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PERIODICO DI INFORMAZIONI TECNICHE | www.certottica.it DICEMBRE | N.31 DICEMBRE 2012 | N.3 2012Pag. S W NE Anni Istituto Italiano per la Certificazione dei Prodotti Ottici The Italian Institute for the Certification of Optical Products A CERTOTTICA IL PREMIO DELL’AIO PER LE ELEVATE COMPETENZE RICONOSCIUTE A LIVELLO INTERNAZIONALE L’Istituto di Longarone, che quest’anno festeggia i 20 anni di attività, ha ricevuto a Firenze la massima onorificenza dell’Associazione Italiana Ottici Certottica premiata per le competenze riconosciute e apprezzate a livello internazionale: con queste motivazioni, domenica 28 ottobre nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, l’AIO (Associazione Italiana Ottici) ha assegnato un riconoscimento all’Istituto, che quest’anno taglia il traguardo dei 20 anni di attività. Nella foto, da sinistra: il designer Enzo Sopracolle, il Direttore Generale di Certottica, Luigino Boito, il sindaco di Longarone, Roberto Padrin e il designer e fotografo Paolo Seminare In occasione dell’evento “Maestro Ottico”, realizzato grazie a Luxottica, alla presenza delle massime autorità cittadine, il Presidente dell’AIO, Mario Casini, ha consegnato al Direttore Generale di Certottica, Luigino Boito, il Premio Perseo, significativo riconoscimento dell’associazione. Come motivazione, la dedica: “A Certottica, nel ventesimo della sua fondazione, perché ha saputo creare a Longarone, tra Venezia e le Dolomiti, un Istituto di elevate competenze diffuse nei settori della certificazione, formazione, ricerca & sviluppo e normazione, riconosciuto e apprezzato a livello internazionale e punto di riferimento di tutte le imprese del settore ottico per la libera circolazione dei loro prodotti nel mondo secondo precisi riferimenti normativi”. A fianco del Direttore Boito, il Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, che ha commentato il riconoscimento ricordando le tragiche vicissitudini del territorio che ha dato i natali a CertottiSegue a pag.2 Aggiornamenti normativi Nuovi designer per il Bellunese Dolomiticert Informa Da pag. 4 a pag. 7 A pagg. 12 - 13 Pagg. 14 - 15 NEWS Anni Segue a pag.1 ca: “Vajont è il nome tristemente celebre del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti al paese di Longarone, in provincia di Belluno. La storia delle comunità di questo territorio alpino venne CERTOTTICA: IL FATTURATO 2012 CRESCE DEL13% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO + 14% è il valore di crescita del fatturato di Certottica a settembre, rispetto allo stesso periodo del 2011. Un ottimo risultato, che, sulla base delle previsioni di chiusura, dovrebbe confermare un +13% del budget definito a inizio anno. Certottica tiene il passo e in un momento di crisi a livello mondiale va controcorrente: a trai- Area marketing sconvolta la sera del 9 ottobre 1963 quando una frana di 270 milioni di metri cubi di roccia si staccò dal monte Toc per finire nel lago artificiale della diga del Vajont, causando l’immane ondata che devastò il paese di Longarone e le frazioni vicine e provocò più di 1900 vittime. Ma su quella piana di morte e desolazione è nata la vita. E l’industria, che ha trasformato la provincia di Belluno da zona agricola e terra di emigrazione in una delle aree più avanzate e dinamiche del Nordest. E quindi Certottica, che si è sviluppata proprio nel cuore del distretto dell’occhialeria, una scelta che attesta un primato di rinascita, di presenza e di lavoro all’imprenditoria bellunese”. Nel corso dell’evento sono anche stati consegnati agli ottici 85 Diplomi d’Onore per i 30 di attività, 17 Targhe d’Onore per i 40 anni di attività e a 14 negozi storici i premi per gli oltre 50 anni sul mercato. nare il fatturato resta il settore più remunerativo, quello dei DPI di I^ categoria - sole, montature e premontati - che a fine anno rappresenterà circa il 70% del totale. A tal proposito c’è da dire che la crescente attenzione degli organi di vigilanza proprio su tale conformità ha stimolato le aziende a rivolgersi a Certottica per ottenere un supporto normativo e per effettuare i test necessari. Tale attività si affianca all’assistenza tecnica rivolta agli uffici doganali e alla Guardia di Finanza. convenzioni annuali siglate con i colossi italiani leader mondiali del settore ottico. Tali aziende si affidano a Certottica riconoscendo all’Istituto un ruolo sempre più competitivo dal punto di vista tecnico, ma anche per il costante aggiornamento normativo a livello europeo. Quest’anno va comunque segnalata una ripresa del settore dei DPI di II^ categoria - prevalentemente gli occhiali di protezione ad uso industriale – poiché le aziende stanno sfornando nuovi modelli che necessitano dell’attestato di certificazione per essere commercializzati. Si stima che a fine anno il settore certificazione guadagnerà 3 punti percentuali sui dati del 2011. Nel 2012 è stato anche prorogato l’accordo nazionale con le Camere di Commercio per la vigilanza dei mercati: sono continuate le verifiche, a tutela del consumatore, sulla conformità europea degli occhiali da sole. i n n A Anni Per quanto riguarda la suddivisione del fatturato in aree geografiche, si rileva un aumento dei ricavi in Europa. Un impulso positivo arriva soprattutto dalla Spagna e dalla Francia, grazie a dei rapporti collaborativi con importanti produttori di DPI di II^ categoria. L’Italia rimane l’area geografica più importante per il nostro Istituto: l’ottimo risultato registrato quest’anno è principalmente frutto dell’incremento di alcune Anche l’area Far East è in aumento e passa dal 7% del 2011 al 10% sul totale registrato nel 2012 per i DPI di II^ categoria. Certottica riesce ad imporsi sul mercato rispondendo alle esigenze dei clienti grazie ad un servizio competente e competitivo che include un servizio tecnico delle aziende nella gestione quotidiana delle problematiche produttive. Certottica ha come obiettivo per i prossimi anni quello di coprire tutte le norme tecniche con l’accreditamento Accredia. Test di laboratorio CERTOTTICA: PER LE VERNICI PROVE CHIMICHE E MISURAZIONI DI SPESSORE I laboratori di Certottica sono in grado di migliorare i prodotti delle occhialerie grazie alle strumentazioni tecnologiche all’avanguardia. Infatti, l’Istituto può eseguire varie prove chimiche relative alle vernici – come il rilascio di metalli pesanti (piombo, bario, cadmio, arsenico, mercurio, antimonio, selenio, cromo), il rilascio del nichel, il contenuto di piombo e il contenuto di cadmio - ma anche misurare gli spessori delle vernici trasparenti attraverso uno strumento preciso e veloce Questo strumento, chiamato FILMETRICS, attraverso l’analisi OCCHIALI DA SOLE, DA VISTA E DA LETTURA: L’OBBLIGO DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ «CE» La dichiarazione di conformità CE, vale a dire l’autocertificazione con cui il fabbricante si assume la responsabilità dell’emissione sul mercato di un prodotto, è un documento obbligatorio che fa parte integrante del fascicolo tecnico di ogni azienda. Che cos’è la dichiarazione di conformità Ce? La dichiarazione di conformità «CE» è la procedura in base alla DICEMBRE 2012 | N.3 Pag. 3 dello spettro di riflettanza fornisce in pochi secondi lo spessore del film trasparente depositato su un substrato riflettente sia esso di metallo che di plastica. Il misuratore di spessore è particolarmente adatto nell’industria dell’occhialeria dove si effettuano processi di galvanica e verniciatura: per esempio, sulle montature di metallo verniciate è possibile misurare lo spessore del film protettivo per valutare l’uniformità e la rispondenza della protezione ai requisiti richiesti di protezione contro la migrazione dei metalli verso l’epidermide. Tali parametri sono importanti, sia per la sensibilità del consumatore finale, sempre più attento, ma anche perché esiste una crescente attenzione da parte delle autorità competenti. Altrettanta importanza può avere nel campo delle lenti da sole dove è possibile misurare i 2 strati rispettivamente di primer e di topcoating per assicurarsi che il prodotto abbia sufficienti prestazioni antigraffio, data l’oggettiva difficoltà di misurare questo importante parametro che costituisce un fattore di primaria importanza per la qualità della lente. quale il fabbricante o il suo mandatario stabilito nella Comunità, dopo essersi accertato della conformità del loro prodotto ai requisiti essenziali di salute e sicurezza previsti dalla direttiva di riferimento del prodotto, redige una dichiarazione, quindi garantisce e dichiara che i prodotti in questione si attengono alle disposizioni applicabili della direttiva. Che cosa si dichiara con la dichiarazione di conformità CE? Tale dichiarazione attesta che gli esemplari di un modello (occhiale da sole, montatura da vista o occhiali premontati) immesso sul mercato è conforme ai Requisiti Essenziali delle direttive di riferimento. Le direttive di riferimento sono: • per occhiali da sole in quanto dispositivi di protezione la 89/686/CEE; • per le montature da vista e gli occhiali premontati in quanto dispositivi medici la direttiva è la 93/42/CEE. Il Filmetrics Come si redige una dichiarazione di conformità CE? Nel concreto la dichiarazione deve riportare: • nome indirizzo e ragione sociale del fabbricante • nome del prodotto con relativo codice o un altro riferimento non ambiguo • devono essere indicate le direttive di riferimento e le nor- me armonizzate applicabili deve essere firmata e datata prima della commercializzazione del prodotto La dichiarazione va tenuta in azienda e mostrata alle autorità competenti se richiesto. • Anni NEWS Area marketing CERTOTTICA E ANFAO AGGIORNANO LE AZIENDE SUI CAMBIAMENTI TECNICO-NORMATIVI Il 12 novembre in Camera di Commercio a Belluno un pool di esperti ha illustrato al settore dell’occhiale le novità relative alle nuove normative tecniche relative agli occhiali da sole e alla determinazione del rilascio del nichel Certottica ha chiarito alle aziende l’evoluzione normativa: l’Istituto di Longarone, d’intesa con ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici) e con il contributo della Camera di Commercio di Belluno, lunedì 12 novembre nella sede camerale, ha incontrato il settore dell’occhialeria in un meeting di aggiornamento, che ha registra- Aggiornamenti Normativi IL REGOLAMENTO REACH to notevole interesse da parte del comparto. L’obiettivo dell’appuntamento è stato quello di fornire alle aziende che producono e commercializzano Dispositivi di Protezione Individuale - come occhiali da sole, e dispositivi medici – montature da vista, occhiali premontati e lenti oftalmiche – un quadro esaustivo sui cambiamenti tecnico-normativi che interessano il settore dell’occhialeria. Ad introdurre e moderare la giornata è stato Graziano Marusi, Coordinatore della Commissione Tecnica ANFAO “Occhiali da sole e protezione”. Dopo il suo intervento, sono stati illustrati gli aspetti tecnici e gestionali degli adempimenti previsti dal REACh, il regolamento sulle sostanze chimiche. L’argomento è stato curato da Michele Checchin del Centro REACh Veneto, Confindustria Padova. Giorgio Sommariva, Coordinatore Tecnico di Certottica, ha toc- cato invece il delicato tema “La nuova norma ISO 12312–1 per gli occhiali da sole: cosa cambierà in futuro?”. Particolare attenzione è stata data al recente parere dell’UNI, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che, interpellato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha chiarito i dubbi interpretativi relativi alle informazioni che devono essere presenti nella nota informativa degli occhiali da sole, confermando esattamente l’interpretazione della norma da parte della Commissione Tecnica Anfao. Infine, Giuseppe Da Cortà ha spiegato ai presenti l’evoluzione normativa nella problematica della determinazione del rilascio del nichel. Michele Cecchin del centro REACh Veneto Il R.E.A.Ch (di seguito REACh), acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche), nasce dalla volontà di conoscere le caratteristiche tossicologiche ed il rischio per la salute umana e per l’ambiente comportato dalle sostanze chimiche prodotte e utilizzate all’interno dell’Unione Europea. Gli obiettivi sostanziali del regolamento REACh sono quelli di fornire un alto livello di tutela della salute e dell’ambiente, colmare le lacune conoscitive relative alle caratteristiche ambientali e tossicologiche delle sostanze chimiche, incoraggiare l’innovazione all’interno del settore chimico dell’Unione Europea e assicurare alti standard di sicurezza dei prodotti. Il REACh è un regolamento quadro che disciplina l’intero ciclo di vita delle sostanze chimiche. Le sostanze chimiche esistono in svariate forme. La distinzione utile dal punto di vista delle regole è: SOSTANZE (solventi, acidi e basi, metalli puri