Educazione alimentare.

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Educazione alimentare.
Istituto Comprensivo Statale di Mediglia
Scuola Secondaria di 1° grado “Alessandro Manzoni”
Plesso di Bustighera.
Classe IIA.
A.S. 2013-2014.
Educazione alimentare.
Intervista alla biologa nutrizionista che opera all’interno della mensa
scolastica come dietista della società di ristorazione.
Le domande rivolte alla nutrizionista sono scaturite nel corso di una discussione svoltasi nell’ora di
scienze nell’ambito dell’educazione alimentare.
Sono state raccolte le domande che gli alunni avrebbero voluto rivolgere alla nutrizionista e sono
stati scelti (dal caso = estrazione) i “giornalisti in erba”.
Come vengono organizzati gli abbinamenti tra i cibi detti più comunemente menù?
“I menù vengono organizzati in questo modo: il lunedì i cibi sono preparati il giorno
stesso a causa della chiusura nel fine settimana. Tutti gli altri giorni si possono
preparare anche cibi come legumi che devono essere messi a bagno il giorno prima o
l’arrosto che deve essere speziato e abbattuto nell’abbattitore e poi riscaldato il
giorno dopo.”
Perché il cibo è spesso insipido?
“Ogni persona ha determinati gusti relativi ai condimenti, un cibo ben condito a detta
di uno, può sembrare scondito ad un altro. Gli alimenti più criticati sono le verdure.
Non è comunque buona norma abituarsi a un eccesso di sale che a lungo andare
potrebbe provocare inconvenienti cardiovascolari.”
Poiché le porzioni spesso non saziano i ragazzi, viene chiesto il bis, ma non è
concesso, come mai?
“Le porzioni individuali rispettano le grammature previste e la quantità di cibo
preparata è calcolata in base al numero dei ragazzi che devono mangiare. Il bis è
previsto per le verdure e a volte per il primo, ma per quest’ultimo dipende da quanto
ne rimane.”
Lei assaggia il cibo preparato dalla mensa? Se no perché?
“Assaggio il cibo perché devo controllarne la qualità, se è il caso, faccio delle critiche
e delle segnalazioni.”
Secondo lei non è più opportuno utilizzare ingredienti freschi invece del cibo in
scatola?
“Tutti gli ingredienti usati sono freschi tranne il mais e i pelati. Non dovete
confondere i surgelati, come il pesce, con gli inscatolati.”
Perché vengono utilizzati piatti in plastica invece di quelli in ceramica?
“Perché i piatti di plastica (monouso) sono più igienici rispetto a quelli in ceramica.”
Perché il menù è spesso monotono?
“Il menù, se ben analizzato (ci fa qualche esempio) non è monotono, infatti, ogni
piatto è ripetuto solo una volta al mese, poiché il menù ruota su quattro settimane.”
Sarebbe possibile mettere a disposizione di ciascun tavolo della mensa condimenti
come olio, sale, aceto…?
“Come si è verificato in passato i condimenti a disposizione di tutti erano utilizzati a
scopo di “divertimento” ed erano sprecate e versate dappertutto grosse quantità di
olio, sale… quindi si è deciso di mettere i condimenti alla fine del self-service così
ognuno può condire il proprio piatto e rimettere i condimenti al loro posto.”
Sarebbe possibile introdurre nella dieta qualche dolce in più o di migliore qualità?
“I dolci serviti sono torta e budino.
La torta è preparata dal cuoco della mensa con ingredienti sani e controllati, e il
budino è sempre presente nei due gusti cioccolato e vaniglia.”
Nel menù della mensa è rispettato l’equilibrato apporto di proteine, grassi e
zuccheri?
“Ogni pranzo preparato dalla mensa ha il giusto apporto di proteine, grassi,
zuccheri…...
Per un’alimentazione ben equilibrata sarebbe necessario nei pasti consumati a casa
tener conto di quanto si è consumato a scuola”.
Perché non vengono mai cucinati gli spaghetti?
“Gli spaghetti impiegano meno tempo a cuocere (circa 5-8 minuti) rispetto ad altri
formati. Per esempio le farfalle hanno un tempo di cottura di 15 minuti.
Gli spaghetti sarebbero scotti per i ragazzi che accedono alla mensa con gli ultimi
turni, poi anche per una questione di praticità per i più piccoli.”
La verdura servita è condita?
“La verdura servita è già condita, poi se uno vuole, c’è la possibilità di aggiungere
altro condimento. E’ bene comunque di non esagerare.”
Il grana è D.O.P.?
“Il grana è D.O.P (denominazione di origine protetta) quindi è un prodotto di qualità.
Le mele sono della Valtellina, le pere di Mantova…, prodotti I.G.P.(indicazione
geografica protetta), si cerca di utilizzare i prodotti del territorio.”
La ringraziamo.
“Grazie a voi.”
Sara Prantner
Alessio Russo
Erica Tarenzi