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TRANQUILLANTI MAGGIORI MINORI Antipsicotici (DA + 5-HT) o Neurolettici Ansiolitici (GABA) ANTIPSICOTICI o NEUROLETTICI SCHIZOFRENIA: dal greco “dissociazione della mente” Patologia a carattere evolutivo che comprende un ampio spettro di manifestazioni, cognitive ed emotive, che vanno dai disturbi della percezione, della forma e del contenuto del pensiero alla disorganizzazione del comportamento, alla perdita del tono emotivo ed affettivo. Deterioramento delle funzioni intellettive, razionali, vocazionali e lavorative. DISTURBO DELIRANTE: patologia mentale che coinvolge il contenuto del pensiero che diviene delirante rispetto ad un tema singolo (delirio di gelosia, persecutorio, grandioso, somatico, erotomanico, misto) I wet the world it was thirsty for knowledge, money and peace. I watered the flower that no longer symbolizes peace but now was the sign of the dude who wore it hoping he would be watered for he was thirsty for love. I wet the world to keep the leaves from getting to brown from the son. I watered him but he no longer was thirsty the lady on Calavary st. gave him a drink. He died of pain not of thirst. She couldn’t get the nails cut because Franks hardware closes at 6:00 p.m. 15 years old boy Sintomi positivi e negativi della schizofrenia Sintomi Positivi ¾ Allucinazioni ¾ Delusioni ¾ Incoerenza nel modo di parlare ¾ Comportamenti bizzarri ¾ Deliri ¾ Incoerenza di affetti (emozioni) Sintomi negativi ¾ Notevole povertà di linguaggio e del suo contenuto ¾ Appiattimento affettivo (ridotta sensibilità emotiva) ¾ Incapacità di provare piacere ¾ Asocialità (incapacità di sentire intimità o di iniziare o mantenere contatti sociali) ¾ Mancanza di volontà, apatia (incapacità di motivarsi a fare le cose, basso rendimento al lavoro o a scuola) ¾ Riduzione dell’attenzione La schizofrenia colpisce l’1% della popolazione mondiale Incidenza = uomini, donne, razze, culture EZIOLOGIA della SCHIZOFRENIA: anormalità NEUROCHIMICHE - fattori genetici - fattori ambientali FATTORI GENETICI Studi su famiglie, gemelli mono- e eterozigoti, figli adottivi ecc. dimostrano chiaramente la base genetica. Un gemello monozigote di paziente schizofrenico (100% geni condivisi) ha il 48% di probabilità di sviluppare schizofrenia Un gemello eterozigote ha il 17% di probabilità di sviluppare schizofrenia La % è alta anche tra fratelli, cugini, ecc.. La % al del grado di parentela IL fatto che tra gemelli omozigoti ci sia solo il 48% di probabilità, così come il fatto che esista schizofrenia senza storia familiare indicano l’importanza dei fattori ambientali. FATTORI AMBIENTALI - complicazioni ostetriche - ambiente pre-natale (placenta separata o condivisa) - ipossia pre-, peri- o post-natale - basso peso alla nascita - infezioni virali intrauterine VIE DOPAMINERGICHE NEL SNC 1- SISTEMA MESOLIMBICO: controllo delle emozioni, memoria, sentimento di gratificazione 2- SISTEMA MESOCORTICALE: controllo dei comportamenti e del pensiero, in particolare controllo del giudizio, della capacità di pianificare, del ragionamento e della motivazione. Ruolo importante nella comunicazione e nell’attività sociale. 