dopo la paura
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dopo la paura
MENSILE | ANNO 2 NUMERO 4 | APRILE 2012 aprile 2012 EFFE www.effemagazine.it 5,00 € 4,00 € BOND Tutte le tecniche facili da imparare per fare trading con le obbligazioni 42 TECH Smartphone, per Nokia arriva finalmente l’effetto Windows? 48 Mario Monti Presidente del Consiglio LUX Crisi dell’euro e super franco non fermano la corsa di Swatch 62 MATERIE PRIME Capire bene il mercato del grano per investire come i trader 70 INVESTIRE DOPO LA PAURA Strategie & strumenti per tornare a guadagnare POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - LO/MI Clima favorevole Q di Lionello Cadorin uando i mercati sono volatili, oltre ai rischi aumentano anche le occasioni di guadagno, non soltanto per i trader professionisti ma anche per gli investitori normali capaci di gestire le emozioni. Allora l'attuale fase di volatilità, inserita però in un contesto più favorevole agli investimenti, è probabilmente quella giusta per riavvicinarsi ai mer ta in cui ci accorgeremo delle opportunità che ci sono state quando ormai il tempo giusto per liano è tendenzialmente refrattario a qualunque investimento rischioso. Forse i più non si sono accorti che questo 2012 è partito bene per molte Borse, persino quella italiana; che molti Paesi emergenti presentano situazioni molto interessanti (vi invito a seguire la nostra rubrica Mondi emergenti su effemagazine.it); e che altri mercati nei quali si può andare a cercare il rendimento offrono opportunità in che questa fase positiva sia destinata a durare a lungo, ma chi sta partecipando sicuramente si diverte di più di chi, scottato o anche soltanto spaventato, ha deciso di starsene fuori con i soldi parcheggiati da qualche parte. F abbiamo avvertito il cambiamento di ! " sulla Grecia, ha cancellato ansie e paure degli investitori e ricreato un sentiment più favorevole agli investimenti, alimentato dal buon dicazioni concrete per gli investitori: fondi e altri prodotti gestiti, singole azioni, ma anche # ma appassionante, e asset class super tradizionali e conservative come le obbligazioni: con le quali però, manco fossero azioni, in tempi come questi si può guadagnare senza troppi rischi con frequenti operazioni di compravendita e qualche semplice tecnica di trading che abbiamo provato a trasmettervi. [email protected] 03 APRILE BLOG Perché ci preoccupiamo tanto della benzina? 8 $# nella “solida” arte classica 10 ai minimi del settore sanitario 12 SEI RIMASTO SENZA F ? Richiedi la tua copia in edicola! PRENOTA SUBITO LA PROSSIMA USCITA! 12 HOME COPERTINA Strategie & strumenti per tornare a investire 14 Per gli investitori la crisi 24 E ora i clienti private riscoprono il bello del gestito 26 Mettere un po’ di renminbi in portafoglio 28 Fondi immobiliari, un anno vissuto tutto al ribasso 32 Cigno nero Cigno bianco 36 28 32 05 Menu | APRILE 2012 48 BOND TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI Tecniche “facili” per fare trading? Provate queste! 42 TECH TECNOLOGIA & FINANZA * l’effetto Windows? 48 STARTUP METTERSI IN PROPRIO S-peek, sullo smartphone il rating delle società 54 JOB PROFESSIONI & FINANZA Dove vanno a far carriera i manager con la valigia 58 LUX LUSSO & FINANZA Ma Swatch non si ferma 62 62 ETF Come puntare sulle società con dividendi alti e crescenti 66 MATERIE PRIME Grano, capire il mercato per “mietere” come i trader 70 F ACADEMY La performance (e il rischio) si possono misurare così 76 70 58 06 PERSONE & SOCIETÀ 90 F ACADEMY + / Questione di scale 80 CERTIFICATI Effetto Facebook sul SONIX 84 Quanto ha reso il calo dello spread 85 L’alta velocità (e semplicità) degli Easy Express 86 PERFORMANCE RENDIMENTI ALTERNATIVI Puntare su NZD contro AUD 88 REAL ESTATE Comprare casa nei BRIC? Meglio la carta del mattone! 90 WWW.FINANZAONLINE.COM Il meglio del Forum 96 ABERDEEN ALETTI GESTIELLE ALLIANCE BERNSTEIN ALLIANZ ATOS AZIMUT BALLMER STEVE BANCA GENERALI BARCLAYS BETTI FRANCESCO BLACKROCK BMW BOSCO MATTEO BUNGE CAIRN ENERGY CALAMAI SIMONE CARMIGNAC EDOUARD CARMIGNAC GESTION CGG VERITAS CIPRIAN MATTIA ELOP STEPHEN ENEL EXPERTEER FACEBOOK FENICE SA FIDELITY FRESNILLO FUNDSTORE GIULIANI PIETRO GLENCORE GOLDCORP GUIATI MASSIMO HAYEK NICOLAS HSBC JOHNSON & JOHNSON MICROSOFT MODEFINANCE MORNINGSTAR NESTLÈ NEWCREST MINING NEXANS NOKIA NOVARTIS OLAM PEDIRODA VALENTINO POZZI ALBERTO QINETIQ RANGOLD RESOURCES RBS RIBECCO ANGELO ROCHE SIEMENS SILLANO NADIA SKANDIA SOCIÉTÉ GÉNÉRALE STATE STREET GLOBAL ADVISOR STATOIL STENZ PETER SWATCH SWISSCANTO 14 24 29 29 39 14 50 26 29 24 29 39 14 41 40 14 14 14 39 54 48 37 58 84 10 29 36 14 14 41 36 29 65 29 12 48 54 14 39 36 39 48 12 41 54 10 38 36 85 26 12 39 59 14 84 67 40 66 62 66 07 BLOG Washington post Perché ci preoccupiamo DI COLEMAN KENDALL -----------------Economista americano, è consulente di banche e istituzioni finanziarie negli Stati Uniti, in Giappone, in Svizzera e in Italia. Vive a Washington. 3 # 4 +5 6 4 7 8 5 3 ! # 9<=>@H 4 J K# 6 6 + 6 4 4 PERCHÉ FANNO NOTIZIA I PREZZI DELLA BENZINA + 6 Y [ ##8# \ ## 464 [ 46 ] \ 6 4 4 ^ ## 6 6 6 ## 6 \ +4 JK 6 JK ##44 _ ! 6 <=>@ `@ <j 6 ] # 6 4 6 08 \ ] j{{}`~{ 6 6 4<=>@ 66 j{ 6 <{{<<{ \ 66 44 j{{ 6 6 946H 69 H4 # 8 6 6 66 6 ## 66 9## 66 # 6 H# 9_ $ H BLOG tanto della benzina? 6 # 8 6 64 _$ 9 8 6H 6 PERCHÉ I PREZZI DELLA BENZINA NON DOVREBBERO FARE NOTIZIA [# 6 6 66 $ _$$ <>@6 9 6 H<=>@ j{<{ <=j 9 j{}j{{H 8 6\ 4 _ 6 4\ _$<=>@ j<< @<<3 9 j{{H {{{ <=>@ <@{{{ _ 89 H 8 4 # <=>@ # 86 6 +6J K96 H 69 H 8 6 # 6>{ 66 6 8 ] 68# 8 8+ 4 8#\ 8 ^ 5 8# F 09 BLOG STRUMENTI DI INVESTIMENTO Un fondo per diversificare nella "solida" arte classica Diritto lussemburghese, un patrimonio di 90 opere europee tra il XIII e il XIX secolo, 125 mila euro di sottoscrizione minima. E una performance comunque positiva (+0,124%) nel 2011 DI C omprare un Rembrandt o un Goya non è cosa solamente per ricchi amanti dell'arte ma anche un'opportunità (collettiva) per investitori che voglio # ## ! # 6 VALERIA PANIGADA _ basata a Lugano specializzata in asset #6 66 +# +++++ # 4 ={ 4 # " 4/J Alberto Pozzi ! 6 # 6 # 3 ` 66 4 4 K +#j{<< 4 9{<jH j{<{ # @{} ! 6 "tuto di ricerca Nomisma emerge che chi ha investito in <== j{<<9 H 4 ! punta a ottenere nel medio-lungo termine una rivalutazione attraverso operazioni di trading o tramite i $\` # <j{{{ F 10 NICOLAS POUSSIN L’infanzia di Bacco olio su tela cm55X69 GIOVANNI BATTISTA PIAZZETTA L’eterno crea Universo olio su tela cm 104X158 FRANCISCO GOYA Deposizione di Cristo dalla Croce olio su carta montata su tela cm 36X20 REMBRANDT VAN RIJN Figura maschile inchiostro acquarello su carta cm 11,5X6,5 È UN MONDO NUOVO. GLI INVESTIMENTI PRIVI DI RISCHIO NON ESISTONO PIÙ. I MERCATI SONO SEMPRE PIÙ VOLATILI. LA FIDUCIA DEGLI INVESTITORI È SCARSA. Tutti si fanno la stessa domanda: “Come devo investire i miei soldi?” Crediamo che il tuo portafoglio oggi debba essere sufficientemente dinamico da potersi adattare ai rapidi cambiamenti di mercato e diversificato come non mai. Ti suggeriamo qui di seguito alcune idee d’investimento che potrai discutere con il tuo Consulente Finanziario: CINQUE CONSIGLI PRATICI PER RENDERE IL TUO PORTAFOGLIO PIÙ DINAMICO E DIVERSIFICATO 1 Considera il prezzo della liquidità Avere un portafoglio investito in liquidità può essere ragionevole nel breve periodo, ma in uno scenario di tassi di interesse bassi il valore del denaro viene sistematicamente eroso dall’inflazione che ne riduce il potere di acquisto futuro. Quando pensi alla tua propensione al rischio e alla composizione del tuo portafoglio tieni presente che la liquidità ha un costo intrinseco che cresce con il passare del tempo e che può essere molto elevato. 2 Diversifica le tue fonti di rendita Per anni gli investitori hanno potuto fare affidamento sui titoli di stato per ottenere una rendita sicura. Oggi che i rendimenti sulle obbligazioni governative dei paesi con elevato merito creditizio sono bassi, le persone con una maggiore propensione al rischio possono costruirsi una rendita importante investendo in titoli azionari che pagano dividendi o in obbligazioni di società che offrono un flusso cedolare costante. 3 Valuta anche gli investimenti non tradizionali Strategie e tecniche d’investimento più sofisticate - quali gli investimenti in materie prime e nei prodotti a rendimento assoluto - che prima erano riservate ai soli investitori istituzionali oggi sono disponibili ad un pubblico più ampio. Anche se queste strategie presentano dei rischi, i rendimenti che generano non dipendono necessariamente dal comportamento dei mercati azionari ed obbligazionari, permettendo così di aumentare la diversificazione di portafoglio. 4 Investi attivamente nella gestione passiva Gli investimenti passivi, che hanno come obiettivo la replica di un indice azionario o obbligazionario, rappresentano un modo efficiente ed economico di prendere esposizione ai mercati. Gli ETF sono fondi aperti indicizzati quotati in borsa come le azioni, che permettono agli investitori di adattare, in modo veloce ed efficace, il proprio portafoglio ai movimenti mercato. 5 Rivedi il tuo orizzonte temporale di investimento L’innazalmento della speranza di vita significa che i nostri risparmi dovranno durare più a lungo rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto. Questo ci permette di estendere l’orizzonte temporale dei nostri investimenti e di continuare ad essere esposti a mercati rischiosi, come ad esempio quelli azionari, anche una volta in pensione. Per avere maggiori informazioni su questi temi di investimento e sui prodotti che possono aiutarti a tradurli in pratica, visita il sito blackrock.com/newworld Le opinioni di BlackRock espresse nel presente documento sono aggiornate a febbraio 2012 e sono soggette a modifica. Il presente documento ha scopo puramente informativo, non costituisce un’offerta o una sollecitazione all’investimento in uno qualsiasi dei fondi del gruppo BlackRock. Qualsiasi investimento comporta un elemento di rischio. Il valore degli investimenti ed i relativi rendimenti potrebbero subire delle fluttuazioni sia al rialzo sia al ribasso e non sono garantiti. Le variazioni dei tassi di cambio potrebbero far aumentare o diminuire il valore degli investimenti e chi effettua l’investimento potrebbe non recuperare la somma originariamente investita. La performance passata non è indicativa di quella futura e non deve essere l’unico fattore considerato ai fini della scelta di un prodotto. Le fluttuazioni potrebbero risultare particolarmente evidenti nel caso di comparti caratterizzati da una maggiore volatilità ed il valore degli investimenti potrebbe crollare improvvisamente o consistentemente. Le aliquote fiscali e la base imponibile potrebbero variare nel tempo. Alcuni investimenti oltreoceano potrebbero implicare il rischio di perdere il capitale investito a causa delle sfavorevoli fluttuazioni delle valute locali e dell’instabilità politica ed economica di taluni paesi. I mercati emergenti implicano un livello di rischio superiore e una maggiore volatilità oltre a volumi di scambio inferiori. Due dei principali rischi legati agli investimenti obbligazionari sono il rischio sui tassi d’interesse e il rischio creditizio. In genere, quando i tassi d’interesse aumentano il valore delle obbligazioni diminuisce. Il rischio creditizio si riferisce alla possibilità che l’emittente non sia in grado di restituire la somma investita e di pagare eventuali interessi. L’obiettivo degli ETF di iShares è la replica dell’indice di riferimento e le partecipazioni non vengono modificate in caso di oscillazione dei mercati sia al rialzo che al ribasso. I rendimenti possono essere diversi rispetto a quelli dell’indice di riferimento. Gli ETF di iShares sono scambiati sul mercato durante la giornata di contrattazioni al prezzo di negoziazione, che può differire dal Valore Patrimoniale Netto a.d. NAV (Net Asset Value). Potrebbero essere applicate commissioni di negoziazione o di intermediazione. La liquidità investita non è garantita. Si raccomanda di leggere la versione completa e semplificata del Prospetto informativo o a partire dal 30 giugno 2012 il Key Investor Information Document (KIID) prima di effettuare qualsiasi investimento. Per informazioni dettagliate sugli oneri a carico dei fondi e sulle commissioni applicabili agli investitori si rimanda al Documento di quotazione e alla versione completa e semplificata del Prospetto informativo. La diversificazione e l’asset allocation potrebbero non proteggere integralmente dai rischi di mercato. Pubblicato da BlackRock Investment Management (UK) Limited (società autorizzata e regolamentata dalla Financial Services Authority). Sede legale: 12 Throgmorton Avenue, Londra, EC2N 2DL Registrata in Inghilterra con il n. 2020394. Tel: 020 7743 3000. Le telefonate potrebbero essere registrate. BlackRock è la denominazione commerciale di BlackRock Investment Management (UK) Limited. Il marchio ‘iShares’ è un marchio commerciale registrato di BlackRock Institutional Trust Company, N.A. Tutti gli altri marchi commerciali, di servizio o registrati sono di proprietà dei rispettivi titolari. © 2010 BlackRock Advisors (UK) Limited. Numero di iscrizione al registro delle imprese 00796793. Tutti i diritti riservati. Le telefonate possono essere controllate o registrate. © 2012 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. BLACKROCK, iSHARES, WHAT DO I DO WITH MY MONEY, BLACKROCK SOLUTIONS, ALADDIN, BUILT FOR THESE TIMES e INVESTING FOR A NEW WORLD sono marchi registrati e non di BlackRock, Inc. e delle sue filiali negli Stati Uniti e altrove. Tutti gli altri marchi appartengono ai rispettivi proprietari. Data di pubblicazione: 7 marzo 2012. BLOG IDEE DI INVESTIMENTO Approfittare adesso dei prezzi ai minimi del settore sanitario DI NATHALIE FLURY E CHRISTOPHE EGGMAN* Quotazioni di Borsa basse ma eccellenti prospettive di crescita, bassa volatilità e ottimi dividendi. E la spinta di un boom di fusioni & acquisizioni 12 el corso del 2011, secondo dati forniti da Bloomberg, sono stati destinati in totale 211 miliardi di dollari di M&A (fusioni e acquiH ti nel settore healthcare 9 H 3 quanto riguarda il valo quello registrato nel 2011 8vati dal 2000 e rappresenta un incremento del 15% rispetto al 2010, mentre ni annunciate corrisponde quasi a quello di un anno # j{<< " rano nel campo dei prodotti sanitari, quali strumenti diagnostici, presidi mentato la massima crescita nel settore su base "4 19,6 miliardi di dollari del gruppo Synthes da parte di Johnson & Johnson, "4 per 12,2 miliardi di dollari della quota di mino Novartisj{<{ mercato del M&A nel settore healthcare ha genera j{{{ " dio di circa 100 milioni I FATTORI DI SUCCESSO 3 " mantenga la propria so sostenuta dagli stessi fattori sui quali si fondano le prospettive di crescita nel \ ci, mercati emergenti e in- NATHALIE FLURY saranno in grado di trarre vantaggio da questi trend sono quelle che possono 8 guenti asset: forte innova- 6 forte riconoscimento del marchio, solida base clien6 3Y4# successo non possono essere sviluppati interamen " a svolgere un ruolo essen re accesso a nuove tecnologie e di ridurre i costi nel 6 infrastrutture, come gli ospedali e le strutture per " ci si aspetta che le socie Y # 4 mercato e sfruttare il po - BLOG + torni di investimento registrati negli ultimi 20, 10 e 5 anni sono stati costantemente al di sopra della # compiuti per il consolidamento del settore e la ridudotto a economie di scala e a una leva operativa signi preso tra il 2005 e il 2011 Novartis ha speso circa 63 miliardi di dollari per di foglio di investimento nel # 9H dei generici (Hexal, Eon 6H 9[ H do, Roche ha annunciato totale di 53 miliardi (Ge- nentech, Ventana e IlluH nuove tecnologie e assicurare la propria leadership nel campo della diagnostica molecolare e della me $ altro segmento che ha vis " 6Y # tecnologia informatica per " # " dware e il software che consentono di migliorare " # te e di ridurre i costi, ri- L'healthcare, immeritatamente evitato dagli investitori per diversi anni, può essere considerato oggi una delle opportunità più interessanti MEGLIO DEL MERCATO $ 1990 ha prodotto un rendimento del 10,2% ogni anno, ossia due interi 8 rispetto al mercato glo6 ! j{{{ " nale annuale addirittura di tre punti mo questa eccellente performanmodulando ce di inveil processtimento so tramite il nel contesto quale viene della ge# " di un for CHRISTOPHE EGGMAN cassa, aline economentato "" dotti e processi in tutmercato, riteniamo che le ti i segmenti del setto " 7 M&A rimangano promet#6 tenti come non mai, gra # un saldo di cassa elevato + # soltanto difensivo: offre Il settore sanitario, imme6 ritatamente evitato dagli stenibile a lungo termine investitori per diversi anni, può essere considerato in eccellenti ritorni sugli oggi una delle opportuniF 8 * Gestori del JB Health si aggirano ancora intorno Opportunities Fund di ai minimi storici, mentre Swiss & Global Asset le prospettive di crescita Management 13 HOME | COPERTINA MERCATI FINANZIARI STRATEGIE & STRUMENTI PER TORNARE A INVESTIRE A CURA DI LIONELLO CADORIN Spread Btp - Bund 14 La grande paura è passata, il governo Monti ha conquistato f iducia, la Grecia non è fallita, la BCE di Draghi interviene come mai in passato, molte Borse hanno iniziato il 2012 in positivo. Fondi, azioni, obbligazioni, materie prime per approfittare del contesto favorevole Dimissioni di Berlusconi e incarico a Monti 553 Decreto cresci - Italia 531 Prima asta LTRO Bce Decreto salva - Italia 368 D L’Europa dice sì agli aiuti alla Grecia 285 # + Y 8 +_* _ @{{ j{<j ={{ 6 6 9 <>H$ 4# 4 6 + 8 6 # _* 4 4 Y 15 HOME | COPERTINA TRE RAGIONI DI OTTIMISMO SECONDO CARMIGNAC Il rischio sistemico proveniente dall’Europa è stato allontanato Crescita mondiale moderata che dovrebbe proseguire Le autorità monetarie cinesi non rappresenteranno più un freno alla crescita 6 Y 8 6 Y @\6 # 96 H 4 È 4 stiere sono a contatto con 66 6* 6 _ 4 ] 8 4# # # 16 # + # 6 # EDOUARD CARMIGNAC fondatore di Carmignac Gestion <j j{ 8 + 4 9 H +38 j 8 <{ 6 _ 6 Y # # _ Matteo Bosco + 6 4 4 J 4K 4 Sondaggio a marzo di Morningstar: più di metà (55%) dei gestori si sono dichiarati ottimisti sulla Borsa italiana 7 6 _ 6 9 H # 4 Per Pietro Giuliani - COPERTINA | HOME GLI INDICI MA-EURIZON UCITS ALTERNATIVE GENNAIO - FEBBRAIO 2012 GENNAIO - DICEMBRE 2011 MA-EURIZON Ucits Alternative Global Index 2,55% MA-EURIZON Ucits Alternative Global Index -4,10% MA-EURIZON Ucits Alternative Emerging Markets Index 5,25% MA-EURIZON Ucits Alternative Volatility Trading Index 2,45% MA-EURIZON Ucits Alternative Long/Short Equity Index 4,31% MA-EURIZON Ucits Alternative Equity Market Neutral Index -0,98% MA-EURIZON Ucits Alternative GTAA Index 3,11% MA-EURIZON Ucits Alternative Global Macro Index -3,34% MA-EURIZON Ucits Alternative Relative Value Index 3,01% MA-EURIZON Ucits Alternative Relative Value Index -3,62% MA-EURIZON Ucits Alternative Global Macro Index 2,37% MA-EURIZON Ucits Alternative Event Driven Index 2,32% MA-EURIZON Ucits Alternative Credit Long/Short Index 2,12% MA-EURIZON Ucits Alternative Active Currency Index 1,62% MA-EURIZON Ucits Alternative Managed Futures Index 1,51% MA-EURIZON Ucits Alternative Multistrategy Index 1,50% MA-EURIZON Ucits Alternative Equity Market Neutral Index 0,67% MA-EURIZON Ucits Alternative Volatility Trading Index -0,05% MA-EURIZON Ucits Alternative Fund of Funds Index 2,03% MA-EURIZON Ucits Alternative Managed Futures Index -3,76% MA-EURIZON Ucits Alternative Long/Short Equity Index -6,07% MA-EURIZON Ucits Alternative Emerging Markets Index -8,68% MA-EURIZON Ucits Alternative Fund of Funds Index -5,10% L'andamento degli indici Ucits alternative che misurano le performance medie delle diverse strategie di investimento adottate dai diversi fondi Ucits alternative. A sinistra l'andamento dei primi due mesi del 2012, qui sopra quello annuale del 2011. Fonte: WWW.MONDOALTERNATIVEINDEX.COM / COLLABORAZIONE EURIZON CAPITAL SGR 6 6* 6 J K ## 8 \ _# _ # 4 8 chiamato non a caso Patriot (come i mis#H 7 ` 4 4 PIETRO GIULIANI numero uno di Azimut DOVE INVESTONO GLI ITALIANI RICCHI DATI IN PERCENTUALE Immobili residenziali Liquidità Fondi e gestioni Azioni Immobili commerciali Investiti in proprie società Reddito fisso Oro e preziosi Altro Fondi Hedge ETF Arte e antiquariato Materie prime 19,3 15,2 12,2 10,8 10 7,4 7,3 4 3,5 3,2 2,9 2,8 1,4 Fonte: SKANDIA MILLIONAIRE MONITOR+ 2012 6 # J F 66 @ 4 66 _ + 6 @\ 8 K + 4 # # _ 17 HOME | COPERTINA [ 6 9 j}H 4 # <{{ 4 # Simone Calamai J+ non si era fermato neanche 8 # K 3 4 _ [ 18 12,8% 8,7% Valute Asia Altre valute (escluso Giappone) 6,8% Yen QUALI VALUTE IN CARMIGNAC PATRIMOINE 29,3% 42,4% Dollaro Usa j{<< # \ <j Mappa del risparmio gestito {~> 3 ##6 ~}} <{{> SIMONE CALAMAI amministratore 6 j{<{ =@>> delegato di Fundstore j{<< + j{<< 4 6 @ notare alcuni interessanti elementi che hanno caratte j{<< 8 j{<j # 3 9 4 H 666 8 ## 4 # 6 - Euro Dati al 29/02/2012 Fonte: CARMIGNAC GESTION I disinvestimenti da fondi e gestioni si sono concentrati soprattutto nella seconda parte del 2011 FONDI PIÙ PENALIZZATI DELLE GESTIONI ASSICURATIVE E PREVIDENZIALI 3 9# H @{}> # # =}={ 4 # 9 j@ H 9 >} H 9j>>~ H 9<{>} H HOME | COPERTINA Multinazionali più "emergenti" sviluppati in generale, sia a quella del loro mercato locale di riferimento (un esempio è Unilever Plc). Non solo. La tendenza a sovraperfomare dell'area emergente. Le società con Medio Oriente e Africa) e Asia hanno battuto gli indici locali del 41%, 134% e 50% rispettivamente. Ed esclusa la volatilità, la loro performance è stata ancora migliore. Nel dibattito sulla migliore esposizione possibile ai mercati emergenti una risposta arriva dall'università americana di Yale, che per conto di Aberdeen AM ha effettuato – sotto la guida del professor Martijn Cremers - uno studio localizzate nei Paesi emergenti. Dalla ricerca è emerso che la performance di queste multinazionali (in tutto 92) è stata di gran lunga migliore rispetto sia a quella dei mercati emergenti e GESTORI ESTERI IN ATTIVO _ 4 ~j<~ < \ 4 # 4 RACCOLTA POSITIVA PER LE RETI DI 6 @}j 8 6 # MATTEO BOSCO country head Italy di Aberdeen AM 6 # 66 PROMOTORI 66 @j j{<< # <{6 # @@{{ }} DENTRO CARMIGNAC PATRIMOINE ALLOCAZIONE AZIONI-TASSI-VALUTE 50% 444 44,6 ,6 ,6% 6% 44,6% 40% 30% 30/12/2011 29/02/2012 37,8% 338 8,,222% 8,2 % 38,2% 337,5% 37 77,5 ,5 ,5% 5% 24% 224 4% 4% 20% 118 8% 8% 18% 10% 0% Azioni Tasso Liquidità Fonte: CARMIGNAC GESTION 20 L’IMPORTANZA DELLA CONSULENZA È # 4 j{<< 4 4 - # # " # 6 4 +# 6 66 4 8 # # 4 # 8 4 84 Resta il fatto che anche i 6 j{{} $4 4 # 66 6 4 6 # 66 3 #46- COPERTINA | HOME 6 to ai tassi monetari con un incremento contenu 3 4 4 4 # $ 3 $ 4 8 6 +46 # 9# H 4 3 8 9 H 3 9 H UCITS ALTERNATIVI _ #$ 66 # 46 # 8 ## # + 6 - I TITOLI DI CARMIGNAC EUROPA: MERCATI SVILUPPATI difensivi (Novo Nordisk, Essilor) e i titoli di società ch che esportano verso mercati emergenti (LVMH, Richemont) STATI UNITI: difensivi (Dollar Tree, C Celgene) e società che guadagnano con gli emergenti (Mead Johnson, Yum!) CONSUMI: PAESI EMERGENTI Baidu, Gome TITOLI FINANZIARI: C China Construction Bank, China Life, ICICI Bank IMMOBILIARE: China Overseas Land RISORSE NATURALI i titoli connessi alle materie mondiale meno incerta SERVIZI PETROLIFERI: Rubiales RISORSE NATURALI Freeport (rame), Randgold $#_MondoAlterntive $ # j{<< # # 4 # 9H 4 - 9 H [ # j{<< 8 ! 3 +^ 6 _ [ # #- 6 ^ 4 $ 4 * _ ! 4 6 ** + _ + [7_[ [7_ molto seguito e consigliato dai promotori ai loro clienti è quello della valutaria j{<< 3 # 4 * 6 4 # ¡3 ¢6 ! [ ! 3+^+ # # $ 9 # 8 8 $ H @j # ! * 8 <j 21 HOME | COPERTINA @{{ 4 _ _ HA FIDUCIA NELLE POLITICHE ECONOMICHE DEL GOVERNO ATTUALE? 