la qualità dell`aria indoor - IBC Emilia
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la qualità dell`aria indoor - IBC Emilia
LA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR Paolo Mandrioli Paola De Nuntiis Chiara Guaraldi Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima - CNR La conservazione preventiva nei musei: controllo e gestione degli ambienti e delle opere. Dalla teoria alla pratica. Bologna, 18/05/2009 LA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di danno per la salute umana e i materiali esposti sia all’aperto che all’interno degli edifici delle città. I centri urbani sono strutture tridimensionali, in grado di intrappolare nell’interno degli edifici, le polveri, i vapori e i gas. Le sostanze inquinanti all’interno degli edifici urbani, presentano dal 10 al 40% dell’inquinamento esterno. Anche i musei si trovano immersi nell’aerosol urbano alla pari di tutte le altre strutture e della stessa popolazione che le utilizza. Inquinamento atmosferico outdoor e indoor Per quanto riguarda la conservazione dei beni culturali presenti in musei, biblioteche e archivi, distinguiamo inquinanti provenienti da sorgenti: - esterne: ossidi di azoto, ossidi di zolfo, idrogeno solforato e solfuro di carbonile (COS), ozono; - interne: ossidi di azoto da stufe a gas, anidride carbonica dalle persone, ozono da fotocopiatrici e stampanti, acido acetico, acido formico e formaldeide dagli allestimenti e dal mobilio. Inquinamento atmosferico outdoor e indoor I sistemi di filtrazione dell’aria ambiente sono efficaci e producono aria pulita nelle sale e nei depositi, ma non possono eliminare i vapori di acido acetico che si trovano all’interno di vetrine e cassetti. Spesso gli inquinanti “mancanti” in ambiente indoor sono stati sottratti dall’atmosfera perché hanno reagito sui materiali provocando danni. Inquinamento atmosferico outdoor e indoor Per poter valutare il rischio di danno occorre avere dati di misure effettuate. • I dati di inquinamento esterno generalmente sono disponibili, spesso gratuitamente, presso le amministrazioni comunali e provinciali. • I dati di inquinamento interno debbono essere invece misurati ad hoc. Inquinamento atmosferico outdoor e indoor Le tecniche di monitoraggio prevedono : - campionamento attivo con strumentazione costosa che utilizza pompe per prelevare i campioni che dovranno essere analizzati - campionamento passivo utilizza piccoli tubi con sostanze che assorbono gli inquinanti e che verranno analizzati in un secondo tempo. Polveri Atmosferiche Il particolato è una miscela di particelle solide e liquide sospese in aria, che varia per dimensione, composizione chimica e provenienza. Il diametro delle particelle varia da 0,005μm a 100μm. Minore è la dimensione più pericolose sono le polveri che penetrano nei polmoni e producono effetti dannosi alla salute. Polveri Atmosferiche Classificazione granulometrica Polveri Totali Sospese (PTS) e PM particulate matter PM10 Ø < 10 μm PM2,5 Ø < 2.5 μm PM1 Ø < 1 μm Polveri Atmosferiche Polvere Polvere inorganica antropica Polvere organica geochimica sintetica vegetale Attività industriali, Traffico veicolare … Erosione del suolo, Emissioni vulcaniche … naturale animale Polveri Atmosferiche Negli ambienti confinati la deposizione di particelle avviene non solo per gravità ed impatto, su superfici orizzontali, ma soprattutto per termoforesi e elettroforesi. In questo caso le particelle sono trasportate verso la superficie avente temperatura inferiore a quella dell’aria circostante Misura della polverosità e dei gas La caratterizzazione dell’ambiente museale richiede altri parametri oltre quelli prettamente microclimatici come la misura della polverosità e dei gas. La maggior parte di queste misure debbono essere eseguite con operatore ma in un prossimo futuro potranno essere gestite da centraline automatiche. particelle CO2 O3 Monitoraggio polveri: Museo Considerevole concentrazione di polveri sospese rilevata, soprattutto in prossimità della porta d’ingresso dovuta presumibilmente alla circolazione d’aria proveniente dall’ingresso e all’accensione prolungata del termoconvettore, che crea un conseguente ricircolo di polveri. Museo > 0.3 micron p/l Esterno Piano terra Salone 250.000 180.000 115.000 ingresso 95.00 termoconvettore 85.000 centro Sala 1 70.000 Sala 2 80.000 Sala 3* 170.000 * Moquette a pavimento Monitoraggio polveri: Museo Si suggerisce di: • effettuare il controllo e la manutenzione dei filtri dei termoconvettori, qualora attivi, con una frequenza almeno semestrale. • adottare tendaggi opportuni da installare in corrispondenza dei passaggi fra sala e sala, al fine di ostacolare il più possibile il flusso di aria e polvere che normalmente giunge attraverso la porta d’ingresso ed esce attraverso le aperture che dai soffitti comunicano con il sottotetto. • controllare le aperture delle finestre: esse debbono rimanere prevalentemente chiuse per evitare nel periodo estivo l’ingresso di polvere. Bioaerosol L’atmosfera viene generalmente caratterizzata attraverso parametri fisici e chimici, ai quali aggiungiamo i parametri biologici biologici fisici chimici Bioaerosol L’aspetto biologico dell’atmosfera riguarda essenzialmente l’aerosol sotto forma di • goccioline • particelle Bioaerosol La circolazione dell’aerosol avviene, sensibilmente, a differenti scale, a scala globale numerosi sono gli eventi di trasporto atmosferico Bioaerosol Bioaerosol m-3 