Rischio Paese

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Rischio Paese
INDIA
Capitale
Nuova Delhi
Popolazione (milioni)
1.243,34
41/100
56/100
45/100
PIL nominale (miliardi USD PPP)
4.961,71
PIL pro capite (USD, PPP)
3.991
Condizioni di assicurabilità
Rischio sovrano
apertura senza condizioni
Rischio privato
apertura senza condizioni
Rischio bancario
apertura senza condizioni
Categoria Ocse
3
Mancato pagamento controparte Esproprio e violazioni contrattuali Mancato pagamento controparte
sovrana
bancaria
55/100
48/100
Rischio guerra e disordini civili Mancato pagamento controparte
corporate
47/100
Trasferimento capitali e
convertibilità
Contesto Politico
Narendra Modi, capo del partito nazionalista hindu BJP ed ex governatore del Gujarat, è uscito vittorioso dalle elezioni politiche 2014. La
maggioranza assoluta dei seggi alla camera bassa gli garantisce una capacità di governo più forte dei suoi predecessori; da lui si attende un
maggiore impegno in tema di liberalizzazioni, sulla scia del modello economico che ha fatto del Gujarat lo stato più ricco dell’India. È possibile
un aumento delle tensioni interne tra minoranze etniche e religiose a causa della polarizzazione politica del partito di maggioranza; il premier è
stato accusato in passato di aver appoggiato il massacro di circa 2000 musulmani nel 2002, durante manifestazioni religiose in Gujarat.
Contesto Economico
L’anno fiscale 2012/13 si è chiuso con un rallentamento della crescita del PIL (+3,3%), tra le peggiori performance degli ultimi 10 anni. Le
criticità dei conti pubblici sono relative all’elevato deficit pubblico, all’inflazione e alla volatilità del tasso di cambio. L’introduzione di alcune
misure poste in essere dal nuovo governatore della Banca Centrale Rajam, hanno avuto i primi effetti positivi (stabilizzazione del cambio e
dell’inflazione). Sebbene in rallentamento, la domanda domestica continua a rappresentare il principale supporto alla crescita economica;
migliora la performance delle esportazioni e della produzione agricola.
Contesto Finanziario
Il sistema bancario indiano è costituito da 80 banche commerciali, 200 banche agricole regionali e 350 cooperative agricole. Il settore è
dominato dalle banche del settore pubblico (il 70% degli asset sono, infatti, in mano allo stato e il credito al settore privato rappresenta solo il
40% del PIL). La performance è positiva: il livello dei NPL è contenuto ma segna una crescita nell’ultimo biennio, complice il rallentamento
dell’economia e l’elevata esposizione del settore bancario verso le imprese statali poco performanti operanti in settori critici, come il trasporto
aereo e l’energia.
Contesto Operativo
Il sistema legale è basato sulla Common Law inglese e i processi si svolgono in modo imparziale, anche se l’elevato numero di arretrati ne
compromette l’efficienza. Burocrazia e, soprattutto, corruzione sono i principali ostacoli per gli investitori esteri. Le riforme annunciate dal
governo dovrebbero favorire l’intervento di capitale straniero in settori quali il multibrand retail, il settore aeronautico e quello
finanziario/assicurativo. La sicurezza è minata da gruppi di rivendicazione locale di matrice islamica, dal separatismo in Kashmir, dalle tensioni
con il Pakistan e dall’organizzazione terroristica di matrice maoista Naxalite.
RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES
RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO
Bilancia dei pagamenti
La rupia debole e la solida domanda domestica, in particolare le importazioni di prodotti energetici, hanno contribuito all’aumento del deficit di
parte corrente. A causa dello stallo politico che ha frenato l’implementazione delle riforme annunciate, l’India ha sperimentato nel 2012 una
riduzione dell’afflusso di capitali esteri. Le riserve in valuta forte sono comunque consistenti, sostenute dalle rimesse dei lavoratori indiani
all’estero.
