Neoclassicismo 2

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Neoclassicismo 2
 Epoca classica
-476
Alto, medio e basso Medioevo
476-800
800-1000
Umanesimo e Rinascimento
1000-1492
1492-1595 ('500)
Barocco
1595-1690 ('600)
Illuminismo
Neoclassicismo: '700-‘800
Romanticismo
'800 circa
Il Neoclassicismo1
Presupposti
sociali
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Definizione e
cronologia e
contesto
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Caratteristiche
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Protagonisti
Movimento europeo nato nel contesto di un profondo rinnovamento della
cultura e della società (letteratura, pittura, scultura e architettura)
Dalla metà del XVIII secolo (1750), per concludersi con la fine dell’impero
napoleonico nel 1815 => periodo delle grandi rivoluzioni del ‘700
BELLO = RIPRESA DELLA CLASSICITÀ:
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armonia, equilibrio, compostezza, simmetria, proporzione, serenità presenti
nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani
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tendenza alla perfezione, alla logica, alla e alla chiarezza. (Nell’architettura
si individuano stili quali il dorico, ionico e corinzio e romano)
BUONO = è necessario dominare le passioni per raggiungere ciò che è BUONO
• Razionalismo: cerca di «illuminare» la mente degli uomini per liberarli
dalle tenebre dell’ignoranza, della superstizione, dell’oscurantismo,
attraverso la conoscenza e la scienza. => razionalismo ateo
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Necessario codificare norme e regole (anche in arte)
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liberarsi da tutto ciò che è illusorio (caratteristica del Barocco, visto come
Degenerazione della classicità rinascimentale, complicata e illusoria)
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Riscoperta dei valori etici e morali classici attraverso esempi del passato
come PRETESTO per proporre valori ed idee per il proprio tempo
(Rivoluzione e Napoleone)
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QUINDI l’opera d’arte deve comunicare dei valori etici e morali (BUONO) in
modo immediato e chiaro (BELLO)
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Winckelmann teorizzò il ritorno al principio classico del «bello ideale» => 1763
pubblica la Storia dell’arte nell’antichità
• Affermava che lo stile classico e il mezzo per ottenere la bellezza «ideale»
contraddistinta da «nobile semplicità e calma grandezza» => Un’arte,
tutta cerebrale e razionale, purificata dalle passioni
Antonio Canova
Con David (Il giuramento degli Orazi, 1784-85) divenne lo stile della Rivoluzione
Francese e dell’impero di Napoleone
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Conseguenze
Aumento demografico (debellata la peste), miglioramento igienico-sanitario
Sfruttamento razionale terreni incolti + rivoluzione industriale
CULTURA: alfabetismo più diffuso: riviste e quotidiani potenziati per abolizione
censura, si scrive per un pubblico molto più vasto, nascita dell’enciclopedia
Ideali di uguaglianza sociale
numerose scoperte archeologiche (Ercolano e Pompei – 1740 circa)
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Fine del
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Neoclassicismo
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A Roma, in particolare si stabilirono scuole ed accademie di tutta Europa; divenne la
città dove avveniva l’educazione artistica di intere generazioni di pittori e scultori.
L’Italia nel Settecento fu la destinazione obbligata di quel «Grand Tour» che
rappresentava, per la nobiltà e gli intellettuali europei, una fondamentale
esperienza di formazione del gusto e dell’estetica artistica.
metodica indagine storica delle fonti; considerato uno stile ‘storico’, ha
inaugurato le tendenze di recupero del passato dell’Ottocento.
Tende a scomparire subito dopo il 1815 con la sconfitta di Napoleone. Nei
decenni successivi venne progressivamente sostituito dal Romanticismo che, al
1830, ha definitivamente soppiantato il NC. (anche se si riscontra uno stretto
rapporto tra Romanticismo e Neoclassicismo).
Il Romanticismo reagisce al N., ma anche in questo sono state scorte venature
romantiche, in quanto l’antichità già vi è vista come la sede sognata di un’umanità
felicemente padrona di sé stessa (Vd. Foscolo)
1
Fonti: http://www.francescomorante.it/pag_3/301.htm - http://www.treccani.it/enciclopedia/neoclassicismo/
Ugo Foscolo
La vita
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Ugo Foscolo (Zante o Zacinto, 6 febbraio 1778 – Londra, 10 settembre 1827)
Poeta e scrittore, uno dei principali letterati del neoclassicismo e del romanticismo.
Costretto ad allontanarsi dalla sua patria alla morte del padre, si trasferì a Venezia
con la madre = si sentì esule per tutta la vita e legato alla sua patria
La discesa di Napoleone in Italia accese l'entusiasmo politico del Foscolo, che si
impegnò per la causa rivoluzionaria.
