INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI IL
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INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI IL
NOVEMBRE 2008 N. 4 PAGINA 1 MARZO 2009 AZIONI TECNICHE PERIODICO DI INFORM L’ULTIMO TRENO PER LA SUBFORNITURA Una cordata pubblico-privata sta lavorando per sostenere un progetto di collaborazione interdistrettuale che aiuterà la subfornitura veneta ad affrontare il peso della crisi nell’occhialeria: la certificazione del prodotto occhiale bellunese allarga i suoi confini all’intera Regione Veneto, abbracciando i Distretti dell’oreficeria e dello SportSystem e sostenendo un progetto di promozione dell’occhiale gioiello e sportivo, per avvicinare i buyers stranieri al prodotto di qualità. Focalizzato l’obiettivo, si tratta ora di definire i ruoli e gli impegni di chi è già accanto alle associazioni di categoria, nella individuazione dei tempi e delle attività da realizzare per supportare l’occhiale di qualità, sul naso di chi frequenta il lusso e di chi vuole praticare lo sport in assoluta sicurezza e confort. L’occhiale, infatti, non è più soltanto uno strumento, ma è a tutti gli effetti un accessorio moda che caratterizza la personalità di chi lo indossa e contraddistingue chi lo produce. Il territorio veneto possiede indole e carattere per conservare i livelli mondiali raggiunti negli anni del boom economico, del periodo in cui dire Belluno, era dire occhialeria. Oggi, la situazione soffre la concorrenza del Far East e l’emergere di un fenomeno di globalizzazione che tende ad offuscare l’identità dell’imprenditoria e del territorio bellunese. Dunque, non è più tempo di lasciare che il mercato guidi la produzione, deve essere la nostra produzione ad oltrepassare i limiti del mercato e riproporsi con una veste ed una creatività nuova immediatamente rico- noscibile agli occhi degli acquirenti e del brand moda. Con dette intenzioni, le Associazioni di categoria provinciali, della Piccola Industria e dell’Artigianato, hanno alzato la voce e fatto emergere le difficoltà di un settore in affanno, che intende promuovere l’eccellenza del suo prodotto. Ecco allora che il progetto che assicurerà al prodotto la certificazione secondo standard di qualità superiori a quelli CE, mira ad attivare una sinergia fra settori complementari, al fine di ottimizzare le fasi di processo dall’ideazione di una collezione esclusiva di occhiali, all’organizzazione di situazioni idonee alla sua massima visibilità nazionale ed estera. E se il business si creasse tra le porte di casa, nella cornice montana più famosa al mondo? Forse la delocalizzazione lascerebbe il passo ad una sub-fornitura lo- cale e di pregio, sollevando le sorti di un settore in affanno. Nasce da qui la volontà di rendere i fornitori partecipi e protagonisti di eventi locali interamente dedicati alla conoscenza del territorio e del prodotto di qualità. Un modo creativo per veicolare le imprese bellunesi e venete all’interno delle supply chain estere, permettendo ai buyers di essere testimoni della creatività bellunese. Il progetto ha già raccolto l’approvazione delle Istituzioni regionali e locali ed è alla valutazione delle Camere di Commercio del Veneto, che intendano sostenere il settore e le sue imprese al fine di incentivare l’innovazione e la ricerca, cooperando per la messa in rete di materiali, idee e piani di comunicazione. N. 1 INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI All’esame del Senato l’istituzione del Consiglio Nazionale Anticontraffazioni Abbiamo chiesto al nostro consulente legale da oltre dieci anni Avv. Michele Angelo Nitti di Belluno di descrivere il contenuto del Disegno di Legge n. 1441 in materia di anticontraffazione all’esame del Senato e di esprimere un suo parere in merito. Riceviamo e pubblichiamo volentieri di seguito l’articolo inviatoci. La Camera del Deputati ha approvato nella seduta del 4 novembre 2008 il disegno di legge n°1441 presentato dal Governo lo scorso mese di agosto contenente, tra l’altro, “disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese”. Il D.D.L., collegato alla legge di bilancio per il 2009, è quindi stato trasmesso al Senato dove, dal 28 gennaio 2009, è all’esame della 10a Commissione Permanente (Industria, commercio e turismo) in sede referente. Il provvedimento contiene una serie di misure che appaiono idonee a contrastare efficacemente il fenomeno della contraffazione dei prodotti industriali, adeguando alla realtà attuale una legislazione emanata in ben altro contesto socio-economico. Esso prevede l’inasprimento delle pene per una serie di fattispecie criminose riconducibili alla contraffazione, all’alterazione dei marchi o dei segni distintivi (nazionali o esteri) di prodotti industriali nonché all’usurpazione di brevetti, modelli e disegni industriali. Di notevole rilievo è poi la prevista istituzione del “Consiglio Nazionale Anticontraffazione”, organo cui è attribuita una serie di funzioni che vanno dal monitoraggio, al coordinamento, alla prevenzione dei fenomeni relativi alla violazione dei diritti di proprietà industriale ed alle pratiche commerciali sleali. In particolare è all’esame del Senato la modifica dell’art. 473 del Codice Penale (che attualmente prevede la reclusione “fino a tre anni”) con l’introduzione di un limite minimo di pena di un anno di reclusione e con l’elevazione del limite massimo da tre a quattro anni. Analogo aumento è previsto per la pena pecuniaria (in aggiunta a quella detentiva) per la quale viene introdotto un limite minimo (attualmente inesistente) di € 2.500,00 mentre viene elevato il limite massimo dagli attuali 2.065,00 euro a 25.000,00 euro. Tutto ciò per chiunque contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali oppure (anche senza aver partecipato alla contraffazione) comunque fa uso di marchi o segni contraffatti o alterati oppure riproduce prodotti industriali, usurpando i diritti di proprietà industriale protetti da brevetti (e ciò a partire fin dalla data in cui viene depositata la domanda di brevettazione o di registrazione). Le pene suddette vengono ridotte alla metà nei casi di utilizzo del titolo di proprietà industriale (per produzione, vendita, commercializzazione, deposito, importazione ed esportazione) senza il consenso del suo titolare. Il D.D.L. n°1441 prevede inoltre la modifica dell’art. 474 del Codice Penale con l’applicazione delle medesime pene, così come elevate per l’articolo precedente, anche nei confronti di coloro che (senza concorrere nel Continua a pag. 2 IL CONTROLO DEL MERCATO Certottica firma la convenzione con Unioncamere Veneto È stata firmata in data 16 gennaio 2009 la convenzione tra Certottica e l’Unione delle Camere di Commercio del Veneto per il controllo del mercato. L’accordo è finalizzato alla tutela della salute e della sicurezza dei consumatori e alla salvaguardia dei commercianti che operano nel rispetto delle norme nell’ambito del settore ottico. Tale accordo rientra in un programma più ampio denominato “Qualità-Prezzo: misure d’intervento a tutela dei consumatori veneti”. Unioncamere in collaborazione con la Regione Veneto si è infatti attivata nella realizzazione di tale programma finalizzato alla tutela della sicurezza dei consumatori, per rafforzare e migliorare il controllo dei prodotti in commercio e verificare la pericolosità o la non conformità alle norme internazio- nali. Il prodotto ottico, che nella Regione Veneto rappresenta il 70% della produzione nazionale e mondiale, rientra a pieno titolo tra i prodotti da controllare secondo il programma di intervento. Unioncamere ha cosi affidato a Certottica, in quanto Istituto nazionale di certificazione dei prodotti ottici, l’incarico di eseguire le analisi sui dispositivi di protezione individuale di I categoria, con particolare riferimento agli occhiali da sole, maschere da sci e occhiali da nuoto. Le linee di azione del protocollo prevedono nello specifico una collaborazione tra la Camera di Commercio competente e Certottica in materia di vigilanza e conformità dei prodotti ottici attraverso varie fasi. La Camera di Commercio controllerà inizialmente i requisiti for- mali dei prodotti visionati e l’eventuale documentazione disponibile. Se i prodotti dovessero risultare non conformi verranno prelevati dei campioni da inviare