32% No 66,7% 1,3% $ Sì Non le conosco 4# 6 Fonte: SKANDIA MILLIONAIRE MONITOR+ 2012 + 4 66 `4# \ 6 - 4 - 4 7 - 9 # - #- #3 - # #- 966 Il fondo che 6 - distribuisce una H cedola periodica - può assicurare - 6 9 @ <{ al sottoscrittore # - # - di extra reddito #\ H+ #- # - 6- # 9 - H # 66 - # - H` - INVESTIRE PER GRANDI TEMI ALLOCAZIONE TEMATICA CARMIGNAC INVESTISSEMENT 30 Settembre ‘11 30 Dicembre ‘11 29 Febbraio ‘12 Miglioramento vita paesi emergenti 34,0% 37,3% 43,1% Energia 12,2% 13,9% 16,3% Metalli 3,6% 4,0% 8,0% Innovazione 10,7% 7,1% 8,6% Titoli difensivi 13,3% 14,2% 11,6% Miniere di oro 14,4% 14,4% 11,2% Liquidità 11,7% 8,9% 1,2% Fonte: CARMIGNAC GESTION 22 9 H 6 6 9H[ # ti molto contrastata come 4 ` ## \4 # 48 + 4 6 # 9 # H CHI PROPONE I FONDI CON LA CEDOLA hanno nel loro "catalo # 6 Arca, Generali Investments, Eurizon Capital, Pioneer, Mediolanum, Consultinvest e Kairos partners mentre Invesco, Fidelity, BlackRock, Schroders, Templeton. F ! Trading online BancoPosta. Premiamo la tua operatività. -PUVHSS\NSPVJVU;YHKPUN6USPUL)HUJV7VZ[H W\VPV[[LULYL.HSH_`5V[L.HSH_`;HI7S\Z HS[YPMHU[HZ[PJPWYLTPL\UHZLYPLKP]HU[HNNPLZJS\ZP]P! commissioni fisse a € 10o variabili massimo € 18decrescenti con l'operatività piattaforma dinamica e personalizzabile con un click analisi tecnica e fondamentale a supporto delle scelte del cliente 7LYZHWLYULKPWP]LKP7YVTVaPVUL;63)HUJV7VZ[HZ\SZP[V^^^IHUJVWVZ[HP[ HOME | COPERTINA ALETTI GESTIELLE SGR "Per gli investitori la crisi è stata un corso di finanza" Il direttore generale Francesco Betti testimonia un ritorno di interesse "più consapevole" per gli investimenti. E spiega perchè ha comprato Btp e azioni sui minimi nel pieno della crisi "Q uello che stiamo vedendo noi lo andavamo dicendo da mesi. Abbiamo lanciato un fondo obbligazionario governativo euro principalmente italiano, dedicato ai Btp, prima di tutti gli altri, anche se abbiamo fatto meno battage. Rende circa il 13% dal lancio, è un prodotto a doppia cifra assolutamente interessante. Eravamo convinti allora che si trattasse di un minimo di mercato in un periodo di irrazionalità eccessiva, sia sull’Italia sia sugli aggregati azionari. Le mosse della Bce e dell’Unione Europea, pur con tutti i tentennamenti, andavano nella direzione di una soluzione del problema. Insomma, c’erano già in luce i sintomi di una svolta positiva”. sparmio, alla gestione del risparmio. “Un ritorno di interesse graduale, come lo sono tutti i ritorni dopo una crisi, ma di cui avvertiamo i segnali da tutte le nostre reti distributive, bancarie e non”. Parliamo semplicemente di gestito o possiamo intendere anche propensione al rischio? “Io noto anche un po’ più di propensione al rischio, con visioni non omogenee per tutti i player. Nel nostro caso le performance nel primo trimestre dei fondi 6 no circa la metà della nostra offerta, hanno mosso un po’ più di appetito al rischio. Comiciamo a vederlo. Si tratta di un ritorno iniziale, certo: la deriva, nel mondo retail, è lenta e graduale, è naturale che sia così perché la crisi va digerita. Ma se c’è un aspetto che noto e vorrei sottolineare, oltre a questo elemento quantitativo, è il ritorno anche ‘qualitativo’ della clientela”. Secondo il direttore generale di Aletti Gestielle la crisi si è tradotta per gli investitori in un corso ac nanziario, una formazione di tre mesi, una sorta di 66 tanto per fare l’esempio più facile, non è più quello sconosciuto che era prima. “I media – osserva Francesco Betti – hanno trasferito alcuni messaggi, poi c’è stato secondo me un autoapprendimento. Il ritorno all’investimnto questa volta è più consapevole. Il pubblico dei risparmiatori ha più complessi di come li si immaginava. Sentiamo dire: se avessi avuto qualcuno che mi dava una retta via, che mi legava all’albero della nave per farmi resistere alla tentazione delle sirene di Il pubblico dei risparmiatori ha cominciato a capire che i mercati finanziari sono più complessi di come li si immaginava Francesco Betti, direttore generale di Aletti Gestielle, dalla nuova sede milanese di via Tortona, in mezzo agli studios e agli show room del nuovo distretto della moda, guarda i mercati che vanno su e ripercorre con F le mosse della Sgr del gruppo Banco Popolare dall’estate dell’eurocrisi a oggi. For # negli ultimi mesi, fa notare che gli stessi hedge fund in estate hanno venduto sui minimi, dei Btp e dell’azionario, arrivando scarichi alla ripresa di gennaio, tanto che adesso stanno sottoperformando rispetto alle gestioni tradizionali. “Noi invece eravamo convinti, e lo abbiamo comunicato in modo attivo e assiduo alle nostre reti commerciali (le banche del gruppo, altre banche non captive e reti di promotori come quella di Barclays) che era 4K Ma se deve trovare un elemento positivo della crisi, Betti lo individua nel ritorno degli italiani al ri- 24 COPERTINA | HOME FRANCESCO BETTI 42 anni, cremonese di nascita, il direttore generale di Aletti Gestielle ha una storia professionale tutta legata alla gestione del rischio, di cui si è occupato prima in Cassa di Parma, poi in Deutsche Bank e quindi in Aletti Gestielle, dove è entrato nel 2000 per salire tutti i gradini della carriera sino alla direzione generale. vendere tutto… Ora vengono da noi non per comprare i prodotti, ma per comprare un processo, una professionalità fatta di modelli avanzati di processi di investimento, di regole, di controllo del rischio”. Nel dicembre 2010 Aletti Gestielle ha deciso di # 6 # azionaria. Una svolta strategica diventata operativa nel 2011, giusto in tempo per affrontare con tutt’altri strumenti l’eurocrisi e (e tutt’altro successo) le cadute delle Borse. “Sì, è stata una scelta importante. Oggi abbiamo una gamma di prodotti divisa sostanzialmente in tre tipologie: 1) i cosiddetti market fund, che di fatto per noi sono gli obbligazionari classici, tra i quali vantiamo particolari expertise nel mondo corporate e nei mercati emergenti; 2) gli absolute return e i fondi di fondi multimanager, accomunati dall’avere un obiettivo di rischio ben preciso; 3) i “vecchi” fondi azionari che abbia # 6K I “nuovi” azionari si chiamano total return ma di fatto sono ca, alcuni unici nel panorama italiano del mercato (il fondo Brasile, per esempio). La trasformazione ha consentito di contenere e comprimere il pro 4 re le perdite nelle fasi negative. “È un’esigenza che arriva dalla nostra base clienti e che dovevamo assecondare. Il retail italiano – osserva Francesco Betti – non ha grande propensione al rischio. E oltre a non amare il rischio, spesso non ha né tempo, né conoscenze per cambiare asset class nei tempi che sono richiesti da situazioni come quelle che stiamo attraversando, caratterizzate da volatilità più alte di quelle storiche. Le basse volatilità che c’erano sino a due anni fa rappresentavano un mondo irreale che credo non si vedrà più”. Meglio allora che tutti i gestori azionari possano 6 6le dei fondi e dalla conseguente delega che ne deriva da parte dei sottoscrittori. Per esempio nella seconda metà di marzo Betti & C., dopo aver portato a casa performance a doppia cifre grazie allla scelta di aumentare l'esposizione azionaria prima ad agosto 2011, poi ancora a novembre sui nuovi minimi, stavano già pensando di alleggerirsi un po' in vista di possibili correzioni delle Borse. F Specialisti diversi "mischiati" negli stessi team " # $& sull'Italia, che a metà marzo superava ampiamente l'indice di Borsa pur essendo investito in azioni per non più del 50-55% del portafoglio, c'è molto dell'approccio e dello stile di Gestielle. A chi si stupisce di questa performance il direttore generale Francesco Betti fa notare che nell'altro 50% del fondo, la parte non azionaria, c'è un maggior rendimento positivo in più del 3-4% grazie * + erano alti. "Semplicemente, a differenza di quanto # # # specialisti del singolo mercato, noi mischiamo la squadra, uniamo le diverse expertise. Credo che non si possa ragionare a compartimenti stagni quando tutto è legato, non puoi guardare l'equity " tassi ignorando le valute". Quelle che una volta erano le riunioni per ciascun fondo oggi in Aletti Gestielle sono diventate analisi tematiche con tutti gli specialisti insieme. Così si può decidere, per esempio, che per mettere yen in portafoglio è meglio comprare azioni giapponesi: anche se non si è positivi sulla Borsa di Tokyo. 25 HOME | COPERTINA BANCA GENERALI E ora i clienti private riscoprono il bello del gestito Dal panico al ritorno all'investimento. Angelo Ribecco, responsabile della rete Relationship manager, racconta come in un mese e mezzo per gli investitori top è cambiato il mondo E state 2011. Piena crisi dell’euro, sembra che tutto possa crollare, l’euro, le banche e l’Italia. Chi ha soldi ha paura, tanti portano capitali frettolosamente all’estero, altri si affrettano a comprare oro, tutti consultano freneticamente i propri banchieri e i propri consulenti. In questo clima Banca Generali, una delle reti 8 e private banker, sperimenta sotto la spinta dell’emergenza una formula di relazione con i migliori clienti che il responsabile della rete Relationship manager, Angelo Ribecco, ora vuole adottare in pianta stabile. Intorno a un tavolo si ritrovano a Bologna da una parte tre importanti clienti del private banking che hanno coinvolto per l’occasione alcuni amici, otto investitori in tutto; dall’altra lo stesso Ribecco, sceso in campo in prima persona, con l’esperto dell’advisory e il manager che abitualmente segue quei clienti. Due ore e mezzo di discussione intensissima sui rischi dell’Italia e sul punto di vista di Banca Generali sulla crisi. INCONTRI RISTRETTI CON I MIGLIORI CLIENTI “Poter avere momenti dedicati alla clientela – ha detto Ribecco a F - potrebbe essere assolutamente interessante, lo vedo come un fattore di crescita. Noi abbiamo clienti che hanno esperienza, ma quello che è accaduto pochi mesi fa li ha colpiti in maniera profonda. Avere una visione dal proprio private è importante, ma la richiesta diffusa da parte degli investitori di poter chiacchierare e confrontarsi con un gestore ci offre l’occasione di una salto di qualità dal punto di vista della formazione stessa dei clienti”. Ribecco sta valutando con i suoi collaboratori la possibilità di organizzare mini-incontri con due o tre clienti, non di più, oppure un solo cliente che volentieri coinvolge le due-tre amicizie più vicine. “Quindi non l’aula con 30 o 40 investitori, vogliamo creare proprio una situazione personale. 26 Fianco a f ianco banker dipendenti e promotori La rete di Relationship manager di Banca Generali rappresenta un # mercato di convivenza tra promotori #+ hanno in mano i portafogli clienti più & ; <=> linguaggio sono comuni – spiega il ? @ K unica in Italia”. W+ professionisti c’è anche la storia stessa di Banca Generali, che nel tempo * X Italiana e la Banca del Gottardo. [# # della rete possono lavorare sulla ;<K @ ?@ organizzato per le nostre 60 persone \# ;] accresce nel tempo il rapporto, che così ^+ riconosce il suo interlocutore come _;] ^K di chiamarsi Banca Generali. Dopo la ? clienti potenziali, che avevamo già avvicinato e che avevano rimandato nel tempo il contatto, ora si mostrano più _; COPERTINA | HOME Abbiamo già fatto un paio di test, mi sono mosso io con uno dei nostri gestori. Il modello è quello di un incontro nel quale il cliente ritrova il suo banker, che introduce, e l’esperto che gestisce la discussione e dà le risposte”. L’obiettivo di Banca Generali, spiega Ribecco, è il doppio vantaggio reciproco che si ottiene con questi oneto-one allargati: la banca dà importanza al cliente, che si vede seguito e rassicurato, e quindi è disposto a coinvolgere la sua cerchia di amicizie, facendo scattare a favore della banca un sistema di referal positivi, quei “passaparola” che in questo ambito valgono oro. Anche se, come sottolinea Ribecco, per un’iniziativa del genere il livello organizzativo è complesso, e gli interlocutori devono essere sempre di qualità. Ma quanto sono cambiati i sentimenti dei clienti di Banca Generali rispetto a quegli incontri all’insegna della paura? TUTTO CAMBIATO IN UN MESE E MEZZO “E’ cambiato tutto nel giro di un mese mezzo. Sino a un paio di mesi fa le ansie dei clienti erano: quanto è sicuro il nostro patrimonio? Che cosa può succedere? Chiedevano essenzialmente un’anali rischi, strumento per strumento. Il focus era sulla difesa del patrimonio. Mentre direi che da qualche settimana a questa parte le domande iniziano a diventare: sì, però dove possiamo andare a cercare rendimenti? Torniamo sugli emergenti? Pur in un quadro in cui la protezione del capitale rimane prioritaria, avvertiamo una nuova disponibilità ad aumentare la propensione al rischio. C’è una ripresa di grande credibilità sull’Italia”. Tutto questo, sottolinea Angelo Ribecco, si traduce in una rinnovata attenzione alle soluzioni del risparmio gestito. “I clienti hanno sperimentato nei loro portafogli quanto il possesso diretto dei titoli non potesse proteggerli. Neanche nell’obbligazionario. L’approccio “ma io mi porto il titolo a scadenza” oggi, dopo aver addirittura dubitato di 6 - Pur in un quadro in cui la protezione del capitale rimane prioritaria avvertiamo nuove disponibilità a rischiare ANGELO RIBECCO, 54 anni, di Cuneo. Inizia la professione nel 1983 in Fideuram, dove nel 2002 diventa Divisional Manager. Nel 2005 entra nel private banking di Banca Generali e dal 2009 è responsabile BSI a Milano. Con l’incorporazione in Banca Generali Private Banking assume dal 2010 la responsabilità della Rete RM. sione e li porta ad accettare per esempio la soluzione fondi obbligazionari, dove Banca Generali dispone anche di un’offera poderosa di prodotti di terzi, dei migliori gestori al mondo, i cosiddetti best brands. I clienti hanno visto che nella crisi il gestito ha protetto meglio”. I PRODOTTI CHE GUIDANO LA RACCOLTA Questo rinnovato interesse concreto per il gestito dai dati totali del sistema non emerge, perché co stito che si è registrato tra i clienti delle banche, impegnate a collocare le proprie obbligazioni per raccolta netta positiva, i cui driver sono i prodot (bruciati 450 milioni di sottoscrizioni per BG più Italia, polizza che investe quasi totalmente in titoli di Stato italiani e dà per il primo anno un rendimento garantito del 5,52%), i conti deposito al 4% e i pronti contro termine al 2,40% partendo dai tre mesi sino ai dodici. Ma anche gli azionari direzionali costruiti con i prodotti di terzi, protagonisti in molti casi di ottime performance da inizio anno (come quello che investe in Est Europa) tornano a muovere l’interesse. “Ma questo cambio di atteggiamento – tiene a sottolineare Angelo Ribecco – coinvolge anche gli stessi operatori professionali, quei banker che si 8 lazione: hanno vissuto la crisi, hanno visto che le loro scelte concentrate su alcuni singoli titoli erano a rischio, e adesso sono loro stessi a chiedere posizionamenti e soluzioni che consentano di mante # # F 27 HOME | COPERTINA IDEE DI INVESTIMENTO Mettere un po' di renminbi in portafoglio I rendimenti non sono particolarmentee allettanti (intorno al 2%) ma il processo sso di rivalutazione nei confronti del dollaro aro e delle principali monete sembra inarrestabile. Tutti i fondi di liquidità e obbligazionari per diversificare nella sempre più forte valuta cinese a valuta cinese sta diventando, accanto al dollaro Usa e all’euro, la terza valuta internazionale per importanza. Dal luglio 2010 si è avviato un processo di liberalizzazione che permette anche ai privati di detenere liquidità in renminbi a Hong Kong e consente alle società, cinesi o straniere, di emettere obbligazioni in valuta cinese (dim sum bond). La crescita dei depositi privati in valuta (oltre 700 miliardi di renminbi a Hong Kong) e l’enorme domanda di dim sum bond non soltanto testimoniano l’interesse degli investitori, ma creano un mercato sufficientemente liquido da consentire la costruzione di gestioni sulla valuta cinese, che negli ultimi cinque anni ha registrato una rivalutazione media annua sul dollaro di circa il 4%. L Il governo di Pechino, sottolineano gli specialisti di Fidelity, presta forte attenzione all’internazionalizzazione della valuta. 28 CRESCITA DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO DIM SUM DATI IN MILIARDI DI RENMINBI 120 Senza rating Tit. Stato High yield mar mag lug Investment grade Valore di mercato 100 80 60 40 20 0 gen 2011 set nov Fonte: FIDELITY COPERTINA | HOME stire sulla valuta e sulle obbligazioni cinesi. Si tratta dei comparti Azimut AZ Fd1 Renminbi Opportunities, Alliance Bernstein SICAV RMB Income Plus Portfolio, HSBC Global Investment Funds RMB Fixed Income, Fidelity Funds China RMB Bond e Barclays RMB Bond Fund AA. Un ulteriore fondo, Allianz RCM Renminbi currency fund, è al momento riservato agli investiori professionali, mentre il BlackRock Global Funds Renminbi Bond Fund A2 CNY, non è attualmente autorizzato in Italia. Attualmente la Cina sta concludendo nuovi accordi che condizionano l’acquisto di beni al pagamento in renminbi. È già accaduto con il Giappone, la Russia, il Brasile, l’Argentina, e si estenderà ad altri partner commerciali in Asia e Africa. Numerosi osservatori, sottolineano i money manager di Fidelity, ritengono che presto la valuta cinese potrà sostituire lo yen come principale moneta di riferimento in Asia. Anche se i rendimenti attesi non sono particolarmente allettanti (2% circa), si può puntare sulla probabile rivalutazione. E in ogni caso il renminbi rappresenta una valida diversificazione per la sua ridotta correlazione con l’insieme delle altre valute asiatiche. Le obbligazioni investment grade nella valuta cinese mostrano inoltre una volatilità minore rispetto a quelle degli altri emittenti asiatici. Esistono già cinque fondi autorizzati alla distribuzione in Italia che consentono ai privati di inve- A giugno 2011 Azimut ha lanciato, per istituzionali e investitori specializzati, AZ Fund Renminbi Opportunities. A metà settembre è stata lanciata anche la versione dedicata al grande pubblico degli investitori privati. Il fondo investe principalmente in depositi bancari in renminbi e marginalmente in bond governativi e corporate in renminbi con durata finanziaria del fondo di circa 12 mesi. Secondo Massimo Guiati, gestore del fondo, “il movimento di rivalutazione del renminbi è appena partito. Ci aspettiamo che il grosso avvenga nei prossimi cinquedieci anni". AZ Fund Renminbi Opportunities è un fondo liquidità in renminbi. Una quota compresa tra l'80% e il 90% del portafo- "il movimento di rivalutazione è appena partito. Ci aspettiamo che il grosso avvenga nei prossimi cinque-dieci anni" Terzo Pil mondiale 24% 21% Usa Ue 9% Cina La Cina oggi è la seconda economia al mondo per l’export e la terza per Pil 29 HOME | COPERTINA Le riserve valutarie mondiali 61% 23% 26% 19% 9% 0% Usa-Usd Ue-Eur Cina-RMB Le riserve mondiali sono detenute in dollari ed euro ma il futuro è targato Cina glio è infatti investita in strumenti del mercato monetario, quali conti correnti e certificati di deposito, mentre il restante 10-20% in obbligazioni governative e corporate denominate in renminbi. L’obiettivo del fondo è dare accesso alla valuta cinese consentendo di partecipare al suo apprezzamento di lungo termine nei confronti del dollaro americano. “Questo tasso di cambio – osserva Guiati - ha il vantaggio di essere fissato giornalmente dalla Banca Centrale cinese e di non essere sottoposto alla volatilità dei mercati. La strategia di investimento si svolge in due passaggi: gli euro ricevuti dal cliente sono dapprima trasformati in dollari e coperti integralmente attraverso una vendita a termine, successivamente i dollari sono convertiti in renminbi”. Il fondo offre un rendimento base annuale di poco superiore al 2% che deriva dall’impiego della li- Il RMB, fino allora ancorato al dollaro Usa, entra in regime di cambio a fluttuazione controllata: il tasso non può variare oltre 0,5% rispetto al valore precedente quidità e dall’attività di copertura del dollaro americano. “A questa struttura - spiega il gestore di Azimut - stimiamo che si possa aggiungere ogni anno un ulteriore 4% derivante dalla rivalutazione del renminbi, a fronte di una volatilità complessiva molto contenuta, intorno al 2%. Entrambi i valori sono in linea con le aspettative di mercato e con il trend di apprezzamento storico partito a luglio del 2005”. Ma è davvero realistica l’ipotesi che il renminbi conquisti presto lo status di riserva? Più che un’ipotesi, secondo Guiati, è una realtà: “Oltre il 15% dei depositi bancari a Hong Kong sono detenuti in renminbi, a discapito di depositi in dollari americani e altre valute internazionali. E le transazioni commerciali di import/export cinesi in renminbi, che due anni fa erano pressoché nulle, hanno già raggiunto l’8% del totale delle transazioni. Sono le stesse autorità cinesi e di Hong Kong a reputare che entro 25 anni il renminbi sarà la valuta di riferimento negli scambi internazionali. Inoltre, l’approvazione di metà 2005 Nei tre anni successivi la rivalutazione rispetto al dollaro è stata del 21% 2010 La Banca Centrale cinese vuole aumentare in modo graduale la flessibilità del regime di cambio del RMB per mantenere la stabilità del tasso di cambio Il RMB è quotato e scambiato solo sul mercato di Hong Kong contro il dollaro Usa. Avvio del processo di liberalizzazione: i privati possono detenere liquidità in RMB. Emissione di obbligazioni in RMB (Dim Sum Bond) da parte di società cinesi o estere 30 In un solo anno la rivalutazione rispetto al dollaro è stata pari al 5% 2011 Tra gli emittenti pronti a cogliere l’opportunità: McDonald’s, Caterpillar e Volkswagen COPERTINA | HOME IL BOOM DEI DEPOSITI IN RENMINBI A HONG KONG DATI IN MILIARDI DI RENMINBI 700 600 500 400 300 200 100 0 dic ‘08 apr ‘09 ago dic apr ‘10 ago dic apr ‘11 ago Fonte: FIDELITY caratterizzato da strumenti di breve termine e quindi la durata media degli investimenti sottostanti del fondo sarà probabilmente compresa fra uno e tre anni. Molte emissioni sono prive di rating: tutte le obbligazioni saranno quindi oggetto di un rigoroso processo di screening da parte del team d’investimento. Sono disponibili due classi di azioni, una per la clientela privata e una per quella istituzionale, con una soglia d’ingresso rispettivamente di 1.000 euro e 1 milione di dollari. ottobre del Foreign Direct Investment (FDI) in renminbi agevolerà l’accumulo di valuta del renminbi off-shore a Hong Kong per transazioni commerciali e industriali in Cina. Questo porterà una maggiore liquidità giornaliera della valuta anche off-shore”. Si concentrerà su strumenti denominati in offshore RMB, comprese le obbligazioni denominate in RMB e depositi in RMB il fondo HSBC GIF RMB Fixed Income lanciato anche in Italia da HSBC, che vanta una lunga esperienza nel reddito fisso asiatico. Il fondo è strutturato in modo che l'asset allocation vari nel tempo in base allo sviluppo del mercato e a seconda dell’evolversi del contesto normativo. Il mercato del RMB è RMB Income Plus Portfolio, il nuovo fondo di Alliance Bernstein, offre invece esposizione all’obbligazionario denominato in renminbi e cerca anche i migliori rendimenti puntando sulla combinazione di titoli obbligazionari cinesi e asiatici. Se alla fine del 2011 la stima era di una sottovalutazione del renminbi del 20%-25%, ora anche Alliance Bernstein prevede che si vada verso un apprezzamento di circa il 5% all’anno sul medio termine. Detenere un comparto denominato in renminbi significa quindi partecipare a questo potenziale trend di crescita. Secondo gli specialisti di Alliance Bernstein, tuttavia, sul giovane mercato delle obbligazioni dim sum la liquidità in attesa supera già l’offerta, rendendo difficile costruire un portafoglio ben diversificato. Inoltre le dim sum, che pure riescono a soddisfare l’obiettivo di una adeguata esposizione valutaria, hanno una redditività solitamente più bassa di altre obbligazioni asiatiche. Di qui la scelta di allargare il fondo a un ventaglio più ampio di opportunità che si possono cogliere nel reddito fisso asiatico. ...sul giovane mercato delle obbligazioni dim sum la liquidità in attesa supera già l'offerta... Il FF China RMB Bond Fund di Fidelity, infine, investe quasi esclusivamente in obbligazioni di alta qualità denominate in renminbi offrendo ai sottoscrittori ampia diversificazione nelle emissioni, esposizione alla valuta cinese e controllo del rischio. Il fondo è gestito da Bryan Collins, che vanta ottimi risultati con altri fonF di obbligazionari asiatici. 