bambini-soldato

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bambini-soldato
il mondo
i
popoli
Il comboniano padre Tarcisio
Pazzaglia accoglie, cura e riabilita
i ragazzi fuggiti dalle milizie del
Lord’s Resistance Army, il gruppo
armato che, alla guida del
visionario Joseph Kony, da 20 anni
sta terrorizzando il Nord Uganda.
«La guerra qui fa comodo a molti spiega il missionario -.
Noi lavoriamo per costruire
un futuro di pace e sviluppo,
partendo dalla riconciliazione
e dalla educazione».
Volti, nomi e dietro ogni nome, una storia. È pieno di loro, dei suoi ragazzi, il
racconto che padre Tarcisio Pazzaglia fa
della situazione del Nord Uganda, del
distretto di Gulu, scosso da vent’anni di
guerra. Comboniano, 71 anni, da 41 padre Tarcisio si trova a Kitgum. Lì è la
sua vita, lì sono i suoi affetti. Lì i suoi ricordi e la sua tenace volontà di continuare, nonostante tutto, a lavorare per
la pace e a soccorrere una popolazione
stremata.
Nel raccontare, non parte da analisi, discorsi, rivendicazioni. Parte dalle storie,
dalle foto, mostra i ragazzi, racconta i
loro drammi. Nome per nome. C’è il piccolo Gaudenzio: padre ucciso, madre
morta su una mina; per un anno, lui
non ha parlato. C’è Alex, bambino-soldato scappato dai ribelli, che quando arriva alla missione, con un fucile in mano, racconta orgoglioso e inconsapevole:
«Ero il più forte, con il mio kalashnikov
scappavano tutti». C’è Obita Godfrey,
mutilato dai ribelli, che padre Tarcisio
ha tentato, senza successo, di far opera- nella savana, bevendo la sua urina per
re in Italia. Quando è arrivato, con sé a- sopravvivere. È arrivata alla missione
veva una lettera proprio dei ribelli. Pa- con la scabbia, ma salva. C’è Florence,
giovane mamma codre Tarcisio ce la
dai ribelli ad
mostra, consunta e
Da 41 anni padre Tarcisio stretta
ammazzare il figliocon una chiazza sculetto, prendendolo per
ra nel centro: «Qui
lavora a Kitgum:
le gambe e sbattendodentro avevano avlì sono la sua vita
lo contro un albero.
volto le sue orecSotto choc, ha trovato
chie». C’è Cristina,
e i suoi affetti
asilo da padre Tarciuna ragazzina, anche lei rapita, anche lei scappata dopo sio e ora si sta pian piano riprendendo.
essersi nascosta durante una sparato- Padre Tarcisio non racconta solo storie
ria. Per una settimana ha camminato di orrore. Oriem, rapito dai ribelli, era
angelo
L’
dei
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divenuto a sua volta rapitore, fino a che
tra le sue vittime conobbe Ester e se ne
innamorò. La fece scappare, poi scappò
anche lui, la sposò. Ora Oriem ed Ester
hanno due bambini. Lui è il cuoco di padre Tarcisio.
Alex, Cristina e gli altri sono solo alcuni
dei molti bambini-soldato sequestrati
negli anni scorsi dal Lord’s Resistance
Army, la formazione ribelle a capo della
quale c’è Joseph Kony, inserito nella lista dei criminali internazionali colpevoli di genocidio, che da vent’anni terrorizza i distretti acholi nel Nord dell’U-
Padre Tarcisio Pazzaglia insieme a due
piccoli ugandesi. Il missionario
comboniano da anni accoglie e aiuta
i bambini-soldato scappati dalle milizie
del Lord’s Resistance Army.
bero affatto. Se i ribelli scoprono che ho
disertato e che ho anche consegnato il
fucile, sono finito! Aiutami a fuggire dai
miei parenti a Biale, al di là del Nilo”. E
così è stato. Aveva sentito il mio nome
dai ribelli ed è venuto a cercarmi».
