vtneere ma Osear ogni aluaO"
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vtneere ma Osear ogni aluaO"
L'Academyof Motion Picture Arts di Los Angeles celebra Dante Ferretti con la più grande mostra mai dedicata a uno scenografo. In attesa di uGangs of New York" di Lia ~ei .~ rawingDreams,disegnandoso.gni, quei sogniche Federico Fel~ lini gli aveva insegnato a dise'- gnare nel cinema, per il cinema: questo il titolo della mostra dedicata al lavoro di Dante Ferretti, la più ampia mai riservata a uno scenografo.Un evento celebrato dall' Academyof Motion Art d Sc. 8e ly Hill S p'Icture s an lences aver nografo che verrà offerto agli ospiti più York di fine '800 realizzata negli studi di importanti dell' Academye del Lacma. Cinecittà, gli porterà la settima candidaMai tanta attenzione era stata dedicata a tura all'Oscar, se non l'ambita statuetta un "production designer" e a ben ragio- che finora gli è sempresfuggita. ne: in più di 30 anni di lavoro e 40 film, Una carriera davvero prestigiosa, quella Ferretti, che generalmente per l'arreda- di Ferretti, scandita da innumerevoli rimento dei set collabora con la mo~lie, conoscimenti. Oltre alle già citate sei .. FrancescaLo Schiavo (in. h .Interno dell'abbazia disegnata da Ferrettiper"Il nomedellarosa". sleme anno conquistato Sopr bo tt d. del t. " K d " d' M rt. .a: zze o I scena I m un un I a In Sc orsese (dal quattro 25 ottobre " fino al.) gennaio), pro- , candIdature all'O- dotto da Cinecittà e ideato dagli architetti Migliore-Servetto di Milano. Contemporaneamente il Los Angeles Co-unty Museum of Arts (Lacma)presenterà una retrospettiva di alcuni film che rimarranno nella storia anche grazie alle spettacolari ricostruzioni scenichedi Ferretti: dal "Nome della rosa" di Jean-Jacques Annaud al "Barone di Miinchhausen" di Terry Gilliam, a "La città delle donne" e "La nave va,. di Federico Fellini. Non so- scar),ha lavorato con alcuni dei più grandi registi della storia del cinema. E se due anni fa le suescenografie, in tandem con i costumi di Milena Canonero, hanno rivoluzionato il mododivedereunatragediadi Shakespeare con il film "Titus" di Julie Taymor, quest'anno pochi dubitano lo: la casa editrice Immagine e Strategia pubblica un libro-intervista con Dante Ferretti,"Drawingdreams",acuradiSilvia Bizio, ricco di foto e disegnidello sce- che l'enorrne lavoro di Ferretti su "Gangs of New York" di Martin Scorsese, la ricostruzione della New Nicole Kidlnall: "Dante è ma genio, dovrebbe vtneere l.I88p.-- l'erretti ma Osear ogni aluaO" 17 ottobre 2002 r;andidature all'Oscar, dieci nastri d'argento, due premi 8afta (l'Academy britannica), solo per ricordare alcuni dei premi che tappezzano i muri del suo la,boratorio di Cinecittà dove da più di ven!t'anni Ferretti crea tutti i suoi bozzetti e Imodellini tridimensionali. l'' Spessodico a Dante cheè una fortuna che non abbia mai vinto un Oscar", dice Terry Gilliam scherzando,«altrimenti si monteIrebbela testa e non farebbepiù questecose meravigliose,'. Nicole Kidman, protaIgonistaaccantoa Jude Law del film "Cold Mountain" di Anthony Minghella, le cui riprese si stanno ultimando nelle montagne della Transilvania, in Romania, dove Ferretti ha ricreato un intero villaggio westerne il campo di battaglia di Petersburg,I è categorica: "Dante è un genio, dovrebbe vincere un Oscar ogni anno". Nato a Macerata nel febbraio del 1943, a 12 anni Ferretti già sognadi realizzaresce- 188 nografie per il cinema,e dopo averstudiato all' Accademiadelle Belle Arti ed essersi laureato in architettura all'Università di Roma, inizia la suacarriera comeassistente scenografonel film di PierPaolo Pasolini "Il Vangelo secondo Matteo" (1964). Da allora cura le scenografiedei maggiori film di P.1wlini; "Medea" (1970), "Decameron" (1971), "lraccontidiCanterbury" (1972), "Il fiore delle mille e una notte" (1974) e "Salò o le 120 giornate di Sodoma" (1975). Collabora con i più importanti registi italiani, tra cui Elio Petri,Marco Bellocchio, Liliana Cavani,Luigi Comencini e soprattutto FedericoFellini. Il debutto americano di Ferretti avviene con la scenografiade "L'età dell'innocenza" (1993)di Scorse- se, con cui conquista la terza candidatura all'Oscar. Dopo aver collaborato con Neil Jordan ("Intervista con il vampiro") Ferretti continua il sodalizio con Scorsese:firma la scenografiadi "Casino'" (1995) e le scenee i costumidi "Kundun" (1997: quell'anno è candidato agli Oscar per entrambele categorie),firioal recentissimi"Gangs ofNew York" e "Cold Mountain". SenelcinemaDante Ferretti ha raccolto innumerevoli riconoscimenti, non meno felicementeha operato nel campo della lirica, allestendo opere nei teatri più famosi --del mondo, dalla Scala di Milano al Regio di Torino fino al Colon di Buenos Aires. La sua prossima opera sarà la I "Madame Butterfly" a Londra per la regia di Anthony Minghella. "Grazie alla sua esperienza, nel suoi bozzetti Ferretti riesce a fondere la sua grande immaginazione con una cura particolare per i dettagli. Sono disegni che tì permettono di "vedere" il film prima ancora di girarlo», commenta Scorsese. Leonardo DiCaprio, protagonista di "Gangs of New York", aggiunge: «La vita della classipovere delle città americane a metà Ottocento è stata poco raccontata dal cinema; grazie ai set di Ferretti, così grandi e precisi, sembravadavvero di vivere nel cuore pulsante della New York dell'epoca». È d'accordo Terry Gilliam: "Dante non immaginava a cosa lo avrei sottoposto con "II Barone di Munchhausen", cheè stato,ne sono sicuro, il suo film più difficile. Lavorare assiemeè stato fantastico, mi permetteva di fare i miei folli voli costruendoli in modo ,da farI i sem- ~ brare reali». 8 .f. l7 ottobre 2002~