luglio 2015
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Libero
Comune di Arese
accensione. Molte le raffinatezze volte a esaltare la guidabilità, come le sospensioni in alluminio con
doppio braccio oscillante anteriore e schema brevettato Alfa­Link "a quattro bracci e mezzo" dietro. Per
la Quadrifoglio sono previsti i freni con dischi carboceramici e soluzioni aerodinamiche specifiche, come
l' appariscente estrattore posteriore e lo spoiler anteriore mobile in carbonio. Completano la dotazione il
Torque vectoring control, che distribuisce la coppia fra le ruote posteriori e uno specifico sistema
"DNA", che agisce su motore, servosterzo, Esp e differenziale elettronico posteriore: consente di
scegliere le modalità di guida Natural, Dynamic, Race e Advanced Efficiency. Quest' ultima è pensata
per la riduzione di consumi ed emissioni, come d' altronde la disattivazione automatica dei cilindri a
basso carico, soluzione che l' Alfa sperimentò negli anni 80 e che oggi ritorna.
La novità/Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Presentata l' attesa berlina del Biscione, a trazione posteriore
oppure integrale. Ha 510 cavalli, fa lo 0­100 in 3,9 secondi Si chiama Giulia ed è mozzafiato Giulia
Quadrifoglio, l' ultima nata in casa Alfa Romeo: arriverà nella primavera del 2016Giulia Quadrifoglio, l'
ultima nata in casa Alfa Romeo: arriverà nella primavera del 2016.
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1 luglio 2015
Pagina 32
Il Giorno
Comune di Arese
La Lunga estate del Piccolo Concerti e cinema al
Chiostro
Appuntamento con poesia e canzone d' autore
domani alle 21 al QuiArese TechCafè di via
C a d u t i 6 a d Arese. C l a u d i a C a n g e m i
presenterà le liriche del libro "L' arte del
presente" e Riccardo Lanfranchi fornirà il
contrappunto musicale con canzoni dei
migliori cantautori.
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COMUNE DI ARESE
Giovedì, 02 luglio 2015
COMUNE DI ARESE
Giovedì, 02 luglio 2015
Comune di Arese
02/07/2015 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 17
La domenica in bici aprirà le Vie d' Acqua
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2 luglio 2015
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Il Giorno (ed. Metropoli)
Comune di Arese
LAINATE CHI SI PRESENTERÀ AVRÀ DIRITTO A UN ACCESSO AD EXPO PER SOLI 10
EURO.
La domenica in bici aprirà le Vie d' Acqua
­ LAINATE ­ SARÀ UNA GRANDE biciclettata
a inaugurare domenica 5 luglio le Vie D' Acqua
Nord Milano realizzate per Expo 2015. L '
appuntamento è dedicato ai ciclisti, i potenziali
e maggiori utilizzatori delle piste ciclabili che
costeggiano le Vie d' Acqua. A chi si
presenterà in bicicletta nei diversi punti di
ritrovo, uno per ciascun Comune, avrà diritto
ad un voucher per l' accesso al sito Expo al
prezzo di 10 euro.
L' INIZIATIVA è promossa dalla Fabbrica dei
Segni in collaborazione con i Comuni di Arese,
Lainate, Bollate e Rho, la Cooperativa Koinè. A
Lainate, da Villa Litta, dal velo point lungo il
canale Villoresi, in prossimità dell' ingresso
nord della villa (presso le limonaie) alle 9.45
alla volta del sito dell' Esposizione Universale.
Si potrà partire in sella alla propria bici anche
dalla stazione di Bollate Nord, da quella di
Garbagnate Fametta e dal parcheggio di
Arese dell' ex Alfa Romeo. A Rho il ritrovo è
alle 10 in piazza San Vittore. Il punto di
incontro per i gruppi di ciclisti è la Cascina
Radio in fondo alla via De Gasperi. I biglietti
per l' ingresso agevolato in Expo saranno distribuiti fino a esaurimento delle (grandi) scorte.