in forma di pani o lingotti,…) MISCELE (profumi, vernici, leghe metalliche, inchiostri, colle, detergenti,…) Quando una sostanza chimica o una miscela diventano un oggetto, si parla di ARTICOLI. Un oggetto composto da una o più sostanze o preparati a cui sono dati durante la produzione una forma, una superficie o un disegno particolari che ne deter- DICEMBRE 2012 | N.3 minano la funzione di uso finale in misura maggiore della sua composizione chimica. Il REACh ha pubblicato una guida di 118 pagine per distinguere gli articoli a rilascio non intenzionale, miscela dentro un contenitore, articoli a rilascio intenzionale e sostanza/miscela. Il REACh viene applicato in 27 Paesi: oltre ai membri dell’UE anche in Norvegia, Islanda e Liechtenstein. IMPORTATORI DI ARTICOLI Se si introducono sul mercato SOSTANZE CHIMICHE IN QUANTO TALI, O COME MISCELA, va prodotto un dossier di registrazione. Se si introducono sul mercato SOSTANZE CHIMICHE IN FORMA DI ARTICOLO, vanno fornite informazioni relativamente ad un elenco limitato di sostanze pericolose. Per gli IMPORTATORI DI ARTICOLI gli adempimenti legati agli articoli a rilascio non intenzionale riguardano soltanto un elenco di sostanze ritenute particolarmente Pag. 5 pericolose (SVHC). Sono le sostanze in “candidate list”, che potenzialmente saranno soggette ad autorizzazione. L’autorizzazione serve a SOSTITUIRE nel mercato le sostanze che sono MOLTO PERICOLOSE e MOLTO DIFFUSE. GLI ARTICOLI A RILASCIO NON INTENZIONALE Obbligo 1: Comunicazione al cliente ai sensi dell’art. 33 del REACh Quando scatta: quando è presente una sostanza SVHC in concentrazione superiore allo 0,1% p/p Cosa fare: informare il cliente aziendale della presenza di tale sostanza nell’articolo fornito. Obbligo 2: NOTIFICA ALL’ECHA AI SENZI DELL’ART. 7(2) DEL REACh Quando scatta: quando è presente una sostanza SVHC IN CONCENTRAZIONE SUPERIORE ALLO 0,1% p/p, e inoltre la qualità di tale sostanza in tutti gli articoli supera 1 ton/anno. Cosa fare: procedura di notifica all’ECHA Riportiamo di seguito la sintesi degli interventi, ricordando che per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’ufficio commerciale di Certottica allo 0437/573157. APPROFONDIMENTO: QUALI SONO I PRINCIPALI PROBLEMI DEGLI IMPORTATORI? 1 Le aziende importatrici spesso non sono strutturate come i produttori ma piuttosto come utilizzatori: eppure hanno le stesse responsabilità ed obblighi dei produttori; 2 Spesso i produttori extra comunitari sono restii a fornire informazioni dettagliate sulla composizione delle sostanze che compongono gli articoli 3 Ogni responsabilità per informazioni errate fornite dal produttore è comunque a carico dell’impor- tatore 4 Spesso i fornitori stessi sono semplici utilizzatori a valle con una scarsissima o nulla conoscenza del contenuto chimico del prodotto 5 Poiché la lista delle VHC viene periodicamente aggiornata e non si ha il controllo diretto sulla composizione dell’articolo, oltre all’aspetto tecnico diventa rilevante l’aspetto organizzativo o gestionale. Il REACh impatta anche sugli oggetti finiti e quindi su aziende ben distanti dal settore chimico. Tale problema è spesso molto sentito nelle aziende che si rivolgono al consumatore finale. Nel 2009, alcuni produttori di occhiali, tramite ANFAO hanno deciso di unire le forze per ottenere uno strumento guida. Tale guida, aggiornata nel maggio 2011, è breve e mirata, comprende tutti i casi in cui si può trovare un produttore di occhiali, utilizza le terminologie specifiche dell’occhialeria ed è comprensibile anche a chi non conosce la chimica. Tale documento, denominato “L’applicazione del regolamento R.E.A.Ch. nel settore produttivo dell’occhiale”, fornisce alle aziende manifatturiere appartenenti al comparto produttivo dell’occhiale associate ad Anfao uno strumento che possa aiutare a comprendere gli adempimenti a cui tale settore può essere soggetto con l’entrata in vigore del Regolamento REACh contemplando i casi più comuni in cui le aziende possono incorrere. Le linee guida sono a diposizione delle aziende in Certottica, dove l’Ufficio Commerciale potrà fornire eventuali chiarimenti. Anni ISO 12312-1: L’EVOLUZIONE DELLE NORME PER GLI OCCHIALI DA SOLE La normativa che regola gli occhiali da sole ha avuto in questi ultimi anni una notevole evoluzione approdando alla nuova bozza di norma ISO 123121 che riassume le 3 principali norme a livello mondiale – EN 1836:2005+A1:2007 per l’Europa; ANSI Z80.3-2010 per gli Stati Uniti e AS/NZS 1067:2003/Amdt 1:2009 per Australia e Nuova Zelanda. La finalità della nuova norma è quella di uniformare il mercato, mantenendo come riferimento la ISO 12312-1. Che cosa cambia? A cambiare saranno alcuni requisiti e il contenuto della nota informativa. Test Il test della luce diffusa sarà sostituito con (Wide angle scattering) l’Haze, che fornisce un parametro migliore per valutare la qualità del filtro. La nuova norma prevede, per i filtri, le categorie da 0 a 4, come l’attuale norma europea, mentre spariranno le classi ottiche perché la nuova norma ISO contemplerà una sola classe ottica. Saranno previste anche delle dimensioni minime del filtro (“coverage area”) e il requisito di ‘Temporal protective’, vale a dire di protezione laterale per gli occhiali da sole con filtro di categoria 4 . Si cerca, in tal modo, di garantire una protezione laterale per occhiali che montano filtri di categoria 4. La nuova norma impone, inoltre, parametri leggermente più restrittivi rispetto alla EN 1836 per i parametri di trasmittanza e per i Q factor, ossia per il riconoscimento dei colori, quindi per il riconoscimento dei segnali semaforici. Area marketing NEWS Nota informativa Nella nota informativa dovranno essere fornire obbligatoriamente le seguenti informazioni: • Identificazione del modello • Nome e indirizzo del fabbricante • Riferimento alla norma ISO 12312-1 • Tipo di filtro: polarizzante, degradante, uniforme • Numero di categoria del filtro • Descrizione della categoria del filtro in forma di simbolo e/o descrizione: vale a dire che si deve specificare in quale situazione meteo si può usare. I pittogrammi saranno standard e dovranno essere spiegati (si riporta sotto la tabella inserita nella norma) • Per i filtri di 4° categoria mettere la seguente frase : “Non adatto all’uso in strada e alla guida” in forma sia di • • • simbolo che scritta Indicare inoltre le restrizioni all’uso Indicazione sulla durata