Zorro la serie
Transcript
Zorro la serie
PE RI O DI C O DELL A S AS F I BA C IS L — BA N CA D I PI AC E NZ A N. 31 A p ril e 2011 Re d a z io ne: Da v ide Ba ccio tti, Angelo Co nte e T o nino F erreri Sono passati quasi quattro mesi dall'ultima volta in cui Zorro era stato visto scorrazzare sul suo nero cavallo, il famigerato “Tornado”. Intorno a questa assenza avevano cominciato a circolare le voci più disparate sul suo stato di salute, ad insinuarsi preoccupazioni tra i suoi estimatori, incredulità e sospetti tra chi, da sempre, avrebbe fatto volentieri a meno della sua presenza. C’è chi parlava di uno Zorro chiuso tra le mura di casa, con i pochi e fidati amici. Ed invece si era solamente concesso una pausa di riflessione in questi mesi di confronto tra le parti. Ora, eccolo di nuovo qui, più in salute che mai, in sella al suo destriero, pronto a portare avanti la sua missione. Assemblea del personale Si è tenuta il 29 marzo scorso, dopo una lunga maratona, iniziata a metà settembre 2010 e momentaneamente conclusasi pochi giorni prima dell’assemblea, allorquando, sgombrato il campo da una serie di equivoci e malintesi interpretativi, si sono chiarite le rispettive posizioni. Un'assemblea importante (a pochi giorni, tra l'altro, da quella dei soci della banca) sia per il momento che per il contenuto. Si trattava di informare i colleghi su quanto avvenuto in questi mesi, di decidere, a fronte di una situazione inedita anche per noi, quale strada percorrere e di ragionare in prospettiva. Sono emersi disagi, indicazioni e spunti che porteremo all’attenzione della direzione. Crediamo sia utile e responsabile segnalare le criticità per evitare il rischio che, nelle segrete stanze, si possa avere una percezione non reale di ciò che si vive nelle realtà operative. Mattina Avevamo il timore, rivelatosi poi infondato, che l'assemblea indetta alla mattina, per i colleghi part-time i e per coloro che lavorano in agenzie a orario 6X6, fosse un flop. Pensavamo di raccontarcela fra di noi, o con altri pochi colleghi. Nella realtà, pur essendo esiguo il numero dei partecipanti (22), siamo assolutamente soddisfatti dell'affluenza in quanto il numero globale degli aventi diritto non era elevato e in molti casi anche logisticamente disagevole. È stata una bella assemblea. Partecipata. Nella quale i colleghi (che hanno apprezzato il segnale di attenzione a loro riservato) hanno avuto modo, forse facilitati anche dal carattere quasi intimo della riunione, di esplicitare le proprie preoccupazioni, aspettative e mal di pancia vari. Pomeriggio Il parcheggio è pieno. Anche quello adiacente è pieno. I colleghi arrivano numerosi. Da ogni angolo della provincia. Era tempo che non si vedeva una partecipazione di questa portata. C'è aspettativa, o inquietudine ? La riunione della mattina è stata molto produttiva. Questa? Come sarà? Passando tra i capannelli che, inevitabilmente, si sono formati nel parcheggio, alcuni chiedono anticipazioni, altri suggeriscono soluzioni ad un disagio che, tra molti, sembra più che palpabile. Lentamente prendono posto, e la sala si riempie. I posti a sedere sono tutti occupati, si cercano altre sedie, e comunque qualcuno è costretto a soluzioni... di fortuna. L'assemblea comincia. C'è attenzione, silenzio. Quello vero, non quello imposto dalle gerarchie che obbligano a noiose riunioni routine, nelle quali spesso si guarda l’interlocutore con attenzione, mentre (segue a pag.2) ZORRO * QUANDO LA PECORA DIVENTA LEONE — N.31 la mente viaggia ai propri problemi personali o in fantastici progetti vacanzieri! I relatori espongono. Poi inizia il dibattito. Forse la moltitudine inibisce i più a parlare. E allora, per rompere il ghiaccio, si fa avanti un collega “esperto”, esperto perchè con tanti