Quando Napoleone cedette Venezia all'Austria con il Trattato di Campoformio
(1797), la delusione del poeta fu immensa e il suo atteggiamento diventò sempre
più antifrancese.
La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici.
Privo di fede religiosa (formatosi alla scuola degli Illuministi più materialisti)
Conflitto interiore = razionalismo + passioni
morì povero qualche anno dopo a Londra
Elementi
illuministi
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FIDUCIA NELLA RAGIONE
visione materialistica e atea della realtà,
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uomo, come ogni altro elemento, è pura materia, destinata ad annullarsi
completamente con la morte.
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MA AVVERTE LIMITI DELLA RAGIONE che non è in grado di spiegare il
senso della vita dell'uomo.
Elementi
neoclassici
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Contrasto ragione/sentimento => INQUIETUDINE PROFONDA
• si placa in parte solo attraverso le ILLUSIONI = Il ricordo (la tomba),
l’amore, la bellezza, la poesia, l’amicizia.
o non esistono realmente, ma con il cuore l’uomo sente che non ne
può fare a meno per vivere e per superare le tragedie, le miserie e le
ingiustizie della vita.
• La più importante illusione è la Poesia: grazie ai poeti come Omero che
cantò di eroi e delle loro straordinarie imprese, i fatti e gli uomini grandi
diventano eterni, superando la concezione materialistica che vuole che
tutto finisca con la fine stessa della Materia.
Poesia di Foscolo
• equilibrata e armoniosa = classicheggiante
• linguaggio elevato e letterario,
• immagini tratte dalla mitologia classica,
• figure retoriche elaborate e di latinismi con forme come l'ODE e il
SONETTO
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Elementi
preromantici
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Le ILLUSIONI
ed il Carme dei
Sepolcri
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Rivaluta le passioni e la capacità di provare sentimenti intensi e grandi
entusiasmi.
Ideali come la bellezza, l'amore, la patria e l'aspirazione all'immortalità.
Parte da un dato paesaggistico (vedi rapporto io-natura Romanticismo), per
arrivare ad una riflessione esistenziale sul rapporto tra il tempo e l'eterno, tra
l'uomo e l'infinito.
Carme (un poemetto): poesia impegnata e solenne.
Occasione: Editto napoleonico di Saint-Cloud (1804) =
• si vietavano le sepolture in chiesa e si stabiliva la costruzione di appositi
cimiteri fuori dalle mura cittadine;
• si davano regole precise anche su iscrizioni funerarie, grandezza lapidi,
uguale per tutti.
Dedicati all'amico Ippolito Pindemonte, poeta veronese che aveva scritto
un'opera a favore dei cimiteri.
Foscolo NON CONDIVIDEVA: non crede alla sopravvivenza dell'anima, ma
tombe = importanti dal punto di vista affettivo + esempio per i vivi.
• Porta gli esempi delle tombe dei grandi, ospitate nella chiesa di Santa Croce
a Firenze = patrimonio prezioso per tutti gli italiani, una sintesi potente del
passato, più efficace di qualsiasi narrazione storica.
• passa in rassegna i vari tipi di sepoltura dall’antichità greca ai suoi giorni,
• esamina e esalta i cimiteri inglesi, esempio di serenità e di pace e instaurano
una comunione serena e affettiva tra vivi e morti.
Desiderio di immortalità (aspetto preromantico) = NON MUORE CHI CONTINUA
A VIVERE NELLA MEMORIA DEGLI ALTRI. =>
• valore del sepolcro solo per chi ha compiuto azioni grandi tali da essere
ricordato
DEI SEPOLCRI
Quali tra le caratteristiche spiegate puoi riscontrare in questi versi tratti da il carme DEI
SEPOLCRI?
vv. 29-33 - […] Celeste è questa corrispondenza de amorosi sensi; e spesso per lei si vive con l'amico
estinto, e l'estinto con noi […]
Mirabile, questa corrispondenza affettiva tra i morti e i viventi è una forma di immortalità che accomuna
il morto al vivo e il vivo al morto.
vv. 41-42 - […] Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna […]
Foscolo sa già prima di morire che continuerà a vivere solo se avrà lasciato qualcosa di sé. La
"CORRISPONDENZA DI AMOROSI SENSI" è il ricordo, l'affetto.
vv.151-152 - […] A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti […]
IL SONETTO (componimento di 14 versi endecasillabi, inventato da Jacopo da Lentini nel Duecento, è
diviso in due quartine e due terzine, con rima alternata o incrociata) A ZACINTO è dedicato a
Zacinto (o Zante), una delle isole Ionie, in quel momento sotto il dominio della Repubblica di Venezia,
dove Foscolo è nato. Il tema è quello dell’esilio del poeta e del suo definitivo distacco dalla patria. Una
nostalgia e un dolore ancora più forti perché sa che non potrà più fare ritorno nella sua terra.