L’intervento di padre Pazzaglia, infatti,
non si limita ad accogliere e curare le
piccole vittime della guerra. Da quando, il 1° ottobre 2000, il suo confratello
Raffaele Di Bari è stato ucciso dai ribelli, lui ha cominciato a cercarli e a tentare il dialogo con loro. Ha così avuto inizio il faticoso processo di mediazione
dei religiosi ugandesi tra i due fuochi:
da una parte l’esercito governativo, dall’altra i ribelli di Kony. Il missionario ricorda le parole di una donna della sua
parrocchia: «Noi, padre, siamo profughi
come la Sacra Famiglia a cui è dedicata
la nostra chiesa. Fuggiamo da due Erodi: uno sta a Kampala, uno in Sudan».
Nel Sud del Sudan, infatti, si rifugiano
impunemente i ribelli. E anzi, per anni
il governo di Khartoum è stato accusato di sostenerli e finanziarli in funzione
anti-ugandese. Dall’altra parte, Yoweri
Museveni, presidente dell’Uganda, nonostante a giugno abbia voluto un referendum per ristabilire il multipartitismo, non brilla per impostazione democratica. Padre Tarcisio mostra la foto
del suo incontro con il numero due dei
ganda. Padre Tarcisio nella sua missio- ribelli di Kony, avvenuto nel 2002. Nel
ne accoglie i fuggitivi, ospita per la not- 2003, l’uomo è stato ucciso. La vita l’ha
te i bambini che hanno paura di essere rischiata più volte anche padre Tarcirapiti dalle loro case. Li chiamano night sio. Come quando è stato sequestrato
commuters e, per ricordare il loro dram- con padre Giulio Albanese, missionario
ma, un’iniziativa internazionale in au- ed ex direttore dell’agenzia di stampa
tunno ha mobilitato 38 città nel mondo. Misna.
«Il problema ora è mutato - spiega il Dopo tante e tali traversie, le sue parole
missionario -. Non ci sono più rapimen- sono dure: «La guerra fa comodo. Anche
ti di minori, ma resta l’enorme proble- oggi. Ad esempio, i dati sui soldati morma dei bambini che rientrano, plagiati e ti sono falsi. Molti di loro sono stati uctraumatizzati». Come il guerrigliero che cisi, ma figurano ancora come effettivi e
voleva scappare, ma aveva paura. «Mi così i loro salari arrivano ai capitani, che
chiamano, mi dicono
se li intascano. Li
della sua presenza,
chiamano ghost solLe storie dei bambini
lo incontro. Lui mi
diers, soldati fantaconsegna il fucile. Lo
sma. Ancora oggi sui
non sempre hanno un
conduco all’ufficio
quando c’è
finale tragico: tanti riescono giornali,
appositamente creauno scontro, non si
to grazie alla legge
scrive quanti soldati
a riscattarsi
che concede l’amnisono morti».
stia ai bambini che fuggono da Kony. «Il vero problema - prosegue padre PazQui gli consegnano una carta e gli dico- zaglia - è la divisione netta tra Sud e
no: “Sei libero”. “No, padre, non sono li- Nord. C’è un piano politico per degrada-
Qui sotto, Gaudenzio, una piccola vittima
della guerra. Orfano di papà e mamma,
è stato ospitato da padre Tarcisio.
La
scheda
Superficie: 241.038 kmq.
Popolazione: 24.551.021 abitanti
(cens. 2002), 27.269.000 ab. (stima giugno 2005).
Capitale: Kampala, 1.208.544 ab.
(2002).
Pnl/ab: 245 dollari Usa.
Aspettativa di vita: 44 anni.
Popolazione che vive con meno
di un dollaro al giorno: 35%.
Religione: cattolici 44,6%, anglicani
39,2%, musulmani 10,5%, altri 5,7%.
