2014 - Marruci.it

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2014 - Marruci.it
Acqua è Vita:
Garantire l’accesso all’acqua a 500 persone
Nella Contea di Isiolo (Kenya)
PROGETTO 2014 FINANZIATO DALL’ASS. FRATERNITA’ DI MARRUCI DI PIZZOLI (AQ)
Foto: Fabio Cacciotti
Nelle regioni di Isiolo (Kenya) la popolazione vive situazioni estremamente difficili,
legate alla mancanza d’acqua pulita.
L’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale LVIA opera in Kenya, nelle aree rurali che
sono quelle più povere, con la costruzione di infrastrutture idriche e la diffusione di competenze per una
gestione autonoma delle opere realizzate.
Con i progetti “Acqua è Vita”, negli ultimi dieci anni LVIA ha portato
acqua in dieci paesi africani, migliorando la vita di 1 milione persone.
Molti portatori d’acqua hanno contribuito, aiutandoci a mettere in moto il cambiamento: cambiare la
vita delle popolazioni locali, migliorare il loro ambiente, salute e condizione sociale. Tutelare la vita e fare in
modo che la terra diventi il pianeta azzurro per tutti.
Il Corno d’Africa (Etiopia, Kenya, Somalia) è tra le regioni più colpite dal cambiamento climatico e
ciclicamente delle drammatiche siccità si manifestano in tutta la loro violenza, come quella del 2010-2011 nella
quale le piogge sono mancate per un anno e mezzo e 11 milioni di persone nel triangolo tra Etiopia, Kenya e
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Somalia ne hanno subìto le
tragiche conseguenze.
Intervento di emergenza di LVIA
nel nord del Kenya, contea di
Isiolo:
distribuzione d’acqua nel corso
della gravissima siccità del 20102011
(water trucking, dicembre 2011
– gennaio 2012)
Con i progetti “Acqua è Vita”, l’associazione LVIA ha migliorato la vita delle
comunità locali e soprattutto quella delle donne.
Quando in una comunità mancano l’acqua e i servizi igienici, le conseguenze sono facili da immaginare: è difficile
lavarsi, pulire la casa, fare il bucato, mantenere condizioni igieniche accettabili e persino bere non è un gesto
scontato. Ma le donne più di chiunque altro ne subiscono gli effetti sociali, sulle loro condizioni di vita
quotidiana. Le donne spesso iniziano a cercare l’acqua da bambine; la trovano in fonti lontane e sovente
contaminate e continuano a raccogliere e trasportare acqua nel corso della loro vita.
Di seguito abbiamo cercato di riassumere le principali sfide che nella loro vita quotidiana molte donne nei paesi
in via di sviluppo devono affrontare a causa della mancanza di acqua.
ISTRUZIONE
Molte donne impiegano sei ore al giorno raccogliendo l’acqua: semplicemente non c’è tempo per andare a scuola.
Senza l’acqua a scuola, inoltre, in paesi molto caldi diventa difficile concentrarsi a causa della disidratazione. Per
questo, la fornitura di servizi idrici pienamente accessibili è considerata una componente essenziale dei
programmi educativi. Sappiamo che quando le donne sono istruite, le famiglie hanno più risorse economiche e i
bambini sono più in salute.
SALUTE MATERNA
Durante la gravidanza, le donne che trasportano per lunghe distanze pesanti contenitori colmi d’acqua, sono
sotto sforzo eccessivo. In Africa, le donne spesso portano l’acqua sulla loro testa e sulla loro schiena, in
contenitori da 20 Kg. La scarsa igiene provocata dalla mancanza d’acqua pulita, inoltre, aumenta il rischio
d’infezione durante il parto e dopo la nascita del bambino.
RUOLO SOCIALE ED ECONOMICO
Se la mancanza d’acqua pulita costringe le ragazze ad abbandonare la scuola senza un’istruzione di base, in futuro
queste avranno meno strumenti e conoscenze per contribuire economicamente al benessere della loro famiglia e
comunità. L’accesso all’acqua pulita libera il tempo delle donne, che acquisiranno più libertà e capacità per
iniziare delle proprie attività economiche e guadagnarsi da vivere. La nostra esperienza mostra che se si
coinvolgono le donne nella pianificazione e implementazione di progetti idrici e igienici, ciò le rende più
affermate. Dato che le donne abitualmente raccolgono l’acqua, sanno dove sono le fonti migliori e quali si stanno
probabilmente per prosciugare. Avendo un ruolo importante e pubblico nella gestione delle infrastrutture idriche
e nell’educazione sanitaria della comunità, la reputazione e le abilità delle donne vengono rafforzate e meglio
riconosciute dalla collettività.
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Con il progetto “Acqua è Vita in Kenya” LVIA vuole portare acqua pulita,
potabile e accessibile in modo permanente alle comunità della contea di Isiolo
in Kenya
il cerchio rosso indica la Contea d’Isiolo, nel nord del Paese, dove
interviene il progetto
In
Kenya, LVIA è impegnata nella contea di Isiolo, una
regione difficilmente accessibile ed emarginata a causa degli
scarsissimi collegamenti con il resto del paese. Anche le
infrastrutture idriche sono minime: solo il 43% delle
famiglie sono vicine ad un pozzo; tuttavia, la vicinanza al
pozzo non è una garanzia tant’è vero che appena il 18%
(neanche 2 famiglie su 10), ha a disposizione acqua pulita e
potabile. La mortalità infantile supera il 5% a causa di
malattie, come la diarrea, provocate dall’uso di acqua non
potabile e dalla contaminazione dei pozzi.
