Geomarketing e forza vendita: il business con una bussola
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Geomarketing e forza vendita: il business con una bussola
128a129VALUE_LAB_5RisUm_Market:LARGO CONS 9_PROTOTIPO 7-05-2009 11:55 Pagina 128 RISORSE UMANE MARKETING Il business con una bussola Strumenti per ricavare il massimo dei vantaggi dall’analisi geografica. Una chiave per organizzare la forza vendita in funzione delle potenzialità locali di mercato. a cura di Value Lab Per uno sguardo allargato sugli argomenti trattati in questo articolo vi segnaliamo il Percorso di lettura: www.largoconsumo.info/022008/PL0208-003.pdf (Promozioni, fidelizzazione del cliente, direct marketing) nnovative soluzioni permettono oggi alle aziende di potere affrontare al meglio le sfide legate all’organizzazione delle rispettive reti di vendita per riuscire a ottimizzare il posizionamento sul mercato e a incrementare con ciò le performance. Il geomarketing e i suoi strumenti sono tra questi nuovi mezzi in grado di supportare il management impegnato nella definizione di strategie commerciali, di marketing e comunicazione, integrando tecnologia e business. La forza di vendita di un’azienda rappresenta un punto di contatto chiave con il mercato: è infatti il canale di comunicazione per eccellenza che mette in grado di monitorare tempestivamente il contesto, cogliendone opportunità e minacce eventualmente presenti. L’importanza fondamentale di questa risorsa ne richiede una gestione attenta e puntuale, obiettivo in vista del quale un’interessante risposta è offerta proprio dalle applicazioni di geomarketing o più propriamente da quelli che vengono denominati i Gis in Business, strumenti studiati appositamente per mettere in condizione di analizzare e presentare i dati arricchiti delle variabili della dimensione geografica, elemento essenziale per assicurare l’operatività delle reti di vendita. Con lo scopo di gestire in maniera scientifica la relazione con il mercato, si ricorre quindi agli strumenti di geomarketing, ovvero a sistemi di business knowledge management che consentono di trattare contemporaneamente informazioni di fonte interna ed esterna, relative all’azienda, ai suoi concorrenti, ai canali di distribuzione, ai clienti e ai consumatori, evidenziando in questo modo eventuali aspetti di criticità o pun- I 128 ti di forza. Ciascuno di questi sistemi è realizzato in maniera da poter tracciare nel dettaglio la relazione tra l’azienda e il cliente e, soprattutto, le modalità con cui è in grado di svilupparsi questo rapporto, valorizzando la rete di vendita assegnando a ogni agente il mercato giusto da raggiungere. Il geomarketing e i suoi strumenti si dimostrano estremamente potenti come ausili alle attività di management per tutta una serie di funzioni: monitorare la performance degli agenti in funzione del potenziale di mercato e della numerosità dei venditori operanti nella medesima area; formulare obiettivi, budget e piani L’ANALISI DELLE AREE DI MANDATO Individuazione delle sovrapposizioni tra zone/mandati: i comuni in rosso sono assegnati sia all’agente A sia all’agente B Attribuzione dei clienti all’agente e identificazione del bacino di attività reale come supporto nella soluzione delle sovrapposizioni: si nota che nella zona in sovrapposizione opera in realtà prevalentemente l’agente A Fonte: Value Lab Largo Consumo LARGO CONSUMO n. 5/2009 d’azione per singolo venditore-clientearea geografica; stabilire bonus e premi per incentivare la rete di vendita su basi oggettive e contestualizzate rispetto al potenziale di mercato; razionalizzare gli spostamenti della rete di vendita sulla propria area di incidenza in funzione del decadimento della performance in relazione alla lontananza dall’abitazione del venditore e alla collocazione dei clienti attuali e potenziali; stabilire i confini delle zone di esclusiva e il numero adeguato di venditori per zona in funzione del potenziale e del livello di competizione; adeguare il numero di venditori al potenziale di ogni area; attribuire funzionalmente le zone ai venditori in maniera da evitare i pericoli di cannibalizzazione interna. La valutazione delle informazioni su base geografica mette a disposizione strumenti per il controllo dell’andamento delle attività e strumenti