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Paize Autu Pagina 8
Vi riconoscete?
AUGURI BIANCA!!!
“ Paize Autu”
Periodico dell’Associazione “U Risveiu Burdigotu”
Poste italiane S.p.A. spedizione in Abbonamento Postale – 70% CNS/CBPANO/IMPERIA Anno 8 nr. 2 Febbraio2015
U l’è arivau u Carlevà
Domenica 15 febbraio tutto pronto per il
"Carnevale dei Bambini" di U Risveiu Burdigotu. La manifestazione si svolgerà in Piazza
Padre Giacomo Viale a Bordighera Alta a
partire dalle ore 14,30.
Giochi, dolci, musica, gonfiabili e trucca-bimbi:
questi gli ingredienti del Carnevale della nostra
associazione bordigotta, che da oltre trent’anni
offre a bimbi ed adulti l’opportunità di divertirsi
insieme, nella bellissima location del caratteristico Centro Storico.
Momento clou della domenica sarà, come sempre, la super pentolaccia, ripiena di ogni ghiottoneria. Pop corn, cioccolata calda e bugie allieteranno la merenda dei più golosi.
La Redazione
Pubblichiamo volentieri questa foto di un nostro vecchio Carnevale inviataci da un nostro lettore.
Sono passati un po’ di anni e per giunta le persone
raffigurate sono mascherate e cresciute…
Noi abbiamo riconosciuto il nostro Direttore Alice
Spagnolo, Orlando Ioviero, Anita Ioviero e Valeria
Rivella
Editoriale
I nostri migliori auguri alla nostra lettrice Bianca Muraglia, che il 26 gennaio 2015 ha compiuto 90 anni. Storica
E Voi chi riconoscete?
gestrice del Bar Aldo di Borgo Marina, Bianca è nata e
La Redazione cresciuta in tu Paize.
La neo-festeggiata ci ha chiesto di ringraziare, tramite il
nostro giornale, tutte le persone che si sono ricordate di
lei e le hanno dimostrato affetto e amicizia.
La Redazione
Si è chiusa questo mese la campagna abbonamenti al
nostro mensile Paize Autu. Chi volesse sottoscrivere un
nuovo abbonamento o si fosse dimenticato di rinnovarlo,
può farlo c/o la nostra sede sita in Via alle Mura 8 Bordighera, richiedere informazioni alla nostra mail [email protected] o inviare un messaggio privato
sulla nostra pagina facebook U Risveiu Burdigotu.
Grazie.
La Redazione
“U Risveiu Burdigotu”
Sede: Via alle Mura 8
18012 Bordighera Alta
Orario : lunedì e venerdi
dalle ore 16,00 alle 18,00
giovedì dalle 21 alle 23
e-mail: [email protected]
Internet: www.urisveiuburdigotu.it
Telefono: 3464923130
Paize Autu
Direttore Responsabile: Dott.ssa Alice Spagnolo
Registrazione del Tribunale di Sanremo
nr. 03/08 del 04/07/008
Sito internet: Mauro Sudi
Direzione-Amministrazione-Redazione:
18012 Bordighera Alta – Via alle Mura, 8
Le firme impegnano gli autori degli articoli
Stampato in proprio a Bordighera Alta
Spazio Etichetta
Du Diretù
Fra pochi giorni, precisamente domenica 15 febbraio, a Bordighera Alta si
festeggerà il carnevale. Come da anni
e anni orsono, infatti, U Risveiu Burdigotu organizza la festa più amata
dei bambini in Piazza Padre Giacomo
Viale a Bordighera Alta. Un tripudio
di colori, musica e divertimento appositamente realizzato per i più piccini
che anche gli adulti amano molto. Ma
cosa
significa
esattamente
"carnevale"? Quando e come è nata
questa festa? Non è semplicissimo
indagare sulle origini del carnevale: si
tratta di una festa, infatti, che nel
corso dei secoli è cambiata molto, arricchendosi di diverse sfumatore acquisite sia per motivi sociali che per
esigenze territoriali. L'etimologia della parola, secondo alcune fonti, dovrebbe derivare dal latino "carnem
levare": con questa espressione, nel
Medioevo si indacava la prescrizione
ecclesiastica di astenersi dal cibarsi di
carne a partire dal primo giorno di
Quaresima. Ovvero dal giorno successivo al termine del carnevale, periodo
di tempo che si colloca tra l'Epifania e
la Quaresima. Le origini della festa
vanno ricercate nella Roma pagana,
quando si celebravano i Saturnali,
festività religiose dedicate all'insediamento nel tempio del dio Saturno e
alla mitica età dell'oro. I saturnali
avevano inizio con grandi banchetti e
sacrifici. Le celebrazioni erano un vero e proprio sovvertimento dell'ordine
sociale, con gli strati più bassi della
popolazione, gli schiavi, che potevano
considerarsi liberi, sedersi alla tavola