del dispositivo se rilevante. Indicare inoltre le restrizioni all’uso WARNING: Non idonei all’osservazione diretta del sole; non idonei per la protezione contro fonti artificiali di calore (come i solarium) non per uso protettivo contro rischi di impatti meccanici; Indicare eventuali restrizioni ritenuti appropriati; • Quando il filtro ha la trasmittanza luminosa inferiore al 75% e maggiore dell’ 8% scrivere il seguente avvertimento:” occhiali non idonei all’uso notturno o in condizioni di ridotta luminosità”; • Istruzioni per l’uso e la pulizia e la manutenzione se rilevanti, indicare che l’uso sbagliato di prodotti per la pulizia potrebbe danneggiare gli occhiali da sole e indicare quali sono i prodotti non idonei per la pulizia (es: non utilizzare panni sporchi o abrasivi. Utilizzare i comuni detergenti neutri non abrasivi. Quando entrerà in vigore? La norma dovrebbe entrare a regime nel 2013. Dalla sua approvazione e pubblicazione i fabbricanti avranno 6 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove prescrizioni previste dalla ISO 12312-1 che, come visto sopra, riguardano soprattutto la nota informativa più che la montatura. Tale norma avrà una conformità internazionale, ad esclusione di alcuni Paesi che adotteranno norme nazionali, anche se la speranza è che la ISO 12312-1 venga recepita a livello globale. Aggiornamenti Normativi La norma per gli occhiali Le montature in metallo sono prodotte in milioni di pezzi ogni giorno: l’industria dell’occhiale ha bisogno di un metodo con cui possa discriminare rapidamente ed economicamente la conformità di un singolo batch, in quanto un test che richiede un tempo lungo comporta che, quando i risultati del laboratorio sono noti, il prodotto ha già lasciato i magazzini dello stabilimento. Le mutate condizioni della produzione e del commercio internazio- nale impongono la necessità per le autorità ispettive di poter verificare un parametro che coinvolge la salute dei consumatori senza arrecare inutili danni alle aziende con soste forzose della merce. La CE ha convenuto che è giustificato un approccio specifico e con il mandato M/448 del 22/06/2009 ha deciso che venga definito un metodo entro 5 anni. È incaricato di ciò il CEN/TC 170 Ophtalmic optics che ha istituito il WG8 “Ni release from spectacle frames”. Affinché la norma 1811 rivista abbia corso regolare e il CEN/TC 170 WG8 abbia il tempo di elaborare la norma specifica, la CE ha stabilito che le montature per occhiali in metallo siano regolamentate dalla nuova norma EN 16128, che ricalca in toto la 1811:1998, e resterà in vigore in via transitoria fino ad espletamento del mandato M/448. Sia la EN 1811:2011 che la EN 16128:2011 sono già state ap- DICEMBRE 2012 | N.3 provate, recepite dagli organismi nazionali dell’UE e pubblicate sull’ Official Journal del CE che regolamenta la transizione dalle vecchie alle nuove norme. La EN 1811:2011è entrata in vigore quest’anno Il mandato M/448 decorre dal Marzo 2010 quindi la nuova norma deve essere pronta entro l’inizio del 2015. Ha preso corpo una flow-chart in 2 fasi che richiede lo sviluppo di 2 test: on-site test qualitativo elettrochimico, rapido ed economico in grado di discriminare la qualità del rivestimento protettivo; laboratory test quantitativo che utilizza una simulazione diversa dalla 1811:1998, molto più appropriata per l’open exposure. La CE ha finanziato questo progetto e lo sviluppo dei 2 metodi è già stato appaltato ad enti di ricerca della UE tramite bandi di gara. Pag. 7 On site-test qualitativo • È opzionale; • Ha lo scopo di dimostrare che il film protettivo è in grado di prevenire il rilascio; • Metodo: EIS; • Può essere parte del controllo di qualità del fabbricante. • È economico Lab test quantitativo • È il metodo di riferimento per dimostrare la conformità; • Diventa obbligatorio se il pretest fallisce o non è stato fatto; • Metodo: migrazione attraverso il sudore sintetico e analisi quantitativa del Ni • Deve essere effettuato da un laboratorio Anni NEWS Notizie dalla Regione COPPOLA: CERTOTTICA ENTE DI RICERCA QUALIFICATO AL SERVIZIO DELLE AZIENDE L’Assessore regionale ha illustrato le opportunità del Bando POR, che mette a disposizione fondi anche per le imprese che investono in progetti innovativi affidandosi ai centri specializzati e riconosciuti dalla Regione 21 milioni di euro a disposizione delle aziende venete, 18 dei quali destinati alle realtà che si affidano ad enti di ricerca qualificati, come Certottica: queste le cifre presentate dall’Assessore Regionale Marialuisa Coppola nel convegno organizzato per le imprese bellunesi dall’istituto di Longarone. Dopo i saluti del Presidente, Floriano Pra, il Direttore Boito ha sottolineato l’inversione di tendenza voluta fortemente dall’assessore, che sta semplificando le macchinose procedure regionali avvicinandosi in modo diretto e concreto alle aziende. “Sono felice di esser qui oggi – ha cominciato la Coppola – a confrontarmi con il mondo dell’imprenditoria bellunese, perché reputo Certottica un fiore all’occhiello del nostro territorio e la struttura a cui fare affidamento proprio per Notizie dalla Regione DICEMBRE 2012 | N.3 Nasce ufficialmente il GECT “Euregio senza confini”. Zaia: firma storica per costituire un soggetto giuridico forte nel cuore d’europa Il tavolo dei relatori le misure del Programma Operativo Regionale che siamo a trattare oggi”. Sotto la lente, infatti, sono state le due linee di intervento dell’Azione 1.1.3 del bando POR: la MISURA I che interessa i “Contributi alle imprese per il ricorso a strutture qualificate di ricerca” (18.473.367,00 euro), tra le quali rientra Certottica, e la MISURA II “Contributi per l’inserimento nelle imprese di personale qualificato di ricerca” (3.000.000,00 euro ), che vuole essere per il Veneto un deterrente contro la “fuga di cervelli”, che da sempre attanaglia il nostro Paese. “Nella I Misura, ha spiegato l’Assessore, i beneficiari sono le Piccole e Medie Imprese o le Grandi Imprese purchè in rete, perché queste ultime devono fare da traino, diventare un ecosistema di business per le PMI. Ovviamente devono avere sede in Veneto e operare in settori individuati, come il manifatturiero o le costruzioni. L’intensità di aiuto va dal 40% per le piccole al 20% per le grandi imprese in rete e i progetti potranno avere un valore complessivo dai 100 ai 700.000euro e la durata di un anno”. L’Assessore ha poi toccato la Misura