di supporto operativo estremamente efficaci per il management e la forza vendita stessa. I principali vantaggi riguardano quattro macroaree, che consentono di avere una visione più chiara del cliente, della sua relazione con l’azienda, l’eventuale “perdita di contatto” e la costruzione di percorsi più efficienti per ogni singolo agente. In riferimento a questo ultimo aspetto, gli output tipici sono sostanzialmente quattro: scorecard per area geografica e per cliente con livelli di visibilità e tipologia delle informazioni differenziato per il management e la forza vendita; schede clienti e reporting geografico consultabile tramite palmare, smartphone, web con possibilità di aggiornamento real time delle informazioni a cui ogni agente potrà avere accesso. Soluzioni di questo genere offrono per esempio la possibilità di rilevare informazioni di carattere strutturale-qualititativo sul cliente, di aggiornare informazioni di tipo anagrafico nonché la possibilità di scattare fotografie a supporto delle attività di trade marketing o per la selezione delle location tra i prospect o in caso di nuove aperture. Inoltre consentono la visualizzazione di tabelle, grafici e mappe di facile interpretazione in grado di arrivare al massimo livello di dettaglio (via e numero civico) rappresentanti i fenomeni e le variabili di business da monitorare, l’intensità competitiva, la presenza e dispersione di clienti prospect non serviti, eccetera. Un terzo vantaggio è sul piano del routing a supporto della forza vendita, ovvero la possibilità di elaborazione e invio su palmare dei percorsi ottimali di visita giornalieri (per tempi di percorrenza e carichi di lavoro) grazie ai quali 128a129VALUE_LAB_5RisUm_Market:LARGO CONS 9_PROTOTIPO 7-05-2009 11:55 Pagina 129 RISORSE UMANE le risorse sono in grado di ottimizzare e focalizzare nel modo più efficace le proprie relazioni con i clienti. Nell’attività di riorganizzazione della rete occorre individuare tre fasi indispensabili al fine di una gestione efficiente della relazione tra centro e periferia. La prima fase è quella consistente nella pianificazione: prevede la mappatura dei clienti esistenti e dei prospect, identificando eventuali aree scoperte o aree di sovrapposizione tra i singoli agenti, creando o ridefinendo le zone da attribuire agli agenti per distribuire equamente i carichi di lavoro e le opportunità di guadagno. Tali scelte impattano necessariamente sull’intera organizzazione aziendale: ecco perché meritano di essere prese in considerazione attentamente, predisponendo una adeguata comunicazione interna e una condivisione tra le diverse funzioni aziendali sulle quali avrà dei riflessi. Ogni azienda valuterà nel modo più opportuno come inserire al proprio interno questo cambiamento organizzativo, che dovrà essere proposto ai singoli agenti o capi-area e condiviso con essi. Nella successiva fase di gestione si agisce sull’ottimizzazione dei giri di visita di ogni singolo agente, la consultazione e l’aggiornamento in tempo reale delle schede dei clienti attivi e dei prospect, la raccolta degli ordini. Infine si arriva al controllo, con la valutazione delle performance della forza di vendita e degli effetti che la riorganizzazione ha generato sulla struttura e nello svolgimento delle eventuali operazioni di “fine tuning” necessarie per ottimizzare meccanismi operativi e logiche di incentivazione dei comportamenti coerenti con le strategie aziendali. La realizzazione di questi progetti si fonda su team eterogenei che integrano contestualmente competenze tecnologiche e competenze di business. Si tratta in particolare di know-how di carattere commerciale e di marketing, dell’esperienza maturata nella gestione della forza vendita nonché di avanzate competenze di analisi e quantitative cui si aggiungono le capacità degli esperti nell’ambito della gestione di database e sistemi Gis. Le macroattività tipiche di un progetto di geomarketing orientato alla crescita e allo sviluppo della forza di vendita interessano dunque diverse aree. È necessario partire predisponendo un database attraverso il quale organizzare i dati di fonte interna aziendale relativi a una serie di aspetti: anagrafica clienti, agenti e prospect; informazioni di tipo economico-finanziario sui clienti (fatturato, ordini, situazione pagamenti, ecc.) e alle ca- Dalle premesse all’attualità Una prima sistematizzazione dell’analisi di mercato da cui prenderà in seguito forma il geomarketing ha origine nella ricerca universitaria tra gli anni Cinquanta e Sessanta, principalmente a supporto di attività tecnicoscientifiche nei campi militare, statistico e censuario. Le prime applicazioni avvengono negli anni Settanta con una rapida diffusione specialmente nell’ambito della pubblica amministrazione. La conquista dell’universo economico invece risale a più o meno la metà degli anni Novanta, con i primi impieghi di software per lo studio dei fenomeni che mettono in relazione le aziende e le loro performance con la geografia e i dati caratterizzanti i territori. Infine si ha la nascita del geomarketing, sintesi di marketing, comunicazione e vendite, con il plus dell’integrazione di variabili di business con quelle territoriali. Ma di cosa si tratta più esattamente? Di mettere a comune denominatore l’esperienza, i dati e la geografia, per guidare il management nelle proprie decisioni. La componente territoriale è rilevante per affrontare numerose problematiche di business: per esempio di calcolo delle isocrone (tempo di percorrenza su strada) o delle isodistanze (distanze percorse da e per un punto su strada), di analisi statistica sui bacini di mercato per la site evaluation, di generazione dei bacini gravitazionali (per esempio per la stima del suo fatturato potenziale), di ottimizzazione dei percorsi fino ai punti di consegna (il routing). ratteristiche “hard” e “soft” (dimensioni, concorrenti, numero di dipendenti) e i dati sull’operatività degli agenti. Successivamente sarà opportuno selezionare e integrare le informazioni di fonte esterna in grado di quantificare il potenziale territoriale per poi georeferenziare gli elementi, ovvero consentirne una lettura dei fenomeni che si intendono analizzare in chiave geografica. Una volta completata questa fase si elaboreranno i modelli di analisi, si definiranno le azioni operative più appropriate da porre in atto a fronte dei risultati delle analisi ottenuti su ciascuna combinazione di area geografica/prodotto/brand/cliente. L’azienda si doterà della tecnologia Gis e delle cartografie con il livello di dettaglio più adeguato alle esigenze di analisi richieste e procederà infine alla “messa a sistema” del progetto. La forza vendita di un’azienda rappresenta, come si è detto, un punto di contatto fondamentale con il mercato: una risorsa che richiede appunto una gestione attenta e puntuale. La valutazione ESEMPI DI REPORTISTICA GEOGRAFICA Fatturato realizzato da inizio anno Fonte: Value Lab Largo Consumo LARGO CONSUMO n. 5/2009 delle informazioni su base geografica mette a disposizione strumenti per il controllo dell’andamento delle attività e strumenti di supporto operativo estremamente efficaci per il management e la forza vendita stessa. I principali vantaggi riguardano le quattro macroaree prima citate che consentono di avere una visione più chiara del cliente, della sua relazione con l’azienda, per quanto riguarda l’eventuale “perdita di contatto” e la costruzione di percorsi più efficienti per ogni singolo agente. Per far fronte al sempre maggiore interesse verso questo tipo di applicazioni e all’esigenza di rendere anche la reportistica su mappe fruibile in modo sempre più diffuso, i Gis e le loro verticalizzazioni di geomarketing stanno vivendo una fase di transizione sempre più spinta verso il mondo del web grazie alla maturità ormai raggiunta delle applicazioni disponibili per la pubblicazione su Internet delle informazioni cartografiche e per la relativa analisi tramite funzionalità un tempo proprie solamente delle soluzioni acquistabili per desktop. L’incontro tra i Gis e il web si declina tipicamente secondo due modalità: da un lato può avvenire attraverso la predisposizione da parte di aziende specializzate di servizi in outsourcing che siano in grado di offrire agli interessati le funzionalità necessarie senza dovere investire nell’acquisto delle licenze di utilizzo, dall’altro lato con la diffusione in azienda dell’informazione rendendo fruibile il risultato delle analisi e abilitando così il management a una presa di decisione più tempestiva e basata su fatti reali. ■ 129