Il sistema di gioco come mezzo formativo
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Il sistema di gioco come mezzo formativo
Il sistema di gioco come mezzo formativo Corso per allenatori di Primo Grado Secondo Livello Giovanile Cremona 27 Maggio 2012 Relatore : Romani Roberto Il gioco rappresenta un mezzo estremamente valido di formazione e insegnamento tecnico ma è anche necessario verificare e mettere in discussione alcuni aspetti della funzione formativa del gioco perché il gioco come mezzo esclusivo, o anche solo prevalente, di lavoro non è una strategia adeguata soprattutto su un sistema motorio in fase di stabilizzazione come è caratteristico riscontrare nei giovani ( i fattori non sono solo la giovane età ma anche il rapporto tra i segmenti corporei, i parametri antropometrici, i livelli di forza per chilogrammo di peso corporeo, ecc. ) Definizione di sistema di gioco Definiamo il gioco come : - Mezzo per esprimere un determinato livello prestativo, tattico e fisico - Mezzo per progettare il percorso formativo degli aspetti comportamentali, agonistici e mentali del giocatore La componente tecnico-coordinativa e componente tattico-comportamentale sviluppano in parallelo la si Sistema di gioco Il sistema di gioco è l’insieme delle regole che organizzano le competenze individuali : - Quando nel sistema di competizione è bassa l’incidenza dell’errore nella dinamica del punteggio - Quando nel sistema formativo, attraverso il sistema di gioco, l’allenatore può programmare l’utilizzo in gioco degli apprendimenti tecnici che si concretizzano nel tempo Dal programma tecnico scaturisce l’insieme di regole del “ sistema di gioco “ Sistema di gioco Il gioco è l’obiettivo del sistema di allenamento : - l’allenamento deve essere orientato allo sviluppo e miglioramento di capacità attraverso l’insegnamento e la comprensione di esse - Quindi sviluppare e migliorare capacità individuali, di squadra, tecnico-tattiche per mezzo dell’insegnamento ( “insegnare significa spiegare , portare verso un ragionamento “ ) - Insegno un comportamento individuale all’atleta per arrivare a definire una regola all’interno del sistema di gioco proprio di una squadra. Sistema di gioco “Il principio per poter insegnare è riuscire a spiegare perché una tal cosa è meglio di un’altra “ Rispettare sempre il concetto di progressività : - Dal facile al difficile ( definisce un compito rispetto alle capacità e abilità motorie e/o tecniche dell’atleta ) - Dal semplice al complesso ( definisce un compito in base al numero di fattori che il giocatore deve considerare durante l’esecuzione ) - Dal poco impegnativo al molto impegnativo sul piano fisico ( definisce l’impegno muscolare e/o organico prodotto nell’esecuzione del compito motorio ) Sistema di gioco Per giocare a pallavolo è necessario una buona padronanza dei fondamentali. Senza la tecnica non possiamo applicare la tattica. Si intuisce che la cosa principale è possedere gli strumenti per giocare. Questo discorso vale per i settori giovanili che devono apprendere le basi del gioco e le squadre evolute che devono ripassare continuamente la tecnica individuale e di gioco. Sistemi di gioco Durante la gara il giocatore deve : - Osservare Capire Scegliere Creare Il giocatore durante il gioco deve compiere elaborazioni mentali, deve raccogliere ed usare una grande quantità di informazioni in un tempo normale molto breve. Sistemi di gioco La perfezione tecnica influenza direttamente la buona riuscita del gioco ed uno degli elementi da sviluppare è l’equilibrio del corpo nella posizione richiesta per l’esercizio stesso. La TATTICA non è altro che la capacità di utilizzare e creare dei piani di azioni per raggiungere determinati obiettivi. La STRATEGIA è il comportamento tattico portato a specializzazioni di squadra e deve mantenere una elevata percentuale di sospresa. Sistemi di gioco I giocatori devono essere messi nella condizione di sfruttare le proprie conoscenze tecniche e tattiche. Dobbiamo permettere che la creatività