Santoro propone il governo, il web se la ride: legga i
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CON IL PDL ANNO LXI N.54 Santoro propone il governo, il web se la ride: legga i nomi con la marcia di Topolino Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Il Quirinale alla Goldman Sachs? Marcello De Angelis Il governo tecnico di Monti era unʼoperazione “prendi i soldi e scappa”. Come per quella del governo Amato e dei vari governi Prodi. La Goldman Sachs, nei momenti frequenti in cui lʼItalia perde la bussola, richiama tutti i suoi stipendiati che occupano i potericchi italiani e avvia una fase di saccheggio. Si commissaria la politica, si ingessa il Parlamento, si imbavaglia la piazza e con la complicità dei giornali delle banche e delle banche stesse si prendono gioielli dal patrimonio pubblico e si svendono. La Goldman fa il suo lavoro -e cioè il consulente, il facilitatore e il mediatore dʼaffari – e incassa su ogni passaggio di vendita e di acquisto. E poi distribuisce le briciole ai suoi agenti locali che hanno permesso le operazioni. Si tratta di un giochino che in Italia si può fare a ripetizione, perché al contrario di quanto cerchino di farci credere per seminare il panico e far abbassare la vigilanza, noi non saremo mai a rischio Grecia, perché siamo unaʼeconomia produttiva solida e con le spalle larghe. Il fallimento del governo Monti è stato soprattutto nei confronti dei suoi dante causa, che finora non hanno visto una lira, aspettandosi miliardi di euro. Grillo è un fastidioso intoppo nellʼingranaggio, ma gli analisti della Goldman hanno già capito che si tratta di un fenomeno che rischia di sgonfiarsi come una bolla speculativa nel giro di pochi mesi. Semplicemente perché è quello che Casaleggio produce: un video gioco, una realtà virtuale, un facebook della politica, fatta di nicknames e avatar anziché di gente vera. I governi vanno e vengono, le alleanze si sfasciano, le maggioranze variano. Allʼorizzonte lʼunica istituzione che ha una tenuta che va oltre la confusione del momento è la presidenza della Repubblica, che dura sette anni. Incassata quella ci si può ritirare sul Colle – come Epicuro – e guardare le forze politiche che si scannano, i tribuni e i Masaniello che si sgolano. Il Pd è il partito più Goldman Sachs dʼEuropa e Mps era una corridoio di trasmissione. I dipendenti Goldman hanno vari ruoli e vari abiti: cʼè quello che fa il burocrate grigio, quello che strizza lʼoc- d’Italia WWW.SECOLODITALIA.IT mercoledì 6/3/2013 ➼ Lʼex-Idv Donadi: cʼè un errore del Viminale nellʼassegnazione di 5 seggi REDAZIONE PAG.2 ➼ Prima bimba guarita dallʼAids. Ma gli esperti invitano alla cautela REDAZIONE PAG.3 ➼ la campagna elettorale sotto braccio a Bersani. Sarà Prodi la carta della Goldman per mettere il guinzaglio ad una Italia irrequieta, che si azzanna da sola, morde la mano che gli dà da mangiare e abbaia alla luna. Un guin- ➼ zaglio lungo sette anni, che permetterà agli italiani di correre intorno fino a sfiancarsi, per poi tornare con la coda tra le zampe e le orecchie basse a mangiare il pappone che gli darà il padrone. Proviamo a dare agli italiani un paio di ali nuove e a restituire quella speranza che Monti ha ucciso Francesco Signoretta La speranza è la voglia di farcela, di aspettare pazientemente un paio dʼali nuove e riprendere il volo dopo ogni caduta, è la frase che impazza sul web, un aforisma anonimo. Senza ali nuove non ci si rialza. Proprio per questo assumono un significato particolare le parole pronunciate da Berlusconi nelle ore frenetiche della politica, quando si cerca una via dʼuscita per formare lʼesecutivo: «Il governo Monti ha ucciso le speranze». Il Cavaliere torna sul fattore psicologico, tra quelli che hanno accentuato una crisi di per sé difficile, e parla di “colpa grave” dei ministri tecnici. Una lettura che è ormai prevalente, nonostante i tentativi dei “grandi” giornali di salvare il soldato Monti. Ogni giorno esce un dato e si ha la prova, la riprova, la conferma di come la situazione sia precipitata nellʼanno e mezzo di professori bocconiani a Palazzo Chigi. Le ultime cifre, fornite da Bankitalia, sono da black out: al 65 per cento delle famiglie italiane il reddito non basta, non ce la fanno. Serve un colpo di reni per invertire la tendenza. Si abbia coraggio. Ma il coraggio devono averlo tutti, a cominciare dal centro- ➼ De Magistris travolto da crolli e roghi. ANapoli va in fumo la cittadella della scienza TAORMINA PAG.4 chio alla destra liberista, il liberista di sinistra e così via. Un uomo per ogni stagione. E anche lʼusato in tempi di confusione va bene. Per questo gira da così tanto tempo il nome di Romano Prodi, che ha addirittura aperto ➼ sinistra che non può mettersi sul piedistallo immobile pur di non ammettere che Berlusconi aveva ragione. E allora si proceda con lʼabolizione dellʼImu sulla prima casa, come proposto dal Pdl, si continui cancellando il redditometro, si metta mano allʼIrpef, allʼIrap