dei più potenti e comportarsi, per una
volta, da signori e padroni. Cosa c'entrano le maschere, direte voi? Anche
nell'antica Roma esistevano e venivano indossate proprio durante i Saturnalia. In quell'occasione, infatti, veniva eletto a sorte tra gli schiavi un
princeps, una sorta di caricatura della
classe nobile. Costui aveva pieni poteri e per sbeffeggiare la classe sociale
più alta si vestiva in modo buffo e
indossava una maschera. Ai tempi dei
romani si credeva che le divinità legate ai saturnali fossero legate, tra l'altro, ai raccolti. Per essere placate,
quando la terra riposava per prepararsi alla semina, bisognava offrire dei
doni e celebrare feste in loro onore. La
festa cristiana del carnevale, dunque,
è arrivata ovviamente in un secondo
momento, ma ha inglobato, almeno in
parte, gli aspetti di feste ben più antiche. E questo è del tutto comprensibile: tradizioni e cultura millinarie non
potevano essere calpestati, per questo
era necessario inglobarli, riproponendone una versione cristiana. Per la
Chiesa cattolica il carnevale è un momento per riflettere e riconciliarsi con
Dio. Si celebrano le Sante Quarantore
(o carnevale sacro), che si concludono,
con qualche ora di anticipo, la sera
dell'ultima domenica di carnevale. Ma
nel corso della storia, la chiesa stessa
ha condannato la festa in quanto contraria ai dettami di rigore imposti
dall'istituzione stessa. Ai nostri giorni
il carnevale è diventato una festa per
bimbi, che si mascherano a loro piacere e fanno abbuffata di dolcetti. Per
un giorno ogni bimbo è un princeps,
travestito da supereroe o fatina. Al
posto di pranzi trimalchionici, i bimbi
si accontentano di caramelle e bugie.
Sarebbe davvero bello, se anche noi
adulti riuscissimo ad essere davvero
felici così tanto e con così poco. A.S.
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Paize Autu pagina 7
I danni del Punteruolo rosso nel 2014:
Meno palme colpite, ma più specie
La lotta al Rhynchophorus
ferrugineus, il temibile
Punteruolo rosso della Palma continua. E qualche effetto si comincia ad intravedere, anche se i dati in nostro possesso danno adito a
considerazioni diverse.
Guardando ai meri numeri,
si può essere ottimisti per
la casistica minore di attacchi da parte del coleottero
alle palme di Bordighera.
Rispetto al 2013, infatti, nel
2014 sono stati colpiti 229
esemplari: quasi cento in
meno dell'anno precedente.
Entrando più nello specifico, si conferma una predilezione del Punteruolo rosso
per le piante di sesso maschile: sono 179, infatti, i
maschi colpiti. Mentre il
numero delle femmine si
ferma a cinquanta esemplari. Ragionando in percentuali, siamo al 78% dei maschi contro al 22% delle
femmine. In questo il comportamento del Rhynchophorus ferrugineus presente a Bordighera non si differenzia da quello dei suoi
simili in altre zone del mondo: è statisticamente provato, infatti, che il coleottero
attacca le palme femmina
in percentuali minori e che,
quando in una determinata
area scompaiono i maschi,
il Punteruolo passa ad attaccare massicciamente le
femmine.
Il dato certamente più allarmante, però, è quello che
concerne le specie di palme
colpite.
Fino ad ora il Rhynchophorus ferrugineus aveva attaccato solo Phoenix canariensis.
L'anno scorso, però, sono
state infestate anche piante
appartenenti ad altre specie, sempre presenti a Bordighera: sei Phoenix dactylifera, due Washingtonia,
una Erythea armata e una
Chamaerops excelsa.
Alice Spagnolo
Novità per l’Ospedale
Saint Charles
Primo incontro a Pa-
lazzo Garnier per il
tavolo tecnico voluto
dai diciotto sindaci
del territorio a tutela
dell'Ospedale Saint
Charles. Lo scorso
venerdì 23 gennaio,
alcuni dei firmatari
del "Documento dei
sindaci", tra cui Giacomo Pallanca, hanno
incontrato, nella Sala
Giunta del palazzo
comunale di Bordighera, i quattro medici che fanno parte di
quello che per gli amministratori è il vero
ed unico tavolo tecnico. Nei mesi scorsi,
infatti, l'Asl 1 Imperiese aveva istituito
un team di professionisti nel settore medico, scelti dal Dottor
Mario
Cotellessa,
direttore
generale
dell'azienda sanitaria
locale di Imperia.
