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Paize Autu Pagina 8 Vi riconoscete? AUGURI BIANCA!!! “ Paize Autu” Periodico dell’Associazione “U Risveiu Burdigotu” Poste italiane S.p.A. spedizione in Abbonamento Postale – 70% CNS/CBPANO/IMPERIA Anno 8 nr. 2 Febbraio2015 U l’è arivau u Carlevà Domenica 15 febbraio tutto pronto per il "Carnevale dei Bambini" di U Risveiu Burdigotu. La manifestazione si svolgerà in Piazza Padre Giacomo Viale a Bordighera Alta a partire dalle ore 14,30. Giochi, dolci, musica, gonfiabili e trucca-bimbi: questi gli ingredienti del Carnevale della nostra associazione bordigotta, che da oltre trent’anni offre a bimbi ed adulti l’opportunità di divertirsi insieme, nella bellissima location del caratteristico Centro Storico. Momento clou della domenica sarà, come sempre, la super pentolaccia, ripiena di ogni ghiottoneria. Pop corn, cioccolata calda e bugie allieteranno la merenda dei più golosi. La Redazione Pubblichiamo volentieri questa foto di un nostro vecchio Carnevale inviataci da un nostro lettore. Sono passati un po’ di anni e per giunta le persone raffigurate sono mascherate e cresciute… Noi abbiamo riconosciuto il nostro Direttore Alice Spagnolo, Orlando Ioviero, Anita Ioviero e Valeria Rivella Editoriale I nostri migliori auguri alla nostra lettrice Bianca Muraglia, che il 26 gennaio 2015 ha compiuto 90 anni. Storica E Voi chi riconoscete? gestrice del Bar Aldo di Borgo Marina, Bianca è nata e La Redazione cresciuta in tu Paize. La neo-festeggiata ci ha chiesto di ringraziare, tramite il nostro giornale, tutte le persone che si sono ricordate di lei e le hanno dimostrato affetto e amicizia. La Redazione Si è chiusa questo mese la campagna abbonamenti al nostro mensile Paize Autu. Chi volesse sottoscrivere un nuovo abbonamento o si fosse dimenticato di rinnovarlo, può farlo c/o la nostra sede sita in Via alle Mura 8 Bordighera, richiedere informazioni alla nostra mail [email protected] o inviare un messaggio privato sulla nostra pagina facebook U Risveiu Burdigotu. Grazie. La Redazione “U Risveiu Burdigotu” Sede: Via alle Mura 8 18012 Bordighera Alta Orario : lunedì e venerdi dalle ore 16,00 alle 18,00 giovedì dalle 21 alle 23 e-mail: [email protected] Internet: www.urisveiuburdigotu.it Telefono: 3464923130 Paize Autu Direttore Responsabile: Dott.ssa Alice Spagnolo Registrazione del Tribunale di Sanremo nr. 03/08 del 04/07/008 Sito internet: Mauro Sudi Direzione-Amministrazione-Redazione: 18012 Bordighera Alta – Via alle Mura, 8 Le firme impegnano gli autori degli articoli Stampato in proprio a Bordighera Alta Spazio Etichetta Du Diretù Fra pochi giorni, precisamente domenica 15 febbraio, a Bordighera Alta si festeggerà il carnevale. Come da anni e anni orsono, infatti, U Risveiu Burdigotu organizza la festa più amata dei bambini in Piazza Padre Giacomo Viale a Bordighera Alta. Un tripudio di colori, musica e divertimento appositamente realizzato per i più piccini che anche gli adulti amano molto. Ma cosa significa esattamente "carnevale"? Quando e come è nata questa festa? Non è semplicissimo indagare sulle origini del carnevale: si tratta di una festa, infatti, che nel corso dei secoli è cambiata molto, arricchendosi di diverse sfumatore acquisite sia per motivi sociali che per esigenze territoriali. L'etimologia della parola, secondo alcune fonti, dovrebbe derivare dal latino "carnem levare": con questa espressione, nel Medioevo si indacava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal cibarsi di carne a partire dal primo giorno di Quaresima. Ovvero dal giorno successivo al termine del carnevale, periodo di tempo che si colloca tra l'Epifania e la Quaresima. Le origini della festa vanno ricercate nella Roma pagana, quando si celebravano i Saturnali, festività religiose dedicate all'insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell'oro. I saturnali avevano inizio con grandi banchetti e sacrifici. Le celebrazioni erano un vero e proprio sovvertimento dell'ordine sociale, con gli strati più bassi della popolazione, gli schiavi, che potevano considerarsi