Il sistema di gioco come mezzo formativo

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Il sistema di gioco come mezzo formativo
Il sistema di gioco come mezzo
formativo
Corso per allenatori di Primo Grado
Secondo Livello Giovanile
Cremona 27 Maggio 2012
Relatore : Romani Roberto
Il gioco rappresenta un mezzo estremamente valido
di formazione e insegnamento tecnico ma è
anche necessario verificare e mettere in
discussione
alcuni
aspetti
della
funzione
formativa del gioco perché il gioco come mezzo
esclusivo, o anche solo prevalente, di lavoro non
è una strategia adeguata soprattutto su un
sistema motorio in fase di stabilizzazione come è
caratteristico riscontrare nei giovani ( i fattori non
sono solo la giovane età ma anche il rapporto tra
i segmenti corporei, i parametri antropometrici, i
livelli di forza per chilogrammo di peso corporeo,
ecc. )
Definizione di sistema di gioco
Definiamo il gioco come :
- Mezzo per esprimere un determinato livello
prestativo, tattico e fisico
- Mezzo per progettare il percorso formativo degli
aspetti comportamentali, agonistici e mentali del
giocatore
La
componente
tecnico-coordinativa
e
componente
tattico-comportamentale
sviluppano in parallelo
la
si
Sistema di gioco
Il sistema di gioco è l’insieme delle regole che
organizzano le competenze individuali :
- Quando nel sistema di competizione è bassa
l’incidenza
dell’errore
nella
dinamica
del
punteggio
- Quando nel sistema formativo, attraverso il
sistema di gioco, l’allenatore può programmare
l’utilizzo in gioco degli apprendimenti tecnici che
si concretizzano nel tempo
Dal programma tecnico scaturisce l’insieme di
regole del “ sistema di gioco “
Sistema di gioco
Il gioco è l’obiettivo del sistema di allenamento :
- l’allenamento deve essere orientato allo sviluppo
e
miglioramento
di
capacità
attraverso
l’insegnamento e la comprensione di esse
- Quindi
sviluppare
e
migliorare
capacità
individuali, di squadra, tecnico-tattiche per mezzo
dell’insegnamento ( “insegnare significa spiegare , portare
verso un ragionamento “ )
- Insegno un comportamento individuale all’atleta
per arrivare a definire una regola all’interno del
sistema di gioco proprio di una squadra.
Sistema di gioco
“Il principio per poter insegnare è riuscire a
spiegare perché una tal cosa è meglio di un’altra
“
Rispettare sempre il concetto di progressività :
- Dal facile al difficile ( definisce un compito rispetto alle capacità
e abilità motorie e/o tecniche dell’atleta )
- Dal semplice al complesso ( definisce un compito in base al
numero di fattori che il giocatore deve considerare durante l’esecuzione )
- Dal poco impegnativo al molto impegnativo sul
piano fisico ( definisce l’impegno muscolare e/o organico prodotto
nell’esecuzione del compito motorio )
Sistema di gioco
Per giocare a pallavolo è necessario una buona
padronanza dei fondamentali.
Senza la tecnica non possiamo applicare la tattica.
Si intuisce che la cosa principale è possedere gli
strumenti per giocare.
Questo discorso vale per i settori giovanili che
devono apprendere le basi del gioco e le squadre
evolute che devono ripassare continuamente la
tecnica individuale e di gioco.
Sistemi di gioco
Durante la gara il giocatore deve :
-
Osservare
Capire
Scegliere
Creare
Il
giocatore durante il gioco deve compiere
elaborazioni mentali, deve raccogliere ed usare
una grande quantità di informazioni in un tempo
normale molto breve.
Sistemi di gioco
La perfezione tecnica influenza direttamente la
buona riuscita del gioco ed uno degli elementi da
sviluppare è l’equilibrio del corpo nella posizione
richiesta per l’esercizio stesso.
La TATTICA non è altro che la capacità di utilizzare
e creare dei piani di azioni per raggiungere
determinati obiettivi.
La STRATEGIA è il comportamento tattico portato a
specializzazioni di squadra e deve mantenere una
elevata percentuale di sospresa.
Sistemi di gioco
I giocatori devono essere messi nella condizione di
sfruttare le proprie conoscenze tecniche e
tattiche.
Dobbiamo permettere che la creatività di un
giocatore sia al centro del suo modo di giocare ed
interpretare la gara.