Team che sta studiando la direzione, a detta dei suoi membri,
più idonea per il nosocomio bordigotto e
che
sembrerebbe
orientarsi verso un
ospedale di comunità.
Stesso tipo di struttura indicata, tra l'altro,
nelle "Linee guida
performance 2015"
redatte dalla stessa
ASL. Nel documento
si legge, infatti, tra i
macro obiettivi di
quest'anno:
" Progettazione,
nell'ambito
del piano
di riqualificazione
del distretto 1, di un
ospedale di comunità
all'interno
dell'area
ospedaliera di Bordighera". "I medici hanno espresso il loro
punto di vista sulla
sanità, in particolar
modo su quella dell'estremo ponente" - ha
sintetizzato l'Assessore alla Sanità, Avvocato Cristina Bulzomì, presente all'incontro di venerdì - "E'
stato riscontrato che il
problema non riguarda solo Bordighera,
ma tutta la provincia
di Imperia". Il dato
più allarmante sembrerebbe essere la
carenza di personale:
"Abbiamo attrezzature non utilizzate per
mancanza di operatori", ha spiegato l'Assessore, "Le sale operatorie non funzionano a pieno regime per
lo stesso motivo.
Dobbiamo poter pretendere di più dalla
Regione. Per questo,
alla luce di quella che
è la situazione attuale,
studieremo la soluzione ancora fattibile".
Conclude la Bulzomì:
"Non chiediamo che
vengano ripristinati i
vecchi standard ospedialieri, ma i nostri
medici devono poter
lavorare in tutta sicurezza".
Alice Spagnolo
Guarisci presto Rinaldo!
Il nostro amico paizengo Rinaldo è
ricoverato all'ospedale Borea di Sanremo dopo esser stato investito intorno alle 22:00 di martedì 3 febbraio.
Rinaldo stava tornando a casa, quando una Ford Fiesta che viaggiava in
direzione centro città lo ha scaraventato a terra. L'incidente è accaduto in
Via dei Colli, all'altezza del numero
civico 7. Rinaldo, come tante altre
volte, aveva percorso Via del Correglio e si trovava a metà della carreggiata, quando il conducente dell'utilitaria lo ha investito. Non c'è stata
nessuna frenata. Nulla. Solo il rumore di un uomo che cadeva a terra,
battendo la testa. E quell'uomo pur-
troppo era Rinaldo. Il conducente
dell'auto, che si è fermato per soccorrerlo, ha dichiarato di non averlo
visto, perchè era troppo buio. In effetti la visibilità, proprio in quel punto, è scarsa. E Rinaldo, non essendo
rapido nei movimenti, ha avuto la
peggio. Ha un ginocchio rotto, quello della gamba sinistra, e alcune
escoriazioni alla testa. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravissime. Via dei Colli, però, soprattutto nel tratto dal Giro d'Argento al
Capo, resta una strada pericolosa. Le
auto la percorrono a folle velocità.
La tortuosità imposta dalla morfologia del territorio rende il passaggio
pedonale ancora più rischioso. Non
si possono posizionare dossi, essendo quella una via che deve essere
lasciata "libera" per i mezzi di soccorso, ma una soluzione deve essere
studiata ed attuata al più presto. Per
il bene di tutti. Per ora, comunque,
non possiamo far altro che augurare
a Rinaldo una pronta guarigione.
Alice Spagnolo
Le novità per u Paize
da Palazzo Garnier
Tante novità interessanti in tu Paize.
Dopo un anno di trattativa con la ditta che faceva il lavoro di Via Colombeire, Palazzo Garnier è finalmente
arrivato ad un accordo ed entro fine
febbraio riprendereanno i lavori per
terminare la sistemazione della via.
Entro fine mese, inizio marzo, inizieranno anche i lavori di riqualificazione del Beodo, che verranno realizzati dalla ditta Masala Srl, vincitrice
della gara d'appalto da 600 mila euro. Nello stesso periodo si dovrebbe
lavorare anche in Pineta, nell'area
del Marabutto: qui l'importo dei lavori
si aggira intorno ai 60 mila euro e fra
pochi giorni si conoscerà il nome dei
vincitori della gara d'appalto. Il Comune di Bordighera provvederà anche alla potatura degli alberi della
Pineta Magiargé affidata alla ditta
Biancheri Maurizio.
A.S.
Ciao Rossanina, piccolo angioletto.
