INDIA Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati

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INDIA Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati
INDIA
Rapporto Congiunto
Ambasciate/Consolati/ENIT 2013
INDICE :
1.
Analisi del quadro socio-economico
1.a
1.b
2.
Analisi del mercato turistico
2.a
2.b
2.c
2.d
2.e
2.f
2.g
3.
Principali indicatori economici
Principali indicatori sociali e demografici
Analisi del turismo outgoing
Profilo del turista per singola tipologia
Analisi SWOT della destinazione Italia
Analisi della domanda organizzata
Collegamenti aerei
Brand Italia e analisi dei competitors
Nuove tecnologie e turismo
Obiettivi
Bibliografia
Contatti
2
1. Analisi del quadro socio-economico
Descrizione della situazione socio-economica
Nel passato decennio il Paese ha attraversato una fase di crescita accelerata, fino a diventare
nel 2011, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, la terza economia mondiale in
termini di PPP e la decima in termini nominali. Dopo la crisi internazionale del 2009 ed un
rapido ritorno ai trend pre-crisi (attorno al 9,3% nell‟anno fiscale aprile 2010/marzo 2011), la
crescita dell‟economia indiana si e‟ ridotta al 6,2% nel 2011/2012 ed e‟ prevista assestarsi
appena al di sopra del 5% nel 2012/2013. Le statistiche macro-economiche continuano ad
evidenziare un certo numero di criticità: i disavanzi commerciali e di bilancio rimangono
persistenti, entrambi attorno al 5% del PIL; nel periodo aprile-dicembre 2012 l‟afflusso di IDE
ha registrato un decremento del 42%; l‟inflazione si mantiene su livelli preoccupanti (intorno al
7% l‟indice dei prezzi a fine 2012).
I servizi rappresentano ancora circa il 60% del PIL; l‟agricoltura circa il 16%, pur se i tre quarti
delle famiglie indiane dipendono ancora da reddito rurale; il settore manifatturiero contribuisce
al PIL per un 15% ma il Governo indiano ha annunciato l‟obiettivo di portare tale percentuale al
25% entro il 2015, creando al contempo 100 milioni di posti di lavoro.
Lo sviluppo degli ultimi anni ha accresciuto le diseguaglianze nelle diverse regioni e strati
sociali dell‟India. Secondo la Banca Mondiale la percentuale della popolazione che vive al di
sotto della soglia di povertà internazionale era 32,7% nel 2010, circa 400 milioni di persone.
Tuttavia si ravvisa un costante aumento del reddito medio della popolazione: nonostante le
difficoltà di addivenire a statistiche precise, i milionari in dollari sarebbero stimati in circa
130.000 individui, con un ritmo di espansione a due cifre di anno in anno; la classe benestante
intorno ai 20-30 milioni; la classe media – secondo i parametri indiani - dovrebbe sfiorare i 300
milioni di persone entro il 2015. I miliardari, secondo la rivista Forbes sarebbero 61 al 2012.
1.a Principali indicatori economici
(in dollari)
2010
2011
2012
2013
PIL (mld)
1673,1
1857,1
1872,2
2177,0
PIL pro-capite (US$ PPP)
3488
3750
3963
4241
Crescita del PIL reale
9,6
6,9
5,2
6,5
(variazione %)
Consumi privati (variazione %)
8,1
5,5
4,1
5,5
Debito pubblico (% PIL)
51,3
50,5
49,9
49,7
Investimenti diretti stranieri (mld)
21,0
34,6
22,8
Bilancia commerciale (mil)
-131823
-168075
-200243
219860
Rating OECD sul rischio Paese
3
3
3
3
Fonti: EIU Country Report March 2013, OECD, Ministry of Commerce-DIPP
2014
2595,7
4575
7,3
6,4
48,5
241862
-
3
1.b Principali indicatori sociali e demografici
(anno 2011)
Popolazione (in milioni)
Lingua ufficiale
Religione
1.210,2
Hindi e‟ la lingua nazionale; le lingue ufficiali sono 14:
Bengali, Telugu, Marathi, Tamil, Urdu, Gujarati,
Malayalam, Kannada, Oriya, Punjabi, Assamese,
Kashmiri, Sindhi e Sanskrit.
Indu (80,5%); Musulmana (13,4%); Cristiana (2,3%);
Sikh (1,9%); Buddista (0,8%); Giainista (0,4%)
0-14 anni: 30,8% 15-64 anni: 64,3% over 65 anni: 4,9%
Struttura demografica
(quota %)
25,9
Età media
Tasso di crescita della popolazione (in %) 1,64%
1000/940
Rapporto maschi/femmine
Fonti: EIU; Census India-Ministry of Home Affairs.
2. Analisi del mercato turistico
2.a Analisi del turismo outgoing
Il flusso turistico outbound indiano si e‟ sviluppato di pari passo con la crescita economica del
Paese. Secondo i dati dell‟India Bureau of Immigration nel ventennio 1991-2011 i viaggiatori
indiani all‟estero sono passati da 1,9 milioni a 14,2 milioni. Nel 2011 l‟aumento e‟ stato del
9,4% rispetto al precedente anno. Le stime della United Nations World Tourism Organization
(UNWTO) sono di 50 milioni di viaggiatori indiani all‟estero entro il 2020. Il ritmo di crescita e‟
previsto a due cifre negli anni a venire.
L‟aumento del reddito medio della popolazione in India (i milionari in dollari sono stimati in circa
130.000 individui - secondo uno studio di Capgemini e Merril Lynch - la classe benestante
intorno ai 20-30 milioni, mentre la classe media – secondo i parametri indiani - dovrebbe
sfiorare i 300 milioni di persone entro il 2015) e‟ stato accompagnato da un corrispondente
cambiamento nello stile di vita delle fasce medie e medio-alte, con riferimento anche alla
disponibilità e fruizione del tempo libero, e da un conseguente proporzionale incremento dei
viaggiatori indiani all‟estero.
I bacini di provenienza tradizionali sono le grandi metropoli indiane: nel 2011 il 23,3% dei turisti
indiani sono partiti dall‟aeroporto di Mumbai, il 21,5% da quello di New Delhi e l‟11% da
Chennai.
4
Milioni di turisti indiani
Incremento
annuale
1991
1,94
NA
1992
2,16
11,3%
1993
2,73
26,5%
1994
2,73
0,1%
1995
3,05
11,8%
1996
3,46
13,3%
1997
3,73
7,6%
1998
3,81
2,3%
1999
4,11
8%
2000
4,42
7,3%
2001
4,56
3,4%
2002
4,94
8,2%
2003
5,35
8,3%
2004
6,21
16,1%
2005
7,18
15,6%
2006
8,34
16,1%
2007
9,8
17,3%
2008
10,87
11,1%
2009
11,07
1,8%
2010
12,99
17,4%
2011
14,21
9,6
Tabella 1 – Turisti indiani in viaggio all‟estero – Source:
Bureau of Immigration
I Paesi BRIC hanno visto negli ultimi anni una forte crescita della spesa dei propri turisti all‟estero.
Tra i 50 Paesi top spenders, l‟India, secondo dati UNWTO, e‟ stato nel 2011 quello con tasso di
crescita della spesa all‟estero piu‟ elevato, pari al 33%, posizionandosi al 22mo posto (per un
totale di circa 14 miliardi di dollari spesi all‟estero dai turisti indiani).