Il nostro lavoro consiste nello stimolare le risorse di
ogni giocatore al fine di raggiungere l’obiettivo
che ci siamo proposti ( individuale e di squadra ).
Dal gioco 1vs 1 al…..
Il gioco implica una corretta percezione dello
spazio:
- Campo dove sono io ( solo o con i compagni ) ;
- Campo dove sono gli avversari
Dal gioco 1 vs 1 al …
La pratica del gioco 1 contro 1 consente la gestione
di uno spazio autonomo ed individuale. Si dovrà
incominciare a valutare le parabole in riferimento
ai confini del campo, dove si realizza il gioco
sviluppando in tal modo la capacità di
discriminazione spazio-temporale. Di solito il
campo standard viene individuato nel quadrato
2mt. × 2mt. Di solito è sempre meglio variare il
campo da gioco per non creare degli stereotipi.
Inoltre ci sarà anche da variare l’altezza della
rete e far si che la scelta della palla sia effettuata
in funzione del rispetto delle possibilità degli
atleti.
Dal gioco 1 vs 1 al….
Il gioco si identifica nel colpo sulla palla, che non
prevede quindi un arresto della stessa fra le
mani.
Se il grado di sviluppo della motricità e le capacità
fisiche dei soggetti non lo consentono, si potrà
accettare che ci siano delle prese e conseguenti
rilanci.
Per favorire un gioco senza interruzioni, si potrà
consentire, nelle fasi iniziali, un rimbalzo a terra
della palla.
Il numero dei colpi sarà dapprima libero,
successivamente e con l’evolvere delle capacità
degli allievi sarà fissato in un massimo di tre.
Dal gioco 1 vs 1 al….
Con il gioco 2 contro 2 si introducono tutte le
problematiche relative alla gestione di uno spazio
condiviso, che prevede la capacità dell’atleta di
immaginare uno spazio proprio e quello di un
compagno. L’evoluzione didattica passerà dalla
gestione del proprio spazio ( riconoscimento dei confini
) alla capacità di padroneggiare anche quello del
compagno, per intervenire in suo aiuto ( concetto di
cooperazione ).
Volendo ipotizzare le dimensioni standard per il
gioco 2 contro 2, si identifica nel rettangolo di
mt. 2 × mt. 4 ( somma di due spazi 1 c. 1 ).
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Per favorire il riconoscimento dei confini l’allenatore
può visivamente in un primo tempo, dividere le
aree di competenza.
Si individuano tre fasi di apprendimento :
- l’allievo respinge frontalmente la palla che arriva
nel suo spazio rinviandola nell’altro campo (
riconoscimento dei confini )
- l’allievo passa direttamente al compagno il
pallone che arriva sul proprio spazio di gioco (
riconoscimento dei confini e gestione più controllata della palla ).
Il gioco avrà una evoluzione che dipenderà dal
numero dei colpi o scambi ( passaggi ) fra
compagni.
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Nel caso in cui si effettuino due tocchi ( uno a testa ),
il primo servirà come passaggio al compagno ; il
secondo come rinvio nell’altro campo ( attacco ).
Tre tocchi consentono l’effettuazione di due
passaggi, l’ultimo dei quali, se calibrato bene e
preciso, favorirà il rinvio della palla in campo
avversario favorendo le possibilità di successo.
- Controllare la palla, che arriva nello spazio di
campo del compagno, è il livello di difficoltà più
alto nella gestione di spazi condivisi nel 2 contro
2.
Dal gioco 1 vs 1 al ….
È anche la prima fase del padroneggiare tutto il
territorio, in base alle esigenze che il gioco di
squadra pone ( concetto di cooperazione ).
L’uso dello spostarsi nelle varie direzioni deve
essere padroneggiato compiutamente, per poter
così intercettare dove la palla andrà a cadere nel
modo più economico ed equilibrato possibile (
intercettazione-anticipazione ). Una volta trovato il punto
di intercettazione, l’evoluzione del colpire la palla
dipenderà dal numero dei tocchi, previsto per il
completamento dell’azione.
Dal gioco 1 vs 1 ….
Con un tocco :respinta direttamente nel
campo avversario ;
Con due tocchi : passando al compagno (
differenziazione del colpo ) ;
Con tre tocchi : effettuando due passaggi,
dopo i quali la palla verrà rinviata in campo
avversario.