Il 17 gennaio si è spenta una piccola luce ed è nata una Ora Rossanina è un angioletto in cielo e con i suoi ocstella. Rossana Canale, che abbiamo imparato a cono- chioni guarda da lassù i suoi genitori e i tanti amici. E
scere come Rossanina, è volata in cielo a soli sedici me- non li lascia soli mai.
Alice Spagnolo
si. La bimba, figlia di Massimo e Barbara, lottava dalla
nascita contro il terribile morbo di Krabbe, conosciuto anche come leucodistrofia a cellule globose o galattosilceramide lipidosi. Una rara, quasi sempre fatale,
malattia degenerativa che affligge la guaina mielinica
degli assoni del sistema nervoso centrale. Per Rossanina
si erano mobilitati in molti e la piccola era stata portata
dalla famiglia anche a Tel Aviv, in un centro di ricerca
israeliano dove viene praticata una terapia innovativa ed
avanzata a livello genetico e micro cellulare che si basa
sulle staminali. Rossanina ha lottato con tutte le sue forze, circondata dall'affetto dei suoi genitori, degli amici e
di un'intera città. Ma non ce l'ha fatta. Troppo piccina
per sconfiggere un male tanto grande.
Paize Autu
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Da Aprile a Bordighera fermeranno meno treni:
avremo una stazione fantasma?
Quattro treni
non fermeranno più a Bordighera.
Il
motivo? Gli
Intercity
di
Trenitalia lasceranno il
posto ai convogli di Thello, società francese tripartita di cui fa parte anche la compagnia italiana. A monte dell'operazioni ci sono i tagli dei treni
del servizio universale, quelli cioè sovvenzionati da ministero
e regioni, che lasceranno il posto a convogli definiti "a mercato": devono reggere il loro equilibrio economico basandosi
sulle tariffe. Tagli, tagli e ancora tagli. Bordighera è una semplice pedina su una scacchiera politica nella quale non occupa una posizione rilevante. Ma cittadini ed amministratori si
sono uniti per scongiurare l'ennesimo disservizio e sabato 24
gennaio quattrocento persone hanno raggiunto Piazza Eroi
della Libertà (Piazza della Stazione) per protestare. Molte le
autorità presenti, sia civili che militari: la Senatrice Donatella
Albano, l'Assessore Regionale Giovanni Enrico Vesco, i
Consiglieri Regionali Sergio Scibilia e Marco Scajola, il ViceQuestore Dottor Giuseppe Ruggiero, Comandante del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, il Comandante della
Compagnia dei Carabinieri di Bordighera, Capitano Lorenzo
Toscano, ed il Comandante di Stazione, Maresciallo Raffaele Pace. Molti gli uomini, sia dei Carabinieri che della Polizia
di Stato, in divisa ed in borghese. A prendere la parola per
primo, sul cassone di un furgoncino e armato di megafono, è
stato il Sindaco Giacomo Pallanca: "Voglio innanzitutto ringraziare voi che siete qui presenti", ha esordito il Primo Cittadino, rivolto alla folla, "E' molto importante la vostra partecipazione per dare un messaggio di contrarietà rispetto a
quanto è stato fatto. Non comprendiamo la scelta di sopprime la stazione di Bordighera". Il Sindaco ha poi ricordato
che a venire penalizzata non è soltanto la Città delle Palme,
ma un comprensorio di circa 25mila persone, spalmate su
Vallecrosia, Ospedaletti, Camporosso e altre località che
fanno capo alla stazione di Bordighera. "Nel momento in cui
stiamo cercando di rilanciare il turismo, togliere la fermata è
un danno incalcolabile. Non comprendiamo le scelte poiché
fermarsi a Bordighera comporta uno stop di soli quattro minuti". Pallanca ha poi dichiarato di essere soddisfatto della
presenza dell'Assessore Vesco al quale ha richiesto "Un
impegno, non di parole ma di fatti per ripristinare la nostra
fermata". "Ricordo che a maggio ci saranno le elezioni regionali", ha concluso Pallanca, "E questo estremo ponente potrebbe decidere le sorti di tutti".
Alice Spagnolo
Marabutto:
Un’oasi sUl mare
Un'oasi sul mare. Il progetto di riqualificazione del Marabutto di Bordighera,
firmato dagli Architetti Aldo Panetta e
Alessandro Liotta, renderà ancora più
fascinoso un luogo magico e senza
tempo, sospeso tra il cielo e il mare.