liberi, sedersi alla tavola dei più potenti e comportarsi, per una volta, da signori e padroni. Cosa c'entrano le maschere, direte voi? Anche nell'antica Roma esistevano e venivano indossate proprio durante i Saturnalia. In quell'occasione, infatti, veniva eletto a sorte tra gli schiavi un princeps, una sorta di caricatura della classe nobile. Costui aveva pieni poteri e per sbeffeggiare la classe sociale più alta si vestiva in modo buffo e indossava una maschera. Ai tempi dei romani si credeva che le divinità legate ai saturnali fossero legate, tra l'altro, ai raccolti. Per essere placate, quando la terra riposava per prepararsi alla semina, bisognava offrire dei doni e celebrare feste in loro onore. La festa cristiana del carnevale, dunque, è arrivata ovviamente in un secondo momento, ma ha inglobato, almeno in parte, gli aspetti di feste ben più antiche. E questo è del tutto comprensibile: tradizioni e cultura millinarie non potevano essere calpestati, per questo era necessario inglobarli, riproponendone una versione cristiana. Per la Chiesa cattolica il carnevale è un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la sera dell'ultima domenica di carnevale. Ma nel corso della storia, la chiesa stessa ha condannato la festa in quanto contraria ai dettami di rigore imposti dall'istituzione stessa. Ai nostri giorni il carnevale è diventato una festa per bimbi, che si mascherano a loro piacere e fanno abbuffata di dolcetti. Per un giorno ogni bimbo è un princeps, travestito da supereroe o fatina. Al posto di pranzi trimalchionici, i bimbi si accontentano di caramelle e bugie. Sarebbe davvero bello, se anche noi adulti riuscissimo ad essere davvero felici così tanto e con così poco. A.S. Pagina 2 Paize Autu Paize Autu pagina 7 I danni del Punteruolo rosso nel 2014: Meno palme colpite, ma più specie La lotta al Rhynchophorus ferrugineus, il temibile Punteruolo rosso della Palma continua. E qualche effetto si comincia ad intravedere, anche se i dati in nostro possesso danno adito a considerazioni diverse. Guardando ai meri numeri, si può essere ottimisti per la casistica minore di attacchi da parte del coleottero alle palme di Bordighera. Rispetto al 2013, infatti, nel 2014 sono stati colpiti 229 esemplari: quasi cento in meno dell'anno precedente. Entrando più nello specifico, si conferma una predilezione del Punteruolo rosso per le piante di sesso maschile: sono 179, infatti, i maschi colpiti. Mentre il numero delle femmine si ferma a cinquanta esemplari. Ragionando in percentuali, siamo al 78% dei maschi contro al 22% delle femmine. In questo il comportamento del Rhynchophorus ferrugineus presente a Bordighera non si differenzia da quello dei suoi simili in altre zone del mondo: è statisticamente provato, infatti, che il coleottero attacca le palme femmina in percentuali minori e che, quando in una determinata area scompaiono i maschi, il Punteruolo passa ad attaccare massicciamente le femmine. Il dato certamente più allarmante, però, è quello che concerne le specie di palme colpite. Fino ad ora il Rhynchophorus ferrugineus aveva attaccato solo Phoenix canariensis. L'anno scorso, però, sono state infestate anche piante appartenenti ad altre specie, sempre presenti a Bordighera: sei Phoenix dactylifera, due Washingtonia, una Erythea armata e una Chamaerops excelsa. Alice Spagnolo Novità per l’Ospedale Saint Charles Primo incontro a Pa- lazzo Garnier per il tavolo tecnico voluto dai diciotto sindaci del territorio a tutela dell'Ospedale Saint Charles. Lo scorso venerdì 23 gennaio, alcuni dei firmatari del "Documento dei sindaci", tra cui Giacomo Pallanca, hanno incontrato, nella Sala Giunta del palazzo comunale di Bordighera, i quattro medici che fanno parte di quello che per gli amministratori è il vero ed unico tavolo tecnico. Nei mesi scorsi, infatti, l'Asl 1 Imperiese aveva istituito un team di professionisti nel settore medico, scelti dal Dottor Mario Cotellessa, direttore generale dell'azienda sanitaria locale di Imperia. Team che sta studiando la direzione, a detta dei suoi membri, più idonea