Tutti i partecipanti potranno entrare in bici dal varco 6 e assistere all' inaugurazione ufficiale del
percorso ciclabile che si svolgerà presso Expo Center. Per chi non dispone di una bici, sarà attivo
anche un servizio noleggio da prenotare attraverso il sito www.veloexpo.it.
Saranno presenti per supporto logistico e tecnico il servizio ciclofficina e le bici equipaggiate per le
emergenze. Chi partirà da Villa Litta a Lainate avrà diritto ad un coupon­sconto per la visita alla Villa e al
suo rinfrescante e meraviglioso Ninfeo e giochi d' acqua (7 euro anzichè 10). Ro.Ramp.
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COMUNE DI ARESE
Venerdì, 03 luglio 2015
COMUNE DI ARESE
Venerdì, 03 luglio 2015
Comune di Arese
03/07/2015 Settegiorni Pagina 7
Inaugurazione dele vie d' acqua
03/07/2015 Settegiorni Pagina 18
Dove votare per vincere i premi
03/07/2015 Settegiorni Pagina 18
in uno dei nostri punti di raccolta 10 schede. A un passo dal podio altre...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 42
RIAPERTO AL PUBBLICO IL MUSEO STORICO DELL' ALFA ROMEO; ECCO TUTTE LE...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 43
«E' un progetto atteso da anni e sarà a pochi metri da quella...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 42
Discarica di moto a cielo aperto
03/07/2015 Settegiorni Pagina 42
Addio a Fernando Ferrara, chiamato il «viceparroco», una vita...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 42
Strade al buio per qualche ora
03/07/2015 Settegiorni Pagina 43
Nuova biblioteca, parla Cattaneo: «Progetto sovradimensionato e...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 43
«Mai detto che non avremmo abbattuto quelle piante»
03/07/2015 Settegiorni Pagina 43
Passaparola sul piano di Viabilità: «Tagliato un altro...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 44
Musica, cibo, giochi, fuochi d' artificio: piazza e centro pieni per la...
03/07/2015 Settegiorni Pagina 58
Morsicato da un rettile: è una vipera?
03/07/2015 Settegiorni Pagina 59
Via Leonardo Da Vinci: una strada chiamata desiderio
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3 luglio 2015
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Settegiorni
Comune di Arese
DOMENICA 5 LUGLIO.
Inaugurazione dele vie d' acqua
RHO (gex) Domenica 5 Luglio Expo 2015
inaugura le Vie d' Acqua Nord organizzando
una grande biciclettata; l' inaugurazione infatti
è dedicata ai ciclisti, i potenziali maggiori
utilizzatori delle piste ciclabili che costeggiano
le Vie d' Acqua.
I n o l t r e c o l o r o c h e a r r i v e r a n n o a d Expo
pedalando, potranno entrare nel sito espositivo
al prezzo speciale di 10 euro! L' evento,
organizzato da Expo, coinvolge Arese, Bollate,
Garbagnate e Rho. Il programma ritrovo alle
10 in Piazza S. Vittore; da qui si partirà per
raggiungere i gruppi provenienti dagli altri
comuni in Cascina Radio in Via De Gasperi;
dal varco 6 sarà possibile entrare con le bici in
Expo e acquistare il biglietto d' ingresso
scontato. Alle 12 è prevista all' Expo Center
una breve cerimonia che vedrà coinvolti il
Commissario Unico Expo 2015 Giuseppe
Sala, il Sindaco di Rho Pietro Romano, il
Presidente Parco Groane Roberto Della
Rovere ed il Presidente Consorzio Est Ticino
Villoresi Alessandro Folli; al termine della
cerimonia i partecipanti con le bici usciranno
dal varco 6 e potranno lasciarle nell' area
riservata del parcheggio Risorgimento. Si
dichiara molto soddisfatto per questo risultato
il Sindaco Pietro Romano il quale afferma «le
Vie d' Acqua Nord costituiscono un importante lascito di Expo al territorio e completa il sistema delle
piste ciclabili realizzate in città collegando il centro di Rho con Expo, e Milano»; prosegue esprimendosi
nella medesima direzione l' assessore alla mobilità, Gianluigi Forloni «il percorso ciclabile è bello e
interessante ed è la prova che la presenza di Expo lascia un segno positivo tangibile sul nostro
territorio».
