(ATTO DI FEDE – LIGABUE) Testo della canzone Atto di fede Ho visto

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(ATTO DI FEDE – LIGABUE) Testo della canzone Atto di fede Ho visto
1° incontro dei giovani nelle Unità Pastorali
1) CANZONE (ATTO DI FEDE – LIGABUE)
Testo della canzone
Atto di fede
Ho visto belle donne
spesso da lontano
ognuno ha il proprio modo
di tirarsele vicino
e ho visto da vicino
chi c'era da vedere
e ho visto che l'amore
cambia il modo di guardare
ho visto film di guerra
e quelli dell'orrore
e si vedeva bene che non erano invenzione
ho visto mari calmi
e mari tempestosi
e ho visto in sala parto
la potenza delle cose
è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me
tu che cosa vedi
tu che cosa vedi
c'è ancora un orizzonte lì con te
di tutta la vita passata questo è il momento
di tutta la vita davanti questo è il momento
vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento
Ho visto tanti giuda
tutti in buona fede
e ho visto cani e porci fatturare a chi gli crede
ho visto la bellezza
che ti spacca il cuore
e occhi come il mare nel momento del piacere
è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me
tu che cosa vedi
tu che cosa vedi
c'è ancora un orizzonte lì con te
di tutta la vita passata questo è il momento
di tutta la vita davanti questo è il momento
vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento
E come la vedi la vedi
ma è tutto come la vedi
c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto
ho visto tanti pezzi per un mosaico solo
e certi giorni ho visto che c'è niente da capire
ho visto solo per come io sapevo
che c'era luce anche nelle notti più cattive
è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me
tu che cosa vedi
tu che cosa vedi
c'è ancora un orizzonte lì con te
vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento
e come la vedi la vedi
ma è tutto in come la vedi
c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto
vivere è un atto di fede
nello sbattimento
questo è il mio atto di fede
questo è un giuramento
2) INTRONIZZAZIONE DELLA PAROLA – CANTO – COME LA PIOGGIA E LA NEVE
A questo punto si svolgerà l’intronizzazione della parola, una persona partirà dal
fondo della sala con il libro dei vangeli aperto che deporrà sopra un leggio (leggio da
ambone o anche su un tavolo con un leggio da altare). E si legge il brano qui sotto
riportato.
3) LETTURA DEL VANGELO – CORAGGIO SONO IO (MARCO 6. 45-52)
Marco 6,45-52
Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva,
verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Appena li ebbe
congedati, salì sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo
al mare ed egli solo a terra. Vedendoli però tutti affaticati nel remare,
poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte
andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi,
vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e
cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti
turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io,
non temete!». Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano
enormemente stupiti in se stessi, perché non avevano capito il fatto dei
pani, essendo il loro cuore indurito.
4) RIFLESSIONE COMMENTO SUL LIBRO
(la riflessione si può svolgere in due modi: leggendo il commento qui sotto riportato oppure un commento
fatto da un prete, cercando di riprendere i punti fondamentali cioè quelli evidenziati in neretto, si chiede
inoltre di non essere troppo lunghi con la riflessione)
Ci troviamo subito dopo un evento importante: la moltiplicazione dei pani e dei
pesci. Notiamo che avviene una divisione: i discepoli vanno sulla barca per
precederlo all’altra riva e Gesù rimane a congedare la folla e poi sale sul monte a
pregare. È tipico di Gesù fermarsi da solo a pregare, avere dei momenti di
silenzio e di solitudine con il Padre. Il movimento che fa subito dopo è molto
curioso: “li vide e andò verso di loro”; si accorge che erano affaticati, che non
riuscivano ad andare avanti con la barca perché avevano il vento contrario. Stavano
facendo quello che gli aveva chiesto, ma non ci riuscivano. Però Gesù gli va incontro,
e i discepoli si spaventano, non si aspettavano il suo arrivo, erano con il cuore e la
mente impegnati a non affondare. Gridano, si affannano, i loro occhi sono pieni di
paura tanto da vedere un fantasma. È vero, spesso la paura gioca brutti scherzi. Ma
le parole che il Signore rivolge loro sono molto importanti: “Coraggio, sono io,
non abbiate paura!”. I discepoli riconoscono Gesù dal tono della voce. Questo
indica una grande familiarità; riconoscere qualcuno dalla voce significa avere
familiarità intima con lui.