di un giocatore sia al centro del suo modo di giocare ed interpretare la gara. Il nostro lavoro consiste nello stimolare le risorse di ogni giocatore al fine di raggiungere l’obiettivo che ci siamo proposti ( individuale e di squadra ). Dal gioco 1vs 1 al….. Il gioco implica una corretta percezione dello spazio: - Campo dove sono io ( solo o con i compagni ) ; - Campo dove sono gli avversari Dal gioco 1 vs 1 al … La pratica del gioco 1 contro 1 consente la gestione di uno spazio autonomo ed individuale. Si dovrà incominciare a valutare le parabole in riferimento ai confini del campo, dove si realizza il gioco sviluppando in tal modo la capacità di discriminazione spazio-temporale. Di solito il campo standard viene individuato nel quadrato 2mt. × 2mt. Di solito è sempre meglio variare il campo da gioco per non creare degli stereotipi. Inoltre ci sarà anche da variare l’altezza della rete e far si che la scelta della palla sia effettuata in funzione del rispetto delle possibilità degli atleti. Dal gioco 1 vs 1 al…. Il gioco si identifica nel colpo sulla palla, che non prevede quindi un arresto della stessa fra le mani. Se il grado di sviluppo della motricità e le capacità fisiche dei soggetti non lo consentono, si potrà accettare che ci siano delle prese e conseguenti rilanci. Per favorire un gioco senza interruzioni, si potrà consentire, nelle fasi iniziali, un rimbalzo a terra della palla. Il numero dei colpi sarà dapprima libero, successivamente e con l’evolvere delle capacità degli allievi sarà fissato in un massimo di tre. Dal gioco 1 vs 1 al…. Con il gioco 2 contro 2 si introducono tutte le problematiche relative alla gestione di uno spazio condiviso, che prevede la capacità dell’atleta di immaginare uno spazio proprio e quello di un compagno. L’evoluzione didattica passerà dalla gestione del proprio spazio ( riconoscimento dei confini ) alla capacità di padroneggiare anche quello del compagno, per intervenire in suo aiuto ( concetto di cooperazione ). Volendo ipotizzare le dimensioni standard per il gioco 2 contro 2, si identifica nel rettangolo di mt. 2 × mt. 4 ( somma di due spazi 1 c. 1 ). Dal gioco 1 vs 1 al …. Per favorire il riconoscimento dei confini l’allenatore può visivamente in un primo tempo, dividere le aree di competenza. Si individuano tre fasi di apprendimento : - l’allievo respinge frontalmente la palla che arriva nel suo spazio rinviandola nell’altro campo ( riconoscimento dei confini ) - l’allievo passa direttamente al compagno il pallone che arriva sul proprio spazio di gioco ( riconoscimento dei confini e gestione più controllata della palla ). Il gioco avrà una evoluzione che dipenderà dal numero dei colpi o scambi ( passaggi ) fra compagni. Dal gioco 1 vs 1 al …. Nel caso in cui si effettuino due tocchi ( uno a testa ), il primo servirà come passaggio al compagno ; il secondo come rinvio nell’altro campo ( attacco ). Tre tocchi consentono l’effettuazione di due passaggi, l’ultimo dei quali, se calibrato bene e preciso, favorirà il rinvio della palla in campo avversario favorendo le possibilità di successo. - Controllare la palla, che arriva nello spazio di campo del compagno, è il livello di difficoltà più alto nella gestione di spazi condivisi nel 2 contro 2. Dal gioco 1 vs 1 al …. È anche la prima fase del padroneggiare tutto il territorio, in base alle esigenze che il gioco di squadra pone ( concetto di cooperazione ). L’uso dello spostarsi nelle varie direzioni deve essere padroneggiato compiutamente, per poter così intercettare dove la palla andrà a cadere nel modo più economico ed equilibrato possibile ( intercettazione-anticipazione ). Una volta trovato il punto di intercettazione, l’evoluzione del colpire la palla dipenderà dal numero dei tocchi, previsto per il completamento dell’azione. Dal gioco 1 vs 1 …. Con un tocco :respinta direttamente nel campo avversario ; Con due tocchi : passando al compagno ( differenziazione del colpo ) ; Con tre tocchi : effettuando due passaggi, dopo i quali la palla verrà