Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale
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ACQUISTA ONLINE > AFRICA SUBSAHARIANA 11 DUEMILA MALAWI 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 118 RAPPORTO 2011 state condannate a varie pene detentive. Il processo non ha rispettato gli standard internazionali sul processo equo. Il diritto alla difesa, il diritto a contestare la legalità della detenzione, il diritto a un’udienza equa e il diritto a difendersi da soli o tramite avvocato sono stati negati ad alcuni degli imputati. Il 28 agosto, un tribunale di Antananarivo ha condannato l’ex presidente Marc Ravalomanana e altre otto persone all’ergastolo ai lavori forzati, per il loro presunto coinvolgimento nelle uccisioni illegali del 7 febbraio 2009, ad Antananarivo. Nei confronti di Marc Ravalomanana è stato spiccato un mandato di cattura ed è stato condannato in contumacia. Il processo è stato criticato dai membri dell’ordine degli avvocati malgasci. RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL Madagascar: Urgent need for Justice – human rights violations during the political crisis (AFR35/001/2010) Madagascar: Amnesty International urges release of political prisoners – investigation into excessive use of force against demonstrators and freedom of the media (AFR 35/003/2010) MALAWI REPUBBLICA DEL MALAWI Capo di stato e di governo: Bingu wa Mutharika Pena di morte: abolizionista de facto Popolazione: 15,7 milioni Aspettativa di vita: 54,6 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 125/117‰ Alfabetizzazione adulti: 72,8% Una coppia omosessuale è stata condannata a 14 anni di carcere e poi graziata. Le prigioni sono risultate affollate e prive di strutture adeguate. CONTESTO La situazione dei diritti umani del Malawi è stata esaminata secondo l’Esame periodico universale delle Nazioni Unite, nel cui contesto funzionari hanno dichiarato che era stata istituita una commissione indipendente per i reclami sul comportamento della polizia, al fine di indagarne la brutalità. 118 Rapporto annuale 2011 - Amnesty International 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 119 AFRICA SUBSAHARIANA All’incirca 1,1 milioni di malawaiani avevano bisogno di aiuti alimentari nonostante cinque anni consecutivi di surplus nella produzione di mais. CONDIZIONI CARCERARIE Le prigioni sono risultate sovraffollate: il sistema carcerario, che può accogliere 6000 unità, ospitava all’incirca 13.000 prigionieri. La congestione degli istituti di pena è risultata esacerbata dalla presenza di persone costrette a detenzioni preprocessuali prolungate, che costituivano circa il 20 per cento della popolazione carceraria. Sovraffollamento, scarsa alimentazione, precarie condizioni igieniche e strutture sanitarie inadeguate hanno contribuito alla diffusione di malattie infettive come tubercolosi e morbillo. Molti prigionieri dipendevano dalle famiglie e dagli enti di beneficenza per avere cibo aggiuntivo. Nel carcere di Chichiri a giugno, i reclusi erano tenuti stipati in sovraffollate celle comuni, dotate di scarsa ventilazione e costretti a dormire seduti. Oltre 200 prigionieri dividevano un solo bagno. Un internato, Alex Mkula, era trattenuto da nove anni senza processo: egli è stato in seguito rilasciato su cauzione. L’ala femminile del carcere di Chichiri era altrettanto congestionata. Quattro delle 55 recluse erano madri con figli piccoli. Sottoposto all’Esame periodico universale, il Malawi ha dichiarato di aver posto fine alla detenzione preprocessuale obbligatoria, al fine di evitare il sovraffollamento delle carceri. DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER Il 18 maggio, due prigionieri di coscienza, Steven Monjeza and Tiwonge Chimbalanga, sono stati giudicati colpevoli delle accuse di “indecenza grave” e di “atti innaturali”, dopo che avevano organizzato una festa di fidanzamento tra persone dello stesso sesso, nel dicembre 2009. Entrambi sono stati condannati a 14 anni di lavori forzati. Il 29 maggio sono stati graziati dal presidente Mutharika, a seguito di una visita del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Tuttavia, Tiwonge Chimbalanga è entrato in clandestinità per paura di aggressioni dettate dall’odio. Nel corso dell’Esame periodico universale, il Malawi ha dichiarato che non c’erano piani riguardo alla legalizzazione dell’omosessualità. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE – GIORNALISTI A febbraio il sindacato dei giornalisti del Malawi ha espresso la propria preoccupazione riguardo a una direttiva del governo che consigliava funzionari di non inserire pubblicità sui giornali pubblicati del gruppo Nation Publications Limited, tra cui The Nation, Weekend Nation e Nation on Sunday, dopo che questi ultimi avevano pubblicato articoli considerati critici nei confronti del governo. Rapporto annuale 2011 - Amnesty International 119 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 120 RAPPORTO 2011 PROCESSO DI UN EX POLITICO DELL’OPPOSIZIONE È proseguito presso l’Alta corte di Blantyre l’annoso processo a carico dell’ex presidente del Malawi, Bakili Muluzi, ma è stato rinviato a causa dei suoi problemi di salute. Era stato arrestato nel 2005 con accuse di corruzione, ma aveva sostenuto che queste erano politicamente motivate. MISSIONE DI AMNESTY INTERNATIONAL Delegati di Amnesty International hanno visitato il Malawi a giugno. MALI REPUBBLICA DEL MALI Capo di stato: Amadou Toumani Touré Capo del governo: Modibo Sidibé Pena di morte: abolizionista de facto Popolazione: 13,3 milioni Aspettativa di vita: 49,2 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 193/188‰ Alfabetizzazione adulti: 26,2% Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Al-Qaeda in the Islamic Maghreb – Aqim) ha catturato alcuni ostaggi nel nord del Mali. Alcuni sono stati uccisi e altri rilasciati. Non vi sono stati sviluppi nell’approvazione di una legge per garantire alle donne parità di diritti o per abolire la pena di morte. Tredici persone sono state condannate alla pena capitale, ma non ci sono state notizie di esecuzioni. CONTESTO Aqim ha intensificato le sue attività in alcuni paesi dell’Africa Subsahariana come il Mali, durante tutto l’anno. A settembre, quando due civili maliani sono stati uccisi dall’aviazione mauritana che ha bombardato una base di Aqim, la Mauritania ha presentato le proprie scuse al Mali. A ottobre, il presidente Amadou Toumani Touré ha chiesto ai paesi sahariani di rafforzare la cooperazione nella lotta contro Aqim. Il disegno di legge sul codice personale e di famiglia, che garantisce parità di diritti alle donne e che sollevò controversie nel 2009, è stato nuovamente dibattuto da sottocommissioni dell’assemblea nazionale. A fine anno non si era ancora tenuta la votazione finale. 120 Rapporto annuale 2011 - Amnesty International