FIBA Banca di Piacenza - Zorro n. 44

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FIBA Banca di Piacenza - Zorro n. 44
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Quando la pecora diventa leone
Periodico della
N. 44 - Gennaio 2014
Redazione: D. Bacciotti,
Sas Fiba Cisl
Anno nuovo, vita nuova!
Così dice un famoso proverbio che
ci auguriamo si trasformi presto in
realtà.
Il 2013, infatti, è stato un anno
assai impegnativo e che molti di
noi si ricorderanno: si è lavorato di
più e in condizioni peggiori (ritmi
e carichi di lavoro più pesanti, incombenze di vario tipo, richiamo
ai budget) con conseguente aumento, tra l'altro, del rischio di
errori. Anche per noi di Zorro. Gli
impegni sindacali ai quali abbiamo
dovuto dare la precedenza ci hanno impedito di rispettare la consueta puntualità nell’uscita del nostro giornalino. A livello di settore
è stato un anno sicuramente
“caratterizzato” dalla improvvida
disdetta del CCNL da parte dell'Abi, a cui la categoria (compresi i
dipendenti BPC) ha dato una grande risposta con lo sciopero e le manifestazioni del 31 ottobre.
Grazie a quella risposta, proprio
sul fino di lana dello scadere
dell'anno (20 dicembre), la rotta si
è invertita; la ripresa del dialogo
ha portato al raggiungimento
dell'accordo per l'adeguamento del
fondo di solidarietà, soprattutto è
caduta la pregiudiziale ABI sul rinnovo del CCNL, per il quale le parti si sono impegnate ad avviare la
fase di confronto entro il 28 febbraio. Il 9 gennaio c'è stata la prima riunione delle segreterie nazionali in vista della predisposizione
della piattaforma: si parla di una
A. Conte e T. Ferreri
piattaforma “snella” (concentrata
su alcuni punti qualificanti: tenuta del salario a regime, difesa
dell'occupazione, area contrattuale e nuovi inquadramenti) e sfidante (il sistema bancario non
può reggere la situazione così come è organizzato adesso, deve
fare di più e meglio, costruire
nuove professionalità, nuovi modi
di organizzare i servizi e i loro
costi) con in premessa la proposta
di un nuovo modello di banca.
Insomma, un progetto di qualità
con cui sfidare l’Abi sul suo terreno. Vedremo...
Nel frattempo, come ormai tutti
sapete, a seguito dello sblocco delle trattative, abbiamo firmato a
livello aziendale un “pacchetto” di
accordi che va inquadrato nel contesto attuale, ma anche in proiezione futura. Primo fra tutti
l’attivazione, anche da noi e per la
prima volta, del fondo di solidarietà che darà la possibilità ad alcuni
colleghi, nei prossimi mesi, di
“uscire” anticipatamente.
Il Presidente, negli incontri sostenuti e a più riprese, ci ha dato ampie rassicurazioni sulla volontà
aziendale di proseguire in modo
autonomo ed indipendente, ci ha
chiesto di avere e di dargli fiducia
nella certezza che, quei segnali di
cambiamento che ancora non
vediamo, presto ci saranno.
Crediamo, con gli accordi firmati,
in primo luogo di aver tenuto fede
agli impegni presi in occasione
dell'assemblea del 22 ottobre:
- accordo pluriennale per il Vap
che non potesse prescindere dal
riconoscimento di un premio - già
a partire dal 2013 - in quanto non
ritenevamo corretto che, in presenza di un utile, l'azienda non
prevedesse alcuna erogazione;
-impegno ad ottenere un aumento
del premio per la polizza sanitaria
(vds. pag.4);
-impegno ad un confronto sul tema dell'orario di lavoro (in occasione della ristrutturazione della
rete commerciale);
-parziale revisione delle condizioni
dipendenti (vds. pag.4);
-nostra disponibilità a regolamentazione banca ore, ferie, festività
soppresse, i cui residui comportano accantonamenti che pesano sul
bilancio e quindi sul Vap;
-disponibilità ad un accordo sull’
attivazione del fondo di solidarietà.
