LIBRO VERBALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL

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LIBRO VERBALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL
LIBRO VERBALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’AGENZIA
PER LA FORMAZIONE E L’ORIENTAMENTO AL LAVORO SUD MILANO
Verbale del Consiglio di Amministrazione n. 8
Il giorno 14 novembre alle ore 17,00 si è svolta la riunione del Consiglio di
Amministrazione dell’Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro Sud
Milano, regolarmente convocato ai sensi dell’ art. 18 dello Statuto presso la
sede operativa di Pieve Emanuele in via Gemelli 7 al fine di discutere sul
seguente ordine del giorno:
1. Modelli organizzativi e di lavoro per l’implementazione di un sistema
agenziale di servizi integrati per l’impiego per le politiche attive del
lavoro.
2. Comunicazioni del Presidente
Alla riunione sono presenti:
Francesco Argeri
Presidente
Raffaella Spagliardi
Componente
Sabino Mastrorillo
Componente
Raffaele Vampa
Componente
Giovanna Pengo.
Componente
E’ assente giustificato il Vice Presidente Bruno Falasca ed il Consigliere
Giancarlo Monici.
Assume la Presidenza Francesco Argeri, a norma dell’art. 19 dello Statuto
Consortile. Si da atto, inoltre, che alla riunione sono presenti: il Direttore
Michele Cafagna ed il Vice Direttore Lucia Fontanella, i componenti del Collegio
dei Revisori dei Conti, nelle persone del Presidente, Rag. Monica Bellini, e del
componente Dr. Roberto Manca. Tutto ciò ai sensi del comma 7 dell’art. 18
dello Statuto.
Assiste altresì, Anna Russo, in qualità di segretario dell’Agenzia ai sensi dell’art.
20 dello Statuto, che provvede alla redazione del presente verbale su incarico
del Direttore generale.
Dopo aver dato atto che il Consiglio di Amministrazione si è validamente
costituito, essendo presente la maggioranza dei componenti, ai sensi dell’art.
18, 2° comma dello Statuto, il Presidente per l’illustrazione del punto all’ O.d.g.
dà la parola al Vice Direttore Lucia Fontanella che direttamente ha seguito la
definizione del processo di lavoro e della rete di connessioni e dipendenze
interne al settore lavoro Afol che nasce da una sperimentazione avviata da circa
12 mesi e che ha permesso di trovare procedure che valorizzano la specificità
dei servizi che si sono accorpati (centri per l’impiego e centri lavoro),
evidenziandone l’appartenenza ad una filiera (disoccupazione – occupazione)
che appare, dopo l’accorpamento, più forte e completa.
Lucia Fontanella ricorda che il punto di partenza della nuova organizzazione del
settore lavoro è stata la lettura di quanto contenuto nell’art. 4 dello Statuto
dell’Agenzia che ne costituisce la “mission” che così recita: “ l’Agenzia ha come
scopo la promozione dell’esercizio del diritto al lavoro attraverso l’erogazione di
servizi
e
attività
destinati
all’orientamento,
alla
formazione,
all’accompagnamento all’inserimento ed al mantenimento del lavoro lungo
l’intero arco della vita, l’elevazione culturale e professionale dei cittadini,
attraverso la progettazione e/o erogazione dei seguenti servizi:
 Servizi per l’impiego amministrativi e certificativi:
 Servizi di Politica attiva del lavoro
 Servizi per l’incontro domanda offerta di lavoro”.
”L’organizzazione del lavoro – prosegue Fontanella - è senz’altro l’aspetto più
complicato dell’Agenzia. L’ obiettivo che ci siamo posti è quello di trovare una
“modalità di lavoro” che ci consentisse di erogare le attività di competenze nel
modo più efficiente ed efficace possibile, al fine di garantire ai cittadini e alle
imprese del territorio un sistema di servizi integrato, Formazione –
Orientamento - Lavoro gestito in stretto raccordo sia con gli sportelli lavoro
attivi, sia con quei servizi comunali più attenti alle politiche occupazionali dei
loro cittadini più disagiati. Siamo partiti domandandoci quali fossero i punti di
forza e quali i punti di criticità che i due servizi portavano al nuovo settore
lavoro Afol nella consapevolezza che si trattava di partire da due entità diverse
che rivendicavano entrambe una loro autonomia. Si è giunto poi ad un quadro
che ha permesso di ottenere un’ immagine in prospettiva decisamente positiva:
al di là di alcuni servizi che le due aree hanno attivato “in doppio”, le attività
principali sembravano avere caratteristiche assolutamente complementari tra
loro. I centri per l’impiego annoveravano tra i loro vari punti di forza,
soprattutto la capacità di intercettare un numero altissimo di persone che vi si
rivolgono per adempimenti e obblighi certificatori, mentre i centri lavoro
presentavano
buone
capacità
nell’intercettare
finanziamenti
attraverso
progettazioni su bandi/dispositivi.
Ragionando in termini di sistema abbiamo identificato un settore lavoro con due
aree operative:

Area Politiche attive;

