Diapositiva 1 - Classi Colorate

Transcript

Diapositiva 1 - Classi Colorate
Roma:
Grecia:
Il carcere era
considerato come un
mezzo di detenzione
preventiva in attesa
della pena capitale o
corporale, non era
quindi previsto
l'ergastolo
I carcerati erano posti in
ceppi nei quali potevano
comunicare fra loro. Era
possibile ricevere visite e
uscire in occasioni di feste.
La sorveglianza non era
troppo rigorosa
Nascita
Viene introdotto il carcere a
vita ma solamente in seguito
a numerose rivolte, alla fine
di questo periodo si
cominciò a pensare
maggiormente al morale e al
fisico dei prigionieri,
cercando di rieducarli e
prepararli all’uscita dalla
prigione
Medioevo
Antichità
Le prigioni nacquero, col
sorgere della civiltà e svolsero
la funzione di allontanare
dalla vita dalla comunità quei
soggetti considerati minacciosi
per sé e/o nocivi alla
comunità stessa.
Cesare
Beccaria(17381794)
“Dei delitti e
delle pene”
Età contemporanea
Età
moderna
Diffusa la vendetta privata.
Nel sistema feudale alla questa,
si sostituì la composizione
pubblica. Il carcere era luogo
di segregazione degli
oppositori del monarca.
Vengono introdotte pene di
sangue per i reati più gravi.
Dal XX secolo in poi si
iniziò ad abbandonare la
prigione come unica
sanzione per la violazione
delle leggi, introducendo
pene alternative per reati
minori.
Antichità
ROMA (carcere Mamertino)
GRECIA (Pritaneo)
Il pritaneo (in greco antico πρυτανήιον,
traslitterato in prytanèion, "presidenza")
era, nell'antica Atene, l'edificio pubblico
dove in origine era ospitato il primo
magistrato. Qui fu rinchiuso Socrate
prima di ingoiare la cicuta.
Era un luogo tetro e fetido, dove si
gettavano insieme i condannati. Si
distingueva una parte INTERIOR e una
parte EXTERIOR in cui i prigionieri
potevano ricevere visite.
Il carcere Mamertino aveva un
sotterraneo dove avveniva l’esecuzione
dei condannati.
Medioevo
Il sistema penale medievale, basato sui
criteri della vendetta privata, non fu
propizio allo sviluppo del regime
carcerario. Con la caduta dell’impero
romano d’occidente, il sistema punitivo
classico, basato sulla pena pubblica
inflitta dallo Stato e irrogata tramite
processo, non trovò più applicazione e
tornò a prevalere la concezione della pena
privata. La pena tendeva al risarcimento
del danno o alla riparazione dell’offesa in
una composizione sostitutiva della
vendetta in cui il potere pubblico
generalmente restava assente. In questo
periodo si diffonde la caccia alle streghe e
nei carceri vengono adoperate molti
attrezzi di tortura.
Età moderna (Cesare Beccaria)
Cesare Beccaria nato il 15 marzo 1738 a
Milano è stato un giurista filosofo
letterato italiano considerato tra i
massimi esponenti dell’illuminismo
italiano. La sua opera principale è il
trattato “dei delitti e delle pene”:
un’analisi giuridica e politica contro la
pena di morte e la tortura. Il suo
pensieri favoriva la riformazione e la
successiva reintegrazione del carcerato
nella società.
Età contemporanea
Dal XX secolo in tutto il mondo
si ha progressivamente
abbandonato la prigione come
unica sanzione per la violazione
delle leggi penali, introducendo
un po' alla volta una serie di
pene alternative per reati minori;
per esempio, detenzione
domiciliare, affidamento in
prova al servizio sociale, lavoro
volontario di pubblica utilità e
altri. In Italia per carcere si
intendono generalmente come il
complesso degli istituti di pena
previsti dall'ordinamento
penitenziario italiano, destinati
all'espiazione della pena
mediante reclusione.
Carcere oggi
E' uno degli strumenti fondamentali (introdotto nel
1948) per la risocializzazione del recluso. Svolge una
funzione normalizzatrice e correttiva, poiché:
sottrae i detenuti alle conseguenze negative dell'ozio
favorisce il loro trattamento rieducativo
offre loro la possibilità di ricavare un guadagno, col
quale soddisfare le loro necessità e sussidiare la famiglia
Lavoro carcerario
Esistono tre caratteri del lavoro carcerario:
Obbligatorietà: negli istituti penitenziari deve essere favorita la destinazione dei detenuti e degli internati al
lavoro e alla loro partecipazione a corsi di formazione professionale.
Finalità rieducativa: Il lavoro carcerario non deve essere considerato come un trattamento punitivo, ma come
una forma di organizzazione necessaria della vita della comunità carceraria.
Protezione sociale: Il lavoratore detenuto ha un orario di lavoro giornaliero, riposo festivo è coperto da garanzia
assicurativa.
Il lavoro carcerario è retribuito con una mercede(somma di denaro), proporzionale alla quantità e alla qualità
del lavoro prestato. La mercede e il denaro posseduto dal detenuto quando è incarcerato costituisce il peculio.
Esso si distingue:
in un fondo vincolato: che il detenuto non può utilizzare se non in parte e per particolari motivi, essendo il
fondo vincolato al pagamento di sanzioni ed ammende.
in un fondo disponibile: cui il detenuto può far ricorso nel rispetto delle modalità e dei limiti imposti dalla
Costituzione; per i detenuti in attesa di giudizio tutte le somme del peculio sono interamente disponibili.
Lavoro all'esterno: s'intende la prestazione di attività a favore di imprese, pubbliche o private, al di fuori
delle mura dell'istituto carcerario. I detenuti ammessi al lavoro all'esterno vi si recano senza scorta. Il contratto
di lavoro è stipulato direttamente tra il detenuto e l'impresa esterna, che può essere sia pubblica che privata.