INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI IL

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INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI IL
NOVEMBRE 2008 N. 4
PAGINA 1
MARZO 2009
AZIONI TECNICHE
PERIODICO DI INFORM
L’ULTIMO TRENO PER LA
SUBFORNITURA
Una cordata pubblico-privata sta lavorando per sostenere
un progetto di collaborazione
interdistrettuale che aiuterà la
subfornitura veneta ad affrontare il peso della crisi nell’occhialeria: la certificazione del
prodotto occhiale bellunese allarga i suoi confini all’intera
Regione Veneto, abbracciando
i Distretti dell’oreficeria e dello SportSystem e sostenendo
un progetto di promozione dell’occhiale gioiello e sportivo,
per avvicinare i buyers stranieri al prodotto di qualità.
Focalizzato l’obiettivo, si
tratta ora di definire i ruoli e gli
impegni di chi è già accanto alle associazioni di categoria,
nella individuazione dei tempi
e delle attività da realizzare per
supportare l’occhiale di qualità, sul naso di chi frequenta il
lusso e di chi vuole praticare lo
sport in assoluta sicurezza e
confort. L’occhiale, infatti, non
è più soltanto uno strumento,
ma è a tutti gli effetti un accessorio moda che caratterizza la
personalità di chi lo indossa e
contraddistingue chi lo produce. Il territorio veneto possiede
indole e carattere per conservare i livelli mondiali raggiunti
negli anni del boom economico, del periodo in cui dire Belluno, era dire occhialeria. Oggi, la situazione soffre la concorrenza del Far East e l’emergere di un fenomeno di globalizzazione che tende ad offuscare l’identità dell’imprenditoria e del territorio bellunese.
Dunque, non è più tempo di lasciare che il mercato guidi la
produzione, deve essere la nostra produzione ad oltrepassare
i limiti del mercato e riproporsi
con una veste ed una creatività
nuova immediatamente rico-
noscibile agli occhi degli acquirenti e del brand moda. Con
dette intenzioni, le Associazioni di categoria provinciali, della Piccola Industria e dell’Artigianato, hanno alzato la voce e
fatto emergere le difficoltà di
un settore in affanno, che intende promuovere l’eccellenza
del suo prodotto. Ecco allora
che il progetto che assicurerà al
prodotto la certificazione secondo standard di qualità superiori a quelli CE, mira ad attivare una sinergia fra settori
complementari, al fine di ottimizzare le fasi di processo dall’ideazione di una collezione
esclusiva di occhiali, all’organizzazione di situazioni idonee
alla sua massima visibilità nazionale ed estera. E se il business si creasse tra le porte di
casa, nella cornice montana più
famosa al mondo? Forse la delocalizzazione lascerebbe il
passo ad una sub-fornitura lo-
cale e di pregio, sollevando le
sorti di un settore in affanno.
Nasce da qui la volontà di rendere i fornitori partecipi e protagonisti di eventi locali interamente dedicati alla conoscenza
del territorio e del prodotto di
qualità. Un modo creativo per
veicolare le imprese bellunesi
e venete all’interno delle
supply chain estere, permettendo ai buyers di essere testimoni
della creatività bellunese. Il
progetto ha già raccolto l’approvazione delle Istituzioni regionali e locali ed è alla valutazione delle Camere di Commercio del Veneto, che intendano sostenere il settore e le
sue imprese al fine di incentivare l’innovazione e la ricerca,
cooperando per la messa in rete di materiali, idee e piani di
comunicazione.
N. 1
INASPRIMENTO DELLE PENE
PER I CONTRAFFATTORI
All’esame del Senato l’istituzione del Consiglio Nazionale
Anticontraffazioni
Abbiamo chiesto al nostro consulente legale da oltre dieci anni Avv. Michele Angelo Nitti di Belluno di descrivere il contenuto del Disegno di
Legge n. 1441 in materia di anticontraffazione all’esame del Senato e di
esprimere un suo parere in merito. Riceviamo e pubblichiamo volentieri di
seguito l’articolo inviatoci.
La Camera del Deputati ha approvato nella seduta del 4 novembre
2008 il disegno di legge n°1441 presentato dal Governo lo scorso mese
di agosto contenente, tra l’altro, “disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese”.
Il D.D.L., collegato
alla legge di bilancio per
il 2009, è quindi stato
trasmesso al Senato dove, dal 28 gennaio 2009,
è all’esame della 10a
Commissione Permanente (Industria, commercio e turismo) in sede referente.
Il provvedimento contiene una serie di misure
che appaiono idonee a
contrastare efficacemente il fenomeno della
contraffazione dei prodotti industriali, adeguando alla realtà attuale una legislazione emanata in
ben altro contesto socio-economico.
Esso prevede l’inasprimento delle
pene per una serie di fattispecie criminose riconducibili alla contraffazione, all’alterazione dei marchi o dei
segni distintivi (nazionali o esteri) di
prodotti industriali nonché all’usurpazione di brevetti, modelli e disegni
industriali.
Di notevole rilievo è poi la prevista
istituzione del “Consiglio Nazionale
Anticontraffazione”, organo cui è attribuita una serie di funzioni che vanno dal monitoraggio, al coordinamento, alla prevenzione dei fenomeni relativi alla violazione dei diritti di
proprietà industriale ed alle pratiche
commerciali sleali.
In particolare è all’esame del Senato la modifica dell’art. 473 del Codice Penale (che attualmente prevede la
reclusione “fino a tre anni”) con l’introduzione di un limite minimo di pena di un anno di reclusione e con l’elevazione del limite massimo da tre a
quattro anni.
Analogo aumento è previsto per la
pena pecuniaria (in aggiunta a quella
detentiva) per la quale viene introdotto un limite minimo (attualmente inesistente) di € 2.500,00 mentre viene
elevato il limite massimo dagli attuali 2.065,00 euro a 25.000,00 euro.
Tutto ciò per chiunque contraffà o
altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali oppure (anche senza aver partecipato alla contraffazione) comunque fa uso
di marchi o segni contraffatti o alterati oppure riproduce
prodotti industriali,
usurpando i diritti di
proprietà industriale
protetti da brevetti (e
ciò a partire fin dalla
data in cui viene depositata la domanda di
brevettazione o di registrazione).
Le pene suddette vengono ridotte alla metà
nei casi di utilizzo del
titolo di proprietà industriale (per produzione, vendita, commercializzazione, deposito, importazione ed esportazione) senza il consenso del suo titolare.
Il D.D.L. n°1441 prevede inoltre la
modifica dell’art. 474 del Codice Penale con l’applicazione delle medesime pene, così come elevate per l’articolo precedente, anche nei confronti
di coloro che (senza concorrere nel
Continua a pag. 2
IL CONTROLO DEL MERCATO
Certottica firma la convenzione con Unioncamere Veneto
È stata firmata in data 16 gennaio
2009 la convenzione tra Certottica
e l’Unione delle Camere di Commercio del Veneto per il controllo
del mercato.
L’accordo è finalizzato alla tutela della salute e della sicurezza dei
consumatori e alla salvaguardia dei
commercianti che operano nel rispetto delle norme nell’ambito del
settore ottico.
Tale accordo rientra in un programma più ampio denominato
“Qualità-Prezzo: misure d’intervento a tutela dei consumatori veneti”.
Unioncamere in collaborazione
con la Regione Veneto si è infatti
attivata nella realizzazione di tale
programma finalizzato alla tutela
della sicurezza dei consumatori,
per rafforzare e migliorare il controllo dei prodotti in commercio e
verificare la pericolosità o la non
conformità alle norme internazio-
nali.
Il prodotto ottico, che nella Regione Veneto rappresenta il 70%
della produzione nazionale e mondiale, rientra a pieno titolo tra i prodotti da controllare secondo il programma di intervento.
Unioncamere ha cosi affidato a
Certottica, in quanto Istituto nazionale di certificazione dei prodotti
ottici, l’incarico di eseguire le analisi sui dispositivi di protezione individuale di I categoria, con particolare riferimento agli occhiali da
sole, maschere da sci e occhiali da
nuoto.
Le linee di azione del protocollo
prevedono nello specifico una collaborazione tra la Camera di Commercio competente e Certottica in
materia di vigilanza e conformità
dei prodotti ottici attraverso varie
fasi.
La Camera di Commercio controllerà inizialmente i requisiti for-
mali dei prodotti visionati e l’eventuale documentazione disponibile.
