Soluzionitouch perl`impresa

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Soluzionitouch perl`impresa
Roberto Ferretti
TECNOLOGIE
Soluzioni touch
per l’impresa
L’elettronica di consumo sta imponendo la propria grammatica a tutto il mondo dei dispositivi
e delle interfacce. Comprese quelle industriali. Roberto Ferretti spiega le ragioni di una certa
resistenza al nuovo e il metodo per superarle
Valerio Germanico
n milione di smartphone venduti
ogni giorno nel mondo. È questo il
dato emerso in occasione dell’International Ces 2013 di Las Vegas.
In uno scenario del genere è inevitabile che la
diffusione capillare di telefoni “intelligenti” e di
tablet stia condizionando tutti i settori dell’elettronica. Anche quelli più lontani dalle fasce consumer e, per impostazione, più lenti
nell’allinearsi a un universo che si rinnova in-
U
Roberto Ferretti,
titolare della Albatron Srl
di Guarene (CN)
www.albatron.com
32 • DOSSIER • PIEMONTE 2013
tegralmente al massimo ogni sei mesi. «Indubbiamente l’esplosione della diffusione di queste
tecnologie sta determinando una rivoluzione
nel modo di concepire le interfacce, anche
quelle impiegate in ambito industriale. Se
prima le interfacce uomo-macchina utilizzavano soluzioni con numerosi pulsanti e indicatori, la tendenza oggi è quella di portare il
touch screen ovunque». Questa l’esperienza in
prima persona di Roberto Ferretti, titolare di
Albatron, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di dispositivi elettronici a
uso industriale.
Le soluzioni touch screen permettono all’operatore un uso più semplice e intuitivo
delle macchine. Per quali motivi però c’è
ancora una certa resistenza da parte delle
imprese ad adottare queste soluzioni?
«Indubbiamente le soluzioni touch offrono
schermi più dettagliati dal punto di vista delle
informazioni, con la possibilità di interagire in
modo differente. Dall’altra parte però pongono un problema connesso alla forte evoluzione che caratterizza tablet, smartphone e relative app. Forte evoluzione significa
inevitabilmente una vita breve dei dispositivi,
che “invecchiano” troppo rapidamente rispetto
alle esigenze di ritorno degli investimenti da
parte dell’impresa. È questa la ragione alla base
di un certo conservatorismo».
La vostra azienda però ha scelto di orien-
tarsi anche verso questo tipo di soluzioni.
Perché e con quali obiettivi?
«In questo momento di difficoltà abbiamo preferito scommettere sulla realizzazione di prodotti nuovi, piuttosto che cercare di andare a
cercare ulteriori sbocchi per soluzioni sviluppate e consolidate negli anni scorsi. Lungo questo percorso, la nostra ambizione è stata quella
di far sì che l’“inseguimento” delle tecnologie in
evoluzione diventasse solo una parte del lavoro. E che soprattutto questo si riducesse a
un’attività di adattamento. Abbiamo imboccato per questo un nuovo modello di sviluppo,
che ci permettesse di essere molto più pronti e
reattivi nell’adattare le applicazioni ai nuovi
dispositivi. Alla base c’è stato tuttavia il fatto
che negli ultimi due anni ci siamo orientati
meno verso i dispositivi di tipo industriale e più
verso quelli di tipo consumer, collaborando
con aziende che hanno investito in questo genere di sviluppo. Così abbiamo anche intensificato l’attività di consulenza e progettazione
per prodotti che poi vengono realizzati da altre
aziende».
Quali sono stati i risultati di questa scelta?
«Nell’ultimo anno abbiamo registrato un incremento di fatturato intorno al 20 per cento.
Risultato proprio del potenziamento di questa
parte di fornitura di servizi e di progettazione.
Allo stesso tempo ciò ha comportato investimenti in training, formazione e documentazione sulle nuove soluzioni tecnologiche. Sono
stati investimenti che abbiamo fatto nell’ottica
del consolidamento di opportunità e proiezioni future. I primi risultati ci hanno confermato di aver attuato una scelta corretta».
Quindi la vostra realtà si è evoluta di pari
passo con il mercato?
«È stata parte dell’evoluzione anche il fatto che
l’approccio a idee di prodotto innovative ri-
c
d
Stiamo lavorando su prodotti che,
a livello mondiale, sono delle novità
assolute, da pochissimo disponibili
sul mercato
chiedeva una certa dote di rischio per quanto riguardava l’aspetto tecnico. Infatti stiamo lavorando su prodotti che, a livello mondiale, sono
delle novità assolute, da pochissimo disponibili
sul mercato. L’ulteriore evoluzione, poi, è il
tentativo di colmare la distanza fra le tecnologie diffuse nel mondo consumer e quelle utilizzate in ambito industriale. Stiamo mettendo
a punto delle soluzioni che permettano di sviluppare velocemente applicazioni per varie piattaforme, in modo da utilizzare il nostro know
how sia per le problematiche che affrontiamo
quotidianamente con i nostri clienti, sia per le
soluzioni di largo uso».
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