Linee guida esercitazione

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Linee guida esercitazione
Percorsi di
critica d’arte
Schema esercitazione
Anno accademico 2014-2015
SCHEMA ESERCITAZIONE 2014-15
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Come strutturare l’esercitazione
L’esercitazione consisterà nella descrizione e l’analisi di opere d’arte
presenti sul territorio genovese, basandosi sullo studio delle fonti
cittadine.
Si richiede agli studenti di seguire il seguente schema:
• Opera, autore, nome, collocazione
• Descrizione personale. Osservazioni sul testo pittorico. Considerazioni
iconografiche ed eventuali confronti con altre opere.
• Fonti e storiografia da considerare in primis :
Soprani, Vite………1674
Soprani - Ratti, Vite ……1768
Ratti, Istruzione……. 1780
Alizeri, Guida per il cittadino e il forestiero …… 1846-47
Alizeri, Notizie dei professori del Disegno in Liguria……, 1873-80
Alizeri, Guida illustrativa….1875
• Notizie storico critiche
• Si delinei un breve discorso sull’opera dalle fonti storiografiche agli ultimi
saggi che sono stati scritti sull’opera specifica, mettendoli in ordine
cronologico e offendo un personale contributo interpretativo.
Nb. Si consiglia di fare riferimento alla bibliografia dell’ultimo contributo
scientifico in ordine di tempo, per risalire a ritroso a i restanti studi critici sulle
opere.
Risorse on line
Google books http://books.google.it/bkshp?hl=it&tab=pp
KubiKat, il sistema delle biblioteche tedesche di storia dell’arte http://
aleph.mpg.de/F?func=file&file_name=find-b&local_base=kub01&con_lng=ita
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Formato esercitazione
• L’esercitazione deve essere di circa 5000 battute (5/6 pagine)
• Non sono richieste fotografie se non una per presentare l’opera
• L’esercitazione dovrà essere corredata di note e bibliografia (vedere
schema presentato in aula)
• L’esercitazione dovrà essere caricata su aulaweb, in un’apposita
sezione, entro 15 giorni prima dell’esame, in formato pdf
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Elenco opere
• P.P. Rubens, Il miracolo di Sant’Ignazio,Genova, Chiesa del Gesù
• P.P. Rubens, Circoncisione, Genova, Chiesa del Gesù
• A. Magnasco, Trattenimento in un giardino d’Albaro, Genova Palazzo
Bianco
• G. Reni, San Sebastiano, Palazzo Rosso
• A.Van Dyck, Paolina Adorno-Brignole-Sale, Palazzo Rosso
• G. Pisano, Monumento sepolcrale di Margherita di Lussemburgo,
museo di Sant’Agostino
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Assegnazione opere
SI Simona Capelli
C Ilaria Abbo
T Domiziano Marsciani
SS Rita Caterina Lagomarsino
P Amina Abdelovahab
M Elisa Clivio
SI Eleonora De Biasi
C Chiara Cazzadore
T Chiara Baldini
SS Beatrice Lorenzini
P Lucia Poggi
M Claudia Lopez Hernandez
SI Chiara Ibatici
C Simone Castino
T Linda Roggerone
SS Gabriele Sandre
P Sara De Paoli
M Silvia Marcenaro
SI Giulia Mazzucchelli
C Cristina Puppo
T Giulia Prandi
SS Valentina Fabbricatore
P Livia Pini
M Susanna Zampieri
M Alberto Giordano
SI Sara Pastorino
C Beatrice Massucco
Legenda:
SI - Il miracolo di Sant’Ignazio
C - Circoncisione
T - Trattenimento in un giardino d’Albaro
SS - San Sebastiano
P - Paolina Adorno-Brignole-Sale
M - Monumento sepolcrale di Margherita di Lussemburgo
Seguono tre esempi di utilizzo proprio delle fonti in rigferimento
all’opera.