Se i prodotti dovessero risultare
non conformi verranno prelevati
dei campioni da inviare a Certottica per l’esecuzione dei test secondo le norme tecniche europee al fine di valutare la conformità dei
DPI prelevati ai requisiti essenziali
delle Direttive Comunitarie di riferimento.
Certottica da anni impegnata
nella tutela della salute e sicurezza
del consumatore e nella salvaguardia delle imprese che operano correttamente sul mercato, con l’accordo firmato con Unioncamere si
fa ancora una volta portavoce dell’esigenza di tutela dei prodotti,
collaborando inoltre alla creazione
di un maggiore controllo e vigilanza del mercato veneto.
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AL PRESIDENTE PRA IL PREMIO
“LONGARONE FIERE” 2009
Un riconoscimento estremamente significativo quello ricevuto dal Presidente di Certottica
Floriano Pra lo scorso 20 febbraio in occasione della cerimonia di apertura di Costruire, il salone dell’edilizia e dell’abitare
svoltosi a Longarone Fiere dal
20 al 22 febbraio.
Il premio è stato istituito nel
2007 da Longarone Fiere per segnalare un soggetto pubblico o
privato, persona individuale o
gruppo di persone che a qualsiasi titolo abbiano prodotto significative iniziative, nel campo
dello sviluppo economico, della
ricerca, della promozione e dell’innovazione tecnologica, della
cultura o sociale che in qualsiasi
modo abbiano favorito un’opportunità sostanziale di crescita
e promozione in area dolomitica.
E questa volta il premio è stato assegnato al Presidente di
Certottica. Figura di spicco del
mondo politico bellunese, Pra,
oltre che sviluppare le proprie
aziende alberghiere ed extra-alberghiere, è stato protagonista
indiscusso dello sviluppo turistico dell’alto Agordino e promotore di importanti società di impianti a fune dimostrando grandi
capacità e lungimiranza imprenditoriale. Sindaco di Alleghe dal
1970 al 1990, nello stesso 1990 è
stato eletto consigliere regionale
e nell’ambito della giunta ha ricoperto gli incarichi di assessore
al turismo e alla cultura, e all’economia mettendo mano all’intero impianto legislativo del settore secondario innovando profondamente le leggi dell’artigianato, dell’industria, del commercio e del sistema fieristico.
Con lo sviluppo del credito agevolato in tutti i settori e la creazione di fondi di rotazione è riuscito a dare un forte impulso all’economia della regione ed in
particolare della provincia bellunese, dove continua il suo impegno in qualità di Presidente di
Certottica e Dolomiticert.
MARZO 2009 N. 1
UN VIAGGIO NEI COLORI DELL’ORO E
DELLE LEGHE PREZIOSE
Certottica grazie alla continua ricerca e all’esperienza consolidata
negli anni, amplia i suoi ambiti al settore orafo.
La presenza dell’Istituto alla fiera
mondiale dell’oro che si è svolta a
Vicenza lo scorso gennaio costituisce la prova diretta che l’innovazione e la tecnologia non appartengono
a settori specifici, ma coinvolgono e
costituiscono il motore di tutti gli
ambiti produttivi ed industriali dell’economia.
Con il progetto “Dolomiticert2”
Certottica ha voluto creare una sinergia tra i maggiori Distretti produttivi
veneti, permettendo un interconnessione tra il distretto dell’occhiale e
quello orafo. Quest’iniziativa finanziata dalla Regione Veneto in collaborazione con la CCIAA di Belluno
e il Laboratorio Saggio Metalli Preziosi, ha permesso di caratterizzare
alcune specificità dei materiali ed avviato procedure di misurazione delle
leghe dell’oro.
I risultati del progetto sono stati riassunti in una brochure dal titolo “ Di
che colore è il tuo gioiello, guida per
i produttori”, utile strumento diretto
ai produttori per fornire indicazioni
sull’identificazione e caratterizzazione delle leghe.
Lo scopo del lavoro è stato quello
di fornire non solo una guida che dia
indicazioni e/o informazioni agli
utenti per poter cominciare a muoversi all’interno del mondo della colorimetria applicata alle leghe d’oro
ma anche dato dall’assenza di quadri
normativi e la carenza di pubblicazioni scientifiche in merito.
La ricerca ha permesso di traghettare le esperienze e le capacità consolidate di Certottica allargando il
bacino di utenza al settore dei metalli preziosi gettando le basi per future
collaborazioni.
La brochure è disponibile su richiesta presso Certottica per le aziende associate.
L’ISTITUTO NAZIONALE DI NORMAZIONE
CINESE IN VISITA A CERTOTTICA
A seguito dell’invito formale, formulato da parte
del Comitato Tecnico di ANFAO, in occasione di
MIDO 2009 è prevista la visita del Responsabile del
Dipartimento di Ottica del CNIS (China National Institute of Standardization), Dottoressa Lira Wang.
L’incontro è stato programmato allo scopo di approfondire quello che è l’attuale ambito normativo
per la conformità degli occhiali da sole al mercato cinese mettendo in luce gli adempimenti che i produt-
tori di occhiali italiani devono soddisfare per poter
vendere i loro prodotti. In tale occasione la delegazione del CNIS visiterà i Laboratori di Certottica. La
visita presso il nostro Istituto permetterà una reciproca conoscenza e uno scambio proficuo di informazioni tecniche permettendo di impostare un rapporto di cooperazione tra i due Istituti gettando le basi per possibili future collaborazioni.
INASPRIMENTO DELLE PENE PER I CONTRAFFATTORI
Continua da pag. 1
reato di contraffazione) introducono nel territorio dello Stato al fine di
trarne profitto, prodotti industriali
con marchi o segni distintivi (nazionali o esteri) contraffatti o alterati
oppure prodotti industriali realizzati usurpando i diritti di proprietà industriale protetti da brevetto.
Leggermente più contenuto è
l’aumento di pena previsto per coloro che tengono in deposito per la
vendita o comunque mettono in circolazione i prodotti suddetti.
In questi ultimi casi la pena prevista va infatti da sei mesi a tre anni di
reclusione oltre alla multa “fino a €
25.000” (e pertanto senza alcun limite minimo).
A fronte di tale ultima riduzione è
prevista però una “aggravante specifica” con l’introduzione di un
nuovo articolo (il
474-bis) per i casi
in cui i fatti suddetti siano realizzati su “ingenti
quantità di merci” o comunque
attraverso l’allestimento di specifici mezzi o con
apposita attività
continuativa e organizzata.
Per questi casi le pene previste
vanno da due a sei anni di reclusione oltre alla multa da 5.000 a 50.000
euro.
Molto efficace promette poi di rivelarsi la misura introdotta dal nuovo art. 474 ter che prevede la confisca (e non il semplice “sequestro”)
che il giudice dovrà (e non “potrà”,
come previsto per altri casi) sempre
ordinare per le cose che siano ser-
vite o destinate a commettere i reati
in parola nonché delle cose che ne
siano l’oggetto, il prodotto o il profitto “a chiunque appartenenti”.
Né l’autore del reato potrà sfuggire alla confisca occultando tali cose.
Nel caso infatti in cui non sia possibile eseguire la confisca delle cose
appena elencate, il giudice penale
dovrà ordinare la confisca di (altri)
beni di cui il reo abbia la disponibilità “per un valore corrispondente al
profitto”.
Neppure il reo potrebbe evitare la
confisca usando per le attività incriminate cose di proprietà di terzi.
Nel caso in cui i beni da confiscare appartengano infatti a persona
estranea al reato, questa subirà comunque la confisca a meno che non
riesca a dimostrare di non aver potuto prevedere l’illecito impegno
“anche occasionale” e di “non essere incorsa in un
difetto di vigilanza”.
Quest’ultimo
aspetto desta però
qualche perplessità potendo esservi ravvisata
una sorta di inversione dell’onere
della prova: spetterebbe infatti al
terzo l’onere di
dimostrare “di non aver potuto prevedere l’illecito impiego, anche occasionale, e di non essere incorso in
un difetto di vigilanza” e non già all’accusa dimostrare il contrario.
Né, infine, il reo potrebbe sfuggire alla confisca “patteggiando” la
pena.
L’articolo in esame prevede infatti l’obbligatorietà della confisca anche nel caso in cui la pena venga ap-
Il D.D.L. n°1441
prevede inoltre la
modifica dell’art.
474 del Codice
Penale con
l’applicazione delle
medesime pene
plicata su richiesta delle parti.
