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PERIODICO DI INFORMAZIONI TECNICHE | www.certottica.it
DICEMBRE
| N.31
DICEMBRE 2012
| N.3 2012Pag.
S
W
NE
Anni
Istituto Italiano per la Certificazione dei Prodotti Ottici
The Italian Institute for the Certification of Optical Products
A CERTOTTICA IL
PREMIO DELL’AIO
PER LE ELEVATE
COMPETENZE
RICONOSCIUTE
A LIVELLO
INTERNAZIONALE
L’Istituto di Longarone,
che quest’anno
festeggia i 20
anni di attività, ha
ricevuto a Firenze la
massima onorificenza
dell’Associazione
Italiana Ottici
Certottica premiata per le competenze riconosciute e apprezzate a
livello internazionale: con queste
motivazioni, domenica 28 ottobre
nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo
Vecchio a Firenze, l’AIO (Associazione Italiana Ottici) ha assegnato
un riconoscimento all’Istituto, che
quest’anno taglia il traguardo dei
20 anni di attività.
Nella foto, da sinistra:
il designer Enzo Sopracolle,
il Direttore Generale di Certottica,
Luigino Boito, il sindaco di Longarone, Roberto Padrin e il designer
e fotografo Paolo Seminare
In occasione dell’evento “Maestro Ottico”, realizzato grazie
a Luxottica, alla presenza delle
massime autorità cittadine, il Presidente dell’AIO, Mario Casini, ha
consegnato al Direttore Generale di Certottica, Luigino Boito, il
Premio Perseo, significativo riconoscimento dell’associazione.
Come motivazione, la dedica:
“A Certottica, nel ventesimo
della sua fondazione, perché
ha saputo creare a Longarone,
tra Venezia e le Dolomiti, un
Istituto di elevate competenze
diffuse nei settori della certificazione, formazione, ricerca
& sviluppo e normazione, riconosciuto e apprezzato a livello internazionale e punto di
riferimento di tutte le imprese
del settore ottico per la libera
circolazione dei loro prodotti
nel mondo secondo precisi riferimenti normativi”.
A fianco del Direttore Boito, il
Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, che ha commentato
il riconoscimento ricordando le
tragiche vicissitudini del territorio
che ha dato i natali a CertottiSegue a pag.2
Aggiornamenti
normativi
Nuovi designer
per il Bellunese
Dolomiticert
Informa
Da pag. 4 a pag. 7
A pagg. 12 - 13
Pagg. 14 - 15
NEWS
Anni
Segue a pag.1
ca: “Vajont è il nome tristemente
celebre del torrente che scorre
nella valle di Erto e Casso per
confluire nel Piave, davanti al paese di Longarone, in provincia di
Belluno. La storia delle comunità
di questo territorio alpino venne
CERTOTTICA: IL
FATTURATO 2012
CRESCE DEL13%
RISPETTO ALLO
SCORSO ANNO
+ 14% è il valore di crescita del
fatturato di Certottica a settembre, rispetto allo stesso periodo
del 2011. Un ottimo risultato,
che, sulla base delle previsioni di
chiusura, dovrebbe confermare
un +13% del budget definito a
inizio anno.
Certottica tiene il passo e in un
momento di crisi a livello mondiale va controcorrente: a trai-
Area marketing
sconvolta la sera del 9 ottobre
1963 quando una frana di 270
milioni di metri cubi di roccia si
staccò dal monte Toc per finire nel lago artificiale della diga
del Vajont, causando l’immane
ondata che devastò il paese di
Longarone e le frazioni vicine e
provocò più di 1900 vittime. Ma
su quella piana di morte e desolazione è nata la vita. E l’industria,
che ha trasformato la provincia di
Belluno da zona agricola e terra
di emigrazione in una delle aree
più avanzate e dinamiche del
Nordest. E quindi Certottica, che
si è sviluppata proprio nel cuore
del distretto dell’occhialeria, una
scelta che attesta un primato di
rinascita, di presenza e di lavoro
all’imprenditoria bellunese”.
Nel corso dell’evento sono anche
stati consegnati agli ottici 85 Diplomi d’Onore per i 30 di attività,
17 Targhe d’Onore per i 40 anni di
attività e a 14 negozi storici i premi
per gli oltre 50 anni sul mercato.
nare il fatturato resta il settore
più remunerativo, quello dei DPI
di I^ categoria - sole, montature
e premontati - che a fine anno
rappresenterà circa il 70% del
totale.
A tal proposito c’è da dire che
la crescente attenzione degli organi di vigilanza proprio su tale
conformità ha stimolato le aziende a rivolgersi a Certottica per
ottenere un supporto normativo
e per effettuare i test necessari.
Tale attività si affianca all’assistenza tecnica rivolta agli uffici
doganali e alla Guardia di Finanza.
convenzioni annuali siglate con
i colossi italiani leader mondiali
del settore ottico.
Tali aziende si affidano a Certottica riconoscendo all’Istituto un
ruolo sempre più competitivo dal
punto di vista tecnico, ma anche
per il costante aggiornamento
normativo a livello europeo.
Quest’anno va comunque segnalata una ripresa del settore
dei DPI di II^ categoria - prevalentemente gli occhiali di protezione ad uso industriale – poiché
le aziende stanno sfornando
nuovi modelli che necessitano
dell’attestato di certificazione
per essere commercializzati. Si
stima che a fine anno il settore
certificazione guadagnerà 3 punti percentuali sui dati del 2011.
Nel 2012 è stato anche prorogato l’accordo nazionale con
le Camere di Commercio per la
vigilanza dei mercati: sono continuate le verifiche, a tutela del
consumatore, sulla conformità
europea degli occhiali da sole.
i
n
n
A
Anni
Per quanto riguarda la suddivisione del fatturato in aree geografiche, si rileva un aumento
dei ricavi in Europa. Un impulso
positivo arriva soprattutto dalla
Spagna e dalla Francia, grazie
a dei rapporti collaborativi con
importanti produttori di DPI di II^
categoria.
L’Italia rimane l’area geografica
più importante per il nostro Istituto: l’ottimo risultato registrato
quest’anno è principalmente
frutto dell’incremento di alcune
Anche l’area Far East è in aumento e passa dal 7% del 2011
al 10% sul totale registrato nel
2012 per i DPI di II^ categoria.
Certottica riesce ad imporsi sul
mercato rispondendo alle esigenze dei clienti grazie ad un
servizio competente e competitivo che include un servizio tecnico delle aziende nella gestione
quotidiana delle problematiche
produttive.
Certottica ha come obiettivo per
i prossimi anni quello di coprire
tutte le norme tecniche con l’accreditamento Accredia.
Test di laboratorio
CERTOTTICA:
PER LE VERNICI
PROVE CHIMICHE
E MISURAZIONI DI
SPESSORE
I laboratori di Certottica sono in
grado di migliorare i prodotti delle
occhialerie grazie alle strumentazioni tecnologiche all’avanguardia.