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Esempio 1
Guido Reni
Assunta, Chiesa del Gesù
Gio.Pietro Bellori, Le vite de pittori, scultori et architetti moderni, Roma 1672 pag
515 “[…] cardinal Durazzo in quel tempo di Bologna, edificando in Genova sua
patria una sontuosa cappella nella chiesa di Santo Ambrogio dè Padri Gesuiti volle
darle pregio col medesimo pennello di Guido nel quadro dell’altare[…]”
Carlo Cesare Malvasia, Pitture sculture ed architetture delle chiese, luoghi
pubblici, palazzi e case della città di Bologna e suoi sobborghi,stamperia del
Longhi Bologna 1776.
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Raffaele Soprani, Le Vite de' Pittori, Scultori ed Architetti genovesi e de' Forastieri
che in Genova operarono, con alcuni ritratti degli stessi, Genova 1674 pag 352 “[…]
L’altro disegno [Martirio di Santo Stefano] è preso dalla tavola rappresentante la
gloriosissima Vergine Assunta pittura di Guido Reni che sta locata nella splendida
chiesa di S. Ambrogio o sia la chiesa del Gesù.[…]”
Ratti, Istruzione 1780
Fu quest'opera commissionata a Bologna, con ordine che fosse data a dipingere al
più valente pittore di quella città, onde ne fu parlato a Ludovico Carracci, e a
Guido; e sebbene il secondo dimandasse la metà più di prezzo del primo, pure con
rammarico del Carracci l'ottenne. Terminata quest'opera, come riporta il Malvesia,
fu esposta al pubblico, e attrasse a se l'ammirazione universale, e il dianzi
mentovato Carracci, che v'intervenne con quella moderazione, e sincerità, che è sol
propria degli uomini grandi, non solo se ne congratulò, ma disse, che opera sì
sublime sarebbe per dar a pensare a quanti fossero per maneggiar pennelli in
avvenire. Dopo elogio sì fatto è inutile ogni altro.
Davide Bertolotti, Viaggio nella Liguria Marittima, 1834
Nell'Assunta Guido Reni divinizzò le sembianze della Niobe ch'egli avea scelto a
modello della beltà femminile. Il volto della Madonna già sfolgoreggia della gloria
del paradiso. Leggiadrissimi angioletti la sorreggono e circondano. Tutto questo
gruppo ascende veramente al cielo. Rimirando fissamente vi pare che stia in punto
d'involarsi ai vostri sguardi per avvolgersi negli empirei splendori. Questa è la
parte superiore del quadro. L'inferiore esprime agli Apostoli, diversamente
atteggiati intorno al vuoto sepolcro. Il pittore del famoso S. Pietro e Paolo, già nella
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galleria Zampieri, ora in Brera, qui rinnovellava i portenti dell'arte. Ma chi non
trasceglie ben l'ora, appena distingue questa meravigliosa rappresentazione degli
Apostoli. Perocchè il quadro è collocato in luogo di scarsa luce, ed è il più del
giorno, giace nell'oscurità.
Willelmo Braghirolli, Lettere inedite di artisti del XV cavate dall’archivio
Gonzaga, 1878.
Bibliografica più recente
• Baccheschi Edi- Garboli Cesare, L’opera completa di Guido Reni, Rizzoli Editore
Milano 1971.
• Pepper Stephen, Guido Reni L’opera completa, Istituto Geografico De Agostini
Novara 1988.
• Guida Sagep della Chiesa del Gesù
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Esempio 2
Guido Reni
San Sebastiano, Collezione Brignole,
Palazzo Rosso
Ratti, 1780
Alizeri,
Oscar Wilde , si trova a Genova nell'aprile del 1877; in quel occasione , durante una
visita a Palazzo Rosso rimane affascinato dal San Sebastiano di Guido Reni tanto
che a Roma scriverà una poesia dedicata al poeta Keats, nella quale l’immagine del
giovane martire è sempre presente:
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«Rid of the world's injustice, and his pain,
He rests at last beneath God's veil of blue.
Taken from life when life and love were new
The youngest of the martyrs here is lain,
Fair as Sebastian, and as early slain.
No cypress shades his grave, no funeral yew,
But gentle violets weeping with the dew
Weave on his bones an ever-blossoming chain.