3- VIA NIGRO-STRIATALE: controllo dei movimenti Anormalità morbo di Parkinson e Corea di Huntington 4- SISTEMA TUBEROINFUNDIBOLARE: regola la funzione neuroendocrina controllo del rilascio di prolattina PRINCIPALI VIE DOPAMINERGICHE VIE SEROTONINERGICHE COINVOLTE NELLA SCHIZOFRENIA - Gli antagonisti 5-HT2A riducono i disordini di movimenti provocati dagli antagonisti DA. - Il danneggiamento della via che dal Raphe porta alla corteccia prefontale sembra essere la causa dei sintomi negativi della schizofrenia. 1) IPOTESI DOPAMINERGICA Prima ipotesi, proposta nel 1965. Iperattività dopaminergica nel sistema mesolimbico. Evidenze: a) L-DOPA e amfetamine inducono (o esacerbano) PSICOSI b) Farmaci efficaci sono antagonisti rec. D2. La potenza clinica si correla bene con l’affinità recettoriale misurata in saggi di binding. S N Cl N(CH3)2 CLORPROMAZINA (1952) classe fenotiazine da ricerche su antiistaminici, usata per proprietà sedative potente antagonista D2 affinità binding: Ki 1,4-3,0 nM c) densità recettori DA post-mortem in cervelli di schizofrenici non trattati con farmaci d) L’avvento della PET ha confermato densità recettori DA sia in pazienti trattati che non trattati con farmaci. La PET ha inoltre dimostrato che antipsicotici appartenenti a diverse classi chimiche, a dosi clinicamente efficaci, danno luogo ad un’occupazione del 65-89% dei recettori D2. Farmaci usati nelle psicosi (neurolettici) 2HC 2HC 2HC 2HC 2HC 2HC 2HC N 3HC N 2HC N N Farmaci antidopaminergici sono efficaci nel controllare i sintomi POSITIVI, ma possono peggiorare la funzionalità della corteccia prefrontale producendo SINTOMI NEGATIVI secondari. Inoltre, per interazione con la via nigrostriatale e con il istema tuberoinfundibolare, effetti collaterali tipici degli antipsicotici classici (antagonisti D2) sono: - parkinsonismo - iperprolattinemia L’ipotesi dopaminergica, tuttavia, non è sufficiente a spiegare completamente la malattia. Molti pazienti sono resistenti al trattamento con antagonisti rec. D2. Inoltre i neurolettici classici non sono in grado di curare i sintomi NEGATIVI. 2) IPOTESI SEROTONINERGICA Evidenze: a) LSD (agonista serotoninergico a livello centrale) ha effetti psicotomimetici b) molecole che potenziano la trasmissione serotoninergica (fenfluramina, triptofano) possono esacerbare i sintomi della schizofrenia c) Farmaci che bloccano i recettori 5-HT2 (ritanserina, ketanserina) migliorano i sintomi negativi della schizofrenia ANTAGONISTI SEROTONINADOPAMINA (SDA) Antagonista D2: efficace nel controllo dei sintomi positivi Antagonista 5-HT2: efficace nel controllo dei sintomi negativi Una molecola con un profilo farmacologico ottimale dovrebbe produrre un blocco moderato dei recettori D2 della via mesolimbica (riduzione dei sintomi positivi) unitamente ad un efficace blocco dei recettori 5-HT2 (riduzione dei sintomi negativi e dei disturbi del movimento associati al blocco dei recettori D2) Gli ANTIPSICOTICI si dividono in tre classi: 1- TRICICLICI 6-6-6 e 6-7-6 (Fenotiazine, Tiaxanteni, Diazepine, Tiazepine, Ossazepine) 2- BUTIRROFENONI 3- BENZAMIDI Il termine neurolettico è riservato ai composti che esplicano un'azione antagonista nei confronti del recettore D2 e danno effetti collaterali di tipo extrapiramidale (pseudoparkinsonismo). Il termine neurolettico atipico è riservato ai farmaci antipsicotici che non danno effetti collaterali di tipo extrapiramidale (Clozapina). O S F N OH Cl N N(CH3)2 Cl Clorpromazina Aloperidolo S O O F N SCH3 NH N N N CH3 Tioridazina Spiperone F S SO2N(CH3)2 O F N N N CH3 Tiotixene Pimozide H N Cl N N N H3C Clozapina Anche antagonista 5-HT2A N NH O O Cl N(C2H5)2 N H H2N H2NSO2 N H OCH3 OCH3 Metoclopramide O N H OCH3 H2N Cl N OH N H H OCH3 Br C2H5 OH Br H OCH3 Cl Raclopride O N C2H5 FLA 797 O N H CH3 N H H OCH3 N Remoxipride Cl N Emonapride OCH3 O OH N H OCH3 H3CHN Clebopride Br C2H5 Sulpiride O Cl N O N H N OCH3 C2H5 OCH3 FLB 463 H N C2H5 S S N Cl N Cl CH3 N CH3 CH3 CH3 Clorpromazina (Fenotiazina) Clorprotixene (Tiaxantene) F H O N Cl N N N OH N CH3 Clozapina (Diazepina) H3CO O H SO2NH2 N N Sulpiride (Benzamide) Aloperidolo Cl (Butirrofenone) ANTIPSICOTICI TRICICLICI La Clorpromazina fu preparata e saggiata (1952) prendendo come modello la Prometazina (1930) che aveva attività antiistaminica, ma anche effetti sedativi. S 6 N CH2 CH N CH3 CH3 CH3 Prometazina 7 S 5 8 10 N 9 CH2 4 3 2 Cl 1 CH2 CH2 N CH3 CH3 Clorpromazina (antiistaminico + proprietà sedative) Relazioni struttura-attività 1- La distanza ottimale fra i due atomi di azoto è pari a tre atomi di carbonio. 2- La sostituzione in 2 con gruppi elettronattrattori aumenta l'attività. 3- L'atomo di azoto in 10 può essere sostituito da un doppio legame (tioxanteni). Gli isomeri cis sono più attivi dei trans. 4- Il gruppo amminico della catena laterale è sempre terziario. TIOXANTENI S S Cl SO2 CH2 CH2 CH2 CH2 N N N H3C CH3 Clorprotissene (Taractan) Tiotissene (Navane) Sono meno potenti dei derivati fenotiazinici. N CH3 CH3 CH3 Sintesi Clorpromazina S N S (I2) Cl N H Cl H (+ regioisomero) CH3 ClCH2CH2CH2N CH3 NaNH2 Clorpromazina S N R2 R1 R2 R1 (CH3)3 N CH3 Cl CH3 (CH2)2 N CLORPROMAZINA (Torazina) SCH3 TIORIDAZINA (Mellaril) H3C (CH2)3 N N (CH2)2OH COCH3 ACETOFENAZINA (Tindal) (CH3)3 N N (CH2)2OH Cl PERFENAZINA (Trilafon) (CH2)3 N N (CH2)2OH CF3 FLUFENAZINA Per prolungare l'azione il gruppo -OH della Flufenazina può essere esterificato con Acido decanoico o enantico (C7). BUTIRROFENONI Questa classe di composti è stata scoperta casualmente attraverso la manipolazione strutturale dell'analgesico narcotico PETIDINA. H3C OH COOC2H5 N COOC2H5 CH CH2 CH2 N Petidina Analgesico, 1939 Fenoperidina Analgesico O CH2 CH2 CH2 N COOC2H5 Analgesico con debole componente neurolettica Per elimimare la componente neurolettica è stato invertito l'estere e come intermedio è stato preparato: O OH CH2 CH2 CH2 N Il derivato ottenuto non mostrava nessuna attività morfino-simile. Era un neurolettico puro anche se poco potente. Veniva infatti rapidamente inattivato per idrossilazione in para dei sistemi aromatici. Quindi le posizioni para furono sostituite e si giunse all'Aloperidolo (1958) (Tipico). O F OH N Cl Aloperidolo E' uno dei farmaci più usati nel trattamento della schizofrenia. Il gruppo alcolico può essere esterificato con acido decanoico. Tale composto è stato introdotto in terapia come preparazione ritardo. O O F NH N N Spiperone Relazioni struttura-attività 1- Il gruppo amminico terziario sulla catena acilica è essenziale. 