Il D.D.L. n°1441 prevede inoltre
l’aumento delle pene anche per il
reato di vendita di prodotti indu-
Il D.D.L. N° 1441
prevede inoltre
l’aumento delle
pene anche per i
reato di vendita di
prodotti industriali
con segni mendaci
striali con segni mendaci e cioè con
quei segni o marchi che, pur non essendo contraffatti o modificati, sono
comunque idonei a trarre in inganno
il consumatore sulla provenienza, la
qualità o l’origine del prodotto a
causa di particolari caratteristiche
quali la somiglianza con marchi originali, specie se apposti su beni di
largo consumo al cui acquisto il
consumatore accede con relativa facilità, velocità o superficialità.
In queste ipotesi delittuose la pena di cui all’art. 517 del Codice Penale (attualmente alternativa fra la
reclusione “fino a un anno” o la
multa “fino a € 1.032,00”) diventerebbe cumulativa con l’applicazione della reclusione, che viene aumentata “fino a due anni”, oltre alla
multa fino a € 1.032,00.
A tale proposito il D.D.L. in esame amplia l’elencazione delle attività ingannevoli di cui all’art. 4,
comma 49 della L. 24.12.2003
n°350 (che attualmente prevede fra
l’altro come fattispecie criminosa la
apposizione della stampigliatura
“made in Italy” su prodotti o merci
non originari dell’Italia) aggiungendo ed equiparando alla apposizione
del “made in Italy” anche l’uso di
marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell’Italia ove non sia accompagnata dall’indicazione precisa, con caratteri
evidenti, del Paese di produzione o
altra indicazione in grado di evitare
qualsiasi errore sulla effettiva origine estera dei prodotti.
Questa disposizione è ulteriormente inasprita dalla successiva
disposizione che prevede l’impossibilità per le merci con tali caratteristiche di essere regolarizzate (per
esempio rimuovendo in qualche
modo il marchio ingannevole) nel
caso in cui i prodotti siano stati già
immessi in libera pratica.
Il D.D.L. n°1441 non trascura poi
di intervenire anche sull’acquirente
finale dei prodotti contraffatti.
L’acquirente
finale viene infatti punito con la
sanzione amministrativa da 100
a 7.000 euro se
acquista a qualsiasi titolo cose
che, per la loro
qualità o per la
condizione di chi
le offre o per
l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme
in materia di origine e provenienza
dei prodotti ed in materia di proprietà industriale.
Di notevole rilievo è l’istituzione,
presso il Ministero dello Sviluppo
Economico, del Consiglio Nazionale Anticontraffazione” prevista dall’art. 11, 8° comma del D.D.L.
n°1441.
Detto Consiglio è presieduto dal
Ministro per lo Sviluppo Economico, è composto da 12 rappresentanti di vari ministeri ed ha la funzione
di coordinare a livello nazionale le
azioni intraprese dalle varie amministrazioni al fine di migliorare l’azione di contrasto della contraffazione.
Detta funzione dovrebbe essere
svolta mediante una serie di attività
quali il monitoraggio del fenomeno
della contraffazione, lo studio delle
misure ritenute più idonee al contrasto dello stesso, la sensibilizzazione
delle imprese sui diritti e sui doveri
della proprietà industriale, l’assistenza delle imprese vittime delle
pratiche commerciali sleali, la sensibilizzazione dei consumatori e dei
lavoratori, l’elaborazione di un piano annuale di azione per la lotta alla
contraffazione
con il successivo
monitoraggio per
la valutazione dei
risultati ottenuti
ed infine la realizzazione di attività
di coordinamento
con
analoghe
strutture di Paesi
esteri.
L’iniziativa appare molto promettente anche se desta qualche perplessità la lettura del
comma 14 dell’articolo citato laddove si legge che all’attuazione delle attività sopra elencate “si provvede nell’ambito delle risorse umane,
finanziarie e strumentali disponibili
a legislazione vigente”.
Anche da questo punto di vista il
provvedimento appare adeguarsi alla attuale realtà socio-economica.
(avv. M.A. Nitti)
Di notevole rilievo
è l’istituzione,
presso il Ministero
dello Sviluppo
Economico,
del Consiglio
Nazionale
Anticontraffazione
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REGOLAMENTO REACh
NUOVO PROGETTO DI
NORMA ISO PER GLI
OCCHIALI DA SOLE
NORMAZIONE
Pubblicate le linee guida per il settore produttivo
dell’occhiale
Dal 1° giugno 2007 è entrato in vigore il Regolamento REACh, un unico testo normativo europeo
in materia di sostanze chimiche che sostituisce buona parte della legislazione comunitaria precedente.
Il R.E.A.Ch, acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze
chimiche), nasce dalla volontà di conoscere le caratteristiche tossicologiche ed il rischio per la salute e
per l’ambiente comportato
dalle sostanze chimiche prodotte e utilizzate all’interno
dell’Unione Europea.
Gli obiettivi sostanziali del
regolamento REACh sono
quelli di fornire un alto livello
di tutela della salute e dell’ambiente, colmare le lacune
conoscitive relative alle caratteristiche ambientali e tossicologiche delle sostanze chimiche, incoraggiare l’innovazione all’interno del settore
chimico dell’Unione Europea
e assicurare alti standard di sicurezza dei prodotti.
Il regolamento introduce un sistema integrato per
la registrazione, valutazione e autorizzazione dei
chemicals e del loro commercio a livello europeo.
Non solo. Disciplina in maniera univoca le fasi di
produzione, importazione ed utilizzo delle sostanze
chimiche.
R.E.A.Ch. prevede la possibilità di limitare o addirittura proibire la fabbricazione, l’immissione sul
mercato o l’uso di sostanze che presentino rischi
inaccettabili per la salute e l’ambiente.
Il regolamento rappresenta una riforma radicale
nella legislazione comunitaria perché ribalta completamente l’approccio fin qui seguito dall’Unione
Europea in materia di prodotti chimici, trasferendo
per la prima volta l’onere della prova della sicurezza di tali sostanze dalle autorità competenti alle
aziende, con l’intento ultimo di una maggior responsabilizzazione delle stesse nella salvaguardia della
salute e dell’ambiente.
La normativa e il suo campo di applicazione interessano non solo i comparti o le imprese chimiche
ma, in aspetti diversi, coinvolgono tutte le aziende
che utilizzano sostanze chimiche.
Infatti, la norma, pur applicabile solo alle sostanze chimiche, va ad incidere in modo più o meno diretto su tutte le tipologie di imprese poiché praticamente qualsiasi impresa utilizza nella sua attività
professionale preparati o manufatti costituiti da sostanze chimiche.
Poiché gli obblighi derivanti dal regolamento
REACh sono complessi e legati alla tipologia del processo manifatturiero e alla tipologia di produzione, l’eterogeneità delle aziende in generale, e delle aziende associate
in particolare, non consente di
tracciare delle indicazioni
univoche per tutti.
Le aziende operanti nel comparto dell’occhialeria, in linea
generale, possono essere assoggettate alla nuova norma
in quanto utilizzatori, in varie
fasi, di sostanze soggette alla
norma e il regolamento richiede alle aziende manifatturiere appartenenti a tale comparto produttivo dei
semplici adempimenti principalmente legati al ruolo
di utilizzatori a valle di preparati o di importatori di
articoli a rilascio non intenzionale.
ANFAO, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, in seguito all’incontro tenutosi a novembre in Certottica e vista la necessità per le aziende di conoscere la struttura della norma, ha incaricato il centro Reach Veneto di redigere delle linee guida relative all’applicazione del regolamento nel settore.
Tale documento, denominato “L’applicazione del
regolamento R.E.A.Ch. nel settore produttivo dell’occhiale”, fornisce alle aziende manifatturiere appartenenti al comparto produttivo dell’occhiale uno
strumento che aiuta a comprendere gli adempimenti
a cui tale settore può essere soggetto con l’entrata in
vigore del Regolamento R.E.A.Ch. contemplando i
casi più comuni in cui le aziende possono incorrere.
Le linee guida inviate da ANFAO ai propri associati sono a disposizione anche presso Certottica.
LA NORMA EN 1811 PER
IL RILASCIO DI NICHEL È
IN CORSO DI REVISIONE
La norma EN1811 è il metodo
di riferimento per valutare se gli
oggetti in contatto diretto e prolungato con la pelle soddisfano i
requisiti
stabiliti
dalla
76/769/EEC, nota come Direttiva
Nichel. Tale norma è in corso di
revisione e la nuova versione dovrebbe entrare in vigore nel giugno 2011.