Infatti, l’Istituto può eseguire varie prove chimiche relative alle
vernici – come il rilascio di metalli
pesanti (piombo, bario, cadmio,
arsenico, mercurio, antimonio, selenio, cromo), il rilascio del nichel,
il contenuto di piombo e il contenuto di cadmio - ma anche misurare gli spessori delle vernici trasparenti attraverso uno strumento
preciso e veloce
Questo strumento, chiamato FILMETRICS, attraverso l’analisi
OCCHIALI DA
SOLE, DA VISTA E
DA LETTURA:
L’OBBLIGO DELLA
DICHIARAZIONE DI
CONFORMITÀ «CE»
La dichiarazione di conformità
CE, vale a dire l’autocertificazione
con cui il fabbricante si assume la
responsabilità dell’emissione sul
mercato di un prodotto, è un documento obbligatorio che fa parte
integrante del fascicolo tecnico di
ogni azienda.
Che cos’è la dichiarazione di
conformità Ce?
La dichiarazione di conformità
«CE» è la procedura in base alla
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Pag. 3
dello spettro di riflettanza fornisce
in pochi secondi lo spessore del
film trasparente depositato su
un substrato riflettente sia esso
di metallo che di plastica.
Il misuratore di spessore è particolarmente adatto nell’industria
dell’occhialeria dove si effettuano
processi di galvanica e verniciatura: per esempio, sulle montature
di metallo verniciate è possibile
misurare lo spessore del film protettivo per valutare l’uniformità e
la rispondenza della protezione
ai requisiti richiesti di protezione contro la migrazione dei
metalli verso l’epidermide. Tali
parametri sono importanti, sia
per la sensibilità del consumatore
finale, sempre più attento, ma anche perché esiste una crescente
attenzione da parte delle autorità
competenti.
Altrettanta importanza può avere nel campo delle lenti da sole
dove è possibile misurare i 2 strati rispettivamente di primer e di
topcoating per assicurarsi che il
prodotto abbia sufficienti prestazioni antigraffio, data l’oggettiva
difficoltà di misurare questo importante parametro che costituisce
un fattore di primaria importanza
per la qualità della lente.
quale il fabbricante o il suo mandatario stabilito nella Comunità,
dopo essersi accertato della conformità del loro prodotto ai requisiti essenziali di salute e sicurezza
previsti dalla direttiva di riferimento
del prodotto, redige una dichiarazione, quindi garantisce e dichiara
che i prodotti in questione si attengono alle disposizioni applicabili
della direttiva.
Che cosa si dichiara con la dichiarazione di conformità CE?
Tale dichiarazione attesta che gli
esemplari di un modello (occhiale da sole, montatura da vista o
occhiali premontati) immesso sul
mercato è conforme ai Requisiti
Essenziali delle direttive di riferimento.
Le direttive di riferimento sono:
• per occhiali da sole in quanto dispositivi di protezione la
89/686/CEE;
• per le montature da vista e gli
occhiali premontati in quanto
dispositivi medici la direttiva è
la 93/42/CEE.
Il Filmetrics
Come si redige una dichiarazione di conformità CE?
Nel concreto la dichiarazione deve
riportare:
• nome indirizzo e ragione sociale del fabbricante
• nome del prodotto con relativo codice o un altro riferimento non ambiguo
• devono essere indicate le direttive di riferimento e le nor-
me armonizzate applicabili
deve essere firmata e datata
prima della commercializzazione del prodotto
La dichiarazione va tenuta in
azienda e mostrata alle autorità
competenti se richiesto.
•
Anni
NEWS
Area marketing
CERTOTTICA
E ANFAO
AGGIORNANO LE
AZIENDE
SUI CAMBIAMENTI
TECNICO-NORMATIVI
Il 12 novembre in Camera di
Commercio a Belluno un pool
di esperti ha illustrato al settore dell’occhiale le novità
relative alle nuove normative
tecniche relative agli occhiali
da sole e alla determinazione
del rilascio del nichel
Certottica ha chiarito alle aziende l’evoluzione normativa: l’Istituto di Longarone, d’intesa con
ANFAO (Associazione Nazionale
Fabbricanti di Articoli Ottici) e
con il contributo della Camera
di Commercio di Belluno, lunedì 12 novembre nella sede camerale, ha incontrato il settore
dell’occhialeria in un meeting di
aggiornamento, che ha registra-
Aggiornamenti Normativi
IL REGOLAMENTO
REACH
to notevole interesse da parte
del comparto.
L’obiettivo dell’appuntamento è
stato quello di fornire alle aziende che producono e commercializzano Dispositivi di Protezione Individuale - come occhiali da
sole, e dispositivi medici – montature da vista, occhiali premontati e lenti oftalmiche – un quadro esaustivo sui cambiamenti
tecnico-normativi che interessano il settore dell’occhialeria.
Ad introdurre e moderare la giornata è stato Graziano Marusi,
Coordinatore della Commissione Tecnica ANFAO “Occhiali da
sole e protezione”. Dopo il suo
intervento, sono stati illustrati gli aspetti tecnici e gestionali
degli adempimenti previsti dal
REACh, il regolamento sulle sostanze chimiche. L’argomento è
stato curato da Michele Checchin del Centro REACh Veneto,
Confindustria Padova.
Giorgio Sommariva, Coordinatore Tecnico di Certottica, ha toc-
cato invece il delicato tema “La
nuova norma ISO 12312–1 per
gli occhiali da sole: cosa cambierà in futuro?”. Particolare attenzione è stata data al recente
parere dell’UNI, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che,
interpellato dal Ministero dello
Sviluppo Economico, ha chiarito
i dubbi interpretativi relativi alle
informazioni che devono essere
presenti nella nota informativa
degli occhiali da sole, confermando esattamente l’interpretazione della norma da parte della
Commissione Tecnica Anfao.
Infine, Giuseppe Da Cortà ha
spiegato ai presenti l’evoluzione normativa nella problematica
della determinazione del rilascio
del nichel.
Michele Cecchin
del centro
REACh Veneto
Il R.E.A.Ch (di seguito REACh),
acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals (registrazione, valutazione,
autorizzazione e restrizione delle
sostanze chimiche), nasce dalla
volontà di conoscere le caratteristiche tossicologiche ed il rischio
per la salute umana e per l’ambiente comportato dalle sostanze chimiche prodotte e utilizzate
all’interno dell’Unione Europea.
Gli obiettivi sostanziali del regolamento REACh sono quelli di
fornire un alto livello di tutela della
salute e dell’ambiente, colmare le
lacune conoscitive relative alle caratteristiche ambientali e tossicologiche delle sostanze chimiche,
incoraggiare l’innovazione all’interno del settore chimico dell’Unione
Europea e assicurare alti standard
di sicurezza dei prodotti.
Il REACh è un regolamento quadro che disciplina l’intero ciclo di
vita delle sostanze chimiche.