2- L'atomo di fluoro in para non solo riduce la velocità di metabolizzazione, ma potenzia l'attività. 3- L'allungamento, l'accorciamento o la ramificazione della catena riducono l'attività. 4- La sostituzione C=O C=S riduce l'attività. 5- Sono possibili modifiche a livello della funzione terziaria azotata. ANALOGHI ALOPERIDOLO R F O R NOME Aloperidolo OH N Cl Aloperidolo Decanoato OCO(CH2)8CH3 N Cl Trifluperidolo OH N CF3 O NH N Spiperone N O Droperidolo N N NH MODIFICHE STRUTTURALI ALL'ALOPERIDOLO F R F NOME Penfluridolo R OH N CF3 Cl O Fluspirilene NH N N O Pimozide N N NH E Effetti collaterali simili a quelli dei neurolettici classici ossia: - Rigidità, tremore, irrequietezza (parkinsonismo) - Effetti sedativi - Effetti cardiovascolari - Effetti antimuscarinici BENZAMMIDI Questa classe di composti ha come capostipite la Metoclopramide che deriva da una modifica strutturale dell'orto-metossiprocainammide, anestetico locale e potente antiemetico. La Metoclopramide presenta un'attività anestetica locale limitata, mentre possiede buona attività antiemetica e antipsicotica (antidopaminergica). C2H5 Cl CONH CH2 CH2 N C2H5 H2N OCH3 Metoclopramide O Cl N H OCH3 H2N O N(C2H5)2 H2NSO2 Metoclopramide N H OCH3 N C2H5 Sulpiride Potente antipsicotico. Ridotti EPS log P = 0.5 (Ott./H2O) O O Cl N H OCH3 H2N N OCH3 HO S N H H OCH3 Cl Cl Raclopride N H H OCH3 N C2H5 N C2H5 FLA 797 E' 100 volte più potente su D2 log P = 2.0 (Ott./H2O) O N H H OCH3 O Br Remoxipride Neurolettico atipico log P = 2.1 (Ott./H2O) OH H3C Emonapride In entrambi questi composti è indispensabile il gruppo benzilico lipofilo. O Br N NH CH3NH Clebopride Molto più potente della Sulpiride H3CO Cl OH Br O N H H OCH3 N C2H5 N C2H5 OCH3 FLB 463 E' uno dei più potenti antagonisti D2 3H-Spiperone binding (-log IC50 M) H O O X N H H O CH3 Lipophilicity N C2H5 Sintesi della Remoxipride e del FLA 797 COOH N H COOEt NH3/MeOH EtI K2CO3 CN- H N Et H L-prolina CONH2 N CH2NH2 LiAlH4 H N Et Et Ar-COCl/Py OCH3 O Br N H H OCH3 N Et Remoxipride BBr3 H O O Br N H O CH3 FLA 797 H N Et H DERIVATI TRICICLICI 6-7-6 NEUROLETTICI ATIPICI Sono detti neurolettici atipici in quanto hanno trascurabili effetti di tipo extrapiramidale dovuti al blocco dei recettori D2 nello striato. Altri effetti collaterali: - Sedazione: blocco dei recettori H1 - Stimolazione della secrezione di prolattina: ginecomastia, amenorrea, disfunzioni sessuali. - Aumento ponderale: blocco dei recettori 5-HT2C - Ipotensione posturale: blocco recettori 1 - Secchezza delle fauci: blocco recettori muscarinici - Aritmie cardiache: attivazione canali del potassio H H N N S CH3 Cl Cl N N N N N N CH3 Clozapina (Leponex) Olanzapina (Zyprexa) CH3 Sono