e ai costi delle imprese. Chi assume un giovane deve poterlo fare senza pagare nulla in termini fiscali e contributivi. Si parte il 23 marzo, con una mobilitazione nazionale contro lʼoppressione fiscale, burocratica e giudiziaria. E già, perché il rilancio del Paese non passa solo dalla destinazione di maggiori risorse a fini produttivi, bisogna anche svecchiare il sistema liberandolo da molte di quelle ingessature che strangolano ogni iniziativa imprenditoriale. Non a caso, a poco più di una settimana dal voto i sondaggi danno la coalizione di centrodestra stabilmente in testa nei sondaggi. Il Cav conquista consensi, gli altri li perdono, con Monti sceso al 6,2 per cento. Ora è prioritario fornire agli italiani le ali nuove per riprendere il volo. E soprattutto tornare a regalargli una speranza.. Quella speranza uccisa da un anno e mezzo di stangate e di rinunce, travestite da sobrietà. Sorpresa: Grillo indossa il piumino di Piersilvio... 2 Giorgia Castelli Dalla politica del cachemire di Fausto Bertinotti, a quella sobria del loden verde di Mario Monti, passando per l'eleganza del doppiopetto blu di Silvio Berlusconi. Ora a far discutere, e non solo in politica, è Beppe Grillo col suo piumino hi-tech. Che già spopola tra i siti web. Le foto della sua corsa sulla spiaggia a Marina di Bibbona a Livorno stanno facendo il giro del mondo. E il suo look, per non farsi riconoscere da giornalisti e fotografi, fa invidia all'inafferrabile Diabolik. Il piumino maschera ultralight, con cappuccio che copre interamente il volto e lenti integrate che permettono una visione a 360°, è un vero capo da collezione e ne vanno pazzi gli appassionati di snowboard. È un modello del brand di outerwear hi-tech “Ai-Riders on the storm” ideato dal designer Giovanni Chicco. Grillo fa scalpore, ma a dire il vero lo stesso giubino è Matrimonio gay a parco Disney di Tokyo stato indossato da Angelina Jolie, Jovanotti e da Piersilvio Berlusconi. Come si legge sul sito di Affari Italiani, a regalare a Natale il piumino a Grillo è stato Italo Fontana creativo 48enne di Lucca, ma con azienda a Gragnano e conosciuto come “Mr U-Boat” (il marchio di orologi super trendy che hanno fatto impazzire i vip di mezzo mondo). «È un capo molto originale – ha detto – prodotto da un'azienda milanese che noi abbiamo brandizzato e che regaliamo ad amici e clienti. Quando l'ha visto Beppe se ne è innamorato». Il costo varia tra i 300-350 euro. L'ex-Idv Donadi: c'è un errore del Viminale nell'assegnazione di 5 seggi Redazione C'è stato un errore nell'attribuzione di cinque seggi alla Camera da parte del ministero degli Interni. Lo rende noto Massimo Donadi (ex capogruppo Idv alla Camera, ora del Centro democratico) in una conferenza stampa a Montecitorio annunciando di aver presentato un esposto in tal senso all'Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione. «Ne ho parlato con con il ministro Anna Maria Cancellieri – ha detto che mi ha manifestato la sua assoluta volontà di collaborazione. Se l'errore fosse confermato, il ministro lo renderà immediatamente pubblico. L'errore non riguarda solo me, ma dieci persone:cinque ne uscirebbero dalla Camera e cinque vi entrerebbero». Secondo Donadi, per il complesso sistema di conteggio della legge elettorale in vigore ed in particolare per il complicato calcolo dell'attribuzione dei seggi (che avviene per assestamenti successivi) il Pdl perderebbe un seggio in Puglia (Roberto Marti) ed uno in Sardegna (Paolo Vella), ne guadagnerebbe uno in Molise (Sabrina De Camillis) ed uno in Friuli (Emanuela Di Centa). Il Pd perderebbe in Umbria il seggio attribuito a Walter Verini e ne acquisirebbe uno in Sardegna (Gavino Manca). Donadi dunque rientrerebbe nel riconteggio perché risulterebbe eletto in Umbria. L'ultimo caso riguarda Sel che perderebbe il seggio in Trentino (Kronbichler Florian) e ne avrebbe uno in più in Puglia (Sannicandro Arcangelo). «L'errore è talmente palese che non vi vedo alcuna intenzionalità. L'errore – ha concluso Donadi – è imputabile al software del ministero». L'esposto, ha precisato Donadi, segue un percorso di verifica effettuato dai politologi Gianluigi Pellegrino e Paolo Feltrin (università di Trieste) in base al quale si è avuta “certezza” dell'errore. Redazione Matrimonio da fumetto? Forse, e infatti si è celebrato al Luna Park. Una coppia di lesbiche si è sposata al parco Disney di Tokyo nonostante il fatto che la legge giapponese non riconosca le unioni fra le persone dello stesso sesso. La notizia del matrimonio è stata annunciata con un twitter da una delle spose. «È stata una piccola festa, sono molto felice, ha scritto Koyuki Higashi, 28 anni. La legge non è forse fatta per noi, ma quando qualcuno si congratula per il nostro matrimonio, noi diciamo orgogliosamente grazie», ha aggiunto. La coppia aveva già fatto parlare di sé dopo la decisione del parco Disney di far celebrare le nozze solo se una delle due donne si fosse vestita da uomo