Fino ad oggi le montature e gli
occhiali da sole sono stati ritenuti
soggetti alla norma EN1811 per
quanto concerne la valutazione
del possibile rilascio di nichel, ma
essa, sia nella versione in vigore
sia nella forma rivista, copre una
vastissima gamma di prodotti che
possono venire in contatto diretto
e prolungato con la pelle. Tali prodotti differiscono molto per materiali, trattamento della superficie e
tipo di interazione con la pelle.
Nonostante ciò, la norma EN1811
testa tutti i prodotti allo stesso modo senza tener conto delle sostanziali differenze dei prodotti simu-
lando per tutti un patch test.
Tuttavia questo metodo non è
completamente appropriato per
testare le montature e gli occhiali
da sole considerando che questi
prodotti non sono quasi mai in
contatto diretto e prolungato con
la pelle. Le sole parti tipicamente
in contatto sono di fatto i terminali e le placchette notoriamente fabbricati in plastica.
Inoltre i requisiti di sicurezza
delle montature e degli occhiali da
sole, che sono dispositivi medici o
dispositivi di protezione individuale, sono definiti dalle Direttive
93/42/EEC (DM) e 89/686/EEC
(PPE) le quali coprono un numero
maggiore di rischi connessi alla
compatibilità fisiologica che non
solo il rilascio del nichel.
Per soddisfare le direttive europee si presenta dunque la necessità di creare uno Standard Armonizzato a sè stante che tenga conto delle peculiarità del prodotto
ottico.
Il processo di armonizzazione
della norma per gli occhiali da sole ad uso generale sta proseguendo
positivamente. La norma è in fase
di sviluppo nell’ambito del gruppo
ISO TC94 SC6 WG3, a coordinamento italiano, nella figura del
dott. Graziano Marusi*. Il cammino, iniziato a NewYork nel
2003, è stato reso complesso da diversi fattori, tra cui: necessità di raggiungere un comune
accordo con il
più ampio consenso possibile
e particolare impianto strutturale
voluto dall’ISO
TC 94 SC6.
Come si può dedurre
facilmente dalle attuali norme
internazionali in vigore, le posizioni di partenza erano molto distanti soprattutto per quanto riguarda le specifiche per la guida,
protezione UV e Poteri Rifrattivi.
Questo ha reso necessario molte
riunioni e la preparazione di diversi draft, l’ultimo dei quali scaturito dall’ultima riunione di Sydney
nell’Ottobre 2008. A testimonianza dell’interesse e dell’attenzione
per questa norma, la presenza ai
gruppi di lavoro sempre molto numerosa (circa 30 persone) e l’elevato numero di draft preparati
(10).
Nell’ambito ISO risulta particolarmente importante il raggiungimento di un comune accordo che
vada ben oltre la semplice maggioranza perché è condizione necessaria affinché possa essere
adottato dal maggior numero di
Paesi possibile (le norme ISO non
possono essere imposte ai Paesi,
che possono decidere di non adottarle).
La seconda complessità è data
dalla scelta di ISO TC94 SC6 di
separare i metodi di prova dalle
norme di prodotto. Questo ha fatto
sì che i lavori sulla norma tecnica
sugli occhiali da sole fossero condizionati dalla disponibilità della norma contenente i metodi
prova, in carico
ad un altro
gruppo di lavoro, a coordinamento americano. Attualmente
questo rappresenta il
principale ostacolo e
motivo di rallentamento. Ora
il draft per gli occhiali da sole ad
uso generale è pronto per l’inchiesta pubblica, ma non può essere
ufficialmente rilasciato finché il
draft contenente i metodi di prova
non sarà pubblicato. Tutti ci auguriamo che dopo il lavoro condotto
a Sydney venga rilasciato entro
brevissimo tempo ed i lavori possano avviarsi finalmente alla conclusione. Il tempo limite imposto
da ISO è Marzo 2011.
Tra le novità interessanti introdotte dal nuovo draft, la definizioni di pittogrammi ISO per la rappresentazione del tipo di utilizzo
consigliato.
laboratorio di prototipazione rapida
3d e il sistema di scansione ottica Advanced Topometric Sensor.
Consultare il sito permette infine al
cliente di informarsi su novità e adem-
pimenti normativi, per particolari iter
burocratici, per vedere in tempo reale
le offerte dei nostri servizi dalla certificazione alla ricerca, dalla normazione alla formazione.
* A cura di Graziano Marusi,
Coordinatore della Commissione
Tecnica ANFAO “Occhiali da Sole e Protezione” e Convenor
ISO/TC 94/SC 6/WG3.
NUOVO LOOK PER IL SITO DI CERTOTTICA
Per il 2009 Certottica si veste di
nuovo rinnovando il sito. Attraverso il
nuovo sito www.certottica.it è possibile accedere ai servizi dell’Istituto e
vedere le attività che si snodano attraverso le Aree Formazione, Normazione, Certificazione e Ricerca & Innovazione.
L’Istituto sempre attento alle esigenze del settore e vicino alle imprese, con il nuovo sito, offre la possibilità di accedere a tutte le informazioni che riguardano corsi di formazione realizzati dall’Istituto. Offre inoltre una consulenza e assistenza tecnico/commerciale stando al passo
con gli eventuali mutamenti del
commercio nazionale e internazionale.
L’ufficio di Europrogettazione sostiene invece le aziende per sviluppare progetti e nuove idee per innovare prodotti e sviluppare processi
industriali all’avanguardia cercando
di reperire fondi attraverso Leggi regionali, nazionali e comunitarie.
Tra i servizi permanenti Certottica
propone la biblioteca dei materiali
innovativi (banca dati) dove è possibile visionare materiali tecnologici
con le relative schede tecniche, il
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FORMAZIONE
ENERGIE RINNOVABILI, MECCANICA DI PRECISIONE,
DESIGN, SPORTSYSTEM
Il catalogo formativo di Certottica per il 2009 offre corsi in tutti i settori importanti per l’area dolomitica
La nuova programmazione regionale per il sessennio
2007-2013 ha permesso a Certottica di presentare dei progetti di formazione di grande interesse che hanno ottenuto il
finanziamento nel quadro delle attività sostenute del Fondo
Sociale Europeo. Si tratta di 4 percorsi formativi dedicati alle persone inoccupate e disoccupate che offrono una preparazione tecnica in alcuni dei settori che si possono ritenere
fondamentali per l’economia di tutta l’area dolomitica e le
zone limitrofe.
Per quanto riguarda i settori di formazione tradizionalmente assicurati da Certottica i corsi hanno come argomento infatti il design per i settori dell’occhialeria e dell’oreficeria, la meccanica di precisione con un corso sull’uso delle macchine a programmazione numerica.
Ma Certottica, tramite la sua partecipata proprietà consortile Dolomiticert, ha anche allargato gli orizzonti per l’a-
rea formativa.
Sotto l’egida di Dolomiticert i corsi verteranno sulle energie rinnovabili – in particolare la loro applicazione nel contesto e per le esigenze della montagna- e lo sportsysytem.
Di seguito il dettaglio delle proposte formative. Per informazioni, iscrizioni e per qualsiasi altra necessità potete consultare il sito www.certottica.it, oppure scrivere a [email protected] o telefonare allo 0437-573157.
Tecnico dello stile e del design
dell’occhiale e del gioiello
Tecnico di macchine a controllo
numerico per il distretto dell’occhiale
Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate e disoccupate, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II
grado.
Obiettivo del corso
Il profilo professionale da formare unisce alla sensibilità tecnica e alla conoscenza dei prodotti occhiale e gioiello e relativi materiali una forte componente creativa ed una approfondita considerazione del mercato, del gusto e della moda.
Durata: 768 ore (448 ore in aula e 320 ore di stage in azienda).
Sede del corso
Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga
Avvio previsto: 22 giugno 2009
Programma del corso
• Normazione Nazionale e Internazionale del prodotto moda occhiale e gioiello (36 ore)
• Ispirazione e Ideazione del processo creativo (48 ore)
• Applicare i principi della Storia dell’arte alla creazione del prodotto (48 ore)
• Progettazione del prodotto moda occhiale e gioiello (64 ore)
• Industrializzazione del prodotto moda occhiale - gioiello (60 ore)
• Elaborazione dell’immagine digitale (40 ore)
• Stile e design per l’azienda e il mercato (48 ore)
• Tecnologie, materiali e rivestimenti innovativi (24 ore)
• Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (16 ore)
• Project work (64 ore)
Attestato di qualifica
Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale.
Indennità di frequenza e buono pasto
€3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo.
Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero.
Requisiti di ammissione al corso
Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer.
Modalità di accesso all’intervento
Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica.
La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di
disoccupazione/inoccupazione).