anni di perpermanenza in azienda. Quanto basta per sciogliere la platea che poi, proprio come nell'assemblea del mattino, manifesta tutti i propri imbarazzi. Gli imbarazzi Senza entrare nello specifico, sono molte le problematiche uscite dalle due assemblee. L'unica riguardante solo una parte dei colleghi, è stata evidenziata dagli addetti a quelle agenzie che, aperte al sabato, non hanno nessun tipo di supporto in caso di necessità. Si sentono... un po' abbandonati a se stessi. Poi si è parlato del più cronico dei problemi della nostra azienda: la carenza di personale nella rete (ma non solo) . È pur vero che, in alcune realtà, il lavoro, e in fattispecie di sportello, è calato, ma è altrettanto vero che si sono moltiplicate le incombenze cui far fronte. In questo scenario si inserisce l'obiettivo di destinare parte dei cassieri allo sviluppo commerciale. Progetto ambizioso ma di difficile attuazione se consideriamo che, tra ferie, corsi e malattie, le agenzie lavorano a pieno organico per circa tre mesi l'anno e che buona parte delle stesse hanno un organico di sole tre persone. Poi ci vorrebbe la formazione di questo personale. E ad aprile non è ancora incominciata … il tempo, intanto, scorre veloce... Nell'anno dello sviluppo, così è stato nominato, inoltre, si invita ciascun dipendente a portare un nuovo cliente, convincendo parenti, amici e conoscenti vari. Forse, se questo non avviene più con la continuità del passato è perché queste risorse, ognuno di noi, le ha esaurite. O forse, semplicemente perchè, indirizzando il potenziale nuovo cliente ad un collega con cui si ha un rapporto di conoscenza e fiducia, senza passare per la complessa procedura che è stata prevista, la segnalazione non finisce nelle statistiche. Certo è che, ma che bella novità, ci dovremo preparare a “stringere i denti” per affrontare un’estate ancor più “calda” che in passato. Quindi, di sviluppo ne riparleremo a settembre? Ma forse, più che nuovi clienti, dovremmo cercare di APRILE 2011 mantenere quelli che abbiamo e comunque per sviluppare ci vogliono i prodotti giusti. Muoversi in quell'inestricabile giungla di pseudo opportunità è quasi impossibile e, inevitabilmente, l'addetto commerciale o il titolare di filiale finisce per focalizzare la sua azione solo su pochi ma conosciuti prodotti. Insomma, meglio avere pochi prodotti ma veramente buoni. Inoltre è troppo il tempo che “perdiamo” per tantissime operazioni che, in realtà, non dovremmo neanche fare (biglietti, abbonamenti, buoni pasto) e i cui risultati in termini di sviluppo non sono assolutamente proporzionali alla mole di lavoro che richiedono! Le nuove iniziative dovrebbero poi essere rivolte, in special modo, ad un target giovane mentre, nella realtà, anche molte delle manifestazioni che si svolgono a palazzo Galli sono orientate a un'altra tipologia di clientela ... E ci vorrebbe qualche prodotto veramente innovativo, non le edizioni riaggiornate del secolo scorso: portare nelle scuole dei giubbottini (simili a quelli degli ausiliari del traffico o a quelli utilizzati da chi lavora sulle autostrade) che neanche i bambini apprezzano, non sembra essere un’operazione di marketing propriamente riuscita. Forse, nella predisposizione del nostro menù, dovrebbero essere maggiormente coinvolti colleghi di diversa età e con esperienza professionale anche al front-office e quindi più attenti alle esigenze della clientela... Troppo spesso si ha l’impressione che vi sia preclusione nell'accogliere o anche solo valutare proposte e suggerimenti che possono venire da quei colleghi che sono direttamente impegnati sul campo. Con il rischio che gli obiettivi che l'azienda fissa rimangano slogans, perchè poi la loro realizzazione si scontra con la reale situazione oggettiva. Che