Arte Marziale - Didattica - Pratica e Teoria
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Arte Marziale - Didattica - Pratica e Teoria
Didattica Arte Marziale – Pratica e Teoria Sintetica Stato Nero Passi: Tartaruga Nera- Tigre Bianca Huodong Guanjiee: serve per scaldare e sciogliere le articolazioni, favorendo la circolarità e la fluidità di Qi, Sangue e Liquidi corporei, con movimenti accordati al respiro, al rilassamento e alla concentrazione. La qualità e la quantità delle ripetizioni determinano l’intensità dell’esercizio. Rientra nelle pratiche di lunga vita dette “Yangsheng”- letteralmente “Nutrire la Vita”. Si parte dal basso verso l’alto avendo funzione di ricarica energetica, mentre generalmente partire dall’alto verso il basso serve per scaricare e rilassare. Esercizi correlati: esercizi che donano elasticità alla colonna e al corpo, resistenza e fluidità, semplici e non troppo impegnativi. Laqi Guanqi: esercizio di armonizzazione e ricarica energetica ai tre Dan Tien, usato anche per autoterapia e per fare terapie energetiche, con respirazione naturale e poi con la respirazione conforme ai tre Dan Tien. Hunyuanzhuang: tecnica di meditazione sui tre Dan Tien, che armonizza, ricarica, nutre , coltiva, raffina, trasforma, le energie corrispondenti, con un iter tecnico di raffinazione verso l’alto secondo le prescrizioni di alchimia interiore. Lavoro completo sui flussi energetici. Siu Nim Tau: Forma di Wing Chun che serve per armonia e ricarica mentre si imparano i movimenti base e i principi base: ogni aspetto è una sintesi che occorre svolgere, essendo tutto concentrato e semplice. Le tecniche sono quelle “archetipali” così come le posizioni. Muove anche l’energia della Fortuna. Estrazione: esercizio iniziale che tende a simulare la realtà del combattimento e lavorare non sull’immaginario, donando l’idea pratica e tangibilmente reale del combattimento; serve per iniziare a percepire e sentire le forze che si liberano e con le quali si viene a contatto per applicare i principi del movimento delle forze e sentire il proprio stato interiore nel combattimento. Posizioni: servono per: l’allineamento dei Tre Dan Tien, il corretto uso del corpo, il lavorare sull’essere stabili, sciolti e fluidi unendo Yin e Yang, la resistenza e sono propedeutici per il movimento in combattimento; le braccia vengono posizionate per fare un lavoro completo in varie posizioni, muovendosi o restando sul punto. Passi: servono per colpire in movimento e contemporaneamente essere un bersaglio in movimento; servono per mantenere la stabilità mentre si è mobili, sono l’origine dei calci, i quali sono trasformazioni tattiche dei passi per colpire e squilibrare. Giro: esercizio ove imparo a girare con i vari “cancelli” della colonna, usando due tipi di giro che hanno la differenza nella parte delle gambe sulla distribuzione del peso e sul principio del cedere e dell’avvitarsi ancora di più per essere stabili; il cedere vuol dire sia girare/togliersi senza contatto e sia girare perché si viene fatti girare dalla forza con la quale si entra fisicamente a contatto. San Sik: chiamati anche “San Sao” o “Forme Separate”: semplici combinazioni di tecniche che si possono fare in vari modi, sia per numero che per sequenze. Serve per iniziare a prendere confidenza coi movimenti tecnici, per avere strumenti pratici e disponibili nel combattimento, per rendere le tecniche naturali ed adattate liberamente e intuitivamente nel combattimento reale, superando schemi fisici, emotivi e mentali. Ottimo ponte pratico e di riferimento per i principi. Nei San Sik si impara a creare traiettorie dirette, circolari, ellissoidali e spirali, aventi la componente tridimensionale data dal mantenere la direzione energetica verso il bersaglio. Le tecniche sono quelle della Siu NIm Tau. Difesa personale : conoscenza delle modalità con le quali soprattutto operatori della sicurezza e militari hanno adattato tecniche e conoscenze marziali funzionalmente al loro tipo di impiego lavorativo. Conoscenza dell’adattamento per i civili. Sintesi pratica occidentale, poco raffinata ma funzionale: 1. Sigla Inglese delle 4 d : dialogo, distrazione, inganno, atteggiamento disarmante. Modalità tattica. 2. Sigla Inglese delle 4c: cover, coil, clean, contact ( copri, defilati, pulisci, colpisci). Modalità operativa. 3. Sigla Inglese S.w.a.m.p.: stay relax – weapon first – acceleration – move in direction – plounge ( sii rilassato, l’arma per prima, accelerazione, muoversi in direzione, abbattere). Modalità tecnica. Elementi : Essere aria: essere come l’aria fa si che si diventi quell’elemento e che ci si muova secondo le sue caratteristiche proprie, applicando i principi energetici ( assorbimento – circolazione – emissione) in quella modalità. Si fa l’occhio ove colpire e si sviluppa l’intuito della conoscenza silenziosa sul dove colpire, dato in unione col percepire e col sentire. Elementi: Essere terra: essere come la terra fa si che si diventi quell’elemento e che ci si muova secondo le sue caratteristiche proprie, applicando i principi energetici ( assorbimento – circolazione – emissione) in quella modalità. Si fa l’occhio ove colpire e si sviluppa l’intuito della conoscenza silenziosa sul dove colpire, dato in unione col percepire e col sentire. Combattimento simulato propedeutico, applicazioni libere, combattimento libero: il combattimento simulato propedeutico è la porta d’entrata per il combattimento, dove si comincia a seguire uno schema per rendersi conto in sicurezza di cosa è combattere, prendendo coscienza di aspetti emotivi e mentali, insieme a quelli tecnici operativi; vi è un certo aiuto ed è un ponte col combattimento reale, essendovi comunque all’interno una fase di studio cooperativo e collaborativo; gli attacchi sono reali e le risposte sono le tecniche predefinite; le applicazioni libere sono esercizi ove si testano le capacità di combattimento: pur rientrando in uno schema variabile i colpi sono reali e più intensi , nell’azione non c’è studio; la collaborazione e la cooperazione stanno nel combattere per neutralizzare: le tecniche cominciano a manifestarsi spontaneamente, applicando in modo più raffinato i principi energetici e delle forze; il combattimento libero è il combattere in modo vero ma modulato, con bassa intensità fino ad arrivare progressivamente alla più alta intensità possibile. Non vi sono schemi, si tende a neutralizzare, si testano tutte le abilità in unione con l’intuito e l’adattamento. Esercizio col bastone: è un esercizio realistico e fondamentale. Crea per forza movimento continuo tattico, essendo così fondamentale per muoversi camminando; ottimo e funzionale per togliere la paura, trovare l’equilibrio emotivo e la determinazione, rimanere attenti e presenti mentre l’essere sotto colpi e in azione diventa naturale, favorisce il rallentamento del tempo interno, fa diventare rapidi e veloci, fa muovere le gambe, fa muovere il corpo facendolo adattare, fa imparare a risparmiare energia mentre ci si muove, sviluppa coordinazione e ottimizzazione dei movimenti. Dona calma e colpo d’occhio, sviluppa la percezione ed il sentire, nonché l’intuito senza appoggio di percezione a livello fisico, emotivo e mentale. Da l’idea della realtà con armi contundenti di ogni tipo. Shifu Fabio Rossetti