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3 luglio 2015
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Settegiorni
Comune di Arese
ECCO DOVE POTER PORTARE IL TAGLIANDO.
Dove votare per vincere i premi
RHO (gse) RHO(mly)Ecco dove potete
portare i tagliandi per votare il vostro
simpatico amico a quattro zampe. Oltre alla
redazione di Settegiorni in via Castelli
Fiorenza 34 a Rho i tagliandi possono essere
consegnati anche al bar Italia di via Madonna a
Rho, cartoleria Matitone via Bettinetti Rho,
edicola Pasquè via Castelli Fiorenza Rho,
Stazione di servizio Total Erg, Corso Europa
Rho.
I tagliandi possono essere consegnati anche in
alcuni negozi di Arese, Bellezze al Bagno
centro commerciale Giada, edicola via Statuto
e al comando della Polizia locale di via Madre
Teresa di Calcutta. Votazioni anche a Lainate,
al Tapas Cafè di piazza Mercato e al negozio
di parrucchiera De Anna di via Roma a
Barbaiana.
E' possibile lasciare tagliandi, infine, anche all'
edicola Giudici di via Garibaldi a Cornaredo.
Tanti i regali in palio per i partecipanti a
«Simpatiche zampette» messi a disposizione
dal grande negozio per ani mali «Puppy&Pet»
di via Artigianato 3 a Inveruno e che saranno
assegnati durante la premiazione di fine gi oco
che si terrà il prossimo settembre.
Dieci quelli finali. Si tratta di buoni spesa da
utilizzare nel medesimo negozio.
Il primo premio ha un valore di 200 euro (su una spesa minima di 400 euro). Il secondo di 150 euro (su
una spesa minima di 300 euro). Il terzo di 100 (su una spesa minima di 200 euro).
Dal quarto al decimo premio, sette buoni spesa da 50 euro da utilizzare per una spesa minima di
almeno 100 euro.
Ogni buono può essere speso in più tranche, sono validi fino al 31 dicembre 2016. Sono previsti anche
buoni spesa da 30 euro che saranno assegnati agli animali più votati ogni mese. Votate quindi il vostro
amico a quattro zampe e potrete farlo diventare il vincitore del grande gioco «Le simpatiche zampette».
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Settegiorni
Comune di Arese
in uno dei nostri punti di raccolta 10 schede. A un
passo dal podio altre due gatte, Sandy e
Duchessa della poglianese Beatrice Giudici
con 7 punti. Appaiati a 5 punti Mimi e Godrick
mentre 2 tagliandi sono arrivati per Jack il
pastore tedesco degli uomini del comando
della Polizia locale di Arese. Un tagliando,
infine, per Cristal.
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Comune di Arese
RIAPERTO AL PUBBLICO IL MUSEO STORICO
DELL' ALFA ROMEO; ECCO TUTTE LE NOVITA'
Sono passati 1.608 giorni, da quel 7 febbraio 2011, giorno in cui Fca ha chiuso l'
edificio. Da martedì 30 giugno la porta si è riaperta.
ARESE (mly) Sono passati ben 1.608 giorni,
da quel 7 febbraio 2011, giorno in cui Fca (Fiat
chrysler automobiles) ha chiuso il Museo
storico dell' Alfa Romeo. Ora, però, da martedì
30 giugno la porta si è riaperta. Per
festeggiare questa riapertura i visitatori
potranno ammirare, fino al 15 luglio, la nuova
berlina del Biscione, che è stata annunciata in
anteprima mondiale la scorsa settimana. «La
macchina del tempo ­ Museo storico Alfa
Romeo» sarà visitabile tutti i giorni, eccetto il
martedì, dalle 10 alle 18, con un
prolungamento dell' orario fino alle 22, ogni
giovedì. Il prezzo del biglietto è di 12 euro l'
intero e 8 euro il ridotto.