si sia più portati a stroncare, piuttosto che valorizzare e/o considerare, chi, con spirito critico ma costruttivo, è propositivo, preferendo chi annuisce... e poi ci vorrebbe maggior programmazione. Anche nella gestione del personale, spesso affidata al caso, a rincorrere le falle che di volta in volta si aprono, anzichè frutto di un disegno finalizzato ad individuare e valorizzare le capacità ed attitudini di ciascuno. (segue a pag.3) ZORRO * QUANDO LA PECORA DIVENTA LEONE — N.31 programmazione affiancare la AlE alla fuoco, al fuocodovremmo ! formazione. Non l'autoformazione che, specie se riguardante normative che implicano responsabilità penali, è del tutto inadeguata. Parliamo di quella “vera” che, nonostante gli apprezzabili sforzi ed i passi avanti degli ultimi anni, vede ancora troppi colleghi “tagliati fuori”. E la necessità di presentarsi alla clientela come una “banca agile e facilmente agibile”? Questo, che era un nostro punto di forza, un fiore all'occhiello, sembra essere venuto meno. La struttura appare più ingessata ed i tempi di risposta, laddove non imposti…, si sono allungati a dismisura. C'è poi la ”nuova”, per modo di dire, campagna di riconversione del personale. Una campagna che speriamo produca risultati apprezzabili e non solo numeri da inserire negli organici. Magari anche considerando le persone come tali! Ci vorrebbe poi, nel caso di modifiche riguardanti la struttura e l’organizzazione della banca, l'umiltà di interpellare e ascoltare, se non proprio coinvolgere, chi dello specifico argomento si occupa direttamente, ne conosce i risvolti operativi ed è quindi esperto in materia. A volte, anzi spesso, c'è la sensazione che tutto piova dall'alto, senza un'idea precisa dell'impatto che questo può provocare sull'operatività. E poi, non si può chiedere al personale di rinunciare al proprio contratto quando, comunque, l'azienda negli ultimi anni tante cose ha continuato a farle. Spendendo e riconoscendo anche benefici economici a discapito della comunità. Conclusioni E’ assolutamente legittimo che l’azienda, a maggior ragione in un momento particolarmente delicato e complesso come questo, chieda un contributo pieno e leale a tutti i dipendenti, che esiga che le direttive impartite vengano seguite e che gli strumenti messi a disposizione vengano utilizzati, ma ci sembrerebbe poco lungimirante se non prestasse ascolto alle problematiche ed alle criticità che emergono da chi è chiamato a mettere in pratica quelle direttive ed utilizzare quegli strumenti. In assemblea qualcuno ha suggerito azioni “eclatanti”. Non crediamo sia il momento opportuno. Crediamo invece che sia il momento di fare quadrato e dimostrare, se ce ne fosse bisogno ancora una volta, il nostro attaccamento all'azienda. Troppo spesso ci sentiamo dire che il personale è egoista e che ragiona solo per sé. Questo è vero, ed è proprio per questo motivo che il perso- APRILE 2011 nale è attaccato alla banca: perché ne conosce la valenza, le potenzialità, e anche le comodità. Anche fosse solo per questo abbiamo a cuore la nostra banca. Ma forse è più facile puntare il dito sull’inefficienza di pochi che farsi carico delle proprie responsabilità. E poi... azioni eclatanti. Considerato il bacino “raggiungibile”, aver coinvolto (tra mattina e pomeriggio) circa 190 persone fa sì che già l’assemblea possa ritenersi un'azione eclatante. E comunque, ma non è questo il caso, meglio pochi e pensanti che tanti signorsì! Al termine dell’assemblea è stato votato, a larghissima maggioranza, un ordine del giorno che consegneremo all’azienda, nel quale si conviene di rinviare temporaneamente l’apertura della trattativa per il rinnovo del C.I.A. e si chiede all’azienda di assumere una serie di impegni. Tra gli altri, la richiesta di valutare l'applicazione, anche in via sperimentale, di un orario di lavoro che preveda la riduzione della durata dell’intervallo ad un’ora e quello di concordare da subito una scadenza entro cui rivedersi, indipendentemente dallo stato in cui sarà in quel momento la partita del rinnovo del CCNL, per definire i termini della riapertura della trattativa. A proposito di CCNL Nel mese di maggio dovrebbero tenersi le assemblee per la presentazione della piattaforma di rinnovo del CCNL. Nel frattempo...