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2104 Anno 3 - n.1 - 12 febbraio 2008 Poste Italiane S.p.A - Sped. in A.P. 70% - REGIME LIBERO - AUT. DR/CBPA/CENTRO 1 - Valida dal 15/02/06 Cogito Ergo Bus A Firenze, una due giorni sul tram. Le esperienze europee raccontate direttamente dai protagonisti delle varie realtà Il tram nel centro storico ha salvato le città. È il coro unanime che si è levato dalle voci dei partecipanti al convegno organizzato da Ataf: “Cogito Ergo Bus”. Esperti di tutta Europa sono intervenuti nella due giorni di conferenze all’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata a Firenze. Dalle città francesi a Dublino, Vienna, e le nostre in Italia, le esperienze più significative di questo mezzo moderno e a impatto ambientale bassissimo sono state riportate durante gli interventi, aperti al pubblico nella prima giornata. All’interno di questo numero di BusTop troverete uno speciale di quattro pagine. L’ultima, la sesta, è dedicata ad una nuova iniziativa, presentata a margine del convegno che vedrà Ataf ancora protagonista della mobilità fiorentina: un nuovo sistema di noleggio biciclette che, appena sbarcato a Barcellona, sta già avendo un successo inaspettato. Nella pagina: sopra il tram a Bordeaux; sotto una simulazione del tram in piazza Stazione a Firenze a pag. 3-4-5-6 Tram-Bus informa Sta facendo il giro della città per dare informazioni sul tram che verrà. È il Tram-Bus, un mezzo di Ataf che è stato allestito per l’occasione. All’interno tutto il materiale per rispondere alle domande dei curiosi. a pag. 5 La curiosità Ecco i primi dieci più «cool» del mondo Il National Geographic, niente meno che l’autorevole rivista internazionale, ha riscoperto il piacere dei vecchi tram. Il piacere di farci un giro che consenta di godere con calma delle bellezze di una città. Ed ha stilato la lista dei dieci itinerari di tram più godibili al mondo nel libro “Journeys of a Lifetime: 500 of the World’s Greatest Trips”. Al primo posto va il 501, il tram (in inglese “streetcar”) che attraversa in orizzontale Toronto percorrendo la Queen Street. Prima di tutto perché sarebbe una delle rotte più lunghe del Nordamerica e poi perché consente di vedere una bellissima parte del centro della città, tra cui il Comune, le Spiagge, il lago Ontario, Chinatown, ristoranti e negozi. Toronto ha così surclassato la George Benson Waterfront di Seattle, la St. Charles di New Orleans, e poi San Francisco, Hong Kong, il tram 96 di Melbourne, il numero 2 di Budapest, il 68 di Berlino, il 2 di Amsterdam e il 28 di Lisbona. Nell’ordine, tutti dentro la top ten dei migliori “ferri vecchi” del pianeta, che poi tanto vecchi non sono, dice il National Geographic: sono “vintage”, e per questo perfino alla moda, “cool” come dicono gli anglosassoni, cioè: “Una figata!” (Nella foto una vecchia immagine di archivio di Ataf. La linea 1 che passa tutt’oggi dalle Cure è nata il 20 febbraio del 1907). 2104 2 Eventi 2104 3 Cogito Ergo Bus Vienna, Dublino, Parigi, Torino. Il viaggio dal titolo “Cogito Ergo Bus” tra le città d’Europa che usano il tram e l’autobus come mezzi di trasporto su cui investire è stato organizzato da Ataf, azienda di trasporto fiorentina, con una due giorni di interventi da parte degli esperti delle varie compagnie all’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata. “Un convegno – dice la presidente di Ataf, Maria Capezzuoli - che ha offerto la possibilità di conoscere le varie realtà europee. Gli esperti di Parigi, Dublino, Torino, Vienna, e molti altri, ci hanno raccontato il loro tram: nelle città francesi come Nantes, Grenoble, Lione, Bordeaux, ma anche a Strasburgo, dove le strade sono strette come le nostre, il tram ‘ha salvato il centro