Distribuzione dei diametri idealizzata per aerosol • • • • • urbano rurale continentale marittimo sale marino biologico 1010 108 106 104 BIOLOGICAL 102 100 Y concentrazione N/m3 aria X raggio particella μm 10-2 10-2 10-1 100 101 102 Bioaerosol Bioaerosol L’Aerobiologia è la disciplina scientifica che si occupa dello studio dell’aerosol biologico in ambiente outdoor e indoor Bioaerosol: campionatori • Gravitazione • posizionamento di una piastra Petri con terreno colturale specifico • Aspirazione • campionatore volumetrico per identificazione morfologica delle particelle (vitali e non vitali). • Aspirazione • campionatore volumetrico per identificazione delle colture delle particelle vitali. Polveri Atmosferiche Carica microbica Una importante misura che dovrebbe essere eseguita periodicamente nelle sale e nei depositi dei musei è la misura della carica microbica totale (fungina e batterica) presente in aria, attraverso il campionamento e l’analisi dei campioni in laboratorio (CFU/m3 d’aria). Misura della corrosione dei metalli I metalli esposti all’ambiente possono subire ossidazione delle superfici. Il monitoraggio della corrosione di oggetti di metallo può essere eseguito con speciali campionatori passivi della Purafil “corrosion classification coupons” Corrosione dei metalli Monitoraggio degli inquinanti Per i Musei situati in aree a elevato inquinamento atmosferico, come la pianura padana, è consigliato un periodico rilevamento (4 volte l’anno) dei seguenti inquinanti: ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx), ozono (O3), anidride carbonica (CO2). Il monitoraggio dell’anidride carbonica (CO2) può risultare importante in casi di sovraffollamento e soprattutto in occasione di mostre temporanee. Monitoraggio degli inquinanti I risultati del monitoraggio non sono disponibili in tempo reale, ad eccezione della CO2 (sensore speciale collegato alle centraline microclimatiche). In caso di superamento dei limiti di inquinamento occorrerà mettere in atto procedure per ridurre il carico di inquinanti atmosferici attraverso: • rimozione frequente della polvere dagli oggetti • riduzione degli scambi di aria fra esterno e interno • filtrazione dell’aria circolante negli ambienti Il trattamento dell’aria La frequentazione sempre maggiore degli ambienti museali e dagli archivi da parte di scuole, organizzazioni e pubblico, associata all’aumento dell’inquinamento atmosferico, richiedono un maggior controllo della qualità dell’aria degli ambienti interni e azioni per il miglioramento della stessa qualità attraverso procedure che attuano la: • regolazione della umidità relativa, • rimozione delle polveri • rimozione di gas inquinanti. Regolazione della umidità Occorre un impianto di climatizzazione predisposto per l’umidificazione e la deumidificazione dell’aria o, in mancanza dei questo requisito, macchine per la sola deumidificazione. L’umidificazione degli ambienti con apparecchiature singole è possibile solamente per sale di ridotte dimensioni. Rimozione delle polveri (1) La circolazione della polvere è condizionata dalla circolazione dell’aria negli ambienti e dal tipo di sistema di riscaldamento. Con il riscaldamento a termosifone non vi è alcuna possibilità di separare la polvere che circola assieme all’aria calda. Con il riscaldamento a termoconvettore la circolazione dell’aria è forzata da ventilatori che generalmente sono provvisti di filtri da cambiare periodicamente. Non cercate di risparmiare ! Rimozione delle polveri (2) La spolveratura periodica degli oggetti è senza dubbio una pratica efficace per la manutenzione degli oggetti ma anche per la rimozione della polvere dagli ambienti. Non sottovalutarne l’importanza! Le macchine per l’aspirazione della polvere eliminano la polvere grossolana ma rimettono in sospensione per tempi lunghi la polvere fine. Lavaggio dei pavimenti: fino a quando il pavimento è bagnato impedisce la risospensione della polvere, ma genera una consistente quantità di UR. Pulizia con macchine lavapavimenti: è certamente la miglior soluzione, se non sono presenti moquettes o sbarramenti sul pavimento. Rimozione degli inquinanti E’ una procedura complessa e costosa che richiede impianti utilizzati negli ambienti industriali. Lavaggio dell’aria ambiente applicabile per ambienti di piccole dimensioni, es. piccoli depositi. La soluzione più economica ed efficace consiste nella limitazione degli scambi di aria fra esterno e interno e nella filtrazione dell’aria circolante. Adottare bussole e doppie porte per evitare l’ingresso diretto di aria esterna. Comfort umano e conservazione Il museo non ospita solo opere ma anche persone, con ruoli diversi: lo staff e i visitatori, che percepiscono diversamente le stesse condizioni microclimatiche. La velocità dell’aria nei diversi ambienti può provocare disagio quando supera certi valori (> 0.25 m/s). Suggerire o fornire un tipo di abbigliamento idoneo al personale di sorveglianza. Predisporre con il gestore dell’impianto di climatizzazione le specifiche di esercizio dell’impianto finalizzato alla buona conservazione delle opere presenti nel museo. Comfort umano e conservazione Vigilare per il rispetto del mantenimento delle condizioni termoigrometriche negli ambienti museali suggerite dalle norme. Vigilare sulle manovre arbitrarie di modificazione della regolazione prestabilita di riscaldamento. Vigilare sulla arbitraria apertura di finestre e porte, soprattutto d’estate.