«Stiamo trattando, pero, con l' azienda, per
ottenere delle convenzioni per i cittadini
residenti nelle città vicine» ­ ha spiegato
Michela Palestra, sindaco d i A r e s e . N e l
museo sono ospitati i pezzi più significativi
della collezione storica Alfa Romeo, costituita
a partire dalla prima metà degli Anni '60. «E'
stata una serata emozionante ­ aggiunge l'
assessore Roberta Tellini ­ è presente tanta
tecnologia, si può provare un percorso di
realtà virtuale dove i visitatori, seduti
comodamente, di vantano protagonisti di una
vera e propria corsa. Vivono una simu lazione
di gara, con diverse macchine storiche dell' Alfa, dalle prime, a quelle più moderne; in questo modo si
possono sentire anche le differenze delle auto. E' stato un momento gratificante, poichè la riapertura del
museo è stata una delle prime azioni che la giunta ha intrapreso». Alla serata con i sindaci del territorio,
erano presenti anche John Elkann, Sergio Marchionne, Roberto Maroni. «Un traguardo importante ­
aggiunge il sindaco Palestra ­ poichè il museo è sempre stato parte integrante del territorio di Arese. Da
quando si è diffusa la voce della riapertura, abbiamo ricevuto tantissime telefonate di cittadini
interessati. riscontro oggettivo del momento grandemente atteso. Ora stiamo studiando delle condizioni
agevolate».
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RISPONDE IOLI.
«E' un progetto atteso da anni e sarà a pochi metri
da quella attuale»
L' assessore ai lavori pubblici commenta così le perplessità relative alla nuova
biblioteca.
ARESE (mly) «La nuova biblioteca è un
servizio per tutti gli aresini, atteso da molti anni
che ha un carico di aspettativa altissimo,
dimostrato dal lavoro di coinvolgimenti fatto
con i cittadini, le scuole e le associazioni».
Così risponde l' assessore ai lavori pubblici
Enrico Ioli, in merito alla polemica sollevata dal
capogruppo della Lega sul progetto per la
nuova biblioteca. «Non sarà solo una nuova
biblioteca, ma avrà una serie di altre funzioni
molto utili ed attese dai cittadini. Forse non
quelli che rappresenta Cattaneo, ma ce ne
sono altri che hanno dimostrato grande
interesse».
Cosa risponde a chi dice che potevate
usare quei soldi per sistemare le case
comunali di via Repubblica?
«Le case di via Repubblica sono importanti e
dobbiamo trovare il modo di adeguarle, ma lo
faremo comunque».
Per quanto riguarda, invece, la posizione
che, secondo il capogruppo della Lega
sarebbe decentrata?
«La collocazione è periferica per lui, per noi è
strategica, come abbiamo già detto molte
volte.
Consentirà un' importante sinergia per
rilanciare due beni pubblici fondamentali, come il centro sportivo comunale Davide Ancilotto e la
biblioteca stessa, ottimizzando gli investimenti pubblici. Inoltre ­ conclude l' assessore Ioli ­ è distante
solo poche centinaia di metri rispetto a quella attuale, ma è inserita in un parco, un valore aggiunto per
molti di quelli che si sono espressi nella consultazione, ed anche per noi.
Una cosa, questa che sarebbe stata impossibile da ottenere al centro commerciale Giada».
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CRONACA I «rifiuti» si trovano vicini alla forgeria Vienna.
Discarica di moto a cielo aperto
ARESE (mly) Ritrovata, nei giorni scorsi, una
discarica di parti di auto, moto e scarti di
carrozzeria, a cielo aperto. I «rifiuti» in stato di
abbandono si trovano vicino alla forgeria
Vienna, nei campi sul confine tra i comuni di
Rho ed Arese, in prossimità delle nuove piste
ciclabili. Il fatto è già stato segnalato alle forze
dell' ordine che provvederanno a rimuovere i
pezzi di moto.
