Didattica e sviluppo del Bagher di Ricezione nel

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Didattica e sviluppo del Bagher di Ricezione nel
DIDATTICA e SVILUPPO del BAGHER di RICEZIONE nel
SETTORE GIOVANILE FEMMINILE
Fase sensibile di apprendimento va dai 13 ai 15 anni.
Percorso formativo
Individuare: attitudine al controllo delle tecniche, individuazione del talento e del ruolo
Specializzare: talenti e atleti con attitudini specifiche
Consolidare: gli apprendimenti
Cronologia della didattica
Minivolley: centralità del gioco, apprendimento per tecniche di imitazione
Under 13 – 15: Individuazione e specializzazione
Under 17: consolidamento delle tecniche
Cronologia della ricezione (PRIMA-DURANTE-DOPO)
PRIMA: Accordarsi con il palleggiatore (gli schemi, dimenticare l’errore precedente se c’è stato)
Individuazione del battitore (capire o ricordare il tipo di battuta)
Posizione in campo/di partenza (in base al tipo di battuta avversaria, non fondamentale, va
personalizzata)
Guardare la palla (seguire totalmente il pallone da quando è nelle mani del battitore,
concentrazione!)
DURANTE: Valutare la traiettoria (il ritmo della battuta)
Spostamento e arresto (spostamenti brevi, utilizzo del bagher laterale)
Preparare il piano di rimbalzo (braccia lontane dal corpo, orientate verso il palleggiatore)
Impatto (occhi sull’obiettivo, cioè la zona del palleggiatore)
DOPO: Rincorsa d’attacco o copertura
Muro o difesa se la palla è oltre la rete
Chiamare la palla è il primo modo per gestire i conflitti, specie nell’under 13 – 14. E’ utile chiamare
anche la traiettoria con CORTA, LUNGA, NO.
ESERCIZI:
T sotto rete, R in ricezione, quando la palla passa sulla rete T batte le mani, se R non ha ancora
effettuato la chiamata è un errore. Anticipo della chiamata.
2 in ricezione, 1 riceve l’altra fa assistenza e deve chiamare CORTA, LUNGA, NO.
ASPETTI TECNICI
ARTI SUPERIORI:
Estesi e distanti dal corpo
Polsi uniti e extraruotati (leggermente verso il basso)
Spalle chiuse e anteposte
ARTI INFERIORI:
Posizione di partenza che consenta elevata dinamicità (personalizzazione)
Lavoro fondamentale di spinta delle caviglie
Nel momento dell’impatto solida base d’appoggio con piedi paralleli.
OBIETTIVI PRIORITARI:
Spinta prevalente arti inferiori
Braccia distanti dal corpo
Piano di rimbalzo direzionale
Contromovimento e impulso dei piedi con spinta di caviglia
(Errore classico è scendere mentre si impatta il pallone, bisogna invece salire)
Impugnatura preferibile con arto forte che impugna il debole
Differenza:
1) Bagher d’appoggio con piedi sfalsati e accompagnando bene la palla verso il palleggiatore
2) Bagher di ricezione con i piedi paralleli.
ESERCIZI ANALITICI:
a)
b)
c)
d)
Bagher alla parete con attenzione esclusiva agli arti inferiori
Bagher con bastone sotto le spalle
Bagher con tavoletta con palline da tennis o palloni di varia dimensione
Bagher partendo da seduta sulla panca, mettendo preventivamente ginocchio a terra,
passando sotto la rete
e) Bagher appoggiando prima a terra un oggetto
ESERCIZIO SINTETICO:
A entra da z5 e fa appoggio in 3 poi segue in copertura, dalla 3 P alza verso z4 per B, dalla 4 si
rimanda la palla in 5 e B esce dal campo facendo andature varie, A va in 4. Idem fra la z1 e 3 con
alzata in 2.
FRONTALITA’ e LATERALITA’ (non si può sempre pretendere il bagher frontale)
Si tratta di concetti riferiti alla posizione dei piedi e delle spalle al momento del tocco.
Dividiamo 2 momenti didattici:
1° MOMENTO FORMATIVO: (categorie Under 13/14) frontalità (perché favorisce corretti
spostamenti) per lo sviluppo dei meccanismi percettivi su cui si fonda la capacità di lettura della
traiettoria.
2° MOMENTO FORMATIVO: (dall’under 15) posizionare il corpo sulla traiettoria di arrivo della
palla con piedi e spalle orientate al bersaglio (impatto tra le ginocchia).
Base tecnica fondamentale per l’apprendimento del contromovimento.
L’evoluzione della battuta impone successivamente l’insegnamento di abilità specifiche
orientare il piano di rimbalzo verso il bersaglio
mantenere solido il piano al momento del colpo
Il BAGHER LATERALE va comunque introdotto nella didattica da subito.
ESERCIZI ANALITICI:
a) Bagher laterale alla parete con tavoletta
b) Bagher laterale alternato a DX e SX alla parete con appoggi fissi, piedi pari spostamenti
con il bacino (ombelico dietro alla palla) e palla indirizzata sempre verso un punto fisso al
centro.
c) Bagher alla parete costringendo il bagher laterale
d) Bagher effettuato con le spalle alla parete sul lancio rapido e sempre da sopra la testa della
compagna. Questo esercizio viene effettuato con traiettorie varie, laterali vicino (senza
muovere i piedi), laterali lontano (spostare prima la gamba esterna! Solo se molto lontana
incrociare i piedi), corta (con avanzamento), tesa addosso per la ricezione lunga (togliere il
corpo e sollevare 1 gamba).
e) Bagher sul campo con T che da la palla da z3 (o 2/3) su un plinto
f) A coppie bagher sul colpo a “mano piatta” che simula la battuta flottante. Importante è
avere gli occhi sull’obiettivo cioè la mano del battitore.