rinviata in campo avversario. Questa fase relativa alla gestione dello spazio è la più complessa, a causa della necessità di capire in anticipo quando occorre intervenire in uno spazio non controllato abitualmente. Dal gioco i vs 1 al…. Con l’ingresso al 3 contro 3 l’evoluzione del gioco prevede che l’atleta avrà a che fare con più compagni ed avversari, con un maggiore spazio di campo da padroneggiare con situazioni che creeranno nuove difficoltà nella esecuzione, nei livelli coordinativi e nelle competenze finora acquisite. Volendo ipotizzare le dimensioni del campo si indica di solito un quadrato di mt. 4,5 × 4,5 Dal gioco 1 vs 1 al …. A B C Campo standard Indicheremo tra le zone di competenza, uno spazio rettangolare sotto rete occupato dal terzo componente la squadra. Dal gioco 1 vs 1 al …. Le principali fasi di apprendimento saranno: - l’allievo respinge frontalmente la palla che arriva nel suo spazio, rinviandola nell’altro campo ( riconoscimento dei nuovi confini ) - In questa fase il campo viene suddiviso in 2 zone di intervento sul primo tocco, a cui sono adibiti A e B come da figura, mentre C diventa il riferimento per poter gestire il secondo tocco. In pratica : A o B passa direttamente la palla a C che potrà inviarla direttamente oltre la rete o passarla ad uno dei suoi compagni ( possibilmente chi non ha effettuato il primo tocco ) Dal gioco 1 vs 1 al …. - Ogni allievo, oltre che controllare la propria zona, deve poter intervenire in altre zone dove la situazione del gioco lo richieda ( concetto di cooperazione ). In seguito si passerà al gioco 4 vs 4, 5 vs 5 e 6 vs 6 ad obiettivo tecnico individuale ( si lavorerà al fine di migliorare i fondamentali individuali ). Dal gioco 1 vs 1 al …. In funzione del livello di gioco si ottiene durante il 6 vs 6 la correzione dei fondamentali tecnici. Il gioco dice che due sono le priorità da prendere in considerazione : - Cambio palla - Contrattacco Di solito per tenere la palla in gioco si insegna e si analizza il fondamentale della ricezione. Il gioco in generale deve tenere conto di alcuni fattori : - Non perdere le caratteristiche del giocatore - Sviluppare le tecniche che meglio si adattano ( attacco ) . Sviluppare le tecniche all’interno del gioco. Dal gioco 1 vs 1 al …. Maggiori problemi : - Non ho grandi ripetizioni - Non seguo tutti i giocatori - Correggere : dover fermare l’azione per far ripetere. Il gioco però è motivante per gli allievi ( atleti ), c’è un TRANSFER diretto, si impara a giocare perché in funzione di un sistema. Teniamo sempre presente che le richieste siano fattibili : in funzione del livello tecnico dei giocatori. Dal gioco 1 vs 1 al …. Causa dell’errore : 1) Percezione del corpo : capire una postura per preparare il gesto tecnico 2) Riferimenti spaziali : dove mi metto in campo . Quindi : Per il muro dove saltare Per la difesa dove parto 3 ) Riferimento temporale : concetto di anticipazione Dal gioco 1 vs 1 al …. Correzione nei vari fondamentali : 1) Errore tecnico = poter ripetere 2) Errore tattico = poter cambiare Quindi poter ripetere la situazione , chiedere al giocatore, in una determinata situazione, cosa può fare e quindi farlo ragionare. Priorità nei fondamentali principali Cosa migliora il gioco Cosa insegno per prima ad un giocatore Quale chiave di lettura dare ad un fondamentale nel contesto del gioco stesso Quali sono le caratteristiche essenziali per giocare subito e bene Priorità nei fondamentali principali Priorità ai fondamentali di riferimento : - Attacco - Ricezione - Servizio Priorità nei fondamentali principali Attacco ( pallavolo femminile ) 1° step : attacco di secondo tempo da posto 4 e posto 2 e insegnamento della palla alta. Gli obiettivi principali saranno rivolti alla gestione tecnica della rincorsa e gesto tecnico dell’attacco: - Sequenza corretta - Capire il ritmo della rincorsa - Il passo di stacco - Il controllo degli appoggi durante la rincorsa - Lo slancio delle braccia - Il movimento di preparazione per eseguire la rincorsa