Santoro propone il governo, il web se la ride: legga i

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Santoro propone il governo, il web se la ride: legga i
CON IL PDL
ANNO LXI N.54
Santoro propone il governo,
il web se la ride: legga i nomi
con la marcia di Topolino
Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76
Il Quirinale
alla Goldman Sachs?
Marcello De Angelis
Il governo tecnico di Monti era
unʼoperazione “prendi i soldi e
scappa”. Come per quella del governo Amato e dei vari governi
Prodi. La Goldman Sachs, nei momenti frequenti in cui lʼItalia perde la
bussola, richiama tutti i suoi stipendiati che occupano i potericchi italiani e avvia una fase di saccheggio.
Si commissaria la politica, si ingessa il Parlamento, si imbavaglia
la piazza e con la complicità dei
giornali delle banche e delle banche
stesse si prendono gioielli dal patrimonio pubblico e si svendono. La
Goldman fa il suo lavoro -e cioè il
consulente, il facilitatore e il mediatore dʼaffari – e incassa su ogni passaggio di vendita e di acquisto. E
poi distribuisce le briciole ai suoi
agenti locali che hanno permesso le
operazioni. Si tratta di un giochino
che in Italia si può fare a ripetizione,
perché al contrario di quanto cerchino di farci credere per seminare il
panico e far abbassare la vigilanza,
noi non saremo mai a rischio Grecia, perché siamo unaʼeconomia
produttiva solida e con le spalle larghe. Il fallimento del governo Monti
è stato soprattutto nei confronti dei
suoi dante causa, che finora non
hanno visto una lira, aspettandosi
miliardi di euro. Grillo è un fastidioso
intoppo nellʼingranaggio, ma gli analisti della Goldman hanno già capito
che si tratta di un fenomeno che rischia di sgonfiarsi come una bolla
speculativa nel giro di pochi mesi.
Semplicemente perché è quello che
Casaleggio produce: un video
gioco, una realtà virtuale, un facebook della politica, fatta di nicknames e avatar anziché di gente vera.
I governi vanno e vengono, le alleanze si sfasciano, le maggioranze
variano. Allʼorizzonte lʼunica istituzione che ha una tenuta che va oltre
la confusione del momento è la presidenza della Repubblica, che dura
sette anni. Incassata quella ci si può
ritirare sul Colle – come Epicuro – e
guardare le forze politiche che si
scannano, i tribuni e i Masaniello
che si sgolano. Il Pd è il partito più
Goldman Sachs dʼEuropa e Mps
era una corridoio di trasmissione. I
dipendenti Goldman hanno vari ruoli
e vari abiti: cʼè quello che fa il burocrate grigio, quello che strizza lʼoc-
d’Italia
WWW.SECOLODITALIA.IT
mercoledì 6/3/2013
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Lʼex-Idv Donadi:
cʼè un errore del Viminale
nellʼassegnazione di 5 seggi
REDAZIONE PAG.2
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Prima bimba guarita dallʼAids.
Ma gli esperti
invitano alla cautela
REDAZIONE PAG.3
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la campagna elettorale sotto braccio a
Bersani. Sarà Prodi la carta della Goldman per mettere il guinzaglio ad una
Italia irrequieta, che si azzanna da
sola, morde la mano che gli dà da
mangiare e abbaia alla luna. Un guin-
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zaglio lungo sette anni, che permetterà agli italiani di correre intorno fino
a sfiancarsi, per poi tornare con la
coda tra le zampe e le orecchie basse
a mangiare il pappone che gli darà il
padrone.
Proviamo a dare agli italiani un paio di ali nuove
e a restituire quella speranza che Monti ha ucciso
Francesco Signoretta
La speranza è la voglia di farcela, di aspettare pazientemente un paio dʼali nuove e riprendere il volo
dopo ogni caduta, è la frase che impazza sul web, un
aforisma anonimo. Senza ali nuove non ci si rialza.
Proprio per questo assumono un significato particolare le parole pronunciate da Berlusconi nelle ore frenetiche della politica, quando si cerca una via dʼuscita
per formare lʼesecutivo: «Il governo Monti ha ucciso
le speranze». Il Cavaliere torna sul fattore psicologico, tra quelli che hanno accentuato una crisi di per
sé difficile, e parla di “colpa grave” dei ministri tecnici.
Una lettura che è ormai prevalente, nonostante i tentativi dei “grandi” giornali di salvare il soldato Monti.
Ogni giorno esce un dato e si ha la prova, la riprova,
la conferma di come la situazione sia precipitata
nellʼanno e mezzo di professori bocconiani a Palazzo
Chigi. Le ultime cifre, fornite da Bankitalia, sono da
black out: al 65 per cento delle famiglie italiane il reddito non basta, non ce la fanno. Serve un colpo di
reni per invertire la tendenza. Si abbia coraggio. Ma il
coraggio devono averlo tutti, a cominciare dal centro-
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De Magistris travolto da crolli
e roghi. ANapoli va in fumo
la cittadella della scienza
TAORMINA PAG.4
chio alla destra liberista, il liberista di
sinistra e così via. Un uomo per ogni
stagione. E anche lʼusato in tempi di
confusione va bene. Per questo gira
da così tanto tempo il nome di Romano Prodi, che ha addirittura aperto
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sinistra che non può mettersi sul piedistallo immobile
pur di non ammettere che Berlusconi aveva ragione.