e l'altra da donna per timore di non meglio precisate «ripercussioni». Ma qualche giorno dopo, la direzione ha cambiato idea e le due due donne si sono sposate entrambe in abito bianco, accompagnate ovviamente da Mickey Mouse e Minnie... Scandalo Belfius, si dimette il ministro delle finanze belga Redazione Travolto dalle polemiche il ministro delle finanze ed ex ministro degli esteri belga Steven Vanackere ha rassegnato le sue dimissioni al premier Elio Di Rupo. Il politico fiammingo è accusato di aver avuto un ruolo nello scandalo della banca Belfius e del Movimento operario cristiano fiammingo (Acw), (a cui Vanackere è vicino in quanto membro dei cristianodemocratici fiamminghi di sinistra), che avrebbero stretto un accordo preferenziale. Il ministro è stato, infatti, accusato dagli avversari politici, in particolare dal partito dei nazionalisti fiamminghi della N-va di Bart De Wever, di essere direttamente implicato nell'affare a “corsia preferenziale” concluso tra l'Acw e la banca Belfius, la ex Dexia, nazionalizzata con la diretta implicazione del ministero delle finanze. Secondo i critici, l'Acw di fatto –grazie a un tasso d'interesse particolarmente vantaggioso sull'acquisto di alcune quote da parte di Belfius – si sarebbe fatta “finanziare” dall'istituto di credito. Sia Vanackere che i rappresentanti di Acw e Belfius erano stati sentiti in audizione pubblica alla Camera belga. Il ministro ha rifiutato ogni accusa, ma non ha retto alla pressione politica, soprattutto dopo che, secondo quanto riferiscono i media belgi, non avrebbe più l'appoggio incondizionato del suo partito. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la “gaffe” fatta dal ministro, quando durante una trasmissione alla tv pubblica belga ha negato che un amministratore di Belfius, Wouter Devriendt, avesse un ufficio nel suo gabinetto al ministero delle finanze. Cosa che si è invece rivelata essere vera, discreditando completamente il ministro di fronte all'opinione pubblica. «Il clima di sfiducia creato da questo affare mi impedisce di lavorare ed è dannoso per l'interesse del paese, e va al di là di quello che personalmente posso sopportare», ha detto Vanackere alla stampa. Le dimissioni del ministro delle finanze sono arrivate nel momento meno opportuno per il Belgio, in quanto si appresta a varare, sotto la pressione dell'Ue, un nuovo pacchetto di misure per ridurre il deficit. Redazione «Non si può assolutamente parlare di guarigione». Il premio Nobel Luc Montagnier, che nel 1983 ha partecipato alla scoperta del virus Hiv, stronca i facili entusiasmi sul caso della bimba Usa guarita dalla malattia. «Per vedere se questa bambina è davvero sana – ha detto in un'intervista a Repubblica – ci vorranno ancora molti anni». Ma la notizia che il virus dell'Hiv non è più presente nell'organismo della piccola ha fatto subito il giro del mondo. Potrebbe essere il secondo caso in assoluto al mondo di un paziente guarito dall'infezione Hiv. La bambina è nata in Mississippi con il virus dell'Hiv e sembra essere guarita dopo essere stata curata con un cocktail di farmaci antiretrovirali a poche ore dalla nascita. La piccola ha due anni e mezzo e rappresenta un “caso unico” dopo quello di Timothy Brown, noto come il paziente di Berlino, guarito nel 2007 dopo un trapianto di midollo osseo. Una notizia che apre le porte alla speranza, anche se gli esperti invitano alla cautela. Il risultato è stato presentato in occasione della Conferenza su “Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI)” in corso ad Atlanta e la bimba, hanno riferito i medici, è stata curata sin da trenta ore dopo la nascita, una pratica del tutto inconsueta. Secondo la dottoressa Deborah Persaud, del John Hopkins Children's Center, che ha redatto il rapporto sulla bimba, si tratta della «prova di principio che possiamo curare l'Hiv se riusciamo a riprodurre questo caso». Per i medici, proprio la decisione di intervenire con i farmaci a poche ore dalla nascita ha impedito la forma- 3 Parmalat, Tanzi presenta una nuova istanza di scarcerazione Prima bimba guarita dall'Aids. Ma gli esperti invitano alla cautela Redazione Calisto Tanzi ci riprova. L'ex patron della Parmalat è tornato a chiedere al tribunale di sorveglianza di Bologna di poter scontare agli arresti domiciliari la pena che gli rimane per il processo milanese. E anche in questa occasione, dopo i numerosi rifiuti delle scorse domande, si è presentato in aula nonostante le precarie condizioni fisiche: Tanzi, 75 anni, è arrivato da Parma poco dopo le 10 in ambulanza, pallido e magrissimo ma senza sondino e sulle proprie gambe anche se per camminare ha avuto bisogno di essere sorretto e aiutato. La decisione del tribunale è attesa nei prossimi giorni. L'auspicio espresso all'uscita dell'udienza, durata circa una quarantina di minuti, dai legali di Tanzi, avvocati Franco Magnani e Mariano Rossetti, è stato che «il Tribunale sia sensibile alla situazione di salute e inabilità