II, spiegando che il personale qualificato potrà essere assunto direttamente dall’impresa o messo a disposizione di un centro di ricerca qualificato per almeno un anno e che il bando prevede la copertura dell’80% dell’importo per le Piccole e Medie Imprese e del 50% per le Grandi. Dopo un approfondimento richiesto dagli imprenditori presenti, la Coppola ha trattato la questione della nuova legge dei Distretti, un altro passo avanti della Regione verso lo snellimento burocratico: “Ho ricevuto una pesante eredità – ha commentato – composta da un proliferare di distretti oltre ogni misura. L’intenzione di questo disegno è di valorizzare e premiare i distretti produttivi reali e di permettere alle aziende di aggregarsi senza pesanti vincoli”. L’incontro, piuttosto fruttuoso per i presenti, è terminato con la promessa dell’Assessore di tornare a Certottica per un altro meeting di approfondimento. Intanto, le imprese che desiderano conoscere più in dettaglio gli incentivi regionali messi a disposizione per sostenere i progetti di ricerca e innovazione, possono rivolgersi all’UFFICIO EUROPROGETTAZIONE DI CERTOTTICA (Rif. Melany Dalle Ceste e Lucia Maracchi) allo 0437/573157. La Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Land austriaco della Carinzia hanno formalmente dato vita oggi a Venezia al GECT, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, denominato “Euregio Senza Confini”. I governatori Luca Zaia, Renzo Tondo e Gerhard Dörfler hanno sottoscritto a Palazzo Balbi lo Statuto e l’Atto Costitutivo di questo strumento di diritto europeo che garantirà un rafforzamento delle iniziative di cooperazione transfrontaliera già in essere fra i tre soggetti fondatori, finalizzate allo sviluppo dei territori interessati attraverso comuni azioni in campo economico, sociale e culturale, partecipando insieme ai diversi programmi dell’Unione Europea. “Con questa firma storica – ha detto il presidente Zaia – raggiungiamo un obiettivo che tutti e tre abbiamo rincorso con tenacia e convinzione. Non stiamo sottoscrivendo una semplice intesa, oggi diamo vita a un nuovo soggetto giuridico, che non comportando costi aggiuntivi e raccogliendo l’eredità di Alpe Adria, esperienza che oggi si chiude definitivamente, darà maggior efficacia e concretezza alla nostra collaborazione. L’obiettivo, inoltre, è quello di allargare i confini dell’Euro- regione a quelle realtà vicine come l’Istria e la Slovenia, che sono presenti oggi a questo tavolo, per acquisire ancora maggior peso e forza presso la Comunità Europea nel proporre i nostri progetti e nell’ottenere finanziamenti per realizzarli”. Dörfler e Tondo hanno a loro volta confermato di riporre nel nuovo strumento giuridico molte aspettative per migliorare la qualità della vita dei cittadini appartenenti a questa comunità allargata, per dare un futuro attraverso l’operatività del GECT alle nuove generazioni. L’odierno atto di sottoscrizione, hanno convenuto i governatori, se per certi versi è il LUIGI FRANCAVILLA CAVALIERE DELL’ORDINE AL MERITO DEL LAVORO Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consegna l’onoreficenza al Cav. Luigi Francavilla Luigi Francavilla è Cavaliere dell'Ordine al “ Merito del Lavoro": il Vice Presidente di Luxottica Group, il 26 novembre, ha ricevuto l’insegna ufficiale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo la nomina avvenuta il 2 giugno scorso. L’Ordine al "Merito del Lavoro", massima riconoscenza per il mondo imprenditoriale, è stato istituito il 9 maggio del 1901 come segno di riconoscimento pubblico per coloro che, all'inizio del secolo, hanno creato le basi per lo sviluppo economico dell'Italia. Oggi l'onorificenza viene con- cessa ogni anno dal Presidente della Repubblica ad una selezionata rosa di venticinque imprenditori che si sono distinti nei settori dell'industria, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi, dell'artigianato, delle attività creditizie e assicurative, con importanti Pag. 9 punto d’arrivo di un percorso rivelatosi talvolta difficile, è soprattutto un punto di partenza verso una nuova esperienza di cooperazione territoriale cui debbono essere ora definiti il perimetro e i contenuti. Il presidente della Regione Istriana, Ivan Jakovčić, ha annunciato la volontà di aderire a pieno titolo all’Euroregione dopo che la Croazia sarà entrata nell’Unione Europea e il Console Generale della Repubblica Slovena, Dimitrij Rupel, ha detto che questa forma di cooperazione tra regioni di Italia e Austria è fonte di ispirazione per il suo stesso Paese. “Il percorso che ci ha portato alla creazione del GECT – ha concluso Zaia – è iniziato molto tempo fa, ma solo il 13 luglio scorso lo Stato ci ha autorizzato alla costituzione ufficiale. Sottolineo, inoltre, che questo è il quinto Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale istituito in Italia ed è il primo che vede la partecipazione di una Regione a statuto ordinario”. I tre partner hanno concordato che la presidenza dell’Euregione in questa prima fase sarà del Veneto, la direzione spetterà alla Carinzia, mentre la sede sarà a Trieste, in Friuli Venezia Giulia. Fonte: www.regione.veneto.it ricadute nel sociale e in particolare nell'occupazione. Onore al merito di Luigi Francavilla, dunque: bellunese, nato nel 1937, oggi è presidente di Luxottica S.r.l. e vice presidente di Luxottica Group. Dopo essere emigrato come operaio in Svizzera, rientra in Italia nel 1968 per entrare in Luxottica - chiamato da Leonardo Del Vecchio - come capofficina ad Agordo di una unità produttiva con 6 dipendenti. Da allora ha seguito lo sviluppo dell’azienda come responsabile della produzione nei 6 stabilimenti italiani e, accanto a Del Vecchio, è stato protagonista di tutte le scelte strategiche dell’azienda che è diventata leader mondiale dell’occhialeria. Luxottica S.r.l. ha oggi 7.412 dipendenti e il Gruppo 69.609. Ha promosso iniziative innovative di welfare aziendale. Anni Dall’occhiale in carbonio al Silmo d’Oro per la montatura in lino: in Cadore l’eccellenza innovativa porta il nome Custom6 Custom6 è sinonimo di innovazione: dall’occhiale in carbonio utilizzato anche dai piloti di F1, all’ultima creazione realizzata in fibra di lino, l’azienda di Lozzo di Cadore conferma la propensione alla ricerca e allo sviluppo, ottenendo consensi e riconoscimenti a livello internazionale. L’ultimo, è il Silmo d’Oro, uno dei più prestigiosi premi per il settore