Le sostanze chimiche esistono in
svariate forme. La distinzione utile
dal punto di vista delle regole è:
SOSTANZE (solventi, acidi e basi,
metalli puri in forma di pani o lingotti,…)
MISCELE (profumi, vernici, leghe
metalliche, inchiostri, colle, detergenti,…)
Quando una sostanza chimica o
una miscela diventano un oggetto, si parla di ARTICOLI.
Un oggetto composto da una
o più sostanze o preparati a cui
sono dati durante la produzione
una forma, una superficie o un
disegno particolari che ne deter-
DICEMBRE 2012 | N.3
minano la funzione di uso finale in
misura maggiore della sua composizione chimica.
Il REACh ha pubblicato una guida
di 118 pagine per distinguere gli
articoli a rilascio non intenzionale,
miscela dentro un contenitore, articoli a rilascio intenzionale e sostanza/miscela.
Il REACh viene applicato in 27 Paesi: oltre ai membri dell’UE anche in
Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
IMPORTATORI DI ARTICOLI
Se si introducono sul mercato SOSTANZE CHIMICHE IN QUANTO
TALI, O COME MISCELA, va prodotto un dossier di registrazione.
Se si introducono sul mercato SOSTANZE CHIMICHE IN FORMA DI
ARTICOLO, vanno fornite informazioni relativamente ad un elenco
limitato di sostanze pericolose.
Per gli IMPORTATORI DI ARTICOLI gli adempimenti legati agli
articoli a rilascio non intenzionale
riguardano soltanto un elenco di
sostanze ritenute particolarmente
Pag. 5
pericolose (SVHC).
Sono le sostanze in “candidate
list”, che potenzialmente saranno
soggette ad autorizzazione.
L’autorizzazione serve a SOSTITUIRE nel mercato le sostanze
che sono MOLTO PERICOLOSE e
MOLTO DIFFUSE.
GLI ARTICOLI A RILASCIO
NON INTENZIONALE
Obbligo 1: Comunicazione
al cliente ai sensi dell’art.
33 del REACh
Quando scatta: quando è presente una sostanza SVHC in concentrazione superiore allo 0,1% p/p
Cosa fare: informare il cliente
aziendale della presenza di tale
sostanza nell’articolo fornito.
Obbligo 2: NOTIFICA ALL’ECHA
AI SENZI DELL’ART. 7(2) DEL REACh
Quando scatta: quando è presente una sostanza SVHC IN
CONCENTRAZIONE SUPERIORE
ALLO 0,1% p/p, e inoltre la qualità
di tale sostanza in tutti gli articoli
supera 1 ton/anno.
Cosa fare: procedura di notifica
all’ECHA
Riportiamo di seguito la sintesi degli interventi, ricordando che per
ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’ufficio commerciale di Certottica allo 0437/573157.
APPROFONDIMENTO: QUALI
SONO I PRINCIPALI PROBLEMI DEGLI IMPORTATORI?
1 Le aziende importatrici spesso
non sono strutturate come i produttori ma piuttosto come utilizzatori: eppure hanno le stesse
responsabilità ed obblighi dei produttori;
2 Spesso i produttori extra comunitari sono restii a fornire informazioni dettagliate sulla composizione delle sostanze che
compongono gli articoli
3 Ogni responsabilità per informazioni errate fornite dal produttore
è comunque a carico dell’impor-
tatore
4 Spesso i fornitori stessi sono
semplici utilizzatori a valle con una
scarsissima o nulla conoscenza
del contenuto chimico del prodotto
5 Poiché la lista delle VHC viene periodicamente aggiornata e
non si ha il controllo diretto sulla
composizione dell’articolo, oltre
all’aspetto tecnico diventa rilevante l’aspetto organizzativo o gestionale.
Il REACh impatta anche sugli oggetti finiti e quindi su aziende ben
distanti dal settore chimico. Tale
problema è spesso molto sentito
nelle aziende che si rivolgono al
consumatore finale.
Nel 2009, alcuni produttori di occhiali, tramite ANFAO hanno deciso di unire le forze per ottenere
uno strumento guida. Tale guida,
aggiornata nel maggio 2011, è
breve e mirata, comprende tutti i
casi in cui si può trovare un produttore di occhiali, utilizza le terminologie specifiche dell’occhialeria
ed è comprensibile anche a chi
non conosce la chimica.
Tale documento, denominato
“L’applicazione del regolamento
R.E.A.Ch. nel settore produttivo
dell’occhiale”, fornisce alle aziende manifatturiere appartenenti al
comparto produttivo dell’occhiale
associate ad Anfao uno strumento
che possa aiutare a comprendere
gli adempimenti a cui tale settore
può essere soggetto con l’entrata
in vigore del Regolamento REACh
contemplando i casi più comuni in
cui le aziende possono incorrere.
Le linee guida sono a diposizione
delle aziende in Certottica, dove
l’Ufficio Commerciale potrà fornire
eventuali chiarimenti.
Anni
ISO 12312-1:
L’EVOLUZIONE
DELLE NORME PER
GLI OCCHIALI DA
SOLE
La normativa che regola gli occhiali da sole ha avuto in questi
ultimi anni una notevole evoluzione approdando alla nuova
bozza di norma ISO 123121 che riassume le 3 principali
norme a livello mondiale – EN
1836:2005+A1:2007 per l’Europa; ANSI Z80.3-2010 per gli Stati
Uniti e AS/NZS 1067:2003/Amdt
1:2009 per Australia e Nuova
Zelanda. La finalità della nuova
norma è quella di uniformare il
mercato, mantenendo come riferimento la ISO 12312-1.
Che cosa cambia?
A cambiare saranno alcuni requisiti e il contenuto della nota
informativa.
Test
Il test della luce diffusa sarà sostituito con (Wide angle scattering)
l’Haze, che fornisce un parametro migliore per valutare la qualità
del filtro. La nuova norma prevede, per i filtri, le categorie da 0
a 4, come l’attuale norma europea, mentre spariranno le classi
ottiche perché la nuova norma
ISO contemplerà una sola classe
ottica. Saranno previste anche
delle dimensioni minime del filtro
(“coverage area”) e il requisito di
‘Temporal protective’, vale a dire
di protezione laterale per gli occhiali da sole con filtro di categoria 4 . Si cerca, in tal modo, di
garantire una protezione laterale
per occhiali che montano filtri di
categoria 4.
La nuova norma impone, inoltre, parametri leggermente più
restrittivi rispetto alla EN 1836
per i parametri di trasmittanza
e per i Q factor, ossia per il riconoscimento dei colori, quindi
per il riconoscimento dei segnali
semaforici.