E allora si proceda con lʼabolizione dellʼImu sulla
prima casa, come proposto dal Pdl, si continui cancellando il redditometro, si metta mano allʼIrpef, allʼIrap e ai costi delle imprese. Chi assume un giovane
deve poterlo fare senza pagare nulla in termini fiscali
e contributivi. Si parte il 23 marzo, con una mobilitazione nazionale contro lʼoppressione fiscale, burocratica e giudiziaria. E già, perché il rilancio del Paese
non passa solo dalla destinazione di maggiori risorse
a fini produttivi, bisogna anche svecchiare il sistema
liberandolo da molte di quelle ingessature che strangolano ogni iniziativa imprenditoriale. Non a caso, a
poco più di una settimana dal voto i sondaggi danno
la coalizione di centrodestra stabilmente in testa nei
sondaggi. Il Cav conquista consensi, gli altri li perdono, con Monti sceso al 6,2 per cento. Ora è prioritario fornire agli italiani le ali nuove per riprendere il
volo. E soprattutto tornare a regalargli una speranza..
Quella speranza uccisa da un anno e mezzo di stangate e di rinunce, travestite da sobrietà.
Sorpresa: Grillo indossa
il piumino di Piersilvio...
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Giorgia Castelli
Dalla politica del cachemire
di Fausto Bertinotti, a quella
sobria del loden verde di
Mario Monti, passando per
l'eleganza del doppiopetto
blu di Silvio Berlusconi. Ora
a far discutere, e non solo
in politica, è Beppe Grillo
col suo piumino hi-tech.
Che già spopola tra i siti
web. Le foto
della sua
corsa sulla spiaggia a Marina di Bibbona a Livorno
stanno facendo il giro del
mondo. E il suo look, per
non farsi riconoscere da
giornalisti e fotografi, fa invidia all'inafferrabile Diabolik. Il piumino maschera
ultralight, con cappuccio
che copre interamente il
volto e lenti integrate che
permettono una visione a
360°, è un vero capo da collezione e ne vanno pazzi gli
appassionati di snowboard.
È un modello del brand di
outerwear hi-tech “Ai-Riders
on the storm” ideato dal designer Giovanni Chicco.
Grillo fa scalpore, ma a dire
il vero lo stesso giubino è
Matrimonio gay
a parco Disney
di Tokyo
stato indossato da Angelina
Jolie, Jovanotti e da Piersilvio Berlusconi. Come si
legge sul sito di Affari Italiani, a regalare a Natale il
piumino a Grillo è stato Italo
Fontana creativo 48enne di
Lucca, ma con azienda a
Gragnano e conosciuto
come “Mr U-Boat” (il marchio di orologi super trendy
che hanno fatto impazzire i
vip di mezzo mondo). «È un
capo molto originale – ha
detto
–
prodotto
da
un'azienda milanese che
noi abbiamo brandizzato e
che regaliamo ad amici e
clienti. Quando l'ha visto
Beppe se ne è innamorato».
Il costo varia tra i 300-350
euro.
L'ex-Idv Donadi: c'è un errore del Viminale
nell'assegnazione di 5 seggi
Redazione
C'è stato un errore nell'attribuzione di cinque
seggi alla Camera da parte del ministero degli
Interni. Lo rende noto Massimo Donadi (ex capogruppo Idv alla Camera, ora del Centro democratico) in una conferenza stampa a
Montecitorio annunciando di aver presentato un
esposto in tal senso all'Ufficio centrale presso la
Corte di Cassazione. «Ne ho parlato con con il
ministro Anna Maria Cancellieri – ha detto che
mi ha manifestato la sua assoluta volontà di collaborazione. Se l'errore fosse confermato, il ministro lo renderà immediatamente pubblico.
L'errore non riguarda solo me, ma dieci persone:cinque ne uscirebbero dalla Camera e
cinque vi entrerebbero». Secondo Donadi, per
il complesso sistema di conteggio della legge
elettorale in vigore ed in particolare per il complicato calcolo dell'attribuzione dei seggi (che
avviene per assestamenti successivi) il Pdl perderebbe un seggio in Puglia (Roberto Marti) ed
uno in Sardegna (Paolo Vella), ne guadagnerebbe uno in Molise (Sabrina De Camillis) ed
uno in Friuli (Emanuela Di Centa). Il Pd perderebbe in Umbria il seggio attribuito a Walter Verini e ne acquisirebbe uno in Sardegna (Gavino
Manca). Donadi dunque rientrerebbe nel riconteggio perché risulterebbe eletto in Umbria.
L'ultimo caso riguarda Sel che perderebbe il
seggio in Trentino (Kronbichler Florian) e ne
avrebbe uno in più in Puglia (Sannicandro Arcangelo). «L'errore è talmente palese che non
vi vedo alcuna intenzionalità. L'errore – ha concluso Donadi – è imputabile al software del ministero». L'esposto, ha precisato Donadi, segue
un percorso di verifica effettuato dai politologi
Gianluigi Pellegrino e Paolo Feltrin (università
di Trieste) in base al quale si è avuta “certezza”
dell'errore.
Redazione
Matrimonio da fumetto?
