Echi antichi tra scelte moderne
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Echi antichi tra scelte moderne
--------------------------~~~ -grande esperienza nella ge- stione del vigneti. Poi, come spesso accade, il cammino s 'interrompe. per essere ri- preso con rinnovato vigore nel 2000, realizzando il sogno della mamma dei fratelli Leone, Carmela. ..oggi la nostra cantina e una UN'AtT"A Rt:.Ct<>Ne P<)C() VALORI ZZATA Sono le vicende degli uomini e la storia dei loro territori ad affiorare costantemente dai discorsi appassionati di Giuseppe Leone, socio tondato(e ed enologo di Terra dei Re, prestigiosa azienda di Rionero in Vutture, in Basilicata, una regione. come la Calabria., non sempre adeguatamente valorizzata. La storia della famiglia Leone sembra tratta da un racconto di Gabriel Garda Màtquez, con il nonno da parte matema, Giuseppe Nigro, nato ~ttimi no in crisi respiratoria e salvato dal bagno in una tinozza colma di vino caldo. Un battesimo premonitore per il capostipite di una famiglia che maturerà socleta costltvlra da tre famiglie.., spiega Leone, .Ja nostra e quelle De Sia e RabaSC<J. Ouest 'ultima ha sposato Il progetto dopo due anni di start up. porlando in dote t.ma vigna di agflanlco di quasi quattro ettari B di straordinaria qua/ita enologica, posta in contrada Colignielli, che rientra in un to ~ ponimo particolare, Le Querce di Annibale, con un chiaro rife~ rimentoaJ/a battagfia di Canne. È proprio in quest'area, nana/a leggenda, che Anniòale si ripo sO prima del vittorioso scontro con le legioni romane. Si tratta di un vigneto particOlarmente isolato, quasi un'enclave, pra~ ticamente esente da attacchi di fitopatogenle di scarsa produttività. poiché posto su un terreno povero, costituito da /apiRo vulcanico frantumato •. Questi qu attro ettari fanno par~ te d i un patrimonio aziendale Al progetto Magis Terra dei Re ha deciso di dedicare i suoi quattro ettari migliori, quelli situati in contrada Colignielli e interamente dedicati alla cottivazione deU'aglianico. agos1o 2012 1l.U. viu 141 ------------------------~~~ ___ _.___ ..... di 11 ettari d i proprietà posti a un'attitudine variabile tra 500 e Terra dei re 750 metri e ciò garantisce un L'azienda dispone di 3 1 ettari di vigneto nelle campagoe di Barile. Rapolla, Melfi e Rionero in Vulture. sparsi nel ~ contra- clima fresco e buone escursioni termiChe a tutto vantaggio del patrimonio aromatico delle uve. A qoesti 11 ettari se ne de Piano di carro, Macarioo, Collgniellì, ~late delle brecce. a~rl 21 di forni· composizione argllloso-tufacea. a circa 500 metri sul livello tori storici che garantiscono il quantitativo di uve sufficiente a produrre una media annua del mare, dove godono di una notevole escursione te~mica grazie alla buona ventilazione da nord-est anche nei periodi circa 80mila b ottiglie. Una Principe. nelle campagne di Barile: pare infatti che in que- curiosità: tra l'agllanlco fa ca- sto tuogo la corte degli Anjou, residente all'epoca nel castello polino, con 1,5 ettari, il pinot nero. una varietà certamente di Melfi, possedesse una vigna dalla quale ricavava il famo-so Vino Rubeo del Vulture, oggi denominato Aglianico del Vulture. Nella contrada Plano d i Carro a Barile, Invece, sono presenti ai piedi delkt vigne siti di vinrticazione "rupestri", ri· salenti alla fine del Settecento, ricavati dallo scavo della rupe tufacea. Le vlnlf!cazlonl awenlvano fuori dalla cinta urbana in prossimità delle vigne, per facilitare le stesse e ottenere vini di alta qualità. aggiungono di poco comune da queste parti. odi pinot nero compensa con la sua gentilezza l'irruenza dell'aglìanlco giovane•, spiega Leone . ..Ma non abbiamo inventato nulla. Già dal 1895 ci sono chiars testimonianze della presenza di questo vitjgno In tefritorfo lucano, poiChé in quell'anno viene istituita la Regia cattedra ambulante dì viticoltura ed enologia. Fu # dottor Giovanni Bianchi, giunto da Asti, insieme a dve tecnld rloneresF. a censire i vltigni, a valutame 16 potenzianta enologiche e a fornire i wggerimenti per vinificare al megfio le diverse varietà. E tra queste c 'era anche il pinot nero... Del resto le vette del Vutture alle spalle della cantina con- tutte aree fortemente vocate alla produzione di Aglianico del Vulture. l vigneti insistono su terreni di origine vulcanica. di più caldi. ParticOlarmente pregiata è la vigna di Solagna del Al progetto Magis, l'aZienda ha dedicato quattro ettari di aguanlco In contrada ColignieiiL Il vino, infatti. diventerà