Una panca a forma di mezzaluna, uno
stendardo orientativo, il restauro delle
murature della struttura in pietra e
soprattutto la trasformazione del Marabutto in una scatola magica: il fascino
orientaleggiante di un luogo unico
ridisegnato dalla maestria di due architetti. L'area del Marabutto, che si trova
su una terrazza naturale di oltre 250
metri quadri e si erge su un picco di
rocce che arrivano a 23 metri di altezza
dal livello del mare, è come affermano i
progettisti, "Un angolo quasi dimenticato dalla frenesia di costruire, ordinare,
regolare della città. Non ci sono pavimentazioni, non ci sono insegne e cartelli, non sono presenti aiuole né geometriche sistemazioni del verde. L’insieme funziona magnificamente da sé:
un set adatto ad ospitare scene di qualsiasi epoca storica". Per questo motivo
la riqualificazione dell'area non altererà il luogo, ma andrà ad evidenziare
quelle sue peculiarità che lo rendono
unico. Per raggiungere il Marabutto, il
visitatore percorre un viale d'accesso in
asfalto che risulta sconnesso a causa
delle radici. Per questo motivo il progetto prevede il rifacimento del manto
d’usura in asfalto colorato con ossidi
per uniformarsi ai vialetti laterali dei
giardini Winter pavimentati con asfalto
pigmentato di tonalità terra tendente al
marrone. Verranno eliminate, poi le
barriere architettoniche che non consentono ai diversamente abili di accedere al luogo. E' infatti prevista la
realizzazione di una rampa d'accesso
per disabili a forma di foglia di agave
lunga nove metri e larga, nel punto
massimo, un metro e mezzo. "La pavimentazione di terra battura presenta
diversi avvallamenti con conseguente
formazione di pozze dopo i giorni di
pioggia", si legge nel progetto, che
prevede la conservazione ed il ripristino della terra battuta, ma con una
leggera scarifica del terreno e la rettifica delle pendenze. Verrà inoltre realizzato uno strato finale di graniglia calcarea di tonalità terra. Dodici blocchi di
pietra leggermente inclinati e parzialmente incassati nel terreno daranno
vita ad una seduta a forma di mezzaluna, inserita nell'oasi in pietra calcarea
"Luna", che contrinbuirà, secondo gli
architetti, ad accentuare il carattere
orientale del luogo. Il palo verticale di
legno collocato nell'area farà da sostegno ad uno stendardo d'orientamento,
con informazioni sul luogo, stampato su
telo canvas e applicato su un pannello
di supporto in compensato marino. Ma
la vera magia riguarda il restauro
conservativo del marabutto stesso. Il
piccolo edificio in pietra verrà riutilizzato come sala espositiva e spazio informativo, osservabile però solo dall’esterno attraverso le quattro bucature
esistenti. I progettisti motivano così la
loro scelta: "Questa soluzione piuttosto inconsueta di “spiare”
all’interno di uno spazio espositivo
attraverso piccoli finestrini, è stata
adottata anche per venire incontro alle
esigenze dell’Amministrazione Comunale che ci ha chiesto di progettare uno
spazio espositivo che non avesse bisogno di personale per il controllo e la
sorveglianza".
Alice Spagnolo
Arriva finalmente la casetta dell’acqua a Bordighera
Quindici mesi per avere la casetta dell’acqua a Bordighera. I
tempi sembrano davvero eccessivi, soprattutto a chi non è
pratico di burocrazia comunale.
Di seguito spieghiamo nel dettaglio l’iter portato avanti da
Amministrazione e Uffici Comunali competenti per arrivare alla
posa del distributore d’acqua,
che ora si trova nel parcheggio
di Via Lamboglia, lato Corso
Europa.
Con la delibera n. 124 del registro delle deliberazioni, la Giunta Comunale aveva espresso
parere favorevole per l'avvio di
avviso pubblico per manifestazione di interesse diretta alla
concessione di suolo pubblico
per l'installazione e la gestione
di un impianto di acqua microfiltrata naturale e gassata. Era il
28 novembre 2013. Per l'attuazione delle procedure necessarie al conseguimento dei sopra-
citati obiettivi, la pratica veniva
mandata all'Ufficio Tecnico
Comunale, alla Polizia Municipale e all'Ufficio Commercio. Dopo meno di un mese, il
19 dicembre 2013, il Dirigente
del Settore Tecnico avviava,
con determinzione n. 849 del
Registro generale, il procedimento preselettivo finalizzato
alla raccolta di manifestazioni
di interesse per la concessione
di suolo pubblico per l'installazione della casetta dell'acqua.