per il nosocomio bordigotto e che sembrerebbe orientarsi verso un ospedale di comunità. Stesso tipo di struttura indicata, tra l'altro, nelle "Linee guida performance 2015" redatte dalla stessa ASL. Nel documento si legge, infatti, tra i macro obiettivi di quest'anno: " Progettazione, nell'ambito del piano di riqualificazione del distretto 1, di un ospedale di comunità all'interno dell'area ospedaliera di Bordighera". "I medici hanno espresso il loro punto di vista sulla sanità, in particolar modo su quella dell'estremo ponente" - ha sintetizzato l'Assessore alla Sanità, Avvocato Cristina Bulzomì, presente all'incontro di venerdì - "E' stato riscontrato che il problema non riguarda solo Bordighera, ma tutta la provincia di Imperia". Il dato più allarmante sembrerebbe essere la carenza di personale: "Abbiamo attrezzature non utilizzate per mancanza di operatori", ha spiegato l'Assessore, "Le sale operatorie non funzionano a pieno regime per lo stesso motivo. Dobbiamo poter pretendere di più dalla Regione. Per questo, alla luce di quella che è la situazione attuale, studieremo la soluzione ancora fattibile". Conclude la Bulzomì: "Non chiediamo che vengano ripristinati i vecchi standard ospedialieri, ma i nostri medici devono poter lavorare in tutta sicurezza". Alice Spagnolo Guarisci presto Rinaldo! Il nostro amico paizengo Rinaldo è ricoverato all'ospedale Borea di Sanremo dopo esser stato investito intorno alle 22:00 di martedì 3 febbraio. Rinaldo stava tornando a casa, quando una Ford Fiesta che viaggiava in direzione centro città lo ha scaraventato a terra. L'incidente è accaduto in Via dei Colli, all'altezza del numero civico 7. Rinaldo, come tante altre volte, aveva percorso Via del Correglio e si trovava a metà della carreggiata, quando il conducente dell'utilitaria lo ha investito. Non c'è stata nessuna frenata. Nulla. Solo il rumore di un uomo che cadeva a terra, battendo la testa. E quell'uomo pur- troppo era Rinaldo. Il conducente dell'auto, che si è fermato per soccorrerlo, ha dichiarato di non averlo visto, perchè era troppo buio. In effetti la visibilità, proprio in quel punto, è scarsa. E Rinaldo, non essendo rapido nei movimenti, ha avuto la peggio. Ha un ginocchio rotto, quello della gamba sinistra, e alcune escoriazioni alla testa. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravissime. Via dei Colli, però, soprattutto nel tratto dal Giro d'Argento al Capo, resta una strada pericolosa. Le auto la percorrono a folle velocità. La tortuosità imposta dalla morfologia del territorio rende il passaggio pedonale ancora più rischioso. Non si possono posizionare dossi, essendo quella una via che deve essere lasciata "libera" per i mezzi di soccorso, ma una soluzione deve essere studiata ed attuata al più presto. Per il bene di tutti. Per ora, comunque, non possiamo far altro che augurare a Rinaldo una pronta guarigione. Alice Spagnolo Le novità per u Paize da Palazzo Garnier Tante novità interessanti in tu Paize. Dopo un anno di trattativa con la ditta che faceva il lavoro di Via Colombeire, Palazzo Garnier è finalmente arrivato ad un accordo ed entro fine febbraio riprendereanno i lavori per terminare la sistemazione della via. Entro fine mese, inizio marzo, inizieranno anche i lavori di riqualificazione del Beodo, che verranno realizzati dalla ditta Masala Srl, vincitrice della gara d'appalto da 600 mila euro. Nello stesso periodo si dovrebbe lavorare anche in Pineta, nell'area del Marabutto: qui l'importo dei lavori si aggira intorno ai 60 mila euro e fra pochi giorni si conoscerà il nome dei vincitori della gara d'appalto. Il Comune di Bordighera provvederà anche alla potatura degli alberi della Pineta Magiargé affidata alla ditta Biancheri Maurizio. A.S. Ciao Rossanina, piccolo angioletto. Il 17 gennaio si è spenta una piccola luce ed è nata una Ora Rossanina è un angioletto in cielo e con i suoi ocstella. Rossana Canale, che abbiamo imparato a cono- chioni guarda da lassù i suoi genitori e i tanti amici. E scere come Rossanina, è volata in cielo a soli sedici me- non li lascia soli