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LUTTO E' morto a 65 anni, dopo una malattia, lascia l' amata moglie Clara e le due figlie:
Claudia e Marisa.
Addio a Fernando Ferrara, chiamato il
«viceparroco», una vita dedicata agli altri
L' uomo era attivo nel sociale: molti anni come volontario in Misericordia, nella
compagnia teatrale e attivo in parrocchia.
ARESE (mly) «Ciao Fernando, ho voluto
prendere la parola, oggi, per salutarti e
ringraziarti per il lavoro svolto all' interno della
comunità». Così inizia il discorso in ricordo di
Fernando Ferrara, fatto dall' amico Roberto
Monti, sacrestano di SS.
Pietro e Paolo. Fernando, nato il 10 luglio
1949, ad Arese dal 1989, ha dedicato una vita
intera al servizio della comunità aresina,
coinvolto in numerosi impegni, sia nella
società civile che religiosa. «Hai sempre svolto
il tuo impegno con dedizione e devozione. Hai
dato tutto quello che potevi per la chiesa di
Mac.
Certo, visto il tuo caratterino, come il mio d'
altronde, non sono mancate le discussioni
sulla liturgia; ma ho imparato molto da te, caro
"viceparroco", come ti chiamavamo tutti. Spero
che, anche da lassù, tu possa continuare a
suggerirmi». Oltre che la parrocchia, Fernando
era stato impegnato in politica, nell' area dell'
ex Udc; ma non era durata molto, poichè quel
mondo contrastava con i suoi principi. E poi l'
impegno con la Compagnia teatrale aresina.
Qui aveva incontrato Gino Perferi, con il quale
era nata un' amicizia lunga una vita.
«Non abbiamo messo un animatore, durante
la funzione funebre, perchè sapevamo che ci
saresti già stato tu» ­ commenta Perferi ­ Oggi mi unisco al dolore della moglia Clara e delle figlie,
Marisa e Claudia. Ci conoscevamo da oltre 35 anni; sei stato un amico e un compagno, per me. Hai
sempre dato tutto agli altri; mettevi, ed allo stesso tempo esigevi, il massimo impegno. Eri presente
ogni volta che qualcuno aveva bisogno, in tutti i settori del sociale. Non parlavi mai delle tue pene;
pensavi fosse una perdita di tempo preoccuparsi per te. Sei stato un ottimo compagno di viaggio, un
punto di riferimento. E' stato un onore lavorare conte. Due cose ricordo in particolare: la prima è quando
sei stato ricoverato a Garbagnate, per la tua seconda operazione; era l' inizio della Settimana Sanata, e
la tua unica preoccupazione era per i sacerdoti di Mac. Come avrebbero fatto con i loro impegni, senza
di te? E mi hai pregato di dare la mia disponibilità. Il secondo ricordo, invece, risale a qualche giorno fa,
all' ospedale di Rho.
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Continua ­­>
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Ero venuto a trovarti, e mi hai ripetuto più volte, che eri con tento di essere stato ricoverato, perchè
sentivi la necessità di stare in ospedale, per superare la crisi il prima possibile. Non riuscirò a essere
perfetto come te, ma dammi un consiglio, per indicarmi la strada giusta». Un ricordo commosso anche
dai chierichetti e dalla piccola Gloria. «Era la sua figlioccia ­ ci racconta la moglie Clara ­ la mamma
della bambina era una ragazza madre, ed era sola quand' è arrivata ad Arese. Fernando si è prodigato
subito per aiutarla; si è fatto in quattro per lei; la considerava come una fi glia. Anche quando è stata
battezzata, lui è stato il suo padrino, nonostante la cerimonia si svolgesse in Umbria, e lui non fosse
presente fisicamente». Ma l' impegno nel sociale di Fernando non finisce qui. E' stato volontario per
anni nella Misericordia di Arese e cantava nel coro di Mac, la Cappella musicale Attilio Giordani. «Era
un marito impegnativo ­ continua la moglie Clara ­ voleva essere sempre presente e aiutare tutti; io,
però, sono molto indipendente e, questo, forse, lo metteva un po' in crisi. Così, una volta cresciute
anche le figlie, ha aumentato l' impegno nella comunità. Abbiamo passato insieme una vita, l' 8 luglio
avremme fatto 41 anni di matrimonio. Anche come pa pà era attentissimo, senza essere prevaricatore.