La distanza media dalla fonte d’acqua più
vicina è di 5 Km, 45 minuti di cammino. Sono le
donne a svolgere questa mansione domestica, spesso
due, tre volte al giorno.
Anche per quanto riguarda il bestiame, la situazione è difficile data la carenza d’acqua per i pascoli.
Durante i periodi secchi, quando il fiume Ewaso Ng'iro si prosciuga, si acuiscono conflitti per l’uso delle
poche fonti disponibili. L’intervento proposto da LVIA prevede di proteggere, riparare e ripulire le principali
fonti d’acqua (pozzi, borehole, shallow wells) e di installare i relativi dispositivi per il pompaggio dell’acqua
permettendo alle persone di avere un accesso vicino al villaggio a fonti d’acqua potabile e sicura.
Le attività nel dettaglio:
Attività 1. Coinvolgimento e delle comunità locali
È necessario sensibilizzare le comunità e contribuire alla loro organizzazione affinché possano partecipare alla
costruzione delle infrastrutture idriche apportando materiali locali e manodopera; si tratta di una tappa
fondamentale per assicurare la partecipazione della comunità e maturare il senso di appartenenza che garantirà la
sostenibilità futura dell’intervento.
Attività 2. Protezione e riparazione di 1 punto d’acqua (pozzi) e installazione di dispositivo per il
pompaggio dell’acqua
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Durante gli incontri con le comunità
locali sono state identificate varie
strutture che presentano problemi di
approvvigionamento
idrico
con
conseguente mancanza, scarsità o
contaminazione dell’acqua (mancanza
di collegamenti tra pozzi e punti di
raccolta
dell’acqua,
condutture
danneggiate,
assenza
di
filtri,
insabbiamenti). Il progetto provvederà
alla riparazione, pulizia e protezione e si
procederà all’installazione del sistema di
pompaggio. Sarà così rimessa in
funzione una di queste infrastrutture
idriche a beneficio di circa 500 persone.
Attività 3. Creazione, formazione e accompagnamento delle associazioni che gestiranno la fonte idrica
riabilitata dal progetto
Sarà formata 1 associazione per la gestione delle risorse idriche coinvolgendo capi villaggio e leader della
comunità, con particolare riguardo alla partecipazione delle donne che tradizionalmente si occupano
dell’approvvigionamento idrico del villaggio.
L’attività ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della dimensione associativa nella gestione
corrente e nell’identificazione tempestiva dei problemi dell’infrastruttura nonché delle soluzioni per affrontarli.
Grazie alla maggiore disponibilità di acqua, le comunità miglioreranno anche le attività agricole e pastorali e con
esse le attività generatrici di reddito.
Progetto finanziato dall’Associazione Fraternità di Marruci
Budget dell’azione
ACQUISTO DI ATTREZZATURE E MATERIALI
PER INFRASTRUTTURE IDRICHE
€ 5.300,00
67%
FORMAZIONI DI TECNICI LOCALI PER LA
GESTIONE AUTOSUFFICIENTE E
COMUNITARIA DELLE INFRASTRUTTURE
PERSONALE AMMINISTRATIVO
PERSONALE TECNICO
SPESE LOGISTICHE E GESTIONALI IN LOCO
SPESE GENERALI
TOT. GENERALE
€ 430,00
€ 300,00
€ 780,00
€ 680,00
€ 460,00
€ 7.950,00
5%
4%
10%
9%
6%
Il Contributo servirà dunque a fornire accesso all’acqua pulita per tutti gli utilizzatori del pozzo e LVIA si
impegna a completare l’opera e dare un ritorno documentale sull’iniziativa svolta.
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L'Associazione di Solidarietà e di Cooperazione Internazionale LVIA è nata nel 1966 con
l’obiettivo di operare per lo sviluppo umano e contro le disuguaglianze mondiali.
Presente in Africa da oltre 45 anni, al fianco delle popolazioni locali LVIA realizza programmi di
sviluppo con l'obiettivo di valorizzare le capacità e le risorse delle comunità, sradicare la povertà e creare le
condizioni economiche, sociali e ambientali necessarie al pieno sviluppo delle potenzialità umane.
In questo ultimo decennio abbiamo portato acqua a oltre un milione di persone in 10 paesi africani e oltre
600.000 persone hanno beneficiato dei nostri interventi nel settore agropastorale; nella recente crisi alimentare
del Sahel abbiamo supportato oltre 100.000 persone, prevalentemente bambini, con azioni di contrasto alla
malnutrizione.
Attualmente, LVIA è presente in Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Kenya,
Mali, Mozambico, Senegal, Tanzania, oltre che in Albania.
La Campagna Acqua è Vita è stata lanciata da LVIA nel 2003, proclamato dalle
Nazioni Unite “Anno Internazionale dell’Acqua” con l’obiettivo di raccogliere fondi, in tre
anni, per portare acqua a 500mila persone in Africa. L’obiettivo nel 2006 è stato raggiunto
e, grazie all’adesione e alla mobilitazione di migliaia di persone, enti locali, associazioni,
scuole, la Campagna è proseguita con nuove attività sul territorio italiano per informare sul diritto all’acqua,
diffondere pratiche di consumo sostenibile, e raccogliere fondi per garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni
più emarginate in Africa.
LVIA – Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale
Corso IV Novembre, 28
12100 Cuneo
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