In secondo luogo, crediamo di aver
fatto la nostra parte per contribuire a creare le condizioni affinchè la
banca possa affrontare più serenamente il futuro e pertanto crediamo di poter rivendicare a pieno
diritto quel maggior coinvolgimento che da tempo auspichiamo.
ZORRO - Quando la pecora diventa leone - N. 44 - Gennaio 2014
Adesso tocca alla classe dirigente fare la propria parte
perchè, è ovvio, non si può
pensare che la strada della
ripresa sia legata solo alla riduzione dei costi.
Qualcuno a margine dell’assemblea del 19 dicembre, ci ha detto:
“avete pensato a chi esce, ma a chi
resta?”
Beh, pensiamo che l’accordo
sull'attivazione del Fondo di solidarietà (che comporta un costo
immediato per l’Azienda, ma prospettive di risparmio negli anni
futuri), da un lato consente a chi
ha determinati requisiti di poter
uscire a condizioni più che dignitose, dall'altro dà la possibilità di
immissione di forze giovani (1 assunzione ogni due uscite) e qualche prospettiva a chi resta, considerata la dichiarazione del Presidente di non voler attingere all'esterno per la sostituzione di determinate figure.
Relativamente all'accordo sulla
gestione della banca ore/
prestazioni aggiuntive, ferie ed ex
festività (validità 2014-2015) abbiamo previsto incontri di verifica
trimestrali, per valutarne l’impatto
sull’organizzazione del lavoro (che
sappiamo tutti quanto ad oggi sia
critica), soprattutto in quelle realtà
in cui si dovesse riscontrare
un’alta concentrazione di residui
da recuperare.
Per quanto riguarda il premio aziendale, già definito il 2013 (spesa
complessiva per l'azienda pari ad
euro 700.000,00 da suddividere
tra i dipendenti appartenenti alle
aree professionali e ai quadri direttivi – esclusi quindi i dirigenti che percepiscono il premio aziendale in base alla scala parametrale
prevista dal CCNL vigente), andremo a stilare, entro il 28 febbraio, a
chiusura del cerchio, l’accordo per
il biennio 2014-2015.
Sappiamo, lo dicevamo all'inizio,
che abbiamo concluso un anno in
cui ci siamo fatti un mazzo tanto,
che si lavora peggio che in passato
e che il tutto possa apparire quasi
un paradosso: lavoriamo di più, in
condizioni peggiori e guadagniamo
meno rispetto a quando si lavorava
meglio e forse meno.
Ed è soprattutto il lavorare peggio
che pesa di più.
In un’ottica di cambiamento
nell’organizzazione del lavoro sono
state diminuite le disponibilità di
casse nei confronti della clientela e
ci è stata comunicata l’intenzione
di installare nuove aree self nelle
dipendenze più importanti. Pur
non essendo contrari al progetto,
pensiamo che l’azienda debba procedere per gradi perché, attualmente, l’unico risultato reale prodotto è un aggravio di lavoro per i
colleghi rimasti in cassa e un aumento esponenziale delle file di
clienti allo sportello. Pensiamo
quindi che uno degli obiettivi del
2014 sia proprio quello di affrontare la questione dell'organizzazione
del lavoro, dei suoi ritmi e carichi,
a partire dalla situazione degli operatori di cassa.
Un’ultima considerazione: l’alta
partecipazione alle due assemblee
tenutesi nell’arco di due mesi, la
grande risposta in occasione dello
sciopero del 31 ottobre, rappresentano un dato significativo.
L’unità e la coesione dimostrate
dal personale non costituiscono
solo un importante “patrimonio”
da custodire e preservare, ma rappresentano condizione indispensabile per proseguire la nostra azione.
Le lunghe vacanze …
Quante volte ci alziamo alla mattina e sbuffiamo, pensando
all’ennesima giornata uguale alle
altre che dovremo affrontare.
Speriamo nei cambiamenti, in un
sussulto di novità. Eppure, il più
delle volte non cambia mai nulla.
Proseguiamo, così, nel nostro lavoro quotidiano, con ritmi e tempistiche cadenzati dall’ordinarietà.
