Mo dabon?

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Mo dabon?
Sergio, Natale 2015
Mo dabón? Avguri al prinsìpi-speransa
(Ma davvero? Auguri al principio-speranza)
Mo dit dabón? An sarà miga vera,
che propia al sottoscritt a t’é gnu in menta,
con tant ca gh’ n’é, sóra sta povra tera,
ed cór tentè äd ne spetäros gnenta,
d’andär’gh a spetnussär chi poc cavì
che ancorra un po’ i gh’arisson dill pretezi,
cme fa cl’arjetta cuand a sponta ’l dì
dal mez äd mag, e la fa cera al srézi…
Mo dit dabón? Ca väl la pen’na cédor
a chi to bej soriz da ragastuss?
Ca n’ strata miga d’un zughett da lädor,
E ca n’ s’à miga da sarär su l’uss?
Coi patiment portè da l’an ca móra
gnirìs voja ’d sparir in-t-al dezert,
Mo po’, con sta to grasja voladóra…
Anca stanota lass’rò l’uss avert.
Versione italiana, naturalmente senza metrica e rime:
Ma dici sul serio? Non sarà mica vero,
che proprio al sottoscritto ti è venuto in mente,
con tanti che ce n’è, su questa povera terra,
di cuori tentati di non aspettarsi niente,
di andargli a spettinare* quei pochi capelli
che ancora un po’ avrebbero delle pretese,
come fa quel venticello quando spunta il giorno
nel mese di maggio, e carezza le ciliegie …
Ma dici sul serio? Che vale la pena cedere
a quei tuoi bei sorrisi da ragazzetto?**
Che non si tratta di un giochetto da ladri?
e che non si deve sbarrare la porta?
Coi patimenti portati dall’anno che muore
verrebbe voglia di fuggire nel deserto.
Ma poi, questa tua grazia rapinosa…***
Anche stanotte lascerò l’uscio aperto.
-------------------* Ma spetnussär ha in più una sfumatura “sbarazzina”.
** Anche “ragastuss” ha la sfumatura “sbarazzina”.
*** Il termine “voladora”, molto “parmigiano”, significherebbe “trascinatrice”, essendo
riferito in particolare alla forza del torrente Parma in piena. Preferisco “rapinosa” per la
plausibile parentela con il francese voleur (ladro, rapinatore).