Forse, e infatti si è celebrato al Luna Park. Una
coppia di lesbiche si è
sposata al parco Disney di
Tokyo nonostante il fatto
che la legge giapponese
non riconosca le unioni fra
le persone dello stesso
sesso. La notizia del matrimonio è stata annunciata con un twitter da una
delle spose. «È stata una
piccola festa, sono molto
felice, ha scritto Koyuki Higashi, 28 anni. La legge
non è forse fatta per noi,
ma quando qualcuno si
congratula per il nostro
matrimonio, noi diciamo
orgogliosamente grazie»,
ha aggiunto. La coppia
aveva già fatto parlare di
sé dopo la decisione del
parco Disney di far celebrare le nozze solo se una
delle due donne si fosse
vestita da uomo e l'altra
da donna per timore di
non meglio precisate «ripercussioni». Ma qualche
giorno dopo, la direzione
ha cambiato idea e le due
due donne si sono sposate entrambe in abito
bianco, accompagnate ovviamente
da
Mickey
Mouse e Minnie...
Scandalo Belfius, si dimette
il ministro delle finanze belga
Redazione
Travolto dalle polemiche il ministro delle finanze ed ex ministro degli esteri belga Steven Vanackere ha rassegnato le sue
dimissioni al premier Elio Di Rupo. Il politico fiammingo è accusato di aver avuto un
ruolo nello scandalo della banca Belfius e
del Movimento operario cristiano fiammingo (Acw), (a cui Vanackere è vicino in
quanto membro dei cristianodemocratici
fiamminghi di sinistra), che avrebbero
stretto un accordo preferenziale. Il ministro
è stato, infatti, accusato dagli avversari politici, in particolare dal partito dei nazionalisti fiamminghi della N-va di Bart De Wever,
di essere direttamente implicato nell'affare
a “corsia preferenziale” concluso tra l'Acw
e la banca Belfius, la ex Dexia, nazionalizzata con la diretta implicazione del ministero delle finanze. Secondo i critici, l'Acw
di fatto –grazie a un tasso d'interesse particolarmente vantaggioso sull'acquisto di
alcune quote da parte di Belfius – si sarebbe fatta “finanziare” dall'istituto di credito. Sia Vanackere che i rappresentanti di
Acw e Belfius erano stati sentiti in audizione pubblica alla Camera belga. Il ministro ha rifiutato ogni accusa, ma non ha
retto alla pressione politica, soprattutto
dopo che, secondo quanto riferiscono i
media belgi, non avrebbe più l'appoggio incondizionato del suo partito. La goccia che
ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la
“gaffe” fatta dal ministro, quando durante
una trasmissione alla tv pubblica belga ha
negato che un amministratore di Belfius,
Wouter Devriendt, avesse un ufficio nel suo
gabinetto al ministero delle finanze. Cosa
che si è invece rivelata essere vera, discreditando completamente il ministro di
fronte all'opinione pubblica. «Il clima di sfiducia creato da questo affare mi impedisce
di lavorare ed è dannoso per l'interesse del
paese, e va al di là di quello che personalmente posso sopportare», ha detto Vanackere alla stampa. Le dimissioni del ministro
delle finanze sono arrivate nel momento
meno opportuno per il Belgio, in quanto si
appresta a varare, sotto la pressione dell'Ue, un nuovo pacchetto di misure per ridurre il deficit.
Redazione
«Non si può assolutamente parlare di
guarigione». Il premio Nobel Luc
Montagnier, che nel 1983 ha partecipato alla scoperta del virus Hiv,
stronca i facili entusiasmi sul caso
della bimba Usa guarita dalla malattia. «Per vedere se questa bambina è
davvero sana – ha detto in un'intervista a Repubblica – ci vorranno ancora
molti anni». Ma la notizia che il virus
dell'Hiv non è più presente nell'organismo della piccola ha fatto subito il
giro del mondo. Potrebbe essere il
secondo caso in assoluto al mondo di
un paziente guarito dall'infezione Hiv.
La bambina è nata in Mississippi con
il virus dell'Hiv e sembra essere guarita dopo essere stata curata con un
cocktail di farmaci antiretrovirali a
poche ore dalla nascita. La piccola ha
due anni e mezzo e rappresenta un
“caso unico” dopo quello di Timothy
Brown, noto come il paziente di Berlino, guarito nel 2007 dopo un trapianto di midollo osseo. Una notizia
che apre le porte alla speranza,
anche se gli esperti invitano alla cautela. Il risultato è stato presentato in
occasione della Conferenza su “Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI)” in corso ad Atlanta e la
bimba, hanno riferito i medici, è stata
curata sin da trenta ore dopo la nascita, una pratica del tutto inconsueta.
Secondo la dottoressa Deborah Persaud, del John Hopkins Children's
Center, che ha redatto il rapporto
sulla bimba, si tratta della «prova di
principio che possiamo curare l'Hiv se
riusciamo a riprodurre questo caso».
Per i medici, proprio la decisione di
intervenire con i farmaci a poche ore
dalla nascita ha impedito la forma-
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Parmalat, Tanzi presenta
una nuova istanza
di scarcerazione
Prima bimba guarita dall'Aids.
Ma gli esperti invitano alla cautela
Redazione
Calisto Tanzi ci riprova. L'ex patron della
Parmalat è tornato a chiedere al tribunale di sorveglianza di Bologna di poter
scontare agli arresti domiciliari la pena
che gli rimane per il processo milanese.