storico’. Questo è stato il messaggio unanime degli esperti europei: le aree interessate dal passaggio della metropolitana di superficie sono state infatti completamente pedonalizzate”. Ed è quello che succederà anche a Firenze. Nello spazio in cui oggi transitano davanti al Duomo 2.300 corse di autobus e altrettanto traffico fatto di macchine private e non solo, domani passerà solo il tram. E tutta l’area sarà a disposizione dei pedoni. Il centro storico sarà servito da una serie di bussini elettrici. “Questo vorrà dire non solo avere la metà del traffico di oggi – aggiunge la presidente - ma anche abbattere l’inquinamento in maniera concreta”. segue a pag. 4 Speciale 2104 Qui si dice «Tranvai» da voi come si dice? Gli interventi degli esperti europei al convegno di Ataf Segue da pag. 3 4 L’amministratore delegato di Gest - la società che gestirà la tranvia fiorentina e che è partecipata da Ratp (azienda di trasporto francese che ha vinto il project financing per la realizzazione delle tre linee) al 51 per cento e da Ataf al 49 - Serge Reynaud, durante il suo intervento ha detto: “La prima linea della tranvia di Firenze prenderà il via nella primavera del 2009 e coprirà la tratta Scandicci–Santa Maria Novella. Assomiglia molto alla nuova linea di tram T2, da Issy Les Moulineux, nella cintura parigina alla Defense. Bene questa nuova linea della metro francese ha visto aumentare enormemente i passeggeri che prima usavano altri mezzi, come il treno: sono passati da 8.000 a 80mila”. Per come sono intasate le strade di tutte le grandi città, le metropolitane di superficie sono diventate, grazie al fatto di poter viaggiare su corsie preferenziali, molto più veloci del mezzo privato. La metà dei passeggeri guadagna oltre 20 minuti, ha riportato durante il convegno Paolo Carbone, direttore dei sistemi di trasporto della Rpa a Dublino. Il sistema viennese, invece, che comprende tram, metro e autobus, è talmente ramificato che in un anno viene usato da 800 milioni di passeggeri. “Le principali città europee si stanno spostando verso gli stessi obiettivi – chiosa la presidente Capezzuoli - in una sola parola: ridurre drasticamente la circolazione delle macchine private e puntare sul tram, l’autobus, la metropolitana o il treno, e una forte integrazione tra questi mezzi, fino ad arrivare alla bicicletta. Lo scopo è non solo abbassare il livello del traffico, ma anche mettere un tassello fondamentale nella lotta all’inquinamento: al riguardo, tutte le più importanti istituzioni, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità alle agenzie ambientali locali, ci dicono che siamo in allarme rosso”. Il futuro di Firenze è dietro l’angolo: “Ataf sarà protagonista del prossimo futuro come gestore della tranvia insieme alla francese Ratp – aggiunge la presidente - e naturalmente come gestore del servizio su gomma. Un futuro che vogliamo fatto di strade libere dalla morsa del traffico e dell’inquinamento. Un futuro dove il servizio pubblico è regolare. Un futuro all’altezza di una città come Firenze”. Ecco la mappa delle tre linee del tram in costruzione a Firenze. Linea 1: Firenze Santa Maria NovellaScandicci. Linea 2: Piazza della LibertàPeretola. Linea 3: Fortezza da Basso-Careggi La “Verde” e “Rossa” Dublino Due nuove linee, la verde e la rossa, hanno fatto definitivamente decollare il sistema di trasporto collettivo nella città di Dublino. Aperta al pubblico nel settembre del 2004, la “red” line è lunga 15 km circa ed è composta da 23 fermate e 40 tram. Compie il suo tragitto in 45 minuti. La “green”, invece, aperta a giugno del 2004 è lunga 9 km, ha 13 fermate e 26 tram che impiegano 20 minuti per fare tutta la tratta. I benefici apportati al sistema da queste due nuove tranvie leggere sono