efficaci sia sui sintomi positivi che negativi. - La Clozapina si lega oltre che ai recettori della dopamina a molti altri recettori (5-HT2, M, -adrenergici...). In 1-2% dei pazienti provoca agranulocitosi. - L'Olanzapina è un antagonista D1 e D2 ed un antagonista 5-HT2. Affinità di binding di alcuni farmaci antipsicotici atipici (Ki, nM) Clozapina Risperone Olanzapina Ziprasidone D1 53 21 10 9.5 D2 190 0.44 2.1 2.8 D3 280 14 49 10 D4 40 16 28 39 5-HT1A 710 21 7100 37 5-HT2A 4.0 0.39 1.9 0.25 5-HT2C 5.0 6.4 2.8 0.55 1 3.7 0.69 7.3 1.9 2 51 1.8 140 390 M1 0.98 >5000 2.1 >104 H1 17 88 5.6 510 ANTAGONISTI SELETTIVI D4 N N N N N N H NGD 94-1 SO2NH2 N N O U-101,387 H N N Cl N N L-745,870 Ki = 0.43nM D2/D4 = 2000; D3/D4 = 5000 E' il solo antagonista selettivo D4 che ha completato la fase clinica. Insufficienti risposte terapeutiche. N S N CH3 F N O O OH N F Cl F Ritanserina Aloperidolo Antagonista 5-HT2 Allevia i sintomi negativi Antagonista D2 Allevia i sintomi positivi Antagonista D2 e 5-HT2A nella stessa molecola Olanzapina, Quetiapine, Risperone, Iloperidone, Perospirone (2001), Ziprasidone (2000) danno disordine dei movimenti dose-dipendente, a differenza della Clozapina (D4?) Antagonista D4 e 5-HT2A ?? O S S Cl Cl Cl N N N N N O N OH N(CH3)2 CH3 O QUETIAPINA (Seroquel) LOXAPINA (Loxitane) ZOTEPINA (Zoleptil) Hanno un profilo farmacologico simile a quello della Clozapina Sono stati successivamente scoperti: N S R N N R= O H (CH2)2 O N N Cl H H ZIPRASIDONE (Zeldox, 2000) N N O OMe O N N O PEROSPIRONE (Lullan, 2001) N O O (CH2)4 N F F O CH3 RISPERIDONE (Risperdal) ILOPERIDONE Antagonisti sia D2 che 5-HT2A Attivi sui sintomi positivi, negativi e depressivi associati alla schizofrenia. Non causano aumento ponderale che normalmente è associato all’assunzione di antipsicotici. FUTURI SVILUPPI PER GLI ASPETTI PSICOTICI Antagonisti D3 I recettori D3 sono localizzati prevalentemente nell’area limbica, regione coinvolta nella schizofrenia. Antagonisti D3 caratterizzati da elevata selettività versi i recettori D2 dovrebbero possedere bassi effetti extrapiramidali Agonisti 5-HT2C Agonisti dei recettori 5-HT2C riducono la trasmissione dopaminergica nel sistema mesolimbico e.inoltre dovrebbero ridurre alcuni effetti collaterali dei comuni antipsicotici quali l’aumento ponderale. FUTURI SVILUPPI PER GLI ASPETTI COGNITIVI 1) Agonisti nicotinici 7 e modulatori allosterici positivi 2) Antagonisti 5-HT6 ANSIOLITICI E IPNOTICI FARMACI ANSIOLITICI 1. SISTEMA GABA-ergico Modulatori allosterici del complesso recettoriale GABAA (Benzodiazepine) Inibitori della degradazione enzimatica del GABA (Vigabatrina) Inibitori dell’uptake del GABA in cellule neuronali e gliali (Tiagabina) 2. SISTEMA SEROTONINERGICO Agonisti del recettore 5-HT1A (Buspirone) Antagonisti del recettore 5-HT2 (Ketanserina, e Ritanserina) Antagonisti del recettore 5-HT3 (Ondansetrone) 3. ANTAGONISTI CCK-B H3C O N O NH NH N L-365,260 CH3 4. ANTAGONISTI CORTICOTROPIN RELEASING FACTOR (CRT) regola le risposte periferiche allo stress ed è localizzato a livello dell'amigdala e delle aree cerebrali extraipotalamiche. 