Baccano, tra Parigi e New York

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Baccano, tra Parigi e New York
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gio, giu 7 2012 | 1 Comments
Baccano, tra Parigi e New York
By: Chiara De Francisci
Sabato sera. Il momento peggiore per andare a cena fuori. Il migliore per testare un locale nuovo? Se così fosse Baccano ha
superato l’ardua prova con buoni voti e qualche piccolo incidente di percorso. All’entrata una hostess ci attende per accompagnarci al
nostro tavolo. Sbircio all’interno dalle vetrate, da via delle Muratte, traversa di via del Corso, e non posso fare a meno di pensare
subito quanto questo locale sia una ventata d’aria fresca in mezzo all’accozzaglia turistica degli immediati dintorni
(bancarelle, McDonald’s, ristoranti con menu fotografati e camerieri sulla soglia ad attirare malcapitati…). Legno, specchi, bianco
panna, nero. E il rosso dei portatovaglioli. I colori sono pochi “ma buoni”, l’atmosfera è rilassante, la musica non è (ancora)
invadente e ci lasciamo cullare da Édith Piaf e Frank Sinatra. Baccano – creato come molti locali di successo da Dario Laurenzi,
della Laurenzi Consulting – viene presentato come un bistrot in stile parigino, ma non riesco a smettere di pensare quanto mi
ricordi in qualche modo anche alcuni locali di New York. Lo chef è il ben noto Alessandro Cecere, ex Convoglia.
In modo intelligente questo locale risponde alle varie esigenze di chi mangia fuori: è ristorante (con piatti della cucina romanesca
per gli affezionati), “stuzzicheria” (sul menu compaiono fritti e hamburger), cocktail bar, caffetteria ( menu apposito per la
colazione), gelateria e c’è persino un bancone con salumi e formaggi di qualità.
Scegliamo dal menu in maniera disordinata primi piatti, antipasti e hamburger per provare un po’ la cucina del locale. La tartare di
manzo è la prima pietanza della serata.
Razza piemontese, tagliata al coltello e servita con le aggiunte classiche da scegliere secondo il proprio gusto. La carne è morbida,
saporita, alla giusta temperatura.
E’ la volta della carbonara (l’ho detto che era un’ordinazione disordinata). L’esecuzione del piatto invece è quasi perfetta, con
l’uovo cremoso, il guanciale di Amatrice croccante e gli spaghetti “Cavalieri” al dente.Fabio Casamassima, direttore del locale,
giunge al nostro tavolo per domandare le nostre impressioni. Sia lui, sia i molti camerieri (in divisa semplice, ma elegante)
dimostrano una grande affabilità verso il cliente. Ribadisco: è sabato sera e inoltre siamo a due passi da Fontana di Trevi. Speriamo
che tutto si conservi tale anche a distanza di tempo.
Gli spaghettoni “Verrigni” con burro & alici non deludono: un buon “dente” per la pasta, alici saporite e (tanto, forse un po’
troppo) burro avvolgente.
L’hamburger di manzo è una nota stonata. Mi viene diligentemente chiesta la cottura al momento dell’ordinazione (media, al
sangue non fa per me), ma al momento di mordere tutti i (pochi, va detto) succhi della carne finiscono sul piatto. L’hamburger mi
pare un po’ troppo cotto per essere medio, è asciutto e inoltre è scondito. Non credo sia voluto, immagino sia una svista o qualcosa di
simile, ma il mio hamburger è irrimediabilmente sciapo e mi tocca “aggiustarlo” con qualche goccia di ketchup. Manca ancora
qualcosa. Guardo nel piatto: cicoria ripassata? Presente, anche se un filo insipida anche lei. Sfogliatine di patate? Ci sono delle
comuni patatine, immagino sia un errore. Anelli di cipolla? Non pervenuti. Eppure erano sul menu, come cicoria e patatine.
Concludiamo con un ottimo caffè e un “Tiramisù e caffè”, ossia il classico che ci si aspetta, ma accompagnato da una tazzina di
gelato al caffè. E’ buono, ma ne ho avuti di migliori. Troppo cacao amaro (che finisce per “soffocarmi” tra una cucchiaiata e
l’altra) e savoiardi annegati in una bagna un po’ acquosa. Il gelato al caffè ha atteso a lungo nella tazzina ed è quasi sciolto. Passabile,
ma come per il tiramisù niente per cui gridare al miracolo.
Il conto non è leggerissimo (pane + acqua 75 cl + 1 bicchiere di Frascati superiore + tartare + carbonara + burro&alici + hamburger
di manzo + tiramisù + caffè = 73.50), ma vista la zona ogni lamentela lascia il tempo che trova (forse). Tartare di manzo: 14 euro
Carbonara: 12 euro Burro & alici: 13 euro Hamburger di manzo: 15 euro Tiramisù: 7 euro Caffè: 2 euro
Un buon locale con materie prime d’alta qualità, versatile ed esteticamente piacevole. Ma l’hamburger di manzo (con relativi
contorni sbagliati o mancanti) è davvero da rivedere.
Bonus: l’ambiente.
Malus: i dintorni pieni di turisterie, difficoltà di parcheggio
I voti di Puntarella
Cucina: 6/7
Servizio: 7,5
Ambiente: 8
BACCANO, via delle Muratte, 23 tel. 06 69941166 . Aperto dalle 8.30 alle 24.00