A Dio il potere di vendetta?

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A Dio il potere di vendetta?
NON PRAEVALEBUNT di Sergio Angeli, spazio virtuale di ritrovo per cattolici non rassegnati
A Dio il potere di vendetta?
Inviato da Sergio Angeli
martedì 15 aprile 2008
Ultimo aggiornamento martedì 15 aprile 2008
La conclusione della pubblica inchiesta britannica sulla morte della Principessa Diana Spencer, al di là dei connotati
tipicamente mondani e della infinita querelle fra complottisti e non, offre uno spunto di riflessione generale
indipendentemente dal rango e dalla qualità dei protagonisti.Spunto che può trarsi dalle dichiarazioni dell’anziano e tuttavia
combattivo padre di Dodi Al Fayed, accompagnatore della principessa di Galles e morto con lei nel tunnel parigino
dell’Alma.Accettando il verdetto ma dichiarandosene non pienamente soddisfatto, il magnate egiziano, la cui ricchezza
consentiva al figlio primogenito Dodi di fare pressoché esclusivamente il playboy, ha fatto sapere che d’ora in poi
abbandonerà la lotta legale contro l’establishement britannico, e in particolare la Corona, aggiungendo poi che lascerà “a Dio
soltanto, il potere di darmi vendetta”.Ora, per quanto si possa essere disinteressati a questa vicenda esclusivamente
mondana, come cristiani non si può non cogliere l’eco dissonante di queste parole.Non è del risentimento di un uomo
piegato dal dolore che ci si vuole meravigliare. E’ sul concetto di Dio proprio della religione islamica che si può e deve
appuntare la nostra attenzione di credenti cattolici.Non si può, da tale affermazione, presumere di giudicare la sincerità e la
correttezza della fede di Al Fayed; ma se è vero che il cristianesimo si è “inculturato” nelle società occidentali, cioè le ha
permeate di sé, Il che è altrettanto vero per l’islam che si fonda sulla indistinguibilità di fede e legge civile, si può tuttavia
dire che il richiamo di Mohamed Al Fayed al “Dio della vendetta” esprime la inculturazione della fede islamica. Nella
identica situazione da un cristiano, indipendentemente dal suo grado di fede, si sarebbe sentito dire “lascio alla giustizia
di Dio il potere di giudicare” o tutt’al più “Dio chiederà conto delle loro colpe”. Perché la Chiesa Cattolica, costituita da Dio in
persona del Suo Figlio, professa la propria fede nel Dio della misericordia.Questa è la differenza di fondo su cui anche i
cattolici contaminati dal pericoloso pulviscolo radioattivo del relativismo laicista dovrebbero meditare.Ovvio che, di tale
differenza, costoro non debbano aspettarsi se ne preoccupi chi, per militanza anticattolica, conta sull’islam come
occasione offerta dalla storia per mettere in un angolo la Chiesa cattolica.
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