Settori di opportunità
Il settore dei servizi, in particolare quelli di IT e di Outsourcing, rappresenta da sempre un elemento di forza del Paese. Considerata la
dimensione del mercato e una certa propensione al consumo da parte della popolazione locale, emergono opportunità nel comparto dei beni
di consumo. L’arredo-design rappresenta un mercato promettente, come dimostrato dal recente ingresso di Ikea nel Paese. Le infrastrutture,
in particolare strade e ferrovie, necessitano di un ammodernamento e ampliamento per sostenere la crescita del traffico soprattutto nelle
maggiori aree urbane.
Commercio e presenza italiana.
L’Italia è il 5° partner commerciale dell’India tra i Paesi UE, dopo Germania, Belgio, Gran Bretagna e Francia. Le esportazioni italiane in India
hanno segnato, nel 2012, una contrazione del 10% , così come le importazioni dall’India si sono ridotte di circa il 21%. La meccanica
strumentale rappresenta il settore principale per l’export italiano, mentre i prodotti tessili e del comparto moda sono i beni più importati
dall’India, pari a circa 1/3 del totale delle importazioni. Si può stimare un numero totale di circa 400 entità legali e stabilimenti italiani in India,
distribuiti soprattutto nei poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida e di Mumbai-Pune. I servizi (principalmente trasporti, consulenza, servizi
finanziari) e la componentistica auto rappresentano i settori nei quali si concentrano gli investimenti italiani in India. Tra i grandi gruppi italiani
presenti in India si segnalano: Fiat, Ferrero, Perfetti Van Melle, Lavazza, Piaggio, Prysmian, Maire Tecnimont, Techint, Luxottica, Assicurazioni
Generali, Danieli, Brembo, Finmeccanica, StMicroelectronis.
COUNTRY RISK UPDATES
Luglio 2014
È stato raggiunto l’accordo per la costituzione della New Development Bank (NDB), una nuova banca di sviluppo multilate-rale, che avrà sede
a Shanghai. Il capitale iniziale sarà di USD 50 miliardi, sottoscritto in quote eguali dai cinque paesi mem-bri. A questo si affiancherà un fondo
di garanzia da USD 100 miliardi contro le crisi valutarie. È possibile che la NDB sia operativa già dal 2016. La banca dovrebbe concentrarsi
sul supporto allo sviluppo infrastrutturale. In tal caso, almeno ini-zialmente i maggiori beneficiari dovrebbero essere Brasile e India. L’idea di
NDB nasce in contrapposizione alle istituzioni multilaterali esistenti, Banca Mondiale e FMI in primis, giudicate dai paesi emergenti
eccessivamente esposte all’influenza occidentale.
Il governo indiano sembrerebbe intenzionato a evitare il blocco dell’accordo OMC di Bali, sottoscritto a dicembre dello scorso anno. La
scadenza riguardante la prima implementazione del trade facilitation agreement è prevista al 31 luglio, quando dovrebbe essere approvato
l’accession protocol. I mancati progressi sulle trattative riguardanti i sussidi alimentari avevano fatto ipotizzare un blocco dell’accordo, facendo
deragliare l’ultimo obiettivo raggiunto finalizzato alla liberalizza-zione di USD 1 trilione di scambi internazionali. Il governo ha tuttavia rimarcato
la propria posizione, sottolineando l’inte-resse affinché la trattativa sulla sicurezza alimentare prosegua di pari passo con la liberalizzazione
dei commerci.
Maggio 2014
Il partito BJP del candidato primo ministro Narendra Modi ha vinto le elezioni. A spoglio ancora in corso, il Partito del Con-gresso ha
riconosciuto la sconfitta elettorale. Secondo le proiezioni è possibile che il BJP raggiunga la maggioranza assoluta in parlamento senza la
necessità di costituire una coalizione. Il risultato elettorale è stato accolto positivamente dai mercati: la borsa ha aperto con un rialzo del 4%.