Area marketing
NEWS
Nota informativa
Nella nota informativa dovranno
essere fornire obbligatoriamente
le seguenti informazioni:
• Identificazione del modello
• Nome e indirizzo del fabbricante
• Riferimento alla norma ISO
12312-1
• Tipo di filtro: polarizzante,
degradante, uniforme
• Numero di categoria del filtro
• Descrizione della categoria
del filtro in forma di simbolo e/o descrizione: vale a
dire che si deve specificare
in quale situazione meteo
si può usare. I pittogrammi
saranno standard e dovranno essere spiegati (si riporta
sotto la tabella inserita nella
norma)
• Per i filtri di 4° categoria
mettere la seguente frase :
“Non adatto all’uso in strada
e alla guida” in forma sia di
•
•
•
simbolo che scritta
Indicare inoltre le restrizioni
all’uso
Indicazione sulla durata del
dispositivo se rilevante.
Indicare inoltre le restrizioni
all’uso
WARNING:
Non idonei all’osservazione diretta del sole;
non idonei per la protezione contro fonti artificiali di calore (come
i solarium)
non per uso protettivo contro rischi di impatti meccanici;
Indicare eventuali restrizioni ritenuti appropriati;
• Quando il filtro ha la trasmittanza luminosa inferiore al
75% e maggiore dell’ 8%
scrivere il seguente avvertimento:” occhiali non idonei
all’uso notturno o in condizioni di ridotta luminosità”;
• Istruzioni per l’uso e la pulizia e la manutenzione se
rilevanti, indicare che l’uso
sbagliato di prodotti per la
pulizia potrebbe danneggiare gli occhiali da sole e indicare quali sono i prodotti
non idonei per la pulizia (es:
non utilizzare panni sporchi
o abrasivi. Utilizzare i comuni detergenti neutri non
abrasivi.
Quando entrerà in vigore?
La norma dovrebbe entrare a
regime nel 2013. Dalla sua approvazione e pubblicazione i fabbricanti avranno 6 mesi di tempo
per adeguarsi alle nuove prescrizioni previste dalla ISO 12312-1
che, come visto sopra, riguardano soprattutto la nota informativa più che la montatura.
Tale norma avrà una conformità internazionale, ad esclusione
di alcuni Paesi che adotteranno
norme nazionali, anche se la
speranza è che la ISO 12312-1
venga recepita a livello globale.
Aggiornamenti Normativi
La norma per
gli occhiali
Le montature in metallo sono prodotte in milioni di pezzi ogni
giorno: l’industria dell’occhiale ha
bisogno di un metodo con
cui possa discriminare rapidamente ed economicamente la
conformità di un singolo batch,
in quanto un test che richiede un
tempo lungo comporta che, quando i risultati del laboratorio sono
noti, il prodotto ha già lasciato i
magazzini dello stabilimento.
Le mutate condizioni della produzione e del commercio internazio-
nale impongono la necessità per
le autorità ispettive di poter verificare un parametro che coinvolge
la salute dei consumatori senza
arrecare inutili danni alle
aziende con soste forzose della
merce.
La CE ha convenuto che è giustificato un approccio specifico e con
il mandato M/448 del 22/06/2009
ha deciso che venga definito un
metodo entro 5 anni.
È incaricato di ciò il CEN/TC 170
Ophtalmic optics che ha istituito il
WG8 “Ni release from spectacle
frames”.
Affinché la norma 1811 rivista
abbia corso regolare e il CEN/TC
170 WG8 abbia il tempo di elaborare la norma specifica, la CE ha
stabilito che le montature per occhiali in metallo siano regolamentate dalla nuova norma EN 16128,
che ricalca in toto la 1811:1998,
e resterà in vigore in via transitoria
fino ad espletamento del mandato
M/448.
Sia la EN 1811:2011 che la EN
16128:2011 sono già state ap-
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provate, recepite dagli organismi
nazionali dell’UE e pubblicate sull’
Official Journal del CE che regolamenta la transizione dalle vecchie
alle nuove norme.
La EN 1811:2011è entrata in vigore quest’anno
Il mandato M/448 decorre dal
Marzo 2010 quindi la nuova norma deve essere pronta entro l’inizio del 2015.
Ha preso corpo una flow-chart in
2 fasi che richiede lo sviluppo di
2 test:
on-site test qualitativo elettrochimico, rapido ed economico in
grado di discriminare la qualità del
rivestimento protettivo;
laboratory test quantitativo che
utilizza una simulazione diversa
dalla 1811:1998, molto più appropriata per l’open exposure.
La CE ha finanziato questo progetto e lo sviluppo dei 2 metodi è
già stato appaltato ad enti di ricerca della UE tramite bandi di gara.
Pag. 7
On site-test qualitativo
• È opzionale;
• Ha lo scopo di dimostrare
che il film protettivo è in grado
di prevenire il rilascio;
• Metodo: EIS;
• Può essere parte del controllo di qualità del fabbricante.
• È economico
Lab test quantitativo
• È il metodo di riferimento per
dimostrare la conformità;
• Diventa obbligatorio se il pretest fallisce o non è stato fatto;
• Metodo: migrazione attraverso il sudore sintetico e analisi
quantitativa del Ni
• Deve essere effettuato da un
laboratorio
Anni
NEWS
Notizie dalla Regione
COPPOLA: CERTOTTICA
ENTE DI RICERCA
QUALIFICATO AL
SERVIZIO DELLE
AZIENDE
L’Assessore regionale
ha illustrato le opportunità del Bando POR,
che mette a disposizione fondi anche
per le imprese che
investono in progetti
innovativi affidandosi
ai centri specializzati
e riconosciuti dalla
Regione
21 milioni di euro a disposizione
delle aziende venete, 18 dei quali
destinati alle realtà che si affidano
ad enti di ricerca qualificati, come
Certottica: queste le cifre presentate dall’Assessore Regionale Marialuisa Coppola nel convegno organizzato per le imprese bellunesi
dall’istituto di Longarone.
Dopo i saluti del Presidente, Floriano Pra, il Direttore Boito ha sottolineato l’inversione di tendenza
voluta fortemente dall’assessore,
che sta semplificando le macchinose procedure regionali avvicinandosi in modo diretto e concreto alle aziende.
“Sono felice di esser qui oggi – ha
cominciato la Coppola – a confrontarmi con il mondo dell’imprenditoria bellunese, perché reputo
Certottica un fiore all’occhiello
del nostro territorio e la struttura
a cui fare affidamento proprio per
Notizie dalla Regione
DICEMBRE 2012 | N.3
Nasce
ufficialmente il
GECT “Euregio
senza confini”.
Zaia: firma
storica per
costituire
un soggetto
giuridico forte
nel cuore
d’europa
Il tavolo dei relatori
le misure del Programma Operativo Regionale che siamo a trattare
oggi”.
Sotto la lente, infatti, sono state le
due linee di intervento dell’Azione
1.1.3 del bando POR: la MISURA
I che interessa i “Contributi alle imprese per il ricorso a strutture qualificate di ricerca” (18.473.367,00
euro), tra le quali rientra Certottica, e la MISURA II “Contributi per
l’inserimento nelle imprese di
personale qualificato di ricerca”
(3.000.000,00 euro ), che vuole
essere per il Veneto un deterrente
contro la “fuga di cervelli”, che da
sempre attanaglia il nostro Paese.