5
Tra i fattori determinanti alla base delle aspettative di crescita dei turisti indiani all‟estero si
rilevano:
- Prospettive di crescita del PIL (il Governo indiano si prefigge di tornare ad una crescita
media dell‟8,2% nel quinquennio 2012-2017);
- Incremento della classe media e medio-alta ed aumento del potere di spesa e del reddito
pro- capite (con conseguente aumento nel numero di turisti indiani provenienti da altre città,
oltre a Mumbai e Delhi);
- progetti di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali;
- Presenza del doppio reddito nelle famiglie, anche grazie alla graduale emancipazione della
donna, oggi sempre più lavoratrice;
- Aumento del numero di pacchetti turistici esteri offerti dai Tour Operator, a prezzi sempre più
competitivi. Uno studio condotto dal giornale indiano “Economic Times”, volto ad analizzare il
trend delle vendite dei più importanti tour operator indiani, evidenzia come si stia sviluppando
una graduale preferenza del viaggiatore indiano per viaggi verso gli Emirati Arabi, la
Thailandia, Singapore e la Malaysia rispetto ai viaggi interni, motivata dal forte incremento
sia delle tariffe aeree interne (nonostante l‟ampia offerta di compagnie indiane, anche low
cost) sia dei costi degli alberghi indiani, tanto da far equivalere il costo di una vacanza in
Kerala ad una in Malesia o Thailandia;
- Marketing molto forte delle destinazioni: più di 20 Paesi hanno aperto in India il loro Ufficio di
Promozione Turistica;
- Impatto sul turismo all‟estero dell‟industria cinematografica indiana, la più grande al mondo,
con oltre 1000 film prodotti all‟anno, di cui oltre la metà girati fuori dall‟India; il cinema è per
molti uffici turistici stranieri lo strumento a maggiore impatto per la promozione di location
turistiche;
- Aumento del numero di Compagnie Aeree che offrono voli fuori dall‟India ad un prezzo più
conveniente;
- “Travel now and pay later” è uno degli slogan attuato dalle centinaia di banche che offrono
prestiti per viaggiare, con la collaborazione dei maggiori Tour Operator indiani;
- facilitazione e miglioramento generale delle procedure per l‟ottenimento del Passaporto
Indiano e dei visti da parte di tante nazioni;
- Mutamento del profilo del consumatore appartenente alla classe media, che è passato dal
risparmio alla spesa;
- Diffusione di internet, che rende piu‟ agevole la ricerca di mete e la programmazione dei
viaggi.
6
Secondo i dati UNWTO nel 2010 le 5 destinazioni più visitate da turisti indiani sono state
Singapore (828994), Kuwait (751.059), Thailandia (746.214), Malaysia (690.849) e Stati Uniti
(650.935), mentre nel 2009 erano state Kuwait (733,117), Singapore (725,624), Malesia (589,838),
Thailandia (596,529) e Stati Uniti (549,474). Ottima anche la performance della Cina (549.321)
che, se si considera anche Hong Kong e Macao, diventa la prima meta dei turisti indiani, con oltre
1 milione di arrivi nel 2010.
Nel complesso si può stimare che l‟ASIA (incluso il Medio Oriente) raccolga oltre il 60% del
totale degli arrivi dei turisti indiani; l’EUROPA circa il 20%; le AMERICHE circa il 10% ed il
resto sia diviso tra Africa ed Oceania.
Per quanto riguarda il panorama europeo, per ovvie ragioni storiche, la Gran Bretagna rimane il
primo paese di destinazione per il viaggiatore indiano (per motivi legati prevalentemente a studio,
lavoro e visita a parenti), con circa 371.000 arrivi nel 2010. Segue l‟Italia, con 182.552 arrivi,
mentre la Svizzera ne conta circa 165.000. UNWTO non fornisce tuttavia dati sui turisti indiani in
Francia (che si può ipotizzare su livelli paragonabili a Italia e Svizzera) e Spagna.
L'Italia nell‟ultimo decennio ha mostrato una costante crescente capacita‟ di attrazione nei
confronti dei turisti indiani, che erano meno di 50.000 nel 2001 e dunque si sono quasi
quadruplicati in dieci anni. Rispetto ai principali competitors l‟Italia, gode di un buon
posizionamento, in particolare nella fascia alta e medio-alta della società indiana, che denota un
vero e proprio “pregiudizio positivo” nei confronti del nostro Paese, percepito come sinonimo di
classe e qualità, culla di bellezze culturali e naturalistiche, ricco nella gastronomia e nelle
tradizioni: per il turista indiano facoltoso l'Italia si sta sempre più affermando come monodestinazione. Per quanto riguarda la classe media e gli indiani che viaggiano in gruppo, l'Italia è
spesso presente negli itinerari europei, anche se la concorrenza dell'Est Europa e della Penisola
Iberica è sempre più forte, prevalentemente per ragioni dovute ai costi piu‟ contenuti. Vale la
pena di segnalare che l‟Italia, con una comunità indiana regolare di circa 140 mila unità,
rappresenta il principale paese di emigrazione indiana nell‟Europa continentale.
7
Nel febbraio 2012 la rivista di settore Travel+Leisure, South Asia ha assegnato all‟Italia il premio
Best Honeymoon Destination, sulla base di un sondaggio effettuato tra i suoi lettori, mentre nel
maggio 2012 all‟Italia e‟ stato attribuito il premio Best Food&Drink Destination da parte del
magazine Lonely Planet India. Tra l‟altro nel 2011, come nel precedente anno, l‟Italia è stata scelta
quale meta ideale per la celebrazione di uno dei piu‟ importanti matrimoni indiani, quello della figlia
del “re” del ferro indiano, Pramod Agarwal, che ha trasformato la laguna di Venezia in un angolo di
Bollywood, per 72 ore, dal 12 al 14 maggio, creando un evento di risonanza mondiale.
Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili – che si basano sui dati forniti dalle strutture ricettive nel 2011 i turisti indiani in arrivo presso gli esercizi di ospitalità in Italia sono stati 251.631
(+27,6% rispetto al 2010). Nel 2010 erano stati 197.152 del 2010 (+25% rispetto al 2009). Le
destinazioni preferite sono state, nell‟ordine, Veneto (35,4% degli arrivi dall‟India), Toscana
(25,6%), Lombardia (12,5%) e Lazio (9,9%).
Le tabelle che seguono mostrano gli arrivi indiani in Italia distinti per Regione, riferiti al 2010 e
2011:
2011
Regioni
Arrivi
Presenze
Veneto
Toscana
Lombardia
89215
64448
31494
148816
118111
94862
24975
8623
7976
5955
5882
2490
2129
2109
1608
1467
1320
795
541
280
191
89
44
251.631
64061
12705
21102
25171
14685
12746
7258
7545
7478
4348
8942
3252
1679
1278
491
225
131
554.886
Lazio
Umbria
Campania
Emilia Romagna
Liguria
Piemonte
Trentino Alto Adige
Sicilia
Friuli Venezia Giulia
Puglia
Marche
Sardegna
Abruzzo
Calabria
Valle d‟Aosta
Basilicata
Molise
TOTALI
8
2010
Regioni
Arrivi
Presenze
Veneto
Toscana
Lazio
67920
47306
24876
116747
90078
63394
Lombardia
Umbria
Campania
Emilia Romagna
Liguria
Piemonte
Friuli Venezia Giulia
Trentino Alto Adige
Sicilia
Puglia
Marche
Sardegna
Abruzzo
Calabria
Valle d‟Aosta
Basilicata
Molise
23249
6460
6281
4848
4439
3015
1647
1539
1449
1238
1154
743
424
294
121
112
37
73639
16947
20968
12798
10060
21377
4840
4150
8535
6383
5608
2525
740
1793
317
351
61
197.152
461.311
TOTALI
Veneto, Toscana, Lombardia e Lazio rimangono le mete di punta, trainate dalle rispettive
capitali: la provincia di Roma cattura il 98,2% degli arrivi in Lazio dall‟India; quella di Milano il
70,4% dei viaggiatori indiani, a riprova del fatto che la Regione lombarda e‟ soprattutto
interessata da viaggi d‟affari o da viaggi misti turismo-affari; in Toscana, Firenze assorbe il 51,4%
dei viaggiatori indiani, seguita dalle province di Pisa (15,2%), Pistoia (13,6%) e Prato (8,7%);
Venezia cattura il 45,7% dei viaggiatori indiani in Veneto ma Padova segue da vicino (42,5%);
dato, quest‟ultimo, che si può in parte spiegare con visite ai familiari, essendo la Padania la
regione principale di insediamento dell‟emigrazione indiana in Italia, in particolare in provenienza
dallo Stato del Punjab. In Emilia-Romagna le province interessate da turismo indiano sono
soprattutto quella di Bologna e di Modena. L‟Umbria nel 2010 ha quasi raddoppiato il numero di
turisti indiani rispetto al precedente anno. Segue la Campania, dove gli indiani hanno
recentemente scoperto la costiera amalfitana.
9
In termini relativi la migliore performance per il 2011 e‟ stata quella della Valle d‟Aosta, con un
aumento del 58% negli arrivi di turisti dall‟India rispetto all‟anno precedente. Cio‟ conferma una
crescente attenzione del turista indiano per la montagna e per il prodotto neve. Ottimi tuttavia
anche i dati per la Sicilia (+ 45,5% ) e per Trentino Alto Adige (+38%), Toscana (+36%),
Lombardia (+35%) e Umbria (+33,5%) .