STILE ATTENTIVO
Il lavoro sulla ricezione si caratterizza per l’alto livello di concentrazione richiesto. L’elevato numero
di ripetizioni necessario per un significativo miglioramento può causare cali di attenzione. E’ in tal
caso opportuno spezzare il ritmo dell’esercitazione introducendo un compito successivo o
addirittura interrompere e inserire un esercizio diverso come intensivi di attacco o difesa o lavori su
alzata di palla alta.
ESERCIZI:
a) R riceve 3 palloni consecutivi (ritmo), sulla terza palla effettua un attacco o se è il libero a
lavorare una copertura (spezzare con un compito successivo).
b) Esercizio di ricezione singola per l’attenzione sulla traiettoria, mentre riceve R deve dire ad
alta voce 1(uno!) quando il battitore colpisce la palla, 2(due!) quando questa supera la rete
e 3(tre!) quando c’è l’impatto sul bagher.
c) Ricezione di una palla distinta tra 2 inviate contemporaneamente da z 1 e 5, sarà il T (o una
compagna) a indicare quale R dovrà ricevere.
d) R con le spalle al battitore, deve girarsi e ricevere la palla o scegliere tra 2 quella indicata
dal T.
ASPETTO FISICO
Spesso si allena la ricezione nella parte finale dell’allenamento, questo è sbagliato perché richiede
lucidità fisica e mentale e al termine della seduta queste non possono essere pretese. Inoltre è
sempre importante che l’atleta esca dall’allenamento con un feedback positivo e con certezze sulla
tecnica, molti errori in un fondamentale importante come la ricezione nella parte conclusiva
dell’allenamento creano ansie e dubbi.
Può essere utilizzata nella parte finale della seduta di allenamento se si vuole ricreare una
situazione di stress tipica della gara.
Dal punto di vista psicologico è importante cercare di esprimere concetti positivi e ridurre le
negazioni (Esempio: non dire “non sbagliare la battuta”, ma “falla bene o mettila in campo”)
Metodiche per lo sviluppo della forza. Importante anche per la ricezione è la QUALITA’ della
CAVIGLIA.
Esercitazioni con le tavolette propriocettive
Accosciate (tipo squat) con le spalle alla parete e talloni a terra, scendere con mani dietro la
nuca.
Andature tecniche come skip, calciate ecc.. rivestono grande importanza.
ASPETTI TATTICI
Sono la finalizzazione della tecnica. Distinguiamo:
A) ALLENAMENTO delle TECNICHE di RICEZIONE
Utilizzare traiettorie di palle predefinite da lanci per applicare le diverse tecniche
Tecniche specifiche per diversi tipi di traiettoria (bagher laterale, frontale)
Ricerca della pulizia tecnica
Nelle esercitazioni ricercare l’efficienza della ricezione, ma assegnare obiettivi alla battuta
al fine di motivarla.
B) ALLENAMENTO delle SEQUENZE TECNICHE
Collegamento ricezione – attacco o ricezione – copertura.
Lavoro specifico sul bagher laterale: 1) Ricezione di palla corta-lunga e attacco
2) Collegamento tra 2 giocatrici impegnate a ricevere e attaccare.
C) ALLENAMENTO del SISTEMA di RICEZIONE
Definizione delle zone di conflitto (precedenza a sinistra).
Utilizzare nelle esercitazioni la battuta sempre in conflitto con la ricezione, dovrà impegnare
la ricezione sia sul piano tecnico sia su quello tattico.
Completare le esercitazioni sintetiche con il muro avversario (senza difesa per dare
maggior ritmo).
D) ALLENAMENTO del SISTEMA di RICEZIONE – PUNTO
Sottoporre a particolare impegno il ricettore attaccante
ESERCIZI ANALITICI
a) Alla parete a coppie, A fa bagher d’appoggio dopo il rimbalzo a terra (un piede avanti
all’altro), B fa bagher di ricezione al volo (piedi pari)
b) Lanci da z1 verso z5 ricezione, alzata in z3, in z4 fermo palla e esco dal campo con
andatura.
c) Battuta facile da z1 verso z5 dove si deve far passare la palla fra le gambe (essere in spinta
sulle gambe)
d) Ricezione del singolo a tutto campo
ESERCIZI SINTETICI
a) 2 in campo in ricezione z1 e z5 con P o T in z3 che alza solo se la ricezione è #, dopo
l’attacco si esce con un andatura e si cambia.
b) 2 in ricezione z5 e z6, P in z3, ricezione, alzata in z4 e fermo palla, T posizionato in z4
simula una murata, si fa ricostruzione con ribaltamento del gioco. Obiettivo 3 azioni
consecutive, battuta vince a 2 punti con possibilità di sbagliare la 1^ battuta.
ESERCIZI GLOBALI
a) Gioco 6x6, imporre alla battuta di battere in z5, se riceve z5 obbligo di giocare palla alta in
z4, altrimenti attacco libero, stimolare con vincoli e forme di punteggio particolari (se non
attacca posto 4 palla facile alla ricezione)
b) Gioco a fasi bloccate (P1 vs P1, P6 vs P6 ecc..), la ricezione # fa punto, oppure la ricezione
con 1°tempo fa 2 punti e –1 per l’avversario.
CONCLUSIONI
a) Individuazione degli atleti con attitudini specifiche al ruolo di ricettore, evitando di escludere
le più dotate fisicamente dalla ricezione per sfruttarle solo in attacco dal centro, potrebbero
essere ottime ricevitrici per l’alto livello;
b) Specializzazione del ruolo;
c) Sviluppare le attitudini attraverso il bagher di precisione (appoggio).
PROF. GIUSEPPE DAVIDE GALLI