Sull'Albo Pretorio era poi comparso, dall'8 al 31 gennaio del
2014 l'avviso pubblico per la
manifestazione di interesse, cui
era seguita, il 4 marzo dello
stesso anno, la delibera di
Giunta Comunale che aveva
stabilito, quale atto di indirizzo,
che l'esito della procedura negoziata sarebbe stato determinato mediante l'applicazione
dell'art. 83 del Codice dei Contratti vigente secondo il criterio
dell'offerta più vantaggiosa.
Nella stessa delibera si determinavano i criteri di valutazione: tipo di struttura, prezzo
dell'acqua al litro, eventuali
servizi aggiunti, ecc. Ma l'iter
era ancora lontano dall'essere
concluso. Il 24 aprile del 2014,
infatti, ecco comparire una seconda determinazione del Settore Tecnico, nella quale si
legge che il Dirigente del Settore Tecnico determina di procedere alla selezione dell'operatore a cui concedere il servizio
di installazione e gestione
dell'impianto di acqua microfiltrata. Veniva inoltre approvato
l'elenco di ditte partecipanti alla
manifestazione di interesse e lo
schema della lettera d'invito,
allegato alla stessa determinazione. Espletate tutte le formalità burocratiche, Palazzo Garnier aveva poi reso noto, il 18
luglio del 2014, il nome della
ditta che avrebbe provveduto
Telecamere mobili contro vandali e trasgressori
Sono arrivate le telecamere
mobili: giro di vite contro vandali e possessori di cani irrispettosi. Oltre a segnalare la
presenza di discariche abusive, le telecamere avranno ampio uso soprattutto per punire
chi porta il proprio cane a passeggio senza poi raccoglierne
le deiezioni: "E' già successo
che qualche bambino, giocando, abbia raccolto delle feci",
ha dichiarato il Vicesindaco
Massimiliano Bassi, "Si tratta
di episodi gravissimi che non
devono ripetersi: chi sceglie di
prendere un cane deve assumersi le proprie responsabilità". I trasgressori, immortalati
dalle telecamere posizionate,
come ovvio, senza alcuna comunicazione, verranno puniti
con sanzioni pecuniarie fino a
500,00 euro: come prevede
l'ordinanza a tutela del decoro
urbano e del pubblico buon
costume. "Corso Europa, Via
Vittorio Veneto e altre vie sono
diventate un gabinetto a cielo
aperto per i cani: ora basta!".
La decisione di utilizzare le
telecamere mobili contro chi
non raccoglie le feci del proprio
cane è stata presa dalla Giunta
Pallanca d'accordo con il Comandante della Polizia Municipale Attilio Satta. Amministratori e Comandante hanno anche deciso di piazzare le telecamere in Arziglia, zona in cui,
ancora la scorsa settimana, si
sono verificati atti vandalici ai
danni di autovetture parcheggiate. Specchietti retrovisori e
deflettori spaccati: questo il
resoconto dopo il passaggio
dei vandali. Se l'episodio dovesse ripetersi, questa volta i
colpevoli avranno un volto ed
un nome.
A. Spagnolo
ad installare la tanto sospirata
casetta: la AR AcquaRete di
Torino. Ma il Comune non poteva limitarsi "solo" a questo.
Nell'agosto scorso iniziano i
regolari controlli alla ditta che si
è aggiudicata l'appalto. E' la
prassi. Controlli che portano
alla conferma dell'efficacia della determinazione con la quale
era stato affidato l'incarico. Il 24
ottobre 2014 viene stipulato il
contratto tra il Comune di Bordighera e l'AcquaRete. Seguono svariati contatti via mail tra
la ditta di Torino e gli Uffici comunali: viene richiesta la planimetria del sito in cui verrà installata la casetta e addirittura il
punto esatto dove posizionarla.
Il titolare della Ditta prende
appuntamento con Palazzo
Garnier per visionare il luogo e
formulare inviare la documentazione all'Ufficio acquedotto del
Comune. Il 4 novembre, intanto, viene fatta richiesta all'ENEL per l'allaccio elettrico. Richiesta alla quale seguono ben
due solleciti da parte della ditta
stessa all'azienda che fornisce
energia elettrica.
La corrispondenza è fittissima,
le richieste incessanti. E alla
fine, il 29 gennaio 2015, la Segreteria del Comune riceve una
mail con le ultime news concernenti la casetta dell'acqua: tutte
le azioni nei confronti dell'ENEL
per contatore e allaccio sono
state espletate, sono terminati i
lavori di predisposizione e, a
breve, verrà posato il contatore
per i consumi idrici. "Non è la
mail di sollecito ricevuta che ci
ha spronati ad agire", conclude
il Vicesindaco Massimiliano
Bassi, "Tutto è stato fatto rispettando la legge". Ecco perché è possibile che per posizionare una casetta dell'acqua un
Comune impieghi quindici mesi.