dell’occhiale: nell’ultima edizione della fiera, l’ambita statuetta è stata assegnata proprio all’occhiale in lino nella categoria “montature e innovazione tecnologica”. La realtà cadorina – fondata da NEWS Eccellenze del Cadore Silvio Da Pra - nasce come naturale evoluzione della FOVS, Fabbrica Occhiali Vista e Sole, entrando con determinazione nel campo dei materiali all’avanguardia. Dopo l’utilizzo del carbonio, frutto di un’intuizione originale che ha permesso un approccio innovativo alla progettazione e allo sviluppo, il pool di ricercatori della Custom6 è passato alla fibra di lino. Un materiale eco friendly, proveniente da una fonte rinnovabile che dal tessuto o dagli abiti è stato traslato all’occhiale, per il massimo comfort e la massima sostenibilità ambientale. La collezione in fibre naturali Custom-6 NaturalPhilosophy rappresenta quindi la sintesi estrema della ricerca: la tecnica produttiva dell’occhialeria si fonde con uno tra i materiali più tradizionali, introducendo una vera rivoluzione tecnologica nel settore. Ma, come prevedibile, Da Pra riuscirà a stupire ancora: la sua squadra è già all’opera per vagliare le possibilità di impiego del bamboo e di altri materiali naturali, senz’altro atipici per il settore dell’occhiale. Eccellenze del Cadore KADOR: 50 ANNI E 500 MODELLI Alle 6.30 di ogni mattina apre la porta della fabbrica, che richiude alle 19.30 – sabato compreso, e talvolta anche la domenica eccezion fatta per due sere alla settimana in cui dice di “prendere un’ora di permesso” per andare a correre, e mantenere l’allenamento da maratoneta. Un ritmo di vita da stacanovista, senz’altro, ma un ritmo “fenomenale” se si pensa che appartiene ad Antonio Frescura, classe 1931 ed una vivacità mentale davvero incredibile. Frescura è un imprenditore vecchio stampo, nato operaio in una frazioncina di Calalzo, e fautore dei suoi successi, che ha raggiunto dedicando un’intera vita al lavoro. La sua azienda è la Kador, fondata nel 1962 e giunta quest’anno a festeggiare 50 anni di attività. “Ho perso una giornata di lavoro per malattia in tutta la vita” – racconta “Tony”, consapevole che la dedizione alla sua azienda è stata il principale garante della qualità del suo prodotto, e del mantenimento degli standard produttivi. E poiché, come dice il detto, “Dio li fa e poi li accoppia”, Frescura ha sposato Michelina Alberti, Luigino Boito e Antonio Frescura Fonte: Corriere delle Alpi di giovedì 8 novembre 2012, di Stefano Vietina DICEMBRE 2012 | N.3 Pag. 11 Occhiali Kador operaia numero 1 assunta da Kador, che tiene i ritmi del marito, monitorando con i sapienti occhi il reparto produttivo, oggi come allora. Non ci è dato sapere quanti giorni lavorativi abbia perso Michelina, ma sicuramente non molti più di Antonio. 1962-2012: Kador tocca il traguardo dei 50 anni. 50 anni di consensi, dettati in primis dall’originalità degli occhiali, realizzati interamente nella sede di Calalzo. Occhiali in acetato dove i giochi di forme e di colori, sono l’unica variante dei modelli, impossibili da non identificare all’istante. Uno stile definito, quindi, derivato dall’imprinting avuto in Lozza, come ricorda Frescura, azienda nella quale ha iniziato a lavorare a nemmeno 15 anni. Le montature Kador, dal carattere forte e dall’identità decisa, negli anni sono riuscite a conquistare personaggi del calibro di Vittorio Feltri, Gigi Marzullo, Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi. Ma successi dettati anche dalla visione imprenditoriale di Frescura, emblema del bagaglio esperienziale dell’Italia artigiana, che ha da sempre intuito i gusti del suo target e sin dall’inizio si è attrezzato con una rete commerciale diramata in tutta la Penisola. In più, con lungimiranza, ha partecipato ai principali appuntamenti fieristici del settore: “Posso vantarmi di esser stato re l’azienda e di investire in risorse umane e macchinari. E il successo continua: “In questo momento di crisi nera, noi stiamo attraversando un periodo formidabile. Sono ritornati di Michelina, Leo e Antonio frescura presente a MIDO dalla prima edizione. E poi ho partecipato a tutte. Tutte. Tutte. In seguito, ho aggiunto anche le trasferte al Silmo, ma sono sempre stato affezionato alla fiera di Milano”. Dedizione, appoggio della famiglia, ma anche un pizzico di fortuna: “In questo lembo di terra c’erano all’incirca 10 occhialerie con 30 operai ciascuna quando ho fondato la Kador – racconta Frescura – , ma via via son sparite tutte. Negli anni ’60, in cui non si erano ancora affermati gli stilisti come ai tempi nostri, io producevo l’occhiale in vera tartaruga. L’occhiale più prestigioso in vendita portava il marchio Kador, e tutti gli ottici più importanti in Italia ne avevano uno esposto in vetrina”. Chi ben inizia è a metà dell’opera: i risultati della Kador hanno dettato la necessità di espande- moda gli occhiali che producevo negli anni ’60, stanno davvero andando a ruba, e non abbiamo mai toccato fatturati alti tanto quanto quelli degli ultimi tre anni”. Kador oggi – guidata dal figlio di Antonio, Leo, sotto il vigile e costante controllo del padre - ricopre un ruolo di primo piano nel mercato mondiale degli occhiali in acetato: da sole, montature da vista, originali occhiali pieghevoli e da trucco, occhiali professionali per dentisti e chirurghi, monocoli ed altri oggetti che assieme compongono una rosa di più di 500 modelli diversi. Angela Da Rolt SI E’ CONCLUSA LA VI a EDIZIONE DEL CORSO DI STILE E DESIGN PROMOSSO DA CERTOTTICA: 12 NUOVI DESIGNER A DISPOSIZIONE DELLE REALTA’ BELLUNESI Area Fromazione NEWS Anni I DOCENTI E GLI ARGOMENTI TRATTATI • • • • • • • Michele Tison | La creatività Dante Caretti | Il prodotto e la sua storia Rinaldo Piccolotto | I materiali Onorato Ramorino | Cad, Rhinoceros, Photoshop, Illustrator Lucio Stramare | La collezione Alessandro Vianello | La leadership Paolo Latini | La comunicazione del prodotto Area Formazione DICEMBRE 2012 | N.3 Pag. 13 IL CORSO 600 ore finalizzate a formare il profilo professionale innovativo del designer. I temi del corso, trattati nella forma del laboratorio per stimolare da subito la creatività, hanno permesso agli allievi di acquisire nozioni necessarie a: • seguire la progettazione grafica e artistica dell’occhiale – accessorio moda, • applicare le tecniche del disegno e della grafica computerizzata, • utilizzare il disegno industriale, la comunicazione visiva e multimediale