Eppure basta poco.
Una
telefonata,
una
notizia.
Abbiamo
parlato con chi, in questi ultimi giorni,
ha scoperto improvvisamente la
possibilità di poter uscire anticipatamente.
Prima tremano le gambe, probabilmente proprio perché verrebbe
a mancare quella sicura ordinarietà quotidiana, poi una sensazione
di gioia e felicità pervade il corpo
come quando, ancora bambini,
suonava la campanella l’ultimo
giorno di scuola.
Auguri e grazie ragazzi, buone
lunghe vacanze.
Li Vecchi
Certi Capretti dissero a un Caprone:
- Che belle corna! Nun se sò mai
viste! Perché te sò cresciute a tortijone?
- Questo è un affare che saprete poi
… - disse er Caprone - Chè, se Iddio
v'assiste, diventerete becchi pure
voi.
Trilussa
ZORRO - Quando la pecora diventa leone - N. 44 - Gennaio 2014
Il Picasso
7 gennaio 2014. Festa di inizio
operatività.
Un appuntamento, vuoi per il ruolo che ognuno di noi ricopre in
azienda, vuoi solo per farsi notare,
irrinunciabile. Per il secondo anno
a relazionarci su quanto avvenuto
in passato e sulle prospettive future, è stato l’ing. Gobbi, Presidente
dell’istituto. Spalleggiato
dall’intera Amministrazione e di
fronte ad una irreprensibile platea
di attenti colleghi, il Presidente ci
ha ricordato come il nostro 77°
anno di attività sia stato costellato
da innumerevoli difficoltà dovute,
più che altro, alla congiuntura negativa che attanaglia il Paese ma,
fatti i debiti scongiuri, ha rassicurato gli astanti sulle potenzialità
dell’azienda per raggiungere, fatto
salvo l’impegno di tutti a veleggiare in un’unica direzione, l’ottavo
decennio di attività. Nubi meno
dense sembrano prospettarsi
all’orizzonte. Chissà !
Abbiamo anche apprezzato che il
Presidente, a nome
dell’Amministrazione, abbia pubblicamente riconosciuto la serietà
e il senso di responsabilità che ha
contraddistinto la nostra azione
(le OO.S.S tutte) già a partire dallo
scorso anno quando, è bene non
dimenticarlo, ci facemmo carico di
un “taglio” del VAP che ci venne
presentato come un fatto eccezionale …
Quindi, in sintesi, dobbiamo essere attenti e proiettati all’I.T., cioè
all’Innovazione tecnologica ormai
irrinunciabile (ma sulla cui attuazione, soprattutto riguardo alle
aree self, ci siamo già più volte
espressi), e alla Tensione al risultato (cioè raggiungimento
dell’obiettivo).
Detto questo, la festa è proseguita
con le consuete premiazioni ai
colleghi andati in quiescenza, e
successivamente ai colleghi che
hanno compiuto rispettivamente i
35 e 25 anni di servizio. Una vita !
Infine, alcuni riconoscimenti a
coloro che, nel corso d’anno, hanno “suggerito” miglioramenti, operativi e non.
Sorrisi, strette di mano, qualche
pacca sulle spalle e sobrio rinfresco finale.
Una cornice perfetta, palazzo Galli, per un quadretto “familiare”
perfetto, la festa.
Eppure.
Eppure qualche mugugno in fondo al salone, ai margini della festa,
ma già nei giorni precedenti tra gli
uffici, nei corridoi, nei meandri
dell’istituto, timidamente si cominciava a sentire.
Qualche sbavatura, nel quadro
raccolto nella splendida cornice,
cominciava a intravedersi per poi
diventare una pennellata un po’
grezza...
I sussurri
sono diventate
voci,
chiacchiericci
alla macchina del
caffè,
discussioni nel
tragitto fino al parcheggio o fino a
casa.