Alice Spagnolo
Ci scusiamo per la svista. Nella confusione delle passate
Feste Natalizie e per la fretta di consegnarvi al più presto il nostro giornalino, nello scorso numero di gennaio
ci siamo dimenticati di ringraziare gli amici Piero e Patrizia, del Ristorante “ La Scibretta” , per il contributo
offerto per la realizzazione delle nostre manifestazioni.
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I due volti di David Maria Marani:
Artista e Consigliere comunale
“Ora che sei mondiale.
un artista,
possiamo
darci
del
tu”. Con queste
parole,
Giuseppe
Balbo salutò
David Maria
Marani
al
termine della
prima personale al Palazzo del Parco di Bordighera nel 1979. Era la
fine degli anni Settanta e un giovanissimo
Marani entrava a pieno titolo nel mondo
dell’arte. Cittadino di Bordighera dal 2008,
Consigliere comunale di opposizione dal
2013, David Marani si è appassionato di
arte fin da bambino. Come in molti casi di
enfant prodige è stato un familiare ad accorgersi del talento innato e della propensione alla creazione artista del giovane
Marani. Nel 1971, all’età di undici anni,
David viene iscritto dalla zia, l’artista Maddalena Salvatico, ad un corso di scultura.
Insieme a Giuseppe Balbo, la pittrice Maddalena era stata un’allieva di Giuseppe
Piana. La ricorda con affetto e stima, il nipote David, che racconta: “E’ stata mia zia
ad accorgersi che avevo delle capacità e,
per questo, mi ha introdotto ai corsi di scultura tenuti da un maestro toscano”. L’artista
cresce, matura, e arriva il momento in cui
bisogna scegliere la strada da intraprendere: il cammino che porta il bambino a diventare adulto. E qui è di nuovo Giuseppe
Balbo, interpellato dalla zia del giovane, a
giocare un ruolo fondamentale nella vita di
David: “Mia zia mi portò da Balbo per un
corso di disegno. Poi, durante l’estate, mia
madre chiese all’artista se fosse il caso che
io continuassi gli studi artistici e Balbo disse di sì”. David inizia così a frequentare
l’istituto statale d’arte di Porta Romana a
Firenze, dove si diploma nel 1979. Seguiranno poi il Magistero d’arte e la frequentazione dell’Accademia di Belle Arti fiorentina. Inizia, subito dopo, l’attività lavorativa di
Marani, sia come restauratore (insieme ad
uno dei maggiori professionisti del campo
fiorentino: Andrea Fedeli) sia come scultore. Ed è soprattutto in quest’ultimo campo
che si evince il genio artistico di Marani,
invitato a partecipare, con le sue opere, ad
alcune delle più importanti mostre a livello
Marani torna in Liguria, nella
sua terra, a plasmare creazioni potenti,
espressive, ammalianti, dotate di vita propria: una vita che parla della terra da cui
sono nate, ma che porta in sé l’impronta
dell’infinito, in un’incessante ricerca di un
sé altro, che non appartiene alla sfera terrena, ma al mistero dell’eterno. Non è semplice conciliare la vena creativa con l’attività di restauratore. Eppure Marani ci riesce
benissimo: restauratore conservativo riconosciuto dalla Soprintendenza delle Belle
Arti, restaura ogni tipo di edificio, scultura
ed oggetto d’arte ed, al contempo, ha all’attivo centodieci mostre in tutto il mondo e
molte opere esposte in musei pubblici e
privati. “Ma le mie prime mostre personali
le ho tenute a Bordighera”, ricorda Marani,
“Al Palazzo del Parco. Sono state esposizioni incredibili, nelle quali, ho venduto
tantissimo, pur essendo un principiante, un
ragazzo agli esordi”. Era la fine degli anni
Settanta e, tra i numerosissimi visitatori
della mostra, c’era anche il grande Balbo.
“E’ entrato per ultimo quanto la gente era
oramai andata, stavo per chiudere la mostra terminata l’inaugurazione”, ci racconta
l’artista, “ e lo vidi arrivare con il suo inseparabile bastone. Mi chiese di non dirgli
nulla e lasciarlo solo a guardare. E così ho
fatto”. Mezz’ora con il fiato sospeso e poi il
sorriso di un uomo maturo, artista affermato, che si complimenta con un collega diciannovenne. “Da qui è nato il nostro rapporto di amicizia”, confessa Marani, che da
quel giorno ha incontrato spesso Balbo:
“Andai a trovarlo alcune volte e discutevamo sempre di arte e di tecniche, lui amava
la scultura, anche se era principalmente un
pittore. E’ stato così fino a pochi giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1980".
