Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale

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AFRICA
SUBSAHARIANA
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DUEMILA
MALI
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RAPPORTO 2011
PROCESSO DI UN EX POLITICO DELL’OPPOSIZIONE
È proseguito presso l’Alta corte di Blantyre l’annoso processo a carico dell’ex presidente
del Malawi, Bakili Muluzi, ma è stato rinviato a causa dei suoi problemi di salute. Era
stato arrestato nel 2005 con accuse di corruzione, ma aveva sostenuto che queste erano
politicamente motivate.
MISSIONE DI AMNESTY INTERNATIONAL
Delegati di Amnesty International hanno visitato il Malawi a giugno.
MALI
REPUBBLICA DEL MALI
Capo di stato: Amadou Toumani Touré
Capo del governo: Modibo Sidibé
Pena di morte: abolizionista de facto
Popolazione: 13,3 milioni
Aspettativa di vita: 49,2 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 193/188‰
Alfabetizzazione adulti: 26,2%
Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Al-Qaeda in the Islamic Maghreb – Aqim) ha catturato
alcuni ostaggi nel nord del Mali. Alcuni sono stati uccisi e altri rilasciati. Non vi sono
stati sviluppi nell’approvazione di una legge per garantire alle donne parità di diritti o
per abolire la pena di morte. Tredici persone sono state condannate alla pena capitale,
ma non ci sono state notizie di esecuzioni.
CONTESTO
Aqim ha intensificato le sue attività in alcuni paesi dell’Africa Subsahariana come il
Mali, durante tutto l’anno. A settembre, quando due civili maliani sono stati uccisi dall’aviazione mauritana che ha bombardato una base di Aqim, la Mauritania ha presentato
le proprie scuse al Mali. A ottobre, il presidente Amadou Toumani Touré ha chiesto ai
paesi sahariani di rafforzare la cooperazione nella lotta contro Aqim.
Il disegno di legge sul codice personale e di famiglia, che garantisce parità di diritti alle
donne e che sollevò controversie nel 2009, è stato nuovamente dibattuto da sottocommissioni dell’assemblea nazionale. A fine anno non si era ancora tenuta la votazione finale.
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AFRICA SUBSAHARIANA
VIOLAZIONI DA PARTE DI GRUPPI ARMATI
Sette ostaggi catturati da Aqim in Mauritania e Niger e trattenuti in Mali sono stati rilasciati nel corso dell’anno.
Aqim ha minacciato di uccidere Pierre Camatte, un ostaggio francese rapito nel novembre 2009, se quattro
prigionieri appartenenti ad al-Qaeda in Mali non fossero stati rilasciati. A febbraio, quasi in contemporanea
al rilascio di Pierre Camatte da parte di Aqim, i quattro prigionieri sono stati liberati: le autorità del Mali
hanno dichiarato che avevano finito di scontare le loro condanne.
Michel Germaneau, un operatore umanitario francese catturato nel nord del Niger ad aprile e portato nel
nord del Mali, è stato ucciso da Aqim a luglio. Pochi giorni prima, l’esercito mauritano aveva lanciato con
l’appoggio francese un tentativo per liberarlo che era fallito.
Ad agosto, due cittadini maliani sono stati rapiti da Aqim a Kidal. Uno di essi, membro delle forze di sicurezza, è stato rilasciato pochi giorni dopo. Sidi Mohamed Ag Chérif, conosciuto come Merzuk, una guida
che lavorava per l’ufficio della dogana, è stato ucciso due giorni dopo il suo rapimento.
A settembre, sette persone tra cui cittadini francesi, togolesi e malgasci che lavoravano per Areva e Satom,
due compagnie francesi, sono stati rapiti ad Arlit, nel nord del Niger e trattenuti da Aqim nel nord del Mali.
Aqim ha in seguito chiesto un grosso riscatto e l’abrogazione di una legge francese (quella che vieta il velo
islamico) per garantirne il rilascio.
PENA DI MORTE
Non ci sono stati progressi verso l’abolizione della pena di morte. Un disegno di legge
per abolirla, proposta dal governo nel 2007, è stata nuovamente respinta dall’assemblea
nazionale. Durante l’anno sono state condannate a morte 13 persone, sebbene non ci
siano state notizie di esecuzioni.
A maggio, due fratelli, Siaka e Kassoum Diallo, sono stati condannati a morte per omicidio dalla corte d’assise di Bamako.
RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL
Mali – Mauritania – Niger: Amnesty International calls for the release of all hostages held
by Al Qa’ida in the Islamic Maghreb (AFR 05/004/2010)
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