mai. Alice Spagnolo si. La bimba, figlia di Massimo e Barbara, lottava dalla nascita contro il terribile morbo di Krabbe, conosciuto anche come leucodistrofia a cellule globose o galattosilceramide lipidosi. Una rara, quasi sempre fatale, malattia degenerativa che affligge la guaina mielinica degli assoni del sistema nervoso centrale. Per Rossanina si erano mobilitati in molti e la piccola era stata portata dalla famiglia anche a Tel Aviv, in un centro di ricerca israeliano dove viene praticata una terapia innovativa ed avanzata a livello genetico e micro cellulare che si basa sulle staminali. Rossanina ha lottato con tutte le sue forze, circondata dall'affetto dei suoi genitori, degli amici e di un'intera città. Ma non ce l'ha fatta. Troppo piccina per sconfiggere un male tanto grande. Paize Autu Paize Autu Pagina 3 Pagina 6 Da Aprile a Bordighera fermeranno meno treni: avremo una stazione fantasma? Quattro treni non fermeranno più a Bordighera. Il motivo? Gli Intercity di Trenitalia lasceranno il posto ai convogli di Thello, società francese tripartita di cui fa parte anche la compagnia italiana. A monte dell'operazioni ci sono i tagli dei treni del servizio universale, quelli cioè sovvenzionati da ministero e regioni, che lasceranno il posto a convogli definiti "a mercato": devono reggere il loro equilibrio economico basandosi sulle tariffe. Tagli, tagli e ancora tagli. Bordighera è una semplice pedina su una scacchiera politica nella quale non occupa una posizione rilevante. Ma cittadini ed amministratori si sono uniti per scongiurare l'ennesimo disservizio e sabato 24 gennaio quattrocento persone hanno raggiunto Piazza Eroi della Libertà (Piazza della Stazione) per protestare. Molte le autorità presenti, sia civili che militari: la Senatrice Donatella Albano, l'Assessore Regionale Giovanni Enrico Vesco, i Consiglieri Regionali Sergio Scibilia e Marco Scajola, il ViceQuestore Dottor Giuseppe Ruggiero, Comandante del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Bordighera, Capitano Lorenzo Toscano, ed il Comandante di Stazione, Maresciallo Raffaele Pace. Molti gli uomini, sia dei Carabinieri che della Polizia di Stato, in divisa ed in borghese. A prendere la parola per primo, sul cassone di un furgoncino e armato di megafono, è stato il Sindaco Giacomo Pallanca: "Voglio innanzitutto ringraziare voi che siete qui presenti", ha esordito il Primo Cittadino, rivolto alla folla, "E' molto importante la vostra partecipazione per dare un messaggio di contrarietà rispetto a quanto è stato fatto. Non comprendiamo la scelta di sopprime la stazione di Bordighera". Il Sindaco ha poi ricordato che a venire penalizzata non è soltanto la Città delle Palme, ma un comprensorio di circa 25mila persone, spalmate su Vallecrosia, Ospedaletti, Camporosso e altre località che fanno capo alla stazione di Bordighera. "Nel momento in cui stiamo cercando di rilanciare il turismo, togliere la fermata è un danno incalcolabile. Non comprendiamo le scelte poiché fermarsi a Bordighera comporta uno stop di soli quattro minuti". Pallanca ha poi dichiarato di essere soddisfatto della presenza dell'Assessore Vesco al quale ha richiesto "Un impegno, non di parole ma di fatti per ripristinare la nostra fermata". "Ricordo che a maggio ci saranno le elezioni regionali", ha concluso Pallanca, "E questo estremo ponente potrebbe decidere le sorti di tutti". Alice Spagnolo Marabutto: Un’oasi sUl mare Un'oasi sul mare. Il progetto di riqualificazione del Marabutto di Bordighera, firmato dagli Architetti Aldo Panetta e Alessandro Liotta, renderà ancora più fascinoso un luogo magico e senza tempo, sospeso tra il cielo e il mare. Una panca a forma di mezzaluna, uno stendardo orientativo, il restauro delle murature della struttura in pietra e soprattutto la trasformazione del Marabutto in una scatola magica: il fascino orientaleggiante di un luogo unico ridisegnato dalla maestria di due architetti. L'area del Marabutto, che si trova su una terrazza naturale di oltre 250 metri quadri e si erge su un picco di rocce che arrivano a 23 metri di altezza