A ZACINTO
Nè più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di Colui che l’acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura.
1. Sapresti identificare lo schema metrico del sonetto?
2. Quali sono le rime alternate e quali le rime incrociate?
3. Sottolinea nel testo i seguenti nuclei tematici:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Foscolo è destinato a una sepoltura in terra straniera
Foscolo, a differenza di Ulisse, non tornerà a Zacinto
Il ricordo di Zacinto
Omero cantore della bellezza di Zacinto
Ulisse, eroico e sfortunato, e il suo ritorno a Itaca
Zacinto sacra a Venere
Identificale all’interno del testo.
4. Cosa secondo te accomuna il primo e l’ultimo verso?
5. Colui (v. 8) fa riferimento ad Omero. Cerchia le
caratteristiche del Neoclassicismo presenti nel sonetto
6. Quali tempi verbali utilizza il Foscolo? Perché?
7. A quale verso termina il primo periodo? Perché? Cosa
ti suggerisce l’uso di un periodo così lungo? Il secondo
periodo è più breve. Perché?
8. Cosa ti suscita la poesia?
1. Qual è la tematica generale del componimento
poetico?
2. A tuo avviso sono presenti differenze rispetto alla
precedente poesia?
3. Cos’è per il poeta il nulla eterno del verso 10 e a
quale stato d’animo viene ricondotto?
4. A cosa viene contrapposta la pace del verso 13?
Sapresti spiegare i versi 13 e 14?
In morte del fratello Giovanni
1. Qual è la tematica della poesia?
2. Sottolinea le parole e le espressioni comuni in
Foscolo e Catullo.
3. Per quale ragione, a tuo avviso, sono presenti
numerose analogie?
4. Quali sentimenti ti suscita e perché?
Alla sera
Forse perché della fatal quïete
tu sei l’immago a me sì cara, vieni,
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre, e lunghe, all’universo meni,
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure, onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
DEI SEPOLCRI
vv. 29-33 - […] Celeste è questa corrispondenza de amorosi sensi; e spesso per lei si vive con
l'amico estinto, e l'estinto con noi […]
vv. 41-42 - […] Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna […]
vv.151-152 - […] A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti […]
A ZACINTO
ALLA SERA
Nè più mai toccherò le sacre sponde
Forse perché della fatal quïete
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
tu sei l’immago a me sì cara, vieni,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
o Sera! E quando ti corteggian liete
del greco mar, da cui vergine nacque
le nubi estive e i zeffiri sereni,
Venere, e fea quelle isole feconde
e quando dal nevoso aere inquiete
col suo primo sorriso, onde non tacque
tenebre, e lunghe, all’universo meni,
Le tue limpide nubi e le tue fronde
sempre scendi invocata, e le secrete
L’inclito verso di Colui che l’acque
vie del mio cor soavemente tieni.
cantò fatali, ed il diverso esiglio
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
per cui bello di fama e di sventura
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
questo reo tempo, e van con lui le torme
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
delle cure, onde meco egli si strugge;
o materna mia terra; a noi prescrisse
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Il fato illacrimata sepoltura.
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI
CATULLO, CARME 101
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
Condotto per molte genti e molti mari
sono giunto a queste (tue) tristi spoglie, o fratello,
per renderti l’estrema offerta della morte
e per parlare invano alla (tua) muta cenere,
poiché la sorte mi ha portato via proprio te, ahimè,
infelice fratello ingiustamente strappatomi via!
Ora questi pegni, che secondo l’usanza degli avi
sono stati consegnati come triste omaggio funebre,
accettale, stillanti di molto pianto fraterno,
e per sempre, o fratello, ti saluto e ti dico addio.
di gente in gente; mi vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendoiIl fior de’
tuoi gentili anni caduto:
La madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto:
ma io deluse a voi le palme tendo;
e se da lunge i miei tetti saluto,
Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta;
e prego anch’io nel tuo porto quiete:
Questo di tanta speme oggi mi resta!
straniere genti, l’ossa mie rendete
Allora al petto della madre mesta.
MULTAS PER GENTES ET MULTA PER AEQUORA VECTUS
ADVENIO HAS MISERAS, FRATER, AD INFERIAS,
UT TE POSTREMO DONAREM MUNERE MORTIS
ET MUTAM NEQUIQUAM ALLOQUERER CINEREM.
QUANDOQUIDEM FORTUNA MIHI TETE ABSTULIT IPSUM.
HEU MISER INDIGNE FRATER ADEMPTE MIHI,
NUNC TAMEN INTEREA HAEC, PRISCO QUAE MORE PARENTUM
TRADITA SUNT TRISTI MUNERE AD INFERIAS,
ACCIPE FRATERNO MULTUM MANANTIA FLETU,
ATQUE IN PERPETUUM, FRATER, AVE ATQUE VALE.