di una persona che soffre di un grandissimo disagio fisico e psichico». La richiesta riguarda la pena inflitta a Milano di otto anni e un mese per aggiotaggio, della quale, in conseguenza anche dell'indulto, Tanzi deve scontare ancora poco più di tre anni. L'ex patron Parmalat è stato anche condannato in appello per il crack del gruppo a 17 anni e 10 mesi. zione della cosiddetta riserva virale che ospita il virus e dal momento che il virus non è stato più rilevato nel sangue della bimba, il trattamento è stato sospeso. Una modalità terapeutica, quella adottata, che rappresenta sicuramente un promettente passo avanti, commentano vari esperti, pur sottolineando che la prudenza è d'obbligo. Sicuramente, ha rilevato l'immunologo Fernando Aiuti, «questo nuovo approccio della somministrazione precoce della terapia è un passo innovativo, che probabilmente apre nuove speranze e potrà essere applicato in futuro in neonati risultati infettati dall'Hiv». Finora, infatti, «terapie con farmaci in dosi massicce non sono state generalmente praticate su bambini molto piccoli o neonati per la difficoltà legata alla diagnosi». De Magistris travolto da crolli e roghi. A Napoli va in fumo la cittadella della scienza 4 Giovanna Taormina In poche ore è andata in fumo la cittadella della scienza a Napoli. E ora a testimonianza del museo interattivo, considerato tra i gioielli culturali della città oltre che uno dei suoi più validi attrattori turistici con una media di 350mila visitatori lʼanno, restano solo gli scheletri dei muri perimetrali e tanta disperazione. L'incendio va ad aggiungersi al crollo di un palazzo dellʼOttocento che qualche ora prima si era letteralmente sbriciolato davanti agli occhi di centinaia di cittadini in pieno centro, alla Riviera di Chiaie: il salotto buono dei napoletani. Due sciagure che, solo per un piz- zico di fortuna, non si sono trasformate in tragedie con vittime e che mettono il sindaco arancione Luigi De Magistris (peraltro pesantemente contestato) di fronte alle sue inadempienze: Napoli è una città sofferente che cade a pezzi e non ne può più di promesse non mantenute e proclami. Ancora ignote le cause del rogo, lʼunica certezza è che allʼinterno della struttura non cʼerano persone, grazie anche alla chiusura settimanale del lunedì, ma non si esclude nessuna ipotesi, tra cui quella dolosa. In lacrime dopo una notte terribile e davanti alle ceneri della Città della scienza i lavoratori. I circa 160 dipen- denti del museo si sono radunati per cercare di capire quanto successo e avere qualche rassicurazione sul loro futuro occupazionale. Dei numerosi padiglioni che componevano lo “science center”, solo uno è stato risparmiato dalle fiamme. I testimoni hanno raccontato di una estensione rapidissima dellʼincendio, complice la gran presenza di legno e altri materiali infiammabili. Non solo, l'incendio è stato raccontato anche da video choc amatoriali che sono stati subito messi in rete. E così in pochi minuti è andato in fumo un polo, nato dallʼintuizione di Vittorio Silvestrini, presidente della fondazione Idis, che in una dozzina dʼanni aveva guadagnato consensi e credibilità, non solo come luogo dove apprendere praticamente le leggi della scienza, grazie a decine di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo, ma anche come centro congressi, centro di alta formazione, incubatore di imprese. Lʼarea distrutta dalle fiamme è stimata in 10-12mila metri quadrati, praticamente lʼintero centro, a eccezione del “teatro delle Nuvole”, un corpo separato che ospitava rappresentazioni. La maledizione del ponte di Calatrava: a giudizio l'archistar e tre tecnici per danno erariale Redazione La maledizione del ponte di Calatrava colpisce anche il suo archistar. È stata fissata al 13 novembre l'udienza presso la corte dei Conti per l'architetto Santiago Calatrava e per i tre ingegneri accusati di un danno erariale di circa quattro milioni di euro per la costruzione del ponte, sul Canal Grande a Venezia, che unisce piazzale Roma alla stazione ferroviaria di Santa Lucia. Il procuratore veneto della Corte dei Conti, Carmine Scarano, ha chiesto un milione e 78mila euro all'archistar Calatrava, un milione e 705mila euro a Roberto Scibilia, 723mila euro a Salvatore Vento e 379mila a Roberto Casarin. Questi ultimi tre hanno ricoperto, nell'arco di dieci anni, il ruolo di responsabile unico di procedimento o direttore dei lavori. Dopo circa dieci anni di indagini, come riferiscono i quotidiani locali, Scarano ha accertato una crescita esponenziale dei costi dei lavori per il ponte, passati da circa quattro milioni a dieci milioni, e ha spiegato nella sua relazione che la realizzazione del ponte «ha comportato un oggettivo e sconsiderato aumento di costi rispetto agli oneri preventivati, ma in aggiunta comporterà per il futuro un costante e spropositato esborso economico da parte dell'amministrazione in Il Batman inglese aveva accompagnato un amico a costituirsi Redazione