a Certottica per l’esecuzione dei test secondo le norme tecniche europee al fine di valutare la conformità dei DPI prelevati ai requisiti essenziali delle Direttive Comunitarie di riferimento. Certottica da anni impegnata nella tutela della salute e sicurezza del consumatore e nella salvaguardia delle imprese che operano correttamente sul mercato, con l’accordo firmato con Unioncamere si fa ancora una volta portavoce dell’esigenza di tutela dei prodotti, collaborando inoltre alla creazione di un maggiore controllo e vigilanza del mercato veneto. PAGINA 2 AL PRESIDENTE PRA IL PREMIO “LONGARONE FIERE” 2009 Un riconoscimento estremamente significativo quello ricevuto dal Presidente di Certottica Floriano Pra lo scorso 20 febbraio in occasione della cerimonia di apertura di Costruire, il salone dell’edilizia e dell’abitare svoltosi a Longarone Fiere dal 20 al 22 febbraio. Il premio è stato istituito nel 2007 da Longarone Fiere per segnalare un soggetto pubblico o privato, persona individuale o gruppo di persone che a qualsiasi titolo abbiano prodotto significative iniziative, nel campo dello sviluppo economico, della ricerca, della promozione e dell’innovazione tecnologica, della cultura o sociale che in qualsiasi modo abbiano favorito un’opportunità sostanziale di crescita e promozione in area dolomitica. E questa volta il premio è stato assegnato al Presidente di Certottica. Figura di spicco del mondo politico bellunese, Pra, oltre che sviluppare le proprie aziende alberghiere ed extra-alberghiere, è stato protagonista indiscusso dello sviluppo turistico dell’alto Agordino e promotore di importanti società di impianti a fune dimostrando grandi capacità e lungimiranza imprenditoriale. Sindaco di Alleghe dal 1970 al 1990, nello stesso 1990 è stato eletto consigliere regionale e nell’ambito della giunta ha ricoperto gli incarichi di assessore al turismo e alla cultura, e all’economia mettendo mano all’intero impianto legislativo del settore secondario innovando profondamente le leggi dell’artigianato, dell’industria, del commercio e del sistema fieristico. Con lo sviluppo del credito agevolato in tutti i settori e la creazione di fondi di rotazione è riuscito a dare un forte impulso all’economia della regione ed in particolare della provincia bellunese, dove continua il suo impegno in qualità di Presidente di Certottica e Dolomiticert. MARZO 2009 N. 1 UN VIAGGIO NEI COLORI DELL’ORO E DELLE LEGHE PREZIOSE Certottica grazie alla continua ricerca e all’esperienza consolidata negli anni, amplia i suoi ambiti al settore orafo. La presenza dell’Istituto alla fiera mondiale dell’oro che si è svolta a Vicenza lo scorso gennaio costituisce la prova diretta che l’innovazione e la tecnologia non appartengono a settori specifici, ma coinvolgono e costituiscono il motore di tutti gli ambiti produttivi ed industriali dell’economia. Con il progetto “Dolomiticert2” Certottica ha voluto creare una sinergia tra i maggiori Distretti produttivi veneti, permettendo un interconnessione tra il distretto dell’occhiale e quello orafo. Quest’iniziativa finanziata dalla Regione Veneto in collaborazione con la CCIAA di Belluno e il Laboratorio Saggio Metalli Preziosi, ha permesso di caratterizzare alcune specificità dei materiali ed avviato procedure di misurazione delle leghe dell’oro. I risultati del progetto sono stati riassunti in una brochure dal titolo “ Di che colore è il tuo gioiello, guida per i produttori”, utile strumento diretto ai produttori per fornire indicazioni sull’identificazione e caratterizzazione delle leghe. Lo scopo del lavoro è stato quello di fornire non solo una guida che dia indicazioni e/o informazioni agli utenti per poter cominciare a muoversi all’interno del mondo della colorimetria applicata alle leghe d’oro ma anche dato dall’assenza di quadri normativi e la carenza di pubblicazioni scientifiche in merito. La ricerca ha permesso di traghettare le esperienze e le capacità consolidate di Certottica allargando il bacino di utenza al settore dei metalli preziosi gettando le basi per future collaborazioni. La brochure è disponibile su richiesta presso Certottica per le aziende associate. L’ISTITUTO NAZIONALE DI NORMAZIONE CINESE IN VISITA A CERTOTTICA A seguito dell’invito formale, formulato da parte del Comitato Tecnico di ANFAO, in occasione di MIDO 2009 è prevista la visita del Responsabile del Dipartimento di Ottica del CNIS (China National Institute of Standardization), Dottoressa Lira Wang. L’incontro è stato programmato allo scopo di approfondire quello che è l’attuale ambito normativo per la conformità degli occhiali da sole al mercato cinese mettendo in luce gli adempimenti che i produt- tori di occhiali italiani devono soddisfare per poter vendere i loro prodotti. In tale occasione la delegazione del CNIS visiterà i Laboratori di Certottica. La visita presso il nostro Istituto permetterà una reciproca conoscenza e uno scambio proficuo di informazioni tecniche permettendo di impostare un rapporto di cooperazione tra i due Istituti gettando le basi per possibili future collaborazioni. INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI Continua da pag. 1 reato di contraffazione) introducono nel territorio dello Stato al fine di trarne profitto, prodotti industriali con marchi o segni distintivi (nazionali o esteri) contraffatti o alterati oppure prodotti industriali realizzati usurpando i diritti di proprietà industriale protetti da brevetto. Leggermente più contenuto è l’aumento di pena previsto per coloro che tengono in deposito per la vendita o comunque mettono in circolazione i prodotti suddetti. In questi ultimi casi la pena prevista va infatti da sei mesi a tre anni di reclusione oltre alla multa “fino a € 25.000” (e pertanto senza alcun limite minimo). A fronte di tale ultima riduzione è prevista però una “aggravante specifica” con l’introduzione di un nuovo articolo (il 474-bis) per i casi in cui i fatti suddetti siano realizzati su “ingenti quantità di merci” o comunque attraverso l’allestimento di specifici mezzi o con apposita attività continuativa e organizzata. Per questi casi le pene previste vanno da due a sei anni di reclusione oltre alla multa da 5.000 a 50.000 euro. Molto efficace promette poi di rivelarsi la misura introdotta dal nuovo art. 474 ter che prevede la confisca (e non il semplice “sequestro”) che il giudice dovrà (e non “potrà”, come previsto per altri casi) sempre ordinare per le cose che siano ser- vite o destinate a commettere i reati in parola nonché delle cose che ne siano l’oggetto, il prodotto o il profitto “a chiunque appartenenti”. Né l’autore del reato potrà sfuggire alla confisca occultando tali cose. Nel caso infatti in cui non sia possibile eseguire la confisca delle cose appena elencate, il giudice penale dovrà ordinare la confisca di (altri) beni di cui il reo abbia la disponibilità “per un valore corrispondente al profitto”. Neppure il reo potrebbe evitare la confisca usando per le attività incriminate cose di proprietà di terzi. Nel caso in cui i beni da confiscare appartengano infatti a persona estranea al reato, questa subirà comunque la confisca a meno che non riesca a dimostrare di non aver potuto prevedere l’illecito impegno “anche occasionale” e di “non essere incorsa in un difetto di vigilanza”. Quest’ultimo aspetto desta però qualche perplessità potendo esservi ravvisata una sorta di inversione dell’onere della prova: spetterebbe infatti al terzo l’onere di dimostrare “di non aver potuto prevedere l’illecito impiego, anche occasionale, e di non essere incorso in un difetto di vigilanza” e non già all’accusa dimostrare il contrario. Né, infine, il reo potrebbe sfuggire alla confisca “patteggiando” la pena. L’articolo in esame prevede infatti l’obbligatorietà della confisca anche nel caso in cui la pena venga ap- Il D.D.L. n°1441 prevede inoltre la modifica dell’art. 474 del Codice Penale con l’applicazione delle medesime pene plicata su richiesta delle parti. Il D.D.L. n°1441 prevede inoltre l’aumento delle pene anche per il reato di vendita di prodotti indu- Il D.D.L. N° 1441 prevede inoltre l’aumento delle pene anche per i reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci striali con segni mendaci e cioè con quei segni o marchi che, pur non essendo contraffatti o modificati, sono comunque idonei a