nella progettazione, • realizzare il prototipo del prodotto, • dettare le logiche di marketing nel sistema azienda design oriented. I PARTECIAPNTI AL CORSO Gabriella Petrella Daniele Poser Patrizia Sponga Ioana Zbantz Silvia Milena Marchesin Daniele Tollot. Silvia Barriviera Paolo D’Ambros Susy Da Rif Marco De Fina Massimo De Toffol Romina Orzes In queste pagine: alcuni estratti dei project work degli allievi L’accessorio moda oggi più che mai si distingue dalla dose di creatività e design che racchiude: le aziende per avere la meglio sui competitors devono munirsi di profili preparati in questi ambiti. Ed è proprio questa la chiave di lettura del successo ottenuto anche dalla 6° edizione del corso Stile e Design dell’occhiale e dell’accessorio moda, conclusasi ieri nella cornice del Centro Cos. Mo., Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Il percorso formativo, promosso da Certottica con la partecipazione attiva di MIDO e con il contributo della Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, ha formato 12 allievi puntando proprio a sviluppare e a educare la creatività personale in modo da renderla vincente. Così, a margine dell’iter, i giovani hanno realizzato eccellenti project work, presentati nel corso dell’evento, concludendo il percorso con tirocini nelle aziende di settore dove sono stati accolti con convinzione: “Ben 7 dei 12 allievi – ha esordito Piero Monestier, coordinatore dell’Area Formazione di Certottica – che hanno portato a termine il corso sono stati scelti dalle aziende per rimanere all’interno del loro organico. Questo sta a significare che la formazione in questo ambito, iniziata nel 2005, è ancora vincente e ci auguriamo di poter proporre anche la settima edizione del corso”. A ringraziare gli attori che hanno permesso la realizzazione del corso è stato il Direttore Generale di Certottica, Luigino Boito: “A fe- condare questo percorso in Regione Veneto è stato il Consigliere qui presente, Dario Bond, che con l’Assessore Elena Donazzan si è battuto per la formazione, che altrimenti non avrebbe più futuro. Ringrazio anche il dirigente Enzo Bacchiega, prezioso aiuto per la nostra struttura e giunto oggi qui in rappresentanza proprio della Donazzan. Poi un grazie sentito va ad Anfao, e alla Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno. Infine, oggi, i 12 alunni riceveranno una borsa di studio offerta da un imprenditore, che prima di tutto è un grande uomo, Fabrizio De Silvestro, che ha voluto omaggiare questi giovani in ricordo del figlio Vigilio prematuramente scomparso”. Dopo la presentazione dei lavori realizzati, e il brillante intervento del sociologo Diego Cason, che ha stimolato i giovani a credere nelle proprie capacità, le autorità presenti si sono avvicendate nei saluti, mentre Ennio De Rigo, patron dell’omonima realtà, ha voluto portare il parere di un im- prenditore “vecchio stampo”, ma con una sensibilità spiccata verso l’innovazione: “Mi complimento con questi ragazzi per il lavoro svolto – ha commentato – perché dimostrano che la nostra terra deve reagire, rischiare e fare affidamento sulla potenza racchiusa nei giovani. Io stesso porterò i book realizzati in azienda per farli vagliare dai miei esperti. Non si sa mai che vi arrivi una chiamata da qualcuno”. L’evento si è concluso con la consegna ai ragazzi delle borse di studio intitolate a Vigilio De Silvestro. embre 2012 – or Venerdì 30 Nov o – Museo c/o Centro Cos.M Alcuni dei 12 allievi premiati da: Dario Bond, consigliere regionale, Enzo Bacchiega, della Direzione Regionale Formazione, Ennio De Rigo Piter, Presidente del Gruppo De Rigo e Fabrizio De Silvestro, patron di Gatto Astucci, che ha omaggiato i ragazzi delle borse di studio (BL) Pieve di Cadore evento Programma dell’ anti glienza partecip Ore 11.00 Acco lti i docenti coinvo de e rso, degli allievi co l de ne zio ta i allievi 11.10 Presen rk realizzati dagl ne dei project wo zio ta en es Pr .20 11 ego Cason del sociologo Di 11.50 Intervento e futuro” oi giovani: qual nazzan “Il Cadore e i su azione Elena Do gionale alla Form Re e or ss se As ll’ o de Silvestro da parte 12.10 Intervent olate a Vigilio De tit in o di stu di e delle bors di Gatto Astucci 12.20 Consegna lvestro – Patron di Fabrizio De Si iusura 12.30 Buffet di ch one MIDO - Fondazi Vigilio De Silvestro, prematuramente scomparso: a lui sono state intestate dal papà Fabrizio le borse di studio del corso dell’Occhiale – e 11.00 per l’Università e l’Al e con Silvestro in collaborazion to da Certottica US – Fabrizio De Progetto realizza dell’Occhiale ONL dazione Museo ia di Belluno - Fon vinc Pro in ta Cultura partecipazione: tottica.it Info e conferma formazione@cer l. 0437 573157 – Te one azi rm Fo Certottica – Area Dolomiticert tiene testa alla crisi e registra nel 2012 ricavi in linea con l’anno precedente. Dopo un avvio rallentato dal calo delle ri- L’Italia resta il Paese di riferimento per il laboratorio, seguita a ruota dal Far East e dalla Francia: questo anche perché l’attività di marketing e promozione nel 2012 si è focalizzata sulle aziende dello SportSystem, fiori all’occhiello del Made in Italy. Dolomiticert continua a lavorare per accelerare ulteriormente i tempi di consegna, garantendo un servizio professionale e di qualità elevata, ma anche per incrementare il servizio di informazione normativa che l’Istituto ha attivato nel 2012: tale servizio è particolarmente apprezzato perché molte realtà non hanno al loro interno competenze dedicate all’aggiornamento giuridico. www.zamberlan.com DOLOMITCERT: NEL 2012 CRESCE IL SETTORE CALZATURE chieste di test e certificazioni, il laboratorio ha risollevato la situazione, soprattutto grazie alla forte impennata del settore calzature: un mercato in cui è difficile primeggiare perché caratterizzato da un’elevata competitività, soprattutto sui prezzi dei servizi erogati. Parallelamente, anche il settore attrezzo sportivo e protezioni ha incrementato il volume di affari rispetto al 2011. I settori dei caschi, delle cadute dell’alto e dell’abbigliamento sportivo si sono stabilizzati, invece, sui valori dell’anno scorso. Dolomiticert informa CALZATURIFICIO ZAMBERLAN: UN MARCHIO INTERNAZIONALE NATO DA UN PICCOLO LABORATORIO E TRAMANDATO PER TRE GENERAZIONI DOLOMITICERT s.c.ar.l. Z.I. Villanova, 7 | 32013 Longarone (BL) ITALY Tel. +39.0437.573407 |Fax +39.0437.573131 www.dolomiticert.it | [email protected] FLASH DALLA NORMAZIONE