Priorità nei fondamentali principali Gesto tecnico dell’attacco : - Caricamento del braccio colpitore - Controllo del braccio non colpitore - Sviluppare il controllo della mano - Sviluppare alcuni elementi del colpo forte sulla rincorsa - Controllo del colpo davanti alla spalla dx/sx - Regolare il tempo sulla palla e il punto di stacco - Sensibilizzare la ricaduta Priorità nei fondamentali principali 2° step : inserimento di un attacco/contrattacco nella fascia centrale della rete ( 1° tempo vicino all’alzatore e/o attacco da seconda linea ) La palla da posto sei è da inserire nel momento in cui ho percepito il concetto di non far scendere il pallone e nel momento in cui ho stabilizzato il colpo lungo L’inserimento del primo tempo è da inserire dopo che la mezza al centro è stabile. Il primo tempo prevede l’inserimento di alcune valutazioni importanti : La valutazione delle traiettorie di arrivo della palla, la variazione delle rincorse Priorità nei fondamentali principali 3° step : velocizzazione dell’attacco/contrattacco laterale ( super ) e tecniche con stacco ad un piede. La super va inserita nel momento in cui la rincorsa è stabile altrimenti si rischia di andare a ledere la rincorsa e la gestione dei colpi di attacco. Inizialmente inserire una palla più lenta e poi più veloce, per stabilizzare l’azione del braccio ( caricamento e slancio ). La fast va insegnata inizialmente lenta senza cambi di direzione, ma insistere sul concetto di rapidità nello spostarsi dietro, poi inserire il concetto di anticipo. Priorità nei fondamentali principali Attacco (pallavolo maschile) Nella pallavolo maschile possiamo tenere validi i principi enunciati per la pallavolo femminile evidenziando però un particolare : - l’inserimento dell’attacco di posto 1. Questo porterà in seguito alla determinazione del giocatore opposto. Da questo punto di vista le caratteristiche che vanno ricercate sono : - Potenza del colpo ( braccio veloce ) - Doti di salto - La statura Priorità nei fondamentali principali In seguito si darà maggior attenzione all’inserimento di un attacco nella fascia centrale della rete in fase ricezione e contrattacco ( 1° tempo vicino all’alzatore e/o attacco da seconda linea da posto 6 ). Come successivo step la velocizzazione dell’attacco e contrattacco con introduzione della super da posto 4, posto 2 e posto 1. Priorità nei fondamentali principali Ricezione Fondamentale di collegamento. Si basa su abilità motorie e capacità coordinative che vanno sviluppate nell’area sensibile( procedimenti di analisi che poi portano allo sviluppo di un atto motorio ). La sua caratteristica è che l’organizzazione del fondamentale avviene prima dell’esecuzione tecnica , per cui c’è un momento dove il gioco avviene senza la palla. Il tutto eseguito con Rapidità. Priorità nei fondamentali principali Ricezione Primo punto da considerare è l’attivazione preventiva ( messa in moto ) del giocatore per arrivare poi alla valutazione del punto di caduta della palla. Tra questi due punti il giocatore effettua una serie di valutazioni che poi sfoceranno nell’esecuzione del fondamentale. Le attitudini da ricercare sono : - Piedi reattivi ( per lo spostamento ; per la ricerca ; per le spinte ) - Senso delle traiettorie ( per l’anticipazione ) - Un buon bagher ( come struttura, sensibilità e adattabilità ) Priorità nei fondamentali principali Valutazioni : - Lettura del tipo di servizio - Lettura della prima fase della traiettoria - Motricità specifica per la ricerca del punto caduta dell’attrezzo - Picchiare la palla Il ricettore deve effettuare sempre questo tipo analisi, nel momento in cui avviene un ERRORE ricerca della soluzione deve trovare DOVE stato effettuato l’errore . di di la è Priorità nei fondamentali principali L’idea di base è quella di far capire all’atleta DOVE ha sbagliato e quindi dare una cultura di autoanalisi. Il lavoro quindi in palestra sarà rivolto all’allenamento della tecnica di ricezione, analisi degli errori per trovare le soluzioni più adatte. In