trarre in inganno il consumatore sulla provenienza, la qualità o l’origine del prodotto a causa di particolari caratteristiche quali la somiglianza con marchi originali, specie se apposti su beni di largo consumo al cui acquisto il consumatore accede con relativa facilità, velocità o superficialità. In queste ipotesi delittuose la pena di cui all’art. 517 del Codice Penale (attualmente alternativa fra la reclusione “fino a un anno” o la multa “fino a € 1.032,00”) diventerebbe cumulativa con l’applicazione della reclusione, che viene aumentata “fino a due anni”, oltre alla multa fino a € 1.032,00. A tale proposito il D.D.L. in esame amplia l’elencazione delle attività ingannevoli di cui all’art. 4, comma 49 della L. 24.12.2003 n°350 (che attualmente prevede fra l’altro come fattispecie criminosa la apposizione della stampigliatura “made in Italy” su prodotti o merci non originari dell’Italia) aggiungendo ed equiparando alla apposizione del “made in Italy” anche l’uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell’Italia ove non sia accompagnata dall’indicazione precisa, con caratteri evidenti, del Paese di produzione o altra indicazione in grado di evitare qualsiasi errore sulla effettiva origine estera dei prodotti. Questa disposizione è ulteriormente inasprita dalla successiva disposizione che prevede l’impossibilità per le merci con tali caratteristiche di essere regolarizzate (per esempio rimuovendo in qualche modo il marchio ingannevole) nel caso in cui i prodotti siano stati già immessi in libera pratica. Il D.D.L. n°1441 non trascura poi di intervenire anche sull’acquirente finale dei prodotti contraffatti. L’acquirente finale viene infatti punito con la sanzione amministrativa da 100 a 7.000 euro se acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale. Di notevole rilievo è l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, del Consiglio Nazionale Anticontraffazione” prevista dall’art. 11, 8° comma del D.D.L. n°1441. Detto Consiglio è presieduto dal Ministro per lo Sviluppo Economico, è composto da 12 rappresentanti di vari ministeri ed ha la funzione di coordinare a livello nazionale le azioni intraprese dalle varie amministrazioni al fine di migliorare l’azione di contrasto della contraffazione. Detta funzione dovrebbe essere svolta mediante una serie di attività quali il monitoraggio del fenomeno della contraffazione, lo studio delle misure ritenute più idonee al contrasto dello stesso, la sensibilizzazione delle imprese sui diritti e sui doveri della proprietà industriale, l’assistenza delle imprese vittime delle pratiche commerciali sleali, la sensibilizzazione dei consumatori e dei lavoratori, l’elaborazione di un piano annuale di azione per la lotta alla contraffazione con il successivo monitoraggio per la valutazione dei risultati ottenuti ed infine la realizzazione di attività di coordinamento con analoghe strutture di Paesi esteri. L’iniziativa appare molto promettente anche se desta qualche perplessità la lettura del comma 14 dell’articolo citato laddove si legge che all’attuazione delle attività sopra elencate “si provvede nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”. Anche da questo punto di vista il provvedimento appare adeguarsi alla attuale realtà socio-economica. (avv. M.A. Nitti) Di notevole rilievo è l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, del Consiglio Nazionale Anticontraffazione MARZO 2009 N. 1 PAGINA 3 REGOLAMENTO REACh NUOVO PROGETTO DI NORMA ISO PER GLI OCCHIALI DA SOLE NORMAZIONE Pubblicate le linee guida per il settore produttivo dell’occhiale Dal 1° giugno 2007 è entrato in vigore il Regolamento REACh, un unico testo normativo europeo in materia di sostanze chimiche che sostituisce buona parte della legislazione comunitaria precedente. Il R.E.A.Ch, acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche), nasce dalla volontà di conoscere le caratteristiche tossicologiche ed il rischio per la salute e per l’ambiente comportato dalle sostanze chimiche prodotte e utilizzate all’interno dell’Unione Europea. Gli obiettivi sostanziali del regolamento REACh sono quelli di fornire un alto livello di tutela della salute e dell’ambiente, colmare le lacune conoscitive relative alle caratteristiche ambientali e tossicologiche delle sostanze chimiche, incoraggiare l’innovazione all’interno del settore chimico dell’Unione Europea e assicurare alti standard di sicurezza dei prodotti. Il regolamento introduce un sistema integrato per la registrazione, valutazione e autorizzazione dei chemicals e del loro commercio a livello europeo. Non solo. Disciplina in maniera univoca le fasi di produzione, importazione ed utilizzo delle sostanze chimiche. R.E.A.Ch. prevede la possibilità di limitare o addirittura proibire la fabbricazione, l’immissione sul mercato o l’uso di sostanze che presentino rischi inaccettabili per la salute e l’ambiente. Il regolamento rappresenta una riforma radicale nella legislazione comunitaria perché ribalta completamente l’approccio fin qui seguito dall’Unione Europea in materia di prodotti chimici, trasferendo per la prima volta l’onere della prova della sicurezza di tali sostanze dalle autorità competenti alle aziende, con l’intento ultimo di una maggior responsabilizzazione delle stesse nella salvaguardia della salute e dell’ambiente. La normativa e il suo campo di applicazione interessano non solo i comparti o le imprese chimiche ma, in aspetti diversi, coinvolgono tutte le aziende che utilizzano sostanze chimiche. Infatti, la norma, pur applicabile solo alle sostanze chimiche, va ad incidere in modo più o meno diretto su tutte le tipologie di imprese poiché praticamente qualsiasi impresa utilizza nella sua attività professionale preparati o manufatti costituiti da sostanze chimiche. Poiché gli obblighi derivanti dal regolamento REACh sono complessi e legati alla tipologia del processo manifatturiero e alla tipologia di produzione, l’eterogeneità delle aziende in generale, e delle aziende associate in particolare, non consente di tracciare delle indicazioni univoche per tutti. Le aziende operanti nel comparto dell’occhialeria, in linea generale, possono essere assoggettate alla nuova norma in quanto utilizzatori, in varie fasi, di sostanze soggette alla norma e il regolamento richiede alle aziende manifatturiere appartenenti a tale comparto produttivo dei semplici adempimenti principalmente legati al ruolo di utilizzatori a valle di preparati o di importatori di articoli a rilascio non intenzionale. ANFAO, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, in seguito all’incontro tenutosi a novembre in Certottica e vista la necessità per le aziende di conoscere la struttura della norma, ha incaricato il centro Reach Veneto di redigere delle linee guida relative all’applicazione del regolamento nel settore. Tale documento, denominato “L’applicazione del regolamento R.E.A.Ch. nel settore produttivo dell’occhiale”, fornisce alle aziende manifatturiere appartenenti al comparto produttivo dell’occhiale uno strumento che aiuta a comprendere gli adempimenti a cui tale settore può essere soggetto con l’entrata in vigore del Regolamento R.E.A.Ch. contemplando i casi più comuni in cui le aziende possono incorrere. Le linee guida inviate da ANFAO ai propri associati sono a disposizione anche presso Certottica. LA NORMA EN 1811 PER IL RILASCIO DI NICHEL È IN CORSO DI REVISIONE La norma EN1811 è il metodo di riferimento per valutare se gli oggetti in contatto diretto e prolungato con la pelle soddisfano i requisiti stabiliti dalla 76/769/EEC, nota come Direttiva Nichel. Tale norma è in corso di revisione e la nuova versione dovrebbe entrare in vigore nel giugno 2011. Fino ad oggi le montature e gli occhiali da sole sono stati ritenuti soggetti alla norma EN1811 per quanto concerne la valutazione del possibile rilascio di nichel, ma essa, sia nella versione in vigore sia nella forma rivista, copre una vastissima gamma di prodotti che possono venire in contatto diretto e prolungato con la pelle. Tali prodotti differiscono molto per materiali, trattamento della superficie e tipo di interazione con la pelle. Nonostante ciò, la norma EN1811 testa tutti i prodotti allo stesso modo senza tener conto delle sostanziali differenze dei prodotti simu- lando per tutti un patch test. Tuttavia questo metodo