stati consistenti. “I passeggeri della Rpa (Railway Procurement Agency) – spiega Paolo Carbone, responsabile dei sistemi tecnologici – che usano la ‘light rail’, sono stati più di 5milioni nel 2004, e sono oggi 28,3 milioni”. Questo perché c’è stato un decisivo cambio nella scelta modale, da parte dei cittadini irlandesi, a favore del trasporto pubblico. “Inoltre – aggiunge Carbone - nelle aree interessate dalle due nuove linee è aumentato il valore dei terreni in zone non urbanizzate (più 20 per cento), è migliorata l’immagine del trasporto pubblico, e intere aree depresse e isolate dalla città sono state rigenerate e incluse nella comunità”. Cogito Ergo Bus 2104 Tutte le informazioni piazza per piazza Non è semplicemente un bus, ma un Tram-Bus: a bordo ci saranno infatti informazioni, depliant, gadget e materiale vario per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo sistema tranviario fiorentino. Il Tram-Bus farà il giro della città e dei comuni limitrofi, con soste nei luoghi più significativi. L’iniziativa di Ataf è partita durante il convegno Cogito Ergo Bus. Nella foto il Tram-Bus sosta in piazza Santissima Annunziata. Per vedere il calendario aggiornato delle prossime fermate vai sul sito www.ataf.net Nella pagina: sopra, una simulazione di come sarà il tram in piazza Duomo a Firenze; di fianco a destra, la metropolitana di superficie a Strasburgo; sopra a destra, un’immagine del Tram-Bus in piazza Santissima Annunziata a Firenze; di fianco a sinistra, il tram su una delle nuove linee a Dublino E il centro è solo per pedoni e bussini Elemento utile al funzionamento dell’intero sistema di trasporto pubblico nelle grandi città è la pedonalizzazione del centro storico. Sull’esempio di una delle capitali europee che si sono dotate di un tram di superficie anche a Firenze le linee che insistono su quest’area saranno riorganizzate. Un sistema di bus, detti anche “bussini”, elettrici servirà il centro storico nei tratti che non sono interessati dal tram della linea 2. Linea che attraverserà la città partendo dall’aeroporto di Peretola e passando per la stazione Santa Maria Novella fino al Duomo, per poi andare da piazza San Marco fino al capolinea in piazza della Libertà. 5 2104 Speciale Cogito Ergo Bus E poi fu il «boom» delle biciclette “ Nella cartina, le prime cinquanta stazioni di biciclette a Firenze che saranno per la maggior parte nell’area del centro storico “ 6 Firenze scommette sulla bicicletta. Come Parigi, Vienna, Barcellona. Già dal prossimo autunno le bici si potranno noleggiare con una tessera magnetica da inserire nelle stazioni automatiche. Il nuovo servizio si chiama Bike-Sharing e verrà avviato con 50 punti di distribuzione e 800 mezzi, che raddoppieranno nel giro di due anni. Il progetto messo a punto da Ataf e Firenze Parcheggi è stato illustrato in giunta dall’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio Claudio Del Lungo. “È un altro tassello importante a favore della mobilità ciclabile sulla quale l’amministrazione sta puntando molto - ha detto Del Lungo - . Parcheggi scambiatori, altri 15 chilometri di piste ciclabili nel 2008, 2.000 posti bici nelle rastrelliere, sono tutte priorità che rientrano nella fase A della mobilità ciclabile approvata nel 2005 e che sta per concludersi”. Come funziona il Bike-Sharing? In alcuni punti individuati come strategici dall’analisi dei flussi di traffico viene installata una stazione dove è possibile prelevare la bici usando una tessera magnetica. La bici può essere riconsegnata in un punto diverso da quello dove è stata presa, proprio per creare una forte integrazione con diversi mezzi di trasporto. Le stazioni di distribuzione delle biciclette saranno distanti massimo 300 metri l’una dall’altra