“Nella I Misura, ha spiegato l’Assessore, i beneficiari sono le Piccole e Medie Imprese o le Grandi
Imprese purchè in rete, perché
queste ultime devono fare da traino, diventare un ecosistema di
business per le PMI. Ovviamente
devono avere sede in Veneto e
operare in settori individuati, come
il manifatturiero o le costruzioni.
L’intensità di aiuto va dal 40% per
le piccole al 20% per le grandi imprese in rete e i progetti potranno
avere un valore complessivo dai
100 ai 700.000euro e la durata di
un anno”.
L’Assessore ha poi toccato la
Misura II, spiegando che il personale qualificato potrà essere
assunto direttamente dall’impresa o messo a disposizione
di un centro di ricerca qualificato per almeno un anno e che
il bando prevede la copertura
dell’80% dell’importo per le
Piccole e Medie Imprese e del
50% per le Grandi.
Dopo un approfondimento richiesto dagli imprenditori presenti, la
Coppola ha trattato la questione
della nuova legge dei Distretti, un
altro passo avanti della Regione
verso lo snellimento burocratico:
“Ho ricevuto una pesante eredità
– ha commentato – composta da
un proliferare di distretti oltre ogni
misura. L’intenzione di questo disegno è di valorizzare e premiare
i distretti produttivi reali e di permettere alle aziende di aggregarsi
senza pesanti vincoli”.
L’incontro, piuttosto fruttuoso per
i presenti, è terminato con la promessa dell’Assessore di tornare a
Certottica per un altro meeting di
approfondimento.
Intanto, le imprese che desiderano conoscere più in dettaglio gli
incentivi regionali messi a disposizione per sostenere i progetti di
ricerca e innovazione, possono
rivolgersi all’UFFICIO EUROPROGETTAZIONE DI CERTOTTICA
(Rif. Melany Dalle Ceste e Lucia
Maracchi) allo 0437/573157.
La Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
e il Land austriaco della Carinzia
hanno formalmente dato vita oggi
a Venezia al GECT, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale,
denominato “Euregio Senza Confini”.
I governatori Luca Zaia, Renzo
Tondo e Gerhard Dörfler hanno
sottoscritto a Palazzo Balbi lo Statuto e l’Atto Costitutivo di questo
strumento di diritto europeo che
garantirà un rafforzamento delle
iniziative di cooperazione transfrontaliera già in essere fra i tre
soggetti fondatori, finalizzate allo
sviluppo dei territori interessati attraverso comuni azioni in campo
economico, sociale e culturale,
partecipando insieme ai diversi
programmi dell’Unione Europea.
“Con questa firma storica – ha
detto il presidente Zaia – raggiungiamo un obiettivo che tutti e
tre abbiamo rincorso con tenacia e convinzione. Non stiamo
sottoscrivendo una semplice
intesa, oggi diamo vita a un
nuovo soggetto giuridico, che
non comportando costi aggiuntivi e raccogliendo l’eredità di
Alpe Adria, esperienza che oggi
si chiude definitivamente, darà
maggior efficacia e concretezza alla nostra collaborazione.
L’obiettivo, inoltre, è quello di
allargare i confini dell’Euro-
regione a quelle realtà vicine
come l’Istria e la Slovenia, che
sono presenti oggi a questo
tavolo, per acquisire ancora
maggior peso e forza presso la
Comunità Europea nel proporre
i nostri progetti e nell’ottenere
finanziamenti per realizzarli”.
Dörfler e Tondo hanno a loro volta confermato di riporre nel nuovo
strumento giuridico molte aspettative per migliorare la qualità della vita dei cittadini appartenenti
a questa comunità allargata, per
dare un futuro attraverso l’operatività del GECT alle nuove generazioni. L’odierno atto di sottoscrizione, hanno convenuto i
governatori, se per certi versi è il
LUIGI FRANCAVILLA
CAVALIERE
DELL’ORDINE
AL MERITO DEL
LAVORO
Il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano,
consegna l’onoreficenza al
Cav. Luigi Francavilla
Luigi Francavilla è Cavaliere
dell'Ordine al “ Merito del Lavoro": il Vice Presidente di Luxottica
Group, il 26 novembre, ha ricevuto l’insegna ufficiale dal Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, dopo la nomina avvenuta il 2 giugno scorso.
L’Ordine al "Merito del Lavoro",
massima riconoscenza per il
mondo imprenditoriale, è stato istituito il 9 maggio del 1901
come segno di riconoscimento
pubblico per coloro che, all'inizio del secolo, hanno creato le
basi per lo sviluppo economico
dell'Italia.
Oggi l'onorificenza viene con-
cessa ogni anno dal Presidente
della Repubblica ad una selezionata rosa di venticinque
imprenditori che si sono distinti nei settori dell'industria,
dell'agricoltura, del commercio,
del turismo e dei servizi, dell'artigianato, delle attività creditizie
e assicurative, con importanti
Pag. 9
punto d’arrivo di un percorso rivelatosi talvolta difficile, è soprattutto un punto di partenza verso una
nuova esperienza di cooperazione
territoriale cui debbono essere ora
definiti il perimetro e i contenuti.
Il presidente della Regione Istriana, Ivan Jakovčić, ha annunciato
la volontà di aderire a pieno titolo
all’Euroregione dopo che la Croazia sarà entrata nell’Unione Europea e il Console Generale della
Repubblica Slovena, Dimitrij Rupel, ha detto che questa forma di
cooperazione tra regioni di Italia e
Austria è fonte di ispirazione per il
suo stesso Paese.
“Il percorso che ci ha portato
alla creazione del GECT – ha
concluso Zaia – è iniziato molto
tempo fa, ma solo il 13 luglio
scorso lo Stato ci ha autorizzato alla costituzione ufficiale.
Sottolineo, inoltre, che questo è
il quinto Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale istituito
in Italia ed è il primo che vede la
partecipazione di una Regione
a statuto ordinario”.
I tre partner hanno concordato
che la presidenza dell’Euregione in questa prima fase sarà del
Veneto, la direzione spetterà alla
Carinzia, mentre la sede sarà a
Trieste, in Friuli Venezia Giulia.
Fonte: www.regione.veneto.it
ricadute nel sociale e in particolare nell'occupazione.
Onore al merito di Luigi Francavilla, dunque: bellunese, nato
nel 1937, oggi è presidente di
Luxottica S.r.l. e vice presidente
di Luxottica Group. Dopo essere
emigrato come operaio in Svizzera, rientra in Italia nel 1968 per
entrare in Luxottica - chiamato
da Leonardo Del Vecchio - come
capofficina ad Agordo di una unità produttiva con 6 dipendenti.
Da allora ha seguito lo sviluppo dell’azienda come responsabile della produzione nei 6
stabilimenti italiani e, accanto a
Del Vecchio, è stato protagonista di tutte le scelte strategiche
dell’azienda che è diventata leader mondiale dell’occhialeria.