Ognuno di noi dovrebbe imparare a riconoscere il Signore. Spesso anche noi come
i discepoli non riusciamo a riconoscerlo, perché troppo impegnati a gestire le nostre
paure, ad avere il capo e il cuore verso i nostri problemi, a lamentarci che le cose
vanno male o che addirittura sono contro di noi, e non ci accorgiamo che Gesù ci
passa accanto e ci chiede di camminare con Lui, di portare la nostra barca insieme a
Lui, di iniziare una vita tenendo Lui a bordo.
Ma prima di iniziare il cammino con Gesù, dobbiamo accorgerci del suo arrivo, non
possiamo essere accecati dalle nostre paure e dalle difficoltà della nostra vita.
Quando riprendiamo in mano la nostra vita, dopo le paure e le angosce della morte,
come i discepoli, ci sentiamo meravigliati e avvertiamo che per tanto tempo il nostro
cuore era di pietra, duro, impegnato solo nelle sue cose e non riusciva a riconoscere
la gratuità dei doni. I discepoli dopo l’esperienza della paura hanno riconosciuto la
bontà del miracolo della moltiplicazione dei pani.
5) ATTIVITÀ
Materiali per l’attività dei ragazzi dai 14 - 17 anni.
Ogni partecipante ha 5 minuti per scrivere sulla sua scheda qualsiasi cosa voglia dire
di se stesso, eccetto il nome. Si raccolgono le schede, si mescolano e si passa il
cestino alla prima persona del gruppo che legge ad alta voce il primo foglietto. La
persona che legge il biglietto dovrà indovinare chi l’ha scritto. Una volta indovinato,
si scrive il nome sulla scheda e la si appende a un cartellone. Il cestino con i foglietti
viene quindi passato alla persona successiva.
Materiali per l’attività dei ragazzi dai 17 anni in su.
Questa si che è vita!
Finalmente! Finalmente i miei genitori mi hanno autorizzato a non andare a scuola. Cosa ci vado a fare li?
Non mi diverto, mi annoio, quel posto è terribilmente desolante. Ora a casa! Che bello! Tutte le mattine mi
alzo tardi, faccio colazione, guardo la tv. Poi pranzo, gioco al pc, un’occhiata a Facebook e poi un pisolino,
giusto per riposarmi un po’. Nel pomeriggio esco un po’ con i miei amici e la sera torno a casa. Questa si che
è vita! Ora si che sono davvero lieto per tutto ciò che faccio.. o non faccio? Beh non è questo il punto.
L’importante che io, ora ed in questo momento, sia contento. Luca, 17 anni.
CORAGGIOSI. Il coraggio, cos’è? Se chiediamo ai ragazzi cosa intendono per coraggio cosa ci rispondo? In
piccoli gruppi si invitano i ragazzi a scrivere su un foglio bianco:
 tutto ciò che viene in mente loro riguardo la parola “coraggio”.
 cercare una parola della canzone (Vivere è un Atto di Fede di Ligabue) che si potrebbe collegare
con la parola coraggio.
Dopo aver scritto sui fogli cosa significa la parola coraggio ciascun ragazzo/a legge le sue considerazioni
cercando anche di trovare una motivazione.
Infine si chiede al ragazzo/a di scrivere (sull’immagine sotto riportata) quale potrebbe essere il suo
obiettivo per il percorso che sta oggi riprendendo o iniziando per la prima volta.
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6) DOPO ESSERSI RIUNITI CON GLI ALTRI, SI VEDE IL VIDEO “STORIA DELLA
MATITA” DI PAULO COELHO.
(dopo questo momento ci si prepara per l’adorazione in chiesa o in cappella).
7) ADORAZIONE CON PREGHIERA DA CONSEGNARE DAVANTI ALL’ALTARE.
L’amore inesauribile tra il Padre e il Figlio vuole espandersi e, attraverso Gesù,
chiama ogni creatura alla gioia. Spesso non ci interessa accogliere questo invito che
ci spinge a realizzare con coraggio i sogni più veri, preferiamo accontentarci delle
piccole soddisfazioni, delle banalità rassicuranti. Ma il Signore è ostinato e il suo
invito si allarga a ogni incrocio delle nostre strade. Decidiamo finalmente di vestire
l’abito della festa ed entriamo nell’amore.
Il mio cammino di fede è un cammino di gioia?
Scrivi qui la tua preghiera e riponila nel cestino davanti al Santissimo.
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Aiutaci, Signore
A camminare verso di te, fonte della nostra vita
Dacci la forza di inseguire la vera felicità
e raggiungere i nostri sogni e speranze,
senza alcun timore. (Gemma, 15 anni)