e in ciascuna saranno disponibili almeno 15 biciclette in ogni momento della giornata, grazie ad un sistema di redistribuzione dei mezzi continuo. Un abbonamento per noleggiare le bici costerà 35 euro l’anno. “Firenze - dice la presidente di Ataf Maria Capezzuoli - ha un centro storico che può essere percorso facilmente in bicicletta. Questo progetto è un altro passaggio fondamentale per salvare la città dall’inquinamento e dal traffico non più sostenibile di macchine private. Le biciclette andranno ad integrarsi nel centro storico di Firenze con il tram e il sistema di bus elettrici previsto dal nuovo piano di riorganizzazione del servizio Ataf, condiviso dal Comune di Firenze”. “L’obiettivo - aggiunge Alessandro Lopresti, presidente di Firenze Parcheggi - è di cambiare la cultura della mobilità a Firenze, offrire un servizio di mobilità sostenibile, efficiente e all’avanguardia. Firenze è una città che si presta ad un servizio del genere per la sua dimensione urbana e per gli interventi dell’amministrazione comunale. Il sistema di Bike Sharing si integrerà con il servizio di trasporto pubblico esistente, il sistema di parcheggi, e domani anche con la tranvia”. A dimostrazione dell’efficacia dell’iniziativa c’è l’esempio di Barcellona, dove si è assistito a un vero e proprio boom: a due mesi dall’avvio del Bike-Sharing si contavano gia 100mila abbonati, pari al 9% della popolazione adulta residente, 2 milioni di viaggi e 14 milioni di chilometri percorsi pedalando. I nuovi distributori automatici di biciclette saranno soprattutto nel centro storico, nelle piazze, vicino agli alberghi, presso le stazioni e i centri congressuali, alle fermate degli autobus. Si tratta di biciclette robuste, affidabili, dotate di sistema gprs e dispositivi antivandalismo. Qualità e sicurezza 2104 Approvato il codice etico di Ataf È già in distribuzione e verrà divulgato a tutti coloro che hanno rapporti con l’azienda Il codice etico è stato approvato dal consiglio di amministrazione. È un atto molto importante nonché fondamentale per una società come Ataf, a totale partecipazione pubblica, che ha come oggetto sociale la gestione del servizio di trasporto pubblico, di persone e cose. Ogni impresa, a maggior ragione una società che offre un servizio pubblico, deve improntare la propria attività, i propri comportamenti, i rapporti interni ed esterni ed il proprio comportamento sul mercato, all’osservanza della legge, alla concorrenza leale ed ai valori quali la trasparenza, la correttezza, l’integrità e la lealtà. Tali elementi costituiscono il patrimonio fondamentale ed irrinunciabile di una società, la rendono affidabile, efficace ed efficiente e ne costruiscono, al contempo, il rispetto, l’affidabilità e la reputazione. È imprescindibile, quindi, per garantire il successo, il buon funzionamento, la qualità dei servizi resi ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati da Ataf, che ogni comportamento aziendale di ogni singolo soggetto che lavori per la Società sia diretto ad osservare ed a far osservare principi e valori enunciati. Costituiscono fattori comuni e determinanti per l’attività di Ataf, il riconoscimento, l’accettazione, la condivisione e l’applicazione a tutti i livelli dei valori sopra enunciati nonché delle connesse responsabilità. Per queste ragioni è stato predisposto il “Codice Etico” che deve essere rispettato da tutti coloro che lavorano per Ataf e conosciuto da tutti coloro che, comunque, con Ataf entrano in contatto ed intrattengono affari; ragione per cui a tale documento sarà data ampia diffusione e pubblicità. Il codice etico è disponibile presso gli uscieri nelle due sedi azienLe norme del Codice si applicano, senza alcuna eccezione, ai dipendenti, dirigenti, dali