Rapporto annuale 2012 - amnesty :: Rapporto annuale

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Africa Subsahariana
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DUEMILA
Mali
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AFRICA SUBSAHARIANA
MALI
REPUBBLICA DEL MALI
Capo di stato: Amadou Toumani Touré
Capo del governo: Mariam Kaïolama Cissé Sidibé
(subentrata a Modibo Sidibé ad aprile)
Pena di morte: abolizionista de facto
Popolazione: 15,8 milioni
Aspettativa di vita: 51,4 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 191,1‰
Alfabetizzazione adulti: 26,2%
Il Mali si è unito ai paesi vicini in operazioni contro al-Qaeda nel Maghreb islamico (AlQa’ida in the Islamic Maghreb – Aqim). Dei sette ostaggi catturati dal gruppo nel 2010,
tre sono stati rilasciati. Una persona è stata uccisa e altre cinque rapite. La commissione
nazionale sui diritti umani ha raccomandato al governo di abolire la pena capitale. Dieci
persone sono state condannate a morte.
CONTESTO
A maggio, funzionari di quattro paesi subsahariani confinanti, tra cui Niger e Mauritania,
si sono incontrati nella capitale, Bamako, per rafforzare la cooperazione contro Aqim. Mali
e Mauritania hanno condotto operazioni militari congiunte di confine contro una presunta
cellula di Aqim; diverse persone, tra cui soldati mauritani, sono state uccise a giugno.
A ottobre, il Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l’Africa occidentale ha
espresso preoccupazione per la minaccia alla sicurezza rappresentata dal ritorno di combattenti dalla Libia verso il nord del Mali.
A dicembre, l’assemblea nazionale ha adottato una nuova versione del codice di famiglia,
che perpetua la discriminazione contro le donne.
COMMISSIONE NAZIONALE SUI DIRITTI UMANI
A marzo, la commissione nazionale sui diritti umani ha pubblicato il suo primo rapporto
e raccomandato l’adozione del progetto di legge a sostegno dell’abolizione della pena di
morte, approvato dal governo nel 2007. Il rapporto sollecitava il governo a proibire le
mutilazioni genitali femminili, a migliorare le condizioni carcerarie e a intraprendere misure per prevenire tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti.
DECESSI DOPO ESERCITAZIONI MILITARI
A ottobre, cinque ufficiali istruttori sono deceduti presso la scuola militare delle forze
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RAPPORTO 2012
armate del Mali a Koulikoro, dopo una tradizionale prova di resistenza fisica. Tre alti ufficiali militari e diversi istruttori sono stati arrestati. Il ministero della Difesa ha ordinato
un’inchiesta.
ABUSI DA PARTE DI GRUPPI ARMATI
A gennaio, due persone sono rimaste ferite dopo che un membro di Aqim, un cittadino
tunisino, ha fatto esplodere una bottiglia incendiaria davanti all’ambasciata francese a
Bamako.
A gennaio, due cittadini francesi rapiti da Aqim a Niamey, la capitale del Niger, sono
morti durante una fallito tentativo di liberazione, al confine con il Mali.
A febbraio, tre persone rapite in Niger nel settembre 2010 sono state rilasciate dopo il
pagamento di un riscatto. Altre quattro sono rimaste trattenute da Aqim, nel nord del
Mali.
A marzo, Hamma Ould Mohamed Yahya, rapito da Aqim nel 2010, è stato liberato.
A novembre, cinque persone sono state rapite da Aqim e un’altra è stata uccisa. Due
cittadini francesi sono stati prelevati dal loro hotel, a Hombori. Lo stesso mese, cittadini
olandesi, sudafricani e svedesi sono stati rapiti a Timbuctù. Un ostaggio tedesco è stato
ucciso mentre cercava di opporre resistenza.
PENA DI MORTE
Dieci persone sono state condannate a morte. Tra queste, a luglio Miriam Sidibé è stata
condannata per l’omicidio nel 2008 di Mariam Traoré, una delle altre mogli del marito;
e a novembre Bachir Simoun, un cittadino tunisino, è stato condannato per aver provocato un’esplosione davanti all’ambasciata francese, a Bamako. Il 15 dicembre il presidente Touré ha graziato Bachir Simoun, dopo che il presidente tunisino Marzouki aveva
chiesto che fosse rimpatriato.
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