Questa fase relativa alla gestione dello spazio è la
più complessa, a causa della necessità di capire
in anticipo quando occorre intervenire in uno
spazio non controllato abitualmente.
Dal gioco i vs 1 al….
Con l’ingresso al 3 contro 3 l’evoluzione del gioco
prevede che l’atleta avrà a che fare con più
compagni ed avversari, con un maggiore spazio
di campo da padroneggiare con situazioni che
creeranno nuove difficoltà nella esecuzione, nei
livelli coordinativi e nelle competenze finora
acquisite.
Volendo ipotizzare le dimensioni
del campo si
indica di solito un quadrato di mt. 4,5 × 4,5
Dal gioco 1 vs 1 al ….
A
B
C
Campo
standard
Indicheremo tra le zone di
competenza,
uno
spazio
rettangolare
sotto
rete
occupato
dal
terzo
componente la squadra.
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Le principali fasi di apprendimento saranno:
- l’allievo respinge frontalmente la palla che arriva
nel suo spazio, rinviandola nell’altro campo (
riconoscimento dei nuovi confini )
- In questa fase il campo viene suddiviso in 2 zone
di intervento sul primo tocco, a cui sono adibiti A
e B
come da figura, mentre C diventa il
riferimento per poter gestire il secondo tocco.
In pratica :
A o B passa direttamente la palla a C che potrà
inviarla direttamente oltre la rete o passarla ad
uno dei suoi compagni ( possibilmente chi non ha
effettuato il primo tocco )
Dal gioco 1 vs 1 al ….
- Ogni allievo, oltre che controllare la propria zona,
deve poter intervenire in altre zone dove la
situazione del gioco lo richieda ( concetto di
cooperazione ).
In seguito si passerà al gioco 4 vs 4, 5 vs 5 e 6 vs 6
ad obiettivo tecnico individuale ( si lavorerà al
fine di migliorare i fondamentali individuali ).
Dal gioco 1 vs 1 al ….
In funzione del livello di gioco si ottiene durante il 6
vs 6 la correzione dei fondamentali tecnici.
Il gioco dice che due sono le priorità da prendere in
considerazione :
- Cambio palla
- Contrattacco
Di solito per tenere la palla in gioco si insegna e si
analizza il fondamentale della ricezione.
Il gioco in generale deve tenere conto di alcuni
fattori :
- Non perdere le caratteristiche del giocatore
- Sviluppare le tecniche che meglio si adattano (
attacco ) . Sviluppare le tecniche all’interno del
gioco.
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Maggiori problemi :
- Non ho grandi ripetizioni
- Non seguo tutti i giocatori
- Correggere : dover fermare l’azione per far
ripetere.
Il gioco però è motivante per gli allievi ( atleti ), c’è
un TRANSFER diretto, si impara a giocare perché
in funzione di un sistema. Teniamo sempre
presente che le richieste siano fattibili : in
funzione del livello tecnico dei giocatori.
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Causa dell’errore :
1) Percezione del corpo : capire una postura per
preparare il gesto tecnico
2) Riferimenti spaziali : dove mi metto in campo .
Quindi :
Per il muro dove saltare
Per la difesa dove parto
3 )
Riferimento temporale : concetto di
anticipazione
Dal gioco 1 vs 1 al ….
Correzione nei vari fondamentali :
1) Errore tecnico = poter ripetere
2) Errore tattico = poter cambiare
Quindi poter ripetere la situazione , chiedere al
giocatore, in una determinata situazione, cosa
può fare e quindi farlo ragionare.
Priorità nei fondamentali principali
Cosa migliora il gioco
Cosa insegno per prima ad un giocatore
Quale chiave di lettura dare ad un fondamentale nel
contesto del gioco stesso
Quali sono le caratteristiche essenziali per giocare
subito e bene
Priorità nei fondamentali principali
Priorità ai fondamentali di riferimento :
- Attacco
- Ricezione
- Servizio
Priorità nei fondamentali principali
Attacco ( pallavolo femminile )
1° step : attacco di secondo tempo da posto 4 e
posto 2 e insegnamento della palla alta.