31 HOME | COPERTINA ANALISI DELL'ANDAMENTO 2011 Fondi immobiliari, un anno vissuto tutto al ribasso In Borsa hanno perso in media il 21,5%, ma anche il patrimonio netto contabile si è ridotto (- 2,7%) per le svalutazioni degli immobili. E ora? Conviene investire con i prezzi bassi? Anche l'immobiliare dipende dall'economia... DI I CARLO MAZZOLA Economista, presidente di Norisk E Partner di Norisk 32 MARCELLO RUBIU fondi chiusi immobiliari quotati a Milano hanno vissuto un 2011 piuttosto #\ j< 6 6 _ 6 4 4 _ + 9 ~H 6 4 + + 9^Hj> 6 6 @ Moltissimi fondi hanno visto un innal # \ 9# H 9J KH 6 + # 6 366 4 "## # _ j{<j + 3 j # 6 9 ^H 6 { 6@= $ 6 4 Unicredito 1 6 # 9Milan Prime OfH _ 66\ 4 6#! # # 66 #- COPERTINA | HOME \BNL Portfolio Imm. ^ <{ j{<< # 6# 6 9 [H 9H 6 6 4 <@< 4> $ # 3 #+- Se non ripartono le compravendite è lecito attendersi anche nel 2012 ulteriori svalutazioni soprattutto con la recessione 6 66 4 466 j~ + 6 @>~ 4 $ ^ 3 4 @{ } + + 6 # Atlantic 1 ha svalutato il proprio por# @} # 66 + #j{<< ` 4 - DI NUOVO IN CALO COME NEL 2007-2008 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 Indice prezzo (31.12.2002) 2003 2004 2005 Indice TR (31.12.2002) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ! fondi chiusi immobiliari 7 6 * 96H 9 H Fonte: NORISK 33 HOME | COPERTINA I NUMERI 2011 DI TUTTI I FONDI IMMOBILIARI QUOTATI DESCRIZIONE Beni Stabili - Immobilium 2001 (12/2017) Beni Stabili - Invest Real Security (12/2013) Beni Stabili - Securfondo (12/2014) BNL Portfolio Immobiliare (12/2013) BNL Estense grande distribuzione (12/2013) Aedes BPM Investietico (12/2012) DB - Piramide Globale (12/2015) DB - Valore immobiliare globale (12/2014) IDeA FIMIT - FondoAlpha (06/2015) Amundi RE Italia (12/2016) Amundi RE Europa (12/2016) Olinda Fondo Shops (12/2014) Polis (12/2015) Unicredito Immobiliare 1 (12/2014) IDeA FIMIT - Atlantic 2 Berenice (12/2015) IDeA FIMIT - FondoBeta (02/2015) IDeA FIMIT - Atlantic 1 (12/2013) Investire Immobiliare - Obelisco (12/2015) Vegagest - Europa Immobiliare 1 (12/2014) IDeA FIMIT - FondoDelta (12/2014) Risparmio Immobiliare 1 Energia (12/2018) BNL Immobiliare dinamico (12/2020) (1) (2) (3) (4) NAV (1) 31/12/2011 PREZZO 9/3/2012 SCONTO SUL NAV (2) 4.907 2.374 2.661 1.954 2.943 2.862 67 4.574 3.798 2.621 2.210 535 2.056 391 3.329 398 549 564 2.057 1.934 100 8.307 258 2.550 992 1.638 1.000 2.000 1.884 61 2.323 1.499 1.409 862 239 876 251 1.675 233 338 274 773 684 38 8.850 85 -48,0% -58,2% -38,4% -48,8% -32,0% -34,1% -9,5% -49,2% -60,5% -46,2% -61,0% -55,3% -57,4% -35,9% -49,7% -41,5% -38,5% -51,4% -62,4% -64,6% -61,7% 6,5% -66,9% VARIAZIONE DAL COLLOCAMENTO IMPLICITA IN BORSA NAV PATRIMONIO IMMOBILIARE (3) -48,0% -50,8% -40,4% -55,1% -19,6% -29,0% nd -52,2% -54,1% -34,3% -48,7% -30,6% -54,2% -20,0% -57,4% -19,1% -33,5% -23,1% -41,9% -41,7% -39,4% 2,5% -50,6% -1,78% -7,59% 2,96% -2,60% 1,22% 1,36% 6,00% 0,05% 3,63% 0,87% -5,95% 1,15% -2,06% 12,27% -0,24% 9,27% 8,05% -1,81% -14,81% -12,43% -16,92% 0,67% -13,10% 3,43% 1,39% 5,58% 1,52% 5,06% 4,72% 6,02% 3,35% 9,66% 4,91% 1,26% 9,07% 3,46% 15,31% 4,56% 13,42% 10,27% 8,22% -1,03% -0,80% -0,07% -0,33% 1,27% NEL 2011 IN BORSA NAV -28,56% -25,80% -1,39% -39,03% -9,76% -1,15% 9,18% -32,08% -33,83% -22,08% -18,72% -12,52% -31,17% -15,03% -0,77% 6,51% -16,39% -13,70% -24,37% -12,02% 23,09% 1,26% nd -0,67% -2,51% 1,10% -10,53% 4,53% 3,06% 2,51% -4,28% -1,04% -3,98% 3,77% -6,23% -1,90% -2,76% -2,27% 0,20% -0,73% -3,46% -10,45% -5,28% 1,30% -10,38% 0,18% FLUSSI / ONERI GESTIONE (4) 1,6 1,0 2,6 1,1 1,3 2,0 8,8 2,3 2,4 2,3 1,2 2,7 1,6 4,7 1,5 6,7 5,8 2,6 0,8 1,0 0,0 1,5 2,3 NAV (Net asset value): patrimonio netto del fondo immobiliare Sconto sul NAV: rapporto tra prezzo di mercato (09/03/2012) e NAV (31/12/2011) Svalutazione degli investimenti immobiliari necessaria per uguagliare il prezzo di mercato al NAV E' il rapporto tra la somma dei proventi e dei rimborsi di capitale distribuiti durante la vita del fondo e gli oneri di gestione corrisposti alla Sgr, alla banca depositaria, agli esperti indipendenti, ecc. Un valore elevato segnala che le commissioni sono contenute rispetto a quanto incassato dai quotisti, viceversa, se l'indicatore è prossimo a 1 evidenzia # $; Fonte: NORISK 9 "6H <> È 6 93+# H_ 6 j{<< 4 4# 4 6 #6 4 # + - 34 ` ## # $\$ < <{ Y 66 8 [ 66 ^ 6 4 ` 4 # 666 6 _ 6 + 3 # 4 4 66 _ _ 66 # # 4` F HOME | COPERTINA STRATEGIE: IL CATASTROFISTA Per i mercati finanziari i Cigni Neri sono gli eventi negativi tanto devastanti quanto imprevedibili che vanno sempre messi nel conto da chi investe. All'opposto i Cigni Bianchi sono gli eventi positivi, le cose che vanno bene così come abbiamo potuto prevederle, attenderle, sperarle. Per F il Cigno Nero di queste pagine che vedono più nero, per i quali il disastro che può polverizzare risparmi e investimenti è sempre dietro l'angolo. Il Cigno Bianco è invece la rappresentazione degli ottimisti a oltranza, quelli che quando guardano lontano vedono sempre prospettive positive e occasioni di guadagno. Entrambi riassumono in sè quanto di più negativo da una parte e di più positivo dall'altra c'è nel sentimento e nell'atteggiamento degli investitori verso il mercato, a maggior ragione in un periodo di incertezza e irrazionalità come quello che stiamo vivendo. Li abbiamo "intervistati", il nostro Cigno Bianco super ottimista. Ma non solo per sapere come la vedono: anche per avere indicazioni concrete, con nomi e cognomi, sugli investimenti da fare adesso. Perché sempre, in negativo o in positivo, bisogna provare a guadagnare. LE OPINIONI DI CIGNO NERO E CIGNO BIANCO SONO STATE RACCOLTE DA LORENZO RAFFO 36 "Loro stampano e noi balleremo: difendetevi così!" Troppa liquidità sui mercati! Che finirà per far scoppiare delle bolle. Meglio quindi essere selettivi. Ecco le mie proposte di investimento S empre e soltanto pessimista? Non vedo realisticamente nessun segnale di miglioramento rispetto a quanto ho sostenuto nel numero di marzo di F. Con l’aggravante del prezzo del petrolio che sale in previsione di nuove tensioni in Medio Oriente. Bank of America ha sostenuto che è un “già visto”, riferendosi a quanto avvenuto nel 2008. Non si è ricordata che l’impatto sull’economia globale rischia questa volta di pesare molto. Negli Usa tutte le 11 ultime recessioni hanno trovato origine in shock petroliferi. Finora i consumatori hanno ridotto gli acquisti di benzina e gasolio e non c’è stato panico. Quanto durerà questo atteggiamento di tolleranza rispetto agli errori dei politici di mezzo mondo, che si dimenticano quanto è importante la bolletta energetica per gli equilibri economici? In un simile quadro vogliamo già anticipare dei consigli di acquisto Confermo la mia opinione che oggi bisogna puntare su oro, materie prime energetiche e agricoltura. Per quanto riguarda il primo credo re di più, cioè di passare all’acquisto delle società che gestiscono miniere estrattive, i cui fondamentali sono ottimi e i cui prezzi in Borsa risultano in alcuni casi sottostimati. Nomi, per favore? Newcrest Mining, Fresnillo, Goldcorp e Rangold Resources sono una bella selezione. Potrei aggiungere altri nomi, ma penso che con questi si possa già costruire un buon giardinetto di imprese solide e dalle ottime prospettive. Ha preso un tranquillante prima del nostro incontro? Non la vedo così “cigno nero” come lei vuol farsi passare? Cosa è successo? Forse è la primavera, ma rimetto subito in moto il mio catastro giando sull’orlo del baratro. Franz Stocker sul quotidiano tedesco Die HOME | COPERTINA Welt ha sostenuto che ormai i mercati sono come dei tossicomani. Droga4 dalle Banche centrali, tutte disperatamente allineate a stampare denaro. Che offrono poi a buon mercato. Ma la macchina dei consumi e quindi dei Pil non riparte, perché questa medicina è errata. Ripeto cose che sanno tutti: la disoccupazione è a livelli record, le vendite di auto crollano, il mercato immobiliare barcolla e gli ordini in America stagnano. Cosa vuol dire? [6niremo nella pancia della balena cinese, l’unica che non sbaglia. Mi sembra che lei stia cercando di fare un discorso politico… Lo è, nel senso che i processi economici mondiali non sono governati e la liquidità immessa nasconde la realtà di fondamentali pessimi. Tutti stanno cercando di occultare l’un l’altro le magagne. Un esempio lo trovo in Italia. Riguarda l’Enel. Ha fatto un ottimo lavoro di comunicazione nel mettere sotto il tappeto i suoi problemi. Prima ha emesso delle obbligazioni che hanno destato interesse, poi ha cominciato a mettere in dubbio il 6ne degli utili da adesso in poi si ridurrà. Il caso Enel non è certo l’unico; anzi apre le porte a una stagione di an perché i fondamentali delle corporate sono meno forti rispetto all’inizio del 2011. La Borsa non se n’è ancora accorta, poiché drogata dalla liquidità delle Banche centrali! Presto si renderà conto che l’aria è cambiata. Investire in euro o in dollari? La moneta europea è ancora molto fragile e, a mia opinione, dovrebbe scendere a 1,10 contro il dolla Y<@{ dell’Eurozona, pur messo sotto ossigeno dopo il default pilotato della Grecia. La valuta americana, a sua volta, è troppo forte oggi rispetto a tutte le altre monete – escluso l’euro - se si considera la bomba su cui si muove, ovvero un debito pubblico semplicemente esplosivo. Vi invito a dare uno sguardo al sito www. usdebtclock.org (vedere ilustrazione). Ogni americano ha sulle spalle 50.000 dollari da pagare per il passivo del sistema nazionale e ogni 4si 140.000 dollari. In questo quadro pensare che il dollaro si raffor 6 alle elezioni presidenziali di autunno il trend potrebbe essere positivo, ma poi chiunque vada alla Casa Bianca dovrà intervenire con una lenta svalutazione, dagli effetti vantaggiosi anche per l’economia a stelle e strisce. Credo che a trarre vantaggio da una situazione così complessa saranno ancora una volta il dollaro canadese e il dollaro di Singapore E allora che fare? Puntare su renmimbi o rubli? Non ancora, sebbene una puntatina d’avvio sulla valuta cinese non sarebbe sbagliata. Credo che a trarre vantaggio da una situazione così complessa risulteranno ancora una volta il dollaro canadese e il dollaro di Singapore, ma in misura modesta. L’unica vera alternativa, capace di diventare un riferimento assoluto si confermerà la “non moneta”, ovvero l’oro. Qualunque sia la via con la quale si uscirà dall’attuale situazione il gold è la risposta. Sia se crollerà il sia se lo yen si indebolirà, sia se il petrolio andrà alle stelle; e potrei proseguire ancora con mille altre opzioni possibili. L’immobiliare è una seconda risposta? Lo è solo per alcune di queste possibilità, ma si avverte un problema sempre più diffuso. I politici voglio cit pubblici e lo faranno in modi nuovi, magari una volta tanto fantasiosi. Cito un esempio. A Parigi c’è stato il boom della locazione per brevi periodi – una o due settimane - di appartamenti ammobiliati. È la soluzione che piace agli americani e agli asiatici, più liberi così di organizzarsi la vacanza con autonomia e un controllo dei costi. Ebbene, il Comune di Parigi vuole impedire questa alternativa imponen- 37 # anche l’emissione di fattura con Iva. Perché lo fa? Per favorire gli alberghi, che pagano tasse molto più alte. La soluzione potrebbe diffondersi in altre grandi città ed ecco che l’investimento immobiliare da mettere a reddito perderebbe attrattiva. La mia opinione è che oggi bisogna puntare su oro, materie prime energetiche e agricoltura Oltre l’oro, il petrolio e l’agricoltura c’è qualcos’altro da comprare? Sì le società che operano nei sistemi di difesa, perché nei prossimi mesi potremmo vederne di belle sul fronte mediorientale. Anche su questo tema, per favore, qualche nome? Sono tanti, ma io prediligo le azioni quotate a Londra. Spesso i miei colleghi dissentono, sostenendo che i com- FRESNILLO DATI IN STERLINE - QUOTATA A LONDRA 20000 15000 10000 5000 Mar ‘09 Giu Set Dic Mar ‘10 Giu Set Dic Mar ‘11 Giu Set Dic Mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG missionali sono elevati e che la sterlina ballerà. Io rispondo che non c’è investimenti quale quella inglese, su 5 * Torniamo all’argomento della difesa. I nomi? Ha ragione. A Londra indico QinetiQ, specializzata in difesa intelligente. Produce robot sminatori e palloni aerostatici da rilevamento, oltre che impianti per la marina. In termini borsisitici nel 2011 è cresciuta molto, ma è ancora ben lontana dai massimi del 2008 e ha un trend positivo. Comprare o vendere? L’ho già detto nel numero scorso: bisogna vendere, perché hanno raggiunto quotazioni troppo elevate, grazie alla liquidità immessa nei mercati. Vendere per poi rientrare fra sei mesi, con extrarendimenti che potranno raggiungere anche il 10-20%. Quando si è in bolla non si può guardare la riga \ che bravo che sono stato! Di bravura non c’è nulla. È solo l’inevitabile ciclo degli alti e bassi. A mio giudizio i rendimenti di oggi delle corporate sono troppo bassi rispetto ai rischi congeniti. C’è isteria ed ecco allora che occorre scappare per riposizionarsi sugli stessi prodotti fra qualche mese. Parola di Cigno Nero”! HOME | COPERTINA STRATEGIE: IL SUPER OTTIMISTA "Il vero emergente è la Nuova Tecnologia: investite con audacia!" Cambiare strada e preferire solo le azioni di aziende che puntano alle innovazioni in tutti i settori. Il che vuol dire informatica, biotecnologie ma soprattutto ricerche in campo energetico. Vi dico i titoli che ho scelto io I l mercato le ha ragione, ma la pacchia durerà? Non mi pongo mai questa domanda e non rispondo alla vostra, perché sono abituato a no e scendono. La risposta è di combinare soluzioni d’investimento e di trovare decorrelazione fra loro, cioè andamenti diversi rispetto agli attivi più tradizionali e presenti nei portafogli. Vediamo cosa si può fare al momento attuale nell’ambito dell’azionario. A gennaio era logico comprare quasi tutto e soprattutto il bancario. Oggi occorre porsi dei limiti ben precisi e soprattutto stabilire delle regole di valutazione. È quello che facciamo noi gestori, ma è anche quello che deve fare l’investitore. Mi scusi, mi sembrano slogan! Allora la dico in maniera diversa. Cosa bisogna evitare nell’acquisto dell’azionario: prezzi elevati; indebitamenti rilevanti; bilanci poco chiari; modelli di business non solidi; comportamenti aggressivi del management. In termini più semplici occorre cercare valore. lei sta facendo discorsi da Che cosa bisogna evitare nell'acquisto dell'azionario: prezzi elevati; indebitamenti rilevanti; bilanci poco chiari; modelli di business non solidi; comportamenti aggressivi del management Lettori piacciono i nomi. Se non spiego cosa ci sta dietro le mie ni prive di contenuto. Vuole i nomi? Bene, eccoli! Con una precisazione: li fornisco sulla base di uno studio da me formulato nelle scorse settimane. La ricerca non tiene conto dell’Italia, di cui abbiamo già parlato nello scorso numero. Segnalo i due maggiori mercati europei, Germania e Francia, ma non trascuro la Svizzera. Nel primo dò il massimo dei voti a Siemens e Bmw, che sono le più globalizzate e raccolgono una quota rilevante di fatturato dai Paesi emergenti. In Francia sono positivo per Atos, Nexans e CGG Veritas. Non le conoscete queste aziende? La prima è una specie di spin-off da Siemens ed è leader europea nell’outsourcing informatico; la seconda produce cavi ad alta tecnologia; la terza fornisce al setto # giungo due casi particolari in Svizzera, ovvero Nestlé e Novartis, in altre parole prodotti alimentari e farmaceutica. Può darsi che anche questi titoli in futuro soffrano di cali delle quotazioni, ma si riferiscono a gruppi che soddisfano i requisiti di cui parlavo all’inizio. 39 HOME | COPERTINA CGG VERITAS DATI IN EURO - QUOTATA A PARIGI 255 200 155 100 Mar ‘09 Giu Set Dic Mar ‘10 Giu Set Dic Mar ‘11 Giu Set Dic Mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG della scelta di investire sulla tecnologia? Totalmente, salvo per gruppi forti in comparti ad alta redditività, come nel caso delle due società svizzere. Per il resto bisogna guardare solo a chi investe nel futuro. Potrei citare decine e decine di altri nomi di aziende con grandi potenzialità di crescita nelle tecnologie del domani. Nei centri ricerche di mezzo mondo stanno nascendo rivoluzioni epocali, perché l’uomo non è mai stato così intelligente come oggi, grazie al supporto dell’informatica. E allora qualche altro spunto? Mi piacciono le biotecnologie, ma 40 non è ancora il tempo di consiglia 4 si può pensare a un indice di settore, quale l’ETF iShares Nasdaq Biotech index945 * IBB). E poi segnalo un trend emer #fermati, quello delle estrazioni nel Mare Artico. Apparentemente si tratta di gruppi attivi nel petrolifero, ma che si stanno trasformando in specialisti dell’applicazione tecnologica alla ricerca di tutte le fonti energetiche nelle zone polari. Hanno davanti a sé prospettive immense. Ancora una volta pretendiamo nomi! Nessun problema. È il caso, per esem- pio, della norvegese Statoil, da comprare al Nyse con la sigla STO. Si tratta di un cavallo di battaglia per molti gestori di fondi, ma ora va messa in portafoglio anche da parte degli investitori privati. Ha attività offshore e onshore in Russia e in altre parti del Mare Artico. Con un p/e di 9,5 la considero un’occasione da non perdere, anche perché è posseduta per il 67% dallo Stato norvegese, uno dei pochi al mondo ben gestito e da gente onesta. Poi c’è un altro nome da segnalare: è la britannica Cairn Energy, quotata a Londra con la sigla CNE. Sta lavorando molto nelle perforazioni sulle coste della Groenlandia, ma anche se non dovesse avere successo i suoi asset zione di Borsa ben più alta della quotazione attuale. Il collega Cigno Nero ha una passione per l’agricoltura. Lei che ne pensa? Gli dò perfettamente ragione, ma per motivi diversi da quelli che lui esprime. Anche in questo ambito bisogna puntare sulle rivoluzioni tecnologiche, perché stanno succedendo cose strane. Ci sono concentrazioni in atto e sono pesanti. Pochi gruppi controlleranno i rifornimenti alimentari nell’arco di qualche anno. Fornisco i nomi, senza che lei mi ponga la domanda. HOME | COPERTINA Sono, per esempio, Bunge, Glencore e Olam. Sconosciuti? È quello che loro vogliono, per agire in silenzio. Il primo, quotato al Nyse con la sigla BG, è una conglomerata con sede nelle Bermuda; ha attività a 360° nell’agribusiness e qualcosa come 32.000 dipendenti in tutto il mondo. La svizzera Glencore, quotata a Londra con la sigla GLEN, è la più grande specialista di trading di commodities e 8 #care il settore alimentare, grazie a ca leader mondiale nel management di supply chain per i comparti agricolo e alimentare. È quotata a Singapore. Il potere economico di chi organizza l’arrivo sulle nostre tavole di pane, pasta e quant’altro è qui dentro. Come contrastare una simile forza? Sviluppando nuove tecnologie, capaci di diffondersi e riportare democrazia diffusa nella produzione e nella commercializzazione di tutto quanto serve a sfamarci. Per esempio? Non si tratta di aziende quotate in Borsa e quindi non interessa che faccia nomi, ma attenzione! Ci sono movimenti pesanti in questo settore e investire sulle tre leader citate potrebbe rivelarsi un bel business solo per qualche anno. Poi, non si sa! STATOIL DATI IN CORONE NORVEGESI - QUOTATA A OSLO 1600 1500 1400 1300 1200 1100 Mar ‘09 Giu Set Dic Mar ‘10 Giu Set Dic Mar ‘11 Giu Set Dic Mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG La Grecia e la liquidità immessa dalle banche centrali sono due temi importanti, ma lei non sembra interessarsene. " Leggo tutti i giorni i giornali, come voi. Ormai conosciamo ogni dettaglio, ma nessuno ricorda che aver investito sulla Grecia così come sugli altri governativi è un retaggio del passato. Non aveva senso qualche anno fa e non ha alcun senso oggi. Certo l’investitore va dove trova rendimenti, ma non calcola i rischi. E resta invischiato nelle crisi di Grecia, Portogallo, Irlanda e così via. Bisogna invece guardare al futuro e investire con coraggio sulle innovazioni che rivoluzioneranno ancora una volta il mondo. Le Apple, le Google, le Amazon del 2020 esistono già. Bisogna cercarle, cominciare a testarle con piccoli investimenti e poi capire quali decolleranno: informatica avanzata, biotech, alternative energetiche, nuove forme di alimentazione... Anche questo ha dei rischi! Sì, ma per un’azienda che scomparirà dieci si affermeranno. Le Apple, le Google e le Amazon del 2020 esistono già. Bisogna cercarle, cominciare a testarle con piccoli investimenti e poi capire quali andranno alle stelle. A mio giudizio i settori citati, cioè informatica avanzata, biotecnologie, alternative energetiche e nuove forme di alimentazione hanno potenzialità eccezionali, ma magari fra due o tre anni si saranno scoperti altri di crescita. Quindi niente titoli di Stato e niente bond? Non sono così netto, ma certamente 66 sanate con modalità che provocheran3# esploderà fra due anni, ma già oggi i segnali vengono dal petrolio e dai prodotti derivati venduti sul mercato. In relazione alle obbligazioni occorre stare molto attenti a quelle a lunga scadenza, le più minacciate in termini di rendimenti reali. L’azionario ha rischi, ma sostanzialmente riesce in taluni casi a seguire il costo della vita al rialzo. Quello riguardante le nuove tecnologie è il più adatto, poiché i loro prezzi non esistono. Si formeranno nel tempo e quindi si adatteranno alle condizioni di mercato imposte anche dai fattori monetari. F 41 BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI INDICAZIONI OPERATIVE Tecniche "facili" per fare trading? Provate queste! Trattate le obbligazioni come azioni, comprandole e rivendendole in continuazione per sfruttare le oscillazioni di prezzo. Ecco le strategie accessibili a tutti per investire come un trader senza rischiare il capitale DI 42 S LORENZO RAFFO empre più bond nei portafogli degli italiani: è la conseguenza della ricerca di strumenti finanziari che garantiscano sicurezza. Spesso gli investitori non sanno però che, per ottimizzare il rendimento delle obbligazioni tenute nei depositi titoli, devono trasformarsi in trader. Con minori rischi rispetto all’azionario, ma comunque con incognite e un pizzico di frenesia che magari non fa rimpiangere l’adrenalina della Borsa. Perché trasformarsi in trader? La risposta è semplice. I rendimenti medi dei bond sono attualmente abbastanza ridotti, an- cor più se si considerano i maggiori prelievi fiscali applicati da quest’anno. Ottenere già un 4% netto appare a molti un obiettivo ambizioso, ma non per questo soddisfacente. Come dare allora un pò di pepe al proprio portafoglio? Non accontentandosi di gestire una posizione statica ma aggiungendo sprint, con frequenti operazioni di acquisto e vendita di bond. FINO A IERI SI POTEVA SOLO IN DUE MODI Gli esperti del settore consigliavano in passato di operare – per il trading obbligazionario – soltan- to con prodotti a basso rating o a lunga scadenza, più sensibili agli alti e bassi di prezzo, derivanti nel primo caso da notizie e nel secondo da variazioni dei tassi. Certo ancora oggi queste regole valgono, ma altri “giochetti” si sono resi possibili, grazie ai cambiamenti in atto sui mercati, all’incremento del numero delle emissioni e anche a certe inefficienze del sistema. Ci sono delle strategie abbastanza semplici, che consentono a chiunque di ottenere quello che possiamo definire un extrarendimento nella gestione obbligazionaria, TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI | BOND Comprare qui, vendere là P uò sembrare facile ed è il motivo per cui la presentiamo per prima. In realtà è eseguibile solo in pochi casi e con una tempestività di intervento da veri trader. Ormai ci sono, più in teoria che in pratica, le possibilità – grazie anche alla cosiddetta best excecution – cioè alla migliore esecuzione per il cliente in termini di prezzi, di acquistare su una Borsa e di vendere su un’altra lo stesso prodotto, ma magari con piccole differenze di prezzo, che si traducono in utili per chi opera velocemente, riducendo i rischi quasi a nulla. Un esempio: un diffuso bond | }K~ della redazione di questo articolo, sul mercato ## euro fra “bid” e “ask” alla Borsa del Lussemburgo | #; Riuscendo a ottenere il prezzo più favorevole in acquisto in una sede e quello più alto in vendita nell’altra si sarebbe realizzata una plusvalenza immediata. Il problema è che ciò è redditizio solo per elevati investimenti e per chi abbia la possibilità di operare senza intermediari su più piazze diverse. Un trading semplice sulla carta ma alla portata di pochi. # I l mercato obbligazionario non è perfetto. Ci sono prodotti, per esempio, poco liquidi. Possono essere sottovalutati o sopravalutati. Ciò accade in particolare nell’ambito di quelli non quotati su mercati regolamentati. Varie piattaforme indicano le quotazioni indicative in =} & secondario trattato da controparti che sono intermediari specializzati. Perché indicative? Per il motivo che restano tali K K + all’ultimo momento tali controparti possono ritirarsi, ritenendo le condizioni non più convenienti. Il tutto avviene con tempi molto veloci, ma proprio una macchina così complessa provoca # il bravo trader deve saper cogliere. Spesso è questione anche di fortuna, occasioni di prezzi interessanti, con cui realizzare trading rapidi, sono imponderabili. Un esempio per tutti: | hanno registrato quotazioni irragionevoli – se confrontate fra loro – in taluni K motivi solo in parte legati ai cambi di vertici della società. Chi ha saputo sfruttarli ha realizzato extrarendimenti rilevanti, con la possibilità anche di arbitraggi resi possibili dalle incertezze + # rispetto alle strette regole che dovrebbero governare l’andamento dei prezzi. richiedendo soltanto un pò di impegno e tempo, ma non implicando minacce per il proprio capitale. Fra poco ve le spiegheremo. È comunque il caso di ricordare come le tecniche tradizionali siano oggi meno idonee a soddisfare chi vuole operare con compravendite veloci. Negli anni 80 e 90 il trading obbligazionario si basava soprattutto sulla sensibilità alla variazione dei tassi d’interesse. In particolare per l’Italia (in epoca ante euro) questa scelta di politica monetaria era determinante e quindi ne risentivano in maniera positiva o negativa i titoli 43 BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI di Stato, secondo la tipologia (tasso variabile o fisso) e la durata. Altri fattori decisivi erano le notizie di indicatori economici e dell’inflazione. Oggi tutto questo è meno esasperato, poiché le scelte spettano alla Bce e quindi ci sono velocità inferiori e minore indipendenza decisionale, poiché riguardano una pluralità di Paesi. Un’eventuale variazione dei tassi ha una tale portata da causare in anticipo indiscrezioni e notizie, che si traducono in più lenti adeguamenti dei prezzi dei prodotti finanziari e quindi in minori occasioni di pro- Un'eventuale variazione dei tassi ha una tale portata da causare in anticipo indiscrezioni e notizie che... fitto. È di conseguenza finita – anche se non del tutto – l’epoca in cui i trader tenevano in evidenza la tabella di oscillazione delle quotazioni di quinquennali, decennali e trentennali in rapporto alle variazioni dei tassi: circa 6 punti per i 10 anni e 15 per i più lunghi a ogni punto di incremento o discesa dei tassi. Naturalmente ciò vale ancora oggi, con la differenza che la Bce adotta le correzioni con tempi diluiti e adeguamenti frazionali (di solito un quarto di punto alla volta). L’altra modalità, quella delle obbli- 44 Gli ibridi S ono un caso a parte, in quanto strumenti di debito che stanno a metà fra l’obbligazione e l’azione. Di fatto la struttura è del primo tipo, ma il pagamento della cedola dipende dall’andamento gestionale della società. Essa è in perdita? Allora la cedola salta. Non ci dilunghiamo sul complesso meccanismo che regola tali bond, spesso di tipo perpetual o con scadenze \&; }+# di obbligazioni molto volatili nei prezzi, a causa di fattori derivanti dall’andamento della società – in prevalenza banche – o dal quadro generale dei mercati. In tale contesto si trovano spesso occasioni d’oro, che vanno sfruttate con abilità, freddezza e audacia. Verificando gli andamenti pregressi con l’utilizzo degli strumenti di analisi tecnica si identificano supporti forti, sui quali entrare garantisce di solito trading molto redditizi. Data la struttura delle obbligazioni, occorre darsi obiettivi di uscita chiari, trascurando che quasi sempre le loro cedole sono elevate. Per l’investitore veloce gli ibridi vanno visti come delle azioni, con movimenti ancora più accentuati e totale trascuratezza delle cedole pagate. In occasione della crisi del sistema finanziario dell’anno scorso questi bond hanno visto crollare le quotazioni, riprendendosi però molto velocemente, grazie anche alla decisione di alcune banche di + & +; Passare da un titolo all'altro P er spiegare la seconda modalità occorre innanzi tutto impratichirsi con un termine forse poco conosciuto, quello di “yield to maturity”, ovvero di rendimento a scadenza. Acquistando identici importi di due obbligazioni caratterizzate #& e con medesima scadenza – meglio se piuttosto lunga – dello stesso emittente o al massimo appartenenti a un unico gruppo si possono determinare condizioni in cui il differenziale tra i due “yield to maturity”, in parole povere fra i prezzi, si discosta, per inefficienze del mercato o per altri motivi. Ecco allora che si vende il bond che ha subito l’aumento di prezzo maggiore per ricollocarsi su quello con prezzo inferiore. Dopo qualche tempo i relativi grafici si riposizioneranno uno vicino all’altro e si tornerà a dividere il capitale fra le due obbligazioni. I tecnici definiscono questa modalità come quella degli arbitraggi; procura un extra rendimento magari non elevato in ogni singola operazione ma che può rivelarsi interessante nell’insieme degli "& che si rendono possibili. Con che cosa farlo? Obbligazioni che si prestano sono per esempio quelle delle organizzazioni internazionali, +** & elevate quantità di emissioni e – dal punto di vista delle tipologie – anche con gli zero coupon a scadenza lunga. TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI | BOND Le medie mobili È causa di vari fattori, è entrata in un periodo di turbolenza, che le medie mobili hanno ben presto confermato ;] è stato chiaro quando il prezzo è ;W avuto un vero e proprio crollo che l’ha portata due volte a toccare quello che è divenuto un fortissimo ~; un rimbalzo che l’ha riportata, nell’arco di pochi mesi, di nuovo + realizzatosi in corrispondenza di un ~~;| Certamente sì, ma la combinazione di medie mobili scelte appare lenta. Per chi si fosse impratichito della modalità l’utilizzo di una doppia +~ ovvero dieci punti sotto la vendita. È pur vero che si sarebbe perso il rateo di cedola, ma quest’ultima sarebbe comunque risultata di parecchio inferiore all’utile in conto capitale realizzato in caso di vendita ; la tecnica più semplice e redditizia. Occorre stabilire due medie mobili e compararne l’andamento sul grafico + ;| un esempio. Con delle medie a questo modo: quando quella più & ^ & quando la incrocia al rialzo si deve acquistare. Per chi è abituato a effettuare trading azionario si tratta di una modalità operativa banale; nel caso delle obbligazioni ha un valore di riferimento assoluto nella costruzione di strategie per aumentare la redditività di un portafoglio. Innanzi tutto consente di proteggersi da eventuali crolli, ma soprattutto abbassa i prezzi di carico trasformandosi in un paracadute con extravalore. Un caso pratico può convincere anche i più riottosi. Un’obbligazione che ha fatto soffrire non poco è la Air Berlin ~ ~; vicino alla pari fino ad agosto. Poi, a AIR BERLIN 2018 8,25% gazioni di società a basso rating, resta tuttora valida, anche se comporta rischi elevati, data la vastità di offerta di quelle che sono definite le high yield. Gli operatori professionali hanno sempre utilizzato strumenti complessi, quali i future, per esempio sul Bund, caratterizzati da oscillazioni repentine nei due sensi, con l’aggiunta di vendite allo scoperto e l’uso di opzioni. Tecniche molto interessanti, ma che richiedono - nel caso dei future - capitali rilevanti e in quello delle opzioni una conoscenza approfondita di strumenti complicati e rischiosi. Meglio allora accontentarsi di tecniche semplici, possibili anche a chi disponga soltanto di qualche migliaio di euro e di una qualunque piattaforma, dotata degli indicatori di base per l’analisi tecnica, allo scopo di capire i trend in atto nel mercato. Vediamo allora alcune strategie realizzabili quasi tutte da chiunque conosca pur solo le basi del trading e delle obbligazioni. =}]=]]?