Termini per la presentazione della domanda di ammissione
Dall’11 maggio all’11 giugno 2009
Giornate di selezione
18 - 19 giugno 2009 dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL.
Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate e disoccupate, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II
grado.
Obiettivo del corso
L’obiettivo è formare una figura professionale con competenze di automazione industriale, ottenute dalla sintesi di competenze
specifiche dei settori elettrico, elettronico, meccanico ed informatico, profilo professionale emergente e ricercato nell’ambito del
distretto produttivo dell’Occhiale.
Durata: 732 ore (428 ore in aula e 304 ore di stage in azienda).
Sede del corso
Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga
Avvio previsto: 27 aprile 2009
Programma del corso
• Disegno meccanico con Autocad (96 ore)
• Tecnologia meccanica (48 ore)
• Lavorazioni meccaniche (32 ore)
• Automazione e Macchine CNC (40 ore)
• Misure e controlli di produzione (40 ore)
• Programmazione CNC (48 ore)
• Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore)
• Strumenti informatici per la presentazione del prodotto (24 ore)
• Progettazione Cam (24 ore)
• Project work (60 ore)
Attestato di qualifica
Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale.
Indennità di frequenza e buono pasto
€3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo.
Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero.
Requisiti di ammissione al corso
Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer.
Modalità di accesso all’intervento
Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica.
La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato di
disoccupazione/inoccupazione).
Termini per la presentazione della domanda di ammissione
Dal 16 marzo al 17 aprile 2009
Giornate di selezione
20 - 21 aprile 2009 dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL.
La partecipazione al corso è gratuita
La partecipazione al corso è gratuita
Come già anticipato, la nascita di Dolomiticert,
di cui Certottica è socio unico, ha permesso all’Area Formazione di presentare proposte e
progetti formativi in settori diversi e importanti
per il contesto montano, soprattutto in relazione
alle dinamiche evolutive dello scenario econo-
mico della nostra provincia, orientato verso le
energie rinnovabili e il mondo dello sport in
montagna. Per questo i progetti che hanno otte-
nuto il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo trattano il tema dell’uso delle energie rinnovabili e dell’articolo sportivo.
Tecnico dei sistemi ad energia alternativa in ambiente montano
Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado.
Obiettivo del corso
Il corso intende formare figure professionali preparate all’uso di energie alternative e all’applicazione di principi, tecniche e
tecnologie del risparmio energetico, nell’ottica di supportare concretamente le micro e le piccole imprese del territorio affinché siano in grado di sostenere, con competenze appropriate, le strategie di sviluppo imposte dai cambiamenti di scenario
del mercato.
Durata: 740 ore (440 ore in aula e 300 ore di stage in azienda).
Sede del corso
Feltre (BL), Campus Universitario di Via Borgo Ruga
Avvio previsto: 16 marzo 2009
Programma del corso Bioedilizia per la montagna (80 ore) - Sistemi energetici nelle costruzioni (48 ore)- Progettazione di
impianti ad energia alternativa (80 ore) - Sviluppo sostenibile in ambiente urbano e montano (24 ore)- La certificazione
energetica degli edifici (32 ore) - Elaborazione di modelli architettonici (48 ore) Modellazione solida e realizzazione di animazioni (48 ore) - Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore)- Project Work (64 ore)
Attestato di qualifica
Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale.
Indennità di frequenza e buono pasto
€ 3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo.
Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero.
Requisiti di ammissione al corso
Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della
lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer.
Modalità di accesso all’intervento
Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica.
La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello
stato di disoccupazione/inoccupazione).
Termini per la presentazione della domanda di ammissione
Dal 9 febbraio al 2 marzo 2009
Giornate di selezione
5 - 6 marzo dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL.
La partecipazione al corso è gratuita
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FORMAZIONE
Una proposta formativa per architetti, ingegneri e studi di progettazione edilizia
ENERGIA E AMBIENTE: PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA
Incontri di formazione, seminari e sportelli di informazione/approfondimento specialistico
All’attuale ed urgente necessità di sostenere e gestire l’aggiornamento professionale di chi opera sui temi delle energie rinnovabili e del risparmio energetico Certottica risponde con un catalogo di interventi
formativi rivolti al settore degli Studi di
progettazione dell’edilizia e dell’energetica nell’edilizia finalizzati a veicolare l’innovazione nelle microimprese del settore e
nelle altre imprese della filiera per acquisire gli strumenti e gli schemi operativi necessari a procedere autonomamente e con
sicurezza lungo il cammino della certificazione energetica degli edifici, della valutazione economica e della realizzazione di
impianti che utilizzano fonti energetiche
alternative. Le attività si distingueranno in
diversi momenti e soluzioni:
FORMAZIONE IN PRESENZA
4 Incontri formativi della durata di 36 ore
ciascuno che saranno iterati in tre diverse sedi nella provincia di Belluno (zona Cadore/
zona Longarone - Alpago - Agordo; zona
Belluno - Feltre). Ogni incontro – tenuto da
docenti di livello universitario – affronterà i
temi di seguito elencati con taglio tecnicospecialistico, proponendosi di fornire la
competenza adeguata ad affrontare consapevolmente e con gli strumenti idonei la materia oggetto dell’intervento. Ecco i temi:
1) La certificazione energetica degli edifici;
Tecnico innovazione prodotto e
processo dell’articolo sportivo
Rivolto a 12 persone, donne e uomini, inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso di Diploma di istruzione secondaria superiore di II grado.
Obiettivo del corso
Il corso ha l’obiettivo di formare professionalità in grado di analizzare le dinamiche di Sviluppo di un Nuovo Prodotto e, a partire dall’analisi integrata del mercato, di programmare e implementare le attività strategiche per la produzione: dalla scelta di
materiali innovativi alla valutazione della Prestazione e Sicurezza per la progettazione funzionale, dallo sviluppo del modello
virtuale e di stile alla realizzazione industriale ed alle prove funzionali in laboratorio e sul campo.
Durata: 744 ore (424 ore in aula e 320 ore di stage in azienda).
Sede del corso
Certottica - Longarone (BL)
Avvio previsto: 25 maggio 2009
Programma del corso
Metodologie e strumenti per l’analisi di prodotto processo (80 ore)
Innovazione di prodotto e processo (48 ore)
Strumenti di supporto allo sviluppo prodotto (136 ore)
Innovazione nei materiali e nei processi di fabbricazione (48 ore)
Normativa del settore Sportsystem (32 ore)
Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (16 ore)
Project work (64 ore)
Attestato di qualifica
Previo superamento dell’esame finale, si rilascerà lo specifico attestato di qualifica professionale.
Indennità di frequenza e buono pasto
€ 3,00/h per ciascun utente che abbia frequentato almeno il 70% delle ore del percorso formativo.
Ciascun utente potrà usufruire del buono pasto giornaliero.
Requisiti di ammissione al corso
Inoccupati e/o disoccupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore II° ciclo, conoscenza di base della lingua inglese e familiarità con l’uso del personal computer.
Modalità di accesso all’intervento
Domanda di ammissione alla selezione, da richiedere alla Segreteria Organizzativa di Certottica.
La selezione prevede: test, colloquio ed esame della documentazione presentata (curriculum vitae e dichiarazione dello stato
di disoccupazione/inoccupazione).
Termini per la presentazione della domanda di ammissione
Dal 10 aprile al 14 maggio 2009
Giornate di selezione
18 - 19 maggio dalle ore 9.00, presso Certottica Z.I. Villanova 32013 Longarone BL.
La partecipazione al corso è gratuita
2) Realizzabilità economica e progettuale di impianti fotovoltaici;
3) Progettazione di impianti di climatizzazione basati sulla tecnologia geotermica
4) Progettazione di sistemi di cogenerazione per complessi edilizi
SEMINARI INFORMATIVI PER PROFESSIONISTI
Incontri per professionisti della durata di
16 ore da iterare in due sedi dislocate nella
provincia di Belluno (zona Cadore - Longarone - Alpago/ zona Agordo - Belluno Feltre). Tot. 160 ore
1) Aspetti energetici, ambientali e costruttivi dei materiali da costruzione
2) Il controllo e la regolazione dell’edificio. La domotica
3) Aspetti energetici e installativi di sistemi di produzione dell’energia termica
e frigorifera
4) Aspetti energetici e costruttivi dei
componenti dell’involucro edilizio
5) Aspetti energetici e installativi di impianti ad energia rinnovabile
SEMINARI APERTI A TUTTI
Incontri aperti ad un’utenza più ampia
della durata di 4 ore da iterare in cinque sedi dislocate nella provincia di Belluno (zona Cadore/ zona Longarone – Alpago/ zona
Agordo/ zona Belluno - Feltre) con l’obiet-
tivo di sensibilizzazione circa il tema del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, nelle loro implicazioni pratiche e quotidiane di interesse generale.
