Tirano apre le porte ai profughi Sì al sistema dei piccoli nuclei
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Tirano apre le porte ai profughi Sì al sistema dei piccoli nuclei
23 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016 Tirano e Alta Valle Tirano apre le porte ai profughi Sì al sistema dei piccoli nuclei Con la bici sulle piste Due giorni di allegria La novità. Il Comune ha deciso di aderire al programma Sprar per l’accoglienza diffusa «Dal punto di vista umano e morale ogni comunità è chiamata ad una responsabilità» TIRANO CLARA CASTOLDI Anche Tirano, come altri Comuni della provincia, darà la propria disponibilità ad ospitare rifugiati nei prossimi mesi. L’amministrazione comunale ha deciso di aderire al programma Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) promosso da Ministero dell’Interno, Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) e Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, come ha già fatto in precedenza la Provincia di Sondrio insieme ai Comuni di Sondrio e Morbegno. Il progetto Diversamente dalla prima accoglienza rivolta a profughi in attesa di riconoscimento, il sistema Sprar promuove l’accoglienza diffusa di piccoli nuclei di persone che sono già riconosciuti rifugiati o che hanno diritto alla richiesta di asilo perché costretti a fuggire dal proprio Paese a causa di persecuzioni o conflitti. «Questo sistema di piccoli nuclei permette di costruire un percorso di integrazione insieme alle associazioni e a quei cittadini che credono che anche il nostro territorio possa essere accogliente e che sostengono il progetto – spiega a nome dell’amministrazione il sindaco, Franco Spada -. Il programma prevede l’accoglienza di 24 persone in tutto, distribuite su tre diversi Comuni e non comporta costi a carico del bilancio comunale. L’auspicio dell’amministrazione, secondo quanto anticipato da Anci, è che questo impegno scongiuri l’arrivo non concordato di profughi nel mandamento tiranese, evitando così che a Tirano si creino casi di accoglienza non controllata e massiccia. In questo senso, l’amministrazione opererà in stretto contatto con la Prefettura». Il programma verrà vagliato dal Ministero dell’Interno nei prossimi mesi e pertanto l’esito verrà reso noto in primavera. Intanto, però, l’amministrazione si è portata avanti. Obblighi e aspetto morale Una prova di fat bike «Ci siamo interrogati sul tema dell’accoglienza umanitaria, una tragica emergenza che investe l’Europa intera e verso la quale non si può restare indifferenti – proseguono -. Dal punto di vista umano e morale ogni comunità è chiamata ad una responsabilità cui deve rispondere anche in virtù di obblighi nazionali e internazionali, non solo la Convenzione di Ginevra ma anche la nostra Costituzione. L’accoglienza ci può venire imposta in ogni momento perché il flusso migratorio è crescente e le Prefetture si rivolgono ormai a interlocutori privati per farvi fronte». Come già è successo nel mandamento tiranese, spesso nell’emergenza i gruppi di profughi sono troppo numerosi e i Comuni non riescono a gestirli con servizi adeguati promuovendo l’integrazione che può evitare situazioni di disagio. Verso il futuro «Questa emergenza continuerà negli anni a venire – sostiene il Comune di Tirano -. Evitare di gestirla oggi espone la nostra comunità ad un più forte rischio di subirla senza poterla governare, senza controllarla, trovandosi in futuro anche più impreparata ad affrontare convivenze forzate e forse più numerose con persone di altre culture e nazionalità. Tirano ha un passato di accoglienza ed è una città internazionale, che vede l’arrivo di migliaia di turisti e in questo senso preparata all’incontro quotidiano con altre culture. È anche una città e una comunità che ha conosciuto e conosce ancora oggi fenomeni di emigrazione. Per questo con la spirito di gestire e non subire, abbiamo deciso di dare la nostra disponibilità». Aprica Il prossimo week end nel comprensorio la prima edizione della manifestazione potrebbe motivarli e renderli più sereni. Il fatto è che anche questo