= 100 95 90 85 80 75 70 Ultimo prezzo 99,576 Media mobile a 50 giorni (98,893) Media mobile a 25 giorni (99,643) Apr ’11 Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen ‘12 Feb Mar Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI BLOOMBERG IL TUTTO È PIÙ SEMPLICE DI QUANTO NON SI CREDA Di modalità operative ce ne sono tante: alcune semplici e alla portata di chiunque; altre complesse e possibili solo per operatori professionali. Comunque è certo che il trading di obbligazioni ha regole comprensibili, sebbene il mercato sia meno trasparente rispetto a quello azionario. Qui c’è un prezzo ufficiale, riferimento assoluto per chi opera. Nel caso dei bond la 45 BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI Gli speculativi N e abbiamo accennato all’inizio come a una tecnica in vigore già in anni lontani, quando l’investitore non disponeva di tutti gli strumenti tecnologici e di analisi di oggi. Allora ci si rivolgeva al bancario di turno e si andava più a naso che basandosi su dati oggettivi. In cosa consiste? Nel monitorare obbligazioni di società a basso rating e nell’acquistarle in presenza di notizie che scatenino cadute dei prezzi. Ma attenzione: ciò va fatto quando ci si avvicina alla scadenza e si ha la sicurezza che il bond sarà rimborsato. Un settore molto sensibile alle news è quello automobilistico: le sue obbligazioni si prestano bene ad acquisti in momenti di tensione e a successive vendite quando la situazione si ristabilizza. Di fatto tutti i bond a rating speculativo subiscono variazioni di prezzo – più o meno ridotte – nell’ultimo anno di vita, in rapporto anche all’andamento dell’economia in generale o a indiscrezioni su eventi del settore in cui operano. Si tratta di identificare prodotti prossimi al rimborso e seguirli di giorno in giorno, o meglio ancora più volte nella giornata, entrando quando si realizzano cadute dei prezzi. Gli zero coupon U na categoria di obbligazioni particolari è quella delle & e in cui il rendimento è calcolato come differenza fra la somma che l’investitore riceve alla scadenza e quella che versa alla sottoscrizione K+;] di quotazione dovrebbe essere una retta obliqua fra i due momenti, ma molti fattori incidono talvolta in misura accentuata e talvolta meno sulla quotazione, lasciando spazio a operazioni di trading. In questo caso può essere abbastanza utile utilizzare come riferimento le Bande di Bollinger: quando si restringono il prezzo resta allineato a quello teorico; quando si allargano e la media mobile ^ & si allontana ecco che si determina una condizione di plusvalenza, che deve portare a una vendita dell’obbligazione, per rientrarvi quando la situazione di normalità si ristabilizza. Anche in questo caso risulta di solito piuttosto modesto, salvo in situazioni particolari, come per esempio in presenza di un netto abbassamento dei tassi di mercato rispetto a quello di rendimento dello zero coupon. complessità deriva da una sovrapposizione di mercati e dalla presenza di un vasto secondario non regolamentato. E’ evidente che in un simile quadro la certezza del prezzo è minore, salvo che ci si accontenti dei titoli di Stato o dei prodotti più scambiati, a tasso fisso o a tasso variabile, presenti sulle piattaforme regolamentate. ...il passaggio al trading su bond OTC o caratterizzati da strutture complesse diventerà inevitabile... Per chi inizia vale senz’altro la pena impratichirsi in tale ambito, trasparente e liquido. Poi, quando l’esperienza sarà rilevante, il passaggio al trading su bond presenti nei mercati OTC o caratterizzati da strutture complesse diventerà inevitabile. Ma già nel primo ambito le occasioni di buoni affari sono numerose e continue. Provare per credere! F La martingala V iene dai casinò, dove la si considera una tecnica molto rischiosa, tale da svuotare il portafoglio del giocatore. Nel caso dei bond è meno pericolosa, poiché comunque l’investimento ha un suo rendimento &@<#_" # &@ ;] X # K ; ;; ;;] K K ; Ci sono tuttavia due problemi: occorre disporre di un notevole capitale e non c’è nessuna protezione nel caso di un crollo che porti a un “default”, situazione che annienterebbe una posizione continuamente incrementata. 46 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA LE PROSPETTIVE DEL TITOLO Nokia, finalmente l'effetto Windows? DI 48 MARCO BARLASSINA TECNOLOGIA & FINANZA | TECH Nei prossimi mesi si vedrà se il grande accordo con Microsoft per utilizzare la versione Phone del sistema operativo per pc più diffuso al mondo comincerà a farsi sentire sulle vendite di Smartphone, dove il colosso f inlandese ha perso terreno su Apple e altri concorrenti I l 2012 sarà l’anno della verità per Nokia. Nei prossimi mesi si deciderà il destino \ scirà a mantenere la posizione di leadership nel mercato della telefonia cellulare o perderà ancora quote di mercato in favore dei concorrenti? Il ruolo di punto di riferimento per i consumatori è stato messo a dura prova dalla concorrenza dei prodotti Apple e da quella dei produttori che hanno scelto di montare sui loro telefoni il sistema operativo Android di Google, Samsung su tutti, ma ora Nokia sembra essere entrata in una nuova fase della sua evoluzione. Nei prossimi mesi si capirà se la svolta che Nokia ha messo in cantiere nel 2011 darà gli effetti sperati. Dopo aver sostituito lo storico ceo Oli-Pekka Kallasvuo con un ex-Microsoft come Stephen Elop (vedere riquadro a pagina 50), lo scorso mente rotto con il passato avviando una partnership con la società fondata da Bill Gates. L’accordo con Microsoftt ha con- STEPHEN ELOP Ceo di Nokia 49 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA CHI È IL NUMERO UNO Nel mese di settembre del 2010 Nokia ha rimpiazzato il ceo Oli-Pekka Kallasvuo (che aveva ricoperto l'incarico dal 2006) con il canadese Stephen Elop, divenuto così ; Elop in precedenza è stato numero uno della divisione Business di Microsoft, cui fa capo lo sviluppo della suite [#=#; [;K di esperienze nel settore delle telecomunicazioni e delle telefonia cellulare, può essere interpretato come un altro indicatore della presa di coscienza di Nokia circa la > # ; A sinistra STEPHEN ELOP con il ceo di Microsoft, STEVE BALLMER sentito a Nokia di lanciare prodotti con 53\ all’ormai superato sistema Symbian che per tanti anni ha costituito l’architrave su cui operavano i prodotti della La decisione ha il potenziale per risolvere i problemi di Nokia, che negli ultimi anni sono stati soprattutto tecnologici. Il gruppo ha infatti continuato a produrre telefoni di buon livello e dotati di un design piacevole, ma ha fatto fatica a tenere il passo dell’innovazione che la telefonia cellulare ha avuto nel campo del software, con telefoni UTILI ANTE IMPOSTE W}]][]]?W]W]?= 2006 5,7 8,2 2007 4,9 2008 2009 0,9 2010 2011 1,7 -1,2 VENDITE NETTE W}]][]]?W]W]?= 2006 41,1 2007 51,0 2008 50,7 2009 40,9 42,4 2010 2011 50 dalle potenzialità sempre più vicine a quelle di un pc portatile, e con l’esplosione delle app. È il motivo per cui l’azienda ha perso posizioni soprattutto nel segmento dei prodotti di #\ Proprio quella tipologia di dispositivi su cui i produttori riescono a realizzare i maggiori margini. $ 6 ziari hanno anticipato, penalizzando il titolo Nokia, e che solo ora hanno cominciato a riconsiderare proprio in scia all’accordo con il gruppo di Redmond. 38,7 SPIRAGLI DI LUMIA I primi dati sul nuovo anno, che verranno diffusi il prossimo 19 aprile, diranno se la svolta intrapresa dal gruppo sta dando i frutti attesi. Saranno #6 ri trimestrali che potranno pienamente tenere conto dell’andamento della domanda dei nuovi Lumia 800 e Lumia 710, i primi telefoni di Nokia con sistema operativo Microsoft lanciati sul mercato lo scorso 15 novembre. Proprio per via della data di lancio, a timi tre mesi del 2011 hanno potuto solo parzialmente mostrare gli effetti delle vendite dei primi prodotti Windows-based, ma già si sono potuti notare alcuni segni di vita. Nonostante una distribuzione ancora limitata su alcuni mercati, il grup- TECNOLOGIA & FINANZA | TECH LE VENDITE DI CELLULARI E SMARTPHONE NEL MONDO W}]][]]=]W]] I TRIM. II TRIM. III TRIM. IV TRIM. 2010 Nokia I TRIM. TOTALE 2010 II TRIM. III TRIM. IV TRIM. 2011 TOTALE 2011 108 111 110 124 453 109 89 107 114 519 Motorola 9 8 9 11 37 9 11 12 11 43 Samsung Electronics 64 64 71 81 280 70 76 92 95 333 Sony Ericsson 11 11 10 11 43 8 8 10 9 35 LG Electronics 27 31 28 31 117 25 25 21 18 89 HTC 3 5 7 9 24 10 12 13 ;W; 35 Mercato (stime IDC) 311 328 349 403 1.391 372 365 394 427 1.558 Nokia 21,5 24 21,7 28,6 96,4 24,2 16,7 16,8 19,6 77,3 Research in Motion 10,5 11,2 12,1 14,2 48 14,9 13,7 10,6 14,1 53,3 Apple iPhonee 8,752 8,398 14,102 16,235 47,487 18,647 20,338 17,073 37,044 93,102 - - - - - 13 19 29 37 98 55,4 64,4 82,8 102 304,6 99,6 106,5 118,1 157,8 Samsung Electronics Mercato (stime IDC) 482 Fonte: NOKIA.COM po ha annunciato di aver venduto più di un milione di Lumia. Sempre pochi rispetto ai 37 milioni di iPhone venduti nello stesso periodo di tempo dalla Apple, ma sicuramente un buon punto di partenza per guardare al fu In tre mesi, partendo da zero, i cellulari Nokia sono saliti a rappresentare il 33,1% delle vendite di smartphone basati su piattaforma Microsoft, contribuendo, secondo i dati della società di ricerca Strategy Analitics, a portare le consegne di smartphone targati Micro- soft a 2,7 milioni dai 2 milioni del terzo trimestre dell’anno. Ora Nokia è il principale venditore di dispositivi che montano Windows, superando anche la coreana Htc. LE ASPETTATIVE DEGLI ANALISTI L’accoglienza della serie Lumia da parte del mercato permette quindi a Nokia di guardare al 2012 con aspettative ottimistiche. Ne sono convinti gli esperti della società di analisi indipendente americana Morningstar, che nel loro ultimo report su Nokia sotto- NOKIA IN BORSA W}]]?=]=?}] SETTEMBRE 2010 11 10 9 8 7 6 FEBBRAIO 2011 Stephen Elop viene nominato nuovo Ceo siglata partnership con Microsoft FEBBRAIO 2012 lancio Lumia 610 e Lumia 900 al Mobile World Congress NOVEMBRE 2012 lancio dei primi prodotti con Windows Phone 7 5 4 Mar 2010 2011 2012 Fonte: BLOOMBERG Microsoft abbiano realizzato un prodotto valido e si siano impegnate per mettere sul piatto risorse di marketing e distributive tali da cercare e raggiungere una massa critica. Secondo Morningstar, Nokia parte chiaramente da una posizione di svantaggio nella guerra delle piattaforme, “ma la sua alleanza con Microsoft dovrebbe fornire # pravvivenza” nell’ambiente competitivo degli smartphone. I prossimi mesi saranno determinan 6 ship. “Ci focalizzeremo sulla crescita delle unità Lumia vendute nei primi tre mesi dell’anno”, spiegano gli analisti, sottolineando che “sarà necessario un robusto tasso di crescita perché la piattaforma Lumia possa raggiungere una velocità di fuga”. Sempre secondo Morningstar, aver scelto di abbandonare la piattaforma Symbian per sviluppare dispositivi dotati di Windows Phone 7 potrebbe essere rischioso, ma è stata la scelta \J nership Nokia/Windows avrà un impatto sconvolgente, ma riteniamo che questa consentirà a Nokia di stabilizzare la sua quota di mercato e il suo mar- 51 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA gine lordo. Unire il know-how di NoTRE PUNTI DI FORZA kia nella produzione dei telefoni con Nokia, nella visione di Morningstar, le competenze nel software di Micro` # \ soft dà una possibilità dopo che per il design dei telefoni, le dimensioni e la diversi anni la quota di mercato nedistribuzione. In merito al primo aspetgli smartphone è andata riducendoto gli esperti citano alcuni degli ultimi si”. Il sistema operativo Symbian nel corso del tempo ha infatlandese, come l’N8 o ti perso colpi nei confronl’N97 che, nonostante ti di una concorrenza semuna scarsa risposta del pre più agguerrita, formata mercato, sono consideda un lato dall’iOS, su cui rate delle vere e proprie gira il fortunato iPhone meraviglie del design. della Apple, e dall’altro da In termini di dimensione Android, il sistema aperto gli analisti sottolineano promosso da Google che che Nokia detiene cirha guadagnato crescenti ca un terzo del mercato quote di mercato. L’alleanmondiale dei cellulari, TIMO IHAMUOTILA # # za con Microsoft potrebbe con siti produttivi in dieconsentire a Nokia di inci diversi Paesi distribuvertire questa dinamica. iti tra Europa, America Soprattutto grazie al vanLatina e Asia. Una carattaggio di avere dalla propria teristica che conferisce a parte l’incontrastato numeNokia una particolare ro uno dei sistemi operativi 6 + per Pc. Il rassicurante amre la società può spostabiente di Windows e l’asre la produzione laddove senza di problemi di comil costo dei componenti patibilità rappresentano (e il tasso di cambio) è ancora un indubbio vantagpiù favorevole. MARKO AHTISAARI Executive vice president gio. Per questo Morningstar La posizione di forza ritiene che Microsoft “potrà nella distribuzione conconquistare una sua nicchia nel seg 6 mento di fascia alta degli smartphodi canali distributivi in molte parti del ne, magari iniziando dalla clientela mondo, compresi i mercati emergenti business, grazie al supporto per Ofin rapida crescita come Cina e India. K “Nonostante non sia chiaro se questo RIALZISTI ] competitivo di Nokia nel mercato dei dispositivi K apparato distributivo, è ancora #;X riuscisse a fare leva su questi punti di forza nella fascia alta del mercato, Nokia avrebbe ancora la possibilità di diventare un ; ] salute e la società ha un # e forti capacità nella ricerca ;X prodotti non dovrebbe porre >; X ancora un importante player nel mercato delle apparecchiature per ; RIBASSISTI Nokia sta perdendo posizioni nel mercato GIÙ VENDITE E MARGINI NELL'ULTIMO TRIMESTRE 2011 Nel qua K \;] + ; ] + unità, con una contemporanea caduta dei prezzi di vendita del 9% per \ ; $ ^ # K >; + \K ; mesi un telefono cellulare Nokia è stato venduto mediamente al prezzo di ; 52 nonostante abbia buone possibilità di farlo, ancora non vi è certezza che la società possa recuperare quote [#; > # da terze parti è un punto competitivo # ancora non si sa quanti sviluppatori X [ Nokia sulla nuova piattaforma ; TECNOLOGIA & FINANZA | TECH Nord America Sud America 1% Europa 11% Medio Oriente e Africa 21% DOVE VENDE NOKIA 23% Cina 16% Asia 29% Fonte: NOKIA.COM possa essere ritenuto un reale vantaggio di lungo termine, Nokia ha recentemente confermato la sua leadership sui mercati dove i consumatori richiedono prodotti entry-level (con un prezzo al di sotto dei 50 euro). In questi mercati Nokia detiene una quota di mercato di circa il 50%. Ci aspettiamo che i volumi di vendita continueranno a crescere nei Paesi emergenti, ma qui Nokia subirà la crescente competizione dei maggiori produttori asiatici o di produttori forti su singoli mercati nazionali, con ulteriori pressioni verso il basso sui prezzi. Per questo crediamo NON SOLO LUMIA ] [ * Nokia ha una quota di circa il 50% nei mercati dove i consumatori chiedono prodotti entry-level (sotto i 50 euro) sia cruciale che Nokia guadagni spazio nella fascia alta e media del mercato”. UN ANALISTA SU TRE CONSIGLIA DI VENDERE Che Nokia si trovi di fronte a un punto cruciale nella sua storia è testimoniato anche dalle attese formulate dagli analisti che seguono il titolo. Secondo le rilevazioni di Bloomberg raccomanda di comprare il titolo il 31,37% degli analisti, mentre il 37,25% suggerisce di tenerlo in portafoglio e un altro 31,37% consiglia di venderlo. Di fondo prevale però un certo ottimismo, considerando che il prezzo-obiettivo medio, 4,53 euro, è nettamente al di sopra dei valori attuali e lascia al titolo un potenziale di rialzo di quasi 20 punti percentuali. I prossimi mesi saranno quindi decisivi anche per le prospettive di Borsa di Nokia e per superare una fase laterale che dura dal giugno scorso, ma che ha le sue radici nella violenta discesa che il titolo ha registrato dai massimi del 2008. NEL FUTURO 4G E (FORSE) TABLET E dopo gli smartphone? Il mercato si interroga su quali potranno essere gli sviluppi della nuova strategia del ceo Elop e già immagina un esordio di Nokia nel mondo dei tablet. A stuzzicare la fantasia di quanti seguono da vicino la vicenda di Nokia ci ha pensato il quotidiano francese Les Echos, 4 starebbe progettando un tablet con il sistema operativo Windows 8 di Microsoft e potrebbe farlo debuttare sul mercato nel prossimo giugno. Elop ha però smorzato i toni. Non ha escluso che un giorno il gruppo possa entrare anche nel mercato dei tablet Pc, ma ha chiarito che al momento non c'è alcuna strategia precisa. #66 * ta al Mobile World Congress di Barcellona annunciando il lancio di uno smartphone con sistema operativo Windows per i più giovani e con un prezzo nettamente inferiore alla media \~<{ arriverà sul mercato entro metà 2012. Nella stessa occasione la società ha anche lanciato il suo prodotto top di gam\ ={{ * a sfruttare il nuovo sistema di accesso mobile a banda larga Lte (Long term H #cialmente l’era del 4G. F 53 STARTUP | METTERSI IN PROPRIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO S-peek, sullo smartphone il rating delle società Innovazione a misura di piccole imprese messa sul mercato dalla società creata a Trieste da due giovani ingegneri che hanno inventato una metodologia di analisi del rischio di credito DI E chi l’ha detto che in Italia non siamo più capaci di innovare? Arriva da Trieste un’esperienza che coniuga in maniera MARCO BARLASSINA vincente i mondi dell’imprenditoria, dell’Università e della ricerca. È la storia di modeFinance, società specializzata nell’emissione di rating per l’analisi, la valutazione economico-finanziaria e la gestione del rischio di credito. Nata nel 2009 dall’idea imprenditoriale di due giovani soci fondatori, Mattia Ciprian, 36 anni, e Valentino Pediroda, 40 anni, con il contributo allo sviluppo del fondo Innovation Factory, ha appena lanciato un'ulteriore innovazione che porta anche alle piccole imprese rating e strumenti per la gestione del credito. Entrambi laureati in ingegneria meccanica all’Università di Trieste, Ciprian e Pediroda scoprono presto le due passioni che poi si misceleranno per dare vita a modeFinance. Ciprian consegue un dottorato di ricerca in finanza e Pediroda un dottorato in metodi numerici. Da qui il percorso diviene parallelo: entrambi ricercatori all’Università di Trieste ed entrambi consulenti di agenzie di rating italiane. Fino all’idea di sfruttare imprenditorialmente l’esperienza acqui- 54 sita con la fondazione di modeFinance, conservando comunque un legame molto forte con il mondo della ricerca universitaria. La società, che è anche spin-off dell’Università degli Studi di Trieste, è situata all’interno dell’Area Science Park di Trieste, il maggiore parco Mattia Ciprian, 36 anni, e Valentino Pediroda, 40, ideatori e fondatori di modeFinance scientifico e tecnologico d’Italia. Le doti imprenditoriali di Ciprian e Pediroda emergono già nel 2007, quando viene siglata una partnership con Bureau van Dijk, uno dei leader internazionali nella fornitura di informazioni economico-finanziarie e soluzioni software per METTERSI IN PROPRIO | STARTUP Subito visibili sul display in una sola schermata il rating e tutte le informazioni più importanti per valutare la società e solvibilità, vengono prese in considerazione anche la qualità dei prodotti e la regolarità dei pagamenti, fino ad arrivare a un giudizio sul merito creditizio delle società: il rating. I rating MORE sono utilizzati da oltre 50 realtà multinazionali operanti in diversi settori, da quello assicurativo, bancario e finanziario, al mondo imprenditoriale e alle organizzazioni pubbliche. Tutte impiegano i servizi modeFinance per valutare l’affidabilità del loro portafoglio clienti e fornitori, grazie anche alla disponibilità di giudizi comparabili su diverse realtà nazionali, caratteristica imprescindibile quando l’ana- modeFinance ha utilizzato un approccio ingegneristico, digitalizzando si potrebbe dire un set di analisti l'analisi dei dati. L’accordo permette ai due fondatori di modeFinance di estendere il loro campo di analisi fino a fornire la valutazione di oltre 70 milioni di aziende di 200 diversi Paesi, elaborando ogni anno 100 milioni di bilanci. L’ALGORITMO CHE PIACE ALLE MULTINAZIONALI Lo spirito imprenditoriale da solo non sarebbe però bastato ad assicurare il successo di modeFinance senza il vero motore dello sviluppo: l’algoritmo alla base delle valutazioni, ossia la metodologia proprietaria di analisi del rischio di credito MORE (Multi Objective Rating Evaluation) creata da Ciprian e Pediroda. ModeFinance ha infatti utilizzato un approccio ingegneristico all’analisi, digitalizzando – si potrebbe dire – un set di analisti. La metodologia di valutazione de- finisce il livello di rischio finanziario di qualsiasi realtà integrando informazioni sia quantitative (tra cui dati di bilancio, regolarità dei pagamenti e dati previsionali) che qualitative (ad esempio contenziosi, crimini finanziari e qualità della gestione). L’innovazione della tecnologia MORE è rappresentata infatti dallo studio di diverse variabili che descrivono un’impresa. Al fianco di parametri quali redditività, liquidità, lisi riguarda clienti e fornitori sparsi in tutto il mondo. In questo contesto si inserisce la più recente delle intuizioni del tandem Pediroda-Ciprian: fornire anche alle aziende di piccola e media dimensione, che in Italia rappresentano il cuore del sistema produttivo, uno strumento in grado di illustrare nel dettaglio la situazione finanziaria dei propri clienti e fornitori. La crisi ha reso fondamentale poter 55 STARTUP | METTERSI IN PROPRIO contare sull’affidabilità di clienti e fornitori e su strumenti che consentano di selezionarli o di decidere i livelli di affidamento più adeguati sulla base di dati consultabili in maniera semplice e immediata. “Le imprese piccole e medie – spiega Mattia Ciprian - hanno le stes- La crisi ha reso fondamentale poter contare # clienti e fornitori e su strumenti che consentano di selezionarli se necessità delle società internazionali, ma non hanno le strutture o non possono affrontare i costi connessi alla gestione del credito. Volevamo mettere a portata di mano, in maniera immediata, i dati di bilancio delle