E anche in questa occasione, dopo i numerosi rifiuti delle scorse domande, si è
presentato in aula nonostante le precarie condizioni fisiche: Tanzi, 75 anni, è
arrivato da Parma poco dopo le 10 in
ambulanza, pallido e magrissimo ma
senza sondino e sulle proprie gambe
anche se per camminare ha avuto bisogno di essere sorretto e aiutato. La decisione del tribunale è attesa nei
prossimi giorni. L'auspicio espresso all'uscita dell'udienza, durata circa una
quarantina di minuti, dai legali di Tanzi,
avvocati Franco Magnani e Mariano
Rossetti, è stato che «il Tribunale sia
sensibile alla situazione di salute e inabilità di una persona che soffre di un
grandissimo disagio fisico e psichico».
La richiesta riguarda la pena inflitta a
Milano di otto anni e un mese per aggiotaggio, della quale, in conseguenza
anche dell'indulto, Tanzi deve scontare
ancora poco più di tre anni. L'ex patron
Parmalat è stato anche condannato in
appello per il crack del gruppo a 17 anni
e 10 mesi.
zione della cosiddetta riserva virale
che ospita il virus e dal momento che
il virus non è stato più rilevato nel
sangue della bimba, il trattamento è
stato sospeso. Una modalità terapeutica, quella adottata, che rappresenta
sicuramente un promettente passo
avanti, commentano vari esperti, pur
sottolineando che la prudenza è d'obbligo. Sicuramente, ha rilevato l'immunologo Fernando Aiuti, «questo
nuovo approccio della somministrazione precoce della terapia è un
passo innovativo, che probabilmente
apre nuove speranze e potrà essere
applicato in futuro in neonati risultati
infettati dall'Hiv». Finora, infatti, «terapie con farmaci in dosi massicce
non sono state generalmente praticate su bambini molto piccoli o neonati per la difficoltà legata alla
diagnosi».
De Magistris travolto da crolli e roghi.
A Napoli va in fumo la cittadella della scienza
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Giovanna Taormina
In poche ore è andata in fumo
la cittadella della scienza a
Napoli. E ora a testimonianza
del museo interattivo, considerato tra i gioielli culturali
della città oltre che uno dei
suoi più validi attrattori turistici
con una media di 350mila visitatori lʼanno, restano solo gli
scheletri dei muri perimetrali e
tanta disperazione. L'incendio
va ad aggiungersi al crollo di
un palazzo dellʼOttocento che
qualche ora prima si era letteralmente sbriciolato davanti
agli occhi di centinaia di cittadini in pieno centro, alla Riviera di Chiaie: il salotto
buono dei napoletani. Due
sciagure che, solo per un piz-
zico di fortuna, non si sono
trasformate in tragedie con vittime e che mettono il sindaco
arancione Luigi De Magistris
(peraltro pesantemente contestato) di fronte alle sue inadempienze: Napoli è una città
sofferente che cade a pezzi e
non ne può più di promesse
non mantenute e proclami.
Ancora ignote le cause del
rogo, lʼunica certezza è che allʼinterno della struttura non
cʼerano persone, grazie anche
alla chiusura settimanale del
lunedì, ma non si esclude nessuna ipotesi, tra cui quella dolosa. In lacrime dopo una
notte terribile e davanti alle
ceneri della Città della scienza
i lavoratori. I circa 160 dipen-
denti del museo si sono radunati per cercare di capire
quanto successo e avere
qualche rassicurazione sul
loro futuro occupazionale. Dei
numerosi padiglioni che componevano lo “science center”,
solo uno è stato risparmiato
dalle fiamme. I testimoni
hanno raccontato di una
estensione rapidissima dellʼincendio, complice la gran presenza di legno e altri materiali
infiammabili. Non solo, l'incendio è stato raccontato
anche da video choc amatoriali che sono stati subito
messi in rete. E così in pochi
minuti è andato in fumo un
polo, nato dallʼintuizione di Vittorio Silvestrini, presidente
della fondazione Idis, che in
una dozzina dʼanni aveva
guadagnato consensi e credibilità, non solo come luogo
dove apprendere praticamente le leggi della scienza,
grazie a decine di esperimenti
pratici e dimostrazioni dal
vivo, ma anche come centro
congressi, centro di alta formazione, incubatore di imprese. Lʼarea distrutta dalle
fiamme è stimata in 10-12mila
metri quadrati, praticamente
lʼintero centro, a eccezione del
“teatro delle Nuvole”, un corpo
separato che ospitava rappresentazioni.
