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Articolo di: venerdì, 03 febbraio 2017, 1:29 p.
Carlo Robiglio rappresentante locale dell’American Chamber of Commerce in Italy
"Mi impegnerò per sviluppare relazioni per gli imprenditori del Piemonte Orientale
che guardano con grande interesse agli Usa"
Carlo Robiglio, presidente e amministratore delegato di Ebano Spa e presidente del Comitato per la
Piccola Industria di Confindustria Piemonte, è il nuovo rappresentante locale dell’American Chamber
of Commerce in Italy (AmCham Italy). Robiglio, che è anche membro del Consiglio generale di
Confindustria e vicepresidente de Il Sole 24 Ore Spa, avrà il compito di fungere da raccordo tra le
imprese novaresi interessate ad avviare il processo di internazionalizzazione verso gli Stati Uniti e
AmCham Italy, che dal 1915 supporta le attività negli Usa delle aziende italiane.
La presentazione del Chapter locale di AmCham Italy e delle opportunità di business nel mercato
nordamericano si è tenuta ieri sera nella sede dell’Associazione Industriali di Novara. All’incontro, al
quale hanno partecipato numerosi imprenditori aderenti all’Ain, erano presenti anche Philip T. Reeker, console generale degli Stati Uniti a
Milano, Fabio Ravanelli, presidente dell’Ain e di Confindustria Piemonte, Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara,
Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy, il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e il direttore della raffineria Sarpom di Trecate,
Edoardo Mirgone, che ha presentato il “case study” dell’investimento compiuto dal Gruppo ExxonMobil sul territorio.
Tutti i relatori hanno sottolineato le concrete opportunità che possono derivare dall’intensificarsi delle relazioni economiche tra gli Usa e il
Novarese anche grazie all’azione di AmCham Italy. «Mi piace pensare – ha detto Robiglio nel suo intervento – che nel mio ruolo di presidente
della Piccola Industria di Confindustria Piemonte io possa da oggi svolgere un servizio in più nei confronti delle piccole imprese del territorio e
degli imprenditori associati. Mi impegnerò per creare e sviluppare relazioni per gli imprenditori del Piemonte Orientale, una delle aree più
industrializzate dell’intero Paese, che guardano con grande interesse e attenzione agli Stati Uniti d'America. La presenza dell’Amcham è infatti un
“ponte” attraverso il quale da un lato creare un filo diretto tra le nostre imprese che puntano al mercato statunitense per internazionalizzarsi o per
esportare merci e, dall'altro per le imprese, sovente “colossi”, dell’industria e dell'economia statunitense che potrebbero guardare a noi e cercare
nel Piemonte Orientale le condizioni più idonee e favorevoli per collocare stabilimenti e sedi».
Secondo i dati dell’“Osservatorio sull’export” attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l’Ain, nel secondo semestre del 2016 la sola
provincia di Novara ha registrato un +65% di esportazioni, rispetto al corrispondente periodo 2015, verso gli Stati Uniti. «È però giunto il momento
– ha sottolineato Robiglio – di non pensare solo al tema esportazioni oltreoceano, in quanto il mondo globale che così velocemente sta
modificandosi ci impone di riflettere sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale dei trasporti. Per questo diventa sempre più necessario
ragionare in un’ottica di internazionalizzazione delle aziende e di delocalizzazione dei siti produttivi, per produrre sempre più le merci laddove
esse vengono vendute e consumate. Si tratta quindi di esportare il “Made in Italy” anche come espressione di ciò che viene realizzato con le
competenze, la cultura, i criteri, i crismi e i valori dell'italianità, elementi che soli ed unici possono dare vita a un manufatto che ha le
caratteristiche intrinseche dei concetti di “bello e ben fatto” nel solco di quel portato storico che prende vita dalla tradizione delle botteghe
rinascimentali. Pensiamo quindi, per il futuro, a muovere, più che le merci, le idee, il know-how, le progettualità, con sempre meno container e
sempre maggiore presenza sui reciproci territori, in un'ottica di collaborazione, di sinergia e di sviluppo dei business, valorizzando le competenze
presenti».
«Non posso quindi che mettermi a disposizione di tutti i colleghi e dell'Amcham – ha concluso – impegnandomi a operare per una sempre
migliore e più fattiva collaborazione tra le imprese e le associazioni industriali del Piemonte Orientale e l'American Chamber stessa. Sono certo
che insieme potremo svolgere un ottimo lavoro, nel concreto interesse delle imprese e per il bene delle nostre comunità».
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