Il supereroe questa volta è stato costretto a gettare la maschera. Si è risolto il mistero dell'uomo vestito da Batman che si era presentato in un commissariato di Bradford, Inghilterra del nord, e ha consegnato alla polizia un malvivente di 27 anni, suscitando stupore e curiosità. Si è scoperto, infatti, che il supereroe si chiama in realtà Stan Worby: è un fattorino di 39 anni che si era travestito per andare allo stadio e ha accompagnato un suo amico, con tutta una serie di precedenti per furto e frode, a costituirsi. Worby ha spiegato che aveva indossato il costume da Batman solo per scherzo e che non pensava di scatenare l'interesse della stampa mondiale col suo gesto. «Sono rimasto sorpreso quando ho visto che ero finito sui giornali», ha detto Wornby. Ora il suo amico, Daniel Frayne, sarà sottoposto a un processo. quanto l'opera è affetta da una patologia cronica, caratterizzata dalla necessità di un costante monitoraggio e dal continuo ricorso ad interventi non riconducibili in alcun modo ad interventi di ordinaria manutenzione. Si potrebbe affermare che – ha osservato Scarano – il quarto ponte sul Canal Grande costituisce per la collettività un danno durevole a fecondità ripetuta». E, poi, si legge ancora negli atti della procura: «Dalla documentazione in atti emerge un quadro caratterizzato da macroscopica approssimazione e diffusa incapacità, sfociate in un imbarazzante, quanto stupefacente, insieme di errori riscontrabili tanto nelle fasi della progettazione ed esecuzione, quanto nella preliminare redazione del bando di gara». Le “drag queen” dimostrano a Gerusalemme che la coesistenza è possibile... Antonio Pannullo Israeliani e palestinesi insieme almeno sotto il segno della trasgressione e per di più nella tre volte santa Gerusalemme, non proprio nota per l'effervescenza della sua vita notturna. Succede al Mikve Bar, nel cuore della città, a poca distanza dai quartieri degli ebrei ortodossi, dove un gruppo di "drag queen" ogni settimana fa il suo spettacolo di cabaret e canzoni, mandando in visibilio il pubblico e da due anni fa il tutto esaurito. Già il nome del locale è tutto un programma, visto che "Mikve" è il bagno rituale ebraico di purificazione delle donne. Ma di donne, almeno nel senso stretto del termine, non se ne vedono: ad aprire lo show è Gallina Port de Brass, inguainata in un abito nero, che, dopo essersi aggiustata la guepiere con una smorfia, inarca la schiena mettendo in mostra bicipiti e poderosi muscoli dorsali da ex cestista. Subito dopo arriva la "divina" Kiara Duple, seguita dalla "tagliente" Diva D e dalla "tentatrice" Talula Bonet. Prima di loro, il pubblico ha visto il video di uno streep tease "al contrario": una giovane donna, vera, che invece di spogliarsi si riveste e alla fine indossa il tradizionale velo islamico (hijab). «Il Mikveh Bar è aperto a tutti, omosessuali e non, ebrei, arabi e cristiani», dichiara orgogliosamente all'Ansa Sharon, una delle organizzatrici della serata. «L'obiettivo - continua la giovane israeliana - è creare una zona franca per ogni abitante di Gerusalemme senza distinzioni, al riparo dai bacchettoni religiosi che ormai vogliono decidere ogni cosa nella nostra società». E infatti per le "drag queen" non si tratta solo di divertimento: «Siamo un gruppo di attivisti israeliani e palestinesi che spiega Elias Wakeem - ha deciso di manifestare il proprio dissenso contro l'attuale situazione politica in modo alternativo: non solo partecipando alle manifestazioni, ma mostrando alle nostre comunità, se pur attraverso la trasgressione, che la coesistenza è possibile». Lo spettacolo si svolge in un turbinio di luci e colori e le due presentatrici della serata - Kiara Duple (israeliana) e Talula Bonet (palestinese) - alternano battute vietate ai minori in arabo a storielle piccanti in ebraico, in un continuo botta e risposta con la gente sotto il palco. La serata si conclude con un balletto a cui il pubblico è invitato a partecipare intonando le canzoni delle icone gay del pop mondiale, da Madonna a Lady Gaga, e con un inaspettato appello finale a supporto dei prigionieri palestinesi. In Inghilterra il galateo sdogana persino il “take away”... Giovanni Trotta Persino il galateo inglese deve stare al passo coi tempi per non scomparire. Così vengono fatte nuove concessioni alla modernità: dopo aver autorizzato il cibo mangiato con le mani, ora arriva anche il via libera al "take away" per gli ospiti a cena. A decretare la nuova rivoluzione delle maniere è stata ancora una volta la guida Debrett, una sorta di "bibbia" del bon ton, secondo cui non è più fondamentale cucinare per i propri invitati: «È meglio che la gente sieda attorno a un tavolo mangiando cibo da asporto cinese con le bacchette, bevendo buon vino e godendosi la compagnia altrui, piuttosto che abbia a che fare con un padrone di casa stressato alle prese coi fornelli», ha sentenziato infatti Jo Bryant, co-autrice della nuova edizione della guida. E