Anche i dati forniti dalla Banca d’Italia (che monitora le persone residenti in India che varcano i
confini nazionali) evidenziano un forte trend positivo negli ultimi anni: dopo una lieve flessione nel
2009 in concomitanza con la crisi internazionale, il flusso di indiani in Italia e‟ ripreso a crescere a
ritmo sostenuto, con un aumento del 31% nel 2010 e del 9% nel 2011, quando i viaggiatori
indiani in Italia sono stati circa 210.000 (v. tabella). Sia i dati ISTAT che quelli Banca d‟Italia
sono dunque lievemente superiori a quelli riportati da UNWTO: la tendenza che emerge e‟ in ogni
caso quella di un numero di viaggiatori indiani in Italia che sta progredendo a ritmo sostenuto e
che si colloca ormai attorno alle 200 mila unità.
Arrivi
Spesa Complessiva
(in milioni di €)
2008
2009
184.000
194
(-34,5%)
(+42,64%)
147.000
168
(-20,10%)
2010
193.000
(+31,29%)
2010
(gen – nov)
(-13,40%)
244
(+45,23%)
210.000
281
(+8,8%)
(+14,7%)
Tabella – Viaggiatori indiani in Italia e Spesa. Fonte:
Banca d‟Italia.
10
Per avere un termine di confronto vale la pena segnalare che il numero dei viaggiatori indiani in
Italia (fonte Banca d‟Italia) si avvicina a quello dei turisti provenienti da Cina
(224 mila) e
Argentina (163 mila) o di un piccolo Paese europeo quale la Norvegia (249 mila), ma e‟ di gran
lunga inferiore ad altri emergenti quali Brasile (400 mila) e Russia (793 mila), per non parlare dei
membri UE o di altri Paesi di storica industrializzazione (Stati Uniti 3,2 milioni: Canada 638 mila;
Giappone, 327 mila)
E‟ inoltre interessante notare come i viaggiatori indiani abbiamo una propensione alla spesa
piuttosto pronunciata e, in generale, prediligano strutture di lusso. In particolare, sempre
secondo fonti ISTAT, nel 2010 il 65% dei viaggiatori indiani in Italia ha scelto esercizi alberghieri a
4 o 5 stelle, il 23% esercizi a 3 stelle, il 5% ad 1 o 2 stelle, mentre solo una quota minima ha
optato per alloggi agro-turistici (0,3%), campeggi e villaggi turistici (0,5%) o alloggi in affitto
(3,5%), ad indicare un tipo di turista ancora piuttosto tradizionale. Del resto il turista indiano
preferisce ancora servirsi di agenzie di viaggio e tour operator, mentre è poco abituato a viaggiare
autonomamente o sulla base di prenotazioni effettuate on-line, il che finisce per privilegiare
strutture alberghiere note e di un certo livello.
Secondo i dati Banca d‟Italia i viaggiatori indiani hanno speso in Italia 281 milioni di dollari nel
2011, il 15% in piu‟ rispetto al 2010, un valore superiore alla spesa dei viaggiatori cinesi (245
milioni di dollari), argentini (145 milioni) e norvegesi (198 milioni), che, come abbiamo visto,
originano un numero simile di viaggiatori verso il nostro Paese.
Continuando l‟analisi della domanda turistica indiana, la stagione principale di vacanza per gli
indiani si colloca tra aprile e luglio. Nel corso del 2011 (dati ISTAT) quasi il 40% degli arrivi indiani
in Italia si sono concentrati in particolare nei due mesi di maggio e giugno, quando le temperature
in India sono particolarmente elevate, le scuole chiudono e anche gli uffici vanno in ferie. Se si
aggiunge il mese di luglio la percentuale supera il 50%.
11
Inoltre, anche i mesi di settembre, ottobre e novembre sono ad alta frequenza di partenze
dall‟India: in questo periodo sono concentrate le maggiori festività hindu - tra cui il Diwali (la festa
più importante nel panorama hindi, la festa delle luci), ma anche la ricorrenza della nascita del
Mahatma Gandhi (2 ottobre) - e gli indiani, di qualsiasi religione, tendono a sposarsi (essendo il
momento migliore dal punto di vista climatico ed essendo riconosciuto come il periodo più
fortunato dell‟anno, insieme al mese di marzo), con ripercussioni positive sul business dei viaggi
di nozze. Va tenuto a mente che i giorni di festività per gli indiani sono tantissimi, visto che ogni
religione che esiste nel Subcontinente ha le sue feste: nel corso di tutto l‟anno sono disseminate
innumerevoli feste indù, musulmane, sikh, cristiane ecc., durante le quali uffici pubblici e scuole
rimangono chiusi.
Se i viaggiatori indiani in Italia sono stati nel 2010 quasi duecentomila, secondo i dati dell‟Ufficio
Immigrazione indiano gli arrivi italiani in India sono stati 85.766 nel 2008, 77.873 nel 2009 (-9%,
anno della crisi economico-finanziaria internazionale), 94.100 nel 2010 (+21%) e 100.889 (+7,2%)
nel 2011, quando hanno rappresentato l‟1,6% dei viaggiatori stranieri in India. L'Italia e' il
quindicesimo Paese di provenienza dei flussi turistici verso l'India.
2.b Profilo del turista per singola tipologia (seniors, giovani/studenti, famiglie con bambini, coppie
senza figli, ecc.)
Target
Giovani/studenti
Seniors
Famiglie con bambini
Coppie senza figli
Singles
Uomini d'affari/professionisti
Altro (amici e parenti)
TOT
Quota %
2%
14%
38%
5%
1%
39%
1%
100%
Giovani/
studenti
2
% Seniors
Composizione target
14%
Uomini d'affari/
professionisti
39%
Singles
1%
Coppie
senza figli
14%
Famiglie con
bambini
38%
Coppie
senza figli
12
Di seguito le tabelle che descrivono brevemente i principali target di riferimento come individuati
nel grafico precedente:
TARGET GIOVANI e STUDENTI
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
Medio alto
propensione al viaggio
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
elevata
Shopping, cultura e arte
Medio alto
18-25
Aereo, treno, auto
Città d‟arte, neve, laghi;
Passaparola, lifestyle italiano; prezzo-qualità; sicurezza;
Hotel 4/5 stelle
Aprile – Maggio
Internet, passaparola
Agenzie di viaggio e internet
TARGET SENIORS
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
Medio e/o Medio alto
propensione al viaggio
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
elevata
Visite guidate, cultura e arte
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
Medio e/o Medio alto
+65
Per il ceto medio: aereo, pullman;
Per il ceto alto: aereo; auto con chauffeur
Città d‟arte; laghi
Parenti e amici; diffusione della lingua inglese; sicurezza;
gastronomia (ad es. disponibilita‟ cibi vegetariani)
Ceto medio: 3 o 4 stelle; Ceto medio alto: Hotel 4/5 stelle
maggio e giugno, settembre e ottobre
Parenti e amici; cataloghi; stampa;
Agenzie di viaggio
13
TARGET FAMIGLIE con figli
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
Medio e/o Medio alto
propensione al viaggio
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
alta
Shopping, sightseeing, attività ricreative per i figli;
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
Medio e/o Medio alto
25-45
Per il ceto medio: aereo, pullman;
Per il ceto alto: aereo; auto o treno
Città d‟arte; laghi; montagna
Il passaparola; prezzo e qualita‟ dei serivizi; diffusione della
lingua inglese; sicurezza; gastronomia (ad es. disponibilita‟ cibi
vegetariani)
Ceto medio: 3 o 4 stelle; Ceto medio alto: Hotel 4/5 stelle
Aprile/maggio/giugno
Internet; parenti e amici; cataloghi; stampa;
Agenzie di viaggio;
TARGET Coppie senza figli
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
Medio e/o Medio alto
Medio e/o Medio alto
25-32
Shopping, sightseeing, divertimento, viaggi di nozze
Per il ceto medio: aereo, pullman;
Per il ceto alto: aereo; auto o treno
Città d‟arte; laghi; enogastronomia, neve per il ceto alto;
Destinazioni trendy; prezzo e qualita‟ dei serivizi; diffusione
della lingua inglese; sicurezza;
Ceto medio: 3 o 4 stelle; Ceto medio alto: Hotel 4/5 stelle e
agriturismo;
Aprile/maggio o novembre/dicembre/marzo per le lune di miele
Parenti e amici; Internet; cataloghi; stampa;
Agenzie di viaggio; Internet
14
TARGET UOMINI D’AFFARI
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
Medio e Medio alto
Medio e/o Medio alto
28 – 60
Business + Leisure: particolare interesse per lo shopping, brevi
visite guidate, divertimento
aereo; auto o treno
Città d‟arte; laghi; enogastronomia
Destinazioni trendy; prezzo e qualita‟ dei serivizi; diffusione
della lingua inglese; sicurezza;
Ceto medio: 3 o 4 stelle; Ceto medio alto: Hotel 4/5 stelle;
365 gg
Internet; cataloghi; stampa; passaparola;
Agenzie di viaggio;
TARGET SINGLE
segmento socio-economico di
appartenenza
livello culturale
fasce di età
principali motivazioni di vacanza
all‟estero
mezzi di trasporto preferiti
prodotti turistici preferiti ed
emergenti
fattori determinanti nella scelta
delle destinazioni
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti
canali d‟acquisto utilizzati
Medio e Medio alto
Medio e/o Medio alto
28/30 – 40/45 principalmente donne
particolare interesse per lo shopping, visite guidate,
divertimento
aereo; treno per il ceto alto; pullman per il ceto medio
Città d‟arte;
Destinazioni trendy; prezzo e qualità dei serivizi; diffusione della
lingua inglese; sicurezza;
Ceto medio: 3 o 4 stelle; Ceto medio alto: Hotel 4/5 stelle;
Aprile – maggio primariamente
Internet; cataloghi; stampa; passaparola;
Agenzie di viaggio;
Secondo un sondaggio svolto dalla RNCOS, Research and Markets India presso gli operatori
turistici indiani, i viaggiatori indiani internazionali fanno parte della fascia d‟età tra i 25 e 65 anni e
sono per la grande parte di sesso maschile (65% dei viaggiatori). In merito alla selezione delle
destinazioni, i cinque fattori chiave che influenzano maggiormente la scelta sono:
15
1. Sicurezza;
2. Varietà di cose da vedere e da fare;
3. Immagine generale della destinazione;
4. Infrastrutture e servizi;
5. Facilità nell‟ottenimento del visto.
La prima grande distinzione, necessaria da sapere per un operatore turistico italiano che
vuole investire in India, è sociale: turisti della nascente e popolosa middle class e turisti della ricca
e prestigiosa upper-top class.
Il primo gruppo, la middle class, include circa 250 milioni di indiani (300 entro il 2015), un
terzo dei quali è uscito dalla povertà negli ultimi 10 anni.
I driver di scelta della destinazione turistica e le caratteristiche di questa fascia di viaggiatori,
secondo le ricerche effettuate dagli enti turistici in loco dei vari Paesi – Gran Bretagna, Svizzera,
Italia, Scandinavia - sono:
-
costanti possibilità di divertimento;
-
preferenza per strutture 3-4 stelle e centrali;
-
preferenza per il cibo indiano, che desiderano mangiare almeno una volta al giorno. Il
cibo è una variabile importantissima: in India esistono tutte le più grandi religioni del
mondo ed ognuna di esse rispetta una serie di norme a tavola.
-
Preferenza per pagamento in contanti, a differenza degli occidentali che preferiscono la
carta di credito;
-
preferenza per possibilita‟ di cenare a tarda ora, disponibilita‟ a spendere anche grosse
somme per gli alcolici;
-
desiderano viaggiare in gruppo o con la propria famiglia allargata;
-
sono curiosi ed apprezzano informazioni precise e di facile accesso per quanto riguarda
le città che visitano ed i principali monumenti;
-
sono influenzati fortemente dalle mode del momento e dall‟industria cinematografica
-
hanno in media 30 giorni di ferie.
I turisti facenti parte della upper-top class, stimabile in 20-30 milioni di persone, si avvicinano,
come caratteristiche in viaggio, ai turisti occidentali. Spesso in famiglia parlano inglese, i figli
vivono negli Stati Uniti o nel Regno Unito per conseguire lauree prestigiose.
16
I driver di scelta di una destinazione e delle caratteristiche di questa tipologia di viaggiatori,
sempre secondo le ricerche effettuate dai vari Paesi – Gran Bretagna, Svizzera, Italia, Scandinavia
- che hanno analizzato il mercato indiano, sono:
- si tratta generalmente di persone attente e ben informate;
- amano fare shopping, prima motivazione turistica, con una spesa media 2.500 USD (1700€)
a settimana per famiglia (4 persone). Secondo la AT Kearney Management Consulting1, nel
2007, il 36% dei consumatori della high class indiana fa shopping all‟estero perché pensano
che ci sia una maggiore scelta, mentre il 34% pensa che fare shopping all‟estero dia più
valore alla cosa comprata;
- amano gli spettacoli che coinvolgono la famiglia, lo shopping, la buona tavola e le visite
organizzate a monumenti e musei, seguite da visite a case da gioco e casinò;
- viaggiano con tutti i comfort, dalla business class in aereo all‟albergo 5 stelle, passando per
servizi personalizzati. Si tratta di un turista molto esigente e sofisticato, che spesso si
organizza all‟ultimo minuto. Il Tour Operator Kuoni, uno dei più famosi e importanti a livello
internazionale, ha pubblicato un catalogo “Romancing the Peninsula”, dove sono promosse,
con 80 pagine, alcune delle più belle destinazioni italiane, con opzioni di lusso. Ha inoltre
inserito, dal 2007, nella sua larga catena di Agenzie di Viaggio associate a Mumbai, la Kuoni
Luxury, nel quartiere di Nariman Point, centro finanziario di Mumbai.
- evitano i luoghi del turismo di massa, si dedicano alla visita delle aree minori ed amano
compiere micro - viaggi per esplorare approfonditamente intere aree.
2.c Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia”:
Punti di forza
Punti di debolezza
- pregiudizio positivo nei confronti del nostro - scarsità, quasi assenza, di collegamenti aerei
Paese, considerato tra i Paesi europei una
diretti fra i due paesi;
delle mete più accoglienti e ospitali;
- scarsa ed inadeguata conoscenza della
- viaggiare in Italia è trendy e fashion; il
lingua inglese, spesso anche all‟interno di
lifestyle italiano esercita un forte richiamo sul
strutture ricettive turistiche, in particolare nel
consumatore indiano; conoscere i molteplici
sud dell‟Italia ma anche fuori dalle capitali del
aspetti della cultura italiana e‟ uno status
turismo;
symbol per il ceto medio-alto e alto;
- nonostante un‟offerta turistica alberghiera
- percezione di affinità tra le due culture: ruolo
varia e differenziata, l‟Italia è ancora oggi
della famiglia, approccio al cibo e ricchezza
percepita molto spesso nel suo insieme
culinaria, diversità culturale, ruolo delle PMI,
come una destinazione costosa;
carattere socievole della popolazione e
- percezione di scarsa sicurezza negli
flessibilita‟ quale tratto caratteriale comune,
aeroporti e nelle stazioni e di poca puntualità
alcuni aspetti caotici del vivere in città ecc.;
ed efficienza dei servizi di trasporto e turistici;
- Italia come culla di bellezze artistiche e - percezione di un‟elevata criminalità e di rischi
1
AT Kearney, http://www.atkearney.com/index.php, 05.09.2009.
