Tanto rumore per nulla? Sviluppi recenti nella politica della

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Tanto rumore per nulla? Sviluppi recenti nella politica della
Tanto rumore per nulla?
Sviluppi recenti nella politica della
concorrenza UE e nel controllo degli aiuti di
stato
EoRPA Paper 06/4
Fiona Wishlade
Questa relazione è stata preparata per il ventisettesimo incontro del Consorzio per
la ricerca della politica regionale EoRPA, tenutosi a Ross Priory, Loch Lomondside
dall’8 al 10 Ottobre 2006. Da non citare senza permesso.
European Policies Research Centre
University of Strathclyde
40 George Street
Glasgow G1 1QE
United Kingdom
Tel: +44-141-548-3932
Fax: +44-141-548-4898
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Sviluppi recenti nella politica della concorrenza UE e nel controllo degli aiuti di stato
Prefazione
Questa relazione fornisce una visione d’insieme ed una valutazione del controllo della
politica della concorrenza UE sugli aiuti di stato a finalità regionale. Essa è stata
predisposta dallo European Policies Research Centre (EPRC) sotto l’egida di EoRPA
(European Regional Policy Research Consortium), un gruppo di autorità governative
nazionali di vari paesi europei. Il Consorzio finanzia l’EPRC affinché svolga un monitoraggio
periodico e l’analisi comparata delle politiche regionali dei Paesi europei e delle loro
interrelazioni con le politiche UE di coesione e concorrenza. Attualmente, i membri di
EoRPA includono i seguenti partner:
Austria
• Bundeskanzleramt (Cancelleria federale), Vienna
Finlandia
• Sisäasiainministeriö (Ministero degli Interni), Helsinki
Francia
• Délégation interministérielle à l'aménagement et à la compétitivité des territoires
(DIACT), Delegazione interministeriale per la gestione e la competitività dei
territory, Parigi
Germania
• Bundesministerium für Wirtschaft und Arbeit (Ministero federale dell’Economia e
del Lavoro), Berlino
• Ministerium für Wirtschaft, Technologie und Arbeit, Freistaat Thüringen, Erfurt
(Ministero dell’Economia, della Tecnologia e del Lavoro dello stato di Thüringen)
Italia
•
Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e
Coesione, Roma
Paesi Bassi
• Ministerie van Economische Zaken (Ministero degli Affari Economici), The Hague
Norvegia
• Kommunal-Og Regionaldepartementet (Ministero del Governo Locale e dello
Sviluppo Regionale), Oslo
Polonia
• Ministerstwo Rozwojce Regionalnego (Ministero dello Sviluppo Regionale), Varsavia
Svezia
• Näringsdepartementet (Ministero dell’Industria, del Lavoro e delle Comunicazioni),
Stoccolma
Regno Unito
• Department of Trade and Industry (Dipartimento per il Commercio e l’Industria),
Londra
• Scottish Executive, Enterprise, Transport & Lifelong Learning Department
(Esecutivo Scozzese, Dipartimento per l’Impresa, i Trasporti e l’Apprendimento
Continuo), Glasgow
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Sviluppi recenti nella politica della concorrenza UE e nel controllo degli aiuti di stato
Sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno partecipato alla ricerca. Lo European
Policies Research Centre, inoltre, riconosce con gratitudine il sostegno finanziario fornito
dai membri del Consorzio EoRPA.
Nota informativa
Si noti che il contenuto e le conclusioni di questa relazione non rappresentano
necessariamente le opinioni dei singoli membri del Consorzio EoRPA.
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Sviluppi recenti nella politica della concorrenza
UE e nel controllo degli aiuti di stato
SINTESI
Alla fine del 2005 la Commissione europea ha adottato i nuovi Orientamenti sugli aiuti di
stato a finalità regionale per il periodo 2007-13. Ciò fa seguito a vari anni di intenso
dibattito su numerose questioni come l’impatto dell’allargamento, la riforma delle politica
di coesione UE, l’agenda di Lisbona e l’Action Plan della Commissione sugli aiuti di stato. I
nuovi Orientamenti sono il punto d’inizio per la ridefinizione delle carte nazionali degli
aiuti regionali per il periodo 2007-13.