TEMA: “L’utilizzo consapevole dell’energia nel rispetto dell’ambiente”
SPORTELLI ENERGETICI
Un servizio di informazione ed approfondimento circa aspetti specialistici molto
particolari di singolo interesse - e quindi
non affrontabili esaurientemente durante le
attività formative - e di assistenza operativa sia ai professionisti impegnati nella progettazione secondo le nuove normative, sia
alla persona comune per la scelta consapevole delle tecnologie e delle soluzioni impiantistiche adeguate. Lo sportello mette
inoltre a confronto Aziende e Professionisti
del settore, favorendo la costruzione di una
solida rete di comunicazione e informazione tra queste due categorie, tale da tenere
gli uni al corrente dello stato dell’arte correntemente disponibile e gli altri informati
riguardo alle esigenze e le difficoltà applicative riscontrate dalla controparte.
INFOLINE e ISCRIZIONI
Piero Monestier
[email protected]
tel. 0437 573157
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MARZO 2009 N. 1
R I C E R C A E I N N O VA Z I O N E
A BREVE IN CERTOTTICA IL NUOVO IMPIANTO PECVD
Le tecnologie di rivestimento in vuoto stanno progressivamente sostituendo i metodi
tradizionali e la tecnologia di
deposizione di metalli tramite
PVD ha ormai raggiunto un
discreto stadio di sviluppo anche dal punto di vista dell’applicazione industriale.
Sulle montature per occhiali
infatti gli impianti di trattamento PVD dedicato esclusivamente alle montature in metallo, a fronte di ingombri assai contenuti, raggiungono
una produttività di circa 400
pz/h/macchina. Il costo industriale del trattamento della
superficie che ne deriva è analogo a quello del trattamento
galvanico. Tuttavia, la problematica di questo processo impone una migliore preparazione della superficie da rivestire,
dato che il trattamento PVD
non dà effetto livellante, e necessita di una successiva protezione anticorrosiva e che
non giustifica il passaggio a
questa nuova tecnologia su
larga scala.
Il punto di svolta potrebbe
essere rappresentato dal riuscire ad integrare il sistema
di deposizione con quello di
protezione utilizzando la stessa macchina o comunque lasciando i pezzi sullo stesso
supporto.
La
tecnologia
PECVD, attualmente non impiegata per il trattamento di
montature per occhiali, offre
svariate possibilità applicative. Tuttavia il nostro obiettivo
è quello di approfondire tale
tecnica al fine di poter valutare le possibilità di sviluppo di
un processo industriale nel
settore dell’occhialeria. Tale
tecnica consente la deposizione di film trasparenti siliconlike o quarz-like che potrebbero prestarsi alla soluzione del
problema di integrare il sistema di deposizione con quello
di protezione.
Nel settore dell’occhiale i rivestimenti protettivi e decorativi ricoprono una vasta porzione del mercato, inoltre costituiscono una fase determinante nel processo produttivo
e sono un fattore chiave per il
successo dell’industria nazionale. L’introduzione di nuove
tecniche per la realizzazione
di un film protettivo trasparente con tecniche di deposizioni in vuoto che unisca le caratteristiche di duttilità e resistenza dei prodotti rivestono
un ruolo chiave nell’avanzamento di competitività dei
prodotti di interesse per le occhialerie.
I vantaggi che potrebbero
derivare dall’utilizzo di questa
tecnica sono:
• Introduzione di novità estetiche;
• Risoluzione di alcune problematiche produttive connesse all’impatto ambientali con
l’impiego di processi water
dry e senza emissioni in atmosfera;
• Aumento delle prestazioni
di resistenza chimica e meccanica dei prodotti;
• La creazione di nuovi segmenti di mercato.
I ricercatori di Certottica
hanno raggiunto dei risultati
assolutamente impensabili fino ad ora; è stato ottenuto infatti un film con ottime caratteristiche di duttilità e di resistenza alla corrosione dimostrando la possibilità concreta
di ottenere risultati applicativi
estremamente interessanti.
Nonostante tali risultati lusinghieri, non è ancora possibile affermare che l’obiettivo
finale può essere conseguito,
cioè che un film trasparente
nanotecnologico che soddisfi
tutte le esigenze del prodotto
occhiale possa essere industrializzato. La riproducibilità
e l’uniformità nella distribuzione dello spessore del film
depositato sono requisiti indispensabili per un processo
produttivo industriale e le sperimentazioni condotte fino ad
ora hanno dato esiti negativi
da questo punto di vista, manifestando differenze di spessore
che raggiungevano il 100% all’interno del reattore nello
stesso ciclo.
Lo studio di un impianto in
grado di depositare in maniera
riproducibile un film uniforme
si è quindi rivelato necessario
per qualsiasi altro progresso.
Se abbiamo dimostrato che
può essere sintetizzato un film
prodotto
con
tecnologia
PECVD avente ottime prestazioni antigraffio e anticorrosi-
LEGGE 9/2007
FINANZIAMENTI REGIONALI PER
LE IMPRESE CHE PUNTANO
SU RICERCA E INNOVAZIONE
Un’occasione da non perdere per tutte le
aziende del nostro comparto. La possibilità
di presentare una domanda di finanziamento
a fondo perduto, dal 6 febbraio è concreta.
La Regione Veneto ha messo a disposizione
delle imprese che puntano su ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e innovazione 16
milioni di euro a cui si
aggiungeranno altri 5
milioni di euro dell’esercizio 2009.
Si tratta del primo bando in attuazione del piano triennale 2008-2010
previsto dalla legge regionale 9/2007 approvato dalla Giunta in data 30
dicembre.
Tale Legge, nata per la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica, dello
sviluppo tecnologico e dell’innovazione nel
sistema produttivo regionale, con il primo
dei tre bandi previsti nei prossimo sei mesi,
punta alle nuove politiche di sviluppo a favore delle piccole medie imprese.
Il sostegno è indirizzato alle PMI in forma
singola, anche consortile, o associata oltre
che, per alcune azioni, alle Grandi Imprese,
Università e Organismi di Ricerca pubblici e
privati.
Ciascun soggetto richiedente può presentare o partecipare ad una sola domanda di
contributo, deve avere almeno un’unità operativa nella Regione Veneto e deve esercitare attività rientranti esclusivamente tra quelle ammesse al bando.
Questi i requisiti indispensabili per avere
la chance di ottenere un finanziamento.
Gli interventi finanziabili riguardano:
I e II) progetti di ricerca industriale in house
o in affidamento esterno;
III e IV) progetti di sviluppo sperimentale in
house o in affidamento esterno;
V) progetti di formazione specifica di ricercatori e tecnici;
VI) progetti di trasferimento tecnologico
mediante acquisizione
di nuove conoscenze;
VII) studi di fattibilità
preliminari ad attività di
ricerca industriale;
VIII) studi di fattibilità
per la definizione di piani di innovazione strategica;
IX) attività connesse alla concessione e riconoscimento di brevetti;
X) sostegno allo start-up d’impresa.
A pena di inammissibilità o decadenza
successiva i progetti non dovranno essere
iniziati al momento della presentazione della proposta e dovranno concludersi entro 26
mesi dall’ammissione al finanziamento.
La novità introdotta dal bando consiste
nella procedura di presentazione delle domande in due fasi. In un primo momento le
imprese avanzeranno una proposta sintetica
che sarà valutata e alla quale seguirà la presentazione della domanda completa solo se
ritenuta conforme e ammissibile. La data di
scadenza prevista per la presentazione della
prima proposta progettuale è il 9 marzo.
Certottica, mette a disposizione la propria
esperienza e competenza per assistere le
aziende interessate in tutte le fasi di presentazione della domanda. Se pensate di avere
un’idea vincente contattateci al numero
0437/573157.
ve, bisogna capire ora se sia
possibile trasferire questo processo su scala industriale. Lo
studio in questa direzione ha
preso corpo grazie al supporto
finanziario dei maggiori produttori italiani di occhiali ed
alla collaborazione di un’importante azienda tedesca produttrice di impianti al plasma.
Presso la sede dell’azienda tedesca sono state effettuate
sperimentazioni con impianti
di diverse geometrie che sono
stati di volta in volta modificati in base alle risultanze sperimentali. Alla fine è stata realizzata una camera dove un telaio portapezzi, che supporti
almeno 40 montature, possa
essere rivestito con un film di
spessore uniforme avendo un
risultato ripetibile. Al fine di
poter completare e finalizzare
la ricerca, l’azienda metterà a
disposizione di Certottica
l’impianto realizzato.
