Obiettivo di almeno tre notti a turista

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Obiettivo di almeno tre notti a turista
Aumentare la permanenza media e facilitare il ritorno dei turisti1
Situazione attuale
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Gli arrivi negli esercizi ricettivi in Italia nel 2013 sono stati oltre 99 milioni (di cui 50,5 milioni di Italiani) e le
presenze quasi 365 milioni, abbiamo dunque avuto una media di 3,7 notti a persona. I valori totali sono in
calo del 4% rispetto al 2012, a causa prevalentemente del calo degli arrivi e delle presenze di Italiani (-8%),
mentre il calo degli stranieri è irrisorio (-0,2%). Nel triennio 2011-2013, mentre gli arrivi e le presenze degli
Italiani hanno registrato un calo del -10% e -12%, gli arrivi e le presenze dei turisti sono aumentate
rispettivamente del 2,5% e del 2%, generando una dinamica negativa a livello Italiano del -4,5% negli arrivi e
del -6% nelle presenze.
Un turista straniero in Italia spende3 mediamente quasi 103 euro al giorno. Ipotizzando che il turista italiano
spenda la stessa cifra, la spesa totale annua sarà di 10,2 miliardi.
Il nostro Paese rimane al 5° posto tra le destinazioni del turismo internazionale, con 3,7 giorni di
permanenza media (la Francia è al 1° posto e la Spagna al 3° con presenze intorno ai 5 giorni)
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Gli arrivi a Roma sono stati, nel 2013, 12,6 milioni (di cui 10,2 in hotel e 2,4 nella ricettività complementare)
mentre le presenze sono state 31,3 milioni (di cui 24,2 in hotel e 7,1 nella ricettività complementare). Quindi
se le notti medie totali sono 2,47, queste sono 2,36 in hotel e 2,96 nella ricettività complementare. Gli arrivi e
le presenze in hotel sono entrambi in aumento del +5% (rispetto al 2012) e, nel decennio 2004-2013, sono
aumentate rispettivamente del 62% e del 59%.
Ipotizzando che i turisti a Roma (di cui i 2/3 sono stranieri) spendano mediamente pro-capite la stessa cifra
che in Italia, la spesa totale annua sarà di 1,3 miliardi.
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Nel 2012 , le notti medie a Milano erano 2,1, Barcellona 2,1 e a Parigi 2,72 (per i soli alberghi).
Il tasso di occupazione della ricettività alberghiera è a 50% a Roma, al 79% a Parigi.
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Motivazione del soggiorno a Roma (in ordine di importanza, più risposte possibili): ricchezza del patrimonio
artistico/monumentale, vedere un posto mai visto, posto ideale dove riposarsi, bellezze naturali, divertimenti
che offre, enogastronomia, shopping, prezzi convenienti.
Oltre alle consolidate tipologie di turisti, se ne manifestano di nuove: i crocieristi (non dormono a Roma,
spendono circa 10 euro ciascuno in città, sono quasi 900 mila l’anno), gli escursionisti (non dormono a
Roma, ma potrebbero essere una risorsa, se ci fossero servizi dedicati per loro), ma soprattutto i turisti
motivazionali, che ormai danno luogo a centinaia di diverse forme di viaggio, alle quali le destinazioni
possono far corrispondere altrettanti prodotti specializzati.
Problemi, domande, constatazioni
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In Italia le notti medie sono 3,7, a Roma sono solo 2,5: è possibile colmare il gap?
Nella ricettività complementare a Roma le notti medie sono 0,6 in più rispetto agli hotel romani: quali
sono le motivazioni?
Quanto influisce il non dichiarato nella differenza del tasso di occupazione tra Roma e Parigi?
Quali settori dell’economia romana possono essere maggiormente o meglio sviluppati per attirare
più turisti, per farli restare di più e per farli tornare?
Proporre strutture ricettive a minor prezzo, permetterebbe di attrarre turisti giovani, con un reddito
medio basso, magari studenti, ma che potrebbero voler tornare in futuro?
Un dato da rilevare è quanti dei turisti tornano? Qui entra in gioco la differenza tra la reputazione e la
percezione. La reputazione di Roma è altissima tanto che è nei primi tre posti che un turista vuole
vedere nella vita, la percezione invece è al di sotto delle considerazioni perché è una città che ha
precise questioni da risolvere, il decoro, il trasporto, ecc.
Problema di un’intermediazione straniera, che riduce Roma ad una città visitabile in soli due giorni
perché inserita all’interno di contesti più ampi.
Come affrontare il problema del decoro e della sicurezza/insicurezza percepita?
G. Marasco, E. Patané, R. Sgammini.
Fonte: www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/focus/focus/turismo_in_cifre_n_35
Fonte: http://www.enit.it/en/studies-and-research.html
Fonte: Ente Bilaterale del Turismo Laziale
Dati Federculture, “Cultura, impresa e territorio”, 2012
Dati Observatoire economique du tourisme Parisien
Dati Federculture, “Cultura, impresa e territorio”, 2012
Proposte
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Una governance unica o unificata nel territorio comunale e regionale che individui e persegua
obiettivi pubblici. Sostenere il coordinamento iniziato nel 2013 tra le attività in ambito di turismo di
Roma Capitale e della Regione Lazio tra loro e con le associazioni di settore, con l’obiettivo di
migliorare la ricettività, sia sul piano della qualità delle strutture, sia sulla qualità dei servizi e quindi
del personale. In merito la Regione prevede di rinnovare la LR 13/2007 (Organizzazione del sistema
turistico laziale) e sta lavorando all’istituzione di un marchio di qualità per le strutture ricettive
laziali, per superare la mancanza di controllo di qualità sul turismo che ha determinato un
drammatico accorciamento dei tempi di soggiorno.