La maledizione del ponte di Calatrava: a giudizio
l'archistar e tre tecnici per danno erariale
Redazione
La maledizione del ponte di
Calatrava colpisce anche il suo
archistar. È stata fissata al 13
novembre l'udienza presso la
corte dei Conti per l'architetto
Santiago Calatrava e per i tre
ingegneri accusati di un danno
erariale di circa quattro milioni
di euro per la costruzione del
ponte, sul Canal Grande a Venezia, che unisce piazzale
Roma alla stazione ferroviaria
di Santa Lucia. Il procuratore
veneto della Corte dei Conti,
Carmine Scarano, ha chiesto
un milione e 78mila euro all'archistar Calatrava, un milione e
705mila euro a Roberto Scibilia, 723mila euro a Salvatore
Vento e 379mila a Roberto Casarin. Questi ultimi tre hanno ricoperto, nell'arco di dieci anni,
il ruolo di responsabile unico di
procedimento o direttore dei
lavori. Dopo circa dieci anni di
indagini, come riferiscono i
quotidiani locali, Scarano ha
accertato una crescita esponenziale dei costi dei lavori
per il ponte, passati da circa
quattro milioni a dieci milioni,
e ha spiegato nella sua relazione che la realizzazione del
ponte «ha comportato un oggettivo e sconsiderato aumento di costi rispetto agli
oneri preventivati, ma in aggiunta comporterà per il futuro
un costante e spropositato
esborso economico da parte
dell'amministrazione
in
Il Batman inglese
aveva accompagnato
un amico a costituirsi
Redazione
Il supereroe questa volta è
stato costretto a gettare la
maschera. Si è risolto il mistero dell'uomo vestito da
Batman che si era presentato
in un commissariato di Bradford, Inghilterra del nord, e ha
consegnato alla polizia un
malvivente di 27 anni, suscitando stupore e curiosità. Si è
scoperto, infatti, che il supereroe si chiama in realtà Stan
Worby: è un fattorino di 39
anni che si era travestito per
andare allo stadio e ha accompagnato un suo amico,
con tutta una serie di precedenti per furto e frode, a costituirsi. Worby ha spiegato
che aveva indossato il costume da Batman solo per
scherzo e che non pensava di
scatenare l'interesse della
stampa mondiale col suo
gesto. «Sono rimasto sorpreso quando ho visto che
ero finito sui giornali», ha
detto Wornby. Ora il suo
amico, Daniel Frayne, sarà
sottoposto a un processo.
quanto l'opera è affetta da una
patologia cronica, caratterizzata
dalla necessità di un costante
monitoraggio e dal continuo ricorso ad interventi non riconducibili in alcun modo ad interventi
di ordinaria manutenzione. Si
potrebbe affermare che – ha
osservato Scarano – il quarto
ponte sul Canal Grande costituisce per la collettività un
danno durevole a fecondità ripetuta». E, poi, si legge ancora
negli atti della procura: «Dalla
documentazione in atti emerge
un quadro caratterizzato da macroscopica approssimazione e
diffusa incapacità, sfociate in un
imbarazzante, quanto stupefacente, insieme di errori riscontrabili tanto nelle fasi della
progettazione ed esecuzione,
quanto nella preliminare redazione del bando di gara».
Le “drag queen” dimostrano a Gerusalemme
che la coesistenza è possibile...
Antonio Pannullo
Israeliani e palestinesi insieme
almeno sotto il segno della trasgressione e per di più nella tre
volte santa Gerusalemme, non
proprio nota per l'effervescenza
della sua vita notturna. Succede
al Mikve Bar, nel cuore della
città, a poca distanza dai quartieri degli ebrei ortodossi, dove
un gruppo di "drag queen" ogni
settimana fa il suo spettacolo di
cabaret e canzoni, mandando in
visibilio il pubblico e da due anni
fa il tutto esaurito. Già il nome del
locale è tutto un programma,
visto che "Mikve" è il bagno rituale ebraico di purificazione
delle donne. Ma di donne, almeno nel senso stretto del termine, non se ne vedono: ad
aprire lo show è Gallina Port de
Brass, inguainata in un abito
nero, che, dopo essersi aggiustata la guepiere con una smorfia, inarca la schiena mettendo in
mostra bicipiti e poderosi muscoli
dorsali da ex cestista. Subito
dopo arriva la "divina" Kiara
Duple, seguita dalla "tagliente"
Diva D e dalla "tentatrice" Talula
Bonet. Prima di loro, il pubblico
ha visto il video di uno streep
tease "al contrario": una giovane
donna, vera, che invece di spogliarsi si riveste e alla fine indossa il tradizionale velo
islamico (hijab). «Il Mikveh Bar è
aperto a tutti, omosessuali e non,
ebrei, arabi e cristiani», dichiara
orgogliosamente all'Ansa Sharon, una delle organizzatrici della
serata. «L'obiettivo - continua la
giovane israeliana - è creare una
zona franca per ogni abitante di
Gerusalemme senza distinzioni,
al riparo dai bacchettoni religiosi
che ormai vogliono decidere ogni
cosa nella nostra società». E
infatti per le "drag queen" non
si tratta solo di divertimento:
«Siamo un gruppo di attivisti
israeliani e palestinesi che spiega Elias Wakeem - ha deciso di manifestare il proprio
dissenso contro l'attuale situazione politica in modo alternativo: non solo partecipando
alle manifestazioni, ma mostrando alle nostre comunità,
se pur attraverso la trasgressione, che la coesistenza è
possibile». Lo spettacolo si
svolge in un turbinio di luci e
colori e le due presentatrici
della serata - Kiara Duple
(israeliana) e Talula Bonet
(palestinese) - alternano battute vietate ai minori in arabo
a storielle piccanti in ebraico,
in un continuo botta e risposta
con la gente sotto il palco. La
serata si conclude con un balletto a cui il pubblico è invitato
a partecipare intonando le
canzoni delle icone gay del
pop mondiale, da Madonna a
Lady Gaga, e con un inaspettato appello finale a supporto
dei prigionieri palestinesi.
In Inghilterra il galateo sdogana persino il “take away”...