è partita la campagna di propaganda che l’Abi sta mettendo in atto tramite una "testata amica". E' assurdo e strumentale il modo in cui Il Sole 24 ore pone la domanda. Nonostante ciò il sondaggio è un plebiscito a nostro favore. Sondaggio:Bancari rinnovo contratto triennale I sindacati si preparano a chiedere un aumento a regime di 200 euro per contrastare l’inflazione. E’ una richiesta equilibrata o eccessiva nel contesto attuale di austerity per altre categorie? Risposta (dati al 4 aprile): Equilibrata (98,54%) Eccessiva (1,46%) ZORRO * QUANDO LA PECORA DIVENTA LEONE — N.31 Polizza sanitaria L’ equilibrato rapporto registratosi fra premi e sinistri ha consentito di rinnovare la polizza per gli impiegati ed i quadri alle stesse condizioni del 2010. Non altrettanto si è verificato per le polizze dei dirigenti e del personale in quiescenza, per le quali si è reso necessario apportare alcune modifiche. Retribuzioni, organico, formazione (dalla relazione al bilancio 2010) Retribuzioni: La componente variabile della retribuzione nel 2010 è ammontata complessivamente a 2,1 milioni di euro con un incidenza del 7,31% sul complesso delle retribuzioni. In tale somma, oltre al premio aziendale (Vap), sono compresi i compensi “una tantum” erogati a favore di personale (appartenente a diverse categorie) che ha fornito nell’anno una prestazione lavorativa di particolare rilevanza. Tali erogazioni ammontano complessivamente a 22.000 euro lordi. La componente fissa ammonta nel 2010 a 25,5 milioni di euro; in tale somma sono compresi i riconoscimenti “ad personam”, attribuiti a personale meritevole, il cui ammontare è pari a 24.544 euro lordi. Organico : Al 31.12.2010 l’organico era composto da 595 unità, di cui 52 con rapporto di lavoro a tempo parziale. Nell’anno si sono registrate 5 assunzioni e la stabilizzazione di 8 contratti a tempo indeterminato. Formazione: i corsi e gli interventi didattici (?) hanno interessato 490 dipendenti, per un totale di oltre 18.000 ore. Vap 2010 Il premio aziendale, riferito alla figura media (3Area - 3° Livello), è pari ad euro 2.753,79. Tale importo rinviene dalla formula di calcolo originariamente definita nel 2007 e confermata, con l’accordo siglato nel dicembre scorso, anche per l’anno 2010. APRILE 2011 Ferie Aree professionali: 1° anno di banca: 20 gg. proporzionati ai mesi lavorati, anche se parzialmente; dal 2° al 4°, 20 gg. (22 per i dipendenti A3 L4); dal 5° al 9°, 22 gg.; dal 10° anno in poi, 25 gg. L'anzianità necessaria deve maturare entro l'anno. Quadri direttivi 1° anno: 2 gg. per mese lavorato, anche parzialmente (max 20 gg.); dal 2° anno in poi, 26 gg. Fai la scelta giusta, aderisci alla FIBA/CISL! Per collaborare e proporre i propri articoli rivolgersi a : Angelo Conte (ufficio crediti speciali) numero cellulare 335 1314081 Davide Bacciotti (personale a disposizione) numero cellulare 339 3029702 Tonino Ferreri (dip. sede /area operativa) numero cellulare 333 1630205 SITI INTERNET FIBA CISL NAZIONALE FIBA CISL REGIONALE CISL PIACENZA BANCA DI PIACENZA www.fiba.it www.fibaer.it www.cislpiacenza.it www.bancadipiacenza.it FIBA/CISL SINDACATO TERRITORIALE DI PIACENZA Via Pietro Cella, 11 – 29100 Piacenza Tel. 0523 - 755211 Fax 0523 - 460098 E-mail [email protected]