17
naturalistiche italiane;
- grande apprezzamento e diffusione in India
della gastronomia italiana, considerata vicina
al palato indiano e capace di venire incontro
alle esigenze del viaggiatore vegetariano;
- l‟Italia e‟ una meta di interesse per i cattolici
(in particolare negli Stati di Goa, Kerala e
Tamil Nadu);
Opportunità
- Crescita economica: PIL +8,2% obiettivo per
il 2012-2017;
- Aumento costante del reddito medio:
130.000 di milionari; classe benestante
intorno ai 20-30 milioni; classe media che
dovrebbe sfiorare i 300 milioni di persone
entro il 2015;
- Trend positivo dei viaggi all‟estero: le
statistiche del UNWTO prevedono 50 milioni
di indiani all‟estero entro il 2020;
- Graduale occidentalizzazione dei costumi ed
abitudini della popolazione indiana, anche
nella fruizione del tempo libero;
- Significativo sviluppo della rete internet che
rende
maggiormente
accessibile
l‟informazione riguardante il nostro paese;
- Forte crescita del settore MICE e di altri
segmenti
di
nicchia
(viaggi
extralussopersonalizzati, viaggi di nozze ecc);
- Destagionalizzazione
della
domanda
turistica;
- enormi
potenzialità
dell‟industria
cinematografica indiana e di programmi
televisivi sull‟Italia e sulla cucina italiana;
- Possibilita‟ di maggiore segmentazione del
mercato outbound indiano, con introduzione
costante di nuovi prodotti turistici;
(furti, scippi ecc), specie nel sud;
- Scarsa conoscenza fra gli operatori turistici e
gli albergatori italiani delle esigenze del
viaggiatore indiano (incluse quella del
vegetarianesimo ed altre restrizioni alimentari
a carattere religioso);
- Scarsa attrattivita‟ dell‟Italia quale meta di
studio oltreoceano;
Rischi/Difficoltà Potenziali
- Concorrenza crescente da parte di paesi
europei: Gran Bretagna, Francia, Svizzera
ma anche Paesi scandinavi, Austria, Spagna
e paesi Est (Ungheria, Rep. Ceca);
- Concorrenza sempre maggiore dei paesi
asiatici: Singapore, Malesia, Hong Kong,
Australia sono molto aggressivi, con voli lowcost e/o tariffe di pacchetti turistici con servizi
qualitativamente alti ma sempre più
convenienti;
- forte utilizzo della leva Bollywood da parte
dei principali concorrenti, con effetti
moltiplicatori enormi sulla scelta delle mete
turistiche;
- percepita (anche se infondata) difficolta‟
nell‟ottenimento di visti per l‟Italia.
18
2.d Analisi della domanda organizzata
Il ruolo degli agenti di viaggio sta subendo un profondo cambiamento: non molto tempo fa, la
funzione di base e la responsabilità degli agenti di viaggio era semplicemente quella di emettere
biglietteria aerea. La riduzione delle commissioni sui biglietti aerei e la vendita di biglietteria via
internet stanno causando una lenta trasformazione dell‟attività di intermediazione.
Il numero complessivo degli operatori e agenti di viaggi indiani che trattano l’Italia sono circa
1.120, sparsi per tutto il territorio del subcontinente asiatico. Oltre alle Agenzie di Viaggio, operano
in India grandi Tour Operator (circa 25) – spesso appartenenti a gruppi internazionali - che si
dividono le più importanti e profittevoli quote di mercato. Tra essi si segnalano: SOTC Kuoni India,
TCI - Thomas Cook, Cox & Kings, Mercury Travels, Makemytrip.com, Globus & Cosmos sono i più
grandi, seguiti poi da Kesari Tours, CLUB 7, Dewan Travels, In Orbit, Narula Travels, Compass
Travels e Jet Air Tours e molti altri. A questi si affiancano numerosi altri operatori che non lavorano
con grandi numeri, ma in genere forniscono servizi a viaggiatori frequenti o con una propensione
alla spesa particolarmente elevata. I Tour Operator che producono materiale pubblicitario in
maniera continua (come cataloghi e brochure) sono: Kuoni/SOTC, Cox & Kings, Kesari Tours,
Thomas Cook, Orbit, CLUB 7.
KUONI
Tipologia operatore
Canali di vendita
Tipologia pacchetti venduti
Tipologia clienti
Strutture ricettive proposte
Prodotti turistici venduti
Tour operator
La Kuoni opera attraverso una rete composta da 11 proprie agenzie e
3704 sub-agents; molto forte anche l‟attività svolta online; 12 call
centers
La Kuoni offre tutta una gamma di prodotti turistici programmati e ideati
in base al target di clientela di riferimento. Pertanto si passa dai viaggi
fatti su misura per il ceto medio-alto ai viaggi di nozze, dai gruppi a
partenza fissa a proposte di itinerari tailor made per i movimenti MICE.
Fly & drive è un segmento in crescita, con un‟incidenza ancora limitata
e pertanto non esistono cataloghi dedicati a questo tipo di prodotto.
Dai giovani studenti alle famiglie con bambini, alle coppie senza figli
cosi‟ come ai singles o alla classe business.
I brand principali sono essenzialmente due:
a. SOTC: per il ceto medio con prodotti all inclusive gruppi a partenza fissa
b. KUONI HOLIDAYS per il ceto medio-alto con prodotti
creati su misura
Le strutture ricettive maggiormente utilizzate sono: hotel a 4 e a 5 stelle
per gli individuali, a 3 o a 4 stelle per i gruppi leisure o MICE,
agriturismi per gli FIT, ma anche ville, appartamenti, dimore storiche
per il ceto alto.
Città d‟arte (itinerari turistici) MICE sono i prodotti di maggiore
importanza; montagna, enogastronomia, laghi prodotti di nicchia per il
settore lusso in crescita;
19
THOMAS COOK
Tipologia operatore
Canali di vendita
Tipologia pacchetti venduti
Tipologia clienti
Strutture ricettive proposte
Prodotti turistici venduti
Operatore turistico
La Thomas Cook opera in 101 città indiane con oltre 253 uffici, di cui
27 sono aeroporti, oltre che ad attivita‟ online e di telemarketing. Il
network Thomas Cook si avvale della collaborazione di 131 Gold Circle
Partners e 169 Prefered Sales Agents.
I pacchetti turistici venduti dalla Thomas Cook sono vari:
“all inclusive” con partenze fisse,
pacchetti su misura per gli FIT
Particolare attenzione offerta anche al settore MICE
Business Travellers
La clientela è principalmente appartenente al ceto medio sia che si
tratti di giovani studenti che di terza età, oppure famiglie con o senza
figli.
Le strutture ricettive utilizzate dalla Thomas Cook includono tutte le
categorie di hotel, gli agriturismo, i bed & breakfast, le ville e gli
appartamenti, mentre raramente avviene l‟uso delle dimore storiche.
Gruppi principalmente, FIT, MICE; città d‟arte, enogastronomia, Italia
minore; laghi;
COX & KINGS
Tipologia operatore
Canali di vendita
Tipologia pacchetti venduti
Tipologia clienti
Strutture ricettive proposte
Prodotti turistici venduti
Tour Operator
La Cox & Kings vende attraverso il proprio network di agenzie di viaggi
sparse su tutto il territorio, ed un network capillare di sub-agents; in
internet opera attraverso il proprio website e i vari call centers; Ha 12
uffici di proprietà sparsi su tutto il territorio indiano, coprendo tutte le
principali città.
Promuove pacchetti turistici sia per FIT che per gruppi, che siano
puramente leisure o movimenti MICE; Particolare attenzione al
prodotto lusso;
La clientela è generalmente appartenente al ceto medio e medio-alto;
La Cox & Kings utilizza sia strutture lussuose che standard, pertanto
dagli hotel 5 stelle ai bed & Breakfast; Per il ceto alto impiegano anche
ville, appartamenti, dimore storiche (anche se quest‟ultime con rarità);
Business e Mice; Grandi città d‟arte; Italia minore; Laghi;
20
KESARI
Tipologia operatore
Canali di vendita
Tipologia pacchetti venduti
Tipologia clienti
Strutture ricettive proposte
Prodotti turistici venduti
Tour Operator
Proprie agenzie dislocate a Mumbai, Pune, Delhi e Bangalore
La Kesari è un operatore molto forte nello stato del Maharashtra;
principalmente vende pacchetti turistici all inclusive, ma anche
individuali;
Il tipo di clientela, che siano giovani o persone della terza età oppure
famiglie con bambini, sono generalmente appartenenti al ceto medio
medio-bassso. La Kesari offre particolare attenzione alle signore
single, con pacchetti turistici creati ad hoc per queste.