Era rispettoso dei desideri delle figlie, piuttosto soffriva in silenzio. Negli ultimi tempi, poi, era anche un
nonno al 100 per cento, specialmente con la nipotina più piccola, che ha solo 3 anni».
Elisa Moro.
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VIA MONVISO/RESEGONE Il guasto lunedì 29 giugno.
Strade al buio per qualche ora
ARESE (mly) Strade al buoi per qualche ora.
Lunedì 29 giugno, dalle ore 5:30 del mattino, le
abitazioni comprese tra via Monviso e viale
Monte Resegone sono rimaste senza energia
elettrica per un guasto sulla linea enel. Diverse
le segnalazioni dei cittadini, arrivate anche agli
uomini della Polizia Locale. Dopo poche ore,
però, verso mezzogiorno, il guasto è stato
ripristinato.
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Nuova biblioteca, parla Cattaneo: «Progetto
sovradimensionato e posizione decentrata»
ARESE (mly) Tempo di vacanze e di mare,
ma anche tempo di maturità e di studio. Quale
posto migliore per concentrarsi sui libri della
biblioteca? Specialmente se una nuova,
maestosa, con un grande progetto che
comprende anche un centro civico? Non tutti,
però, la pensano così. «Visti i tempi che
corrono, mi sembra fuori luogo un progetto del
genere» afferma Sergio Cattaneo, capogruppo
della Lega Nord.
«E' vero che la Giunta può utilizzare i soldi che
sono arrivati dall' Accordo di programma ex
Alfa Romeo. Però, poi, quali saranno i costi di
manutenzione futuri? Nella presentazione del
bilancio preventivo non c' è nessuna voce o
specifica particolare. E' un progetto
sovradimensionato per la città di Arese, che
comporta una spesa eccessiva. Non sapevano
nemmeno le spese precise per gli arredi; mi
pare si parlasse di 700/800mila euro. Inoltre
non mancano gli svantaggi: prima di tutto la
nuova biblioteca sorgerebbe in una posizione
completamente decentrata, rispetto alla città.
Sarebbe, poi, controproducente per i negozi
del centro commer ciale Giada, che avrebbero
una perdita di passaggio.
Inoltre ci sarebbe il problema del parcheggio il
sabato mattina, giorno di mercato e di maggior
affluenza in biblioteca. Come pensano di risolvere la cosa?». La biblioteca sarebbe, però, qualcosa in
più nei progetti della giunta. Un vero e proprio centro civico; «sì, infatti tra le varie strutture, è previsto
anche un bar; ma non ce ne sono già due al centro sportivo? Perchè, invece, non hanno pensato di
potenziare le postazioni internet? Il progetto ne prevede solo 8; e poi la stessa struttura, prevista tutta in
vetri. Immaginate i costi di pulizia. Sarebbe bastato risistemare la biblioteca attuale, senza bisogno di
fare un mega progetto. Se facessero un sondaggio tra i cittadini, scommetto che la maggior parte
sarebbe contraria. Perchè, invece ­ conclude Cattaneo non hanno usato quei soldi per sistemare le case
di proprietà del Comune in via Repubblica, che sono allo sfascio?».
Elisa Moro IL PROGETTO La nuova biblioteca sorgerà all' interno del centro comunale e sarà un vero e
proprio centro civico.
