Sin título - Associazione Culturale InAsia

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Sin título - Associazione Culturale InAsia
Viaggio alle sorgenti del Gange, verso la Dimora degli dei
Nella tradizione hindu il pellegrinaggio è da sempre uno dei principali
atti devozionali. I devoti percorrono le strade ed i sentieri della Madre
India in un cammino spirituale e di avvicinamento al divino che vede
sovrapporsi la via della ricerca interiore al percorrimento di una
geografia sacra, una mappa in cui al suono della natura nuda si
interseca una melodia di simboli e miti, scandita dal passo umano in
una partitura sublime.
Prima tappa e porto di sbarco di questo viaggio è la caotica capitale
Delhi, dal tumulto delle cui trafficate vie troveremo sollievo visitando i
più importanti luoghi sacri delle maggiori religioni del Subcontinente.
Visiteremo il tempio sikh (“Gurudwara”) di Bangla Sahib, dove la
numerosa comunità punjabi svolge la propria attività devozionale; la
Dargah di Nizamuddin Auliya, santuario dei mistici sufi nel cuore del
quartiere islamico di Nizamuddin; la più grande moschea dell’India
(Jama Masjid), con i suoi imponenti minareti dai quali è possibile
ammirare le maestose mura del Forte Rosso e la sconfinata distesa di
edifici, che si estende a perdita d’occhio in ogni direzione. Visiteremo
poi alcuni templi hindu per eseguire la puja (l’offerta rituale) e renderci
così favorevoli gli dei prima di intraprendere la via delle montagne,
percorrendo a ritroso fino alle sue sorgenti la via che il fiume Gange
compie verso il mare.
Da Delhi ci sposteremo in treno, con un viaggio diurno di poche ore,
verso la città sacra di Haridwar , situata alle pendici dell’Himalaya, dove
il fiume Gange interrompe la sua corsa montana per fare ingresso nella
piana gangetica. Da qui i devoti hindu intraprendono il cammino del
Chota Chaar Dham (“Il piccolo [pellegrinaggio delle] quattro dimore
[sacre]”), che li porta fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Yamuna,
attraverso una moltitudine di templi e luoghi santificati dalla
presenza o dall’azione divina, lungo un percorso di
struggente bellezza naturale, fonti di acqua calda, sperdute
capanne di eremiti, luoghi di meditazione e piccoli villaggi
agricoli che vivono secondo il ritmo delle stagioni, fedeli a
tradizioni millenarie.
Ad Haridwar assisteremo alle cerimonie di preghiera ed
offerta alla madre Gange, che hanno luogo all’alba ed al
tramonto sulle rive del fiume, dalle scalinate che vi
scendono, consentendo ai fedeli di compiere l’abluzione
rituale nelle sacre acque. Visiteremo poi templi dedicati agli
dei Vishnu, Shiva, alla divinità femminile ed il tempio
dedicato a Bharat Ma (la Madre India).
Da Haridwar ci muoveremo, a bordo di auto private, verso
Rishikesh, località collinare che inaugura l’ascesa alle vette e
dove il Gange già gonfio e dunque impetuoso attraversa,
dividendola in due, questa tranquilla cittadina, ospitante
innumerevoli ashram, luoghi di meditazione e raccoglimento
dove i pellegrini sostano prima di riprendere o intraprendere
il viaggio.
La tappa successiva è Barkot, dove arriveremo dopo circa sette ore di viaggio, interrotte dalla tappa intermedia alla stazione climatica
di Mussoorie. Qui gli inglesi usavano trascorrere i mesi torridi precedenti l’arrivo del monsone. A Mussoorie visiteremo un centro ospitante una piccola comunità buddista.
Da Barkot ci dirigeremo poi verso Yamunotri, sorgente del fiume Yamuna, situata a circa 3200 metri d’altitudine. Per giungere al tempio
di Yamunotri sarà necessario parcheggiare i mezzi e compiere un cammino di circa 6 km, che sarà eventualmente possibile percorrere
anche sul dorso di un mulo per coloro che volessero ottenere il merito karmico della visione del tempio senza dover infliggere al proprio
corpo la penitenza di qualche ora di cammino in salita. Giunti a destinazione, prima di recarci al cospetto della divinità, chi lo vorrà avrà
modo di
immergersi e rilassarsi nelle vasche di acqua calda, le cui acque termali sgorgano proprio nei paraggi del tempio. Nutriti
spirito e corpo si tornerà ai mezzi e con essi a Barkot, dove godremo il meritato riposo prima del sorgere del nuovo sole.