Principalmente hotel a 3 o 4 stelle;
MICE e città d‟arte;
MERCURY
Tipologia operatore
Canali di vendita
Tipologia pacchetti venduti
Tipologia clienti
Strutture ricettive proposte
Prodotti turistici venduti
Tour Operator
Prorpie agenzie e subagents;
Esclusivamente FIT; Business travelers; MICE
Clientela appartenente al ceto medio-alto; principalmente
businessman;
La Mercury impiega principalmente strutture ricettive di 4 e/o 5 stelle;
talvolta appartamenti o agriturismi;
Business e MICE i punti di forza per i gruppi e le città d‟arte per gli FIT;
2.e Collegamenti aerei
Il turista indiano è abituato a viaggiare in aereo, mezzo che si rende spesso necessario anche per
gli spostamenti interni al vasto subcontinente asiatico. In particolare, il flusso outbound avviene
quasi esclusivamente per via aerea, attraverso i tre aeroporti principali di Mumbai, Delhi e
Chennai. Secondo i dati del Bureau of Indian Immigration nel 2011 questi tre aeroporti hanno
rappresentato circa il 56% delle partenze totali per l‟estero: in testa l‟aeroporto di Mumbai (con un
quota del 23,3%), poi Delhi (21,5%), seguita da Chennai (11%). Se si considera che nel 2002 la
quota cumulata di partenze da questi tre aeroporti era del 70% circa, si comprende come dietro
tale decremento vi sia da una parte una politica di ampliamento delle infrastrutture aeroportuali su
tutto il territorio Indiano, con scali anche internazionali, dall‟altra un incremento della classe media
e medio-alta anche in città diverse dalle tre metropoli principali, che rappresentano i nuovi
potenziali bacini di partenza del flusso turistico outbound indiano (Kochi, Hyderabad, Calcutta,
Trivandrum, bangalore).
21
Esiste attualmente un unico volo diretto tra Italia ed India, operato due volte alla settimana dalla
compagnia taiwanese China Airlines sulla tratta Roma-Delhi (Delhi è uno stop-over sulla rotta per
Taipei). Jet Airways, principale vettore privato indiano, che aveva aperto la rotta giornaliera DelhiMilano nel dicembre 2010 (in code-sharing con Alitalia), ha smesso di operarla dal febbraio del
2013.
Ci sono tuttavia numerosi voli che collegano in maniera indiretta l'India all‟Italia, come le
compagnie del Golfo Arabico (Emirates, Qatar, Gulf Air ecc) o compagnie europee (Swiss, Turkish,
Lufthansa, British, Air France-KLM, FinnAir ecc).
La scarsa offerta di collegamenti aerei tuttavia rappresenta un ostacolo importante per il turista
indiano, soprattutto quello che non viaggia frequentemente in Europa. L‟aumento di collegamenti
diretti giornalieri tra i due Paesi rappresenta una priorità per il rafforzamento sia dei flussi turistici
che delle relazioni commerciali. Alitalia, che aveva dismesso le sue attività in India nel 2008, sta
valutando la possibilità di aprire un collegamento diretto su Delhi entro la fine del 2012.
2.f Brand Italia e analisi dei competitors
L‟ Italia è sicuramente riconosciuta in India come una delle più importanti destinazioni dal punto di
vista turistico, soprattutto per quanto riguarda alcune eccellenze tipiche del Made in Italy, come la
gastronomia, il vino, il fashion e la qualità della vita.
Il quadro che emerge dall‟analisi della percezione dell‟Italia in India, elaborata grazie alla
collaborazione dei 5 maggiori tour operator indiani, membri di ITOCI – Indian Tour Operator
Council for ITALY, iniziativa concettualizata e promossa da ENIT, è senz‟altro positivo.
Anche se le aziende che vi partecipano sono tra di loro “competitors”, l‟iniziativa ITOCI ha
dimostrato di rappresentare uno strumento utilissimo per discutere e studiare insieme le migliori
strategie per il mercato indiano ai fini di una promozione più incisiva del prodotto turistico italiano.
Secondo lo studio qualitativo svolto, l‟Italia è sempre più amata come meta turistica e rappresenta
anche per la classe media un “sogno” da realizzare almeno una volta nella vita. Per il segmento
gruppi, il “prodotto Europa” non e‟ vendibile se questi non include il Belpaese. I tour europei sono
molti e sono vari, ma quelli che trainano il mercato includono sempre l‟Italia.
22
La domanda individuale ha registrato un incremento importante con un viaggiatore indiano dall‟alto
profilo socio economico sempre più attento alle offerte esistenti e pronto a sperimentare nuove
destinazioni, anche secondarie. Così non è raro sentir parlare di 20 giorni o più trascorsi fra la
Costa Smeralda e le bellezze paesaggistiche siciliane. Da Alghero a Olbia, da Palermo ad
Agrigento per poi dirigersi verso la bellissima Taormina fino a raggiungere la vetta dell‟Etna.
Il viaggiatore individuale indiano appartenente al ceto medio preferisce ancora visitare, in Italia, le
location turistiche che ruotano attorno alle grandi città d‟arte. Cosi‟ la Toscana e‟ certamente una
delle mete preferite, seguita dal Veneto e dal Lazio perche‟ Firenze, Venezia e Roma sono sempre
mete perennemente amate dall‟indiano medio.
I movimenti MICE, nel corso del 2012,
si sono dispiegati durante tutto l‟arco dell‟anno,
confermando il forte interesse delle aziende indiane verso la “dolce vita italiana”, che gioca sempre
un fascino tutto particolare per il suo life style. Viaggi relativamente brevi, tra i 4 e i 6 giorni, aspetto
tipico di questo segmento, ma esperienze che lasciano sempre il desiderio di ritornarvi per
conoscere di più.
Sempre di più, però, l‟Italia si trova a doversi confrontare con concorrenti capaci di attuare
strategie promozionali consistenti ed incisive.
Si riporta una lista esemplificativa di alcune delle attività realizzate in India nel 2012 da Enti
del Turismo esteri.
L‟ente del turismo dell‟Australia , aperto nel 2008, ha organizzato un evento
intitolato “India Mega Family and Workshop (IMFW)” a Melbourne dal 1 al 6
settembre 2013, ospitando 70 buyers indiani provenienti da 8 diverse citta‟
indiane che hanno potuto incontrare a loro volta 70 fra i piu‟ importanti sellers
australiani. L‟Australia sta facendo molto bene in termini di accresciuta capacita‟
di attrazione di viaggiatori indiani, passati dalle 29.500 unità del 1998 alle 138.704
del 2010.
“Toourism Victoria”, ente turistico dello Stato di Victoria in Australia, nel 2012 ha
lanciato una campagna promozionale online chiamata „Visit Melbourne NOW!‟.
L‟ente del turismo britannico “Visit Britain” ha aperto un ufficio nella capitale –
Delhi – al fine di promuovere l‟Inghilterra come destinazione MICE in India e nella
regione asiatica. Visit Britain utilizza in particolare campagne promozionali online
indirizzate al mondo giovanile allo scopo di evidenziare le potenzialità turistiche
della Gran Bretagna, spesso vista piu‟ che altro come destinazione per studi o
affari. La crescita cui l‟ente mira e‟ del 15%-20% di turisti indiani in piu‟ all‟anno.
23
L‟ente del turismo delle Mauritius, ha identificato l‟India quale mercato
emergente prioritario. Ne e‟ seguita una strategia di mercato a lungo termine –
incentrata sui segmenti MICE e dei matrimoni/viaggi di nozze -
al fine di
incrementare l‟arrivo dei flussi turistici dall‟India.
L‟ente del turismo della Nuova Zelanda ha lanciato una campagna promozionale
chiamata “100% Pure New Zealand‟, diffusa attraverso tutti i canali di marketing
ed in particolare internet (sito newzealand.com) e offrendo ai viaggiatori consigli
utili sul come scoprire la Middle-Earth. Inoltre ha annunciato di recente la
partnership con la compagnia aerea Malaysia Airlines e l‟Auckland International
Airport, che ha come scopo la promozione della destinazione in occasione delle
festività indiane e durante la stagione dei matrimoni. La partnership offre ai
viaggiatori indiani la convenienza di volare dall‟India ad Auckland con Malaysia
Airlines ad una tariffa “all inclusive” pari a Rs 58,717 ( ovvero circa Euro 850).
Per attrarre sempre più viaggiatori provenienti da varie parti del mondo, gli USA
hanno lanciato una nuova campagna promozionale dal tema “Discover like Never
Before”. Il tema incapsula due idee principali: attrarre coloro che viaggiano per la
prima volta e rinnovare l‟interesse di coloro che hanno gia‟ visitato il paese
motivandoli a sperimentare nuovi prodotti turistici.
L‟ente del turismo della Spagna, aperto nel 2009 a Mumbai, ha organizzato nel
corso dello scorso anno varie attivita‟ promozionali, fra cui un roadshow nelle
citta‟ di New Delhi, Bangalore e Mumbai con lo scopo di promuovere i siti
UNESCO. Al roadshow ha preso parte una anche delegazione di 3 membri della
Spanish World Heritage Cities Group. Nel 2011, secondo fonti pubbliche, il
budget spagnolo in India destinato alla promozione turistica ha superato i 500
mila euro (fra le iniziative di rilievo la produzione di un film bollywodiano).