Area Servizi di base.
Abbiamo definito gli interventi/servizi offerti in modo “cumulativo” (sommando
cioè tutti i servizi/azioni, indipendentemente da chi storicamente li ha erogati),
evidenziando un’offerta che può essere così riassunta:

servizi di accoglienza al cittadino;

servizi di accoglienza e supporto/pro-azioni alle aziende;

politiche attive.
Rispetto al numero di utenti che usufruiscono dei servizi offerti, si è evidenziata
una “ piramide rovesciata”, che procede cioè da un massimo di diffusione (max
numero di utenti intercettati) a un’ incidenza via via più ridotta e
individualizzata:
Accoglienza, orientamento di primo livello, servizi certificatori/amministrativi
(cittadino e aziende)
Matching, avvio a tirocini, servizi di apprendistato
(cittadini e aziende)
Cittadini
Politiche attive:
counselling/
bilanci
autoimprendit.
Aziende
Animazione/visite
aziendali
counselling/
Riorganizzazione.
Interventi per crisi
Il rapporto tra le due aree è identificato da un flusso che unifica e connette i
processi lavorativi: una responsabilità di tipo “territoriale”, cioè legata alle tre
zone che compongono Afol Sud Milano

servizi al lavoro (territoriali)

politiche attive del lavoro (sovra-territoriali).
Ci è parso, quindi, che potessero essere individuate due “ responsabilità di
area”, di tipo complementare: una responsabilità di tipo “ territoriale”, cioè
legata alle tre zone che compongono Afol Sud Milano, che ha in carico tutte le
azioni e gli interventi che riguardano l’area che abbiamo identificato come “
Servizi al lavoro” ( Centro per l’impiego). E una responsabilità sovra territoriale
(cioè a scavallo sulle tre aree Afol Sud) che riguarda l’area “ Politiche attive del
Lavoro”. Per avere la possibilità di valutare ( sia in itinere sia al termine di
programmi di lavoro definiti), la funzionalità del modello adottato ed
eventualmente di identificare i punti di debolezza su cui si dovrà intervenire con
opportune modifiche, è necessario attivare un monitoraggio costante e
regolare, è necessario perciò immaginare un lavoro di equipe molto forte tra i
responsabili delle due aree, supervisionato dal responsabile del settore lavoro
(ad interim il Direttore generale dell’Agenzia) che, volta per volta individuerà e
assegnerà, il raccordo con i responsabili dei servizi, obiettivi, priorità di
intervento, gruppi di lavoro ‘ad hoc’, budget per la gestione dei servizi e dei
progetti: il settore lavoro esce rinforzato da questo “ merging” solo se si
utilizzano in modo sinergico le specificità dei due sistemi di provenienza. “ Agire
insieme” è lo stile di lavoro che l’Agenzia intende adottare: insieme per
rispondere meglio alle esigenze delle persone, delle imprese e delle istituzioni.
Da quanto abbiamo detto, appare chiaro che gli operatori del settore lavoro
dipenderanno non in maniera stabile da uno stesso responsabile, ma per alcuni
interventi faranno capo al responsabile Area servizi al lavoro (CPI), per altri al
responsabile Area politiche attive ( come del resto per altri servizi ancora
dipenderanno dal responsabile Settore Formazione o responsabile categorie
svantaggiate..). Ci pare fondamentale che questo avvenga indipendentemente
dalla “ appartenenza di origine” del lavoratore ( CpI o centro lavoro /
consorzio). All’avvio di una nuova attività / progetto il Responsabile del settore
e i responsabili delle due aree che fanno capo al settore lavoro, si incontreranno
e definiranno il “ pool” di operatori che si occuperà della realizzazione del
progetto stesso e identificheranno le responsabilità e i compiti dei responsabili
stessi. In Afol Sud, data l’estensione molto ampia, si sono identificati un
Responsabile dell’area Politiche attive del Lavoro (sovra territoriale) e due
Responsabili dell’area Servizi al lavoro (CPI). Tutto quanto ora descritto non può
prescindere dall’applicazione del criterio della massima flessibilità degli operatori
impiegati nel nuovo processo organizzativo”.
Il Vice Direttore nel concludere la sua relazione rivendica l’autorevolezza del
percorso fatto confidando nella positività dei riscontri di tutte le azioni e dei
processi oggetto di intervento.
Successivamente il Presidente Argeri informa il C.d.a. circa la posizione
lavorativa degli operatori (in numero di sei) provenienti dalla Provincia e
trasferiti all’Afol in virtù del contratto del servizio appositamente sottoscritto.
“Tali lavoratori – precisa Argeri - sono titolari di contratti di varia natura: è stato
avviato uno studio per procedere ad una loro regolarizzazione. Risale infatti a
qualche giorno fa un incontro con la RSU per verificare le possibilità di avviare
selezioni interne per coloro che sono inquadrati nelle categorie B e D da
espletarsi possibilmente entro il prossimo mese di febbraio.>>
Il Presidente Argeri comunica inoltre che il giorno 26/11/2008 alle ore 15.00 si
terrà un incontro in Provincia con l’Assessore Casati relativamente alle attività
svolte per aiutare quelle realtà che sono state travolte da crisi aziendali. Il
merito Argeri informa che la Provincia metterà a disposizione dei fondi per
favorire l’inserimento dei lavoratori svantaggiati e come lo stesso Direttore
Cafagna ha avuto modo di contattare diverse aziende in crisi al fine di far
conoscere i servizi offerti dall’Agenzia che rappresenta l’unica realtà pubblica
che aiuta i lavoratori a trovare delle soluzioni per contrastare la disoccupazione.
Lo stesso Presidente rivela però come una delle difficoltà più evidenti per Afol è
proprio quella di farsi conoscere sul territorio e per questo si stanno utilizzando
vari canali di comunicazione, dai fondi paritetici agli articoli sulla stampa che
mettono in evidenza il notevole potenziale dell’Agenzia che fa da cuscinetto tra
la crisi che ha colpito il mercato del lavoro e le difficoltà economiche dei
lavoratori, gestendo pacchetti di accompagnamento al collocamento, per
aiutare i lavoratori ad acquisire nuove competenze e presentarsi sul mercato
con u curriculum potenziato.
Al termine, nulla avendo più da discutere, la seduta viene tolta alle ore 18.40.
Letto, confermato e sottoscritto.
Il Presidente
Il Segretario
Francesco Argeri
Anna Russo