All’azienda avevamo chiesto
l’impegno a non erogare discrezionalmente, almeno in questa fase,
riconoscimenti a qualunque titolo:
richiesta non accolta in quanto il
Presidente ha dichiarato di non
potersi/volersi assumere tale impegno. Malumori sempre meno
malcelati hanno cominciato a ser-
peggiare in via Mazzini per diffondersi successivamente nelle aree
più periferiche dell’azienda.
Già, perché a seguito della necessità aziendale di riconoscere un
giusto dividendo ai soci, per il secondo anno consecutivo è stato
chiesto ai dipendenti un sacrificio
economico sul premio di settembre (VAP) trovando poi, in un
secondo momento, la disponibilità
economica per elargire alcuni premi. Di certo, anche noi, non ci aspettavamo che già con il Consiglio di dicembre si deliberasse di
riconoscere a 4 dirigenti premi
per complessivi 35.000,00 euro.
A prescindere dall’entità del premio (quella cifra ridistribuita su
tutto il personale non avrebbe sicuramente cambiato la vita a nessuno) fosse stato anche solo un
centesimo, e dagli effettivi meriti
dei beneficiari, dei quali non abbiamo motivo di dubitare, ai più è
parsa inopportuna la tempistica
dell’accaduto.
Uno sfortunato autogol?
una decisione presa con leggerezza non pensando alle possibili reazioni ? o una scelta e una tempistica ponderate ?
Chissà !
Solo il tempo potrà darci una risposta. Forse, nell’ovattato primo
piano di via Mazzini, non arriva il
disagio del salone dove, da tanti
mesi, la qualità del lavoro è peggiorata sistematicamente così come in molte altre dipendenze e
uffici della sede ?
Forse i nostri colleghi sono delle
piante ? immobili e senza cervello ? indifese di fronte alle intemperie?
Forse … ? O forse NO.
ZORRO - Quando la pecora diventa leone - N. 44 - Gennaio 2014
Altre notizie in breve
Polizza sanitaria:
Dopo aver ottenuto la disponibilità dell’azienda
ad aumentare il
premio annuale
minimo procapite attualmente previsto
(per una spesa
complessiva che non potrà essere
inferiore ad euro 40.000,00), ci
stiamo attivando alla ricerca di
una soluzione che garantisca stabilità nel tempo.
Nel frattempo il nostro impegno
sarà rivolto a far sì che, prima
della scadenza della convenzione
con la Cattolica Assicurazioni
(che non rinnoveremo), siano
sistemati i sinistri in sospeso.
Permessi ex festività anno 2014 : sono 4
-San Giuseppe (19 marzo, mercoledì)
-Ascensione (giovedì 29 maggio)
-Corpus Domini (giovedì 19 giugno)
-Festa Unità Nazionale (martedì 4 novembre).
Per averne diritto:
- devono cadere in giorni in cui sia prevista la prestazione lavorativa per
l’interessato secondo l’orario settimanale contrattualmente stabilito per il medesimo (es. il part time verticale che non lavora di mercoledì, non ha diritto
alla ex festività di S.Giuseppe che cade di mercoledì);
- il lavoratore/lavoratrice deve aver diritto per quei giorni all’intero trattamento economico (quindi
quindi il lavoratore che faccia anche una sola ora di permesso non retribuito, o in congedo parentale nelle giornate delle festività soppresse, perde il diritto alla giornata).
giornata
Per i quadri direttivi, non avendo la banca ore, una giornata di ex festività
è utilizzata per alimentare il Fondo per l’occupazione (FOC).
N.B.: sulla base dell’accordo citato nelle precedenti pagine, a
valere per gli anni 2014-2015, le ex festività dovranno essere
fruite nel corso dell’anno di competenza, dal 1° gennaio al 31
dicembre. Gli eventuali residui non utilizzati non daranno luogo ad alcuna forma di monetizzazione o compensazione.
Condizioni dipendenti: aumento massimali fidi ordinari, mutuo casa e fido/prestito casa, ma soprattutto conferma restanti condizioni (compresi tassi passivi) fino al 31.12.2014.
Come anticipato in assemblea, inoltre, riconosciuto aumento automatico di 3.000,00 euro sui fidi ordinari attualmente in essere.
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