Gruppi etnici: baganda 18,1%,
banyankore 10,7%, bakiga 8,4%, basoga
8,2%, turkana 6,2%, langi 5,9%, bagisu
4,5%, acholi 4,4%.
Lingua: inglese e swahili (ufficiali), luganda.
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Costretti a combattere, violentati,
drogati, sfruttati come schiavi:
i bambini sono le prime vittime
della guerra. A destra, una delle
rare immagini di Joseph Kony.
Il leader del Lord’s Resistance Army
sta terrorizzando intere regioni e mira
a far cadere il governo di Kampala
per instaurare un regime basato
sui Dieci Comandamenti.
La guerriglia
dell’Lra colpisce
i più piccoli
re il Nord povero. L’Aids aumenta, la fughi e vengono a dormire da noi, perché
cultura del villaggio è scomparsa. L’o- si sentono più al sicuro. Sono soprattutbiettivo è la terra. Il Sud vuole impos- to bambini. Poi, investiamo nell’educasessarsene e intende sfruttarla senza zione: abbiamo un asilo, una scuola elecoinvolgere la gente del Nord».
mentare con duemila bambini, le supe«Oggi i ribelli non arrivano a mille unità riori, ecc. Speriamo che l’educazione li
- osserva padre Tarcisio
aiuti a entrare nella
-. Basterebbe poco per
vita della nazione.
«Oggi i ribelli
sconfiggerli. Sono piccoNon siamo lì a fare la
non sono più di mille.
li gruppi, ma hanno
carità, ma a far crecreato un terrore tale
scere le persone. Per
Basterebbe poco per
che la gente ha lasciato i
questo, ad esempio,
villaggi e le proprie case
invece che adozioni a
sconfiggerli»
per rifugiarsi nei campi
distanza di singoli
profughi. E così diventano dipendenti bambini (che diventano dei privilegiati
dagli aiuti, con un degrado umiliante. rispetto ai compagni) preferisco chiedeNoi missionari lavoriamo nell’emergen- re l’adozione di un maestro: così si gaza e seguiamo i bimbi tornati dalla guer- rantisce l’istruzione a tutti. Dobbiamo
riglia: molti, senza riferimenti, vengono andare oltre! Far crescere la gente. Coinnella nostra parrocchia. Ogni notte, o- volgerli, per costruire insieme il futuro
spitiamo un gruppo di tremila, quattro- dell’Africa».
mila sfollati, che lasciano il campo proGiusy Baioni
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In Nord Uganda da vent’anni si combatte
una guerriglia crudele che colpisce soprattutto i ragazzi. Nel 1986 il Lord Resistance Army (Lra) dà il via a una guerra
senza quartiere contro le truppe governative. Il loro capo, Kony, non ha un programma ben definito. Il suo obiettivo è la
creazione di un fantomatico Regno del
Signore governato dai Dieci Comandamenti della Bibbia. Ma i suoi miliziani devastano, incendiano, violentano e, soprattutto, rapiscono i bambini. Bambini
e bambine di tutte le età. Ne hanno catturati 25mila dal 1986 a oggi, 12mila negli
ultimi tre anni. I ragazzi vengono costretti a combattere e le ragazze diventano schiave sessuali e vengono utilizzate
per i lavori domestici. Per fuggire all’Lra,
ogni notte dai 30 ai 40mila bambini abbandonano le campagne per rifugiarsi in
città (dove comunque sono esposti a violenze e abusi). Negli otto distretti colpiti
dalla guerra, il numero degli sfollati è aumentato negli ultimi tre anni da 550mila
a un milione e 400mila persone, quasi tutti bambini e donne. Sinora nulla ha potuto l’offensiva dell’esercito ugandese contro l’Lra. Un’offensiva che è sconfinata
anche in Sudan (con il permesso del governo di Khartoum) per attaccare e debellare le basi ribelli.
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