seguito allenare le sequenze tecniche che il giocatore deve fare : movimenti di ricezione per poi inserire tutto il lavoro nei sistemi di ricezione ( lavoro sintetico ) per poi passare all’allenamento globale. Priorità nei fondamentali principali Lavoro analitico sulla ricezione Necessario lavorare sul piano di rimbalzo, porre degli obiettivi per il perfezionamento del tocco, porre l’attenzione sulla centralità della palla, sul dinamismo dei piedi e sulla capacità di adattabilità esecutiva, concentrando l’attenzione dell’atleta verso il bersaglio. “ Il bagher va eseguito spingendo la palla con l’uso degli arti inferiori. Le braccia costituiscono un piano di rimbalzo con una funzione di direzione del colpo e devono intervenire il meno possibile nella determinazione della spinta “ Bonitta M.-Mencarelli M. Priorità nei fondamentali principali La sensibilità del piano di rimbalzo è il presupposto del controllo tecnico e della precisione. È l’abilità di controllare l’impatto con la palla e nell’abilità a cercare la palla con lo scopo di toccarla in posizioni del corpo in equilibrio , con gli arti inferiori in spinta o in tenuta (adattabilità). L’azione di spinta deve essere a carico esclusivo degli arti inferiori, lasciando agli arti superiori solo le funzioni di controllo della precisione. FOCALIZZARE l’attenzione sul direzionamento del colpo e sulla forza da imprimere che va dosata in relazione alla situazione ( distanza da rete, posizione in campo, tipo e forza della palla che arriva ). Priorità nei fondamentali principali L’allenamento del ricettore nel sistema di gioco deve prendere in considerazione la tipologia del sistema di ricezione adottato. L’attenzione sarà rivolta ad una analisi del rendimento in gioco, le rotazioni e l’efficienza per poi capire se si tratta di errore tecnico o di conflitto. Quindi dove si evidenzia una efficienza bassa si dovrà lavorare specificatamente e quantitativamente. La situazione di conflitto va risolta capendo dove sta l’errore di base ( non definizione delle competenze, uno o due ricettori che si sono deresponsabilizzati ). Priorità nei fondamentali principali L’evoluzione del sistema di ricezione : - Osservazione del rendimento del sistema - Individuazione dei problemi - Subire le scelte tattiche dell’avversario L’allenamento del sistema prevede : - Allenamento dei conflitti ( tra i ricevitori, tra il ricevitore e il centrale e tra il ricevitore e gli attaccanti di seconda linea ) - Allenare ad un certo rendimento anche condizioni difficili ( mantenere l’attenzione ) - Allenamento ad obiettivi ( gestione dell’errore ) in Priorità nei fondamentali principali Under 12 – 13 Lavoro analitico sul bagher frontale e laterale, posture spinte ; bagher di ricezione, su traiettorie basse, tese e profonde, lavoro sulla motricità dei piedi. Ricezione a 5, gestione dello spazio ricerca della palla. Cura della tecnica del bagher anche nel lavoro globale. Obiettivo : conoscenza delle regole tecnico-tattiche della ricezione semplice. Priorità nei fondamentali principali Under 14 – 15 Lavoro analitico sul bagher di ricezione, lavoro sulle posture e sugli spostamenti. Lavoro sintetico sulla tecnica sulle posture e spinte da diverse parti del campo. Ricezione a 4 e 3 con sistema di gioco 4/2 , 5/1. indicazione dei ruoli. Sistema di ricezione per attacco in 4 e 2 e primo tempo semplice. Obiettivo : passaggio al palleggiatore unico. Corretta applicazione delle regole nelle varie fasi della ricezione, corretta esecuzione tecnica. Priorità nei fondamentali principali Under 16 – 18 Lavoro analitico specializzante sul bagher di ricezione, lavoro sintetico di collegamento con l’attacco. Specializzazione della ricezione a 3 con esclusione del centrale di prima linea e l’attaccante dalla seconda linea. Analisi tattica del servizio avversario e gestione della risposta tecnica. Rilevazioni statistiche sistematiche in gara e in allenamento come verifica tecnica. Obiettivo : specializzazione della ricezione. Priorità nei fondamentali