Questa relazione inizia con l’enunciazione dei principi chiave dei nuovi Orientamenti che
sono: una riduzione della copertura complessiva delle aree assistite, l’utilizzo di dati UE25
(invece che UE15) per la determinazione della copertura delle aree ‘a’, delle condizioni
speciali per le aree che perderanno nel prossimo periodo lo status di aree ‘a’, una maggiore
flessibilità nella selezione delle aree ‘c’ e delle intensità di aiuto più basse in tutte le aree.
Vi sono anche delle nuove disposizioni per i c.d. ‘aiuti alle imprese’.
La seconda parte della relazione fornisce una rassegna dettagliata ed una valutazione delle
disposizioni dei nuovi Orientamenti sulla designazione delle aree. La copertura delle aree
‘a’, come in passato, è determinata a livello UE identificando come aree eleggibili quelle
con un PIL (PPA) pro capite inferiore al 75 percento della media UE; le area ad ‘effetto
statistico’ (quelle che avrebbero avuto lo status ‘a’ se non ci fosse stato l’impatto
dell’allargamento sulla media del PIL) sono anche considerate aree ‘a’ per un periodo di
transizione. Le aree che avevano lo status ‘a’ in precedenza e che ora sono al di sopra della
soglia di effetto statistico e le aree con bassa densità di popolazione, se presentate dagli
Stati membri, saranno accettate dalla Commissione come aree ‘c’. Inoltre, ogni Stato
membro che non sia interamente coperto dalle aree ‘a’ o da aree aventi in precedenza lo
status ‘a’, ha una quota di popolazione per le aree ‘c’. In generale, le aree proposte dagli
Stati membri devono avere un PIL pro capite inferiore alla media UE o un tasso di
disoccupazione superiore della media nazionale di 15 punti percentuali, e devono
rispondere a dei criteri di popolazione minima.
La terza parte della relazione pone in rassegna il progresso realizzato ad oggi nella
predisposizione delle carte degli aiuti e nella loro approvazione da parte della Commissione
europea. Ad inizio autunno, la Commissione aveva approvato un primo gruppo di 7 carte.
Tuttavia, in molti paesi le carte erano ancora oggetto di discussione interna o di
negoziazione con la Commissione, il che rende l’elaborazione di conclusioni comparate
premature.
Nella quarta parte delle relazione vengono considerati una serie di sviluppi legati alle nuove
carte. In particolare, la Commissione sta perfezionando un regolamento per esenzioni in
blocco sugli aiuti regionali che dovrebbe ovviare alla necessità di notificare la maggior
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parte dei regimi di aiuto che rispondono ai criteri specificati nei nuovi Orientamenti per gli
aiuti di stato regionali. Inoltre, la Corte di Giustizia europea ha recentemente legiferato
che le esenzioni fiscali offerte dal governo delle Azzorre ammontano ad aiuto di stato, una
decisione che potrà avere delle implicazioni significative per l’autonomia fiscale regionale.
Infine, la Commissione ha portato avanti la propria agenda di riforma attraverso l’Action
Plan sugli aiuti di stato per il periodo 2005-09, adottando varie bozze di linee guida e
continuando le consultazioni ed altre attività.
Il capitolo conclusivo presenta varie considerazioni per la discussione. Primo, suggerisce
che i negoziati delle carte 2007-13 sono stati molto meno controversi di quelli 2000-06 e
che le difficoltà nel raggiungimento dell’accordo sugli Orientamenti possono avere reso più
facile la predisposizione delle carte. Secondo, si ipotizza che sebbene i requisiti per la
designazione delle carte siano più facili per gli Stati membri e meglio rispondenti ad ambiti
decentrati, essi potranno ancora compromettere gli obiettivi di sviluppo regionale. Terzo, si
nota che la Commissione ha con successo limitato la copertura delle aree assistite e
tagliato i massimali di aiuto, ma ci si può domandare se ciò avrà un impatto positivo
sull’effetto degli aiuti regionali. Infine, si avanza l’ipotesi che i controlli più stringenti sugli
aiuti regionali e la maggiore flessibilità nelle misure orizzontali sollevano questioni circa la
relazione tra lo sviluppo regionale e l’agenda di Lisbona, a livello sia europeo che
nazionale.
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