dal livello del mare, è come affermano i progettisti, "Un angolo quasi dimenticato dalla frenesia di costruire, ordinare, regolare della città. Non ci sono pavimentazioni, non ci sono insegne e cartelli, non sono presenti aiuole né geometriche sistemazioni del verde. L’insieme funziona magnificamente da sé: un set adatto ad ospitare scene di qualsiasi epoca storica". Per questo motivo la riqualificazione dell'area non altererà il luogo, ma andrà ad evidenziare quelle sue peculiarità che lo rendono unico. Per raggiungere il Marabutto, il visitatore percorre un viale d'accesso in asfalto che risulta sconnesso a causa delle radici. Per questo motivo il progetto prevede il rifacimento del manto d’usura in asfalto colorato con ossidi per uniformarsi ai vialetti laterali dei giardini Winter pavimentati con asfalto pigmentato di tonalità terra tendente al marrone. Verranno eliminate, poi le barriere architettoniche che non consentono ai diversamente abili di accedere al luogo. E' infatti prevista la realizzazione di una rampa d'accesso per disabili a forma di foglia di agave lunga nove metri e larga, nel punto massimo, un metro e mezzo. "La pavimentazione di terra battura presenta diversi avvallamenti con conseguente formazione di pozze dopo i giorni di pioggia", si legge nel progetto, che prevede la conservazione ed il ripristino della terra battuta, ma con una leggera scarifica del terreno e la rettifica delle pendenze. Verrà inoltre realizzato uno strato finale di graniglia calcarea di tonalità terra. Dodici blocchi di pietra leggermente inclinati e parzialmente incassati nel terreno daranno vita ad una seduta a forma di mezzaluna, inserita nell'oasi in pietra calcarea "Luna", che contrinbuirà, secondo gli architetti, ad accentuare il carattere orientale del luogo. Il palo verticale di legno collocato nell'area farà da sostegno ad uno stendardo d'orientamento, con informazioni sul luogo, stampato su telo canvas e applicato su un pannello di supporto in compensato marino. Ma la vera magia riguarda il restauro conservativo del marabutto stesso. Il piccolo edificio in pietra verrà riutilizzato come sala espositiva e spazio informativo, osservabile però solo dall’esterno attraverso le quattro bucature esistenti. I progettisti motivano così la loro scelta: "Questa soluzione piuttosto inconsueta di “spiare” all’interno di uno spazio espositivo attraverso piccoli finestrini, è stata adottata anche per venire incontro alle esigenze dell’Amministrazione Comunale che ci ha chiesto di progettare uno spazio espositivo che non avesse bisogno di personale per il controllo e la sorveglianza". Alice Spagnolo Arriva finalmente la casetta dell’acqua a Bordighera Quindici mesi per avere la casetta dell’acqua a Bordighera. I tempi sembrano davvero eccessivi, soprattutto a chi non è pratico di burocrazia comunale. Di seguito spieghiamo nel dettaglio l’iter portato avanti da Amministrazione e Uffici Comunali competenti per arrivare alla posa del distributore d’acqua, che ora si trova nel parcheggio di Via Lamboglia, lato Corso Europa. Con la delibera n. 124 del registro delle deliberazioni, la Giunta Comunale aveva espresso parere favorevole per l'avvio di avviso pubblico per manifestazione di interesse diretta alla concessione di suolo pubblico per l'installazione e la gestione di un impianto di acqua microfiltrata naturale e gassata. Era il 28 novembre 2013. Per l'attuazione delle procedure necessarie al conseguimento dei sopra- citati obiettivi, la pratica veniva mandata all'Ufficio Tecnico Comunale, alla Polizia Municipale e all'Ufficio Commercio. Dopo meno di un mese, il 19 dicembre 2013, il Dirigente del Settore Tecnico avviava, con determinzione n. 849 del Registro generale, il procedimento preselettivo finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per la concessione di suolo pubblico per l'installazione della casetta dell'acqua. Sull'Albo Pretorio era poi comparso, dall'8 al 31 gennaio del 2014 l'avviso pubblico per la manifestazione di interesse, cui era seguita, il 4 marzo dello stesso anno, la delibera di