Per il settore dell’occhialeria, della gioielleria e della bigiotteria si tratta di un’occasione preziosa per l’utilizzo di
questa nuova tecnica e per l’avanzamento della competitività dei prodotti.
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R I C E R C A E I N N O VA Z I O N E
UNA TECNICA COMBINATA PER LA
METALLIZZAZIONE SELETTIVA DEI
MATERIALI NON CONDUTTIVI
I ricercatori di Certottica, grazie al knowhow acquisito sulle tecniche del plasma freddo
e sulla tecnologia LEP (Laser Enhanced Plating), sono riusciti ad ottenere i primi importanti risultati: depositi in oro su acetato,
sia ottenuti per deposizione spontanea da
gel, sia deposizione
assistita da laser.
Le deposizioni
tramite laser rappresentano un campo
approfondito nei laboratori di Certottica anche grazie al continuo
apporto di esperienza delle aziende che hanno
partecipato ai progetti di ricerca. In particolar
modo la SISMA S.p.A, azienda di Schio (VI)
leader mondiale nel campo della fabbricazione di macchine laser.
Attraverso l’utilizzo della strumentazione
dell’azienda vicentina, i ricercatori hanno potuto sviluppare il progetto raggiungendo importanti risultati.
Il bagaglio di conoscenze acquisite in tre anni di sperimentazione è stato trasferito in un
nuovo progetto per la metallizzazione selettiva
dei materiali non conduttivi. L’utilizzo della
tecnica combinata PECVD-LEP è una sperimentazione assolutamente innovativa. In questi primi mesi i ricercatori si sono concentrati
sulla comprensione dei parametri della nuova
macchina per il plasma freddo al fine di ottenere il miglior settaggio atto al pretrattamento
della plastica. Infatti se la plastica non viene
opportunamente attivata, non si riesce a depositare nessun metallo. L’attivazione consiste
nel modificare a livello nanometrico la natura
chimico-fisica della superficie impiantando
atomi di un metallo, come ad esempio rame,
che creano nuclei su cui poi si depositerà il metallo prezioso. Lo studio del processo di attivazione e di impiantazione (grafting) di atomi attraverso PECVD è molto complesso: si devono trovare i gas adeguati allo scopo, il giusto
settaggio della macchina, i tempi di ogni fase
del processo, la pressione di immissione e
composizione della miscela dei gas, le condizioni di vuoto nella camera. Per parametrare
l’efficacia del processo di attivazione si ricorre al Fisher test, un test empirico basato sulla
tensione superficiale di alcune soluzioni campione a valore noto e che quindi forniscono
una misura di quanto la superficie è stata atti-
vata. Per fare un esempio: una goccia d’acqua
su un pezzo di plastica rimane confinata con
forma circolare essendo la plastica non polare
mentre l’acqua lo è, mentre su un pezzo attivato la goccia si espande.
Sempre con il Fisher test si è studiata anche la durata del trattamento nel tempo, giungendo alla conclusione che un pezzo trattato con la miscela di gas ottimizzata mantiene integro il trattamento idrofilo per circa tre
giorni, mentre successivamente l’aria
interagisce andando a spostare gli
atomi impiantati e
facendo progressivamente decadere
l’efficacia.
L’attenzione si è poi
concentrata sull’ottimizzazione del
processo di impiantazione degli atomi
metallici: sono stati
sperimentati prima l’argento e poi il rame. La
scelta definitiva è stata quella del rame dal momento che si presta molto di più dell’argento
come substrato per il successivo deposito di
oro. Tuttavia i ricercatori di Certottica non sono ancora riusciti a quantificare l’efficacia della fase di grafting, in quanto il Fisher test non
è influenzato dalla quantità di atomi metallici
impiantati.
Per un’ulteriore conferma che l’attivazione
ed il grafting eseguito col plasma freddo sia la
strada giusta da percorrere per raggiungere lo
scopo, sono state fatte delle prove di deposizione di oro, semplicemente immergendo i
pezzi trattati nel gel del metallo prezioso.
Dopo un tempo relativamente breve l’intero
pezzo risultava completamente placcato.
Il passo successivo sarà quello di provare a
depositare in maniera assistita dal laser, ovvero creare dei depositi selettivi. Il Settaggio dei
parametri laser è un altro punto critico in quanto bisogna evitare bruciature sulla plastica che
quindi si rovinerebbe.
La metallizzazione selettiva dei materiali
plastici non conduttivi è un obiettivo ambizioso che grazie alla tecnica combinata PECVDLEP si può realizzare e che potrà aprire nuove
frontiere applicative.
A MIDO IL PROTOTIPO
VIRTUALE DELL’OCCHIALE
POLIFUNZIONALE
Fotocamera, bluetooth, data logger, sono
tra le apparecchiature elettroniche che i ricercatori di Certottica hanno accorpato alla
montatura. Attraverso un’indagine conoscitiva nei diversi ambiti lavorativi, è stato elaborato un progetto che potrebbe davvero segnare una tappa importante sia nel mondo
del lavoro che in quello dello sport, perché
questi strumenti elettronici rispondono alle
esigenze del consumatore finale che svolge
le proprie attività in sicurezza e senza impedimenti.
Le collaborazioni. Il progetto, denominato esattamente ‘Studio di un occhiale polifunzionale pluriaccessoriato’, è stato presentato da Certottica e da un pool di aziende
del distretto dell’occhiale nell’ambito
della Legge Regionale sui distretti produttivi del Veneto.
L’importanza della
ricerca è stata non
solo riconosciuta
dalla Regione, ma ha
suscitato anche l’interesse della prestigiosa Università di
Padova, che ha seguito sin dall’inizio
la ricerca con l’apporto di competenze qualificate. Il contributo più rilevante sarà dato
dai rappresentati delle aziende che hanno
creduto e credono nel valore strategico del
progetto. Gli imprenditori, riunitisi più volte per parlare della nuova ricerca, hanno
espresso opinioni e pareri riportando le loro
esperienze. Il prototipo virtuale sarà messo
a punto dai Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e di Ingegneria Informatica dell’Università di Padova e si potrà vedere in occasione di MIDO.
Le caratteristiche del prodotto.
• La montatura non avrà alcuna velleità per
quanto riguarda la moda ma sarà un dispositivo per il lavoro;
• Le aste misureranno circa 35/40 mm in
altezza, in una alloggerà un bluetooth e la
telecamera, l’altra un bluetooth, il microfono e l’altoparlante;
• I musi saranno di spessore particolarmente importante per poter alloggiare 2 batterie
e permettere l’attacco con il frontale;
• Il frontale sarà a giorno con la possibilità
di sostituzione delle lenti;
• L’attacco fra aste e frontale sarà con viti;
• L’astuccio non sarà un semplice contenitore di occhiali bensì un supporto che dialoga con l’occhiale. All’interno dell’astuccio
alloggerà non solo la montatura ma anche
un astuccio più piccolo, sede degli altri dispositivi, che dialogherà con la montatura
tramite il bluetooth fino ad una distanza di
alcune decine di metri.
Il progetto, come si può facilmente capire,
è uno studio di fattibilità perché il budget
messo a disposizione non permette ancora
di compiere il passo successivo della messa
a punto. Saranno perciò realizzati inizialmente il modello virtuale ed il prototipo in
scala.
Le criticità, come in
ogni ricerca, non
mancano. Accorpare
all’occhiale gli accessori che la tecnologia informatica è
in grado di fornire è
difficoltoso sia da un
punto di vista informatico, per l’impegno progettuale richiesto per la realizzazione e la produzione di dispositivi ad hoc, sia da un punto
di vista meccanico essendo necessario individuare dimensione, peso, bilanciamento
dell’asta e dei dispositivi da inserirvi. Alla
luce di queste problematiche Certottica sta
prendendo in considerazione l’ipotesi di
agire a livello istituzionale e presentare gli
esiti della ricerca alla Protezione Civile e al
Ministero dell’Interno onde poter valutare
se esiste un mercato che possa giustificare
l’ingegnerizzazione del prodotto. L’eventuale coordinamento di un progetto di tale
portata è molto complesso e richiede risorse
e capacità di gestione di competenza del distretto. Le ricadute sarebbero positive in
quanto si potrebbe dimostrare la capacità
realizzativa di un articolo tecnologico finalizzato a specifiche attività. Inoltre il nuovo
prodotto presuppone lo studio e la pratica di
processi produttivi all’avanguardia che potrebbero rappresentare un forte stimolo alla
crescita industriale e imprenditoriale del distretto dell’occhiale.
