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La storia d’Italia, la vita quotidiana, le lotte, il Partito
comunista, negli scatti degli archivi fotografici de
l’Unità. Ci racconta quel mondo
un libro con un testo di un nostro
ex redattore
Pivetta P. 12-13
Emigranti. Scatto di Sergio Cossu, Publifoto. FONDO UNITÀ MILANESE
FONDAZIONE ISEC
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 93 n. 309
Martedì, 29 Novembre 2016
unita.tv
Siamo tutti italiani
l Sono oltre 4 milioni i nostri connazionali all’estero. Sono in aumento. Anche il loro voto conta
l Via per lavoro, sperando di tornare. Oggi in piazza i sindaci per il Sì. Tutti i risparmi della riforma P. 2-5
Le donne,
la piazza
e la scuola
Voto e tagli:
se 500 milioni vi
sembran pochi
Francia,
la destra c’è,
la sinistra no
Livia Turco
Giampaolo Galli
Marcelle Padovani
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È
stata una bella sorpresa
camminare sabato scorso
lungo la manifestazione
contro la violenza sulle
donne Non una di meno
promossa dal
Coordinamento Nazionale dei Centri
Antiviolenza, dall’Udi e dall’associazione
Decido io.
Grazie di cuore alle organizzatrici,
alla loro fatica, alla loro intelligenza e
generosità. Stupisce che un evento così
importante su un tema cruciale della
nostra società sia stato così ignorato da
parte di tanti media.
Per chi come me ha vissuto tutte le
manifestazioni delle donne è stato facile
percepire subito qualcosa di inedito tra
le persone che sfilavano. Qualcosa che
avevamo vissuto per la prima volta in
quell’evento che ha fatto storia, la
manifestazione “se non ora quando”.
Protagoniste erano le giovani,
determinate, che avevano convinto i loro
coetanei maschi i quali erano presenti.
C’erano le giovani ed anche le bambine
accompagnate dalle loro madri e sentivi
le loro voci che sussurravano «impara,
ecco cosa vuol dire questo... ecco chi è
quella...». C’erano le donne della mia
generazione, forti, resistenti, allegre ,
determinate con la generosità a
difendere le conquiste ottenute con
tanta fatica come i centri antiviolenza e
la legge 194. C’erano gli uomini. Fatto
nuovo e molto importante. C’erano
donne anziane, famiglie, collettivi di
donne lesbiche, immigrate. Popolo.
C’erano tante insegnanti che
rivendicavano con gli striscioni il ruolo
fondamentale della scuola. Come un
Istituto alberghiero di Roma che aveva
riunito insegnanti alunne/i , genitori
degli alunni/e. Non solo erano in piazza a
sfilare ma hanno costituito un luogo
permanente di confronto tra di loro.
Bello il clima, nessuna contestazione,
nessuna rivendicazione ma la
determinazione ad esprimere la propria
forza, il desiderio di mettere in campo la
propria competenza, la scelta di non
delegare ad altri le scelte sulle politiche
che riguardano la propria vita.
Credo sia molto importante questo
bisogno di partecipazione politica,
questa determinazione a costruire a
partire da se stesse e dalle proprie
competenze in relazione con le altre
proposte, piattaforme relative alla
soluzione dei problemi della propria vita
e della società: lotta contro la violenza,
lavoro, legge 194 etc...
È vitale in questo tempo che si
ricostruisca una partecipazione dal
basso, diffusa, che sappia fare rete. Come
è avvenuto nelle migliori stagioni della
politica, è essenziale che i partiti e le
istituzioni sappiano ascoltare queste
voci, questi pensieri e si costruisca una
alleanza tra donne impegnate nella
società e donne impegnate nelle
istituzionieneipartiti. Segue a pag. 11
I
n un articolo pubblicato il 25
novembre su Lavoce.info, Carlo
Stagnaro ha argomentato che i
risparmi di spesa derivanti dalla
riforma costituzionale saranno
nell’ordine dei 500 milioni stimati
dal governo. In un precedente
articolo (del 22 novembre, sempre su
Lavoce.info), Roberto Perotti aveva
stimato risparmi molto inferiori e
pari a 161 milioni a regime,
ulteriormente rivisti al ribasso (130)
in un intervento successivo del 27
novembre. Le differenze fra le due
stime sono dovute essenzialmente al
fatto che per Perotti la riduzione dei
costi delle provincie è già avvenuta
per effetto della legge Delrio, mentre
Stagnaro ritiene che tali risparmi,
nella misura di almeno 350 milioni,
siano stati possibili grazie alla
prospettiva dell’abolizione delle
province in Costituzione e
verrebbero meno nel caso di una
vittoria del No.
Segue a pag. 4
A
i critici e ai detrattori vari
che non hanno
apprezzato lo sforzo di
tanti militanti della sinistra
francese (e modestamente
anche il mio) per tentare di
influenzare la scelta del
candidato alla Presidenza della
Repubblica partecipando alle
primarie della destra... Ai critici
e ai detrattori vari che hanno
sorriso all’idea di questi quasi un
milione e 500.000 francesi di
sinistra che hanno speso quattro
euro nell’intento di evitare di
dover scegliere, il 7 maggio 2017
al ballottaggio per le
presidenziali, fra la peste
(Nicolas Sarkozy) e il colera
(Marine Le Pen)…
A tutti quanti posso garantire
che nessuno degli infiltrati nelle
primarie del 20 e 27 novembre
mi sembra disposto a fare
autocritica.
Segue a pag. 8
Staino
M5S, più indagati che fan
Si allarga l’inchiesta sulle firme false, si svuotano le piazze dove
Grillo e Di Battista arringano pochi intimi offendendo tutti gli
avversari. Ieri, a Firenze, il David assisteva sconsolato al raduno P. 5
L’esercito riconquista Aleppo Est
Bana, la bambina che racconta l’orrore
Due giorni di guerra e bombe: così l’esercito siriano è riuscito a strappare ai
ribelli due quartieri di Aleppo Est. Circa 10mila civili sono fuggiti dalle loro
case, sia verso i territori in mano al governo sia verso le roccaforti dei ribelli.
E su twitter una bambina di 7 anni racconta la distruzione: «Siamo sotto le
macerie, la casa non c’è più». P. 9
L’INTERVISTA A CAMPORINI
IL LUNGO ADDIO A FIDEL
«Ma i ribelli non
si fermeranno»
Cuba, Trump
va già all’attacco:
«Nuovo accordo o
rottura con gli Usa» P. 10
De Giovannangeli P. 9
L’inchiesta Swg: effetto crisi, la stabilità del lavoro è il valore più importante per gli italiani Risso P. 7