raccolti - Parco Nazionale Val Grande

Transcript

raccolti - Parco Nazionale Val Grande
Censimento dei lepidotteri ropaloceri mediante cattura e archiviazione fotografica
L’attività di censimento proposta vuole indagare la biodiversità di lepidotteri ropaloceri delle due
aree di studio scelte per i campi di volontariato. Verranno indagate le popolazioni di lepidotteri
ropaloceri, comunemente chiamati farfalle, distinti da quelli eteroceri o falene per la forma delle
parte finale delle antenne; nei primi è a forma di clave (fig. 2.1), presenta cioè un rigonfiamento
mentre nel secondo gruppo invece le antenne possono avere diverse forme (fig. 2.2): bipettinate,
filiformi, a bastoncello, etc.
Fig. 2.1 Lepidottero ropalocero con antenne clavate (Foto Andrea Mosini)
Fig. 2.2 Lepidotteri eteroceri, con antenne di diverse forme (foto Andrea Mosini e Dino Perrotta)
In genere le farfalle si distinguono dalle falene anche per altri diversi caratteri comportamentali e
morfologici tra cui la posizione delle ali a riposo, che nelle farfalle diurne sono tenute chiuse in
posizione verticale mentre nelle falene, prevalentemente ad attività crepuscolare e notturna, sono
ripiegate sul corpo come gli spioventi di un tetto.
Questa attività ha due scopi:
• uno più didattico che vuole insegnare ai volontari come si raccolgono dati scientifici
seguendo una metodologia standardizzata e utilizzata da professionisti in tutta l’Europa.
• uno più naturalistico che permette la raccolta di dati scientifici e potrà fornire stime relative
all’abbondanza delle specie di farfalle nelle due aree di studio del Parco. Proseguendo
questo campionamento negli anni futuri, come attività didattica dei campi di volontariato, si
potrà monitorare la fluttuazione delle popolazioni negli anni.
1
Per quanto attiene la metodologia per il censimento dei Lepidotteri diurni, si utilizzerà in parte il
metodo inglese del “Butterfly Monitoring Scheme”, con monitoraggio delle farfalle adulte in attività,
attraverso due percorsi fissi (transetti) per ciascuna area di studio (Pian di Boit e Straolgio).
I transetti sono stati individuati lungo la rete sentieristica del Parco, per operare in condizioni di
maggior sicurezza e per facilitare la ripetitività degli stessi in futuro; si è inoltre cercato di
campionare tutti gli ambienti presenti nelle aree di studio.
I censimenti, compatibilmente con le altre attività, devono essere effettuati tra le 10.45 e le 15.45
o comunque in condizioni idonee per il volo delle farfalle stesse:
• terreno asciutto;
• temperature superiori a 13°C;
• non più del 40% del cielo coperto da nubi;
• vento debole o assente.
I transetti devono essere percorsi ad una velocità costante e tramite apposito retino si devono
catturare tutte le farfalle che si incontrano in una banda di circa 5 m di larghezza (2,5 metri per
lato). Ogni individuo catturato verrà poi estratto dal retino e, prestando cautela, fotografato per
una successiva identificazione. Sono necessarie a questo proposito due fotografie ravvicinate, una
dorsale ad ali aperte ed una laterale ad ali chiuse (vedi figure 2.3 e 2.4).
Fig. 2.3 Visione dorsale
Fig. 2.4 Visione laterale
In alcuni casi le farfalle (Fig. 2.3 e 2.4) possono essere fotografate anche senza essere state
catturate.
Durante il censimento i dati raccolti verranno geo-referenziati utilizzando un GPS. Per ogni
lepidottero catturato si dovrà creare una localizzazione utilizzando l’opzione “marca waypoint” sul
GPS; verranno così automaticamente rilevati posizione (UTM UPS, WGS 84), quota e numero
progressivo di osservazione. Verrà inoltre salvato automaticamente anche il transetto percorso con
l’ora di inizio e quella di fine e la durata dello stesso (accertarsi che l’opzione “traccia” sia attivata).
A censimento effettuato si dovranno riorganizzare le fotografie creando una cartella con il nome
della località (Pian di Boit o Straolgio) e la data del censimento. Le fotografie scattate dovranno
essere rinominate in modo che corrispondano ai “waypoints” creati utilizzando il GPS (es. 1 seguito
dalla lettera D per la fotografia ad ali aperte e dalla lettera L per quella ad ali chiuse).
I dati archiviati nel GPS dovranno essere salvati nella cartella con le fotografie.
2