Giovanni Trotta
Persino il galateo inglese deve stare al passo coi
tempi per non scomparire. Così vengono fatte
nuove concessioni alla modernità: dopo aver autorizzato il cibo mangiato con le mani, ora arriva
anche il via libera al "take away" per gli ospiti a
cena. A decretare la nuova rivoluzione delle maniere è stata ancora una volta la guida Debrett,
una sorta di "bibbia" del bon ton, secondo cui non
è più fondamentale cucinare per i propri invitati:
«È meglio che la gente sieda attorno a un tavolo
mangiando cibo da asporto cinese con le bacchette, bevendo buon vino e godendosi la compagnia altrui, piuttosto che abbia a che fare con
un padrone di casa stressato alle prese coi fornelli», ha sentenziato infatti Jo Bryant, co-autrice
della nuova edizione della guida. E quindi nelle
cene si può offrire un po' di tutto ai propri ospiti:
dalle pizze, agli hamburger, ai tanti cibi etnici venduti nelle città britanniche e consegnati a domicilio. «Non vogliamo dire di smettere di cucinare a
casa - ha spiegato Bryant - ma se non si può preparare la si può sempre ordinare». La guida Debrett, che vanta 250 anni di storia, ha comunque
indicato qualche limite per evitare cadute di stile.
Prima di tutto la presentazione è fondamentale:
quindi, si può anche mettere in tavola un kebab
comprato nel negozio all'angolo, ma meglio se in
piatti di porcellana, debitamente riscaldati. Altra re-
gola inviolabile è quella della sincerità. Si deve
dire sin da subito agli invitati che quello che stanno
mangiando non è uscito dal forno di casa. Lo
scorso dicembre, la guida Debrett aveva fatto altre
fondamentali concessioni, rompendo ad esempio
il tabù del “finger food", il cibo mangiato con le
mani. Aveva decretato che «nei momenti più informali è accettabile» usare le mani anziché la forchetta per portare il cibo alla bocca. Era stato
anche proclamato che seguire le buone maniere a
tavola «non è più una questione di aderire a un
codice di condotta rigido e antiquato». E adesso
anche la regola di preparare una cena con le proprie mani è venuta meno. Questo però va in controtendenza rispetto alla cultura dei "foodie"
britannici, gli amanti del buon cibo, biologico e
fatto in casa, che possono contare su decine di riviste e programmi tv dedicati alla cucina. Uno di
questi è il reality show “Come dine with me", in cui
persone comuni si sfidano a colpi di manicaretti e
tavole imbandite.
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Berlino, scende
in campo il sindaco
per salvare il Muro
dalla distruzione
Redazione
Ora è il sindaco di Berlino a
scendere in campo, per difendere quel che resta del Muro,
nell'ex capitale divisa. «Abbiamo la responsabilità di essere consapevoli della storia e
di conservare il muro», ha
detto il primo cittadino Klaus
Wowereit, intervenendo a tutela di quel tratto noto come
East Side Gallery, a rischio a
causa di un progetto di costruzione di appartamenti di lusso
che prevede la demolizione di
circa 20 metri di quello che è il
simbolo, nel mondo, della città.
Dopo che le proteste di migliaia di cittadini hanno fermato
le ruspe nei giorni scorsi, ottenendo un'interruzione dei lavori,
il
socialdemocratico
Wowereit, in un incontro con la
stampa nella capitale tedesca,
ha spiegato di voler evitare che
il tratto più lungo del Muro rimasto in piedi (dove dal 1990
artisti di tutto il mondo hanno
prodotto i loro ormai famosissimi murales) venga parzialmente distrutto. «Si deve
trovare una soluzione che tuteli
l'East Side Gallery», ha spiegato il primo cittadino. A questo
punto gli amministratori locali,
compresi quelli di quartiere,
dovranno parlare con gli investitori. Il pezzo che è stato già
tolto, nei giorni scorsi, potrà
essere nuovamente integrato:
«Penso che sia tecnicamente
possibile», ha concluso Wowereit.
Il Pdl contesta la nomina del nuovo
direttore alla Asl di Massa
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«Ridurre il costo
dei carburanti in Sicilia»
Redazione
Dal 25 febbraio scorso la Asl1 di Massa
Carrara ha un nuovo direttore amministrativo, dopo il dissesto finanziario che ha
portato lʼazienda sanitaria apuana al centro di una complessa e grave vicenda giudiziaria che promette sviluppi ancora
inediti. La scelta è caduta su un professionista che, stando a notizie di stampa,
già ricopriva lʼincarico di dirigente amministrativo in quellʼAzienda con incarico diretto. Non solo: dal 2009 al 2012 è stato
amministratore delegato della Spa Farmacie Comunali di Pisa, che nel 2010
aveva finito con lʼaccumulare un deficit vistoso. Ma come mai è stato nominato proprio lui? Quali risultati ha ottenuto nella
gestione economica massese tra il marzo
e il dicembre 2012? E che intenzioni ha la
direzione aziendale circa il risanamento
dei conti della Asl1 di Massa Carrara?
Queste domande i consiglieri del Pdl Jacopo Ferri e Stefano Mugnai (vicepresidente della commissione Sanità) le
rivolgono adesso alla Giunta regionale tramite unʼinterrogazione a risposta scritta.