Giunta Comunale che aveva stabilito, quale atto di indirizzo, che l'esito della procedura negoziata sarebbe stato determinato mediante l'applicazione dell'art. 83 del Codice dei Contratti vigente secondo il criterio dell'offerta più vantaggiosa. Nella stessa delibera si determinavano i criteri di valutazione: tipo di struttura, prezzo dell'acqua al litro, eventuali servizi aggiunti, ecc. Ma l'iter era ancora lontano dall'essere concluso. Il 24 aprile del 2014, infatti, ecco comparire una seconda determinazione del Settore Tecnico, nella quale si legge che il Dirigente del Settore Tecnico determina di procedere alla selezione dell'operatore a cui concedere il servizio di installazione e gestione dell'impianto di acqua microfiltrata. Veniva inoltre approvato l'elenco di ditte partecipanti alla manifestazione di interesse e lo schema della lettera d'invito, allegato alla stessa determinazione. Espletate tutte le formalità burocratiche, Palazzo Garnier aveva poi reso noto, il 18 luglio del 2014, il nome della ditta che avrebbe provveduto Telecamere mobili contro vandali e trasgressori Sono arrivate le telecamere mobili: giro di vite contro vandali e possessori di cani irrispettosi. Oltre a segnalare la presenza di discariche abusive, le telecamere avranno ampio uso soprattutto per punire chi porta il proprio cane a passeggio senza poi raccoglierne le deiezioni: "E' già successo che qualche bambino, giocando, abbia raccolto delle feci", ha dichiarato il Vicesindaco Massimiliano Bassi, "Si tratta di episodi gravissimi che non devono ripetersi: chi sceglie di prendere un cane deve assumersi le proprie responsabilità". I trasgressori, immortalati dalle telecamere posizionate, come ovvio, senza alcuna comunicazione, verranno puniti con sanzioni pecuniarie fino a 500,00 euro: come prevede l'ordinanza a tutela del decoro urbano e del pubblico buon costume. "Corso Europa, Via Vittorio Veneto e altre vie sono diventate un gabinetto a cielo aperto per i cani: ora basta!". La decisione di utilizzare le telecamere mobili contro chi non raccoglie le feci del proprio cane è stata presa dalla Giunta Pallanca d'accordo con il Comandante della Polizia Municipale Attilio Satta. Amministratori e Comandante hanno anche deciso di piazzare le telecamere in Arziglia, zona in cui, ancora la scorsa settimana, si sono verificati atti vandalici ai danni di autovetture parcheggiate. Specchietti retrovisori e deflettori spaccati: questo il resoconto dopo il passaggio dei vandali. Se l'episodio dovesse ripetersi, questa volta i colpevoli avranno un volto ed un nome. A. Spagnolo ad installare la tanto sospirata casetta: la AR AcquaRete di Torino. Ma il Comune non poteva limitarsi "solo" a questo. Nell'agosto scorso iniziano i regolari controlli alla ditta che si è aggiudicata l'appalto. E' la prassi. Controlli che portano alla conferma dell'efficacia della determinazione con la quale era stato affidato l'incarico. Il 24 ottobre 2014 viene stipulato il contratto tra il Comune di Bordighera e l'AcquaRete. Seguono svariati contatti via mail tra la ditta di Torino e gli Uffici comunali: viene richiesta la planimetria del sito in cui verrà installata la casetta e addirittura il punto esatto dove posizionarla. Il titolare della Ditta prende appuntamento con Palazzo Garnier per visionare il luogo e formulare inviare la documentazione all'Ufficio acquedotto del Comune. Il 4 novembre, intanto, viene fatta richiesta all'ENEL per l'allaccio elettrico. Richiesta alla quale seguono ben due solleciti da parte della ditta stessa all'azienda che fornisce energia elettrica. La corrispondenza è fittissima, le richieste incessanti. E alla fine, il 29 gennaio 2015, la Segreteria del Comune riceve una mail con le ultime news concernenti la casetta dell'acqua: tutte le azioni nei confronti dell'ENEL per contatore e allaccio sono state espletate, sono terminati i lavori di predisposizione e, a breve, verrà posato il contatore per i consumi idrici. "Non è la mail di sollecito ricevuta che ci ha spronati ad agire", conclude il Vicesindaco Massimiliano Bassi, "Tutto è