5. SISTEM A ADENOSINICO Agonisti A 1 (La caffeina è un potente antagonista A 1 ) 6. AGONISTI NEUROPEPTIDE Y È un peptide a 36 AA presente nelle regioni limbiche. Si lega a tre diversi recettori: Y 1 , Y 2 , Y 3 . Il bersaglio è Y 1 . Non devono possedere gli effetti vasocostrittivi del NPY. ANSIOLITICI (Tranquillanti minori) Sono farmaci che trovano impiego nel controllo diurno degli stati ansiosi, moderati o gravi. I composti più utilizzati sono le benzodiazepine , ma possono essere impiegati derivati propandiolici (meprobamato tibamato), antiistaminici tipo difenilmetano (Idrossizina) ed i barbiturici. Le benzodiazepine hanno soppiantato completamente i barbiturici per il maggior margine di sicurezza e le minori interazioni con altri farmaci (non sono induttori metabolici). Cl O H3C CH2O C NH2 C3H7 CH2O C NH-R CH N N CH2 CH2 O CH2 O CH2OH Idrossizina (Atarax, Vistarin) Meprobamato (Equamil) R = C4H9 Tibamato (Solacen) R=H Un tipo di ansiolitico nuovo, con modesta componente sedativa è il Buspirone. E' probabilmente un agonista parziale dei recettori serotoninergici 5-HT1A. O N N (CH2)4 N N N O Buspirone (Buspar) FARMACI ANSIOLITICI CHE AGISCONO SUI RECETTORI DELLA SEROTONINA Agonisti parziali 5-HT1A N N N R N R NOME O BUSPIRONE (Buspar) N O O CH3 GEPIRONE N CH3 O O IPSAPIRONE N O S O Antagonisti 5-HT2, e 5-HT3 F O O O N N N H S F N N N CH3 O H KETANSERINA (5-HT2) RITANSERINA (5-HT2) O N N CH3 N H3 C ONDANSETRONE (Zofran) (5-HT3) F RECETTORI DEL GABA Nomenclatura Agonisti selettivi Agonisti inversi GABAA ROC (4 domini transmembrana) GABAB Sito competitivo del GABA Sito modulatore delle Benzodiazepine Isoguvacina Muscimolo THIP Piperidina4-acido solfonico Flunitrazepam Zolpidem Abecarnil ZK93423 L-baclofen CGP27492 CGP35024 DMCM Ro194603 - - Antagonisti selettivi Bicucullina SR95531 Flumazenil ZK93426 2-idrossi-S(-)-saclofen CGP35348 CGP55845 CGP64213 SCH50911 Radioligandi [3H]Muscimolo [3H]SR95531 [3H]Flunitrazepam (2nM) [3H]Zolpidem (17nM) [3H]Flumazenil (1nM) [3H]CGS8216 [3H]L-baclofen [3H]CGP35348 [3H]CGP54626 [3H]CGP64213 Effettore Int. Cl- Modulatori canali GABA Canali Cl- Gi/o Informazioni strutturali multisubunità 7TM multisubunità GABABR2 GABABR1 h961 AJ012185AS h941 AJ012188 r941 AJ011318 r960 Y10369AS L’attivazione di GABAB provoca l’inibizione dell’adenilato ciclasi COOH PO3H2 NH2 Cl BACLOFEN- eutomero: L-(-) (Agonista GABAB) NH2 Cl FACLOFEN (Antagonista GABAB) Un’applicazione potenziale del Baclofen nella terapia di disassuefazione dei pazienti alcolisti Gli antagonisti del recettore GABAB, come il Faclofen potrebbero migliorare i processi cognitivi e la memoria ed inoltre avere effetti positivi sulle crisi epilettiche e sulle sindromi depressive BENZODIAZEPINE NHCH3 N Clordiazepossido N Cl Sternbach (Roche) Fine anni '50 O Sintesi NH2 NH2 ClCH2COCl NH2OH O Cl NOH C Cl C C6H5 C6H5 NHCOCH2Cl HCl NOH Cl CH2Cl N N C Cl O C6H5 C6H5 RNH2 H N R'NH2 N Cl CH2NHR N Cl NHR' O N C6H5 Cl N C6H5 O NHCH3 CH2Cl N O C6H5 Trasformazioni metaboliche Il Clordiazepossido ha lunga durata (t1/2 = 6-30 h) d'azione perchè i suoi metaboliti sono ugualmente attivi o addirittura più attivi. Può dare fenomeni di accumulo che possono causare dipendenza fisica o psicologica. Clordiazepossido H NH2 N N N Cl O O Rid. N Cl O Desmetilclordiazepossido Demoxepam H H O N O N OX Cl N OH Cl N Nordiazepam Ossazepam (+ attivo del Clordiazepossido) (+ attivo ma ad azione breve) Relazioni struttura-attività 1- La presenza dell'anello immino-lattamico a sette termini è essenziale. 