società che più possono essere interessanti per un imprenditore”. S-PEEK, IL RATING A MISURA DELLE PICCOLE IMPRESE È nata così S-peek, la prima applicazione per Android e iOS che permette di consultare in maniera semplice ed economica il rating e le principali informazioni finanziarie relative a un’azienda. Con Speek, scaricabile gratuitamente su Android Market e su App Store, gli utenti hanno la possibilità di visualizzare i dati economici di oltre 20 milioni di aziende europee (di cui 1,2 milioni italiane) direttamente dai propri dispositivi mobili. L’applicazione permette di consultare, attraverso un modello freemium (alcuni servizi gratuiti e altri a pagamento), le informazioni economiche e le valutazioni di modeFinance relative a una determinata azienda. ModeFinance non si è limitata a portare sui dispositivi portatili i suoi servizi, ma ha anche saputo cogliere le possibilità di interazione consentiti da tablet e smartphone. Con S-peek è stato così introdotto il Social Rating, basato sulle valutazioni degli utenti F su una determinata società. COME FUNZIONA S-PEEK Una volta individuata l’azienda, tramite un semplice e intuitivo motore di ricerca integrato nell’applicazione è possibile consultare le informazioni con tre diversi livelli di approfondimento. Con il livello basic (gratuito) l’utilizzatore può visualizzare un giudizio generico sullo stato di salute economica dell’azienda rappresentato da una sorta di semaforo: una segnaletica verde, gialla o rossa basata sulla valutazione di modeFinance. Con il secondo livello, acquistabile al costo di 0,79 euro, è possibile visualizzare il rating More di modeFinance (da AAA sino a D, vedere illustrazione a pagina 55), il fido commerciale, l’andamento 56 qualitativo dei debiti totali, la redditività e il confronto settoriale. Il terzo livello, acquistabile al costo di 14,99 euro, permette di visualizzare oltre alle informazioni precedenti anche i principali dati finanziari (patrimonio netto, totale attivo, fatturato, utile/perdita) relativi agli ultimi tre anni di attività dell’azienda. Con il Social Rating infine gli utilizzatori dell’applicazione possono lasciare un proprio commento (Personal Rating) sulla scheda dell’azienda e i commenti sono visualizzabili gratuitamente. Il commento può essere condiviso sui social network più diffusi come Facebook, Linkedin o Twitter. IN COLLABORAZIONE CON I dispositivi mobili diventano strumenti strategici di business Nel corso degli ultimi cinquesei anni lo sviluppo e la diffusione dei dispositivi mobili sono praticamente esplosi, anche nelle aziende: un vero e proprio cambiamento cultu po fa, alla distribuzione attiva e allo sviluppo di applicazioni mobili con conseguenti nuo team IT. Questa tecnologia, infatti, offre grandi opportu working, intrattenimento e altro ancora. Allo stesso tempo però offre anche spazio È necessario, quindi, poterne sfruttare i vantaggi in totale sicurezza, proteggendo le informazioni ovunque si trovino e in qualsiasi momento. Le aziende sono consapevoli di di applicazioni mobili dimo parte delle aziende, nella ca un valore aggiunto. Secon ! " # " " ad un punto di svolta a livello mondiale nell’adozione di tecnologie mobili. L’indagine pone in evidenza l’utilizzo di applicazioni mobili da parte delle aziende, con il 71% delle imprese che sta almeno considerando di fare uso di applicazioni mobili personalizzate e un terzo che sta attualmente utilizzando o ha bili personalizzate. La 2012 " # " - trovano ad affrontare quando $ & come sono percepiti dai decision maker dell’IT. Nell’indagine, oltre 6.000 aziende provenienti da 43 Paesi mettono in luce il cambiamento nell’utilizzo di dispositivi e applicazioni mobili. Come accade per l’adozione di qualunque nuova tecnologia, prova le aziende IT. L’adozio ' di rischi e le aziende IT rico $ ( tre aziende su quattro indicano il mantenimento di un alto livello di sicurezza come un obiettivo di business prima)!* posiziona tra i primi tre rischi IT, rendendolo il rischio più citato dall’IT. Le preoccupazioni sono di ampia portata: dispositivi smarriti o rubati, perdita di dati, accesso non autorizzato alle risorse aziendali e la diffusione di infezioni da malware da parte di dispositivi mobili verso la rete aziendale. Con i dispositivi mobili che ora forniscono processi e dati di business critici, il costo degli incidenti di sicu vo. Il costo medio annuo di incidenti mobili per le imprese, tra cui la perdita di dati, danni di immagine, perdita di ' pari a 429.000 dollari per le aziende di fascia enterprise. Il costo medio annuo degli incidenti mobili per le piccole ' !+ dollari. In conclusione, le imprese che scelgono di incre compromettere la sicurezza, / gliorare i processi di busi- ness e di ottenere incrementi 5 aziende dovrebbero prendere in considerazione lo sviluppo di una strategia mobile che aziendale e che si allinei con la propria tolleranza al rischio per la sicurezza. In particolare, le aziende hanno bisogno di una soluzione che permetta di gestire e mettere in sicurezza i dispositivi mobili e le applicazioni a livello centrale, di sicurezza e delle applicazioni per le diverse piattaforme maggiormente diffuse e di controllare e monitorare la trasmissione di dati riservati mediante l'applicazione di tecnologie di impronte digitali e una autenticazione sicura dei dispositivi e degli utenti. Marco Riboli Vice President e General Manager di Symantec EMEA Mediterranean Region 57 JOB | PROFESSIONI & FINANZA LA ROAD MAP DEI TALENTI EUROPEI Dove vanno a far carriera i manager con la valigia In una ricerca di Experteer la misura del fenomeno della migrazione dei giovani executive. Gli italiani sono tra i meno disposti a trasferirsi all'estero (e in ogni caso prediligono la Svizzera) B DI 58 roker, direttori di banca, amministratori delegati, controller. E' sempre più numerosa la popolazione di top manager che si sposta in mezzo mondo alla ricerca di lavoro. VALERIA PANIGADA Sarà la globalizzazione o la crisi, fatto sta che ormai in Europa più di un manager su dieci lascia il proprio Paese per raggiungere una posizione migliore all'estero. E non si tratta di giovani o di neolaureati, spinti dagli alti livelli di disoccupazione (in Europa la disoccupazione giovanile è del 21,6%, mentre in Italia arriva al 30%), ma di quadri, di #sionali di alto livello con una esperienza lavorativa di almeno cinque anni in nanza, al commerciale, consulenza. La tendenza è emersa nella road map dei talenti, tracciata da Experteer (www.experteer.it), il sito che fornisce servizi della carriera di manager PROFESSIONI & FINANZA | JOB e dirigenti. "L'esperienza lavorativa all'estero - afferma Nadia Sillano, responsabile marketing in Italia di Experteer - è importante e sempre più valutata dalle aziende per i manager di un certo livello di professionalità in quanto si dimostra non soltanto di voler migliorare la propria situazione economica e ampliare il proprio network, ma anche di essere disposti ad apprendere delle modalità di lavoro diverse e adottare una visione internazionale". Certo, una remunerazione più alta rappresenta l'im- Verso quali Paesi migrano gli italiani REGNO UNITO 9% USA GERMANIA SVIZZERA 13% 15% FRANCIA 6% 10% 9% SPAGNA L'Italia è il Paese, insieme alla Spagna e alla Germania, ad avere la propensione allo spostamento più bassa (7% ) pulso maggiore allo spostamento. In questo caso, è la Svizzera il Paese in Europa che offre il livello più alto di stipendi: "I giovani executive migrati verso la Svizzera tra il 2010 e il 2011 stanno guadagnando più di 80.000 euro l’anno contro i 40.000 di partenza", precisa Nadia Sillano. Ma non è l'unico motivo. Si professionale e crescita personale. Lei, giovane manager che si divide tra Italia e Germania per lavoro, è la prova 4 - NADIA SILLANO responsabile marketing Italia di Experteer Experteer è il sito di recrutamento per manager e dirigenti con ruoli aziendali senior. Raccoglie più di 90.0000 offerte di lavoro per professionisti e consente l'accesso e il contatto con oltre 10.000 tagliatori di teste. Experteer è nata in Germania nel 2005 e ha sede a Monaco di Baviera. ITALIA, UN' ECCEZIONE Ma se quella dello spostamento sembra essere una tendenza sempre più affermata tra i manager d'Europa, soprattutto per quelli compresi nella fascia di età tra i 35 e i 40 anni, i colleghi italiani sembrano non volerci sentire troppo. Nella cartina degli spostamenti, l'Italia è infatti il Paese, insieme alla Spagna e alla Germania, ad avere la propensione allo spostamento più bassa, intorno al 7% contro una media europea del 12%. E se si guardano le percentuali dei Paesi dell'Est Europa, dove quasi la metà di chi vuole fare carriera si deve allontanare da casa (circa il 47%), o del- 59 JOB | PROFESSIONI & FINANZA la Scandinavia, che mostra una tendenza alla spostamento del 20%, la differenza diventa quasi un abisso. Non solo. I manager italiani che decidono emigrare non vanno troppo lontano: la Svizzera con una percentuale del 15% è la meta di carriera più ricercata. Seguono la Germania, la Francia, il Regno Unito e poi la Spagna. Solo una piccola parte si spinge addirittura Oltreoceano (vedere gra~=H PAESE CHE VAI, LAVORO CHE TROVI Oltre che alla vicinanza, però, occorre guardare anche alle opportunità offerte dai Paesi, diverse per settore industriale ma anche per ruolo. "Storicamente - racconta a F Nadia Sillano - i servizi di consulenza, commercio e produzione sono quelli che testimoniano spostamenti ternazionale. Seguono information technology, duzione dei beni di con- LE FUNZIONI PIÙ RICERCATE 11,4% DIREZIONE VENDITE sumo". Ma dove si trovano le maggiori richieste di professionisti italiani? E per quali funzioni? Scendendo più nel dettaglio, la ricerca rileva che le competenze nel settore automobilistico continuano ad essere richieste in Germania e in Francia. nanziari, broker e direttori di banca, sono soprattutto Svizzera, Germania, Francia e Regno Uni- 9% 8,9% RICERCA E SVILUPPO CONSULENZA to ad attirare questo tipo di professionalità. Il settore delle telecomunicazioni va forte nel Regno Unito e in Scandinavia. Per quanto riguarda invece le aree funzionali che offrono maggiori opportunità per i manager italiani, al primo posto c'è la direzione aziendale insieme alla direzione vendite e poi la ricerca e sviluppo con la consulenza. E a proposito di quelli di più alto livello in ambito di servizi bancari e _ pa: "Stiamo notando che 8 chiesti, come il direttore di banca o il broker, si stanno evolvendo, adottando un orientamento sempre più commerciale attraverso la richiesta di sviluppo di nuovi clienti o l'ampliamento del portafoglio di servizi F offerti". SETTORE PER SETTORE DOVE SONO LE MAGGIORI OPPORTUNITÀ 60 GERMANIA FRANCIA SVIZZERA GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO SVIZZERA GERMANIA AUTOMOTIVE SERVIZI BANCARI/FINANZIARI SCIENZE NATURALI REGNO UNITO SCANDINAVIA TELECOMUNICAZIONI Cosa rende unico il trading con i CFD? L’operatività long e short su migliaia di mercati LUX | LUSSO & FINANZA LE PROSPETTIVE DEL TITOLO Ma Swatch non si ferma DI I DANIELA LA CAVA l meccanismo di Swatch Group non si inceppa, nonostante la crisi nell'Eurozona e il negativo impatto dell'apprezzamento del franco. Alla vigilia del suo trentesimo compleanno la big svizzera dell'orologeria rappresenta il classico esempio di società del lusso passata quasi indenne attraverso le bufere economiche degli ultimi anni. Ed è con un atteggiamento ancora ottimista che guarda al 2012. L'obiettivo ]strarlo: 8 miliardi di franchi di giro d'affari. Nel 2011 il fatturato di Swatch è salito di oltre il 20%, oltrepassando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 7 miliardi. Un segnale incoraggiante per la società visto che questo progresso ha riguardato tutti i settori e le +j{<j all’insegna della continuità registrando nei pri- QUANTO È SALITO IL TITOLO NEGLI ULTIMI TRE ANNI DATI IN FRANCHI SVIZZERI 4500 4000 Neanche la forza del franco svizzero e la crisi europea intaccano le aspettative di ulteriore crescita nel 2012 del primo produttore di orologi del mondo. E secondo Morningstar... 62 3500 3000 2500 2000 1500 mar ‘09 giu set dic mar ‘10 giu set dic mar ‘11 giu set dic mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG LUSSO & FINANZA | LUX mi due mesi una crescita delle vendite a due cifre, confermando l’ipotesi di un progresso tra il 5 e il 10% nell’arco dell’intero anno. Numeri record per un gruppo che è il maggior produttore mondiale di orologi 66 do che fanno capo a Swatch alcune marche che hanno fatto la storia dell'orologio: come Breguet e Blancpain, entrambi inseriti quest’anno nella top ten degli orologi stilata dalla World Luxury Association. IL SUPERFRANCO INCIDE SUL 2011 MA NON FRENA LA CRESCITA Gli esperti della società di analisi indipendente statunitense Morningstar, che confermano il prezzo obiettivo sul titolo a 385 franchi per azione (al 16 marzo quotava oltre i 434 franchi svizzeri) e un rating di tre stelle (neutral), sono convinti che seb- ...anche se il $ con gli orologi di plastica ignorando che fanno capo a Swatch alcune marche che hanno fatto la storia... bene il fronte valutario abbia in parte mi j{<<_5 crescita di lungo periodo rimanga intatta. Agli occhi degli investitori la seconda parte dello scorso anno è apparsa poco bril 6 da elevate spese, da una perdita netta nel segmento dei sistemi elettronici fortemente competitivo ma relativamente piccolo (4% delle vendite), e da alti costi operativi, dovuti in larga parte al cambio. Eppure i margini operativi per il segmento orologi e gioielli sono saliti leggermente, e la domanda ha permesso alla società di mantenere un margine del 16% per l’anno, vicino ai precedenti livelli record. Anche il j{<j # cietà potrebbe trovarsi di fronte a nuove turbolenze economiche in Europa (dove realizza il 35% delle vendite), al rallenta- 63 LUX | LUSSO & FINANZA RIALZISTI RIBASSISTI ¡¡ K K ## +> ¡¡ K> # #+ ¡¡K > > ¡¡ K mento della crescita del Pil e un mercato immobiliare incerto in Cina (37% delle vendite), e ai movimenti del franco. Nonostante le insidie nel breve termine non manchino, Morningstar invita gli investitori a riconoscere la strategia di lungo termine della società e la sua storia, che rimane fortemente solida. Merito del management che è stato al tempo stesso determinato e prudente nelle fasi di allocazione del capitale, sviluppo del prodotto, e nelle decisioni di espansione sul fronte retail. Ad esempio, i vertici hanno deciso di investire massicciamente durante la crisi 2008/2009 e hanno assunto una posizione conservativa per i rincari dei prezzi nel corso del 2011. E nel lungo termine? Nei prossimi dieci anni il giro d’affari dovrebbe registrare un tasso medio di crescita del 5,5%, sostengono gli esperti della so ria, mentre il margine operativo dovrebbe attestarsi intorno al 21,5% alla j{{ base sotto i livelli raggiunti nel 2010, ma in rialzo rispetto al 17,6% nel 2009. L’INTEGRAZIONE VERTICALE È LA MARCIA IN PIÙ Nel corso degli anni Swatch Group ha costruito un vero e proprio impero, diventando uno dei maggiori e più diver 6 - 64 ¡¡X ^+ ¡¡ # & # + ¡¡ +K # # ; logi a livello mondiale. Swatch vanta una posizione di vantaggio rispetto ai competitor, che si basa su una forte integrazione verticale. L’azienda con \ produzione vera e propria degli orologi. Vantaggi che gli permettono di generare dei positivi ritorni economici. Sebbene Swatch abbia risentito del rallentamento economico globale nel 2009, i ricavi si sono ripresi, e con il suo piano internazionale di espansione intatto la società è ben posizionata per poter ancora registrare anni di crescita. UN MODELLO DI BUSINESS INALTERATO NEL TEMPO Il modello di business risale alla metà degli anni Ottanta, quando l'industria svizzera dell'orologeria si trovava a dover fronteggiare l’agguerrita concorrenza dei produttori asiatici. Sotto la direzione del fondatore di Swatch Group, I MARCHI DI OROLOGI E GIOIELLI DI SWATCH GROUP PRESTIGIO E LUSSO Breguet, Blancpain, Glashütte, Original, Jaquet Droz, Léon Hatot, Omega. ALTA GAMMA Longines, Rado, Union Glashütte LUSSO & FINANZA | LUX Nicolas Hayek, i produttori di orologi elvetici hanno risposto all’invasione con l'introduzione di orologi in plastica, movimenti al quarzo, e la produzione di massa per far diminuire i costi di quelli 8_]6 orologi Swatch. Il tutto mentre i brand di fascia alta, come Breguet, Longines e Omega, sono ritornati icone globali del made in Switzerland. Ma il mondo Swatch non ruota solo attorno agli orologi. Un punto di forza sono i segmenti "produzione" e "sistemi elettronici", che rappresentano insieme circa il 37% delle vendite del gruppo e il 23% del risultato operativo. Gli ingegneri che operano in questi ambiti realizzano prodotti innovativi fornendo componenti a prezzi inferiori a quelli di mercato, ma vengono anche rifornite società terze che operano anche in altri mercati come quello delle carte di credito, dell’auto e delle apparecchiature mediche. Oggi i brand del gruppo sono venduti in tutto il mondo in più di 16 mila punti vendita, e vanno dagli store sotto l'insegna Swatch ai distributori terzi e grossisti. La società controlla una quota pari a circa il 35% dei 16 miliardi dell'industria globale degli orologi. Sebbene il 40% del giro d'affari sia generato dai mercati maturi (in calo dal 45% del 2009) la compagnia sta aprendo diversi punti vendita e ha concluso degli accordi di licenze (come ad esempio Calvin Klein) per aumentare la crescita regionale. Per gli analisti di Morningstar le attività di licenza rappresentano un'inte richiedono investimenti limitati e sono in grado di generare al contempo un si+ driver di crescita del gruppo sarà l'Asia (50% dei ricavi). Questo segmento dovrebbe registrare una crescita annuale delle vendite del 12% e generare circa il 60% dei ricavi complessivi nei prossimi cinque anni, rispetto al 5% in più atteso in Europa e America. IL DIVORZIO DA TIFFANY La rottura del matrimonio di Tiffany e Swatch (con battaglia legale e richieste miliardarie di Swatch) non preoccupa gli analisti di Morningstar. La partnerj{{>veva durare inizialmente un ventennio, prevedeva lo sviluppo, la produzione e la distribuzione degli orologi a marchio Tiffany. Il divorzio accolto positivamente poiché dimostra una volta di più quanto la strategia di lungo periodo di Swatch Group rimanga fortemente selettiva. F GAMMA DI BASE MEDIA GAMMA Swatch, Flik Flak Tissot, ck watch & jewelry, Balmain, Certina, Mido, Hamilton 1983, la svolta di Nicolas Hayek Si deve a Nicolas G. Hayek, il padre di Swatch Group, la sopravvivenza dell'industria orologiera svizzera. Bisogna portare le lancette indietro nel tempo, e più precisamente alla metà degli anni 70, quando gli orologi Swiss Made stavano attraversando la peggiore crisi della loro storia. La concorrenza straniera, in particolare quella giapponese con produzione di massa di nuovi prodotti elettronici a buon mercato, stanno avendo la meglio sul mercato. Tanto che due società storiche come ASUAG e SSHI (creata negli anni Trenta dalla fusione di Omega con Tissot) vengono messe in liquidazione. La ripresa del settore si deve alla nascita di SMH (Société suisse de Microélectronique et d’Horlogerie), azienda fondata da Nicolas G. Hayek nel 1983 e nata dalla fusione di ASUAG e SSHI. La risposta di Hayek alla crisi è il lancio di Swatch. O meglio di “S(econd) watch” (secondo orologio): un sottile segnatempo in plastica dotato di appena 51 componenti (al posto degli abituali 91 o più) in grado di unire la qualità e l'estetica a un prezzo decisamente accessibile. 19 marchi, 150 centri di produzione, oltre 28 mila persone in oltre 50 Paesi fanno oggi di Swatch Group il più grande produttore di orologi al mondo. Per molti non è stata una sorpresa, ma un passaggio quasi dovuto la nomina di Nayla Hayek quale nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Swatch nel giugno del 2010, al posto del padre Nicolas scomparso all’età di 82 anni in quello stesso anno. Nayla, in consiglio di amministrazione & + con il fratello Nick, amministratore delegato già dal 2003. 65 ETF I FONDI "SELECT DIVIDEND" Come puntare sulle società con dividendi alti e crescenti Funzionamento e rendimenti degli strumenti quotati che replicano indici composti da azioni ad elevata distribuzione di utili, più redditizie dei bond O DI 66 TITTA FERRARO gni anno, con l’arrivo della primavera, le società danno appuntamento ai propri azionisti per lo stacco del dividendo. Consuetudine tipica dei mercati azionari europei tra aprile e giugno, mentre negli Usa la cedola viene solitamente spalmata nel corso dell’anno con cadenza trimestrale. E anche sui mercati obbligazionari i dividendi si materializzano in periodi differenti Selezionare i titoli in grado di garantire nel lungo periodo una cedola corposa e crescente può rilevarsi una scelta vincente per mettere insieme un portafoglio solido adatto per tutti i contesti di mercato, in particolare quando si è in presenza di bassi tassi di interesse abbinati a elevata incertezza che rendono decisamente più interessanti i ritorni ottenibili dallo stacco cedola rispetto, ad esempio, a quelli delle obbligazioni governative di alta qualità che attualmente viaggiano vicino ai minimi storici con rendimenti reali negativi nel caso dei Treasury Usa e dei Bund tedeschi. Swisscanto ha calcolato che il rendimento da dividendi in Europa nel 2012 dovrebbe essere del 4,5% circa, un valore decisamente superiore rispet- to a quello offerto dai titoli di numerosi Stati. Attualmente l’EuroStoxx Select Dividend 30, indice che misura l'andamento delle 30 principali azioni europee ad alto dividendo, presenta un dividend yield (rapporto tra il dividendo corrisposto e il prezzo dell'azione) pari al 5,08%. CEDOLE RICCHE E SOSTENIBILI NEL MEDIO-LUNGO TERMINE Nel mercato degli ETF risultano sempre più richiesti proprio i fondi “select dividend” che vanno a replicare indici composti da titoli ad elevato dividendo. A livello globale gli ETF focalizzati sul fattore dividendo hanno registrato a febbraio 5,2 miliardi di dollari di #j{® consecutivo con saldo positivo (dati dell’ultimo ETF Landscape Report di BlackRock). Certamente nella selezione dei titoli non bisogna limitarsi alla logica del dividend yield più corposo, ma analizzare anche se la cedola risulta sostenibile nel medio-lungo termine. L’obiettivo di pervenire a una remunerazione periodica dell’investimento superiore alla media del mercato non deve infatti prescindere dalla capacità delle società di garantire negli anni la corresponsione di dividendi elevati. “Il pagamento regolare di dividendi elevati è la caratteristica di aziende che ottengono buoni utili anche in condizioni congiunturali negative”, osserva Peter Stenz, senior portfolio manager di Swisscanto, che aggiunge come spesso si tratta di società che vantano di solide posizioni competitive “e i dividendi rappresentano un chiaro segnale del- ETF # Y # gli utili". IL VANTAGGIO DELLA DIVERSIFICAZIONE Gli ETF presentano inoltre il vantaggio tanea dell’investimento rispetto all’opzione di puntare direttamente su singoli titoli ad elevato dividendo. Sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana sono ancora relativamente pochi gli ETF che vanno a replicare indici “select diviK 6che aree (Europa, Usa o Asia) proposti da iShares, Lyxor e Deutsche Bank. Guardando l’andamento degli ultimi tre anni, l'Euro Stoxx Select dividend 30 ha visto il proprio valore salire del 41%, decisamente meglio rispetto al +29,5% dell'EuroStoxx 50, benchmark delle 50 principali blue chip europee. Nell’indice Euro Stoxx Select dividend 30, ponderato in base al dividend yield, sono incluse le società dell’Eurozona che hanno un tasso di crescita del dividendo storico non negativo negli ultimi cinque anni e un rapporto tra dividendo e utile netto per azione inferiore o uguale al 60%. Quest’ultima condizione è propedeutica alla selezione di azioni di società caratterizzate da una sana e prudente gestione che reinvestono buona parte degli utili generati all’interno dell’azienda. Attualmente il titolo con maggiore ponderazione è Banco Santander con il 5,13%. Ai primi posti 4 QUOTATI IN ITALIA NOME db X-Trackers Euro Stoxx Select Dividend 30 ETF db x-trackers Stoxx Global Select Dividend 100 ETF iShares Euro Stoxx Select Dividend 30 XXW iShares FTSE UK Dividend Plus iShares Dow Jones U.S. Select Dividend (DE) iShares STOXX Europe Select Dividend 30 (DE) Lyxor ETF STOXX Europe Select Dividend 30 Lyxor Etf Euro Stoxx 50 Dividends CODICE ISIN TER LU0292095535 LU0292096186 IE00B0M62S72 ]*\\}~~ IE00B0M63060 DE000A0D8Q49 DE0002635299 FR0010378604 FR0010869529 0,30% 0,50% 0,40% 0,40% 0,31% 0,31% 0,30% 0,70% Sintetica Sintetica Fisica | Fisica Fisica Fisica Sintetica Sintetica 3,95% 2,72% 3,75% 8,79% 0,07% 1,95% 3,48% 12,54% * Dati aggiornati al 12 marzo 2012 Fonte: ELABORAZIONE F (4,76%), Deutsche Telekom (4,14%), Vivendi (4%) e le italiane Eni (3,89%) _ 9@>>H prevalgono i titoli di società francesi (26,45%) e tedesche (24,18%). Stessi criteri di selezione per l’indice Stoxx Europe Select Dividend che vede anche la presenza di azioni europee non facenti parte dell’Eurozona, in particolare quelle britanniche. L’indice Global Select Dividend 100 rispecchia invece la performance delle 100 azioni a più alto dividendo selezionate su base globale con una prevalenza delle azioni Usa (32,2%) rispetto a Europa e Asia. !6 6 considerare anche il rischio cambio dei titoli denominati in una valuta diversa dall’euro. Struttura differente dai classici select dividend invece per il Lyxor ETF Euro Stoxx 50 Dividends che replica un indice composto da cinque future sui dividendi delle società presenti _ { 4 le aspettative di distribuzione dei di- L'INDICE ALTO DIVIDENDO A CONFRONTO CON LO S&P 500 80 60 40 20 0 S&P High Yield Dividend Aristocrat TR S&P 500 TRI -20 METODO DI PERF 2012* REPLICA videndi da parte delle principali blue chip europee. Questo ETF, che da inizio anno è salito di oltre il 12%, risulta consigliato soprattutto per investitori attualmente sottostimi l’entità dei dividendi futuri. IN ARRIVO ANCHE GLI ARISTOCRATS Sulla tematica alto dividendo sono in arrivo alcune interessanti novità. Danilo Verdecanna, managing director di State Street Global Advisor (SSgA) in Italia, ha anticipato a F la quotazione nelle prossime settimane in Italia di diversi SPDR ETF, tra cui gli ETF Aristocrats sulla tematica dividendo. “Gli Aristocrats mettono l’enfasi sulla qualità del dividendo – rimarca Verdecanna - differenziandosi dai tradizionali Y dano al dividend yield in maniera statica e di breve periodo, ma nel lungo periodo e in maniera dinamica". Lo SPDR S&P US Dividend Aristocrats replica lo S&P High Yield Dividend Aristocrats Index composto da titoli Usa che hanno distribuito dividendi crescenti ogni anno nel corso degli ultimi 25 anni. In rampa di lancio anche il primo ETF in Italia sui dividendi dei mercati emergenti (SPDR S&P Emerging Markets Dividend ETF) che presenta come sottostante un indice composto da 100 azioni quotate in 20 diversi mercati emergenti e che presentano dividendi in crescita negli ultimi tre anni. F PER SAPERNE DI PIÙ www.etfnews.it -40 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 Fonte: BLOOMBERG Usa il tuo smartphone per linkarti velocemente al sito web sopra citato 67 ETF I PORTAFOGLI DI APRILE A CURA DI PRUDENTE ISIN DESCRIZIONE 29/04/2011 14/03/2012 -0,43% STRATEGIA Offre esposizione al mercato azionario globale coprendo il rischio euro/dollaro Investe in Bot del ¨]][}X Tesoro Italiano con LU0613540268 Ex-Bank of Italy BOT ottica total return Rendimento tasso FR0010510800 Lyxor ETF Euro Cash monetario overnight Eurozone Amundi Etf Short Consente di sfruttare FR0010823443 Euromts Eurozone ribassi dei prezzi dei Gov. Broad 5-7 titoli di stato X[X] IE00B441G979 [ ?