stato fatto rispettando la legge". Ecco perché è possibile che per posizionare una casetta dell'acqua un Comune impieghi quindici mesi. Alice Spagnolo Ci scusiamo per la svista. Nella confusione delle passate Feste Natalizie e per la fretta di consegnarvi al più presto il nostro giornalino, nello scorso numero di gennaio ci siamo dimenticati di ringraziare gli amici Piero e Patrizia, del Ristorante “ La Scibretta” , per il contributo offerto per la realizzazione delle nostre manifestazioni. Paize Autu Pagina 4 Paize Autu Pagina 5 I due volti di David Maria Marani: Artista e Consigliere comunale “Ora che sei mondiale. un artista, possiamo darci del tu”. Con queste parole, Giuseppe Balbo salutò David Maria Marani al termine della prima personale al Palazzo del Parco di Bordighera nel 1979. Era la fine degli anni Settanta e un giovanissimo Marani entrava a pieno titolo nel mondo dell’arte. Cittadino di Bordighera dal 2008, Consigliere comunale di opposizione dal 2013, David Marani si è appassionato di arte fin da bambino. Come in molti casi di enfant prodige è stato un familiare ad accorgersi del talento innato e della propensione alla creazione artista del giovane Marani. Nel 1971, all’età di undici anni, David viene iscritto dalla zia, l’artista Maddalena Salvatico, ad un corso di scultura. Insieme a Giuseppe Balbo, la pittrice Maddalena era stata un’allieva di Giuseppe Piana. La ricorda con affetto e stima, il nipote David, che racconta: “E’ stata mia zia ad accorgersi che avevo delle capacità e, per questo, mi ha introdotto ai corsi di scultura tenuti da un maestro toscano”. L’artista cresce, matura, e arriva il momento in cui bisogna scegliere la strada da intraprendere: il cammino che porta il bambino a diventare adulto. E qui è di nuovo Giuseppe Balbo, interpellato dalla zia del giovane, a giocare un ruolo fondamentale nella vita di David: “Mia zia mi portò da Balbo per un corso di disegno. Poi, durante l’estate, mia madre chiese all’artista se fosse il caso che io continuassi gli studi artistici e Balbo disse di sì”. David inizia così a frequentare l’istituto statale d’arte di Porta Romana a Firenze, dove si diploma nel 1979. Seguiranno poi il Magistero d’arte e la frequentazione dell’Accademia di Belle Arti fiorentina. Inizia, subito dopo, l’attività lavorativa di Marani, sia come restauratore (insieme ad uno dei maggiori professionisti del campo fiorentino: Andrea Fedeli) sia come scultore. Ed è soprattutto in quest’ultimo campo che si evince il genio artistico di Marani, invitato a partecipare, con le sue opere, ad alcune delle più importanti mostre a livello Marani torna in Liguria, nella sua terra, a plasmare creazioni potenti, espressive, ammalianti, dotate di vita propria: una vita che parla della terra da cui sono nate, ma che porta in sé l’impronta dell’infinito, in un’incessante ricerca di un sé altro, che non appartiene alla sfera terrena, ma al mistero dell’eterno. Non è semplice conciliare la vena creativa con l’attività di restauratore. Eppure Marani ci riesce benissimo: restauratore conservativo riconosciuto dalla Soprintendenza delle Belle Arti, restaura ogni tipo di edificio, scultura ed oggetto d’arte ed, al contempo, ha all’attivo centodieci mostre in tutto il mondo e molte opere esposte in musei pubblici e privati. “Ma le mie prime mostre personali le ho tenute a Bordighera”, ricorda Marani, “Al Palazzo del Parco. Sono state esposizioni incredibili, nelle quali, ho venduto tantissimo, pur essendo un principiante, un ragazzo agli esordi”. Era la fine degli anni Settanta e, tra i numerosissimi visitatori della mostra, c’era anche il grande Balbo. “E’ entrato per ultimo quanto la gente era oramai andata, stavo per chiudere la mostra terminata l’inaugurazione”, ci racconta l’artista, “ e lo vidi arrivare con il suo inseparabile bastone. Mi chiese di non dirgli nulla e lasciarlo solo a guardare. E così ho fatto”. Mezz’ora con il fiato sospeso e poi il sorriso di un uomo maturo, artista affermato, che si complimenta con un collega diciannovenne. “Da qui è nato il nostro rapporto di