non è completamente appropriato per testare le montature e gli occhiali da sole considerando che questi prodotti non sono quasi mai in contatto diretto e prolungato con la pelle. Le sole parti tipicamente in contatto sono di fatto i terminali e le placchette notoriamente fabbricati in plastica. Inoltre i requisiti di sicurezza delle montature e degli occhiali da sole, che sono dispositivi medici o dispositivi di protezione individuale, sono definiti dalle Direttive 93/42/EEC (DM) e 89/686/EEC (PPE) le quali coprono un numero maggiore di rischi connessi alla compatibilità fisiologica che non solo il rilascio del nichel. Per soddisfare le direttive europee si presenta dunque la necessità di creare uno Standard Armonizzato a sè stante che tenga conto delle peculiarità del prodotto ottico. Il processo di armonizzazione della norma per gli occhiali da sole ad uso generale sta proseguendo positivamente. La norma è in fase di sviluppo nell’ambito del gruppo ISO TC94 SC6 WG3, a coordinamento italiano, nella figura del dott. Graziano Marusi*. Il cammino, iniziato a NewYork nel 2003, è stato reso complesso da diversi fattori, tra cui: necessità di raggiungere un comune accordo con il più ampio consenso possibile e particolare impianto strutturale voluto dall’ISO TC 94 SC6. Come si può dedurre facilmente dalle attuali norme internazionali in vigore, le posizioni di partenza erano molto distanti soprattutto per quanto riguarda le specifiche per la guida, protezione UV e Poteri Rifrattivi. Questo ha reso necessario molte riunioni e la preparazione di diversi draft, l’ultimo dei quali scaturito dall’ultima riunione di Sydney nell’Ottobre 2008. A testimonianza dell’interesse e dell’attenzione per questa norma, la presenza ai gruppi di lavoro sempre molto numerosa (circa 30 persone) e l’elevato numero di draft preparati (10). Nell’ambito ISO risulta particolarmente importante il raggiungimento di un comune accordo che vada ben oltre la semplice maggioranza perché è condizione necessaria affinché possa essere adottato dal maggior numero di Paesi possibile (le norme ISO non possono essere imposte ai Paesi, che possono decidere di non adottarle). La seconda complessità è data dalla scelta di ISO TC94 SC6 di separare i metodi di prova dalle norme di prodotto. Questo ha fatto sì che i lavori sulla norma tecnica sugli occhiali da sole fossero condizionati dalla disponibilità della norma contenente i metodi prova, in carico ad un altro gruppo di lavoro, a coordinamento americano. Attualmente questo rappresenta il principale ostacolo e motivo di rallentamento. Ora il draft per gli occhiali da sole ad uso generale è pronto per l’inchiesta pubblica, ma non può essere ufficialmente rilasciato finché il draft contenente i metodi di prova non sarà pubblicato. Tutti ci auguriamo che dopo il lavoro condotto a Sydney venga rilasciato entro brevissimo tempo ed i lavori possano avviarsi finalmente alla conclusione. Il tempo limite imposto da ISO è Marzo 2011. Tra le novità interessanti introdotte dal nuovo draft, la definizioni di pittogrammi ISO per la rappresentazione del tipo di utilizzo consigliato. laboratorio di prototipazione rapida 3d e il sistema di scansione ottica Advanced Topometric Sensor. Consultare il sito permette infine al cliente di informarsi su novità e adem- pimenti normativi, per particolari iter burocratici, per vedere in tempo reale le offerte dei nostri servizi dalla certificazione alla ricerca, dalla normazione alla formazione. * A cura di Graziano Marusi, Coordinatore della Commissione Tecnica ANFAO “Occhiali da Sole e Protezione” e Convenor ISO/TC 94/SC 6/WG3. NUOVO LOOK PER IL SITO DI CERTOTTICA Per il 2009 Certottica si veste di nuovo rinnovando il sito. Attraverso il nuovo sito www.certottica.it è possibile accedere ai servizi dell’Istituto e vedere le attività che si snodano attraverso le Aree Formazione, Normazione, Certificazione e Ricerca & Innovazione. L’Istituto sempre attento alle esigenze del settore e vicino alle imprese, con il nuovo sito, offre la possibilità di accedere a tutte le informazioni che riguardano corsi di formazione realizzati dall’Istituto. Offre inoltre una consulenza e assistenza tecnico/commerciale stando al passo con gli eventuali mutamenti del commercio nazionale e internazionale. L’ufficio di Europrogettazione sostiene invece le aziende per sviluppare progetti e nuove idee per innovare prodotti e sviluppare processi industriali all’avanguardia cercando di reperire fondi attraverso Leggi regionali, nazionali e comunitarie. Tra i servizi permanenti Certottica propone la biblioteca dei materiali innovativi (banca dati) dove è possibile visionare materiali tecnologici con le relative schede tecniche, il PAGINA 4 MARZO 2009 N. 1 FORMAZIONE ENERGIE RINNOVABILI, MECCANICA DI PRECISIONE, DESIGN, SPORTSYSTEM Il catalogo formativo di Certottica per il 2009 offre corsi in tutti i settori importanti per l’area dolomitica La nuova programmazione regionale per il sessennio 2007-2013 ha permesso a Certottica di presentare dei progetti di formazione di grande interesse che hanno ottenuto il finanziamento nel quadro delle attività sostenute del Fondo Sociale Europeo. Si tratta di 4 percorsi formativi dedicati alle persone inoccupate e disoccupate che offrono una preparazione tecnica in alcuni dei settori che si possono ritenere fondamentali per l’economia di tutta l’area dolomitica e le zone limitrofe. Per quanto riguarda i settori di formazione tradizionalmente assicurati da Certottica i corsi hanno come argomento infatti il design per i settori dell’occhialeria e dell’oreficeria, la meccanica di precisione con un corso sull’uso delle macchine a programmazione numerica. Ma Certottica, tramite la sua partecipata proprietà consortile Dolomiticert, ha anche allargato gli orizzonti per l’a- rea formativa. Sotto l’egida di Dolomiticert i corsi verteranno sulle energie rinnovabili – in particolare la loro applicazione nel contesto e per le esigenze della montagna- e lo sportsysytem. Di seguito il dettaglio delle proposte formative. Per informazioni, iscrizioni e per qualsiasi altra necessità potete consultare il sito www.certottica.it, oppure scrivere a [email protected] o telefonare allo 0437-573157. Tecnico dello stile e del design dell’occhiale e del gioiello Tecnico di macchine a controllo numerico per il distretto dell’occhiale Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate e disoccupate, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado. Obiettivo del corso Il profilo professionale da formare unisce alla sensibilità tecnica e alla conoscenza dei prodotti occhiale e gioiello e relativi materiali una forte componente creativa ed una approfondita considerazione del mercato, del gusto e della moda. Durata: 768 ore (448 ore in aula e 320 ore di stage in azienda). Sede del corso Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga Avvio previsto: 22 giugno 2009 Programma del corso • Normazione Nazionale e Internazionale del prodotto moda occhiale e gioiello (36 ore) • Ispirazione e Ideazione del processo creativo (48 ore) • Applicare i principi della Storia dell’arte alla creazione del prodotto (48 ore) • Progettazione del prodotto moda occhiale e gioiello (64 ore) • Industrializzazione del prodotto moda occhiale - gioiello (60 ore) • Elaborazione dell’immagine digitale (40 ore) • Stile e design per l’azienda e il mercato (48 ore) • Tecnologie, materiali e rivestimenti innovativi (24 ore) • Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (16 ore) • Project work (64 ore) Attestato di qualifica Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale. Indennità di frequenza e buono pasto €3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo. Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero. Requisiti di ammissione al corso Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer. Modalità di accesso all’intervento Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica. La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di disoccupazione/inoccupazione). Termini per la presentazione della domanda di ammissione Dall’11 maggio all’11 giugno 2009 Giornate di selezione 18 - 19 giugno 2009 dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL. Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate e disoccupate, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado. Obiettivo del corso L’obiettivo è formare una figura professionale con competenze di automazione industriale, ottenute dalla sintesi di competenze specifiche dei settori elettrico, elettronico, meccanico ed informatico, profilo professionale emergente e ricercato nell’ambito del distretto produttivo dell’Occhiale. Durata: 732 ore (428 ore in aula e 304 ore di stage in azienda). Sede del corso Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga Avvio previsto: 27 aprile 2009 Programma del corso • Disegno meccanico con Autocad (96 ore) • Tecnologia meccanica (48 ore) • Lavorazioni meccaniche (32 ore) • Automazione e Macchine CNC (40 ore) • Misure e controlli di produzione (40 ore) • Programmazione CNC (48 ore) • Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore) • Strumenti informatici per la presentazione del prodotto (24 ore) • Progettazione Cam (24 ore) • Project work (60 ore) Attestato di qualifica Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale. Indennità di frequenza e buono pasto €3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo. Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero. Requisiti di ammissione al corso Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer. Modalità di accesso all’intervento Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica. La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di disoccupazione/inoccupazione). Termini per la presentazione della domanda di ammissione Dal 16 marzo al 17 aprile 2009 Giornate di selezione 20 - 21 aprile 2009 dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL. La partecipazione al corso è gratuita La partecipazione al corso è gratuita Come già anticipato, la nascita di Dolomiticert, di cui Certottica è socio unico, ha permesso all’Area Formazione di presentare proposte e progetti formativi in settori diversi e importanti per il contesto montano, soprattutto in relazione alle dinamiche evolutive dello scenario econo- mico della nostra provincia, orientato verso le energie rinnovabili e il mondo dello sport in montagna. Per questo i progetti che hanno otte- nuto il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo trattano il tema dell’uso delle energie rinnovabili e dell’articolo sportivo. Tecnico dei sistemi ad energia alternativa in ambiente montano Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado. Obiettivo del corso Il corso intende formare figure professionali preparate all’uso di energie alternative e all’applicazione di principi, tecniche e tecnologie del risparmio energetico, nell’ottica di supportare concretamente le micro e le piccole imprese del territorio affinché siano in grado di sostenere, con competenze appropriate, le strategie di sviluppo imposte dai cambiamenti di scenario del mercato. Durata: 740 ore (440 ore in aula e 300 ore di stage in azienda). Sede del corso Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga Avvio previsto: 16 marzo 2009 Programma del corso Bioedilizia per la montagna (80 ore) - Sistemi energetici nelle costruzioni (48 ore)- Progettazione di impianti ad energia alternativa (80 ore) - Sviluppo sostenibile in ambiente urbano e montano (24 ore)- La certificazione energetica degli edifici (32 ore) - Elaborazione di modelli architettonici (48 ore) Modellazione solida e realizzazione di animazioni (48 ore) - Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore)- Project Work (64 ore) Attestato di qualifica Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale. Indennità di frequenza e buono pasto € 3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo. Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero. Requisiti di ammissione al corso Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer. Modalità di accesso all’intervento Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica. La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di disoccupazione/inoccupazione). Termini per la presentazione della domanda di ammissione Dal 9 febbraio al 2 marzo 2009 Giornate di selezione 5 - 6 marzo dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL. La partecipazione al corso è gratuita MARZO 2009 N. 1 PAGINA 5 FORMAZIONE Una proposta formativa per architetti, ingegneri e studi di progettazione edilizia ENERGIA E AMBIENTE: PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA Incontri di formazione, seminari e sportelli di informazione/approfondimento specialistico All’attuale ed urgente necessità di sostenere e gestire l’aggiornamento professionale di chi opera sui temi delle energie rinnovabili e del risparmio energetico Certottica risponde con un catalogo di interventi formativi rivolti al settore degli Studi di progettazione dell’edilizia e dell’energetica nell’edilizia finalizzati a veicolare l’innovazione nelle microimprese del settore e nelle altre imprese della filiera per acquisire gli strumenti e gli schemi operativi necessari a procedere autonomamente e con sicurezza lungo il cammino della certificazione energetica degli edifici, della valutazione economica e della realizzazione di impianti che utilizzano fonti energetiche alternative. Le attività si distingueranno in diversi momenti e soluzioni: FORMAZIONE IN PRESENZA 4 Incontri formativi della durata di 36 ore ciascuno che saranno iterati in tre diverse sedi nella provincia di Belluno (zona Cadore/ zona Longarone - Alpago - Agordo; zona Belluno - Feltre). Ogni incontro – tenuto da docenti di livello universitario – affronterà i temi di seguito elencati con taglio tecnicospecialistico, proponendosi di fornire la competenza adeguata ad affrontare consapevolmente e con gli strumenti idonei la materia oggetto dell’intervento. Ecco i temi: 1) La certificazione energetica degli edifici; Tecnico innovazione prodotto e processo dell’articolo sportivo Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado. Obiettivo del corso Il corso ha l’obiettivo di formare professionalità in grado di analizzare le dinamiche di Sviluppo di un Nuovo Prodotto e, a partire dall’analisi integrata del mercato, di programmare e implementare le attività strategiche per la produzione: dalla scelta di materiali innovativi alla valutazione della Prestazione e Sicurezza per la progettazione funzionale, dallo sviluppo del modello virtuale e di stile alla realizzazione industriale ed alle prove funzionali in laboratorio e sul campo. Durata: 744 ore (424 ore in aula e 320 ore di stage in azienda). Sede del corso Certottica - Longarone (BL) Avvio previsto: 25 maggio 2009 Programma del corso Metodologie e strumenti per l’analisi di prodotto processo (80 ore) Innovazione di prodotto e processo (48 ore) Strumenti di supporto allo sviluppo prodotto (136 ore) Innovazione nei materiali e nei processi di fabbricazione (48 ore) Normativa del settore Sportsystem (32 ore) Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore) Project work (64 ore) Attestato di qualifica Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale. Indennità di frequenza e buono pasto € 3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo. Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero. Requisiti di ammissione al corso Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer. Modalità di accesso all’intervento Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica. La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di disoccupazione/inoccupazione). Termini per la presentazione della domanda di ammissione Dal 10 aprile al 14 maggio 2009 Giornate di selezione 18 - 19 maggio dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL. La partecipazione al corso è gratuita 2) Realizzabilità economica e progettuale di impianti fotovoltaici; 3) Progettazione di impianti di climatizzazione basati sulla tecnologia geotermica 4) Progettazione di sistemi di cogenerazione per complessi edilizi SEMINARI INFORMATIVI PER PROFESSIONISTI Incontri per professionisti della durata di 16 ore da iterare in due sedi dislocate nella provincia di Belluno (zona Cadore - Longarone - Alpago/ zona Agordo - Belluno Feltre). Tot. 160 ore 1) Aspetti energetici, ambientali e costruttivi dei materiali da costruzione 2) Il controllo e la regolazione dell’edificio. La domotica 3) Aspetti energetici e installativi di sistemi di produzione dell’energia termica e frigorifera 4) Aspetti energetici e costruttivi