Nel mese di ottobre 2012 l‟ente del turismo tedesco ha organizzato l‟ “India Pool
Road Show” a Mumbai, Bangalore, Chandigarh, Ahmedabad, Chennai e New
Delhi, allo scopo di facilitare l‟interazione fra i membri dell‟India Pool (una taskforce che comprende l‟ente del turismo tedesco e 16 operatori turistici tedeschi) e
l‟industria turistica indiana, evidenziando le maggiori attrazioni del paese.
24
Anche la Bulgaria guarda all‟India con particolare interesse. L‟ente del turismo
bulgaro intende promuovere il proprio Paese quale destinazione estiva. Le Spa, il
Golf e il nightlife sono i prodotti principali con i quali la Bulgaria intende attrarre
un maggior numero di turisti indiani.
Realizzando l‟importanza dei viaggiatori indiani, l‟ente del turismo della Turchia
in collaborazione con la Federazione degli Alberghi Turchi, ha organizzato nel
2012 un workshop in 5 città indiane.
Molteplici e varie sono state anche le attività organizzate dall‟ente del turismo
francese, inclusi seminari e educational tours per agenti di viaggio per rafforzare la
propria immagine nel paese indiano. Nel 2012 e‟ stata lanciata la campagna
“France celebrates India”, comprensiva di una serie di offerte, pacchetti e servizi
per il turista indiano.
Paesi asiatici quali Hong Kong, Singapore, Macao, Taiwan, Indonesia e Thailandia riescono
ad attrarre importanti flussi turistici dall‟India grazie non solo alla loro vicinanza, ma anche ad
un‟offerta qualitativamente sempre più alta e prezzi sempre piu‟ vantaggiosi, frequenti
collegamenti aerei e, soprattutto, in alcuni casi, una politica di concessione del visto turistico
all‟arrivo. Infatti il visto rappresenta tuttora un aspetto cruciale nella decisione della destinazione
dei viaggiatori indiani, sia per il segmento leisure che per quello MICE.
L‟ufficio per la promozione turistica di Singapore punta molto sul rafforzamento della citta‟-stato
quale centro per conferenze, convention e fiere, cercando pero‟ di rafforzare tra i turisti anche la
percezione di Singapore quale meta leisure, soprattutto utilizzando la leva cinema. Anche Paesi
vicini non particolarmente famosi come mete turistiche, quali l‟Oman, hanno di recente aperto
uffici di promozione del turismo in India, consci delle enormi potenzialita‟ che il Paese offre.
Il Sud-Africa è tra i Paesi che adottano politica promozionali particolarmente aggressive in India;
nel 2011 ha lanciato un‟estesa campagna pubblicitaria in ben 21 città indiane, intitolata “Chalo
Sout-Africa”
(“Il Sud-Africa ti aspetta”). Anche per il Sud Africa la leva cinema e‟ stata
fondamentale per passare dai 29.500 turisti indiani del 2001 ai 71.500 del 2010.
25
I Paesi Scandinavi, riuniti sotto un unico Scandinavian Tourism Board, stanno riservando
un‟attenzione sempre maggiore al mercato indiano, sviluppando coordinate azioni di promozione
anche grazie ad una stretta alleanza con Finnair, che opera voli diretti su Helsinki da Mumbai e
Delhi.
Vale la pena sottolineare in india la peculiarita‟ dello strumento cinematografico quale mezzo
privilegiato per la promozione di mete turistice internazionali: degli oltre 1000 film prodotti in India
ogni anno circa la meta‟ sono girati all‟estero: si tratta di uno strumento particolarmente efficace se
si considera che oltre 20 milioni di indiani vanno al cinema ogni giorno ed il pubblico tende a voler
emulare le gesta dei propri paladini cinematografici, ripercorrendo i luoghi dove le vicende sono
ambientate. La Svizzera e‟ stato forse il primo Paese a comprendere le potenzialita‟ di questo
strumento mediatico. I registi di Bollywood, dopo aver ambientato numerosi “shooting” nelle alpi
svizzere, ma anche nelle spiagge della Thailandia e nelle vie urbane di Londra e New York, hanno
cominciato a guardare con interesse ad altre mete, quali i Sud Africa, Singapore, la Spagna ed
anche l‟Italia (nel 2001 sono stati girati scene di film indiani in Val d‟Aosta e uno a Milano; in
passato anche la Puglia, Veneto, Lazio hanno fatto da scenari a file di Bollywood)
L'apertura di nuovi uffici turistici, come quelle avvenute di recente da parte degli enti israeliano e
omanita, sono il forte indizio di un mercato in continua evoluzione, con una segmentazione
crescente e sempre di più al centro dell'attenzione mondiale, spesso più della Cina, avvertita
come un mercato più complesso e difficile rispetto all'India e dalla minore varietà ed offerta
culturale.
2.g Nuove tecnologie e turismo
Secondo un rapporto pubblicato nel 2011 dall‟Associazione Indiana Internet e Mobile (IAMAI) gli
utenti internet in India nel periodo gen.–sett. 2011 sono stati circa 112 milioni, di cui 88 milioni nelle
città e 24 milioni nei villaggi rurali, con una crescita del 13% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il
dato di penetrazione di internet rimane tuttavia piuttosto basso, se si considera che l‟India ha una
popolazione di 1,2 miliardi, di cui circa 880 milioni sono alfabetizzati.
Degli utenti totali, circa 90 milioni possono essere definiti active users, ovvero si collegano ad
internet almeno una volta al mese, mentre circa 70 milioni si collegherebbero almeno una volta
alla settimana.
26
Dal rapporto emerge inoltre che ben 26,3 milioni di active users accedono ad internet attraverso il
proprio telefonino; per il resto, l‟uso di Cyber Caffè sta progressivamente diminuendo, mentre la
maggior parte degli internauti si collega da casa. La crescita nell‟uso di internet in India è guidata
dal segmento più giovane della popolazione: più del 75% del totale dei clienti internet è costituito
da studenti e ragazzi.
Altro dato interessante evidenziato dal rapporto dell‟Associazione Indiana Internet e Mobile e‟ dato
dalla motivazione nell‟uso di internet: in città, circa l‟89% degli active users si collega ad internet
per il controllo della posta elettronica, il 71% per l‟utilizzo di social networks, il 64% per la ricerca di
informazione, ma meno del 10% acquista prodotti on line.
Pertanto i turisti indiani hanno sì acquisito una certa dimestichezza nel cercare informazioni e
pianificare la vacanza on line, ma non si spingono ancora ad effettuare prenotazioni
individualmente tramite internet (anche per diffidenza nell‟inserire online i dati personali delle carte
di credito), preferendo rivolgersi a agenzie ed operatori. Ed infatti, quasi come un paradosso, la
stragrande maggioranza dei portali turistici online sono stati costretti ad aprire uffici al pubblico
onde materializzare in vendite le richieste ricevute online per pacchetti turistici. La causa è anche
da ricercare nel fatto che il viaggiatore indiano necessita di visto per quasi tutti i Paesi stranieri, e
l‟agenzia spesso si fa carico anche delle incombenze burocratiche legate alla domanda di visto,
Fra i social network Facebook occupa una posizione di primaria importanza, avendo registrato una
crescita nell‟uso del 619% nel 2009, spesso utilizzato anche a scopi promozionali nell‟ambito
turistico.
Fra i migliori portali turistici indiani (tutti nati tra il 2005 e il 2006) troviamo:
1. MakeMyTrip;
2. IndiaTimesTravel;
3. Travelguru;
4. Yatra;
5. Cleartrip;
6. Cox&Kings- Ezeego1;
7. Explorz.
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Nonostante i dati sull‟utilizzo di internet siano estremamente interessanti e mostrino una crescita
costante annuale, essi risultano assai inferiori se paragonati al trend di crescita nell‟utilizzo del
cellulare. L‟uso del telefonino e‟ diffuso anche nei ceti più bassi della popolazione, anche grazie a
politiche tariffarie particolarmente agevolate, e rappresenta la vera rivoluzione nella comunicazione
in India. L‟India è il secondo paese al mondo per numero di utilizzatori di telefonino, che
sfiorerebbero i 900 milioni, con aumenti di 10-15 milioni di iscrizioni ciascun mese (occorre tuttavia
considerare che molti utenti sottoscrivono più di una iscrizione).