Ecco come ricostruiscono la vicenda:
«Con delibera del direttore generale n.80
del 25 febbraio 2013 il direttore generale
della Asl1 di Massa e Carrara ha nominato il direttore amministrativo. Il nomina-
tivo è stato inserito in tale elenco formatosi in seguito ad avviso pubblico. La
stampa scrive che lʼincarico sarebbe una
sorta di promozione interna per aver ricoperto previamente lʼincarico di dirigente
amministrativo dellʼufficio Gestione economica finanziaria e bilancio della Asl1,
azienda presso la quale già operava». E
prima? Prima – ricostruisce il Pdl – il neodirettore amministrativo della Asl1 ha ricoperto tra il 2009 e il 2012 lʼincarico di
amministratore delegato delle Farmacie
Comunali Spa, azienda partecipata al
96,5% dal Comune di Pisa. Proprio il Consiglio comunale pisano, nella delibera
n.17 del 12 maggio 2011, certificava: «Le
perdite complessive (delle Farmacie Comunali, ndr) al 31/12/2010 ammontano a
euro 585.413 (per perdite accumulate al
31/12/2009 come da bilancio approvato)
oltre a euro 231.425 per perdite per lʼanno
2010 come da bozza di bilancio 2010 approvato dal CdA». In più cʼè «il deficit dellʼAsl di Massa e Carrara ammontato a
oltre 400 milioni di euro». Forse – suggeriscono i consiglieri Pdl – sarebbe stato il
momento di aprire il sistema sanitario toscano a facce ed energie nuove, dato che
«in Toscana lʼapparato burocratico e amministrativo del sistema sanitario è gestito
in maniera chiusa e ristretta».
Redazione
«Razionalizzare e ammodernare lʼesercizio
della rete degli impianti stradali di distribuzione dei carburanti liquidi e gassosi per autotrazione; rivedere gli orari di apertura
tenendo in considerazione le attività degli
operatori del settore; disciplinare la installazione e lʼesercizio degli impianti di uso privato compresi quelli per natanti ed
aeromobili e della rete di distribuzione dei depositi di gpl: sono provvedimenti finalizzati a
garantire una maggiore efficienza del servizio pubblico e il contenimento dei prezzi di
vendita, in relazione alle potenzialità del territorio». È quanto contenuto nel disegno di
legge a firma del vicepresidente della commissione parlamentare Attività produttive e
deputato di Fratelli di Italia, Salvino Caputo,
depositato in Assemblea Regionale Siciliana.
«Da tempo – ha aggiunto – i rappresentanti
della rete di distribuzione siciliana avevano
chiesto al parlamento ed al governo la modifica degli orari e delle attività di rete, per uniformarsi alla normativa nazionale, e anche
una diversa organizzazione imprenditoriale e
territoriale che, in regime di libera concorrenza, potesse contenere i costi di gestione
con la conseguente diminuizione di quelli
della benzina. Questo disegno di legge viene
incontro alle esigenze della distribuzione
anche per la revisione dei criteri per la apertura di punti nelle reti autostradali. In questo
modo – ha concluso Caputo – avvieremo le
prime regole per la defiscalizzazione dei
costi dei carburanti per autotrazione in Sicilia, che incidono negativamente sulle attività
private e imprenditoriali».
La Valle dei Casali in balìa del degrado
Redazione
«Assieme ad alcuni cittadini ho
effettuato un sopralluogo nel
quartiere Bravetta, per verificare lo stato della riserva naturale della Valle dei Casali.
Devo purtroppo constatare che
le condizioni del parco ai confini con il centro abitato sono
notevolmente peggiorate a
causa della presenza di reti divelte, immondizia di varia natura, sterpaglie a rischio
incendi e due accampamenti
abusivi. Per questo chiedo che
il comando della Polizia Locale
di Roma Capitale, l'Ama, l'ente
regionale Romanatura e l'ufficio tecnico del Municipio XVI
intervengano assieme per tutelare il nostro patrimonio
verde ed i cittadini». Lo dichiara in una nota Marco Giudici, capogruppo de La Destra
al Municipio XVI di Roma, che
così prosegue: «Abbiamo la-
vorato per migliorare Bravetta
e tutelare la Valle dei Casali,
ma non basta. L'azione delle
amministrazioni locali e della
Regione Lazio deve essere più
rapida, incisiva e costante. Bisogna sistemare le recinzioni,
mandar via gli accampati, tenere pulita la riserva e obbligare i privati a tagliare le
sterpaglie che invadono le
strade ed i marciapiedi. Queste forme di degrado fanno
venir meno la percezione della
sicurezza da parte dei cittadini. Anche gli accampamenti
abusivi limitano fortemente la
vivibilità e condizionano la vita
quotidiana dei residenti, specialmente di quelli che ogni
giorno si sentono sorvegliati a
vista, nella loro intimità domestica, a tutte le ore del giorno e
della notte. Per questo chiedo
che le risposte delle istituzioni
siano immediate».