Luxottica S.r.l. ha oggi 7.412 dipendenti e il Gruppo 69.609.
Ha promosso iniziative innovative di welfare aziendale.
Anni
Dall’occhiale
in carbonio al
Silmo d’Oro per
la montatura in
lino: in Cadore
l’eccellenza innovativa porta il
nome Custom6
Custom6 è sinonimo di innovazione: dall’occhiale in carbonio
utilizzato anche dai piloti di F1,
all’ultima creazione realizzata in
fibra di lino, l’azienda di Lozzo di
Cadore conferma la propensione
alla ricerca e allo sviluppo, ottenendo consensi e riconoscimenti
a livello internazionale. L’ultimo, è
il Silmo d’Oro, uno dei più prestigiosi premi per il settore dell’occhiale: nell’ultima edizione della
fiera, l’ambita statuetta è stata
assegnata proprio all’occhiale in
lino nella categoria “montature e
innovazione tecnologica”.
La realtà cadorina – fondata da
NEWS
Eccellenze del Cadore
Silvio Da Pra - nasce come naturale evoluzione della FOVS, Fabbrica Occhiali Vista e Sole, entrando con determinazione nel campo
dei materiali all’avanguardia. Dopo
l’utilizzo del carbonio, frutto di
un’intuizione originale che ha permesso un approccio innovativo
alla progettazione e allo sviluppo,
il pool di ricercatori della Custom6
è passato alla fibra di lino. Un materiale eco friendly, proveniente
da una fonte rinnovabile che dal
tessuto o dagli abiti è stato traslato all’occhiale, per il massimo
comfort e la massima sostenibilità
ambientale.
La collezione in fibre naturali Custom-6 NaturalPhilosophy rappresenta quindi la sintesi estrema
della ricerca: la tecnica produttiva
dell’occhialeria si fonde con uno
tra i materiali più tradizionali, introducendo una vera rivoluzione
tecnologica nel settore.
Ma, come prevedibile, Da Pra riuscirà a stupire ancora: la sua
squadra è già all’opera per vagliare le possibilità di impiego del
bamboo e di altri materiali naturali, senz’altro atipici per il settore
dell’occhiale.
Eccellenze del Cadore
KADOR: 50 ANNI E
500 MODELLI
Alle 6.30 di ogni mattina apre la
porta della fabbrica, che richiude
alle 19.30 – sabato compreso,
e talvolta anche la domenica eccezion fatta per due sere alla
settimana in cui dice di “prendere un’ora di permesso” per
andare a correre, e mantenere
l’allenamento da maratoneta.
Un ritmo di vita da stacanovista,
senz’altro, ma un ritmo “fenomenale” se si pensa che appartiene ad Antonio Frescura, classe
1931 ed una vivacità mentale
davvero incredibile. Frescura è
un imprenditore vecchio stampo,
nato operaio in una frazioncina di
Calalzo, e fautore dei suoi successi, che ha raggiunto dedicando un’intera vita al lavoro.
La sua azienda è la Kador, fondata nel 1962 e giunta quest’anno
a festeggiare 50 anni di attività.
“Ho perso una giornata di lavoro per malattia in tutta la vita”
– racconta “Tony”, consapevole
che la dedizione alla sua azienda è stata il principale garante
della qualità del suo prodotto, e
del mantenimento degli standard
produttivi.
E poiché, come dice il detto, “Dio
li fa e poi li accoppia”, Frescura
ha sposato Michelina Alberti,
Luigino Boito
e Antonio
Frescura
Fonte: Corriere delle Alpi di giovedì 8 novembre 2012, di Stefano Vietina
DICEMBRE 2012 | N.3
Pag. 11
Occhiali
Kador
operaia numero 1 assunta da
Kador, che tiene i ritmi del marito, monitorando con i sapienti
occhi il reparto produttivo, oggi
come allora. Non ci è dato sapere quanti giorni lavorativi abbia
perso Michelina, ma sicuramente non molti più di Antonio.
1962-2012: Kador tocca il traguardo dei 50 anni. 50 anni
di consensi, dettati in primis
dall’originalità degli occhiali, realizzati interamente nella sede
di Calalzo. Occhiali in acetato
dove i giochi di forme e di colori,
sono l’unica variante dei modelli, impossibili da non identificare
all’istante. Uno stile definito, quindi, derivato dall’imprinting avuto
in Lozza, come ricorda Frescura,
azienda nella quale ha iniziato a
lavorare a nemmeno 15 anni. Le
montature Kador, dal carattere
forte e dall’identità decisa, negli
anni sono riuscite a conquistare
personaggi del calibro di Vittorio
Feltri, Gigi Marzullo, Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi.
Ma successi dettati anche dalla
visione imprenditoriale di Frescura, emblema del bagaglio
esperienziale dell’Italia artigiana,
che ha da sempre intuito i gusti
del suo target e sin dall’inizio si
è attrezzato con una rete commerciale diramata in tutta la Penisola. In più, con lungimiranza,
ha partecipato ai principali appuntamenti fieristici del settore:
“Posso vantarmi di esser stato
re l’azienda e di investire in risorse umane e macchinari.
E il successo continua: “In questo momento di crisi nera, noi
stiamo attraversando un periodo formidabile. Sono ritornati di
Michelina, Leo e Antonio frescura
presente a MIDO dalla prima
edizione. E poi ho partecipato
a tutte. Tutte. Tutte. In seguito,
ho aggiunto anche le trasferte al
Silmo, ma sono sempre stato affezionato alla fiera di Milano”.
Dedizione, appoggio della famiglia, ma anche un pizzico di fortuna: “In questo lembo di terra
c’erano all’incirca 10 occhialerie
con 30 operai ciascuna quando
ho fondato la Kador – racconta
Frescura – , ma via via son sparite tutte. Negli anni ’60, in cui non
si erano ancora affermati gli stilisti come ai tempi nostri, io producevo l’occhiale in vera tartaruga. L’occhiale più prestigioso in
vendita portava il marchio Kador,
e tutti gli ottici più importanti in
Italia ne avevano uno esposto in
vetrina”.
Chi ben inizia è a metà dell’opera: i risultati della Kador hanno
dettato la necessità di espande-
moda gli occhiali che producevo
negli anni ’60, stanno davvero
andando a ruba, e non abbiamo mai toccato fatturati alti tanto quanto quelli degli ultimi tre
anni”.
Kador oggi – guidata dal figlio
di Antonio, Leo, sotto il vigile e
costante controllo del padre - ricopre un ruolo di primo piano nel
mercato mondiale degli occhiali
in acetato: da sole, montature da
vista, originali occhiali pieghevoli
e da trucco, occhiali professionali per dentisti e chirurghi, monocoli ed altri oggetti che assieme compongono una rosa di più
di 500 modelli diversi.