Gli obiettivi principali saranno rivolti alla gestione
tecnica della rincorsa e gesto tecnico dell’attacco:
- Sequenza corretta
- Capire il ritmo della rincorsa
- Il passo di stacco
- Il controllo degli appoggi durante la rincorsa
- Lo slancio delle braccia
- Il movimento di preparazione per eseguire la
rincorsa
Priorità nei fondamentali principali
Gesto tecnico dell’attacco :
- Caricamento del braccio colpitore
- Controllo del braccio non colpitore
- Sviluppare il controllo della mano
- Sviluppare alcuni elementi del colpo forte sulla
rincorsa
- Controllo del colpo davanti alla spalla dx/sx
- Regolare il tempo sulla palla e il punto di stacco
- Sensibilizzare la ricaduta
Priorità nei fondamentali principali
2° step : inserimento di un attacco/contrattacco
nella fascia centrale della rete ( 1° tempo vicino
all’alzatore e/o attacco da seconda linea )
La palla da posto sei è da inserire nel momento in
cui ho percepito il concetto di non far scendere il
pallone e nel momento in cui ho stabilizzato il
colpo lungo
L’inserimento del primo tempo è da inserire dopo
che la mezza al centro è stabile. Il primo tempo
prevede l’inserimento di alcune valutazioni
importanti :
La valutazione delle traiettorie di arrivo della palla,
la variazione delle rincorse
Priorità nei fondamentali principali
3° step : velocizzazione dell’attacco/contrattacco
laterale ( super ) e tecniche con stacco ad un
piede.
La super va inserita nel momento in cui la rincorsa
è stabile altrimenti si rischia di andare a ledere la
rincorsa e la gestione dei colpi di attacco.
Inizialmente inserire una palla più lenta e poi più
veloce, per stabilizzare l’azione del braccio (
caricamento e slancio ).
La fast va insegnata inizialmente lenta senza cambi
di direzione, ma insistere sul concetto di rapidità
nello spostarsi dietro, poi inserire il concetto di
anticipo.
Priorità nei fondamentali principali
Attacco (pallavolo maschile)
Nella pallavolo maschile possiamo tenere validi i
principi enunciati per la pallavolo femminile
evidenziando però un particolare :
- l’inserimento dell’attacco di posto 1. Questo
porterà in seguito alla determinazione del
giocatore opposto.
Da questo punto di vista le caratteristiche che
vanno ricercate sono :
- Potenza del colpo ( braccio veloce )
- Doti di salto
- La statura
Priorità nei fondamentali principali
In
seguito
si
darà
maggior
attenzione
all’inserimento di un attacco nella fascia centrale
della rete in fase ricezione e contrattacco ( 1°
tempo vicino all’alzatore e/o attacco da seconda linea da
posto 6 ).
Come successivo step la velocizzazione dell’attacco
e contrattacco con introduzione della super da
posto 4, posto 2 e posto 1.
Priorità nei fondamentali principali
Ricezione
Fondamentale di collegamento. Si basa su abilità
motorie e capacità coordinative che vanno
sviluppate nell’area sensibile( procedimenti di analisi che
poi portano allo sviluppo di un atto motorio ). La sua
caratteristica
è
che
l’organizzazione
del
fondamentale avviene prima dell’esecuzione
tecnica , per cui c’è un momento dove il gioco
avviene senza la palla. Il tutto eseguito con
Rapidità.
Priorità nei fondamentali principali
Ricezione
Primo punto da considerare è l’attivazione
preventiva ( messa in moto ) del giocatore per
arrivare poi alla valutazione del punto di caduta
della palla. Tra questi due punti il giocatore
effettua una serie di valutazioni che poi
sfoceranno nell’esecuzione del fondamentale. Le
attitudini da ricercare sono :
- Piedi reattivi ( per lo spostamento ; per la ricerca ; per le spinte )
- Senso delle traiettorie ( per l’anticipazione )
- Un buon bagher ( come struttura, sensibilità e adattabilità )
Priorità nei fondamentali principali
Valutazioni :
- Lettura del tipo di servizio
- Lettura della prima fase della traiettoria
- Motricità specifica per la ricerca del punto
caduta dell’attrezzo
- Picchiare la palla
Il ricettore deve effettuare sempre questo tipo
analisi, nel momento in cui avviene un ERRORE
ricerca della soluzione deve trovare DOVE
stato effettuato l’errore .
di
di
la
è
Priorità nei fondamentali principali
L’idea di base è quella di far capire all’atleta DOVE
ha sbagliato e quindi dare una cultura di
autoanalisi.
