Diritti della terra e dei popoli

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Diritti della terra e dei popoli
 Diritti della terra e dei popoli
land grabbing vs sicurezza alimentare: il caso dell’India
15 e 16 giugno, Milano
15 giugno, ore 19.30 – 21.00
al Carroponte
via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MI)
Incontro con il media/attivista Sanjay Kak
Sicurezza alimentare vs sviluppo industriale, risorse fondamentali e beni comuni sacrificati sull’altare delle SEZ (Zone Economiche Speciali), antiche popolazioni indigene e territori quanto mai ricchi di tradizioni e biodiversità spazzati via nel più selvaggio land grabbing per favorire gli interessi dell’industria estrattiva: forse la definizione di “democrazia più grande del pianeta” non calza più. Forse è il momento di vedere nell’India il crescere di un’inquietante e quanto mai complessa apartheid, come recentemente ha scritto anche la scrittrice Arundhati Roy nel collegare la crescente violenza di genere al massiccio abuso ambientale e alle mai risolte discriminazioni castali. A che punto stanno i più fondamentali Diritti Umani, il progetto nehruviano di Inclusione Sociale, la promessa di una crescita modesta ma possibile per tutti, nell’India che si avvia a diventare la terza potenza economica mondiale – e che ha da poco eletto Narendra Modi nel ruolo di Primo Ministro? Ne parliamo con il film maker e saggista Sanjay Kak in Italia per presentare il suo ultimo Red Ant Dream, il terzo di un ciclo di film che mette in questione le contraddizioni della democrazia in India: dalla documentazione dell’infinita ma perdente resistenza contro le dighe lungo il fiume Narmada (Words on Water, 2002), all’inchiesta sulla crescente intifada in Kashmir (Jashn-­e-­Azadi, 2007). Interventi di: Sanjay Kak media/attivista, autore del documentario RED ANT DREAM Alfredo Luis Somoza Presidente ICEI, ex rappresentante della Lega per i Diritti dei Popoli presso il Working Group on Indigenous Affairs/UN, docente nella Winter School dell’ISPI Luigi Lusenti ARCS/Expo dei Popoli Introduce: Daniela Bezzi Ricercatrice indipendente
Info: http://www.carroponte.org/IT/Calendario/2014/giugno/15.aspx Casa dei Diritti, Via De Amicis 10, Milano 16 giugno, ore 18.00 – 21.00
Red Ant Dream
Octave Production, 120 min – V.O con sottotitoli in Italiano
Link website http://redantdream.com
sarà presente il regista Sanjay Kak
Un viaggio all’interno dei conflitti ambientali dell’India Il rauco sound dell’etichetta musicale indiana Delhi Sultanate, maestra nel declinare in rapping la crescente emergenza sociale del subcontinente, ci mette subito in tema: foreste soffocate dalla polvere di materiale ferroso, veicoli che arrancano su tracciati che non esistono, infinito saccheggio. Siamo nelle aree di quel conflitto che da anni si combatte nel cosiddetto corridoio rosso, foreste del centro India -­‐ le stesse in cui si concentrano i più ricchi depositi minerari del sud Asia e ciò che resta delle sue antiche etnie. Così è nato il film, nel cuore della regione del Chattisgarh: “camminando con i compagni”, come la scrittrice Arundhati Roy, che ha condiviso lo stesso viaggio di Sanjay Kak, ha titolato il resoconto di quella spedizione (http://www.internazionale.it/news/arundhati-­‐roy/2012/03/19/nella-­‐giungla-­‐con-­‐i-­‐maoisti-­‐indiani/). Zone off limits per il Governo dell’India, che qualche tempo prima aveva definito la guerriglia maoista come “la più grande minaccia per l’ordine interno dalla dichiarazione di Indipendenza ad oggi” ed inviato l’esercito. Territori blindati dai vari movimenti, o falangi di guerriglia che hanno fatto cordone. Immagini di un’India che non è facile catturare. Dalle foreste del Bastar, la camera si sposta in Punjab, dove la voglia di Inkilab (rivoluzione) c’è da sempre, fin da prima che l’India si dichiarasse indipendente. E dove ancora si ricorda il freedom fighter Bhagat Singh, giustiziato dagli inglesi negli anni ’30 del secolo scorso: il Che Guevara di questa parte di mondo. Ci spostiamo poi nelle zone del Niyamgiri, dove i villaggi dei tribali Dongria Kondh si oppongono alla multinazionale Vedanta per la difesa della loro Nijamraja, Signora Montagna. Qui i maoisti non sono mai arrivati, nessuno parla di Inkilab. Ma il conflitto è evidente – ed è una Guerra alla Terra. Per Vedanta la montagna è preziosa per le riserve di bauxite. Per lo stesso motivo la montagna è sacra agli adivasi: la bauxite trattiene ogni goccia di acqua che arriva col monsone, per poi restituirla in un flusso continuo di acque e torrenti, ecco spiegata la fertilità dell’Orissa, sino al mare. A che punto stanno i concetti di democrazia e inclusione nell’India che si avvia a diventare la terza potenza economica del pianeta – e che ha appena eletto Narendra Modi nel ruolo di Primo Ministro? In dialogo con il regista Sanjay Kak, Francesca Casella (Survival International) Introduce: Daniela Bezzi (ricercatrice indipendente) In collaborazione con Arci Milano, Casa dei Diritti, Legambiente, Macao, e con il patrocinio di Expo dei Popoli Un ringraziamento particolare a Tito Marci (Università La Sapienza, Roma) e Paolo Favero (Università di Anversa)