NUOVA NORMA PER GLI INDUMENTI DA MOTO A breve verrà pubblicata la nuova EN 1621-1:2012 (norma europea per gli indumenti di protezione per motociclisti contro l’impatto meccanico - Parte 1: Protettori delle articolazioni – Requisiti e metodi di prova). Le grosse novità rispetto alla precedente versione sono l’aggiunta dei requisiti di innocuità e di ergonomia e la modifica del requisito della forza trasmessa che da ora distingue i dispositivi in due Livelli di rischio a seconda della protezione fornita (Livello 1: forza media di picco complessiva ≤35kN; valore singolo nell’area A ≤35kN; valore singolo nelle aree B e C ≤ 50 kN e Livello 2: forza media di picco complessiva ≤20kN; valore singolo nell’area A ≤20kN; valore singolo nelle aree B e C ≤30 kN) e al tipo di condizionamento a cui sono sottoposti. Sono obbligatori il condizionamento ambiente e il condizionamento a umido dopo invecchiamento idrolitico, mentre sono facoltativi quelli ad alta e/o bassa temperatura. Il livello 1 o 2 può essere concesso solo a condizione che tale livello sia raggiunto in tutte le condizioni di prova richieste. In questo numero presentiamo ai nostri lettori un’altra eccellenza del Made in Italy, a contatto con Dolomiticert, che conserva ancora oggi uno zoccolo duro di artigiani al lavoro nel vicentino per creare i modelli più prestigiosi della collezione, frutto del know-how tramandato per tre generazioni. Stiamo parlando del Calzaturificio Zamberlan, con sede a Pieve di Pag. 15 E proprio per un mercato estero, anzi, del Far East, Zamberlan sviluppa un articolo molto particolare: è la scarpa Fujiyama, ideata per il mercato giapponese e prodotta ancora oggi con i suoi connotati iniziali. Ma la storia di Zamberlan è costellata da invenzioni geniali e intuizioni dovute all’esperienza e alla costanza nella ricerca di chi la montagna la vive in prima persona, la ama, la conquista. Nel 1985, per esempio, nasce il marchio Hydrobloc, frutto di studi approfonditi su una metodologia particolare per trattare i pellami sinergia con Vibram, la suola Bimescol, con gomma a doppia densità, finalizzata ad assorbire l’impatto del piede al suolo. Nel 2002 le redini dell’azienda passano in mano a Marco e Maria, figli di Emilio, che hanno ereditato dai loro predecessori sia l’amore viscerale per la montagna, che la passione per il lavoro: tre anni dopo inizia la collaborazione tecnica con Cristina Castagna, la più giovane donna Italiana a conquistare un 8000. Negli anni Zamberlan amplia il nuTommaso Morandin, mero di filiali ed estende la rete di responsabile della certificazione Dovendita. lomiticert, e Marco Nel 2008 inizia la collaborazione Zamberlan con un paio di scarponi tecnica con Luca Vuerich che testa prodotti dal nonno i prodotti Zamberlan in quota e nel 2009, anno dell’80° anniversario, l’azienda sponsorizza la spediziodelle proprie calzature in modo che a quelle in commercio: sostiene ne, composta da 6 alpinisti tra cui le naturali caratteristiche di traspiVitale Bramani, fondatore della VIlo stesso Marco Zamberlan, per rabilità e resistenza all’acqua della BRAM, nello sviluppo delle suole in l’ascesa alla cima del Baruntze in pelle vengano mantenute nel temgomma, che si riveleranno poi una Nepal, 7127 m.w po. Un’altra creazione di successcelta indiscutibilmente vincente. Oggi il marchio Zamberlan ha 83 so è stata Lady Lite, calzatura da Muove i primi passi nel mercato anni e da più di 40 viene distribuito donna, nata dall’indagine, in collacreando un piccolo laboratorio, in tutto il mondo e oltre il 90% della borazione con i clienti inglesi, delle grazie al sostegno della moglie Maproduzione viene commercializzato differenze anatomiche del piede ria e del figlio Emilio che, nel 1970, al di fuori dell’Italia. femminile. Nel 1988 la ricerca ne raccoglierà l’eredità, iniziando a Since 1929 Zamberlan given shapeinto your passion, Angela Da Rolt spinge Zamberlan has a sviluppare, puntare sulle esportazioni. A BREVE LA NUOVA EN 1621-4 Con il mese di dicembre sarà pubblicata la nuova EN 1621-4 relativa agli indumenti di protezione per motociclisti contro l'impatto meccanico - Parte 4: Protettori gonfiabili per motociclisti - Requisiti e metodi di prova. La norma descrive i requisiti e i metodi di prova per i protettori gonfiabili attivati meccanicamente. I protettori sono dei dispositivi incorporati all'interno o indossati sopra altri indumenti, che mirano a ridurre la gravità delle lesioni in caso di incidenti in moto e che proteggono solo quando gonfiati. Sono previsti due livelli di prestazione contro gli impatti: il livello 1 (forza media di picco ≤4.5kN e valore singolo ≤6kN) e il livello 2 (forza media di picco ≤2.5kN e valore singolo ≤3kN). I protettori di livello 2 forniscono una protezione maggiore rispetto al livello 1 ma a discapito possono essere più pesanti ed avere penalità di restrizione associate al loro utilizzo. DICEMBRE 2012 | N.3 Torrebelvicino, a Vicenza, che da piccolo laboratorio artigiano, fondato alla fine degli anni Venti, oggi è presente in oltre 40 Paesi del mondo e grazie a Marco e Maria, a capo dell’impero di famiglia, continua l’incessante ricerca di comfort, qualità e prestazioni elevate. Ma vediamo le tappe principali della vita del calzaturificio. Giuseppe Zamberlan, calzolaio, appena terminata la Grande Guerra si specializza nella realizzazione delle calzature. La spiccata passione per la montagna lo porta a cercare di creare una scarpa più performante e più sicura rispetto www.zamberlan.com Dolomiticert informa Anni 760 Steep GT 760 Steep GT making the highest quality and most comfortable boots. Reliable partners on your journey. Since 1929 Zamberlan has given shape to your passion, making the highest quality and most comfortable boots. Reliable partners on your journey. Anni NEWS Z.I. Villanova, 7 32013 Longarone (BL) Tel. +39.0437.573157 Fax +39.0437.573131 www.certottica.it [email protected] Periodico di informazioni tecniche Direttore responsabile Luigino Boito Autorizzazione del Tribunale di Belluno nr. 7.11.1994 Sped. in abb. Post. – 70% Filiale di Belluno IN REDAZIONE: Angela Da Rolt HANNO COLLABORATO: Simona Agnoli, Martina Armellin, Sara Bona, Benedetta Costantin, Giuseppe, Da Cortà, Francesca Da Rin, Luana Fullin, Tiziana Gabas, Tommaso Morandin, Michele Olivier, Giorgio Sommariva ANNO XVIII N. 3 EDIZIONE DICEMBRE 2012 Realizzazione e stampa TIPOGRAFIA NERO SU BIANCO Pieve d’Alpago (BL)