Il
lavoro
quindi
in
palestra
sarà
rivolto
all’allenamento della tecnica di ricezione, analisi
degli errori per trovare le soluzioni più adatte. In
seguito allenare le sequenze tecniche che il
giocatore deve fare : movimenti di ricezione per
poi inserire tutto il lavoro nei sistemi di ricezione
( lavoro sintetico ) per poi passare all’allenamento
globale.
Priorità nei fondamentali principali
Lavoro analitico sulla ricezione
Necessario lavorare sul piano di rimbalzo, porre
degli obiettivi per il perfezionamento del tocco,
porre l’attenzione sulla centralità della palla, sul
dinamismo dei piedi e sulla capacità di
adattabilità esecutiva, concentrando l’attenzione
dell’atleta verso il bersaglio.
“ Il bagher va eseguito spingendo la palla con l’uso
degli arti inferiori. Le braccia costituiscono un
piano di rimbalzo con una funzione di direzione
del colpo e devono intervenire il meno possibile
nella determinazione della spinta “ Bonitta M.-Mencarelli
M.
Priorità nei fondamentali principali
La sensibilità del piano di rimbalzo è il presupposto
del controllo tecnico e della precisione. È l’abilità
di controllare l’impatto con la palla e nell’abilità a
cercare la palla con lo scopo di toccarla in
posizioni del corpo in equilibrio , con gli arti
inferiori in spinta o in tenuta (adattabilità). L’azione
di spinta deve essere a carico esclusivo degli arti
inferiori, lasciando agli arti superiori solo le
funzioni
di
controllo
della
precisione.
FOCALIZZARE l’attenzione sul direzionamento del
colpo e sulla forza da imprimere che va dosata in
relazione alla situazione ( distanza da rete, posizione in
campo, tipo e forza della palla che arriva ).
Priorità nei fondamentali principali
L’allenamento del ricettore nel sistema di gioco
deve prendere in considerazione la tipologia del
sistema di ricezione adottato. L’attenzione sarà
rivolta ad una analisi del rendimento in gioco, le
rotazioni e l’efficienza per poi capire se si tratta di
errore tecnico o di conflitto. Quindi dove si
evidenzia una efficienza bassa si dovrà lavorare
specificatamente
e
quantitativamente.
La
situazione di conflitto va risolta capendo dove sta
l’errore di base ( non definizione delle competenze, uno o due
ricettori che si sono deresponsabilizzati ).
Priorità nei fondamentali principali
L’evoluzione del sistema di ricezione :
- Osservazione del rendimento del sistema
- Individuazione dei problemi
- Subire le scelte tattiche dell’avversario
L’allenamento del sistema prevede :
- Allenamento dei conflitti ( tra i ricevitori,
tra il ricevitore e il
centrale e tra il ricevitore e gli attaccanti di seconda linea
)
- Allenare ad un certo rendimento anche
condizioni difficili ( mantenere l’attenzione )
- Allenamento ad obiettivi ( gestione dell’errore )
in
Priorità nei fondamentali principali
Under 12 – 13
Lavoro analitico sul bagher frontale e laterale,
posture spinte ; bagher di ricezione, su traiettorie
basse, tese e profonde, lavoro sulla motricità dei
piedi.
Ricezione a 5, gestione dello spazio ricerca della
palla. Cura della tecnica del bagher anche nel
lavoro globale. Obiettivo : conoscenza delle
regole tecnico-tattiche della ricezione semplice.
Priorità nei fondamentali principali
Under 14 – 15
Lavoro analitico sul bagher di ricezione, lavoro sulle
posture e sugli spostamenti. Lavoro sintetico
sulla tecnica sulle posture e spinte da diverse
parti del campo. Ricezione a 4 e 3 con sistema di
gioco 4/2 , 5/1. indicazione dei ruoli. Sistema di
ricezione per attacco in 4 e 2 e primo tempo
semplice. Obiettivo : passaggio al palleggiatore
unico. Corretta applicazione delle regole nelle
varie fasi della ricezione, corretta esecuzione
tecnica.
Priorità nei fondamentali principali
Under 16 – 18
Lavoro analitico specializzante sul bagher di
ricezione, lavoro sintetico di collegamento con
l’attacco. Specializzazione della ricezione a 3 con
esclusione del centrale di prima linea e
l’attaccante dalla seconda linea.