quindi nelle cene si può offrire un po' di tutto ai propri ospiti: dalle pizze, agli hamburger, ai tanti cibi etnici venduti nelle città britanniche e consegnati a domicilio. «Non vogliamo dire di smettere di cucinare a casa - ha spiegato Bryant - ma se non si può preparare la si può sempre ordinare». La guida Debrett, che vanta 250 anni di storia, ha comunque indicato qualche limite per evitare cadute di stile. Prima di tutto la presentazione è fondamentale: quindi, si può anche mettere in tavola un kebab comprato nel negozio all'angolo, ma meglio se in piatti di porcellana, debitamente riscaldati. Altra re- gola inviolabile è quella della sincerità. Si deve dire sin da subito agli invitati che quello che stanno mangiando non è uscito dal forno di casa. Lo scorso dicembre, la guida Debrett aveva fatto altre fondamentali concessioni, rompendo ad esempio il tabù del “finger food", il cibo mangiato con le mani. Aveva decretato che «nei momenti più informali è accettabile» usare le mani anziché la forchetta per portare il cibo alla bocca. Era stato anche proclamato che seguire le buone maniere a tavola «non è più una questione di aderire a un codice di condotta rigido e antiquato». E adesso anche la regola di preparare una cena con le proprie mani è venuta meno. Questo però va in controtendenza rispetto alla cultura dei "foodie" britannici, gli amanti del buon cibo, biologico e fatto in casa, che possono contare su decine di riviste e programmi tv dedicati alla cucina. Uno di questi è il reality show “Come dine with me", in cui persone comuni si sfidano a colpi di manicaretti e tavole imbandite. 5 Berlino, scende in campo il sindaco per salvare il Muro dalla distruzione Redazione Ora è il sindaco di Berlino a scendere in campo, per difendere quel che resta del Muro, nell'ex capitale divisa. «Abbiamo la responsabilità di essere consapevoli della storia e di conservare il muro», ha detto il primo cittadino Klaus Wowereit, intervenendo a tutela di quel tratto noto come East Side Gallery, a rischio a causa di un progetto di costruzione di appartamenti di lusso che prevede la demolizione di circa 20 metri di quello che è il simbolo, nel mondo, della città. Dopo che le proteste di migliaia di cittadini hanno fermato le ruspe nei giorni scorsi, ottenendo un'interruzione dei lavori, il socialdemocratico Wowereit, in un incontro con la stampa nella capitale tedesca, ha spiegato di voler evitare che il tratto più lungo del Muro rimasto in piedi (dove dal 1990 artisti di tutto il mondo hanno prodotto i loro ormai famosissimi murales) venga parzialmente distrutto. «Si deve trovare una soluzione che tuteli l'East Side Gallery», ha spiegato il primo cittadino. A questo punto gli amministratori locali, compresi quelli di quartiere, dovranno parlare con gli investitori. Il pezzo che è stato già tolto, nei giorni scorsi, potrà essere nuovamente integrato: «Penso che sia tecnicamente possibile», ha concluso Wowereit. Il Pdl contesta la nomina del nuovo direttore alla Asl di Massa 6 «Ridurre il costo dei carburanti in Sicilia» Redazione Dal 25 febbraio scorso la Asl1 di Massa Carrara ha un nuovo direttore amministrativo, dopo il dissesto finanziario che ha portato lʼazienda sanitaria apuana al centro di una complessa e grave vicenda giudiziaria che promette sviluppi ancora inediti. La scelta è caduta su un professionista che, stando a notizie di stampa, già ricopriva lʼincarico di dirigente amministrativo in quellʼAzienda con incarico diretto. Non solo: dal 2009 al 2012 è stato amministratore delegato della Spa Farmacie Comunali di Pisa, che nel 2010 aveva finito con lʼaccumulare un deficit vistoso. Ma come mai è stato nominato proprio lui? Quali risultati ha ottenuto nella gestione economica massese tra il marzo e il dicembre 2012? E che intenzioni ha la direzione aziendale circa il risanamento dei conti della Asl1 di Massa Carrara? Queste domande i consiglieri del Pdl Jacopo Ferri e Stefano Mugnai (vicepresidente della commissione Sanità) le rivolgono adesso alla Giunta regionale tramite unʼinterrogazione a risposta scritta. Ecco come ricostruiscono la vicenda: «Con delibera del direttore generale n.80 del 25 febbraio 2013 il direttore generale della Asl1 di Massa e Carrara ha nominato il direttore amministrativo. Il nomina- tivo è stato inserito in tale elenco formatosi in seguito ad avviso pubblico. La stampa scrive che lʼincarico sarebbe una sorta di promozione interna per aver ricoperto previamente lʼincarico di dirigente amministrativo dellʼufficio Gestione economica finanziaria e bilancio della Asl1, azienda presso la quale già operava». E prima? Prima – ricostruisce il Pdl – il neodirettore amministrativo della Asl1 ha ricoperto tra il 2009 e il 2012 lʼincarico di amministratore delegato delle Farmacie Comunali Spa, azienda partecipata al 96,5% dal Comune di Pisa. Proprio il Consiglio comunale pisano, nella delibera n.17 del 12 maggio 2011, certificava: «Le perdite complessive (delle