Sul fronte dei cellulari, le applicazioni che facilitano la divulgazione di informazioni, check-in online,
flight booking, ricerca di tariffe, pacchetti turistici etc, sono utilizzate in maniera via via crescente.
3. Obiettivi
L‟Italia ha raggiunto negli anni una posizione di primaria importanza nell‟ambito turistico europeo, a
pari merito con Svizzera e Francia. La Spagna ed i Paesi dell‟Est europeo stanno tuttavia
gradualmente recuperando terreno. Risulta pertanto fondamentale continuare ad intervenire con
un adeguato piano d‟azione promozionale, al fine di consolidare e possibilmente rafforzare tale
posizione, anche nei confronti di Paesi non europei particolarmente aggressivi sul mercato del
turismo outbound indiano.
Prodotti Turistici tradizionali
La classe colta indiana e‟ consapevole del patrimonio di bellezza artistica-culturale, naturalistica ed
enogastronomica che l‟Italia puo‟ vantare, anche rispetto ad altre note mete europee. Le grandi
città d‟arte sono le perle dell‟offerta turistica italiana, sempre incluse dai locali tour operators nelle
partenze dei gruppi dall‟India. Vanno tuttavia valorizzate anche citta‟ artistiche relativamente
minori, o prodotti specifici tipici dell‟offerta turistica italiana quali la montagna, i laghi, il mare.
Del resto i produttori cinematografici indiani mostrano un crescente interesse verso le nostre citta‟
d‟arte, ma anche verso paesaggi lacustri o montani. Agevolare la produzione di film in Italia e‟ uno
strumento chiave per consolidare la posizione dell‟Italia quale meta preferita dal turista indiano (la
piccola Svizzera e‟ destinazione a tutti nota, in India, proprio grazie allo strumento Bollywood).
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Prodotti turistici di nicchia
Negli ultimi anni il mercato indiano ha registrato nuove segmentazioni. I prodotti di nicchia sono
essenzialmente prodotti di lusso, e gli operatori turistici indiani, contrariamente al passato, hanno
compreso l‟importanza di predisporre un‟offerta varia, articolata e spesso personalizzata per il
viaggiatore indiano appartenente alla fascia più alta, sempre più esigente, sofisticato e
avventuroso.
L‟Italia si presta inoltre particolarmente bene ad attrarre coppie in “luna di miele”: si tratta di un
segmento di nicchia ma dalle grandi potenzialità, alimentato anche da un atteggiamento emulatore
nei confronti di importanti famiglie di magnati indiani che hanno scelto proprio l‟Italia quale luogo
per le nozze dei propri figli. Si e‟ gia‟ citato il premio “Best Honeymoon Destination” attribuito
all‟Italia dalla popolare rivista Leisute+Travel Asia.
La montagna, anche d‟inverno, puo‟ rappresentare la nuova frontiera del turismo indiano in Italia:
da qualche anno alcuni operatori hanno cominciato a proporre il “prodotto neve” al turista indiano
nelle fascie piu‟ alte di reddito.
L‟offerta enogastronomica, se non prodotto turistico in se‟ (e‟ ancora prematuro proporre al turista
indiano tour enogastronomici), rappresenta un complemento importante per numerosi viaggiatori
indiani, un fattore di attrazione significativo soprattutto per l‟ampiezza delle opzioni vegetariane
presenti nella nostra cucina.
Il segmento MICE e‟ in continua crescita. L‟Italia, con il suo storico e ben ramificato apparato
fieristico, e‟ ben posizionata per sfruttare al meglio questa opportunita‟, grazie anche alla capacita‟
di offrire mete turistiche interessanti in prossimità‟ dei poli e delle citta‟ d‟affari, permettendo al
turista di combinare facilmente lavoro e leisure.
Destagionalizzazione
Continua la destagionalizzazione della domanda turistica indiana. Mentre in passato i tour europei
locali prevedevano partenze solo nel periodo di altissima stagione indiana, vale a dire da aprile a
giugno, oggi lo scenario è diverso. I principali operatori - quali ad esempio Kuoni e Thomas Cook –
dichiarano di organizzare gruppi a date fisse quasi tutto l‟anno, ivi compresi i periodi di novembre e
dicembre. Il segmento MICE, la cui crescita è costante, ha senz‟altro contribuito a tale fenomeno,
Mentre in passato, difatti, i flussi turistici legati al segmento MICE avvenivano principalmente a
ridosso dell‟alta stagione indiana, oggi, onde usufruire di agevolazioni speciali, i flussi turistici si
svolgono durante tutto l‟anno, senza interruzione.
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La tabella sottostante riporta gli arrivi mensili di turisti indiani in Italia, nel 2010 e 2011 (fonte
ISTAT). Essi provano che il processo di destagionalizzazione e‟ in corso, pur se i picchi di
concentrazione degli arrivi rimangono ancora nei mesi di magio e giugno.
Arrivi turisti
indiani
2010
Arrivi
turisti indiani
2011
Gen.
4769
Feb.
5295
Mar.
7437
Apr.
15937
Mag.
37238
Giu.
32779
Lug.
25174
Ago.
17660
Set.
17315
Ott.
15599
Nov.
9182
Dic.
8767
5437
5880
7828
21200
50326
47012
35150
22216
20139
17577
10265
8601
Promozione dell’Italia minore
Alla luce di quanto detto sopra, di fronte ad un mercato che si sta segmentando sempre di più e ad
un turista indiano sempre piu‟ alla scoperta di prodotti di nicchia, non è da escludere la possibilità
di un forte sviluppo dei prodotti legati all‟Italia minore. Sarà tuttavia necessaria un‟azione di
sensibilizzazione dei tour operator indiani verso questa categoria di prodotto. E‟ interessante per
esempio notare che l‟Umbria si posiziona al quinto posto tra le Regioni Italiane, per numero di
arrivi di turisti indiani.
Promozione delle Regioni dell’Italia del sud
Cresce l‟interesse del viaggiatore indiano medio-alto per le regioni del Sud, in particolare la
Campania (Napoli e costiera Amalfitana), la Sicilia e la Puglia. Si tratta certamente di una
tendenza da sfruttare, sviluppando l‟offerta dedicata al Sud Italia (il Sud Italia rappresenta oggi
una delle destinazioni più richieste e più riuscite per gli Educational Tour).
La Sicilia, per esempio, e‟ passata da 901 arrivi nel 2009 a 2109 nel 2011, con una crescita del
123% in 2 anni, segno di un‟evidente capacità di attrazione ancora in gran parte non sfruttata.
Nuovi bacini di formazione del flusso turistico
Mumbai e Delhi, rimangono i bacini principali di formazione dei flussi turistici sia verso l‟Italia e
l‟Europa sia più in generale verso l‟estero. Gli altri bacini da guardare con particolare attenzione
sono: Chennai, Calcutta e Bangalore, dove la destinazione turistica Italia, nell‟ultimo biennio, ha
fatto registrare dei cambiamenti importanti divenendo finalmente mono-destinazione.
A quelle sopra menzionate si aggiungono le città di Ahmedabad, Hyderabad, Pune così come lo
stato del Punjab, quali nuovi centri di sviluppo del turismo outgoing, con una classe elitaria che
viaggia, senza guardare alla spesa, anche se culturalmente meno raffinata rispetto ai cittadini di
Mumbai e Delhi (si tratta spesso di ricchi agricoltori e proprietari terrieri, in gran parte appartenenti
alla comunita‟ Sikh).
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Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane
Oltre ad un‟azione di promozione ed informazione degli operatori turistici indiani, diventa sempre
più importante offrire assistenza ed incentivi a tour operator e agenti di viaggio italiani per cercare
di aprirli alla cultura indiana, al modo indiano di fare affari e di viaggiare.
Bibliografia
EIU Country Report www.eiu.com/
Census India, Ministry of Home Affairs http://www.censusindia.gov.in/
Ministry of Commerce. DIPP. Sia Newsletter http://www.dipp.nic.in/English/Default.aspx
ISTAT (www.istat.it);
Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it)
India Tourism Statistics 2012. Ministry of Tourism www.tourism.gov.in
Contatti
Ambasciata d‟Italia a New Delhi
50-E Chandragupta Marg
Chanakyapuri NEW DELHI
[email protected]
[email protected]
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