¥ ASSET CLASS QUOTA VALORE PREZZO PREZZO MERCATO ACQUISTO QUANTITÀ ULTIMO PERF. % ETF Azioni 5,95% 592,41 24,755 21,20 27,94 12,87% Bond 34,26% 3.411,10 31,01 110 31,01 0% Cash 20,65% 2.056,15 106,22 19,24 106,85 0,59% Bond 13,90% 1.384,38 113,05 13,27 104,34 -7,70% LU0426245436 W*] $ Swap 5 year-DB Rende come l’Eonia + / - la differenza tra K $ Cash quella attesa 8,38% 834,44 116,15 7,22 115,59 -0,48% IE00B4L60045 iShares Barclays Euro Corporate Bond 1-5 Investe nelle obbligazioni corporate con una scadenza media (euro) Bond 11,79% 1.173,52 101,82 11,26 104,22 3,97% iShares Barclays Investe in obbligazioni IE00B6QGFW01 [ governative di Paesi Bond Govt Capped Bond asiatici, in valuta locale 5,02% 499,43 75,692 7,94 75,692 0% 0,05% 5,23 ULTIMO VAR. QUANTITÀ PREZZO % Liquidità 100% AGGRESSIVO ISIN DESCRIZIONE LU0252635023 DAXplus Covered Call-LX 29/04/2011 14/03/2012 +4,92% STRATEGIA ASSET CLASS QUOTA Consente di sfruttare rialzi moderati del DAX Azioni 9,3% 153,87 63,72 Consente di sfruttare rialzi del comparto tecnologico mondiale Azioni 5,9% 73.681 83,63 23,2% DE0002635307 Stoxx 600-IS Consente di sfruttare i rialzi del mercato europeo Azioni 7,9% 300 27,525 9,6% LU0533033238 [X]¥ Care-LX Consente di sfruttare i rialzi del comparto farmaceutico mondiale Azioni 9,3% 90 108,42 17,2% FR0010892224 X¦[ Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario Usa Azioni 18,8% 1.151 17,155 18,7% Consente di sfruttare ribassi dei prezzi dei titoli di stato Bond 8,9% 88,028 105,76 -6,9% IE00B4L5YC18 [X] [ acc-IS Consente di sfruttare rialzi dei titoli azionari dei Paesi emergenti Azioni 9,9% 447,327 23,16 LU0292096186 Stoxx Global Select Dividend 100-DB Consente di investire sulle società globali generose nella distribuzione di dividendi Azioni 9,6% 472,269 21,395 8,1% ]*\[~ [X]] X Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario dell’India Azioni 6% 90 69,93 Consente di avvantaggiarsi dai movimenti del dollaro Usa Valute 7,5% 60 131,13 -0,7% Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario della Francia Azioni 6,9% 201 36,105 LU0321465469 Fed Funds Effectiv Rate-DB CAC 40-DB 100% 68 -2% [X]World Information Technology-LX IBOXX € Sovereigns LU0321463258 ShortEurozone TR-DB Nell’ultimo mese il portafoglio LowRisk registra un incremento dello 0,37%: la parte azionaria torna verso i massimi, così come le obbligazioni corporate dell’area euro chiudono gli spread. Viene venduto l’ETF sulla parte brevissima dei governativi tedeschi, il cui rendimento è sceso sino allo 0,19%. Al suo posto acquistiamo il nuovo ETF sui Bot italiani, anche se il rendimento dell’indice è sceso allo 0,97%, K $ ;[ teniamo l’ETF che investe sulla ## K $ e quella registrata dell’Eurozo ;] }| che investe in bond governative di Paesi asiatici emergenti, in valuta locale. euro 100.000 euro 104.920 LU0533033667 LU0322250985 NORISK euro 10.000 euro 9.957 3,6% 9,5% 0% L’iniezione di liquidità da parte della Bce abbinata alla ristrutturazione del debito greco hanno contribuito a sospingere i listini al rialzo con Eurostoxx (+4%) che cresce in linea con S&P500 (+4,2%), ma grazie al contributo valutario. Il portafoglio ha registrato un incremento dell’1,3%, zavorrato dal calo di due ETF di natura ribassista e che dovevano proteggere l’investimento qualora ci fossero stati problemi sul fronte ellenico. I nostri suggerimenti riguardano l’uscita dal portafoglio di iTraxx Europe Subordinated Financials 5Y SHORT TRDB, mentre segnaliamo l’entrata nel portafoglio del CAC 40-DB (+6.9%) per sfruttare la possibile rielezione di Sarkozy, personaggio considerato più gradito al mercato. in collaborazione con ABBONATI AD vai in VACANZA ad un PREZZO VANTAGGIOSO Tutti coloro che attiveranno un abbonamento ad F, riceveranno un buono per una vacanza 2x1. Paghi 1 e parti in 2. *Promozione valida dal 01/01/12 al 31/05/12 www.effemagazine.it VOLI VOLI + HOTEL HOTEL CROCIERE RENT-A-CAR VACANZE MATERIE PRIME IDEE DI INVESTIMENTO Grano, capire il mercato per "mietere" come i trader C DI LORENZO RAFFO È il prodotto agricolo più coltivato al mondo. Solitamente i suoi prezzi sono volatili e questa caratteristica lo rende ideale per il trading. Ma occorre conoscere a fondo regole, strumenti e intermediari 70 onversazione di gruppo fra piccoli e medi investitori, in occasione di un meeting organizzato da una piattaforma di trading. Un signore che dimostra cinquant’anni afferma: “Sta per arrivare l’estate e io compro il grano, perché è la stagione della siccità e dei tifoni: vedrai quest’anno!” Risponde un trentacinquenne: “No, io punto sull’argento. Sono sicuro che batte anche l’oro”. Può darsi che entrambi abbiano ragione o forse che sbaglino. Certo è che l’acquisto delle commodity non è un gioco. È pur vero che sotto certi livelli le materie prime dif gas naturale, in continuo calo da anni, non è un’eccezione. Le statistiche dimostrano come piccoli e medi risparmiatori, un pò in tutta Europa, considerino le commodity uno strumento Fra gli ETC più trattati, per numero di contratti, i cosiddetti leveraged (cioè a leva) svolgono infatti un ruolo primario, soprattutto in Italia, dove rappresentano in certe fasi un’alternativa alla componente azionaria. In realtà investire sui mercati delle merci è assai complesso e il gra- no, conosciuto con il termine inglese “wheat” (i puristi della lingua vorrebbero fosse chiamato più propriamente frumento) ne è una dimostrazione. Può essere un’interessante fonte di canismi che regolano il suo mercato e quindi i prezzi di compravendita, che a loro volta incidono sulle quotazio viene “tradato”. Il grano va conosciuto e maneggiato con cura; solo così porta a mietere successi negli scambi di Borsa. Anche perché ormai dispone di ETC a replica normale, a leva e short, consentendo strategie adatte a ogni condizione di mercato. Di qui l’esigenza di una padronanza delle regole relative alla produzione e agli scambi, tanto più considerando che si tratta della coltivazione più estesa al mondo. L’Unione Europea svolge un ruolo molto importante nella coltivazione, ma sono gli Stati $ mercio a livello globale; con Cina, India e Russia in forte crescita, ma ancora incapaci di avere un peso a livello di formazione dei prezzi. D’al- MATERIE PRIME tra parte le Borse merci di Chicago e Kansas City esercitano da sempre un ruolo trainante nel commercio di wheat, sebbene la commercializzazione avvenga in varie piazze del mondo. Il centro di riferimento è il CBOT di Chicago, dove la qualità “Soft Red Winter” (SRW) viene negoziata. Assieme all’ “Hard Red Winter” (HRW) è una delle due varietà invernali, da cui dipendono i prezzi nella prima marzo; in tale periodo le riserve della stagione precedente stanno esaurendosi e i nuovi raccolti, frutto della semina in autunno, sono ancora indietro. In questa fase spesso si assiste a forti tensioni delle quotazioni. Tra giugno e luglio c’è poi il grosso della mietitura e inevitabilmente il relativo andamento condiziona il mercato, facendo scendere i prezzi o mantenendoli su livelli più alti. Tutto questo mette in moto una catena di trasmissione. Con impatti rilevanti sui future, i contratti a termine con cui una parte si impegna a comprare o a vendere, a un certo prezzo, una determinata quantità di merce a una precisata scadenza. Tra giugno e luglio c'è il grosso della mietitura e inevitabilmente il relativo andamento condiziona il mercato 4tazioni degli ETF acquistati dal trader o dall’investitore. Se SRW e HRW sono i frumenti cosiddetti invernali, le tipologie variano, in funzione non solo della stagionalità di semina ma anche del tipo di impiego. Gli esperti utilizzano termini in realtà più tecnici, per distinguere gli “invernenghi” (o autunnali-primaverili) dai “marzuoli” (o primaverili), così to all’utilizzo. Ciò ha certamente impatti sul sistema delle coltivazioni e di quanto ne consegue, ma poco interessa a chi fa investimenti. Quanto invece occorre conoscere è il complesso meccanismo che regola il rapporto fra venditori e acquirenti, da cui traggono origine i trend al rialzo o al ribasso e quindi la strategia da adottare. QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO L’OFFERTA Il primo è inevitabile: la scelta degli agricoltori di seminare il grano invece di un altro cereale è determinata dai prezzi di mercato, dalle previsioni meteo, dal costo della semina, dai rischi di parassiti e dalle normative in vigore nei vari Paesi, soprattutto emer9 all’export, ecc). Uno dei fattori più decisivi riguarda però l’andamento delle condizioni climatiche durante crescita e raccolta. Capire cosa sta succedendo determina la giusta strategia in termini di investimento, perché anche solo l’annuncio di siccità o geli prolungati in qualche parte del mondo compor [ abilmente sfruttate da chi tira i cordoni delle compravendite. Non sempre è facile da intuire, ma il fatto che il grano sia coltivato in tutto il mondo 71 MATERIE PRIME L'ANDAMENTO DELL' ETFS WHEAT QUOTATO A MILANO 2,2 2,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 Mar’09 Set’09 Mar’10 Set’10 Mar’11 Set’11 Mar’12 Fonte: BLOOMBERG è un elemento di incertezza in più, al contrario di quanto avviene per materie prime di altro tipo, concentrate in poche aree di qualche continente. Ne consegue che – in termini di volatilità – si possono avere picchi accentuati, che i trader più smaliziati sfruttano con i future e le opzioni, capaci di trasmettere molto bene le tensioni sui mercati, meglio di quanto non possano fare strumenti come gli ETF. La conoscenza della struttura dell’offerta dà maggiore consapevolezza al comportamento dell’investitore, che altrimenti si trova a compiere scelte sbagliate, per esempio sui tempi dell’acquisto di future, ma anche degli stessi ETF. È evidente come i fattori di instabilità sui prezzi si scatenino nelle fasi di incertezza dei raccolti in aree a forte impatto produttivo. Ma – occorre ricordarlo – Brasile e Australia vivono il tutto in maniera contraria rispetto all’emisfero Nord del continente. Certo il loro peso sul totale è modesto, mentre fattori destabilizzanti negli Usa, in Europa o in Russia determinano conseguenze maggiori. In effetti i dati dimostrano che la media mondiale della stagionalità delle campagne vede quasi allineati i grandi produttori, Unione Europa, Usa, Russia e [ la nostra estate, mentre in India ciò avviene da febbraio a marzo, in Australia fra ottobre e novembre e in Argentina fra novembre e dicembre. Ecco quindi che i prezzi non possono avere fasi di stabilità, perché il ciclo delle notizie non si interrompe mai. Poi ci 72 Oggi in tutti i continenti si produce ma soprattutto si consuma frumento, con una complessità di processi integrati sono i fattori affaristici. Nel 1972 in Russia la produzione crollò, causando massicci acquisti in altri Paesi. Le quotazioni volarono alle stelle e gli effetti si trasformarono in un’onda d’urto, che proseguì per molti anni, a causa anche della speculazione. QUANTO CONTA LA DOMANDA La richiesta di grano è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi decenni, con l’avanzata del benessere in Paesi una volta sottosviluppati. Oggi in tutti i continenti si produce ma soprattutto si consuma il frumento, con una complessità di processi integrati. Non c’è solo l’utilizzo cosiddetto domestico, ma anche quello industriale, che a sua volta dipende da scelte a monte. Un esempio lo spiega. L’alimentazione animale cresce, ma varia in rapporto alla domanda di carne dei consumatori e alle abitudini nutrizionali. Certo ormai ci sono prodotti alternativi, sviluppati anche a seguito dell’aumento dei prezzi del grano, ma le correlazioni sono instabili, sebbene decisive sul mercato. Parimenti rilevante l’inte- grazione degli interscambi: se c’è siccità in Australia, gli acquirenti cinesi si rivolgono agli Usa, che a loro volta, magari, spostano in Asia quantità inizialmente previste per altri clienti. Anche la politica svolge un suo ruolo, poiché un intervento militare in un Paese mediorientale può comportare un trasferimento di wheat verso la relativa popolazione, per motivi umanitari, con implicazioni sui prezzi. Le componenti in gioco sono davvero tante # che hanno come sottostante il grano. GLI STRUMENTI OPERATIVI I modi per comprare grano, dal pun e i relativi prodotti hanno caratteristiche diverse, con rischi inevitabilmente differenti, come avviene per tutte le materie prime. Il più professionale è rappresentato dal future, la cui si- MATERIE PRIME 5 W iniziale, con diverse scadenze (marzo – maggio – luglio – settembre e dicembre) per quello quotato al Chicago Board of Trade, e KW (stesse scadenze) per la Borsa di Kansas City. L’unità 6 46 27,21 chili di grano. Siccome un contratto di questa commodity corrisponde a 5.000 bushel, i conti sono presto fatti: ogni future equivale a 136 tonnellate di grano. Il funzionamento è quello tipi ro di un contratto standard a termine, in cui le parti si impegnano a scambiarsi una certa quantità di wheat a un prezzo stabilito a una data scadenza. Il margine iniziale è di 700 dollari, mentre la valuta utilizzata è naturalmente il dollaro. C’è anche ben altro che occorre sapere per fare un acquisto: oltre a si contratto, quotazione, mese di scadenza è indispensabile informarsi su orari di contrattazione (considerando che il tutto avviene negli Usa, quindi con una diversità di fuso), limiti di prezzo giornaliero, ultimi giorni per chiudere le po 4 guarda un’eventuale assegnazione della materia prima. Quest’ultimo aspetto 3trebbe pensare infatti che, alla scadenza, ci sia il rischio di vedersi recapitare a casa 136 tonnellate di grano, nel caso di un singolo future. Una simile eventualità è in realtà quasi impossibile, perché all’avvicinarsi del termine del contrat- Su & giù, l'ideale per fare trading Per capire i movimenti dei prezzi si può agire in vari modi, ma il più semplice e alla portata di tutti è l’andamento dell’ETFs Wheat, quotato alla Borsa di Milano. Occorre ricordare che il suo prezzo di negoziazione è l’euro, ma che il sottostante è in dollari Usa, rischio inevitabile per tutte le commodity. Guardando agli ultimi cinque anni, era passato in poco tempo da 2,2 a 4,44 euro, all’inizio del 2008, per una crisi alimentare globale allora assai temuta da molti governi. In quell’occasione si parlò anche ;W+ K}| SILOS GRANARI La scelta degli agricoltori di seminare il grano invece di un altro cereale è determinata dai prezzi di mercato, dalle previsioni meteo, dal costo della semina, dai rischi di parassiti e dalle normative in vigore nei vari Paesi, soprattutto emergenti scali, limitazioni all’export, ecc). Uno dei fattori più decisivi riguarda però l’andamento delle condizioni climatiche durante crescita e raccolta. 1,3 euro (settembre 2009), per poi risalire a 2 euro (febbraio 2011). A marzo 2012 è di nuovo sceso sotto 1,3 euro, ma potrebbe essere in una fase di riaccumulo, sebbene solitamente gli apici al rialzo corrispondano – come abbiamo visto – con l’inizio della primavera. Movimenti così forti e in alcuni momenti repentini sono certamente occasioni per impostare strategie di lungo periodo, grazie a trend K medie mobili (per esempio a 50 e 100 sedute). Un’analisi di questo tipo consente di evitare errori e di non restare troppo a lungo investiti, a causa della presenza di fasi laterali, pur sempre caratterizzate da una certa volatilità. Cosa succederà in futuro? C’è chi ritiene che nel grano si concentri il potere del domani, unica vera alternativa a quello del petrolio. Purtroppo molti analisti agricoli esprimono interpretazioni falsate da ideologie politiche. La liberalizzazione dei mercati, ormai di fatto generalizzata, l’introduzione di nuove tecnologie e l’entrata in scena dei Paesi emergenti sono fattori che vanno in direzioni opposte, ma l’indiscutibile aumento della popolazione mondiale e del benessere alimentare fa pensare che nei prossimi anni il prezzo del grano aumenterà, o – forse – diventerà ancor più volatile, a causa pure dei fattori climatici. Seguire con attenzione le dinamiche di questo mercato, trasformandole in occasioni di trading, è un’opportunità che non si può perdere, data la caratteristica di direzionalità precisa: o rialzista o ribassista. Strumenti e infrormazioni ci sono. 73 MATERIE PRIME BORSE E CONTRATTI FUTURE SIGLA TIPO DI CONTRATTO GRANO VALUTA TICK SCADENZE FUTURE* CBOT Chicago Soft red winter 5000 bushel Centesimi di dollaro 0,25 cents/ bushel Lug 07 - 09 Set Dic 12 -- Mar 03 Mag 05 KCBT Kansas City Hard red winter 5000 bushel Centesimi di dollaro 0,25 cents/ bushel Lug Set 07 - 09 Dic 12 -- Mar 03 Mag 05 MGE Minneapolis Hard red spring 5000 bushel Centesimi di dollaro 0,25 cents/ bushel Mar 03 -- Mag 05 Lug Set 07 - 09 Dic 12 LIFFE Londra Da foraggio 100 tonnellate Sterlina/ tonnellate Varia in base al grano Gen Mar 01 - 03 Mag Lug 05 -- 07 Set 09--Nov 11 Fonte: CREDIT SUISSE - BLOOMBERG *I valori si riferiscono ai mesi dell’anno,l’avvio è in relazione alla tipologia di grano to – che posizioni rimaste aperte vengano chiuse. I difetti dei future sono evidenti: complessità, necessità di eseguire il “rollover”, cioè il rinnovo alla scadenza del precedente sul successivo; e in più si tratta di investimenti rilevanti, spesso inimmaginabili per un piccolo o medio trader. Ma ci sono anche vantaggi: l’effetto leva, l’operazione è andata nella direzione ipotizzata all’inizio (così come accresce le perdite in caso contrario). Ma soprattutto il future consente una lettura del mercato attraverso le posizioni aperte, lasciando comprendere quali sono le previsioni degli operatori professionali. Negli ultimi tempi si sono diffusi i CFD (Contract For Difference), con i quali si opera nelle variazioni di due prezzi, quello in entrata e quello in uscita. Si può fare anche con il grano. Si lavora con un broker, che è la controparte del contratto. Questo è un relativo svantaggio, perché non si tratta dei punti forti, importanti in confronto ai future: non si ha un rollover, a una certa scadenza, e il CFD può essere mantenuto per un periodo anche lungo. La leva è variabile (talvolta molto alta) e l’investimento modesto, consentendo di operare nelle due direzioni, al rialzo o al ribasso. Un consiglio importante di natura operativa 74 Negli ultimi tempi si sono diffusi i CFD con i quali si opera nelle variazioni di due prezzi, quello in entrata e quello in uscita loss (darsi un limite alle perdite). Le cosiddette “opzioni binarie” sono semplici da gestire, poiché richiedono soltanto di valutare il prezzo della commodity al momento dell’acquisto, una scadenza (molto corta) e il segno della direzione prevista per il mercato (apprezzamento o deprezzamento). Il problema è che bisogna operare con un broker specializzato, con tutte le implicazioni che ciò comporta. Le opzioni tradizionali sono un #le commodity hanno come sottostante i future e permettono strategie anche complesse, di cui la più azzardata è la vendita allo scoperto, assolutamente sconsigliabile per chi non abbia una conoscenza perfetta di questi strumenti e dei trend del sottostante, molteplici in un settore così imprevedibile quale quello delle materie prime. In [\ discussi del mercato in Italia, poiché sono facilmente acquistabili in Borsa, utilizzando qualsiasi piattaforma di trading, con importi adattabili a qualunque esigenza. Ciò non esclude che implichino una minore trasparenza di costi, una non diretta e immediata correlazione con l’andamento del sottostante e una liquidità non sempre rilevante. Inoltre c’è il rischio insolvenza della società che li emette, situazione che ha fatto temere tanti investitori nel periodo più buio della crisi 20082009. Ma sono più facili nella gestione, non presentano rischi di scadenze e soprattutto garantiscono maggiore tranquillità in presenza di un’operazione sbagliata. Il vantaggio più apprezzato – nel caso di alcune materie prime, e ciò avviene per il wheat – è la disponibilità di ETC a replica normale, a leva o short (ovvero al ribasso), grazie ai quali si può passare da una strategia all’altra in rapporto alle previsioni sui trend in atto. Il sottostante, per il grano, è il relativo future e da ciò dipende una conseguenza spesso trascurata dagli investitori, ovvero che il prezzo dell’ETC varia in rapporto all’andamento del frumento ma anche di quello della prossima scadenza del contratto future. A tutti 4 gono naturalmente prodotti più tradi 4 e fondi di settore, quasi sempre meno peculiari, perché incentrati su una pluralità di “commodities”, sebbene della stessa macroarea merceologica. F 4 Noi serviamo i consulenti finanziari per servire meglio i clienti. Nell’attuale periodo di incertezza economica, i clienti - tanto più i nuovi - hanno bisogno il “gioco”: dovete da un lato rispondere alle loro richieste di sicurezza, dall’altro proporre opportunità di rendimento, da un lato gestire il risparmio, dall’altro essere propositivi !" #$ """%&%# ' ##( !) #*+#*##+(. ' / 01223 4 5$ 4 +# 5 5 consulentifi[email protected] Numero Verde 800 920 960 """%&% F ACADEMY COME INVESTIRE NELLE MATERIE PRIME La performance (e il rischio) si possono misurare così I parametri e i ratios più utilizzati dai professionisti della f inanza per valutare il rendimento di un investimento. Medie aritmetiche e geometriche, drawdown e peak-to-valley. Sharpe, Sortino e Calmar DI E sistono vari modi per valutare le performance di un hedge fund, di una CTA o di un CPO. Gli stessi metodi sono utilizzati anche per misurare le performance di una singola strategia di trading. Per capire meglio come valutare le performance utilizziamo un esem ta di valutare un programma di trading che segue perfettamente l’indice azionario S&P500. Assumiamo pertanto che il trader segua la semplice strategia di essere “long” sull’indice S&P500 e che il fondo abbia iniziato dal gennaio 2005. Con ben poca fantasia chiameremo il fondo semplicemente “SP500” e con un incredibile sforzo di immaginazione assumeremo che il fondo non applichi nessuna commissione ai suoi clienti (ovviamente nel mondo reale 76 JT LIVINGSTONE _3{{<= in più di sette anni e due mesi, che annualizzato fa j ! notare che gli ultimi due mesi (gennaio e febbraio j{<jH strabilianti. Un’avvertenza nel calcorare i rendimenti medi annuali: non è insolito trovare fondi che riportano il rendimento medio annuale utilizzando la media aritmetica invece della media geomeGli stessi metodi trica. Una differenza non da poco. Prendi misurazione diamo il caso del nopossono essere stro fondo SP500. La utilizzati anche media aritmetica dei per una singola rendimenti annuastrategia li dal primo gennaio di trading 2005 al primo gen j{<j { zando la media geometriche misura il rendimento ca il rendimento annuadi un ipotetico investimen {< <{{{ #_3{{<{{{ Una bella differenza! Purtroppo quello che condollari investiti il primo ta è il rendimento calcogennaio del 2005 nel fonlato con la media geomedo SP500 sarebbero adestrica. Giusto per capire <<= meglio, se il primo anno È facile notare che il rendi { mento cumulato del fondo non è così e i rendimenti vanno calcolati inserendo anche le commissioni). Per prima cosa calcoliamo i rendimenti mensili di SP500 come una semplice variazione percentuale rispetto al mese precedente a partire dal gennaio 2005 #66 j{<j!podichè calcoliamo il ^+9 <H Il Value Added Monthly Index (VAMI) è l’indice vestimento iniziale e il se#<{{ del secondo anno sono in pari, ovvero ho avuto un rendimento cumulato pari { metica riporta invece uno strabiliante e fuorviante 9 {<{{Hj±j Ma ritorniamo all’ipotetico fondo SP500. Notiamo 6 j{<< il rendimento che abbia j<{ F ACADEMY rendimenti mensili 1 - S&P 500, ANDAMENTO E RENDIMENTO "VAMI" 0,1 0,05 0 -0,05 -0,1 -0,15 -0,2 0 10 20 30 40 50 mesi 10 20 30 40 60 70 80 1.400 VAMI 1.200 1.000 800 600 0 50 mesi 60 70 80 90 Rendimenti mensili (sopra) e VAMI (sotto) dell’ipotetico fondo SP500. Il Value Added Monthly Index (VAMI) è l’indice che misura il rendimento di un ipotetico investimento iniziale di 1.000 dollari nel fondo SP500. Fonte: ELABORAZIONE F In pratica un investitore che fosse entrato nel fondo SP500 nel gennaio del 2005 si ritroverebbe con meno soldi di un investitore che fosse entrato nel fon_3{{6 j{<< Introduciamo quindi un’altra misura che aiuta a capire quanto sia importante scegliere il momento giusto. Il cosiddetto drawdown è la variazione percentuale negativa totale dei periodi negativi conse- cutivi. In pratica si calcola il rendimento del periodo che va dall’ultimo massi si ottiene un nuovo rendimento positivo. Nel nostro esempio il massimo drawdown è stato realizzato tra agosto 2008 e novembre 2008 quando in soli quattro mesi il fondo avrebbe perso oltre il @{+ # nato investitore che avesse scelto di entrare nel fondo SP500 proprio ad agosto 2008 avrebbe perso oltre @{4 Ancora più importante da considerare è il cosiddetto peak-to-valley drawdown ovvero la variazione percentuale negativa calcolata dal punto di massimo # minimo relativo seguente. Sempre usando il nostro fondo virtuale SP500 possiamo notare che il peak-to-valley è addirittu- j ro dall’ottobre del 2007 al #66 j{{=# SP500 ha più che dimezzato il suo valore. Il peakto-valley ci dà quindi una stima del potenziale peggior timing possibile per un investitore intenzionato a mettere qualche soldo nel fondo SP500. Ovvero il super sfortunato investitore che avesse mes<{{{ # SP500 a ottobre 2007 se ne sarebbe ritrovati ap>#66 j{{= 66 attesa di recuperarli tutti. Come si fa quindi a misurare le performance tenendo conto di questi rischi? Una classica misura del rischio è la deviazione standard che viene chiamata spesso volatilità, ma at 77 F ACADEMY SHARPE RATIO È il rapporto tra l’extrarendimento (ovvero il rendimento medio annualizzato (μ) corretto per il tasso di interesse privo di rischio 9 H9²H Come tutte le valutazioni che si basano solo sul passato anche lo Sharpe potrebbe non essere indicativo dei rendimenti futuri Tra i suoi punti di forza vi sono la facilità di calcolo e di comprensione, il fatto che è riconosciuto a livello globale come una delle misure principali delle perfomance e che è indipendente dalla leva (può essere utilizzato indifferentemente per qualsiasi tipo di strategia e di fondo). 