Farmacie Comunali, ndr) al 31/12/2010 ammontano a euro 585.413 (per perdite accumulate al 31/12/2009 come da bilancio approvato) oltre a euro 231.425 per perdite per lʼanno 2010 come da bozza di bilancio 2010 approvato dal CdA». In più cʼè «il deficit dellʼAsl di Massa e Carrara ammontato a oltre 400 milioni di euro». Forse – suggeriscono i consiglieri Pdl – sarebbe stato il momento di aprire il sistema sanitario toscano a facce ed energie nuove, dato che «in Toscana lʼapparato burocratico e amministrativo del sistema sanitario è gestito in maniera chiusa e ristretta». Redazione «Razionalizzare e ammodernare lʼesercizio della rete degli impianti stradali di distribuzione dei carburanti liquidi e gassosi per autotrazione; rivedere gli orari di apertura tenendo in considerazione le attività degli operatori del settore; disciplinare la installazione e lʼesercizio degli impianti di uso privato compresi quelli per natanti ed aeromobili e della rete di distribuzione dei depositi di gpl: sono provvedimenti finalizzati a garantire una maggiore efficienza del servizio pubblico e il contenimento dei prezzi di vendita, in relazione alle potenzialità del territorio». È quanto contenuto nel disegno di legge a firma del vicepresidente della commissione parlamentare Attività produttive e deputato di Fratelli di Italia, Salvino Caputo, depositato in Assemblea Regionale Siciliana. «Da tempo – ha aggiunto – i rappresentanti della rete di distribuzione siciliana avevano chiesto al parlamento ed al governo la modifica degli orari e delle attività di rete, per uniformarsi alla normativa nazionale, e anche una diversa organizzazione imprenditoriale e territoriale che, in regime di libera concorrenza, potesse contenere i costi di gestione con la conseguente diminuizione di quelli della benzina. Questo disegno di legge viene incontro alle esigenze della distribuzione anche per la revisione dei criteri per la apertura di punti nelle reti autostradali. In questo modo – ha concluso Caputo – avvieremo le prime regole per la defiscalizzazione dei costi dei carburanti per autotrazione in Sicilia, che incidono negativamente sulle attività private e imprenditoriali». La Valle dei Casali in balìa del degrado Redazione «Assieme ad alcuni cittadini ho effettuato un sopralluogo nel quartiere Bravetta, per verificare lo stato della riserva naturale della Valle dei Casali. Devo purtroppo constatare che le condizioni del parco ai confini con il centro abitato sono notevolmente peggiorate a causa della presenza di reti divelte, immondizia di varia natura, sterpaglie a rischio incendi e due accampamenti abusivi. Per questo chiedo che il comando della Polizia Locale di Roma Capitale, l'Ama, l'ente regionale Romanatura e l'ufficio tecnico del Municipio XVI intervengano assieme per tutelare il nostro patrimonio verde ed i cittadini». Lo dichiara in una nota Marco Giudici, capogruppo de La Destra al Municipio XVI di Roma, che così prosegue: «Abbiamo la- vorato per migliorare Bravetta e tutelare la Valle dei Casali, ma non basta. L'azione delle amministrazioni locali e della Regione Lazio deve essere più rapida, incisiva e costante. Bisogna sistemare le recinzioni, mandar via gli accampati, tenere pulita la riserva e obbligare i privati a tagliare le sterpaglie che invadono le strade ed i marciapiedi. Queste forme di degrado fanno venir meno la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Anche gli accampamenti abusivi limitano fortemente la vivibilità e condizionano la vita quotidiana dei residenti, specialmente di quelli che ogni giorno si sentono sorvegliati a vista, nella loro intimità domestica, a tutte le ore del giorno e della notte. Per questo chiedo che le risposte delle istituzioni siano immediate». Roma racconta la “rivoluzione” pittorica di Tiziano Antonella Ambrosioni L'attesa, certo, è tutta per Tiziano e per la mostra alle Scuderie del Quirinale, ricca di capolavori assoluti e di prestiti preziosi dai musei del mondo, occasione unica se si pensa che una rassegna così completa sulla vita e sulle opere del grande pittore rinascimentale non si ricordava dal 1935. Ma questa è una settimana decisamente ricca per l'arte, con altre importanti occasioni a Roma, dove apre anche l'esposizione che il Vittoriano dedica a “Cubisti e cubismo”ʼ, e poi a Brescia con il “Novecento Mai Visto”. L'antologica dedicata a Tiziano ripercorre tutta la carriera di questo protago- nista del '500 veneto, partendo dagli esordi veneziani nelle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione per passare poi alle grandi tele per i dogi, gli Este e i della Rovere, fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e del figlio Filippo II. Decennio dopo decennio, il percorso di questo grandissimo viene ricostruito attraverso opere capitali (tra le quali “Il Concerto e La Bella” da Palazzo Pitti, la “Flora” degli Uffizi, la “Pala Gozzi” di Ancona, la “Danae” di Capodimonte, il “Carlo V con il cane” e l'“Autoritratto” provenienti