dei componenti dell’involucro edilizio 5) Aspetti energetici e installativi di impianti ad energia rinnovabile SEMINARI APERTI A TUTTI Incontri aperti ad un’utenza più ampia della durata di 4 ore da iterare in cinque sedi dislocate nella provincia di Belluno (zona Cadore/ zona Longarone – Alpago/ zona Agordo/ zona Belluno - Feltre) con l’obiet- tivo di sensibilizzazione circa il tema del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, nelle loro implicazioni pratiche e quotidiane di interesse generale. TEMA: “L’utilizzo consapevole dell’energia nel rispetto dell’ambiente” SPORTELLI ENERGETICI Un servizio di informazione ed approfondimento circa aspetti specialistici molto particolari di singolo interesse - e quindi non affrontabili esaurientemente durante le attività formative - e di assistenza operativa sia ai professionisti impegnati nella progettazione secondo le nuove normative, sia alla persona comune per la scelta consapevole delle tecnologie e delle soluzioni impiantistiche adeguate. Lo sportello mette inoltre a confronto Aziende e Professionisti del settore, favorendo la costruzione di una solida rete di comunicazione e informazione tra queste due categorie, tale da tenere gli uni al corrente dello stato dell’arte correntemente disponibile e gli altri informati riguardo alle esigenze e le difficoltà applicative riscontrate dalla controparte. INFOLINE e ISCRIZIONI Piero Monestier [email protected] tel. 0437 573157 PAGINA 6 MARZO 2009 N. 1 R I C E R C A E I N N O VA Z I O N E A BREVE IN CERTOTTICA IL NUOVO IMPIANTO PECVD Le tecnologie di rivestimento in vuoto stanno progressivamente sostituendo i metodi tradizionali e la tecnologia di deposizione di metalli tramite PVD ha ormai raggiunto un discreto stadio di sviluppo anche dal punto di vista dell’applicazione industriale. Sulle montature per occhiali infatti gli impianti di trattamento PVD dedicato esclusivamente alle montature in metallo, a fronte di ingombri assai contenuti, raggiungono una produttività di circa 400 pz/h/macchina. Il costo industriale del trattamento della superficie che ne deriva è analogo a quello del trattamento galvanico. Tuttavia, la problematica di questo processo impone una migliore preparazione della superficie da rivestire, dato che il trattamento PVD non dà effetto livellante, e necessita di una successiva protezione anticorrosiva e che non giustifica il passaggio a questa nuova tecnologia su larga scala. Il punto di svolta potrebbe essere rappresentato dal riuscire ad integrare il sistema di deposizione con quello di protezione utilizzando la stessa macchina o comunque lasciando i pezzi sullo stesso supporto. La tecnologia PECVD, attualmente non impiegata per il trattamento di montature per occhiali, offre svariate possibilità applicative. Tuttavia il nostro obiettivo è quello di approfondire tale tecnica al fine di poter valutare le possibilità di sviluppo di un processo industriale nel settore dell’occhialeria. Tale tecnica consente la deposizione di film trasparenti siliconlike o quarz-like che potrebbero prestarsi alla soluzione del problema di integrare il sistema di deposizione con quello di protezione. Nel settore dell’occhiale i rivestimenti protettivi e decorativi ricoprono una vasta porzione del mercato, inoltre costituiscono una fase determinante nel processo produttivo e sono un fattore chiave per il successo dell’industria nazionale. L’introduzione di nuove tecniche per la realizzazione di un film protettivo trasparente con tecniche di deposizioni in vuoto che unisca le caratteristiche di duttilità e resistenza dei prodotti rivestono un ruolo chiave nell’avanzamento di competitività dei prodotti di interesse per le occhialerie. I vantaggi che potrebbero derivare dall’utilizzo di questa tecnica sono: • Introduzione di novità estetiche; • Risoluzione di alcune problematiche produttive connesse all’impatto ambientali con l’impiego di processi water dry e senza emissioni in atmosfera; • Aumento delle prestazioni di resistenza chimica e meccanica dei prodotti; • La creazione di nuovi segmenti di mercato. I ricercatori di Certottica hanno raggiunto dei risultati assolutamente impensabili fino ad ora; è stato ottenuto infatti un film con ottime caratteristiche di duttilità e di resistenza alla corrosione dimostrando la possibilità concreta di ottenere risultati applicativi estremamente interessanti. Nonostante tali risultati lusinghieri, non è ancora possibile affermare che l’obiettivo finale può essere conseguito, cioè che un film trasparente nanotecnologico che soddisfi tutte le esigenze del prodotto occhiale possa essere industrializzato. La riproducibilità e l’uniformità nella distribuzione dello spessore del film depositato sono requisiti indispensabili per un processo produttivo industriale e le sperimentazioni condotte fino ad ora hanno dato esiti negativi da questo punto di vista, manifestando differenze di spessore che raggiungevano il 100% all’interno del reattore nello stesso ciclo. Lo studio di un impianto in grado di depositare in maniera riproducibile un film uniforme si è quindi rivelato necessario per qualsiasi altro progresso. Se abbiamo dimostrato che può essere sintetizzato un film prodotto con tecnologia PECVD avente ottime prestazioni antigraffio e anticorrosi- LEGGE 9/2007 FINANZIAMENTI REGIONALI PER LE IMPRESE CHE PUNTANO SU RICERCA E INNOVAZIONE Un’occasione da non perdere per tutte le aziende del nostro comparto. La possibilità di presentare una domanda di finanziamento a fondo perduto, dal 6 febbraio è concreta. La Regione Veneto ha messo a disposizione delle imprese che puntano su ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e innovazione 16 milioni di euro a cui si aggiungeranno altri 5 milioni di euro dell’esercizio 2009. Si tratta del primo bando in attuazione del piano triennale 2008-2010 previsto dalla legge regionale 9/2007 approvato dalla Giunta in data 30 dicembre. Tale Legge, nata per la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione nel sistema produttivo regionale, con il primo dei tre bandi previsti nei prossimo sei mesi, punta alle nuove politiche di sviluppo a favore delle piccole medie imprese. Il sostegno è indirizzato alle PMI in forma singola, anche consortile, o associata oltre che, per alcune azioni, alle Grandi Imprese, Università e Organismi di Ricerca pubblici e privati. Ciascun soggetto richiedente può presentare o partecipare ad una sola domanda di contributo, deve avere almeno un’unità operativa nella Regione Veneto e deve esercitare attività rientranti esclusivamente tra quelle ammesse al bando. Questi i requisiti indispensabili per avere la chance di ottenere un finanziamento. Gli interventi finanziabili riguardano: I e II) progetti di ricerca industriale in house o in affidamento esterno; III e IV) progetti di sviluppo sperimentale in house o in affidamento esterno; V) progetti di formazione specifica di ricercatori e tecnici; VI) progetti di trasferimento tecnologico mediante acquisizione di nuove conoscenze; VII) studi di fattibilità preliminari ad attività di ricerca industriale; VIII) studi di fattibilità per la definizione di piani di innovazione strategica; IX) attività connesse alla concessione e riconoscimento di brevetti; X) sostegno allo start-up d’impresa. A pena di inammissibilità o decadenza successiva i progetti non dovranno essere iniziati al momento della presentazione della proposta e dovranno concludersi entro 26 mesi dall’ammissione al finanziamento. La novità introdotta dal bando consiste nella procedura di presentazione delle domande in due fasi. In un primo momento le imprese avanzeranno una proposta sintetica che sarà valutata e alla quale seguirà la presentazione della domanda completa solo se ritenuta conforme e ammissibile. La data di scadenza prevista per la presentazione della prima proposta progettuale è il 9 marzo. Certottica, mette a disposizione la propria esperienza e competenza per assistere le aziende interessate in tutte le fasi di presentazione della domanda. Se pensate di avere un’idea vincente contattateci al numero 0437/573157. ve, bisogna capire ora se sia possibile trasferire questo processo su scala industriale. Lo studio in questa direzione ha preso corpo grazie al supporto finanziario dei maggiori produttori italiani di occhiali ed alla collaborazione di