IN ARRIVO L’ACCREDITAMENTO SINAL
Il sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori certificherà Certottica
L’importanza e l’utilità dell’accreditamento dei Laboratori diviene di giorno in giorno più evidente non solo per lo sviluppo
delle motivazioni già presenti sul
mercato e per l’emergere di nuove
esigenze, ma anche per la crescita
culturale nel settore della qualità.
In Europa ormai la libera circolazione dei prodotti da un Paese
all’altro è sempre più condizionata dall’esistenza di rapporti di
prova emessi da Laboratori accreditati, che consentano di evitare la
ripetizione delle prove nei vari
Paesi di esportazione. Questo approccio ha avuto un ulteriore rafforzamento con lo stabilirsi degli
accordi di mutuo riconoscimento
tra gli organismi di accreditamento dei Laboratori.
Il Sinal, operando secondo la
norma ISO/IEC 17011, verifica e
sorveglia nel tempo la conformità
dei laboratori rispetto alla norma
UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Esso è stato costituito il 26 aprile
1988 per iniziativa dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione
(UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e sotto il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),
dell’ Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente
(ENEA), delle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e
Artigianato. Il Sinal non accredita
attività di consulenza, ma accredita i laboratori per qualsiasi tipo di
prova sui cui risultati i consulenti
possono basare il proprio lavoro.
L’accreditamento non comporta
una diminuzione delle responsabilità derivanti dai contratti stipu-
lati tra il laboratorio ed i suoi
clienti e, benché sia un indice di
competenza tecnica e gestionale
del laboratorio di prova, non costituisce una garanzia rilasciata
dal Sinal sulle singole prestazioni
del laboratorio.
La garanzia di imparzialità e
competenza tecnica derivante
dall’accreditamento Sinal è pertanto valida esclusivamente per i
servizi di analisi e prova per i quali l’accesso all’accreditamento è
volontario e aperto a qualsiasi laboratorio di prova, sia come Ente
indipendente sia come facente
parte di una organizzazione più
vasta.
Il Sinal in particolare:
• accerta e vigila sui requisiti tecnici ed organizzativi dei Laboratori di prova in modo che siano
garantiti i riferimenti metrologici,
l’affidabilità e la ripetibilità delle
procedure impiegate, l’uso di
strumentazioni adeguate, la competenza del personale, l’imparzialità del personale addetto alle prove e del giudizio tecnico emesso
dal Laboratorio;
• partecipa ai lavori degli Organismi Internazionali e/o sovranazionali operanti nel settore dell’Accreditamento dei Laboratori
di prova;
• collabora con gli Enti nazionali
di normazione al fine di promuovere idonee elaborazioni o aggiornamenti della normativa tecnica;
• promuove studi, incontri ed iniziative, nel settore di specifica
competenza, in collaborazione
con Enti ed Associazioni di interesse nazionale ed internazionale.
Certottica che da anni è impe-
gnata nella tutela della salute e sicurezza del consumatore e nella
salvaguardia delle imprese che
operano correttamente sul mercato, con l’accreditamento Sinal si
inserisce appieno in questo contesto che determina la filosofia dell’Istituto facendone, non solo un
punto di forza per la certificazione, ma permettendo ai propri
clienti di avere una certificazione
completa a livello internazionale.
L’arrivo della Commissione Sinal è prevista per metà aprile ed è
composta da un Segretario e due
Ispettori Tecnici responsabili uno
per il sistema qualità e uno per il
controllo delle procedure tecniche dei test di prova. Dopo la visita ispettiva, la Commissione di
controllo si riunirà a Roma nel
mese di maggio per ufficializzare
l’accreditamento.
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OCCHIALERIA
A
CONVEGNO
Il punto di vista del Ministero con il supporto tecnico-normativo di Certottica
Certottica con la collaborazione
di ANFAO e della C.C.I.A.A. di Venezia, ha in programma per il mese di
aprile il primo di una serie di eventi
che hanno lo scopo di fornire alle
aziende associate un aggiornamento
tecnico e giuridico per quanto riguarda il settore dell’occhialeria.
Il primo convegno si svolgerà a
Venezia, luogo di incontro strategico
per la presenza nella provincia di
molte realtà commerciali e in quanto
l’industria dell’ottica è ampiamente
rappresentata da grosse aziende produttrici.
L’evento in programma svilupperà argomenti legati alla tutela dei
diritti di proprietà intellettuale del
prodotto occhiale, a aggiornamenti
giuridico-normativi a livello nazionale e internazionale in tema di trac-
ciabilità del prodotto e anticontraffazione, nonché garanzia e sicurezza
generale dei prodotti con specifico riferimento al settore dell’occhialeria.
Lo scopo principale sarà quello
di promuovere e diffondere la cultura
della proprietà intellettuale e industriale del prodotto occhiale al fine di
tutelare la produzione locale dei manufatti ottici trasmettendo l’importanza dello sviluppo della qualità del
prodotto attraverso attività di ricerca
e innovazione, e successiva brevettazione.
A fronte infatti di un fenomeno
economico di elevate dimensioni
quale quello della contraffazione, che
coinvolge tutti gli operatori e non solo il produttore, dell’importazione e
della immissione in commercio di
dispositivi di protezione individuale,
e in particolare quelli destinati alla
protezione dell’occhio, costruiti in
violazione non solo ai diritti di proprietà intellettuale ma anche ai requisiti di sicurezza, il convegno si pone
l’obiettivo di fornire un aggiornamento puntuale in tema di regolamentazione nazionale e comunitaria
attraverso la diffusione della conoscenza delle specifiche normative anche in materia di marcatura CE.
La contraffazione crea un danno
non solo alle imprese, che investono
in ricerca tecnologica, marchi e brevetti, ma anche al consumatore finale
in quanto implica l’immissione sul
mercato di prodotti potenzialmente
dannosi alla salute.
Il convegno prevede infine un intervento specifico allo scopo di istruire i partecipanti su temi di particolare
MARZO 2009 N. 1
rilevanza quali le nuove norme in
materia di sicurezza generale dei prodotti e garanzie di beni di consumo,
norme che valorizzano e responsabilizzano la figura del produttore e del
consumatore, prevedendo tra l’altro
un ruolo attivo anche per importatori
e distributori, i quali devono anche
rendere possibile la tracciabilità del
prodotto e supportare le istituzioni
nelle attività di controllo.
Il Ministero del Sviluppo Economico ha dichiarato di voler sostenere
questa iniziativa proposta da Certottica inviando un funzionario in qualità di relatore, in quanto la lotta alla
contraffazione, con azioni di vigilanza e controllo, rientrano tra gli scopi
e le attività del Dicastero.
Tale evento si inserisce all’inter-
no degli obiettivi di Certottica che
anche attraverso le convenzione con
l’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici (ANFAO), la Direzione Generale per l’Armonizzazione del Mercato e la Tutela dei Consumatori (DGAMTC) del Ministero
delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) e
l’Agenzia delle Dogane, lavora per
tutelare la salute e la sicurezza dei
consumatori e per salvaguardare le
imprese che operano correttamente
attraverso una maggior collaborazione e il coordinamento sistematico fra
enti ed istituzioni in materia di vigilanza e di controllo della conformità
dei prodotti immessi sul mercato che
il convegno intende favorire e promuovere.
siamo a
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PADIGLIONE N. 24 - STAND M01 - N02
cell. 335.7775970 • [email protected]
tel. 0437.573157 • [email protected]
ANNO XV N. 1
EDIZIONE
MARZO 2009
PERIODICO DI INFORMAZIONI TECNICHE
DIRETTORE RESPONSABILE
LUIGINO BOITO
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE
DI BELLUNO N. 7.11.1994
SPED. IN ABB. POST. - 70% - FILIALE DI BELLUNO
32013 LONGARONE (BL)
ZONA INDUSTRIALE LOC. VILLANOVA
0437.57 31 57 - Fax 0437.57 31 31
www.certottica.it
e-mail: [email protected]
IN REDAZIONE:
F. Da Rin - L. Fullin
HANNO COLLABORATO:
S. Bona, G. Da Cortà, M. Dalle Ceste, D. Coletti,
T. Gabas, L. Maracchi,
F. Nart, G. Marusi, M.A. Nitti, G. Sommariva
PROGETTO
ERONDA GRAPHIC DESIGN STUDIO
REALIZZI E STAMPA
TIPOGRAFIA TIZIANO
PIEVE DI CADORE