Aglianico del vulture ooc e verrà presentato a Vinltaty 2013. Al momento. infatti. sta ancora maturando nelle barr iQue e, In esclusiva, ve ne dlamo un'anteprima. Le promesse di questo Aglianico sono un bel colore rubino impenetrabile con riflessi vrotacer e riCchi profumi che spaztano dalla frutta rossa sotto spirito alla confettura di prugne. dal sencon di cacao ad aromi di noce moscata e vegetali. In bocca ha tannini eviden ti che si smusseranno con il proseguire dell'affinamento. Ritomano le note di frUtta rossa awertite al naso. sentono quell'ombteggìatura essenziale per evitare scottature alla delicata buccia di questa varietà. ·<La nostra punta di diamante è l'agUaroco in purezza, le cui uve vengono raccolte di notte e subito refrigerate, ma il pinot nero cj ha consentito di ampliare la nostra gamma di prodotti, anche con vini freschi e profumati, perfettamente rispondenti at gusto del CC)f)S()matore. Non conv1nz1one Leone. «e oggi tutti i nostri vigneti sono M agl's. Non solo. Entro un anno lo saranno anche quelli dei nostri forn itori. Magis per noi è stato molto utile soprattutto per confermarci la valldìtA del nostro modo di operat8. E lo sarà sempre più, con il progetto di vltlconura dì preclsìooe, al quale abbiamo aderito dopo aver raggiunto una superfk;ie vltata adeguata~ e grazie al rorsi di tarature delle macchi~ ne distributrici, poiché oggi è tondamentaiB poter contare su personale speciafizzato". Il primo vino Magis, che sarà presentato al prossimo Vinitaly, ha potuto beneficiare anche di una ricerca condotta con t•unl~ versita di Basilicata, dedicata ano studio delle potenzialità del lieviti di uve agllanlco di un'ampia collezione. Per Terra dei Re il progetto Magis rappresenta l'elemento centrale di una filosofia produttiva attenta a ridurre al minimo l'impatto ambientale. Si spiegano cosi il grande lavoro di costruzio- ne della cantina, posta a 18 metri di profondità al fine di assicurare una temperatura costante e bassi consumi energetici, l'impiego di pannelli fotovoltaici, mai a terra. capaci di soddisfare compledimentichjamo di esS8fe riu ~ sciti ad affermarci grazie a un tempo. pesa enormemente la disponibilità a intraprendere agllanlco prodotto da vigneti ta strada di quell'Innovazione di oltre 40 anni e a fitta densità d 1impi.anto, cioè '"Divinus 1', un rosso dj grande struttura. Ma vogliamo comunque essere un 'azienda moderna capace d 1interpretare e rispondere alle diverse richieste del mercato... tecnologica. l'unica che oggi possa avere un senso, che pone sempre e comunque aJ centro il rispetto dell"ambiente. ••Abbiamo sposato da wbffo il progetto Magis, dedicandogli i nostri quattro ettari mig liori, quelli posti in contra· da Co/igniefli.., precisa con Sulla capacità Imprenditoria· le di saper leggere il proprio tamente le esigenze di energia della cantina e la raccolta In due cisterne di acqua piovana sufficiente a tutti i trattamenti. ..l..a grande e attesa novità... conclude Leone, ..sarà quel~ la d i poter presentare gjà dal prossimo anno il nostro vino Magis con un bollino identifi· estivo che certifichi il rispetto di un rigoroso protocollo produttiVO>~, Sostenibilità, sicurezza e qualità di prodotto Magis è il primo e più avanzato progetto sulla sostenibilità, come riconosciuto anchedaii'Oiv, l'organismo delle Nazioni Unite che si occupa dell'Innovazione scientifica e tecnica del settore. Per la prima vOlta, produttori di vino, comunità scientifica, enOlogi e lndu· stria lavOf'ano insieme per migliorare e garantire la sostenibilità e la sicurezza del vino italiano nel modo più efficace e trasparente. Con Magis le più avanzate conoscenze della comunità scientifica e le esperienze più riuscite nel mondo produttivo vengono messe a disposizione di tutte re aziende aderenti attraverso un protocollo specifico. costantemente migliorato, per ogni area geografica, basato suiJe migliori tecniche di agricoltura di precisione. Le aziende registrano quindi tutte le operazioni eseguite e i risultati ottenuti in un sofisticato software appositamente sviluppato: una straordinaria banca dati in grado di controllare in tempo reale se un'operazione è corretta e la migliore possibile. Vtene cosi garantita la completa tracciabflità degli interventi, la misura oggettiva dei parametri delia sostenibilità, come il consumo di fertilizzanti e di agrofannaci, e la misura dei parametri della sicurezza attraverso l'analisi del vino. coniugando la sicurezza alla qualrtà del prodotto. 142 U IIIÙI viu agosto 2012