I luoghi sacri (tirtha) dell’India sono tanti quanti gli astri del firmamento, tanto ricco
e sterminato è il patrimonio di miti che forma l’immaginario hindu. Ad aumentare
ulteriormente il numero di tirtha, è la consuetudine di replicare questi ultimi in luoghi
diversi del Subcontinente. L’occasione di comprendere meglio questo peculiare
concetto l’avremo visitando il villaggio di Uttarkashi, che in hindi significa “la Kashi
del nord” ovvero “la Benares delle montagne”, dove visiteremo il Kashi Vishwanath
Mandir. Qui, assieme ai devoti hindu, avremo la possibilità di porgere un’offerta a
Shiva, purificarci dai nostri peggiori peccati e attingere alla liberazione dal ciclo
samsarico, di nascita e rinascita, morte e rimorte. Fatto questo, liberi dalle catene
del peccato, potremo visitare spensieratamente un bazar locale ed
immergerci
nel dolce contrattare e osservare, nel quieto vivere dell’esistenza
quotidiana di
un mercato himalayano.
Il giorno successivo ci recheremo a Gangotri, le sorgenti del Gange, per ritornare
poi in serata a pernottare ad Uttarkashi. Gangotri è il luogo dove i devoti
accolgono la madre Gange, che discende sulla terra, frenando la sua caduta sulla
folta ed ispida chioma del dio Shiva. Le acque del Gange sono pure come latte di
vacca, provengono dalla bocca della vacca e scendono dalle altitudini celesti per
purificare, chi in esse si immerga, da ogni male, persino dalla vita.
Se il fiume costituisce un luogo di guado tra mondo terreno e mondo celeste ed
apre la strada che porta l’anima individuale a ricongiungersi con l’assoluto, ancor
meglio sanno fare due fiumi che s’incontrano. Le confluenze dei fiumi, dette sangam, sono dunque particolarmente sacre e a Rudraprayag, prossima tappa del
viaggio, s’incontrano il fiume Alaknanda e il fiume Mandakini. Il primo scorre
impetuoso dalla dimora di Vishnu, il secondo lento e silenzioso dalla dimora di
Shiva. Il primo rappresenta la devozione amorosa, passionale, del devoto che vede
il dio come un amante e brucia di passione struggente. Il secondo rappresenta la
conoscenza, la saggezza, acquisita tramite la rinuncia ai sensi e la meditazione.
Da Rudraprayag si proseguirà poi il giorno successivo verso l’ultima tappa di
questo pellegrinaggio montano, Badrinath, dimora di Vishnu e di tutti gli dei, nord
assoluto del più ampio chaar dham, il pellegrinaggio che porta i devoti a percorrere tutta l’India toccandone gli estremi ad ogni punto
cardinale. Le sorgenti termali nei pressi del tempio offrono al pellegrino la possibilità di rinfrescarsi prima di porgere visita all’immagine
divina.
Compiuto l’atto meritorio di questo lungo e tortuoso pellegrinaggio, nutrita l’anima del più dolce dei nettari spirituali, ci concederemo
di riposare il corpo presso la tranquilla località montana di Auli, prima di ridiscendere gradualmente verso valle, ancora una volta all’inciviltà della civiltà, al suono dei clacson di Delhi, prima di salutare l’India, con il Gange dentro il cuore.
Il viaggio proposto è subordinato al raggiungimento del numero minimo di 18 persone ed alla conferma della disponibilità aerea.
Le date previste per il viaggio sono martedì 3 giugno per la partenza e martedì 17 giugno per il ritorno, con voli di linea da Venezia. Il
costo previsto è di 2200 euro (supplemento camera singola di euro 570 soggetto a disponibilità) comprensivi di biglietti aerei, franchigia
bagaglio stiva di kg 20 per persona, assicurazione (sanitaria,
bagaglio e annullamento), visto, biglietti ferroviari, auto private,
pernottamenti in hotel (4 e 5 stelle dove possibile o le migliori sistemazioni possibili nelle varie localitá) con due pernottamenti in tende
da campo attrezzate stile bungalow di lusso inclusivi di prima colazione e cena tranne due giorni a Delhi dove sarà inclusa solo la prima
colazione, ingressi ai siti culturali, guide, mance, tasse e percentuali di servizio. Il viaggio è un’attività sociale dell’Associazione
Culturale inAsia, organizzata in collaborazione con Iantra Viaggi. Sarà pertanto necessario essere membri dell’Associazione per poter
partecipare. Il costo della tessera associativa annuale è di euro 15.
Il costo del viaggio può essere soggetto a variazioni dovute al prezzo del carburante o a tasse governative supplementari.
Nota tecnica: trattandosi di un viaggio in montagna è indispensabile per poter partecipare trovarsi in buone condizioni fisiche,
sufficienti ad affrontare le altitudini (3200 metri massimo) senza disagio.
Per informazioni e prenotazioni:
Fabio Galvanini:
[email protected]
3480121108