78 Tra le sue debolezze vi è risk free: qual è il tasso risk free corretto da usare? Inoltre tale misura tiene conto solo delle performance passate e come tutte le valutazioni che si basano solo sul passato anche questa potrebbe non essere indicativa delle performance future. Non a caso la National Future Association richiede sempre di inserire accanto alle performance dei programmi di CTA e CPO la frase “Le performance del passato non sono necessariamente indicative dei ri # K + chi conosce un pò di teoria delle probabilità, questa misura è buona solo se i rendimenti hanno una distribuzione normale. jmo vedere che la distribuzione dei rendimenti mensili del nostro fondo SP500 (che, ripeto, abbiamo ipotizzato identici a quelli dell’indice S&P500) è ben lontana dall’essere considerata normale. I rendimenti negativi estremi sono infatti piuttosto frequenti. In generale sono molto apprezzate dagli investitori istituzionali le strategie che hanno rendimenti che possono essere considerati normali. ! tori il rischio di perdere è la principale preoccupazione da considerare nella scelta di un fondo o di una strategia, sono stati creati due indici che si focalizzano solo sulle performance negative. 2 - DISTRIBUZIONE DEI RENDIMENTI 12 10 rendimenti mensili SP500 normale non parametrica 8 densità parola volatilità può essere utilizzata per indicare diverse variabili. Bisogna inoltre considerare che il rischio non si può racchiudere in una sola variabile. Ma, in effetti, una decisione la dobbiamo pur prendere ed è quindi necessario trovare delle misure che ci diano una mano a valutare un fondo piuttosto che un altro. Introduciamo alcune misure delle performance corrette per il rischio che sono molto usate nel settore. 6 4 2 0 -0,15 -0,1 -0,05 0 0,05 0,1 La distribuzione dei rendimenti dell’ipotetico fondo SP500. I rendimenti negativi estremi, considerati non normali, sono frequenti. Fonte: ELABORAZIONE F SORTINO RATIO È una misura che tiene conto dei risultati negativi piuttosto che di tutti i risultati insieme. Nella formula precedente dello Sharpe ratio la deviazione standard di tutti i rendimenti viene sostituita dalla deviazione standard dei soli rendimenti negativi. CALMAR RATIO In questo caso nella formula dello Sharpe ratio la deviazione standard globale viene sostituita con il peak-to-valley drawdown. Un Calmar <{{ derato buono; ovvero se aspiro ad un rendimento parato ad un drawdown di molte altre misure delle performance che però richiedono una conoscen- za matematica un pò più avanzata e che quindi vanno ben oltre lo scopo di questo articolo. NOTE FINALI 1) Ulteriori informazioni su misure delle per possono essere trovate su diversi manuali dedicati al trading. L’autore ha preso spunto dal manuale intitolato “Volatility trading” scritto da Euan Sinclair, casa editrice Wiley Finance. lizzati utilizzando i rendimenti di un ipotetico fondo nominato SP500 utilizzando le variazioni percentuali dell’indice S&P500. Non sono rendimenti di un fondo o di un programma realmente esistente. F PER SAPERNE DI PIÙ <==> Usa il tuo smartphone per linkarti velocemente al sito web sopra citato QR CODE (6 - Le prime cinque puntate sono state pubblicate su F di agosto, ottobre e novembre 2011, febbraio e marzo 2012) XXXXXXXXXX | XXXX L’importanza di avere sempre una corsia preferenziale L’unica guida completa sui certificati Ogni mercoledì in uscita gratuitamente on line 37 F ACADEMY ARITMETICHE & LOGARITMICHE I prezzi sui graf ici? Que A CURA DELL' UFFICIO STUDI DI BROWNEDITORE Per rappresentare le quotazioni si possono utilizzare le variazioni assolute oppure percentuali. Così la scala cambia 80 elle prime puntate del corso di F Academy sono stati introdotti gli strumenti fondamentali dell’anali \ 6 _ 6 ## 3 # altre armi utili a fare trading con i 66 fondire le modalità di rappresentazione delle serie storiche dei prezzi + 4 cate a un approfondimento sui gra ` # di scale logaritmiche e aritmetiche 6 FATTORE "PERCENTUALE" [ essenzialmente un piano cartesiano che rappresenta generalmente il tempo sull’asse delle ascisse (orizzontale) e il prezzo dell’atti 9 H _ 6 6 do una grandezza lineare rappresentata con una scala aritmetica li 4 + 4 # F ACADEMY La differenza si vede stione di scale `re sia utilizzando una scala arit4 + 6isce la stessa distanza a uguali 6 J K### ## 6 6 $ di 5 euro disegnata su una sca - zione di 5 euro sia stata generata da un aumento del prezzo da 5 a <{ j{j + 6 <{{ j 4 la scala logaritmica il segmento che rappresenta il primo rialzo 8 LA SCALA VINCENTE [ 4 8 Ipotizziamo di avere davanti agli occhi due scale di prezzi, una aritmetica e una logaritmica e due azioni con quotazione di partenza, rispettivamente, a 10 e 20 euro. Ignoriamo il fattore temporale e consideriamo, in pratica, la sola asse delle ordinate. Entrambi i titoli salgono di 5 euro e si portano a 15 euro il primo e 25 euro il secondo. Non serve altro per rappresentare la variazione sulla scala ; La lunghezza del segmento che descrive il movimento del prezzo è uguale per entrambe le azioni. Il segmento per la stessa variazione di prezzo è invece diverso se disegnato su un metro di misura non è lineare ma è percentuale. La prima azione è salita del 50% passando da 10 a 15 euro, la seconda del 25% passando da 20 a 25 euro. Lo spazio percorso dalla prima azione (lunghezza della freccia) è quindi superiore se lo si ; SCALA ARITMETICA SCALA LOGARITMICA 40 40 35 30 35 25 30 B 20 25 15 B 20 15 10 A A 10 81 F ACADEMY Come spesso accade in analisi tec \ ! /! 8 6 to permette di cogliere con facilità 9 8 H 7 8 4 6 8 + tipologia di scala la rende preferi6 # in un orizzonte temporale molto # 4 # _ # 4 modo i grafici che rappresentano i prezzi con la scala logaritmica e 4 # 4 4 # F Per dubbi, chiarimenti e consigli scrivere a (Le precedenti puntate sono state pubblicate su F di gennaio,febbraio, marzo 2012) S&P 500 CON PREZZI IN SCALA ARITMETICA 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 ‘30-‘39 ‘40-‘49 ‘50-‘59 ‘60-‘69 ‘70-‘79 ‘80-‘89 ‘90-‘99 ‘00-‘09 Il grafico in scala aritmetica mette bene in evidenza le figure dell'analisi tecnica (doppio massimo, indicato dalle frecce) ma appiattisce le variazioni più lontane nel tempo come per esempio la crisi borsistica iniziata con il venerdì nero del 1929. Fonte: ELABORAZIONE F S&P 500 CON PREZZI IN SCALA LOGARITMICA 2.000 1.000 600 400 200 80 40 20 10 4 ‘30-‘39 ‘40-‘49 ‘50-‘59 ‘60-‘69 ‘70-‘79 ‘80-‘89 ‘90-‘99 ‘00-‘09 Nel grafico in scala logaritmica le figure dell'analisi tecnica sono meno evidenti ma le variazioni anche più lontane nel tempo (come la crisi post venerdì nero del 1929) sono più facilmente apprezzabili. Fonte: ELABORAZIONE F DIZIONARIO DI F 82 SCALA ARITMETICA SCALA LOGARITMICA SCALA SEMI-LOGARITMICA Scala dei prezzi di un’attività finanziaria in base lineare. Uguali variazioni di prezzo vengono rappresentate da segmenti di uguale lunghezza sulla scala Scala dei prezzi di un’attività finanziaria nella quale uguali variazioni percentuali del prezzo vengono rappresentate da segmenti di uguale lunghezza sulla scala ^ in analisi tecnica. L’asse delle ordinate (prezzo) è in scala logaritmica mentre l’asse delle ascisse (tempo) in scala aritmetica F ACADEMY STRATEGIE DI INVESTIMENTO CON L'ANALISI TECNICA Puntare sui break-out di massimi & minimi storici L'Uff icio Studi di Brown Editore ha calcolato il rendimento di 151 titoli tra Borsa italiana e S&P 100 americano nel giorno della "rottura" e nei quattro giorni successivi. Ecco la sintesi el numero di marzo di F J6 * K la rottura di im li di resistenza _ 4 # 4 4 J K## di successo di strategie imposta 6 * $## _ 5 4 mese i risultati di uno studio sul comportamento dei titoli aziona #6 * #cie sono state prese in considerazione circa 100 azioni del 6giore capitalizzazione di merca_3<{{ + arco temporale di due anni e mezj{{=j{<<+ 4<< hanno aggiornato al rialzo o al ri6 3 4 - MEDIA EXTRA RENDIMENTI t t+1 t+2 t+3 t+4 Massimi aggregati +1,76% +2,02% +2,27% +1,98% +2,47% Minimi aggregati +5,1% +7,24% +9,82% +9,99% +10,5% Azionario Italia +2,97% +4,54% +5,96% +5,83% +6,27% Azionario Usa +5,66% +6,72% +8,97 +9,24% +9,87% 6 * 9H 4 9H+ 6 * # 9 6 _3<{{ 4 americani) in modo da mettere in relazione la performance dell’a 4 ## 6 6 6 * 9 minimi) e a mercato di riferimen9 $+H I RISULTATI DELLO STUDIO [ ` mente si hanno ritorni significa 6 9H # - 6 * minimi sia sul mercato italia 4 + media la sottoperformance del titolo azionario rispetto al merca <{ $ fa riferimento alla componente + sensazioni come timore e paura Confrontando le due aree geografiche si nota inoltre una # 8 _ $ ` far pensare che l’analisi tecnica come metodologia per impostare le proprie strategie di 8 ## ! ] +8 F 83 CERTIFICATI IL CERTIFICATO DEL MESE Effetto Facebook sul SONIX A sette mesi dalla presentazione, il primo prodotto di investimento sul settore dei social network torna al centro dell'interesse in vista della quotazione della società di Zuckerberg DI PIERPAOLO SCANDURRA C on la consegna della documentazione alla Security and Exchange Commission del primo febbraio, il principe dei social network, Facebook e il suo fondatore, il ventisettenne Mark Zuckerberg, sono pronti ad approdare a Wall Street entro il secondo semestre dell'anno. Una Ipo suggerita dall’inevitabile maggior trasparenza richiesta dalle accresciute dimensioni del colosso di Palo Alto, nonché dagli ingenti investimenti privati (da ultimo Goldman Sachs con 500 milioni di dollari) che ha come obiettivo quello di sfruttare tutte le potenzialità di quell’incredibile macchina da soldi che si sta rivelando il fenomeno dei social network. Quest’ultimo infatti, considerato nella sua interezza, pur avendo risentito 6 presentare il nuovo Eldorado dopo i deludenti risulta rio. Che quella dei social network sia destinata a seguire le sorti della bolla dot.com dello scorso decennio? Numeri alla mano, la principale Ipo del settore dello scorso anno, rappresentata da Linkedin, dopo l’exploit del 60% di rialzo del primo giorno di contrattazione, ha vissuto a fasi alterne gli ultimi mesi attestandosi nelle ultime sedute proprio a ridosso dei 90 dollari a cui si era fermata al termine della sua prima seduta mentre RenRen, l’equivalente cinese di Facebook (non disponibile nella terra del Dragone) quotata anch’essa a Wall Street, dopo un prezzo di partenza a 14 dollari quota ora intorno a 5,6 dollari. L'ANDAMENTO DALLA QUOTAZIONE IL CERTIFICATO SG SUL SONIX, DATI IN EURO 110 105 100 95 90 85 Lug’11 Ago Set Ott Nov Dic Gen’12 Feb Mar Fonte: BLOOMBERG 84 Carta d’identità NOME Benchmark EMITTENTE Societe Generale SOTTOSTANTE Sonix Solactive Social Network SCADENZA 24/06/2016 MERCATO Sedex ISIN IT0006719980 In ogni caso l’offerta di Facebook si presenta come la più ricca Ipo dopo quella di Google. Per gli investitori italiani, un’alternativa a una watchlist sulla Top Selection della costellazione di titoli legati al fenomeno dei social net5 * * [ sul Solactive Social Networks Index (SONIX) di Société Générale, un indice valorizzato in euro, creato il 13 genj{<< <{{+ to dell’emittente francese, introdotto sul Sedex di Borsa Italiana l’8 luglio 2011, è il primo prodotto d’investimento sul settore. Strutturato per replicare linearmente il sot j~j{<~ ## 6 cietà listate composto da Tencent Holdings Ltd, Mixi Inc, DeNa Co Ltd, Linkedin Corp, RenRen Inc Adr, Mail.Ru Group-GDR Regs, United Online Inc, Gree Inc, Xing Ag e Meetic. Ciascuna componente è ponderata per il relativo valore di mercato (prodotto tra il numero di azioni e il prezzo) e la sua presenza all’interno del paniere è rivista ogni sei mesi, con un peso compreso tra il 3 e il 20%. Tuttavia in caso di eventi eccezionali, come per offerte pubbliche iniziali di società rilevanti, (vedi Linkedin e RenRen), il paniere è suscettibile di eventuali revisioni anticipate. È quindi ovvio come l’ingresso a Wall Street di FB, seguito probabilmente da quello di Twitter, deter da lunga del prossimo listing di Facebook sembra ad ogni modo aver rivitalizzato l’intero settore e di conseguenza 6re unitario di 105 euro, segna una performance del 15% F CERTIFICATI IL TEMA CALDO Quanto ha reso il calo dello spread Il ritorno sulla soglia dei 300 bp alla base dell’ottimo risultato della strategia di spread trading con due certificati P er molti investitori l’allargamento a livelli record dello spread Btp-Bund ha rappresentato una ghiotta opportunità di trading, che avrebbe potuto produrre un guadagno in due opposti scenari: sia nel caso in cui fosse stato il Btp italiano a raffreddare i propri rendimenti a fronte di una sostanziale stabilità del Bund tedesco, sia nell’ipotesi che fosse stato il Bund a iniziare a rendere di più a fronte di una stabilità del Btp. Come è noto il primo scenario si è concretizzato in maniera netta e rapida, con un marcato restringimento dello spread, che dal picco di 548 punti base è sceso a marzo a ridosso dei 300. Dell’allentamento della speculazione sul debito italiano e del conseguente ritorno ai livelli di spread della scorsa 6 coloro che avevano scelto di impostare una strategia di spread trading uti 4tazione sul Sedex di Borsa Italiana e quindi ancora potenzialmente validi per puntare a un ulteriore restringimen_ Long sul Btp (Isin GB00B6HY5J00) e di un Mini Short sul Bund (Isin GB00B6HY5B24), entrambi emessi da Rbs Plc, che acquistati contestualmente hanno permesso di puntare a una riduzione dello spread di rendimento tra i due asset sottostanti. Prendendo come riferimento l’arco temporale che ha visto lo spread contrarsi da 500 bp a 326 bp, il Btp decennale, sceso al di sotto del muro del 5% di rendimento, ha spinto il prezzo del relativo j}<< }= euro di partenza. D’altra parte, il rendimento del Bund ha proseguito nel suo movimento lateral-ribassista, costrin zarsi da 17,76 euro a 9,71 euro. Alla luce dei suddetti prezzi, ipotizzando di aver impostato una strategia volta a replicare l’esposizione integrale sui rispettivi future di riferimento (1000 H 66 a 11.160 euro a fronte di un restringimento effettivo dello spread pari a 174 punti base. [P.P.S.] F DIZIONARIO DI F TENDENZE IN ARRIVO I "COSI" [\ collateralizzati, a breve in Italia ]=X] X || # ; | ] + K > K ;© =X] # ;X # > =X] > ;] +K # K ; ? + # K ## ;] X=X] + $ ; PER SAPERNE DI PIÙ COSI ] K ; W + K ¨W USA IL TUO SMARTPHONE PER LINKARTI VELOCEMENTE AI SITI WEB CITATI CODE RECORD DATE = QR X] ;]=X] +> ]=> 85 CERTIFICATI GUIDA/10 L'alta velocità (e semplicità) degli Easy Express Mercato rialzista Benchmark Mercato stabile DI [ ALESSANDRO PIU \ 4 6 PREZZO DI EMISSIONE E BARRIERA # 3 <{{ 4 [ ={}{ - Mercato ribassista ! # ## 6 + 4 [ + - 160 Certificato Sottostante 120 100 80 60 40 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 110% 120% 130% Fonte: ELABORAZIONE F 86 Benchmark Replica del sottostante IL PAY-OFF A SCADENZA 140 Easy Express Butterfly Facilità e trasparenza sono il biglietto da visita di questi Certif icate che scadono dopo appena un anno di corsa contro la Barriera # 6 _ [ _66 # F ` 4 6 + # Equity protection " 4 + ## "+ [ # 3 4" CERTIFICATI Outperformance Express Cash Collect Minifuture/ Turbo ASPETTATIVE: Moderato rialzo o ribasso dei mercati, stabilità. Airbag STRATEGIA: Ottenere un rendimento predeterminato a scadenza anche in caso di ribassi moderati del sottostante. Discount PROTEZIONE DEL VALORE NOMINALE: A scadenza, se il sottostante si trova sopra la Barriera. Bonus Twin win SCHEDA short Double win Minifuture short R Rendimento di d t aggiuntivo <{{ COME SI CALCOLA L'IMPORTO FINALE 66 \ ={ + <{{ <<<< _ 4- Effetto leva # [ # + 4 @{ * @{ F (10- Le prime nove puntate sono state pubblicate su F di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre 2011 e gennaio, febbraio e marzo 2012 e sono disponibili sul sito www.effemagazine.it) EASY EXPRESS CERTIFICATE Valore nominale 100 euro Valore iniziale sottostante 20 euro Prezzo di emissione 90 euro Barriera a scadenza 70% (14 euro) Importo Express A SCADENZA 100 euro SOTTOSTANTE CERTIFICATO COMPORTAMENTO A SCADENZA: Premio predeterminato se il sottostante si trova sopra la Barriera. Pagamento commisurato alla performance del sottostante se la quotazione è pari o inferiore alla Barriera. È EASY RECUPERARE LE PERDITE ¨ investire in fasi di mercato incerte, nelle quali non ci si voglia impegnare per un periodo di tempo prolungato. Tuttavia il loro prezzo di emissione inferiore al valore nominale li rende adatti anche a strategie di recupero di perdite realizzate con altri investimenti. Si ipotizzi per esempio di acquistare il titolo azionario X al prezzo di 100 euro. L’investimento non va nel senso desiderato e il titolo azionario perde terreno $ ~ euro. L’investitore ha diverse alternative tra cui scegliere. Può tenere l’azione in portafoglio sperando in un rialzo del 25% che permetta un ritorno della quotazione a 20 euro oppure può incrementare la propria posizione diminuendo il prezzo di carico, sempre nella speranza che il titolo risalga la china oppure ancora può chiudere l’operazione in perdita. In parole povere l’unica certezza in una simile situazione si ha nel caso in cui si decida di incassare la perdita. E’ proprio in questo caso che gli Easy Express possono offrire una via d’uscita vantaggiosa. L’investitore potrebbe vendere il titolo ~+ ¨ ~; ] Express pari a 100 euro. L’investitore potrebbe quindi recuperare i 100 euro iniziali in maniera semplice e anche se il sottostante dell’Easy Express dovesse perdere terreno, purché a scadenza quoti a un valore superiore alla Barriera. ESBORSO Sottostante > Valore iniziale 22 euro (+10%) 100 euro (+11,1%) Valore iniziale > Sottostante > Barriera 16 euro (-20%) 100 euro (+11,1%) Vendita azione X X «* 13 euro (-35%) 65 euro (-35%) Importo Express a scadenza Acquisto azione X Acquisto Easy Express INCASSO 100 euro 80 euro 80 euro 100 euro 87 PERFORMANCE | RENDIMENTI ALTERNATIVI FOREX Puntare su NZD contro AUD La Nuova Zelanda va più forte dell'Australia, che rallenta e potrebbe abbassare i tassi DI U n rallentamento economico più marcato rispetto alla Nuova Zelanda e un probabile cambio di strategia nella gestione della politica monetaria da parte della Reserve Bank of Australia. Potrebbero essere queste le due variabili in grado di penalizzare il dollaro australiano rispetto a quello neozelandese nei prossimi mesi. TREND DIVERGENTI I dati del Pil dell’ultimo trimestre hanno mostrato segnali di rallentamento dell'Australia: +0,4% contro un +0,8% atteso, con revisione da +1% a +0,8% del dato del trimestre precedente. In aumento anche la disoccupazione: a febbraio 5,2% dal 5,1% di gennaio. Al contrario in Nuova Zelanda si è assistito al calo dei senza lavoro. Tendenze opposte anche nel comparto immobiliare: gli ultimi mesi hanno visto quello australiano rallentare con decisione, mentre in Nuova Zelanda in febbraio si è assistito al rialzo dello 0,8% dell’indice dei prezzi degli immobili dopo il -1,4% segnato a gennaio. La vera variabile in grado di condizionare l’evoluzione del cambio è rappresentata tuttavia dal possibile cambiamento nella politica monetaria. La conferma del tasso al 4,25% a inizio marzo non tiene infatti conto 88 RICCARDO DESIGNORI dell’ingresso nel board della Banca federale di Heather Ridout, ex numero uno dell'associazione degli industriali. Il suo legame con gli imprenditori e il deterioramento del quadro economico potrebbero favorire una # ANALISI TECNICA Da un punto di vista prettamente tecnico, il quadro gra6 favore del dollaro neozelan j{<< cross ha infatti violato al ribasso i supporti dinamici offerti dalla trendline rialzista di lungo periodo tracciata con i minimi del 25 agosto 2010 e del 28 gennaio 2011. Da allora il cambio non è più riuscito a riportarsi sopra il livello di supporto, con i massimi dello scorso 18 novembre a 1,3274 che hanno rappresentato il pull back profondo della rottura. In 2011, a capitolare furono invece i supporti statici posti a 1,32. Con quella violazione il cross palesò la prima indicazione short nei confronti del dollaro australiano. La DOLLARI: AUSTRALIANO VS NEOZELANDESE TASSO DI CAMBIO - DATI AGGIORNATI AL 16/03/2012 1,40 1,35 1,30 1,25 1,20 Mar ‘09 Set Mar ‘10 Mar ‘11 Set Mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG discesa intrapresa dai massimi del 2011 registrati il 7 marzo a 1,3797 ha infatti favorito la costruzione di una ca di matrice ribassista quale il doppio massimo. Oltre a questi elementi tecnici, vi è un’altra constatazione gra # mentazione di una strategia di medio termine long di dollaro neozelandese e short di dollaro australiano. Da quasi un anno il cambio si mantiene sotto le resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i massimi del 7 marzo e del 4 maggio. La debolezza della valuta aussie è emersa anche ad inizio 2012 quando il 9 genna- ECONOMIE A CONFRONTO DATI AGGIORNATI AL 16/03/2012 2012 Set AUSTRALIA 2013 2014 NUOVA ZELANDA 2012 2013 2014 Pil 3,38% 3,30% 3,30% 2,10% 3,40% 2,70% Disoccupazione 5,45% 5,20% 5,00% 6,30% 5,90% 5,80% ^ 2,70% 2,65% 2,95% 1,70% 2,40% 2,70% Tassi Banca Centrale 4,00% 4,25% ND 2,50% 3,50% ND Fonte: BLOOMBERG io sono stati violati al ribasso i supporti dinamici forniti dalla linea di tendenza rialzista tracciata con i low dell’1 novembre e del 19 dicembre. Da allora il cambio ha sempre trovato un ostacolo riaceo in prossimità dei vecchi supporti statici posti in prossimità di 1,3060. A riprova: da allora, e in particolare in occasione dei massimi dello scorso 13 gennaio e quelli del 6 marzo, il cross non è più stato in grado di chiudere le contrattazioni sopra tale soglia. STRATEGIA Volendo sfruttare le indicazioni emerse dall’analisi per sviluppare una strategia long di dollaro neozelandese e short di dollaro australiano di medio termine, eventuali ingressi in vendita nel range compreso tra 1,2930 e 1,3030 avrebbero stop posizionato a 1,3190 e primo target a 1,2535. Il secondo obiettivo della strategia è invece posto a 1,2130. F Spread e commissioni dimezzati su CFD e Forex Abbiamo dimezzato le commissioni sui principali mercati azionari e ridotto gli spread su valute, indici e materie prime Scopri le nuove commissioni e spread: STRUMENTI Prima Ora Riduzione Gold 0,6 0,3 50% GERMAN 30 2,0 0,7 65% US 30 5,0 0,7 86% EURUSD 2,0 0,7 65% USDJPY 2,0 0,7 65% Chiama ora al 800 977 467 o visita direttamente il nostro sito www.cmcmarkets.it Il servizio di trading su Forex e CFD da noi offerto comporta un elevato livello di rischio e può determinare perdite che eccedono il vostro deposito iniziale. La negoziazione online intraday può spingere l’investitore ad eseguire molteplici transazioni. Prima di aprire qualsiasi rapporto con la nostra società accertatevi di aver compreso appieno i rischi che il servizio può comportare e, se necessario, richiedete al riguardo un parere di un consulente finanziario indipendente. REAL ESTATE | MERCATO IMMOBILIARE IDEE DI INVESTIMENTO Comprare casa nei BRIC? Meglio la carta del mattone! Investire in strumenti finanziari con sottostanti attività immobiliari è molto più semplice rispetto all’acquisto diretto, che si scontra con molti ostacoli. Unica eccezione: il Brasile DI 90 I LORENZO RAFFO l mondo va dove ci sono i soldi. È questo un modo semplicistico per affermare un concetto molto più complesso: il buon investitore deve ave che avverranno sui mercati. Dato che oggi molta ricchezza si sta spostando verso i cosiddetti BRIC (Brasile – India – Russia – Cina), in tutti i campi – compreso l’immobiliare – c’è da domandarsi se non sia opportuno comprare case in quei