Roma racconta la “rivoluzione”
pittorica di Tiziano
Antonella Ambrosioni
L'attesa, certo, è tutta per Tiziano
e per la mostra alle Scuderie del
Quirinale, ricca di capolavori assoluti e di prestiti preziosi dai
musei del mondo, occasione unica
se si pensa che una rassegna così
completa sulla vita e sulle opere
del grande pittore rinascimentale
non si ricordava dal 1935. Ma questa è una settimana decisamente
ricca per l'arte, con altre importanti
occasioni a Roma, dove apre
anche l'esposizione che il Vittoriano dedica a “Cubisti e cubismo”ʼ, e poi a Brescia con il
“Novecento Mai Visto”. L'antologica dedicata a Tiziano ripercorre
tutta la carriera di questo protago-
nista del '500 veneto, partendo
dagli esordi veneziani nelle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione
per passare poi alle grandi tele per
i dogi, gli Este e i della Rovere,
fino ad arrivare alle committenze
imperiali di Carlo V e del figlio Filippo II. Decennio dopo decennio,
il percorso di questo grandissimo
viene ricostruito attraverso opere
capitali (tra le quali “Il Concerto e
La Bella” da Palazzo Pitti, la
“Flora” degli Uffizi, la “Pala Gozzi”
di Ancona, la “Danae” di Capodimonte, il “Carlo V con il cane” e
l'“Autoritratto” provenienti dal
Prado o lo “Scorticamento di Marsia” di Kromeriz) che ne mettono
in risalto l'incredibile senso del co-
lore e l'evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti
dell'immaginario pittorico. Ma non
c'é solo arte classica. Sempre a
Roma - apertura 8 marzo - il Complesso del Vittoriano ospita un fascinoso racconto su quella che fu,
diversi secoli dopo la rivoluzione
espressiva di Tiziano, l'avventura
del Cubismo, seguendo anche le
ricadute culturali che il movimento
fondato da Picasso e Braque ebbe
sui costumi di un'intera epoca. Da
Picasso a Leger, da Braque a Severini e Soffici, le opere esposte
sono oltre 200 provenienti dai
maggiori musei internazionali.
Ugualmente puntata sul Novecento, l'altra importante mostra
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che apre nella settimana, a Brescia dove gli antichi spazi del
Museo di Santa Giulia offrono al
pubblico una raccolta di arte moderna mai vista negli ultimi quarant'anni. “Novecento mai visto.
Da de Chirico a Cattelan e oltre”
propone una serie di dipinti non
più esposti idai primi anni Settanta: dalle sorprendenti anticipazioni dell'astrattismo del bresciano
Romolo Romani ai futuristi Dottori,
Evola, Depero, Lega, dai De Chirico, Morandi, Sironi a Burri a Fontana.
Lettere
Sono tanti i personaggi politici diventati “ex"
Onorevoli e senatori (ma c'è anche un presidente della Camera) si ritrovano ad essere “ex”. Fino ad ora si è solo parlato dell'appannaggio che hanno ricevuto per la fine del mandato ma nulla è stato detto
in merito a quello che sarà il loro nuovo lavoro. Peccato che molti di
essi continuino a far parte di quei personaggi per mantenere i quali il
Paese lavora, non avendo mai avuto altra occupazione che non fosse
quella di occupare un qualche scranno più o meno importante.
Andrea Bucci
Smascheriamo il dittatore “de noantri"
La rete, l'habitat naturale del Grillo Urlante, è pieno di denunce che
arrivano da epurati dal monarca. Gente che spiega fin nei minimi dettagli come funziona il concetto di democrazia all'interno del movimento. Mi meraviglia che proprio ora chi è stato preso a parolacce
da Grillo, e che avrebbe in mano il jolly per svelare il bluff del partitoalbergo di lusso, non pensi minimamente di andare a prendere tutti
quelli che hanno deciso di smettere di subire passivamente la dittatura del Kim Jong-il de noantri.
Marinella Tempesta
Il comportamento del centrosinistra è inaccettabile
È rimarchevole il comportamento di Bersani, riluttante verso ogni possibilità di dialogo con il Pdl per un accordo di governo, mentre il Pdl
ha delle aperture verso il governissimo pur di dare stabilità a questo
Paese e formare qualcosa di duraturo e valido per le riforme e il ritorno dell'affezione della gente verso la politica, questa volta senza
schieramenti di parte atavici ma solo nel puro interesse del bene per
la nostra Nazione. Possibile che questo non si vede? Possibile che
la gente non si accorge che la caratteristica distruttiva e inconciliabile
della sinistra?
Bruno Russo
Chi è stato eletto cancelli i disastri causati da Monti
Gli italiani hanno detto basta alla vecchia politica, hanno avuto l'occasione di dire di no a quel governo tecnico sopportato passivamente
per troppo tempo. L'attesa è di una radicale abolizione di tutti disastri
montiani, non solo la cancellazione dell'Imu sulla prima casa ma
anche tutto il resto. Se non si parte da quello non si illudano i grillini
di tornare alle urne passando alla cassa e portando a casa un bel
en-plein tale da permettere di governare da soli.
Emma Cheroni Scotti
I cittadini e non i mercati devono scegliere il premier
Il tonfo della Borsa e l'impennata dello spread registrati dopo le elezioni non è colpa di Grillo, della rimonta di Berlusconi o del mancato
successo di Bersani o di Monti, ma sono l'inevitabile conseguenza di
una situazione di instabilità economico-finanziaria dellʼItalia. Ma in
una democrazia sono i cittadini e non i mercati o le Borse che decidono chi deve rappresentarli in Parlamento.
Mario Pulimanti
Andate avanti voi, noi restiamo dietro le quinte
Casaleggio è un nome che sentiremo spesso nei prossimi mesi. Dalle
sue labbra arriveranno tutte le direttive in merito a quello che è bene
per l'Italia e quello che non s'ha da fare. Lo schema è quello dell'andate avanti voi che noi dirigiamo tutto quanto da dietro le quinte.
Ubaldo Bracco
Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale
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7 agosto 1990 n. 250