La maggior parte dei flussi che arrivano a Roma sono generati da operatori stranieri, sia le
tradizionali Agenzie di Viaggi e Tour Operator, sia dalle moderne OTA (Online Travel Agencies);
tutte lasciano sul nostro territorio poche risorse, le OTA ottengono ricavi di almeno il 20% del costo esentasse - della prenotazione degli alberghi. Come “conquistare mercato”, con iniziative
imprenditoriali basate sul territorio?
Oggi Internet consente di scegliere e combinare le diverse proposte, prodotti e offerte turistiche, per
cui il turista può confezionarsi la propria proposta turistica, è, in altre parole, colui che crea il proprio
prodotto turistico che successivamente consumerà, è colui che può creare quella che sarà la propria
esperienza turistica. L’Italia è al 26° posto in quanto a competitività del settore turistico e al 101°
posto per l’uso dell’ICT (Information Communication Technology). Su questo fronte bisogna agire
velocemente, per colmare il gap. Un primo passo potrebbe essere la creazione di un unico sito web
di riferimento sia per i viaggiatori singoli sia per le agenzie, sul turismo a Roma, che informi ma
possa anche vendere servizi.
Migliorare l’accoglienza: occorre lavorare con la cittadinanza e gli operatori. Far capire al
cittadino di Roma che il turismo è un valore per tutta la città e l’amministrazione. L’abitante di Roma
deve riconoscere nei flussi dei turisti un valore per la città stessa. Bisogna saper offrire al turista quel
che cerca, che non può essere solo “la cultura”. Dobbiamo ampliare e migliorare questa città, sia per
i turisti sia per i romani: esercizi commerciali, ristorazione, trasporto pubblico locale, decoro urbano.
Roma deve diventare una città facile, ora non lo è!
Trasformazione da contributo a tassa di soggiorno con gli albergatori che esercitano il sostituto
d’imposta;
Aumento dal 10 al 15% della parte del contributo di soggiorno dedicato al turismo (usare
queste risorse per il decoro cittadino);
Destinazione dei fondi derivanti dal contributo al decoro della città;
Interventi di pulizia (AMA) più frequenti nelle vie e piazze con maggiore presenza turistica;
Interventi di manutenzione su tutto ciò che è di proprietà pubblica, dal selciato alle fontane, alle
colonne di delimitazione del traffico;
Allargare l’esenzione COSAP (per le impalcature per il rifacimento delle facciate) anche ad altri
municipi oltre a quello del Centro Storico;
Pubblicazione della Carta del Turista con informazioni e doveri (regole di comportamento) per
chi visita Roma;
Severo contrasto al fenomeno dell’accattonaggio, anche con l’utilizzo di animali;
Interventi dei Servizi Sociali per accompagnare i clochard in luoghi protetti e non farli dormire
negli anfratti della città;
Un Servizio Giardini all’altezza del nome, per poter tenere le aiuole e le fioriere sempre al
massimo del decoro possibile;
Rafforzamento del nucleo turismo della polizia Municipale
Utilizzo della Guardia di Finanza per il contrasto all’abusivismo commerciale e freno ai
comportamenti di quegli esercenti che, senza esporre i prezzi, fanno pagare cifre da capogiro per le
consumazioni;
Entrata in funzione dello scontrino automatico dei taxi al fine di avere un riscontro della
prestazione a loro erogata;
Eliminazione, per quanto possibile, del fenomeno dell’abusivismo delle strutture ricettive che
abbassano la qualità erogata e causano mancati introiti per l’Amministrazione capitolina e quindi
conseguentemente per il Turismo.
Rilanciare Campidoglio2 per decongestionare il centro storico.
Coniugare i bisogni dei residenti con quelli dei turisti: un TPL di qualità.
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Allungamento del soggiorno. Sviluppare percorsi culturali specifici, strutturati per le diverse
utenze. Nulla è stato fatto per decentrare veramente il turismo nella nostra città, scelte che per
esempio città come Parigi e Berlino hanno fatto. Non ci sono poli turistici nella città oltre il centro, se
esempio l’Auditorium che ha anche vicino il MaXXi - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, non
ha un polo turistico. Quanti itinerari particolari si potrebbero fare dentro Roma?
Creare le condizioni per il ritorno dei turisti.
Attirare il turismo giovanile tramite sia strutture ricettive a prezzi moderati (Ostelli della
gioventù ma anche hotel che offrano diversi tipi di sistemazione: dalla camera doppia per la coppia,
alla camera da sei per i giovani passando dalla camera da 4 per le famiglie) sia la creazione di
aree per la movida che non creino problemi con i residenti - perché non l’Eur?
Creare un RomaPass in cui il turista possa “caricare” i servizi che preferisce, senza
necessariamente averne di fissi. Questo permetterebbe per esempio di vendere questa card anche
alla persona che torna a Roma e che potrebbe non essere interessato a rivedere i musei visitati
precedentemente. Inoltre: includere nel RomaPass lo spostamento dagli aeroporti alla città, rendere
possibile l’inserimento degli spettacoli e delle esposizioni nella card, vendere la card nelle biglietterie
ATAC.
Rendere Roma una città con free wi-fi (almeno nel centro storico).
Creare una APP ufficiale del turismo a Roma: senza innovazione, il turismo muore.
PIT (Punti Informativi Turistici): che siano ancora più centri informativi e di vendita per gli utenti
(romani e turisti) dei servizi culturali cittadini.