principali Servizio Fondamentale dove esiste una grossa differenza tra quello che succede in partita ed in allenamento. In allenamento tante ripetizioni per il miglioramento del gesto tecnico e il suo mantenimento ; in partita poche battute. Possiamo evidenziare tre tipologie di servizio : - Servizio punto - Servizio a rischio calcolato ( tattico ) - Rimessa in gioco Priorità nei fondamentali principali Servizio Altri aspetti che caratterizzano il servizio : - Momento della partita - Rotazione della squadra - Finali di set Devo rendere cosciente il giocatore che esistono questi fattori e quindi dare degli stress se voglio sviluppare e formare. Se prendo in considerazione il servizio tattico : - Disponibilità di più traiettorie e tecniche di servizio Priorità nei fondamentali principali Servizio Obiettivo del servizio : - Rendere il primo tempo poco credibile Classificazione : - Servizio in salto violento - Servizio in salto tattico - Servizio in salto float - Servizio float vicino/lontano Priorità nei fondamentali principali Servizio Allenare il battitore chiedendo di fare determinate cose : - Colpire delle zone del campo - Float lungo/corto La variabilità è da applicare quando l’efficienza è buona. Partire quindi da una condizione di sistematicità, bersagli grandi ( per la gratificazione ) e poi con bersagli sempre più piccoli. Priorità nei fondamentali principali Servizio Metto dei bersagli in campo, grandi per allenare in maniera sistemica. Senza cambiare la zona di battuta. Quando ho raggiunto una certa stabilità cambio la zona di battuta, ma anche i bersagli . I bersagli possono essere colpiti ma anche evitati. Priorità nei fondamentali principali Servizio Nel momento in cui valuto una certa stabilità sposto la situazione statica nel gioco, per cui l’obiettivo diventerà colpire un determinato giocatore: o o 0 o Inserisco una tattica del servizio Priorità nei fondamentali principali Servizio La tattica del servizio mi pone di contro lo sviluppo del sistema di ricezione per cui vado ad allenare il ricettore in funzione della variabilità e della caratteristica del servizio. Servizio tattico : - Teso da vicino - Corto - Salto floating Questi tipi di servizio valorizzano il muro ad opzione Priorità nei fondamentali principali Servizio Tattico vicino In zona 5/6 per ricettore attaccante ; sul C in 2 ; in posto 3/4 o o Priorità nei fondamentali principali Servizio o o Forte in mezzo al campo che colpisce zone grosse ( salto ) o o Con ricezione a tre , forte in zone piccole o o Con ricezione a due su zone piccole Priorità nei fondamentali principali Servizio Lo sviluppo del fondamentale del servizio viene usato per lo sviluppo della ricezione : L’uso del campo grande è ideale per la gestione dell’ anticipazione e per l’adattamento del piano di rimbalzo. L’apprendimento delle tecniche di ricezione e gestione delle traiettorie. Concetto di efficienza, la competizione con il servizio. Priorità nei fondamentali principali Under 12 – 13 Esecuzione tecnica del servizio dal basso e dall’alto. Lavoro sulla precisione dei lanci e lavoro sulle traiettorie. Elaborazione tattica semplice. Tecnica del servizio dall’alto. Obiettivo : gestione tattica del servizio, passaggio al servizio dall’alto. Priorità nei fondamentali principali Under 14 – 15 Esecuzione tecnica del servizio float piedi a terra, da vicino e da lontano, servizio in salto continuità e direzioni. Conoscenza delle zone di conflitto, studio sulle traiettorie del servizio. Elaborazione tattica, personale indotta. Obiettivo : perfezionamento di almeno due tipi di servizio. Priorità nei fondamentali principali Under 16 – 18 Specializzazione tecnica di un tipo di servizio ( alta, tesa, forte e corta ). Servizio in salto, continuità e direzione. Elaborazione tattica in gara, con rilevamenti statistici individuali, analisi della corretta gestione del servizio nel set. Obiettivo : gestione tecnico-tattica, in gara, di almeno due tipi di servizio. Grazie per l’attenzione… [email protected] Cell.3473806278