2- In posizione 5 deve essere presente un fenile (si ha aumento di attività se è sostituito in orto con atomi di alogeno) 3- L'attività aumenta se nella posizione 7 sono presenti gruppi elettron-attrattori. La sostituizione in posizioni diverse porta ad una riduzione di attività. 4- L'alchilazione di N-1 e la presenza di un gruppo carbonilico in 2 aumentano l'attività. 5- La sostituzione in 3 (fanno eccezione gruppi OH e gruppi metabolizzabili), la saturazione del doppio legame e lo scambio C=O C=S diminuiscono l'attività. 6- La trasformazione di N nella posizione 4 in N non modifica l'attività. 7- Quando sono presenti più fattori favorevoli l'effetto globale è additivo. O Considerazioni stereochimiche H CH3 O 9 8 7 Cl N 1 A 2 3 CH3 9 H (CH3) 8 B 7 4 5 N 6 Cl 1 A O N B 5 6 2 4 N 3 S H (CH3) H R a b Per studiare la stereospecificità dell'interazione al recettore sono stati saggiati alcuni prodotti chirali alla posizione 3 (gruppi alchilici). L'eutomero ha configurazione S. Viene stabilizzata la conformazione a. Conferme sull'importanza dell'anello B sono giunte dall'attività delle Benzodiazepine tricicliche ottenute mediante l'aggiunta di un anello eterociclico in 1,2. Es: - Triazolo-benzodiazepine (Estazolam, Triazolam, Alprazolam) - Imidazo-benzodiazepine (Midazolam, Lorazepam) Benzodiazepine utilizzate come ansiolitici R NHCH3 N N Cl O N N Cl O Clordiazepossido (Librium) Diazepam (Valium) Halazepam (Paxipam) Prazepam (Centrax) R = CH3 R = CH2CF3 R = CH3 H3C N H N N O N N Cl N O2N Cl Clonazepam (Clonopin) Alprazolam (Xanax) H H O N O N X Cl N OH Cl N Cl X = COO- Clorazepato (Tranxene) X = OH Ossazepam (Serax) Lorazepam (Ativan) Effetti collaterali delle Benzodiazepine - Sedazione - Atassia; rilassamento muscolare - Deficit mnemonici - amnesia Le Benzodiazepine Midazolam, Flumazenil e Sarmazenil sono molto usate perchè danno un effetto terapeutico elevato e possiedono bassa tossicità. N COOEt N H3C N N N F CH3 O N Cl Flumazenil (Antagonista) F N Midazolam COOEt (Agonista) Possiede attività ansiolitica, sedativa e amnesica. E' utilizzato come pre-anestetico. N N Cl O CH3 Sarmazenil (Agonista parziale inverso) AGONISTI PARZIALI N CONH2 N N COOtertBu N H F N N Br Br Imidazenil O Bretazenil OCH3 COOisoPr N O N H Abecarnil Meglio dei "full agonists" perchè danno minori effetti collaterali quali sedazione, atassia, potenziamento degli effetti dell'alcool. ANTAGONISTI 5-HT2A OH OCH3 OCH3 N F M 100907 Ki = 1.5 nM per 5-HT2A Selettività 5-HT2A: > 100 verso 5-HT2C e 1; basso effetto sui canali del potassio. E' stato eliminato in fase clinica III. O O S N N N F Fananserina Ki = 0.26 nM per 5-HT2 rispetto a Ki > 103 per D2