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LAVORI DI VIABILITÀ L' assessore Enrico Ioli risponde così alle accuse fatte dal comitato
Passaparola in merito al progetto:
«Mai detto che non avremmo abbattuto quelle
piante»
ARESE (mly) «Passaparola sbaglia». Così
inizia l' assessore Enrico Ioli che replica all'
ennesima polemica sollevata dal comitato,
dopo che è stato tagliato l' olmo secolare all' in
crocio tra viale Resegone e via Matteotti. «Nel
progetto esecutivo degli interventi sul sistema
viario, che è pubblicato sul sito internet del
Comune, è possibile visionare anche la
relazione paesaggistica. Qui, a pagina 9, c' è il
riepilogo degli interventi previsti sulle piante:
riporto testualmente: "Con l' attuazione del
progetto verranno complessivamente messe a
dimora 137 nuove piante, 7 saranno
trapiantate, 20 verranno abbattute e non
ripristinate, in totale si evidenzia, pertanto, un
incremento del patrimonio arboreo di 117
unità". Nel secondo comunicato stampa di
aggiornamento sui lavori, inoltre, avevo scritto
che dei 7 grandi trapianti, due non saranno
eseguiti, ma le piante sono state tagliate (un
olmo in viale Resegone, davanti alla caserma
dei carabinieri e un altro, tagliato giovedì
scorso, all' incrocio tra via Matteotti e viale
Resegone). Questi due olmi, però ­ continua l'
assessore Ioli ­ saranno compensati con nuovi
alberi di valore equivalente (3 tigli già piantati
in viale Resegone e 3 alberi ancora da mettere
a dimora). Gli altri cinque grandi trapianti non
saranno più necessari grazie una modifica del tracciato di due rotatorie (quella tra viale Sempione e
Paradiso e quella tra viale Sempione e Nuvolari). Le 20 piante, che il progetto prevede dall' inizio di
abbattere, restano da abbattere; mai detto che non le avremmo più tolte. Il saldo finale, quindi conclude
Ioli ­ sarà di 123 nuovi alberi a lavori ultimati».
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Il Comitato protesta contro l' abbattimento dell' olmo secolare all' incrocio dell' Aresport.
Passaparola sul piano di Viabilità: «Tagliato un altro
albero; ecco le ennesime promesse smentite di Ioli»
ARESE ( m l y ) « E d a n c h e p e r l ' i n c r o c i o
semaforico di via Matteotti e Resegone la
giunta Palestra ha dimostrato che l' annunciato
trapianto degli alberi era solo l' ennesima
presa in giro di tutti gli aresini». Questa la
nuova polemica del comitato Passaparola, sui
lavori per la nuova viabilità. «Un annuncio
funzionale a quietare gli animi degli aresini,
convincere i loro stessi sostenitori e
contrastare in qualche modo la dilagante
campagna di informazione di Passaparola
che, con le sue oltre 4mila firme, auditorium
pieni, manifestazioni in piazza, bandiere "I love
Arese" appese su centinaia di case, aveva
smascherato tutte le assurdità di un progetto
non fatto per Arese. Le bugie, come noto,
hanno le gambe corte e le verità si stanno
sfortunatamente trasformano in realtà
incontrovertibili. Nei giorni scorsi ­ prosegue
Passaprola ­ sotto agli occhi increduli di molti
cittadini, il Sindaco ed il suo assessore all'
ambiente Ioli hanno fatto abbattere un altro
olmo secolare che, proprio secondo le loro
promesse, doveva essere trapiantato. Per ora,
a pagare il prezzo maggiore dell' inaffidabilità
di chi ci amministra sono stati dei meravigliosi
alberi secolari. Ben presto, quando toglieranno
tutti i semafori, compreso quello pedonale del
centro sportivo e quelli dell' incrocio del bar apollo, toccherà ai cittadini di Arese».
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Comune di Arese
Musica, cibo, giochi, fuochi d' artificio: piazza e
centro pieni per la Patronale
ARESE (m' y) Grandissima partecipazione a
tutte le serate della Festa Patronale di SS.