un’importante azienda tedesca produttrice di impianti al plasma. Presso la sede dell’azienda tedesca sono state effettuate sperimentazioni con impianti di diverse geometrie che sono stati di volta in volta modificati in base alle risultanze sperimentali. Alla fine è stata realizzata una camera dove un telaio portapezzi, che supporti almeno 40 montature, possa essere rivestito con un film di spessore uniforme avendo un risultato ripetibile. Al fine di poter completare e finalizzare la ricerca, l’azienda metterà a disposizione di Certottica l’impianto realizzato. Per il settore dell’occhialeria, della gioielleria e della bigiotteria si tratta di un’occasione preziosa per l’utilizzo di questa nuova tecnica e per l’avanzamento della competitività dei prodotti. MARZO 2009 N. 1 PAGINA 7 R I C E R C A E I N N O VA Z I O N E UNA TECNICA COMBINATA PER LA METALLIZZAZIONE SELETTIVA DEI MATERIALI NON CONDUTTIVI I ricercatori di Certottica, grazie al knowhow acquisito sulle tecniche del plasma freddo e sulla tecnologia LEP (Laser Enhanced Plating), sono riusciti ad ottenere i primi importanti risultati: depositi in oro su acetato, sia ottenuti per deposizione spontanea da gel, sia deposizione assistita da laser. Le deposizioni tramite laser rappresentano un campo approfondito nei laboratori di Certottica anche grazie al continuo apporto di esperienza delle aziende che hanno partecipato ai progetti di ricerca. In particolar modo la SISMA S.p.A, azienda di Schio (VI) leader mondiale nel campo della fabbricazione di macchine laser. Attraverso l’utilizzo della strumentazione dell’azienda vicentina, i ricercatori hanno potuto sviluppare il progetto raggiungendo importanti risultati. Il bagaglio di conoscenze acquisite in tre anni di sperimentazione è stato trasferito in un nuovo progetto per la metallizzazione selettiva dei materiali non conduttivi. L’utilizzo della tecnica combinata PECVD-LEP è una sperimentazione assolutamente innovativa. In questi primi mesi i ricercatori si sono concentrati sulla comprensione dei parametri della nuova macchina per il plasma freddo al fine di ottenere il miglior settaggio atto al pretrattamento della plastica. Infatti se la plastica non viene opportunamente attivata, non si riesce a depositare nessun metallo. L’attivazione consiste nel modificare a livello nanometrico la natura chimico-fisica della superficie impiantando atomi di un metallo, come ad esempio rame, che creano nuclei su cui poi si depositerà il metallo prezioso. Lo studio del processo di attivazione e di impiantazione (grafting) di atomi attraverso PECVD è molto complesso: si devono trovare i gas adeguati allo scopo, il giusto settaggio della macchina, i tempi di ogni fase del processo, la pressione di immissione e composizione della miscela dei gas, le condizioni di vuoto nella camera. Per parametrare l’efficacia del processo di attivazione si ricorre al Fisher test, un test empirico basato sulla tensione superficiale di alcune soluzioni campione a valore noto e che quindi forniscono una misura di quanto la superficie è stata atti- vata. Per fare un esempio: una goccia d’acqua su un pezzo di plastica rimane confinata con forma circolare essendo la plastica non polare mentre l’acqua lo è, mentre su un pezzo attivato la goccia si espande. Sempre con il Fisher test si è studiata anche la durata del trattamento nel tempo, giungendo alla conclusione che un pezzo trattato con la miscela di gas ottimizzata mantiene integro il trattamento idrofilo per circa tre giorni, mentre successivamente l’aria interagisce andando a spostare gli atomi impiantati e facendo progressivamente decadere l’efficacia. L’attenzione si è poi concentrata sull’ottimizzazione del processo di impiantazione degli atomi metallici: sono stati sperimentati prima l’argento e poi il rame. La scelta definitiva è stata quella del rame dal momento che si presta molto di più dell’argento come substrato per il successivo deposito di oro. Tuttavia i ricercatori di Certottica non sono ancora riusciti a quantificare l’efficacia della fase di grafting, in quanto il Fisher test non è influenzato dalla quantità di atomi metallici impiantati. Per un’ulteriore conferma che l’attivazione ed il grafting eseguito col plasma freddo sia la strada giusta da percorrere per raggiungere lo scopo, sono state fatte delle prove di deposizione di oro, semplicemente immergendo i pezzi trattati nel gel del metallo prezioso. Dopo un tempo relativamente breve l’intero pezzo risultava completamente placcato. Il passo successivo sarà quello di provare a depositare in maniera assistita dal laser, ovvero creare dei depositi selettivi. Il Settaggio dei parametri laser è un altro punto critico in quanto bisogna evitare bruciature sulla plastica che quindi si rovinerebbe. La metallizzazione selettiva dei materiali plastici non conduttivi è un obiettivo ambizioso che grazie alla tecnica combinata PECVDLEP si può realizzare e che potrà aprire nuove frontiere applicative. A MIDO IL PROTOTIPO VIRTUALE DELL’OCCHIALE POLIFUNZIONALE Fotocamera, bluetooth, data logger, sono tra le apparecchiature elettroniche che i ricercatori di Certottica hanno accorpato alla montatura. Attraverso un’indagine conoscitiva nei diversi ambiti lavorativi, è stato elaborato un progetto che potrebbe davvero segnare una tappa importante sia nel mondo del lavoro che in quello dello sport, perché questi strumenti elettronici rispondono alle esigenze del consumatore finale che svolge le proprie attività in sicurezza e senza impedimenti. Le collaborazioni. Il progetto, denominato esattamente ‘Studio di un occhiale polifunzionale pluriaccessoriato’, è stato presentato da Certottica e da un pool di aziende del distretto dell’occhiale nell’ambito della Legge Regionale sui distretti produttivi del Veneto. L’importanza della ricerca è stata non solo riconosciuta dalla Regione, ma ha suscitato anche l’interesse della prestigiosa Università di Padova, che ha seguito sin dall’inizio la ricerca con l’apporto di competenze qualificate. Il contributo più rilevante sarà dato dai rappresentati delle aziende che hanno creduto e credono nel valore strategico del progetto. Gli imprenditori, riunitisi più volte per parlare della nuova ricerca, hanno espresso opinioni e pareri riportando le loro esperienze. Il prototipo virtuale sarà messo a punto dai Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e di Ingegneria Informatica dell’Università di Padova e si potrà vedere in occasione di MIDO. Le caratteristiche del prodotto. • La montatura non avrà alcuna velleità per quanto riguarda la moda ma sarà un dispositivo per il lavoro; • Le aste misureranno circa 35/40 mm in altezza, in una alloggerà un bluetooth e la telecamera, l’altra un bluetooth, il microfono e l’altoparlante; • I musi saranno di spessore particolarmente importante per poter alloggiare 2 batterie e permettere l’attacco con il frontale; • Il frontale sarà a giorno con la possibilità di sostituzione delle lenti; • L’attacco fra aste e frontale sarà con viti; • L’astuccio non sarà un semplice contenitore di occhiali bensì un supporto che dialoga con l’occhiale. All’interno dell’astuccio alloggerà non solo la montatura ma anche un astuccio più piccolo, sede degli altri dispositivi, che dialogherà con la montatura tramite il bluetooth fino ad una distanza di alcune decine di metri. Il progetto, come si può facilmente capire, è uno studio di fattibilità perché il budget messo a disposizione non permette ancora di compiere il passo successivo della messa a punto. Saranno perciò realizzati inizialmente il modello virtuale ed il prototipo in scala. Le criticità, come in ogni ricerca, non mancano. Accorpare all’occhiale gli accessori che la tecnologia informatica è in grado di fornire è difficoltoso sia da un punto di vista informatico, per l’impegno progettuale richiesto per la realizzazione e la produzione di dispositivi ad hoc, sia da un punto di vista meccanico essendo necessario individuare dimensione, peso, bilanciamento dell’asta e dei dispositivi da inserirvi. Alla luce di queste problematiche Certottica sta prendendo in considerazione l’ipotesi di agire a livello istituzionale e presentare gli esiti della ricerca alla Protezione Civile e al Ministero dell’Interno onde poter valutare se esiste un mercato che possa giustificare l’ingegnerizzazione del