Paesi. Le possibilità sono tre: ´ ## acquistando direttamente immobili come cittadini stranieri, senza residenza in loco. ´4 4lità di persona che ci vuole vivere come “espatriato”, per vari motivi (lavoro, studio, ecc). ´+ a loro volta hanno come sottostanti delle partecipazioni in gruppi immobiliari o anche direttamente in immobili nell’area BRIC; il secondo caso riguarda però prodotti non commercializzati in Italia. Anticipiamo, per chiarezza, quanto sono realistiche le tre alternative. La prima lo è davvero poco, salvo nel caso del Brasile, dove fra l’altro gli italiani sono presenti da molto tempo con acquisti immobiliari. La seconda è quasi ovunque possibile – almeno sulla carta – ma trova non pochi ostacoli in alcuni Paesi. La # - MERCATO IMMOBILIARE | REAL Brasile, Rio de Janeiro mente quella più interessante per un investitore italiano. Sentiamo intanto cosa consigliano i grandi gestori immobiliari, quelli con patrimoni da centinaia di milioni di euro. Recentemente riuniti a un incontro sul tema, tenutosi a Londra, hanno dichiarato quasi unanimemente questi principi di base. Il primo è che oggi la strada giusta è di muoversi verso i Paesi dove la classe media sta affermandosi e arricchendosi: in ordine d’importanza – nell’ambito dei BRIC – si tratta di Cina e Brasile in primo luogo e, a una certa distanza, di Russia e India. Il secondo è di acquisire solo appartamenti di lusso e negozi ben collocati commercialmente (meglio se in grandi shopping center), trascurando del tutto ville, case di standard medio e immobili industriali. Terzo elemento è di trovare un partner o un socio locale, che si occupi degli aspetti burocratici. Ottimi consigli, ma che valgono naturalmente per i grandi investitori, mentre l’italiano medio non ha nessuna possibilità di inserirsi in business così stratosferici. Il vero problema – a detta di chi vive la realtà immobiliare emergente – è infatti che, oltre a norme restrittive, bisogna spesso combattere con corruzione e burocrazia. Il numero uno Londra dichiara a F, chiedendo l’anonimato: “In India la burocrazia è semplicemente inaudita e chi viene dall’estero incontra solo porte chiuse, perché c’è molto disprezzo nei confronti dello straniero che compra immobili, pur se investitore istituzionale. Abbiamo cercato varie volte di contrastare questa burocrazia, ma non siano andati da nessuna parY66 di un partner locale, con il quale ci troviamo bene”. Eppure l’opinione generale è che le redditività immobiliari in questi Paesi sono impressionanti, dell’ordine anche di decine di punti in percentuale ogni anno. E il giudizio globale uscito dall’incontro è unanime: attualmente non c’è posto migliore al mondo per comprare case del Brasile. Dove i prezzi risultano ancora competitivi, la qualità delle costruzioni migliora e il mercato è molto vivace, con una propensio # di stranieri. Il che non avviene invece in Cina e India; laggiù l’orgoglio 6#te superabile. Abbiamo già accennato anche alla corruzione. È un altro dei pericoli che chi vuole comprare si trova ad affrontare. Soprattutto in Russia – non è una novità – ma anche in Cina e India, sebbene mascherata abilmente. Un intermediario svizzero è molto sincero su questo tema: “Non mi scandalizzo a pagare il 10 o il 15% sotto banco, perché lo stesso avviene in Italia, in termini di nero. Per me è la stessa cosa, con una diffe- ESTATE renza: il livello dei prezzi è inferiore a San Pietroburgo o a Sochi, sul Mar Nero, dove si svolgeranno le Olimpiadi Invernali del 2014, rispetto a Milano o Cortina. Di richieste ce ne in transazioni vere e provengono soprattutto da società con sede in Gran Bretagna o qui in Svizzera, probabilmente di proprietà di russi desiderosi di acquistare in incognito immobili da mettere a reddito. La stessa cosa avviene spesso per chi compra a Lugano: anche in questo caso è denaro in nero, abilmente camuffato. È meglio quindi non pensare che la Russia sia l’inferno della corruzione; certo c’è, ma va gestita come si gestisce +K38 di così non si potrebbe! Alcuni investitori, bruciati da cattive esperienze a Dubai o in Egitto, sono assolutamente contrari a ripe- La strada giusta è muoversi verso i Paesi dove la classe media sta affermandosi e arricchendosi tere esperienze simili in Cina o in Russia, ma guardano con grande in da primarie banche europee, basati sulle aziende immobiliari quotate nei vari mercati locali. La vera strada da seguire è questa. Non è escluso che nei prossimi anni si assista 6 # ed ETF strutturati intorno ai mattoni non solo dei BRIC, ma anche di Vietnam, Indonesia, Turchia e di alcune aree dell’Africa. È# ziario che si annunciano rendimenti molto interessanti, perché spesso si tratta di prodotti espressi nelle valute locali, oggi ancora sottovalutate + tiva, quindi, per una volta la carta batte il mattone. 91 REAL ESTATE | MERCATO IMMOBILIARE Cina, Hong Kong cantieri nei pressi del 4 CINA LO STATO RESTA IL “PADRONE” Difficoltà: RILEVANTI In fatto di ricchi ormai l’Asia batte l’Europa Redditività: BUONA Fino a non molto tempo fa la proprietà privata non era ammessa e ciò ha ancora oggi effetti – sebbene in via di attenuazione – sul mercato immobiliare, pur largamente liberalizzato. Certo, le #3 Shanghai, dove la politica del Governo centrale di favorire gli investimenti stranieri trova terreno fertile. Attenzione però: l’immobile non diventa di proprietà assoluta di chi compra, ma si ha un diritto all’uso per 70 anni, nel caso di un’abitazione. Alla scadenza lo Stato può richiedere indietro il bene, riconoscendo un compenso, che non è tuttavia obbligatorio. Anche durante i 70 anni lo Stato ha la possibilità di eser ` mai avvenuto. Sostanzialmente soltanto chi possa dimostrare di avere necessità di residenza per un certo periodo in territorio cinese (esibendo un contratto di lavoro, un permesso di lavoro o un so universitario) ha l’accesso all’acquisto di un immobile, mentre chi è straniero e intende effettuare un puro investimento, per svolgere un’attività 92 3,3 contro 3,1milioni: sul fronte dei ricchi, cioè dei possessori di patrimoni da almeno 1 milione di dollari, gli asiatici sono ora più numerosi degli europei. Ma il fatto importante è che crescono soprattutto le quote delle donne e dei giovani, le due fasce maggiormente propense a fare investimenti immobiliari di un certo peso. La parte femminile è aumentata dal 24 al 27% nel periodo compreso fra il 2008 e il 2011, mentre quella delle persone con età inferiore ai 40 anni incide per il 17%, con un balzo del 30% nello stesso periodo. I Paesi emergenti volano in questa _`jj{ [ + `j{ | >+`}{ in India. Di chi si tratta? Soprattutto di piccoli e medi imprenditori nei più diversi settori merceologici. di lucro, ha un’unica possibilità: creare una società apposita e poi presentare domanda di una licenza commerciale, # # to di liquidità che normalmente si aggira su un milione di yuan (oltre 100.000 euro). Inevitabile l’utilizzo di un legale specializzato in campo immobiliare e di un’agenzia di intermediazione, cui spetta il ruolo di collegamento fra chi vende e chi compra. In tutto questo lo Stato non interviene, ma la procedura # posto al trasferimento delle proprie4 fra le parti. Davvero complesso! Per un italiano forse no, grazie alle nostre capacità di muoverci nella burocrazia, ma per un inglese o un tedesco tutto ciò appare impossibile. Occorre tuttavia riconoscere che chi acquista in Cina è sempre motivato, per mille ragioni, e accetta i rischi di affrontare un percorso #$# il rapporto con l’agenzia di intermediazione, che non fa quasi mai gli interessi né di chi cede né di chi compra, ma cerca solo di massimizzare i suoi proventi. Occorre poi spesso istruire la pratica di un mutuo, rilasciato da grandi banche, dove i muri di gomma sono numerosi e non facili da rimuovere. Diversa la situazione a Canton e Hong Kong; qui la proprietà totale è ammessa e il sistema garantisce regole quasi di tipo occidentale. La redditività? Coloro che – soprattutto fra i residenti esteri – hanno avviato attività legate in qualche modo alla gestione di muri parlano di rendimenti interessanti, anche se da qualche anno circola con insistenza la voce di una bolla immobiliare che starebbe per esplodere, travolgendo l’intero comparto. Il Governo di Pechino ha saputo gestire con abilità il boom della costruzione di milioni di nuove case, specialmente nelle grandi cit si sente. Probabilmente però la bolla non scoppierà mai. La politica centrale è infatti molto vigile, poiché la classe media, in continua crescita, di questo boom immobiliare è la maggiore protagonista. MERCATO IMMOBILIARE | REAL ESTATE Investire con ETF e certificati Troppo complesso comprare una casa in Cina, in India, in Russia o in Brasile? Siamo d’accordo con voi, ma così facendo si perde forse l’occasione di un affare sul medio e sul lungo termine. C’è un’alternativa: acquistare prodotti ; ultimi tempi ne sono stati proposti molti di nuovi, che non ; ETF Ishares Ftse Epra/Nareit Asia Property =## K > trust del mercato asiatico (soprattutto di Hong Kong e dell’Australia), con dividendi annuali superiori al 2%. È un ;W il crollo del 2009 ha ripreso a salire regolarmente, con K K + #; INDIA LA BUROCRAZIA È REGINA Difficoltà: MOLTO RILEVANTI Redditività: MEDIA Una faticaccia: acquistare casa in India è tutt’altro che facile, non solo per restrizioni normative (fatte valere con forza) ma anche per la necessità di superare molti scogli di natura burocratica. Il problema è che la proprietà India, Calangute città nella regione occidentale Goa ETF Lyxor Msci Asia Exjpn Real Estate Più esposto alla Cina, copre anche questo il mercato delle >+ > & K;È più volatile, ma essendo quotato # ;W K # # ~; [ || È @# @ & +*X # K; > molto elevate. dell’immobile e quella del terreno, su cui esso è costruito sono separate. Il suolo in India non può essere detenuto da uno straniero e così si devono trovare scappatoie per possederlo in maniera indiretta. L’espediente più diffuso è rintracciare un cittadino locale che acquisti a suo nome la terra, su cui poi si può costruire la casa. Ciò comporta molti rischi e vari intermediari raccontano di truffe commesse ai danni degli stranieri innamorati del Paese e decisi a farsi un’abitazione in una delle sue tante me- ravigliose località. Meglio evitarlo! Le altre due soluzioni, queste ammesse, sono di avere il riconoscimento di “residente” (per almeno sei mesi l’anno) o di essere sposati con una persona indiana. Soprattutto gli inglesi hanno trovato una soluzione alternativa: creare una società a responsabilità limitata (Ltd), che non richiede la presenza di un socio locale. Sui tempi ciascuno dice la sua: c’è chi parla di poche settimane e chi di molti mesi, ma evidentemente il tutto dipende dalla zona in cui si inten disporre di un capitale minimo e della consulenza di un legale, con il vantaggio che quasi tutti parlano l’inglese, al contrario di quanto avviene in Cina. La burocrazia è regina in India. Può, per esempio, succedere che l’apertura di 6 sostenendo che è riservato solo a chi ha la cittadinanza. In realtà ciò non è vero e l’ostacolo può essere superato con pazienti visite al funzionario che deve decidere. Vale la pensa affrontare così tanti intralci? I prezzi delle case nelle grandi città sono ormai molto elevati, con una qualità media decisamente inferiore. È # rendo all’impazzata, soprattutto per gli stranieri, sempre più numerosi, e obbligati a sottostare ai diktat locali. Meglio quindi – se proprio si vuole investire in India, superando i tanti intoppi 93 REAL ESTATE | MERCATO IMMOBILIARE – realizzare l’acquisto nelle aree dove #tare poi a qualche americano o europeo, che sarà eternamente riconoscente per avergli offerto la casa. Nelle località turistiche le occasioni invece non mancano, con la precauzione di veri 4 zioni. Nel rinomato Stato di Goa, per esempio, un appartamento di 120 metri quadri in un condominio nuovo viene proposto a 120.000 euro e una villetta a 145.000 euro; spesso però gli immobili sono costruiti in zone dai pessimi collegamenti stradali e si adattano quindi solo a chi decide di trasferirsi per sempre sulle spiagge di quella parte dell’In+ 66\ come in Italia il nero è un’abitudine assai diffusa in campo immobiliare, con # niero. Che fra l’altro deve dichiarare i capitali in entrata, con possibili controlli sul loro utilizzo. Insomma comprare casa in India è davvero tortuoso. RUSSIA PREZZI ALLE STELLE Difficoltà: MEDIE Redditività: BUONA Se in Cina e in India bisogna prepararsi a combattere la burocrazia, in Russia c’è da sopportare prezzi alle stelle e talvolta la corruzione. Comprare casa è possibile per gli stranieri, secondo una norma del 2001, e non sono pochi gli italiani che ci sono riusciti. Certamente # le, possibile solo per colui che risieda almeno 183 giorni ogni anno nel Paese. Il visto “business” non basta, perché ha un limite massimo di 180 giorni! Quindi bisogna trovare una soluzione per restare i 183 giorni richiesti, sempre che il # quirente. Il matrimonio con un cittadino locale è spesso il motivo che porta a reperire un’abitazione nel Paese, ma 6ma, perché occorre comunque trascorrere più di metà dell’anno in Russia. 3 Y # / Sostanzialmente per pagare meno tas- 94 se in caso di vendita dell’immobile. La proprietà di terreni è stata pure liberalizzata nel 2001, ma non dappertutto. In alcune grandi aree urbane le amministrazioni locali tendono ancora a non # 6 sebbene a Mosca la limitazione sia stata abolita nel 2006. La trattativa di acquisto di una casa spesso richiede tempi piuttosto lunghi, per la necessità di fornire molti documenti e la transazio # una banca, che riceve la liquidità della 6mento della sua conclusione. L’agenzia di intermediazione pretende solitamente una commissione variante dal 2 al 5% del valore dell’immobile; poi c’è l’avvocato – che deve seguire l’acquirente durante tutte le fasi – al quale va {>< registro, al massimo dell’1%. Nel 2011 i prezzi sono calati vistosa _ 3 6 15%. È una leggera correzione rispetto al boom durato dal 2000 al 2007, con valori di mercato cresciuti di oltre il 400% per le nuove costruzioni e del 350% per quelle di seconda mano, purché in buono stato. Ne risentono ##6 rendimenti del periodo boom (anche Ma in Brasile le case mancano Impressionante la quota giovanile all’interno della popolazione brasiliana: solo quella fra i 25 e i 39 anni incide per il 25%, ma a esse occorre aggiungere i ventenni, assai attivi nel mondo del lavoro. Sono soprattutto loro ad acquistare nuove case, grazie a un potere economico in crescita, assieme al ceto medio che ormai rappresenta la classe dominante (52% del totale). Il merito di tutto questo dipende dalla scelta politica di aver continuamente aumentato il salario minimo `&{ j $ `{ nel 2012). In un simile quadro si stima che la mancanza di abitazioni raggiunga il livello dei 5,3 milioni di unità, con un forte aumento della domanda. Di qui le prospettive di un boom entro il 2020. MERCATO IMMOBILIARE | REAL Russia, San Pietroburgo, canale Griboedova che attraversa la città ro all’insù in Russia, con un possibile trasferimento di ricchezza verso le città emergenti situate oltre la catena $ #tà a reperire il buon affare sono mag + ruzione. Certamente c’è, ma tocca relativamente poco le compravendite immobiliari fra privati, consigliate all’acquirente occidentale. È invece inopportuno comprare sulla carta, cioè costruzioni ancora da realizzare, specialmente se realizzate da grandi gruppi immobiliari, dietro cui talvolta si nascondono interessi poco chiari. BRASILE TUTTO È FACILE Difficoltà: MINIME Redditività: BUONA 15-20% l’anno) appartengono al passato. Mosca resta tuttavia una delle città più care d’Europa in termini immobiliari, mentre San Pietroburgo si attesta a un livello inferiore, con nuo # no, in termini anche di rapporto qualità/prezzo. È adesso il momento per investire? Forse sì, ma tutto dipende dall’andamento dei prezzi delle materie prime. Nel caso esplodessero, per to i valori immobiliari ripartirebbe- Brasile, Salvador Bahia la più grande città della costa nord orientale Rio de Janeiro, Bahia e Maceiò: sono tre località brasiliane dove l’acquisto di immobili da parte degli italiani è ## # l’investimento era puramente destinato all’utilizzo come seconda casa, ora il trend è molto più speculativo, perché le prospettive di crescita del settore sono davvero rilevanti. Innanzi tutto, in Brasile, non ci sono restrizioni di alcun genere all’acquisto da parte di stranieri; anzi c’è una politica di fondo del Governo di Brasilia di favorire l’accesso ai capitali esteri. Rispetto agli altri Paesi BRIC, qui tutto è nel complesso semplice e i prezzi ancora competitivi, sebbene si siano registrati problemi di qualità delle costruzioni, che solo adesso re. Dal punto di vista burocratico l’unico vincolo consiste nell’ottenere il nessun problema. Più complessa la scelta dell’immobile, perché l’offerta è enorme e i prezzi assai differenti. Inevitabilmente bisogna rivolgersi a un’agenzia di intermediazione, facendo attenzione a chi si ricorre: il “pollo” straniero spesso viene ben cucinato! Molti europei hanno preferito comprare un terreno e poi farvi costruire una villa, con risultati non ESTATE sempre soddisfacenti. In particolare occorre considerare gli aspetti della sicurezza, rilevanti in molte zone del Paese. Se si acquista da un privato una casa già costruita occorre volgendosi al “Cartario cadestre de imoveis”, il nostro catasto, dove i riscontri vanno eseguiti con attenzione, utilizzando anche la consulenza di qualche professionista. Un con ## rassomiglianza fra la lingua italiana e quella portoghese: spesso porta a clamorosi errori su temi così delicati. Gli accertamenti devono riguardare de, eventuali dispute ereditarie e possibili rivendicazioni da parte di terzi. Richiedono tempo, ma è opportuno eseguirle con attenzione, perché più volte le transazioni immobiliari hanno dato adito a complesse vertenze giudiziarie. La facilità di acquisto ha portato spesso gli europei a effettuare investimenti poco razionali, all’insegna del “tanto costa poco”. La distanza del Brasile si dimostra invece un ostacolo non trascurabile, con l’immobile che si deteriora, i costi che aumentano e l’insoddisfazione che cresce. Meglio quindi ragionare attentamente sull’investimento che si realizza, ancor più oggi che i prezzi sono aumentati. In alcuni quartieri di città come Fortaleza e Recife la percentuale di costruzioni non regolarizzate è ancora elevato e la possibilità di investire 100.000 euro in una casa che in realtà vale poco esiste, sebbene stia riducendosi. A Rio de Janeiro le nuove realizzazioni abbondano, in previsione delle Olimpiadi, ma le prospettive di rivalutazioni riguardano le aree prospicienti i grandi nuovi progetti culturali della città, quali il “Museu da Imagem e do Som” (Museo dell’Immagine e del Suono) di Copacabana e il “Museu do Amanhã” (Museo del Domani), che sarà il nuovo simbolo architettonico di Rio. A San Paolo stanno invece iniziando operazioni di ristrutturazione di vecchi quartieri fatiscenti. Saranno un business? F 95 MACROECONOMIA L’importanza degli asset intangibili Sono i veri pilastri su cui si regge l’economia di un Paese, fattori fondamentali nei quali investire. Le variabili finanziarie e monetarie contano molto meno di quanto la gente è portata a credere A CURA DI MARCO BERTON Questo mese parliamo di... Macroeconomia con Amartya78 A martya78 buongiorno. Puoi spiegare ai lettori i motivi del tuo interesse per la macroeconomia? Ciao a tutti. La macroeconomia è da sempre una mia passione. Cercando nella rete suggerimenti sulla validazione dei modelli predittivi (argomenti tipo Back e Forward testing) mi sono imbattuto sul Forum di Finanzaonline. com. Era il lontano 2008 e da allora ho cominciato a frequentare assiduamente la sezione dedicata a tali argomenti visto che ci scrivono persone molto competenti. Credo che, al di là di quello che viene scritto, l’importante sia argomentare le proprie idee senza alcun preconcetto ideologico e basarsi su dati oggettivi. Parliamo dell’economia Usa: come giudichi le mosse adottate dalla Federal Reserve? Una delle singolarità più interessanti osservate a livello macroeconomico negli ultimi tre anni è che ai Quantitative Easing (manovre di alleggerimento quantitativo) effettuati dalla Fed non è seguita nessuna conseguenza prevista dalla 96 CARTA D’IDENTITA’ teoria classica: mi riferisco a un sensibile increNickname: amartya78 K $ Sottonick: member un indebolimento del dollaro per effetto della nuoData di registrazione: Totali messaggi: settembre 2008 3.182 va offerta di moneta. Mi sono chiesto i motivi Caratteristiche: appassionato di macroeconomia ed econometria per cui non si è assistito a nulla di tutto ciò, e la spiegazione che mi sono dato, sebbene non lineare è a mio avviso quella più proba- > K bile. A livello economico le variabi- solo da rimanere stupefatti. In par ticolare gli Usa si stanno affermanmolto meno di quanto la gente è do in tutte le attività il cui business spesso portata a credere, mentre model è tale da consentire un elegli “intangible assets” sono i veri pi- vato tasso di ritorno sul fatturato. Il lastri su cui si regge l’economia di fatto quindi che i QE effettuati dalun Paese e su cui gli investitori de- la Fed non abbiano prodotto effetti cidono di puntare. Un Paese che negativi sta nell’assunto che più il riesce ad esprimere elevati livelli di ^+ > conoscenza e riesce a concretiz- aziende che operano a livello monzarli in beni e servizi avanzati cer- ; ^ tamente gode di molte meno re- Paese dispone di tecnologie in mo nopolio che agiscono su mercati Paesi che quei livelli di conoscen- globali più la sua quantità di moneta disponibile è elevata. za non riescono a valorizzare. Come ho scritto l’anno scorso su In altre parole, per quanto la Fed un mio Thread nel Forum di ma- croeconomia, il punto di partenza sarà sempre un compratore esteè sempre la microeconomia la cui ro di ultima istanza che eviterà un ; eccessivo deprezzamento delSe si guarda al tasso di crescita dei la propria moneta nei confronti di Il meglio del Forum un sistema talmente competitivo. Per questo la debolezza della moneta (leggi il dollaro Usa) diventa una vera e propria “Killer Application”. Trovi analogie tra la Fed e le manovre LTRO di Draghi? Draghi si sta rivelando un presidente Bce all’altezza. Ma il pro bensì economico. Vorrei far notare come negli ultimi 30 anni l’intera Europa non sia riuscita a creare neppure una multinazionale paragonabile a quelle create negli Usa in scia al boom della New Economy. L’unico settore in cui eravamo leader indiscussi sino al 2007, cioè quello delle reti mobili, è ormai appannaggio delle multinazionali americane. Chiedersi il perché è oltre un dovere storico anche una necessità. A mio avviso l’Europa soffre di un eccesso di burocrazia che ne frena il potenziale umano di livello eccelso, che spesso preferisce emigrare. La perdita di capitale umano in favore degli Usa è uno dei motivi di maggior criticità dell’economia europea. Dobbiamo capire che se vogliamo crea +mo consentire a questa risorsa di esprimere le proprie potenzialità attraverso l’iniziativa privata, ma dubito fortemente che ciò possa avvenire in un’Europa che presenta innumerevoli livelli di intermediazione statale e quindi un’enorme dissipazione delle risorse. Se tale struttura burocratica poteva, prima, essere sopportata dal sistema privato, oggi, l’irrompere Qual è il tuo giudizio sulla politica economica di Mario Monti? Se devo essere sincero mi ha deluso, e non poco. Proprio lui dovrebbe sapere meglio di altri che l’Italia è in stagnazione da oltre K# vra economica doveva nascere sul lato dei tagli alla spesa pubblica e non certamente sul lato delle entrate. L’Italia vanta una delle produttività più basse dell’Eurozo“La perdita na e, per quanto detto prima, non di capitale umano possiamo che attenderci ancora lunghi anni di stagnazione/bassa in favore degli Usa crescita o addirittura recessione. è uno dei motivi Sono passati già quattro mesi dal di maggior criticità suo insediamento ma non ho andell’economia cora visto interventi strutturali per europea” la crescita, nè francamente è credibile che l’eventuale abolizione o K ~ delle economie dei Paesi emer- solo invertire questo trend. genti ha messo in crisi tale mo- Penso che l’Italia disponga di imdello che per funzionare si avvale portanti risorse su cui puntare per K ; una crescita sostenibile a cominPertanto in tempi di globalizzazio- ciare dal suo capitale umano, ma ne i livelli impositivi di un Paese ritengo sia necessario investire non possono che convergere ver- molto sugli “intangible assets” che so i livelli che si trovano nei Paesi in ultima analisi sono i fattori foncon produttività analoghe. Quin- # ¬ di tanto maggiore è la produttività tale umano, che tutto il mondo ci che un sistema Paese può espri- invidia e ci sottrae, possa dare un mere tanto più elevata può esse- contributo sostanziale e qualitativo K ; alla crescita del nostro Paese. F 18-03-2012 Amartya78 nel 2010 alla soglia ormai critica di appena 709 mld di euro. Questo nel 2010, sto cercando i dati del 2011. Data registrazione: Set 2008 Messaggi: 3,182 Popolarità: 42949676 ! "# member Il fatto poi che si menta sapendo di mentire in tutti i media, non lo dico io, basta leggersi l’articolo di Alessandro $ %% & '( ! )% ; ;# 97 Abbonati! Il magazine di idee per il denaro e gli investimenti --- DIRETTORE RESPONSABILE --Lionello Cadorin [email protected] --- CONTRIBUTI DI --Stefano Alberti, Marco Barlassina, Marco Berton, Riccardo Designori, Titta Ferraro, Coleman Kendall, Daniela La Cava, JT Livingstone, Carlo Mazzola, Valeria Panigada, Alessandro Piu, Lorenzo Raffo, Marcello Rubiu, Pierpaolo Scandurra. \! 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