Angela Da Rolt
SI E’ CONCLUSA LA
VI a EDIZIONE DEL
CORSO DI STILE E
DESIGN PROMOSSO
DA CERTOTTICA: 12
NUOVI DESIGNER
A DISPOSIZIONE
DELLE REALTA’
BELLUNESI
Area Fromazione
NEWS
Anni
I DOCENTI E GLI
ARGOMENTI TRATTATI
•
•
•
•
•
•
•
Michele Tison | La creatività
Dante Caretti | Il prodotto e la
sua storia
Rinaldo Piccolotto | I materiali
Onorato Ramorino | Cad, Rhinoceros, Photoshop, Illustrator
Lucio Stramare | La collezione
Alessandro Vianello | La leadership
Paolo Latini | La comunicazione del prodotto
Area Formazione
DICEMBRE 2012 | N.3
Pag. 13
IL CORSO
600 ore finalizzate a formare il profilo professionale innovativo del designer.
I temi del corso, trattati nella forma del laboratorio per stimolare da
subito la creatività, hanno permesso agli allievi di acquisire nozioni necessarie a:
• seguire la progettazione grafica e artistica dell’occhiale – accessorio moda,
• applicare le tecniche del disegno e della grafica computerizzata,
• utilizzare il disegno industriale, la comunicazione visiva e multimediale nella progettazione,
• realizzare il prototipo del prodotto,
• dettare le logiche di marketing nel sistema azienda design oriented.
I PARTECIAPNTI AL CORSO
Gabriella Petrella
Daniele Poser
Patrizia Sponga
Ioana Zbantz
Silvia Milena Marchesin
Daniele Tollot.
Silvia Barriviera
Paolo D’Ambros
Susy Da Rif
Marco De Fina
Massimo De Toffol
Romina Orzes
In queste pagine: alcuni estratti dei project work degli allievi
L’accessorio moda oggi più che
mai si distingue dalla dose di creatività e design che racchiude: le
aziende per avere la meglio sui
competitors devono munirsi di
profili preparati in questi ambiti. Ed è proprio questa la chiave
di lettura del successo ottenuto
anche dalla 6° edizione del corso Stile e Design dell’occhiale e
dell’accessorio moda, conclusasi
ieri nella cornice del Centro Cos.
Mo., Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Il percorso formativo, promosso da Certottica con
la partecipazione attiva di MIDO e
con il contributo della Fondazione
per l’Università e l’Alta Cultura in
Provincia di Belluno, ha formato
12 allievi puntando proprio a sviluppare e a educare la creatività
personale in modo da renderla
vincente. Così, a margine dell’iter,
i giovani hanno realizzato eccellenti project work, presentati nel
corso dell’evento, concludendo il
percorso con tirocini nelle aziende di settore dove sono stati
accolti con convinzione: “Ben 7
dei 12 allievi – ha esordito Piero
Monestier, coordinatore dell’Area
Formazione di Certottica – che
hanno portato a termine il corso
sono stati scelti dalle aziende per
rimanere all’interno del loro organico. Questo sta a significare
che la formazione in questo ambito, iniziata nel 2005, è ancora
vincente e ci auguriamo di poter
proporre anche la settima edizione del corso”.
A ringraziare gli attori che hanno permesso la realizzazione del
corso è stato il Direttore Generale
di Certottica, Luigino Boito: “A fe-
condare questo percorso in Regione Veneto è stato il Consigliere qui presente, Dario Bond, che
con l’Assessore Elena Donazzan
si è battuto per la formazione, che
altrimenti non avrebbe più futuro.
Ringrazio anche il dirigente Enzo
Bacchiega, prezioso aiuto per la
nostra struttura e giunto oggi qui
in rappresentanza proprio della
Donazzan. Poi un grazie sentito
va ad Anfao, e alla Fondazione
per l’Università e l’Alta Cultura in
Provincia di Belluno. Infine, oggi,
i 12 alunni riceveranno una borsa
di studio offerta da un imprenditore, che prima di tutto è un grande uomo, Fabrizio De Silvestro,
che ha voluto omaggiare questi
giovani in ricordo del figlio Vigilio
prematuramente scomparso”.
Dopo la presentazione dei lavori
realizzati, e il brillante intervento
del sociologo Diego Cason, che
ha stimolato i giovani a credere
nelle proprie capacità, le autorità presenti si sono avvicendate
nei saluti, mentre Ennio De Rigo,
patron dell’omonima realtà, ha
voluto portare il parere di un im-
prenditore “vecchio stampo”, ma
con una sensibilità spiccata verso
l’innovazione: “Mi complimento
con questi ragazzi per il lavoro
svolto – ha commentato – perché
dimostrano che la nostra terra
deve reagire, rischiare e fare affidamento sulla potenza racchiusa nei giovani. Io stesso porterò i
book realizzati in azienda per farli
vagliare dai miei esperti. Non si sa
mai che vi arrivi una chiamata da
qualcuno”.
L’evento si è concluso con la consegna ai ragazzi delle borse di studio intitolate a Vigilio De Silvestro.
embre 2012 – or
Venerdì 30 Nov
o – Museo
c/o Centro Cos.M
Alcuni dei 12 allievi premiati da: Dario Bond, consigliere regionale, Enzo Bacchiega, della Direzione Regionale Formazione, Ennio De Rigo Piter, Presidente del Gruppo De Rigo
e Fabrizio De Silvestro, patron di Gatto Astucci, che ha omaggiato i ragazzi delle borse di studio
(BL)
Pieve di Cadore
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Certottica – Area
Dolomiticert tiene testa alla crisi
e registra nel 2012 ricavi in linea
con l’anno precedente. Dopo un
avvio rallentato dal calo delle ri-
L’Italia resta il Paese di riferimento per il laboratorio, seguita a
ruota dal Far East e dalla Francia: questo anche perché l’attività di marketing e promozione nel
2012 si è focalizzata sulle aziende dello SportSystem, fiori all’occhiello
del Made in Italy.
Dolomiticert continua a
lavorare per accelerare
ulteriormente i tempi di
consegna, garantendo
un servizio professionale
e di qualità elevata, ma
anche per incrementare
il servizio di informazione
normativa che l’Istituto
ha attivato nel 2012: tale
servizio è particolarmente
apprezzato perché molte
realtà non hanno al loro
interno competenze dedicate all’aggiornamento
giuridico.
www.zamberlan.com
DOLOMITCERT: NEL
2012 CRESCE IL
SETTORE CALZATURE
chieste di test e certificazioni, il
laboratorio ha risollevato la situazione, soprattutto grazie alla
forte impennata del settore calzature: un mercato in cui è difficile primeggiare perché caratterizzato da un’elevata competitività,
soprattutto sui prezzi dei servizi
erogati. Parallelamente, anche il
settore attrezzo sportivo e protezioni ha incrementato il volume
di affari rispetto al 2011.
I settori dei caschi, delle cadute dell’alto e dell’abbigliamento
sportivo si sono stabilizzati, invece, sui valori dell’anno scorso.