prodotto. L’eventuale coordinamento di un progetto di tale portata è molto complesso e richiede risorse e capacità di gestione di competenza del distretto. Le ricadute sarebbero positive in quanto si potrebbe dimostrare la capacità realizzativa di un articolo tecnologico finalizzato a specifiche attività. Inoltre il nuovo prodotto presuppone lo studio e la pratica di processi produttivi all’avanguardia che potrebbero rappresentare un forte stimolo alla crescita industriale e imprenditoriale del distretto dell’occhiale. IN ARRIVO L’ACCREDITAMENTO SINAL Il sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori certificherà Certottica L’importanza e l’utilità dell’accreditamento dei Laboratori diviene di giorno in giorno più evidente non solo per lo sviluppo delle motivazioni già presenti sul mercato e per l’emergere di nuove esigenze, ma anche per la crescita culturale nel settore della qualità. In Europa ormai la libera circolazione dei prodotti da un Paese all’altro è sempre più condizionata dall’esistenza di rapporti di prova emessi da Laboratori accreditati, che consentano di evitare la ripetizione delle prove nei vari Paesi di esportazione. Questo approccio ha avuto un ulteriore rafforzamento con lo stabilirsi degli accordi di mutuo riconoscimento tra gli organismi di accreditamento dei Laboratori. Il Sinal, operando secondo la norma ISO/IEC 17011, verifica e sorveglia nel tempo la conformità dei laboratori rispetto alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Esso è stato costituito il 26 aprile 1988 per iniziativa dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e sotto il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’ Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA), delle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato. Il Sinal non accredita attività di consulenza, ma accredita i laboratori per qualsiasi tipo di prova sui cui risultati i consulenti possono basare il proprio lavoro. L’accreditamento non comporta una diminuzione delle responsabilità derivanti dai contratti stipu- lati tra il laboratorio ed i suoi clienti e, benché sia un indice di competenza tecnica e gestionale del laboratorio di prova, non costituisce una garanzia rilasciata dal Sinal sulle singole prestazioni del laboratorio. La garanzia di imparzialità e competenza tecnica derivante dall’accreditamento Sinal è pertanto valida esclusivamente per i servizi di analisi e prova per i quali l’accesso all’accreditamento è volontario e aperto a qualsiasi laboratorio di prova, sia come Ente indipendente sia come facente parte di una organizzazione più vasta. Il Sinal in particolare: • accerta e vigila sui requisiti tecnici ed organizzativi dei Laboratori di prova in modo che siano garantiti i riferimenti metrologici, l’affidabilità e la ripetibilità delle procedure impiegate, l’uso di strumentazioni adeguate, la competenza del personale, l’imparzialità del personale addetto alle prove e del giudizio tecnico emesso dal Laboratorio; • partecipa ai lavori degli Organismi Internazionali e/o sovranazionali operanti nel settore dell’Accreditamento dei Laboratori di prova; • collabora con gli Enti nazionali di normazione al fine di promuovere idonee elaborazioni o aggiornamenti della normativa tecnica; • promuove studi, incontri ed iniziative, nel settore di specifica competenza, in collaborazione con Enti ed Associazioni di interesse nazionale ed internazionale. Certottica che da anni è impe- gnata nella tutela della salute e sicurezza del consumatore e nella salvaguardia delle imprese che operano correttamente sul mercato, con l’accreditamento Sinal si inserisce appieno in questo contesto che determina la filosofia dell’Istituto facendone, non solo un punto di forza per la certificazione, ma permettendo ai propri clienti di avere una certificazione completa a livello internazionale. L’arrivo della Commissione Sinal è prevista per metà aprile ed è composta da un Segretario e due Ispettori Tecnici responsabili uno per il sistema qualità e uno per il controllo delle procedure tecniche dei test di prova. Dopo la visita ispettiva, la Commissione di controllo si riunirà a Roma nel mese di maggio per ufficializzare l’accreditamento. PAGINA 8 OCCHIALERIA A CONVEGNO Il punto di vista del Ministero con il supporto tecnico-normativo di Certottica Certottica con la collaborazione di ANFAO e della C.C.I.A.A. di Venezia, ha in programma per il mese di aprile il primo di una serie di eventi che hanno lo scopo di fornire alle aziende associate un aggiornamento tecnico e giuridico per quanto riguarda il settore dell’occhialeria. Il primo convegno si svolgerà a Venezia, luogo di incontro strategico per la presenza nella provincia di molte realtà commerciali e in quanto l’industria dell’ottica è ampiamente rappresentata da grosse aziende produttrici. L’evento in programma svilupperà argomenti legati alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale del prodotto occhiale, a aggiornamenti giuridico-normativi a livello nazionale e internazionale in tema di trac- ciabilità del prodotto e anticontraffazione, nonché garanzia e sicurezza generale dei prodotti con specifico riferimento al settore dell’occhialeria. Lo scopo principale sarà quello di promuovere e diffondere la cultura della proprietà intellettuale e industriale del prodotto occhiale al fine di tutelare la produzione locale dei manufatti ottici trasmettendo l’importanza dello sviluppo della qualità del prodotto attraverso attività di ricerca e innovazione, e successiva brevettazione. A fronte infatti di un fenomeno economico di elevate dimensioni quale quello della contraffazione, che coinvolge tutti gli operatori e non solo il produttore, dell’importazione e della immissione in commercio di dispositivi di protezione individuale, e in particolare quelli destinati alla protezione dell’occhio, costruiti in violazione non solo ai diritti di proprietà intellettuale ma anche ai requisiti di sicurezza, il convegno si pone l’obiettivo di fornire un aggiornamento puntuale in tema di regolamentazione nazionale e comunitaria attraverso la diffusione della conoscenza delle specifiche normative anche in materia di marcatura CE. La contraffazione crea un danno non solo alle imprese, che investono in ricerca tecnologica, marchi e brevetti, ma anche al consumatore finale in quanto implica l’immissione sul mercato di prodotti potenzialmente dannosi alla salute. Il convegno prevede infine un intervento specifico allo scopo di istruire i partecipanti su temi di particolare MARZO 2009 N. 1 rilevanza quali le nuove norme in materia di sicurezza generale dei prodotti e garanzie di beni di consumo, norme che valorizzano e responsabilizzano la figura del produttore e del consumatore, prevedendo tra l’altro un ruolo attivo anche per importatori e distributori, i quali devono anche rendere possibile la tracciabilità del prodotto e supportare le istituzioni nelle attività di controllo. Il Ministero del Sviluppo Economico ha dichiarato di voler sostenere questa iniziativa proposta da Certottica inviando un funzionario in qualità di relatore, in quanto la lotta alla contraffazione, con azioni di vigilanza e controllo, rientrano tra gli scopi e le attività del Dicastero. Tale evento si inserisce all’inter- no degli obiettivi di Certottica che anche attraverso le convenzione con l’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici (ANFAO), la Direzione Generale per l’Armonizzazione del Mercato e la Tutela dei Consumatori (DGAMTC) del Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) e l’Agenzia delle Dogane, lavora per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori e per salvaguardare le imprese che operano correttamente attraverso una maggior collaborazione e il coordinamento sistematico fra enti ed istituzioni in materia di vigilanza e di controllo della conformità dei prodotti immessi sul mercato che il convegno intende favorire e promuovere. siamo a DAL 6 AL 9 MARZO 2009 MIDO DESIGN LAB PADIGLIONE N. 24 - STAND M01 - N02 cell. 335.7775970 • [email protected] tel. 0437.573157 • [email protected] ANNO XV N. 1 EDIZIONE MARZO 2009 PERIODICO DI INFORMAZIONI TECNICHE DIRETTORE RESPONSABILE LUIGINO BOITO AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI BELLUNO N. 7.11.1994 SPED. 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