Quanto amaro in bocca Dovevamo portarla a casa

Transcript

Quanto amaro in bocca Dovevamo portarla a casa
«Quanto amaro in bocca
Dovevamo portarla a casa»
Paolini «Ma quel tecnico a Lacey non l'ho capito»
PIERO BUCCHI HA SOFFERTO: «L'AVEVAMO DETTO
CHE DI QUESTA PESARO NON C'ERA DA FIDARSI
MA SIAMO STATI BRAVI A RIACCIUFFARLA»
• Brindisi
COACH Piero Bucchi arriva in sala
stampa molto preoccupato per le
condizioni fisiche di Gagic. «Per
prima cosa spero che la distorsione
di Gagic non sia grave. Come aveva
detto il mio assistente, si sapeva
che quella con Pesaro non sarebbe
stata una partita facile. Le parole
del mio vice sono state veritiere: la
Vuelle ha battuto Milano, Venezia,
Reggio Emilia da quando è arrivato Daye, e non sono vittorie facili.
Stasera Pesaro ha dimostrato perchè ha vinto quelle gare. Quindi
mi aspettavo una partita molto dura e difficile, anche perchè è una
squadra strana visto che Daye gioca nel ruolo di ala forte ma alla fine
è una guardia e nonostante tutto
siamo riusciti a tenerlo sotto la sua
media abituale, che è di 22 punti.
Ancora una volta è stata una serata
in cui abbiamo fatto fatica a fare canestro, tirando male da tre punti e
ovviamente gli avversari sono andati via con più facilità; comunque
l'importante poi è aver ripreso la gara e averla vinta perchè quando sei
in casa non puoi sbagliare».
COACH Paolini cerca di trarre il
buono anche dall'amarezza. La
Vuelle esce sconfitta, ma le parole
del tecnico dimostrano comunque
soddisfazione per la prova dei suoi,
insieme al rammarico: «C'è grande
delusione da parte nostra, l'amaro
in bocca resta per quei 35 minuti in
cui abbiamo condotto il gioco.
Non posso che essere soddisfatto
della prova dei miei ragazzi, hanno
dato il massimo per l'intera partita.
E' mancato anche un pizzico di fortuna nei momenti cruciali del match, ma non posso rimproverare nulla a questa squadra. Mi è piaciuto
l'atteggiamento mostrato. L'ottimo lavoro c'è stato anche in difesa
dove abbiamo tenuto alta la tensione, senza concedere troppo ai nostri avversari. Qualcosa l'abbiamo
pagato nel finale, dove i dettagli
hanno fatto la differenza. Qualche
decisione arbitrale non l'ho capita ammette -, ma penso alla prova della mia squadra. Abbiamo concesso
15 rimbalzi offensivi che hanno
permesso a Brindisi di restare sempre in partita. Sotto questo aspetto
c'è ancora da migliorare. Quando
conduciamo la gara, poi dobbiamo
riuscire a portarla a casa».
RIGUARDO agli episodi arbitrali
specifica «mi riferisco al tecnico
per flopping fischiato a Lacey, stavamo partendo in contropiede e invece siamo stati fermati, ma secondo me non c'era alcun fallo. Non
voglio lamentarmi più di tanto, anche se qualcosa di dubbio durante
il match l'ho visto. Ho apprezzato
il cuore messo in campo dai miei,
anche i falli di Christon e Lydeka
non ci hanno aiutati. Siamo stati costretti ad effettuare
cambi forzati. Devo comunque fare i complimenti ai nostri avversari, perché sono stati
capaci di vincere questa partita con grande
orgoglio nel finale.
Peccato perché abbiamo fatto una grande
gara dal punto di vista
tattico, specialmente
nella prima metà. Certo se abbiamo perso,
qualche responsabilità nostra, oltre alla bravura dei nostri avversari, c'è stata. Commettiamo ancora errori di
esperienza, dobbiamo
continuare a lavorare,
ma la voglia vista in
questa gara è la strada
giusta per fare un buon finale di stagione. L'importante è restare con
la testa bassa e lavorare, perché la
strada è ancora lunga e dobbiamo
proseguire nel nostro percorso di
crescita».
CONSULTINVEST