Da quel giorno di anni ne sono passati tanti. David Marani ha maturato esperienze e
anche tante soddisfazioni: un’opera dell’artista fa parte della collezione privata del
Principe di Montecarlo, un’altra è stata donata al grande regista italiano Mario Monicelli in occasione di una serata d’onore a
lui dedicata. Era il 1995 e Marani, in compagnia dei più grandi attori e registi italiani
dell’epoca (tra i quali Lina Wertmuller, Stefania Sandrelli, Michele Placido e Renzo
Montagnani), viene ripreso dalle principali
reti nazionali mentre consegna la scultura
nelle mani di Monicelli. Molte città vicine a
Bordighera hanno acquistato, anche recen-
temente, opere di Marani: è il caso, per
esempio, di San Biagio della Cima, che nel
2005 ha acquistato dall’artista il busto dello
scrittore Francesco Biamonti. Altre sculture
si trovano a Ventimiglia, Diano Marina e
Imperia. E Bordighera? La Città adottiva di
Marani, per ora, possiede due opere dell’epoca giovanile acquisite quando l'artista
espose presso il Palaparco e la Biblioteca
Civica Internazionale, ma perchè non avere
opere più mature e recenti? Marani ha, tra
l'altro, realizzato un busto di Giuseppe Balbo, ora di proprietà del Museo Civico Sanremese, busto del quale vorrebbe fare una
copia da donare alla città bordigotta, se il
Comune si accollasse i costi per la fusione
del bronzo, così da esporla vicino a quello
che ritrae Ferdinando Piana (realizzato da
Balbo). Viene inoltre spontaneo chiedersi il
perché dell’assenza di Marani a Villa Regina Margherita: “Con Sardelli ci siamo incontrati più volte, ma ero sempre nel ruolo
di Consigliere comunale e quindi non trattavo questioni personali. Sono comunque
disponibile a discutere con lui, quando sarà
chiara questa volontà da parte della Fondazione”, afferma Marani, “Sarei, anche, felice di realizzare un ritratto della Regina
Margherita: per un artista, come me, che
dell’ottocento respira l’afflato, realizzare
progetti come questi in una residenza così
piena di fascino e storia sarebbe magnifico”. Davvero interessante, inoltre, quando il
museo riaprirà le porte ai visitatori, sarebbe
poter vedere allestita una mostra dello
scultore David Maria Marani nella realtà
museale più prestigiosa della zona.
Per chi volesse visitare il sito internet di
Marani, l'indirizzo è il seguente: http://
digilander.iol.it/davidmarani/Art_Marani.htm
Alice Spagnolo
Burdigheta
Acrostico panoramico. Chi viene qua, più via non va.
Bèla ciü de Ela nu ghe n’è
Essere lieti di ciò che abbiamo
Bella più di Lei non cen’è
Tüta anatüra a n’invia
ün paradisu insce-a Maire Tèra
Tutta la natura c’invita
Un paradiso sulla Madre Terra
Ariviesse insce u nosciu Cavu
Resta int’i oei ‘su postu
A rivederci sul nostro Capo…..
Rimane negli occhi questo posto
….. Che ha un panorama incantevole!!!!
Drente au coe e au corpu
BORDIGOTI MANTENEMUSE U NOSCIU PAISE
Dentro al cuore e al corpo
Mario Armando
Int’u màa verdu e bloe
In mare verde, glauco
Gioega unde nete, pulìe
Giocano onde nette, pulite
Havemu furtuna e nu u savemu
Abbiamo fortuna e non lo sappiamo
Èsse cuntenti de loch’avemu
Non sono più tra noi
Gennaio si è portato via un sac- 
co di amici, paisenghi, nostri lettori e sostenitori. Questo mese
infatti la lista delle persone che ci 
hanno lasciato sembra intermi
nabile, più lunga del solito.
Non sono più tra noi:


Alberto Giacca di anni 56;
Cinzia Feci di anni 59;
Mario Palmero di anni 97;

Andrea
Guglielmi
detto
“Andreino” di anni 78;

Maura Pallanca in Bonino
ni 78;

Maria Genini Ved. Biancheri di anni 93;
Domenico Chindamo di an-
Fosca Mugnai Ved. Golzi di
anni 92
di anni 71


Il Risveglio Bordigotto porge le
Annunziata Rao Ved. Mico- sue più sentite condoglianze a
tutte le famiglie dei defunti.
lucci di anni 80;
Domenico
Fulco
“Mimmo” di anni 48;
detto
La Redazione