Analisi tattica del servizio avversario e gestione
della risposta tecnica.
Rilevazioni statistiche sistematiche in gara e in
allenamento come verifica tecnica. Obiettivo :
specializzazione della ricezione.
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Fondamentale dove esiste una grossa differenza tra
quello che succede in partita ed in allenamento.
In allenamento tante ripetizioni per il miglioramento
del gesto tecnico e il suo mantenimento ; in
partita poche battute.
Possiamo evidenziare tre tipologie di servizio :
- Servizio punto
- Servizio a rischio calcolato ( tattico )
- Rimessa in gioco
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Altri aspetti che caratterizzano il servizio :
- Momento della partita
- Rotazione della squadra
- Finali di set
Devo rendere cosciente il giocatore che esistono
questi fattori e quindi dare degli stress se voglio
sviluppare e formare.
Se prendo in considerazione il servizio tattico :
- Disponibilità di più traiettorie e tecniche di
servizio
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Obiettivo del servizio :
- Rendere il primo tempo poco credibile
Classificazione :
- Servizio in salto violento
- Servizio in salto tattico
- Servizio in salto float
- Servizio float vicino/lontano
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Allenare il battitore chiedendo di fare determinate
cose :
- Colpire delle zone del campo
- Float lungo/corto
La variabilità è da applicare quando l’efficienza è
buona.
Partire quindi da una condizione di sistematicità,
bersagli grandi ( per la gratificazione ) e poi con
bersagli sempre più piccoli.
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Metto dei bersagli in campo, grandi
per allenare in maniera sistemica.
Senza cambiare la zona di battuta.
Quando ho raggiunto una certa
stabilità cambio la zona di battuta,
ma anche i bersagli .
I
bersagli
possono
essere
colpiti ma anche
evitati.
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Nel momento in cui valuto una certa stabilità sposto
la situazione statica nel gioco, per cui l’obiettivo
diventerà colpire un determinato giocatore:
o
o
0
o
Inserisco una tattica
del servizio
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
La tattica del servizio mi pone di contro lo sviluppo
del sistema di ricezione per cui vado ad allenare il
ricettore in funzione della variabilità e della
caratteristica del servizio.
Servizio tattico :
- Teso da vicino
- Corto
- Salto floating
Questi tipi di servizio valorizzano il muro ad opzione
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Tattico vicino
In
zona
5/6
per
ricettore
attaccante ; sul C in 2 ; in posto
3/4
o
o
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
o
o
Forte in mezzo
al campo che
colpisce
zone
grosse ( salto )
o
o
Con ricezione a tre
, forte in zone
piccole
o
o
Con ricezione a
due su zone
piccole
Priorità nei fondamentali principali
Servizio
Lo sviluppo del fondamentale del servizio viene
usato per lo sviluppo della ricezione :
L’uso del campo grande è ideale per la gestione
dell’ anticipazione e per l’adattamento del piano
di rimbalzo.
L’apprendimento delle tecniche di ricezione e
gestione delle traiettorie.
Concetto di efficienza, la competizione con il
servizio.
Priorità nei fondamentali principali
Under 12 – 13
Esecuzione tecnica del servizio dal basso e dall’alto.
Lavoro sulla precisione dei lanci e lavoro sulle
traiettorie. Elaborazione tattica semplice. Tecnica
del servizio dall’alto.
Obiettivo : gestione tattica del servizio, passaggio
al servizio dall’alto.
Priorità nei fondamentali principali
Under 14 – 15
Esecuzione tecnica del servizio float piedi a terra,
da vicino e da lontano, servizio in salto continuità
e direzioni. Conoscenza delle zone di conflitto,
studio sulle traiettorie del servizio. Elaborazione
tattica, personale indotta.
Obiettivo : perfezionamento di almeno due tipi di
servizio.
Priorità nei fondamentali principali
Under 16 – 18
Specializzazione tecnica di un tipo di servizio ( alta,
tesa, forte e corta ). Servizio in salto, continuità e
direzione. Elaborazione tattica in gara, con
rilevamenti statistici individuali, analisi della
corretta gestione del servizio nel set.
Obiettivo : gestione tecnico-tattica, in gara, di
almeno due tipi di servizio.
Grazie per l’attenzione…
[email protected]
Cell.3473806278