amicizia”, confessa Marani, che da quel giorno ha incontrato spesso Balbo: “Andai a trovarlo alcune volte e discutevamo sempre di arte e di tecniche, lui amava la scultura, anche se era principalmente un pittore. E’ stato così fino a pochi giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1980". Da quel giorno di anni ne sono passati tanti. David Marani ha maturato esperienze e anche tante soddisfazioni: un’opera dell’artista fa parte della collezione privata del Principe di Montecarlo, un’altra è stata donata al grande regista italiano Mario Monicelli in occasione di una serata d’onore a lui dedicata. Era il 1995 e Marani, in compagnia dei più grandi attori e registi italiani dell’epoca (tra i quali Lina Wertmuller, Stefania Sandrelli, Michele Placido e Renzo Montagnani), viene ripreso dalle principali reti nazionali mentre consegna la scultura nelle mani di Monicelli. Molte città vicine a Bordighera hanno acquistato, anche recen- temente, opere di Marani: è il caso, per esempio, di San Biagio della Cima, che nel 2005 ha acquistato dall’artista il busto dello scrittore Francesco Biamonti. Altre sculture si trovano a Ventimiglia, Diano Marina e Imperia. E Bordighera? La Città adottiva di Marani, per ora, possiede due opere dell’epoca giovanile acquisite quando l'artista espose presso il Palaparco e la Biblioteca Civica Internazionale, ma perchè non avere opere più mature e recenti? Marani ha, tra l'altro, realizzato un busto di Giuseppe Balbo, ora di proprietà del Museo Civico Sanremese, busto del quale vorrebbe fare una copia da donare alla città bordigotta, se il Comune si accollasse i costi per la fusione del bronzo, così da esporla vicino a quello che ritrae Ferdinando Piana (realizzato da Balbo). Viene inoltre spontaneo chiedersi il perché dell’assenza di Marani a Villa Regina Margherita: “Con Sardelli ci siamo incontrati più volte, ma ero sempre nel ruolo di Consigliere comunale e quindi non trattavo questioni personali. Sono comunque disponibile a discutere con lui, quando sarà chiara questa volontà da parte della Fondazione”, afferma Marani, “Sarei, anche, felice di realizzare un ritratto della Regina Margherita: per un artista, come me, che dell’ottocento respira l’afflato, realizzare progetti come questi in una residenza così piena di fascino e storia sarebbe magnifico”. Davvero interessante, inoltre, quando il museo riaprirà le porte ai visitatori, sarebbe poter vedere allestita una mostra dello scultore David Maria Marani nella realtà museale più prestigiosa della zona. Per chi volesse visitare il sito internet di Marani, l'indirizzo è il seguente: http:// digilander.iol.it/davidmarani/Art_Marani.htm Alice Spagnolo Burdigheta Acrostico panoramico. Chi viene qua, più via non va. Bèla ciü de Ela nu ghe n’è Essere lieti di ciò che abbiamo Bella più di Lei non cen’è Tüta anatüra a n’invia ün paradisu insce-a Maire Tèra Tutta la natura c’invita Un paradiso sulla Madre Terra Ariviesse insce u nosciu Cavu Resta int’i oei ‘su postu A rivederci sul nostro Capo….. Rimane negli occhi questo posto ….. Che ha un panorama incantevole!!!! Drente au coe e au corpu BORDIGOTI MANTENEMUSE U NOSCIU PAISE Dentro al cuore e al corpo Mario Armando Int’u màa verdu e bloe In mare verde, glauco Gioega unde nete, pulìe Giocano onde nette, pulite Havemu furtuna e nu u savemu Abbiamo fortuna e non lo sappiamo Èsse cuntenti de loch’avemu Non sono più tra noi Gennaio si è portato via un sac- co di amici, paisenghi, nostri lettori e sostenitori. Questo mese infatti la lista delle persone che ci hanno lasciato sembra intermi nabile, più lunga del solito. Non sono più tra noi: Alberto Giacca di anni 56; Cinzia Feci di anni 59; Mario Palmero di anni 97; Andrea Guglielmi detto “Andreino” di anni 78; Maura Pallanca in Bonino ni 78; Maria Genini Ved. Biancheri di anni 93; Domenico Chindamo di an- Fosca Mugnai Ved. Golzi di anni 92 di anni 71 Il Risveglio Bordigotto porge le Annunziata Rao Ved. Mico- sue più sentite condoglianze a tutte le famiglie dei defunti. lucci di anni 80; Domenico Fulco “Mimmo” di anni 48; detto La Redazione