Le riforme annunciate in campagna elettorale sul piano fiscale, del lavoro e sugli investimenti esteri sono percepiti positivamente dagli
investitori. Possibile fonte di incertezza riguarderà la gestione dei rap-porti sociali con la popolazione musulmana a causa della piattaforma
politica hindu- centrica del futuro primo ministro.
Aprile 2014
La Corte Suprema indiana ha eliminato il bando alle attività minerarie a Goa. Le società operanti dovranno rinnovare le autorizzazioni
ambientali per riprendere la produzione. Inoltre, le estrazioni nello stato saranno limitate a 20 milioni di tonnellate annue. La moratoria era
stata decisa per contrastare le attività estrattive illegali. Il bando ha tuttavia danneggiato l’industria mineraria indiana, passata dal terzo al
decimo posto nella classifica mondiale degli esportatori di minerale di ferro. La ripresa della produzione indiana aggiungerà ulteriori pressioni
sul mercato, già caratterizzato da eccessi di produzione e dal calo della domanda cinese.
Gennaio 2014
Anche la Reserve Bank of India (RBI) è intervenuta sui tassi d’interesse, portandoli all’8% con un aumento di 25 punti. Seb- bene le previsioni
2014 indichino una crescita economica in rallentamento, la RBI mantiene la sua politica di contenimento dell’inflazione. Il governatore della
RBI Raghuram Rajan ha risposto ai timori di ricadute negative su consumi e investimenti sottolineando che le prospettive di crescita
economica nel lungo periodo saranno positive grazie alle politiche di tutela del potere d’acquisto. La rupia ha reagito apprezzandosi dello
0,9% sul dollaro.
L’india assegnerà 56 nuove licenze per l’esplorazione di giacimenti di oil&gas. L’asta è la prima da circa due anni. Lo scopo è limitare la
dipendenza dalle fonti energetiche estere; l’India è il quarto importatore di petrolio per volumi a livello mondiale. L’assegnazione sarà basata
sulle nuove regole di pricing e di condivisione dei profitti nel mercato del gas. Secondo gli auspici del governo, il nuovo sistema
regolamentare sarà più trasparente ed in grado di aumentare l’interesse degli operatori stranieri. Le precedenti assegnazioni, infatti, erano
state dominate dagli operatori locali.
Settembre 2013
SAIL, Essar Steel, Jindal Steel & Power e JSW Steel hanno aumentato i prezzi dei prodotti in acciaio fino a 2500 rupie per tonnellata per il
mese di settembre (+4/5% in media). Questa misura è stata necessaria date le forti pressioni sulla marginalità che le imprese stanno
riscontrando negli ultimi mesi. Il deprezzamento della rupia nei confronti del dollaro, l’incremento dei prezzi del petrolio e l’aumento dei costi di
trasporto hanno infatti portato le principali società produttrici ad aumentare il prezzo dell’acciaio per cercare di assorbire parte dei costi
crescenti degli input.
Agosto 2013
Raghuram Rajan, ex-capo economista del FMI, è stato nominato nuovo governatore della Banca centrale con un mandato di 3 anni. La
nomina riflette le preoccupazioni sull’indebolimento della valuta locale, la rupia, che ha perso circa l'11% del valore nei confronti del dollaro
nei primi sei mesi del 2013 e più del 39% negli ultimi due anni, la peggiore performance tra le valute asiatiche. La debolezza della rupia è da
ricondurre al calo delle esportazioni (deficit delle partite correnti pari a circa il 5% del PIL), all'elevata inflazione (pari a circa l’11% a giugno
2013), e alla deflusso dei capitali esteri.
Continua il deprezzamento della valuta indiana: la rupia ha perso in un solo giorno il 3,8% del valore rispetto al dollaro USA (la peggiore
performance dal 1995), mentre la caduta dall’inizio dell’anno è ormai prossima al 20%. Il recente peggioramento è legato ai timori di un
aumento dei prezzi del petrolio in caso di un eventuale intervento militare in Siria. L’India, infatti, importa circa l’80% del proprio fabbisogno
petrolifero e un rincaro del greggio porrebbe ulteriore pressione sulla bilancia dei pagamenti.
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