dal Prado o lo “Scorticamento di Marsia” di Kromeriz) che ne mettono in risalto l'incredibile senso del co- lore e l'evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti dell'immaginario pittorico. Ma non c'é solo arte classica. Sempre a Roma - apertura 8 marzo - il Complesso del Vittoriano ospita un fascinoso racconto su quella che fu, diversi secoli dopo la rivoluzione espressiva di Tiziano, l'avventura del Cubismo, seguendo anche le ricadute culturali che il movimento fondato da Picasso e Braque ebbe sui costumi di un'intera epoca. Da Picasso a Leger, da Braque a Severini e Soffici, le opere esposte sono oltre 200 provenienti dai maggiori musei internazionali. Ugualmente puntata sul Novecento, l'altra importante mostra 7 che apre nella settimana, a Brescia dove gli antichi spazi del Museo di Santa Giulia offrono al pubblico una raccolta di arte moderna mai vista negli ultimi quarant'anni. “Novecento mai visto. Da de Chirico a Cattelan e oltre” propone una serie di dipinti non più esposti idai primi anni Settanta: dalle sorprendenti anticipazioni dell'astrattismo del bresciano Romolo Romani ai futuristi Dottori, Evola, Depero, Lega, dai De Chirico, Morandi, Sironi a Burri a Fontana. Lettere Sono tanti i personaggi politici diventati “ex" Onorevoli e senatori (ma c'è anche un presidente della Camera) si ritrovano ad essere “ex”. Fino ad ora si è solo parlato dell'appannaggio che hanno ricevuto per la fine del mandato ma nulla è stato detto in merito a quello che sarà il loro nuovo lavoro. Peccato che molti di essi continuino a far parte di quei personaggi per mantenere i quali il Paese lavora, non avendo mai avuto altra occupazione che non fosse quella di occupare un qualche scranno più o meno importante. Andrea Bucci Smascheriamo il dittatore “de noantri" La rete, l'habitat naturale del Grillo Urlante, è pieno di denunce che arrivano da epurati dal monarca. Gente che spiega fin nei minimi dettagli come funziona il concetto di democrazia all'interno del movimento. Mi meraviglia che proprio ora chi è stato preso a parolacce da Grillo, e che avrebbe in mano il jolly per svelare il bluff del partitoalbergo di lusso, non pensi minimamente di andare a prendere tutti quelli che hanno deciso di smettere di subire passivamente la dittatura del Kim Jong-il de noantri. Marinella Tempesta Il comportamento del centrosinistra è inaccettabile È rimarchevole il comportamento di Bersani, riluttante verso ogni possibilità di dialogo con il Pdl per un accordo di governo, mentre il Pdl ha delle aperture verso il governissimo pur di dare stabilità a questo Paese e formare qualcosa di duraturo e valido per le riforme e il ritorno dell'affezione della gente verso la politica, questa volta senza schieramenti di parte atavici ma solo nel puro interesse del bene per la nostra Nazione. Possibile che questo non si vede? Possibile che la gente non si accorge che la caratteristica distruttiva e inconciliabile della sinistra? Bruno Russo Chi è stato eletto cancelli i disastri causati da Monti Gli italiani hanno detto basta alla vecchia politica, hanno avuto l'occasione di dire di no a quel governo tecnico sopportato passivamente per troppo tempo. L'attesa è di una radicale abolizione di tutti disastri montiani, non solo la cancellazione dell'Imu sulla prima casa ma anche tutto il resto. Se non si parte da quello non si illudano i grillini di tornare alle urne passando alla cassa e portando a casa un bel en-plein tale da permettere di governare da soli. Emma Cheroni Scotti I cittadini e non i mercati devono scegliere il premier Il tonfo della Borsa e l'impennata dello spread registrati dopo le elezioni non è colpa di Grillo, della rimonta di Berlusconi o del mancato successo di Bersani o di Monti, ma sono l'inevitabile conseguenza di una situazione di instabilità economico-finanziaria dellʼItalia. Ma in una democrazia sono i cittadini e non i mercati o le Borse che decidono chi deve rappresentarli in Parlamento. Mario Pulimanti Andate avanti voi, noi restiamo dietro le quinte Casaleggio è un nome che sentiremo spesso nei prossimi mesi. Dalle sue labbra arriveranno tutte le direttive in merito a quello che è bene per l'Italia e quello che non s'ha da fare. Lo schema è quello dell'andate avanti voi che noi dirigiamo tutto quanto da dietro le quinte. Ubaldo Bracco Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale Editore SECOLO DʼITALIA SRL Fondatore Franz Turchi d’Italia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Consiglio di Amministrazione Tommaso Foti (Presidente) Alberto Dello Strologo (Amministratore delegato) Alessio Butti Antonio Giordano Mario Landolfi Ugo Lisi Direttore Politico Marcello De Angelis Vicedirettore Responsabile Girolamo Fragalà Redazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] Amministrazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/688171 mail: [email protected] Abbonamenti Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250