Pietro e Paolo. «Aiutati molto anche dal tempo
stupendo ­ ci racconta il presidente della Pro
Loco Marco Sozzi già domenica 21 al concerto
dell' associazione VoxAurae la piazza della
chiesa era piena». Nella prima parte del
concerto il Vox Aurae wind ensemble, diretto
da Luca Pasqua, ha eseguito alcuni estratti dai
Carmina Burana di Carl Orff e, a seguire,
insieme al Coro Enjoy diretto da Raffaele
Cifani hanno interpretato, con la
partecipazione della soprano Cristina Di
Mauro, la Sinfonia n. 4 di Johan A.
De Meij. Nella seconda parte del concerto,
invece, il Coro Enjoy ha proposto il proprio
repertorio rinascimentale profano e vocal pop
a cappella, accompagnato dalla vocal
percussion di Matteo Giammó. «Sabato 27
forse un po' più di gente rispetto a domenica
28, e poi la serata del 29 è ormai una
tradizione consolidata, che vede sempre il
centro storico e la piazza pieni di persone,
attirate dai fuochi ma anche dal salto dell' oca
e il pozzo dei desideri, giochi sempre molto
richiesti e apprezzati, che sono sempre stati
parte della festa patronale. Un bilancio molto
positivo ­ conclude Sozzi ­ anche per il fatto
che i volontari della ProLoco, nuovi e vecchi, che hanno dato una mano alla realizzazione, si sono
divertiti nell' aiutare, nonostante le sfacchinate e il caldo. Questo significa che lo stiamo facendo con lo
spirito giusto, quello che deve contraddistinguere una associazione come la ProLoco».
Elisa Moro.
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Settegiorni
Comune di Arese
Morsicato da un rettile: è una vipera?
Dopo la sospetta vipera trovata, settimane fa,
al cimitero, giovedì 2 un giovane di 30 anni di
Arese è stato morso da un rettile mentre era
nei prati tra via 1° maggio e Castellazzo (poco
distante dal primo ritrovamento).
L' uomo ha visto il rettile, l' ha preso e in uno
scatto è stato morso alla mano. Chiamato il
118, il malcapitato è andato al pronto soccorso
di Garbagnate e il rettile è stato consegnato
alla autorità sanitarie per le analisi del caso. Si
sospetta trattarsi di una vipera dato che il
morso presenta i caratteristici due buchi dei
denti.
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Settegiorni
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OPERE INCOMPIUTE Mancano pochi metri al' incrocio ma la strada da più di tre anni non
viene portata a termine.
Via Leonardo Da Vinci: una strada chiamata
desiderio
GARBAGNATE MILANESE (daf) Mancano
pochi metri all' incrocio ma la strada da più di
tre anni non viene portata a termine. Da tempo
a S Maria Rossa si aspetta il collegamento tra
la zona della chiesa Idlefonso Schuster con il
v i a l e Alfa Romeo d i Arese attraverso l'
attivazione di una strada già costruita che però
è interrotta da una trentina di metri di prato. E'
la via Leo nardo Da Vinci che parte dall'
incrocio con via Don Mazzo lari e arriva a due
passi dal via lone. L' attesa cominciò quando
in quello che era un immenso prato c' era solo
una palazzina in fase di costruzione. Dopo tre
anni sono state costruite altre residenze in
gran parte abitate ma la gente si chiede: «per
quale motivo dobbiamo fare il giro dell' oca
per andare sul via le Alfa Romeo quando
potremmo uscire subito? L' isolamento del
quartierino la sera ha attirato ladri, hanno già
rubato una intera centralina di smistamento
dell' elettricità e vari cavi e accessori» L'
assessore ai lavori pubblici Gianfranco
Picerno disse mesi fa che era da firmare un
accordo con il comune di Arese. O g g i i l
geometra Sergio Milani del comune di Arese
dice «manca il protocollo di intesa con il
comune di Garbagnate da parte nostra c' è
massima disponibilità a farlo». Ma non è l'
unico intoppo. Quel pezzo di prato tra via Da Vinci e il confine con Arese è privato e bisogna prima
procedere all' esproprio e la gente dice: «Per quanto tempo ancora vedremo quel moncone di stra.
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