Legge sull`eguaglianza in Francia

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Legge sull`eguaglianza in Francia
LEGGE SULL’UGUAGLIANZA IN FRANCIA
Due fasi cronologiche:
Preambolo della Costituzione della V° Repubblica: « la legge riconosce
alla donna, in ogni campo, diritti uguali a quelli dell’uomo »
 Fase diagnostica e di elaborazione degli obiettivi miranti
all’uguaglianza professionale tra uomini e donne (dal 1972 al 2001)
 Fase di impulso / coercitiva nell’attuazione di questo principio (dal
2006 al 2014)
La legge sulla parità nei Consigli di Amministrazione è la penultima
tappa – ad oggi – della fase di impulso / coercitiva
Legge del 27 gennaio 2011 relativa a un’equilibrata
rappresentanza di donne e uomini nei Consigli di
Amministrazione e Consigli di Sorveglianza (Legge CopéZimmerman)
Obbligo per tutte le società quotate e le società non quotate con oltre
500 dipendenti e volume d’affari di oltre € 50 milioni di riservare almeno
il 40% dei posti in CDA a ciascun sesso entro il termine di 6 anni.
Obiettivo intermedio del 20 % entro tre anni per le società quotate.
 In caso di mancato rispetto della percentuale, le nomine
sono nulle e vengono sospesi i pagamenti dei gettoni di
presenza agli amministratori,
 Il pagamento dei compensi agli amministratori è sospeso e deve
esserne data indicazione nella Relazione sulla gestione; i pagamenti
possono essere riattivati non appena la composizione del
Consiglio diventa conforme a quanto previsto dalla legge.
Risultati della Relazione 2013
del Ministero per le pari opportunità
A gennaio 2014, le imprese interessate (società per azioni con > 500
dipendenti e totale attivo o volume di affari > 50 milioni) sono tenute al
rispetto della quota minima del 20% di donne, che diventerà il 40 % entro
il 2017.
Per le società quotate la soglia intermedia del 20% è richiesta entro il 2015.
Il tasso di donne tra i dirigenti d’impresa arriva al 18,1 % nel 2011.
Questa proporzione varia in base al settore d’attività (cfr tabella seguente).
Diminuisce all’aumentare della taglia e del volume d’affari.
Percentuale di dirigenti donne nelle società.
Per sesso e settore di attività – Anno 2011
TUTTI I SETTORI
SETTORE EDILE
COMMERCIO
INDUSTRIA
SERVIZI PRINCIPALMENTE
COMMERCIALI
Fonte: Insee, DADS. Ambito: escluso il settore agricolo, i servizi domestici e le attività extraterritoriali
Nel 2013, la convenzione firmata da 28 grandi gruppi
con il Ministero per le pari opportunità, li impegna a:
 alla femminilizzazione delle posizioni dirigenziali
 all’accompagnamento delle loro microimprese e PMI (piccole e medie
imprese) fornitori e subfornitori in matiera di parità professionale.
Una graduatoria che classifica le imprese del SBF 120 (indice di borsa francese di
riferimento che raggruppa 120 imprese) in base allo spazio che danno alle donne
nei loro organi dirigenti (consigli di amministrazione, comitati esecutivi e di
direzione) è stato pubblicato nell’ottobre 2013, e sarà ormai pubblicato ogni
anno.
Percentuale di donne nei consigli di amministrazione e nei consigli di sorveglianza delle
società quotate in borsa in base alla funzione – Anno 2013
Funzioni esecutive
Funzioni non esecutive
Totale
Funzioni esecutive
Funzioni non esecutive
Totale
Fonte: Commissione Europea, aprile 2013. Ambito: 35 società francesi quotate in borsa nel 2013
Legge n° 2014-873 del 4 agosto 2014 per la piena
uguaglianza tra donne e uomini
La legge per la piena uguaglianza tra donne e uomini del 4 agosto
2014 introduce in tutti i campi della vita sociale il principio di pari
accesso a:
 Organi consultivi presso lo Stato e gli enti locali
 Organi di governo delle federazioni sportive, enti nazionali a
rilevanza sociale
 Organi consolari, ordini professionali
 Organismi di governo a tutti i livelli della Pubblica
Amministrazione.
Legge del 4 agosto 2014 per la piena uguaglianza tra donne e uomini: le misure
LE MISURE ESSENZIALI DELLA LEGGE SULLA
PIENA UGUAGLIANZA TRA DONNE E UOMINI
NUOVI MEZZI PER OTTENERE L’UGUAGLIANZA PROFESSIONALE
Riforma del congedo parentale per
far crescere il tasso di occupazione
femminile e favorire la condivisione
delle responsabilità tra genitori
Divieto di accesso ai mercati e alla
concessione di servizi pubblici per
le imprese che non rispettano la
legge sulle pari opportunità
Maggiori sanzioni ai
licenziamenti discriminatori
o legati a molestie
PORRE LE BASI PER UNA GARANZIA PUBBLICA A SOSTEGNO DEI
MANCATI PAGAMENTI DEGLI ASSEGNI DI MANTENIMENTO
Garanzia pubblica rilasciata per 18
mesi in 20 Province (prima della
generalizzazione nel 2016)
Dal primo mese di mancato pagamento il
CAF(Caisse d’allocations familiales) eroga
un assegno sostitutivo
L’obbligo di pagare con
bonifico gli alimenti permette di
evitare ritardi e dimenticanze
VIOLENZE ALLE DONNE
PROTEGGERE LE VITTIME, PREVENIRE LE RECIDIVE
Introduzione generalizzata del
«telefono d’emergenza» a protezione
delle donne in grave pericolo vittime di
violenze coniugali o stupri
L’allontanamento del coniuge
violento dal domicilio coniugale
diventa la regola
Corsi di responsabilizzazione,
specificamente destinati agli autori di
violenze per prevenire recidive
RIDURRE GLI STEREOTIPI SESSISTI
Maggiori competenze del CSA (Consiglio
Superiore del servizio audiovisivo) in
materia di vigilanza sull’immagine della
donna trasmessa dai media
Protezione delle giovani
ragazze dai danni della
sessualità precoce
Protezione contro le derive
sessiste e l’omofobia su
internet
DIFFONDERE L’UGUAGLIANZA IN TUTTI GLI AMBITI DELLA SOCIETA’
Sanzioni doppie nei confronti dei
partiti politici che non rispettano
la parità alle elezioni legislative
Accelerazione ed ampliamento
dell’obbligo di avere almeno il 40% di
donne nei consiglio di amministrazione
delle grandi imprese
Diffondere la parità nei vari ambiti
della società (comitati consultivi,
ordini professionali, federazioni
sportive, camere consolari)