di Peretola e le Cure. Il Codice etico di Ataf è stato predispoamministratori e sindaci della Società ed a tutti coloro che, direttamente o indiretsto ai sensi dell’articolo 6 punto 3 del Decreto Legislativo 8 giutamente, stabilmente o temporaneamente, vi instaurano, a qualsiasi titolo, rapporti gno 2001 numero 231 ed approvato con delibera del Consiglio e relazioni di collaborazione od operano nell’interesse della Società (soci azionisti, di Amministrazione del 12 dicembre 2007. cittadini/utenti, incluse le rappresentanze dei consumatori, fornitori, collettività pubblica amministrazione ed enti locali, partner commerciali, Cda, Stakeholder). In particolare, a titolo esemplificativo: • i componenti del Consiglio di Amministrazione si ispirano ai principi del Codice nel fissare gli obiettivi di impresa • i membri del Collegio Sindacale assicurano il rispetto e l’osservanza dei contenuti del Codice nell’esercizio delle proprie funzioni La missione di Ataf è così formulata: soddisfare i biso• i dirigenti danno concretezza ai valori ed ai principi contenuti nel Codice, facendosi gni dei clienti attuali e potenziali, garantendo servizi di carico delle responsabilità verso l’interno e verso l’esterno, rafforzando la fiducia, la alta qualità, affidabili e sicuri; una informazione adecoesione e lo spirito di gruppo guata e tempestiva; una corretta distribuzione del costo • i dipendenti ed i collaboratori, nel dovuto rispetto della legge e delle normative del servizio tra i cittadini, migliorare la qualità della vita vigenti, adeguano le proprie azioni ed i propri comportamenti ai principi, agli obiettivi e il benessere della comunità in cui l’azienda vive ed ed agli impegni previsti dal Codice. opera prestando particolare attenzione alle esigenze di Favorire la cooperazione degli stakeholder per il raggiungimento della missione sisoggetti appartenenti a fasce deboli e svantaggiate (angnifica tener conto delle aspettative legittime di ciascuno: la “cooperazione” sarà ziani, portatori di handicap, soggetti a ridotta capacità tanto più efficace quanto più ciascun stakeholder vedrà il suo impegno orientato ad motoria), salvaguardare l’ambiente, stimolare e valorizuno scopo e si sentirà trattato in modo equo. zare le capacità dei propri dipendenti, promuovendone LE NORME LA MISSIONE le competenze specifiche per l’eccellenza del servizio, impegnarsi nel miglioramento continuo delle prestazioni per cogliere le aspettative degli utenti e nuove opportunità di sviluppo,investire nell’innovazione del servizio e dei relativi processi realizzativi e di controllo, stimolando i fornitori verso comportamenti e scelte orientate alla responsabilità sociale, coinvolgendo e responsabilizzando i propri dipendenti circa le ricadute sociali ed ambientali dell’attività svolta dall’azienda. (Ataf intende essere un interlocutore riconosciuto del territorio, collaborando con le istituzioni per la promozione di politiche ed opere che garantiscano lo sviluppo socio-economicoambientale locale) creare collaborazioni sinergiche sul territorio per accrescere la propria competitività, porsi come soggetto trainante verso lo sviluppo sostenibile, salvaguardando l’ambiente naturale e realizzando un servizio che favorisca lo sviluppo dei rapporti personali e l’appartenenza al territorio. 2104 Anno 3 - n. 1 - 12 febbraio 2008 Reg. Tribunale di Firenze n. 5466 del 17/01/2006 Direttore responsabile: Mirco Cantelli Caporedattore: Jacopo Cosi Redazione: Viale dei Mille 115, Firenze Tel. 055 56501 Fax 055 5650242 [email protected] Realizzazione editoriale e impaginazione: Aida srl, via Maragliano 31a, Firenze Tel. 055 321841 Fax 055 3216215 - www.aidanet.com - [email protected] Stampa: Nuova Grafica Fiorentina, Firenze 7 2104 8