O proudest heart that broke for misery!
O sweetest lips since those of Mitylene!
O poet-painter of our English Land!
Thy name was writ in water -it shall stand:
And tears like mine will keep thy memory green,
As Isabella did her Basil-tree.»
Il verso interessante è il seguente: «The youngest of the martyrs here is lain, /Fair
as Sebastian, and as early slain»traducibile nel seguente modo: «Il più giovane dei
martiri qui giace, / bello come Sebastiano, e trucidato giovane come lui.»
A questa poesia Wilde aggiunse qualche settimana dopo una postilla in prosa:
«Accanto alla modesta tomba di questo divino fanciullo, pensai a lui come a un
Sacerdote della Bellezza ucciso prima del tempo; e mi si presentò dinanzi agli occhi
l’immagine del San Sebastiano di Guido che avevo visto a Genova, un bel ragazzo
bruno, con folti capelli ricciuti e labbra rosse, legato a un albero da nemici malvagi
e, benché trafitto da frecce, gli occhi levati in uno sguardo divino, appassionato,
rivolti alla Bellezza Eterna dei Paradisi che gli si aprivano dinanzi».
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Esempio 3
Pierre Puget
San Sebastiano, Assunta di Carignano
Ratti 1780
Le due del S. Sebastiano, e del B.Alessandro Saoli sono del Franzese Scultore Pietro
Puget, denominato da' suoi patrioti il Bernino della Francia.
Davide Bertolotti, Viaggio nella Liguria marittima 1832
mira con qualche senso di rincrescimento le bianche mura di S.Maria di Carignano,
che nude gli sembrano a mal grado dè lavori a stucco onde vanno fregiate. Ma egli
vi riposa con dilettanza gli sguardi sopra la colossale statua in marmo bianco di
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S.Sebastiano. Pietro Puget che la fece venne chiamato ora il Michelangelo ora il
Bernino della Francia. In questa rappresentazione di S.Sebastiano egli agguaglia le
migliori opere del secolo; ed anche, come vogliono alcuni, le supera.... La statua di
S.Sebastiano è il capolavoro del Puget, la scultura che basta a dargli un segnalato
posto nell'istoria dell'arte.
F. Alizeri, Guida 1846
Di Pietro Puget (noto in francia anche come pittore, e che noi vedremo altrove
siccome architetto) sono le due statue entro le nicchie a man destra, rappresentanti
S. Sebastiano martire e il B. Alessandro Sauli.
C.Dupathy, Lettres sur l’Italie 1875
Significa non comprendere l'architettura delle chiese, il farne, come avviene a
Genova, dei saloni o dei teatri. Bisogna fare un'eccezione per la cattedrale che non
manca di maestà e per la chiesa di Carignano, per merito della statua di
S,Sebastiano, opera di Puget
Stendhal, Memoires d’un touriste 1837
Nella navata ho ammirato il San Sebastiano di Puget; è sempre lo stile semplice,
vigoroso, per nulla imitato dall’antico, che a Marsiglia mi faceva guardare con
tanto piacere il suo bassorilievo della peste. Questo San Sebastiano non è un
giovane ardito, un angelo di bellezza come i San Sebastiani di Guido Reni, tolti
dalle chiese di Roma perché innamoravano le bigotte, ma un giovane vigoroso di
trent’anni, rappresentazione molto più fedele alla storia. San Sebastiano era, mi
sembra, un aiutante di campo e colonnello di Diocleziano, e a quei tempi un
colonnello doveva essere robusto e forte. La figura di Puget è ammirevole e di una
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verità che da molto tempo è scomparsa dalla scultura. Ma quest’arte non piace a
tutti come capita spesso a ciò che è nobile. Il Puget ha osato dare un po’ di pancia al
suo San Sebastiano ed è un torto, ha offeso la retorica per un eccesso di disprezzo
verso gli abbellimenti.»
Bibliografia più recente
Boccardo P, Salomon X.F., Guido Reni il tormento e l’estasi, I San Sebastiano a
confronto, Silvana Editoriale Milano 2007.
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