passaggio non è così immediato. Bisogna capire la loro provenienza, impostare un’assicurazione, formarli ad una mansione e formare operatori per la loro gestione». Quanto al timore, inizialmente manifestato da Cioccarelli, sulla reazione dei turisti alla presenza dei profughi, in particolare nel periodo natalizio, il sindaco è rasserenato. «Non ci sono stati particolari problemi, anche se ho raccolto pareri contrastanti. Sotto Capodanno il trend di turisti è per lo più di giovani che sono forse più aperti». Sabato 20 e domenica 21 febbraio il comprensorio sciistico Aprica e Corteno ospiterà la prima edizione di “Aprica & Valtellina bike snow events” con area expo, divertimento, bike test ed escursioni guidate dedicate agli amanti della due ruote e non solo. L’occasione è quella di provare fat bike e mountain bike sulle piste da sci con un tracciato appositamente allestito e l’emozione della discesa in notturna sulle piste illuminate a giorno. Alcuni tra i più noti brand di settore daranno vita ad un’area espositiva dove poter vedere i modelli di bici specifici per le condizioni invernali e non solo, dalle fat alle classiche mountain bike, dalle e-bike alle bici da strada. Il programma della manifestazione prevede sabato 20 febbraio alle 10 l’apertura del villaggio al Baradello, mentre alle 16 si salirà al Palabione. Alle 17 discesa guidata sulle piste, mentre dalle 18 all’après ski Baradello ci saranno la presentazione del Circuito Brescia Cup 2016 e l’inaugurazione della nuova sede della Scuola italiana sci e snowboard Aprica. Domenica, invece, alle 10,30 partirà l’escursione guidata sui sentieri (iscrizioni alla sede della scuola sci). Casco necessario per partecipare alle escursioni ed al test bike. Maggiori informazioni su www.apricaonline.com. C.Cas. C.Cas. Un gruppo di rifugiati già arrivati nella nostra provincia. Tirano si prepara all’accoglienza Il sindaco di Aprica critico sui modi di assegnazione Uno dei casi difficili di accoglienza dei migranti viene da Aprica, dove il sindaco in più occasioni ha ribadito la propria contrarietà al metodo con cui è stata gestita l’assegnazione dei profughi. «Siamo arrivati a sessanta persone suddivise in due strutture – spiega il sindaco, Carla Cioccarelli – e credo che questa situazione non sia ottimale né per la popolazione né per i migranti . Ho avuto un confronto in queste settimane con lo Sprar di Brescia e con la Caritas provinciale che ha ammesso che si tratta di un numero alto, difficile da gestire». L’intenzione del sindaco è trovare il modo per dare un’occupazione a queste persone, che «diversamente non sanno cosa fare tutto il giorno – dice -. In autunno spesso si sono visti al pomeriggio a giocare al pallone, ma in inverno con la neve non sanno come passare il tempo. Poter fare qualcosa di utile Alla scoperta degli vecchi sci I piccoli dell’asilo alla mostra Aprica I bambini della scuola Anna Camparada hanno visitato questa esposizione Dopo la scuola primaria, è toccato alla scuola dell’infanzia Anna Camparada di Aprica visitare l’esposizione “Scarpù uècc”. Una quarantina di bambini, accompagnati dalle loro nuove maestre, sono arrivati al- lo spazio in contrada Mavigna, allestito da Elio Negri, Angelo Negri, Nino D’Amico, Piero Moncecchi e Mauro Ciceri, tutti presenti e disponibili a intrattenere i piccoli ospiti. Visto che all’esterno c’erano il rosso gatto delle nevi, la rossa motoslitta e la bici-sci (tutti pezzi d’antan), oltre a bel mucchio di neve, il gruppo si è intrattenuto a giocare qui più che visitare l’interno. In ogni caso i piccoli sono entrati a gruppi - per la pre- cisione tre: rossi verdi e gialli, corrispondenti all’età - per un giro dell’esposizione e non sono mancati parole di meraviglia e occhi sgranati. Poi di nuovo fuori a giocare e a posare per le foto accanto a un pupazzo di neve o a fare un giro sulla bici-sci. La mostra, che racconta la storia dello sci, sarà aperta fino al 28 marzo il sabato e domenica e si può visitare dalle 16 alle 18. C.Cas. I bambini della scuola d’infanzia in visita all’esposizione “Scarpù uècc”