Dolomiticert informa
CALZATURIFICIO
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FLASH
DALLA
NORMAZIONE
NUOVA NORMA PER GLI INDUMENTI DA MOTO
A breve verrà pubblicata la nuova EN 1621-1:2012 (norma europea per gli indumenti di protezione per
motociclisti contro l’impatto meccanico - Parte 1: Protettori delle articolazioni – Requisiti e metodi di
prova). Le grosse novità rispetto alla precedente versione sono l’aggiunta dei requisiti di innocuità e
di ergonomia e la modifica del requisito della forza trasmessa che da ora distingue i dispositivi in due
Livelli di rischio a seconda della protezione fornita (Livello 1: forza media di picco complessiva ≤35kN;
valore singolo nell’area A ≤35kN; valore singolo nelle aree B e C ≤ 50 kN e Livello 2: forza media di
picco complessiva ≤20kN; valore singolo nell’area A ≤20kN; valore singolo nelle aree B e C ≤30 kN)
e al tipo di condizionamento a cui sono sottoposti. Sono obbligatori il condizionamento ambiente e
il condizionamento a umido dopo invecchiamento idrolitico, mentre sono facoltativi quelli ad alta e/o
bassa temperatura. Il livello 1 o 2 può essere concesso solo a condizione che tale livello sia raggiunto
in tutte le condizioni di prova richieste.
In questo numero presentiamo ai
nostri lettori un’altra eccellenza del
Made in Italy, a contatto con Dolomiticert, che conserva ancora oggi
uno zoccolo duro di artigiani al lavoro nel vicentino per creare i modelli più prestigiosi della collezione,
frutto del know-how tramandato
per tre generazioni.
Stiamo parlando del Calzaturificio
Zamberlan, con sede a Pieve di
Pag. 15
E proprio per un mercato estero,
anzi, del Far East, Zamberlan sviluppa un articolo molto particolare:
è la scarpa Fujiyama, ideata per il
mercato giapponese e prodotta
ancora oggi con i suoi connotati
iniziali.
Ma la storia di Zamberlan è costellata da invenzioni geniali e intuizioni
dovute all’esperienza e alla costanza nella ricerca di chi la montagna
la vive in prima persona, la ama, la
conquista.
Nel 1985, per esempio, nasce il
marchio Hydrobloc, frutto di studi
approfonditi su una metodologia
particolare per trattare i pellami
sinergia con Vibram, la suola Bimescol, con gomma a doppia densità, finalizzata ad assorbire l’impatto
del piede al suolo.
Nel 2002 le redini dell’azienda passano in mano a Marco e Maria,
figli di Emilio, che hanno ereditato
dai loro predecessori sia l’amore viscerale per la montagna, che
la passione per il lavoro: tre anni
dopo inizia la collaborazione tecnica con Cristina Castagna, la più
giovane donna Italiana a conquistare un 8000.
Negli anni Zamberlan amplia il nuTommaso Morandin,
mero di filiali ed estende la rete di
responsabile della
certificazione Dovendita.
lomiticert, e Marco
Nel 2008 inizia la collaborazione
Zamberlan con un
paio di scarponi
tecnica con Luca Vuerich che testa
prodotti dal nonno
i prodotti Zamberlan in quota e nel
2009, anno dell’80° anniversario,
l’azienda sponsorizza la spediziodelle proprie calzature in modo che
a quelle in commercio: sostiene
ne, composta da 6 alpinisti tra cui
le naturali caratteristiche di traspiVitale Bramani, fondatore della VIlo stesso Marco Zamberlan, per
rabilità e resistenza all’acqua della
BRAM, nello sviluppo delle suole in
l’ascesa alla cima del Baruntze in
pelle vengano mantenute nel temgomma, che si riveleranno poi una
Nepal, 7127 m.w
po. Un’altra creazione di successcelta indiscutibilmente vincente.
Oggi il marchio Zamberlan ha 83
so è stata Lady Lite, calzatura da
Muove i primi passi nel mercato
anni e da più di 40 viene distribuito
donna, nata dall’indagine, in collacreando un piccolo laboratorio,
in tutto il mondo e oltre il 90% della
borazione con i clienti inglesi, delle
grazie al sostegno della moglie Maproduzione viene commercializzato
differenze anatomiche del piede
ria e del figlio Emilio che, nel 1970,
al di fuori dell’Italia.
femminile. Nel 1988 la ricerca
ne raccoglierà l’eredità, iniziando a
Since
1929 Zamberlan
given shapeinto your passion,
Angela Da Rolt
spinge
Zamberlan has
a sviluppare,
puntare sulle esportazioni.
A BREVE LA NUOVA EN 1621-4
Con il mese di dicembre sarà pubblicata la nuova EN 1621-4 relativa agli indumenti di protezione per
motociclisti contro l'impatto meccanico - Parte 4: Protettori gonfiabili per motociclisti - Requisiti e metodi di prova.
La norma descrive i requisiti e i metodi di prova per i protettori gonfiabili attivati meccanicamente. I protettori sono dei dispositivi incorporati all'interno o indossati sopra altri indumenti, che mirano a ridurre
la gravità delle lesioni in caso di incidenti in moto e che proteggono solo quando gonfiati.
Sono previsti due livelli di prestazione contro gli impatti: il livello 1 (forza media di picco ≤4.5kN e valore
singolo ≤6kN) e il livello 2 (forza media di picco ≤2.5kN e valore singolo ≤3kN). I protettori di livello 2
forniscono una protezione maggiore rispetto al livello 1 ma a discapito possono essere più pesanti ed
avere penalità di restrizione associate al loro utilizzo.
DICEMBRE 2012 | N.3
Torrebelvicino, a Vicenza, che da
piccolo laboratorio artigiano, fondato alla fine degli anni Venti, oggi
è presente in oltre 40 Paesi del
mondo e grazie a Marco e Maria, a
capo dell’impero di famiglia, continua l’incessante ricerca di comfort,
qualità e prestazioni elevate.
Ma vediamo le tappe principali della vita del calzaturificio.
Giuseppe Zamberlan, calzolaio,
appena terminata la Grande Guerra si specializza nella realizzazione
delle calzature. La spiccata passione per la montagna lo porta a
cercare di creare una scarpa più
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Tel. +39.0437.573157
Fax +39.0437.573131
www.certottica.it
[email protected]
Periodico di informazioni tecniche
Direttore responsabile
Luigino Boito
Autorizzazione del
Tribunale di Belluno
nr. 7.11.1994
Sped. in abb. Post. – 70%
Filiale di Belluno
IN REDAZIONE:
Angela Da Rolt
HANNO COLLABORATO:
Simona Agnoli, Martina Armellin, Sara Bona,
Benedetta Costantin, Giuseppe, Da Cortà,
Francesca Da Rin, Luana Fullin, Tiziana
Gabas, Tommaso Morandin, Michele Olivier,
Giorgio Sommariva
ANNO XVIII N. 3
EDIZIONE
DICEMBRE 2012
Realizzazione e stampa
TIPOGRAFIA NERO SU BIANCO
Pieve d’Alpago (BL)